Il Carnevale di Ivrea sta entrando nel vivo: l’edizione 2020 attende più di 100.000 persone per la Battaglia delle Arance!
Il Carnevale di Ivrea 2020 è cominciato ufficialmente lo scorso 6 gennaio, con l’uscita dei Pifferi e Tamburi. Le scorse domeniche, 9 e 16 febbraio, hanno finalmente vivacizzato l’evento: l’Alzata degli Abbà, la presentazione dei carri da getto ed un primo corteo storico hanno portato i primi spettatori nel cuore del Carnevale.
Ma la settimana che ci aspetta, dal “Giovedì grasso” del 20 febbraio, rappresenta da sempre l’apice della manifestazione, con il Corteo Storico e la famosa Battaglia delle Arance!
Ecco tutto quello che c’è da sapere per entrare nel “clima” carnevalesco eporediese!
I Personaggi e la Storia
Gli Alfieri
Associati in tempi recenti, questo gruppo di amici apre il Corteo storico, portando le bandiere storiche dei 5 Rioni (S. Maurizio, S. Pietro e S. Lorenzo, S. Ulderico, San Salvatore e San Grato) e delle 9 parrocchie.

Gli Abbà ed il Magnifico Podestà
Dieci giovanissimi ragazzi vengono scelti come Abbà, in rappresentanza dei cinque rioni (due per ciascuno); li si riconosce facilmente, poiché recano con sé una sciabola su cui è infilzata un’arancia, a simboleggiare il capo mozzato del tiranno.
Il Podestà rappresenta il potere cittadino, l’amministrazione e la giustizia. Scelto dai Credendari (attuali Consiglieri comunali), la domenica mattina dà vita alla cerimonia del lancio del sasso nella Dora (a ricordare la distruzione del Castellazzo e lo sprezzo per il tiranno).
Il Generale e gli Ufficiali dello Stato Maggiore
A tutela dell’ordine e della disciplina, nel 1808 venne istituita la figura del Generale, prestigiosa e rappresentante l’orgoglio municipale.
Prima di tale data, infatti, ogni rione era solito festeggiare un proprio Carnevale, degenerando in episodi spesso violenti, se non cruenti. La riforma napoleonica decretò l’unificazione dei singoli eventi, e l’ordine pubblico, garantito dal generale, ne beneficiò.
Il 6 gennaio di ogni anno, il Generale dell’Esercito Napoleonico ed i suoi Ufficiali entrano in possesso delle loro funzioni. Sciabola e feluca vengono loro consegnate dal Generale dell’anno precedente, ed insieme la fascia di garante dell’ordine pubblico.
Gli Aiutanti di Campo e le Vivandiere
Gli Aiutanti di campo, con funzioni di supporto generale, sono 3: l’addetto al Generale, l’addetto alla Mugnaia e l’addetto allo Stato Maggiore.
Le Vivandiere – che richiamano il periodo napoleonico, quando l’esercito era accompagnato dalle mogli dei militari che preparavano loro pasti e cure varie a fine battaglia – sono 4 per ogni Campagna, e vestono di rosso e blu.
La Vezzosa Mugnaia
Violetta, la figlia più giovane di un mugnaio cittadino, venne rapita dal signorotto feudale per imporle il preteso diritto di ius primae noctis.

La storia leggendaria di Violetta ricorda la vicenda di Giuditta, personaggio biblico ed eroina del popolo ebraico. Dopo esser stato ubriacato, ed esser caduto addormentato, il tiranno fu infatti decapitato, dando così il via all’insurrezione popolare ed alla distruzione del maniero.
Il personaggio più importante del Carnevale, simbolo della libertà contro il tiranno, fa il suo esordio il sabato sera alle ore 21, quando viene presentata dal balcone del Municipio.
Gli Aranceri
Nove squadre di tiratori a piedi danno battaglia a 53 carri di Aranceri, nelle tre piazze principali di Ivrea. I carri si fermano nelle piazze, difendendosi e attaccando i tiratori a piedi.
Questi ultimi rappresentano la rivolta popolare, mentre gli Aranceri sono l’ultimo baluardo del tiranno, che ormai risulta destituito dall’eroismo della Vezzosa Mugnaia.
Il Programma 2020
6 gennaio – Prima uscita dei Pifferi e Tamburi
9 febbraio / 16 febbraio – Fagiolata benefica e Alzata degli Abbà
Giovedì “grasso” 20 febbraio – Conferimento dei Poteri al Generale e Calzata del Berretto Frigio
Sabato “grasso” 22 febbraio h.21 – La presentazione della Vezzosa Mugnaia, Corteo storico e spettacolo pirotecnicosul Lungo Dora
Domenica 23 febbraio: Fagiolata benefica, Preda in Dora, prima Battaglia delle Arance e Corteo Storico
Lunedì 24 febbraio: Zappate degli Scarli, seconda Battaglia e Corteo Storico
Martedì “grasso” 25 febbraio: terza Battaglia, Corteo Storico, premiazione dei Carri da Getto e delle squadre a piedi e abbruciamento degli Scarli
Mercoledì 26 febbraio: si chiude l’edizione con la Polenta e Merluzzo.
Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale del Carnevale di Ivrea
I Momenti migliori
Il Corteo storico
Ecco il momento più alto del Carnevale di Ivrea, atteso dagli eporediesi per un anno intero. Partecipano tutti i personaggi provenienti da diverse epoche.
Sfilano, nell’ordine:
- la Banda dei Pifferi e Tamburi, che suona arie ottocentesche al ritmo di tamburi e grancassa
- gli Alfieri, i portabandiera dei 5 Rioni cittadini
- il Generale, a capo dello Stato Maggiore, le Vivandiere ed il Gran Cancelliere
- gli Abbà, rappresentanti dei 5 Rioni, ed il Podestà
- la Vezzosa Mugnaia, a bordo del cocchio dorato, trainato da cavalli bianchi.
La Battaglia delle Arance
Con la battaglia si rievoca la storica Rivolta del 1194, quando il popolo insorse contro il tiranno, macchiatosi del rapimento della giovane Mugnaia, per imporle lo ius primae noctis alla giovane, sposata con Toniotto.

Il signore feudale potrebbe identificarsi storicamente come Ranieri di Biandrate, figlio del conte Guido III, oppure con il marchese Guglielmo VII del Monferrato, padrone di Ivrea nella seconda metà del Duecento.
Pochi sanno che il maniero, detto il “Castellazzo”, venne effettivamente attaccato e distrutto dalla furia popolare.
Note importanti per gli spettatori della Battaglia
- Non è necessario essere di Ivrea, ciò che importa è lo spirito e il rispetto dei valori
- Possibile la partecipazione attiva dei visitatori, purché indossino il berretto frigio rosso; pena, diventare inevitabile bersaglio.



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diventa sopportabile se inserita in una storia…insomma, le parole come balsamo. E la protagonista cerca di elaborare un lutto proprio sciorinando pagine che scorrono tra citazioni letterarie, riflessioni personali, ricordi e pensieri. A morire è il suo insegnante di scrittura, quello che tanti anni prima le aveva dischiuso l’inesauribile universo dei libri. Lei era stata l’allieva più promettente e nello scorrere degli anni la loro amicizia si era nutrita di complicità e confidenze, amore, affetto, lettura e scrittura: tutto sullo sfondo della scena letteraria newyorkese. Lui, la sua complicata vita di seduttore seriale e le sue 3 mogli, fino al giorno in cui si suicida buttandosi dal Golden Gate Bridge. Il suo mentore le lascia in eredità un gigantesco alano di nome Apollo che diventa l’inseparabile compagno: entrambi sono orfani del professore e finiscono per condividere il dolore. Tra una passeggiata nel parco e la vita nel minuscolo appartamento, la protagonista ripensa all’amico, ai momenti che non torneranno, al mondo intellettuale della grande mela (un ritratto spietato e ironico) al perché del suicidio e finisce per rendersi conto che Apollo è l’unico a cui confidare pensieri ed emozioni.
le grandi città dove da sempre la letteratura si respira ad ogni angolo (come Parigi, Londra o Praga) ma scoverete anche informazioni su paesini ed angoli misconosciuti che però hanno grandi storie da raccontare. Ogni capitolo è una messe di indirizzi, riferimenti web, indicazioni precise e dettagliate, citazioni, calendari di eventi letterari e, tra le tante altre cose, anche vari consigli di lettura. Qui non trovate le solite mete turistiche delle guide tradizionali; ma sono suggeriti luoghi in cui andare alla ricerca dello spirito più profondo degli scrittori che amate. Non l’hotel di grido, ma il ben più emozionante b&b nella dimora di Agatha Christie, la camera dell’albergo di Parigi in cui morì Oscar Wilde…o ancora il tavolo del bar di Lisbona in cui era solito sedersi Fernando Pessoa. Tutto condito da incursioni anche nell’arte, nella musica e nel cinema (con ricostruzioni di scene e romanzi, come per esempio i “Buddenbrook” a Lubecca) per offrirvi itinerari a 360° gradi e memorabili. Buona lettura e buon viaggio sulle orme di…..(di chi decidetelo voi).
L’evento, a cura dell’Istituto Storico Parri, si svolgerà nella sala Viglione di Palazzo Lascaris ed è patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione. Dopo i saluti istituzionali del Consiglio regionale e di Dario Disegni, Presidente della Comunità ebraica di Torino, gli autori dialogheranno con Silvia Girolami, docente e guida del Memoriale della Shoah di Milano.
“Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada”, dice Vinicio Marchioni. Perché di sfida si è davvero trattato.


“La mostra – sottolinea il presidente del Museo del Cinema, Enzo Ghigo (nella foto ) – è il primo grande evento organizzato dal Museo nell’ambito delle celebrazioni di Torino Città del Cinema 2020″.