Cosa succede in città- Pagina 61

“YouthLAB Che Succ?”. Giovani e “benessere mentale”

“YouthLAB Che Succ?”. Giovani e “benessere mentale”

Su questa tema di assoluta attualità lavorerà per i prossimi sei mesi l’“Osservatorio Giovanile” di “Club Silencio”

A partire da febbraio 2024

I fatti, le cronache parlano crudo e chiaro. I media ci raccontano, un giorno sì e l’altro pure, di comportamenti che, fino a qualche anno fa, mai ci saremmo aspettati. I nostri giovani, ragazze e ragazzi, molti minorenni, esprimono sempre più comportamenti sociali terribili: baby gang, rapine, violenze, atti di perseverante bullismo o cyberbullismo, per non arrivare alla feroce attuazione di comportamenti criminali e delittuosi ancora più importanti e disumani. Certo, l’attuale società non è che possa oggi offrire un granché di esempi tanto positivi da additarne l’emulazione. Famiglia, scuola, società, i social: sono loro i principali soggetti sul banco degli imputati. Occorrerebbe, forse (detto da un profano) un maggiore e più efficace gioco di squadra fra tutti loro. Mancando il quale, a subirne le conseguenze più negative è proprio il “benessere mentale” dei nostri ragazzi. Su questo tema, di coraggiosa e lodevole presa in carica, si incentra il tema del nuovo “YouthLAB Che Succ?”, l’“Osservatorio giovanile”  ideato e promosso dall’Associazione Culturale torinese (rivolta all’attenta valorizzazione dei giovani “under 35”) “Club Silencio”, partito nel mese in corso e che. per i prossimi sei mesi, raccoglierà le risposte di circa 10mila partecipanti per approfondire la percezione del concetto di “benessere mentale” degli “under 35”. Realizzato in collaborazione con “MinD – Mad in Design” (associazione nata a Torino nel 2014 ed operante nell’ambito della “fragilità mentale”), la ricerca, il cui titolo richiama l’abbreviazione usata da ragazze e ragazzi nelle chat, vuole raccogliere la voce dei più giovani che “desiderano esprimersi e giocare un ruolo fondamentale nella promozione del cambiamento e nella nostra società”. Le prime due indagini, focalizzate sulla sostenibilità e sul rapporto tra i “valori della UE” e i “giovani”, hanno coinvolto 10mila partecipanti e, proprio alla domanda su quale fosse per loro il tema prioritario, i giovani hanno indicato chiaramente la “salute mentale”.

Il quadro nazionale, in proposito, è assai complesso. Basti pensare che l’autovalutazione del “benessere mentale” in Italia è molto bassa, solo il 18%, e che il 56% della popolazione avverte “disturbi relativi allo stress” (dati Ipsos/ Mind Health Report 2023). Particolarmente colpiti risultano proprio i più giovani, anche a causa di un accesso limitato ai “servizi di salute mentale”, dovuto a molteplici fattori, come la mancanza di consapevolezza, la carenza di risorse adeguate o lo stigma sociale.

A partire dal mese in corso “YouthLAB Che Succ?” utilizzerà l’“arte”, la “musica”, la “gamification” (o ludicizzazione) e la “realtà virtuale” per raccogliere informazioni utili allo studio. Una particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra “luoghi culturali e benessere”, per capire come la “cultura possa influire in maniera positiva sullo stato di salute delle persone”.

La ricerca sarà condotta

nell’ambito delle serate di “Una notte al Museo” il format di audience engagement ideato da “Club Silencio” che ogni settimana porta circa 1.800 persone all’interno dei luoghi della cultura, circa l’80% dei quali “under 35”, per un totale di circa 110mila partecipanti all’anno.

Il nostro obiettivo – sottolinea Alberto Ferrari, fondatore di ‘Club Silencio’ – è mettere al centro i giovani e renderli protagonisti del loro futuro e della società in cui vivonoPer questo motivo crediamo sia importante esplorare i temi che essi considerano urgenti, cercare soluzioni ed offrire loro delle occasioni di confronto”.

Per partecipare alle serate di “Una notte al Museo” è necessario accreditarsi sul sito di “Club Silencio” al link https://clubsilencio.it/next-event/

Allo stesso link è possibile inoltrare l’invito a un amic*

Per ulteriori infowww.clubsilencio.it

g.m.

Nelle foto di Federico Masini: immagine guida e momenti di lavoro

Ecco gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI
9 – 15 febbraio 2024

 

 

SABATO 10 FEBBRAIO

Sabato 10 febbraio ore 16.30

PROFUMI – ORIENTE – Le spezie, l’incenso e altre strade

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

ORIENTE – Le spezie, l’incenso e altre strade

Sulla suggestione dei profumi intensi e avvolgenti delle spezie e dell’incenso, merci preziose, in movimento, desiderate da tutti e da ciascuno usate in uno specifico contesto simbolico-culturale, il percorso si snoda nella mostra temporanea Translating is connecting. La mostra esplora i concetti di traslazione, traduzione e appropriazione, attraverso una selezione di oggetti provenienti dall’Asia occidentale, centrale e orientale che interrogano la circolazione materiale e immateriale, le modalità di trasformazione del significato e la fruizione verificatesi tra Asia ed Europa dal VI al XVI secolo.

Il tema del profumo assumerà nel percorso di visita anche carattere concreto grazie alle fragranze realizzate da Sensit e diffuse nelle sale espositive.

Visita guidata a pagamento. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com  • è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

DOMENICA 11 FEBBRAIO

Domenica 11 febbraio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17

ARTE IN MASCHERA

GAM – attività per le famiglie in occasione del Carnevale

In occasione del Carnevale la GAM propone un’attività dedicata a grandi e piccini ispirata al tema del ritratto e della maschera.

Come lo specchio, la maschera permette di affrontare il tema del doppio ma diventa anche spunto per riflettere sul ciò che preferiamo quotidianamente mostrare agli altri, per proteggere la nostra interiorità.

Il percorso tra i ritratti della collezione del Novecento è un viaggio tra figure e personaggi legati a epoche e movimenti artistici diversi a partire da Giorgio Morandi e Amedeo Modigliani fino ad arrivare a Michelangelo Pistoletto, in un gioco di scoperta e riflessione.

Negli spazi dell’Educational Area, genitori e bambini, lavoreranno alla creazione di originali maschere sperimentando diversi materiali, che arricchiranno i costumi che ogni partecipante è invitato a indossare, per dar vita a un colorato carnevale ad Arte.

Costo: € 7 a partecipante

Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Prenotazione obbligatoria e pagamento online entro il venerdì alle ore 18

 

Domenica 11 febbraio ore 10.30

LE MILLE E UNA DECLINAZIONI NELLE OPERE DEL MAO

MAO – visita guidata speciale per San Valentino

In occasione del San Valentino, Theatrum Sabaudiae propone la visita guidata tematica Le mille e una declinazioni dell’amore nelle opere del MAO.

Il percorso di visita condurrà i partecipanti alla scoperta delle opere d’arte del museo accomunate dal tema amoroso e sessuale in ambito buddhista e induista. L’apprezzamento dell’estetica delle opere del Subcontinente indiano e della Regione Himalayana andrà di pari passo con l’approfondimento di tematiche connesse alla sfera amorosa nelle sue innumerevoli sfumature, dalla castità al tantra.

Prenotazione consigliata, disponibilità fino ad esaurimento posti.

Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costi: 6 € a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio

 

Domenica 11 febbraio ore 12 e ore 17

FRAMMENTI. MAHLER AL MUSEO

MAO – interventi musicali in museo – da un’idea di Erik Battaglia

Domenica 11 febbraio dalle 12 alle 13 e dalle 17 alle 18 il MAO Museo d’Arte Orientale ospita l’evento musicale Frammenti, nato da un’idea di Erik Battaglia, con coreografie di Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng.

Negli spazi del museo risuoneranno dal vivo le note di alcuni brani di Das Lied von der Erde (Il canto della terra) di Gustav Mahler, composizione per contralto, tenore e orchestra in sei movimenti che mette in musica altrettanti Lieder della raccolta Die chinesische Flöte del poeta tedesco Hans Bethge, un’antologia di testi di autori cinesi di epoca Tang (fra cui Li Bai e Wang Wei) riscritti dall’autore a partire da versioni tedesche e francesi.

Con Il canto della terra, e soprattutto con il conclusivo Abschied, il compositore prende congedo dalla vita ma l’addio, pur nella sua drammaticità, suggerisce il ricordo di una vita felice e piena e porta con sé una promessa di rinascita e di eternità.

L’evento, che si svolge nell’ambito dei festeggiamenti per il Capodanno cinese, è il secondo esito di una collaborazione avviata lo scorso anno fra il MAO e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino in occasione di Sonic Blossom, la performance partecipativa trasformativa di Lee Mingwei che ha animato il museo a maggio 2023.

Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.

 

Domenica 11 febbraio ore 15

AMORI DA MITO

Palazzo Madama – percorso guidato a tema in occasione di San Valentino

In occasione della ricorrenza di San Valentino il museo propone una visita guidata ispirata agli amori famosi rintracciabili fra dipinti, decorazioni, lambriggi, ceramiche e oggetti di lusso custoditi nelle sale di Palazzo Madama.

Diana e il suo amato Endimione, Giove che si trasforma in pioggia d’oro per la sua Danae, Venere e Cleopatra. Amori celebri fra mitologia e realtà. Il percorso di visita si snoda sui tre piani, dalla sala Acaja fino alla sala ceramiche, ricercando le coppie famose, i putti, gli amorini che scoccano dardi d’amore, i nodi di fedeltà che testimoniano legami e nobili biografie.

Un San Valentino diverso, arricchito da una interessante visita, ricercata e inedita.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Domenica 11 febbraio ore 16

FESTEGGIAMO INSIEME IL CAPODANNO CINESE

MAO – attività per le famiglie in occasione del Capodanno cinese

Con l’arrivo dell’anno del Dragone i partecipanti conosceranno tutte le curiosità di questa importante festa asiatica e, in laboratorio, saranno impegnati nella realizzazione di una coloratissima maschera con le fattezze del drago.

Dai 4 anni in su

Prenotazione obbligatoria: 011.4436927/8 maodidattica@fondazionetorinomusei.it
Costo: €7 bambini, adulti ingresso ridotto in museo

 

 

MERCOLEDI 14 FEBBRAIO

 

Mercoledì 14 febbraio ore 16

LOVE IS LOVE (collezioni permanenti del ‘900)

GAM – percorso guidato a tema in occasione di San Valentino

Il percorso nelle sale del 900 intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d’indagini e rappresentazioni, l’Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Passionale, coniugale, materno ma anche amore per gli animali, la natura, amore verso se stessi e per l’arte. Un viaggio tra pittura, scultura e materiali a partire dall’inizio del 900 fino ai giorni nostri.

Costo della visita guidata: 7€ a partecipante

Costo aggiuntivo: un biglietto di ingresso alla collezione 900 o alla mostra Hayez per ogni coppia (gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino Piemonte Card)

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com  

Prenotazione obbligatoria e pagamento online

 

Mercoledì 14 febbraio ore 16:30

HAYEZ IN LOVE (mostra Hayez)

GAM – percorso guidato a tema in occasione di San Valentino

La mostra dedicata al genio di Francesco Hayez, massimo esponente del Romanticismo in Italia, permette di affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d’indagini e rappresentazioni nell’arte, l’Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Da quello passionale ed extraconiugale – guardando, nello specifico, la sua musa prediletta, nonché amante, Carolina Zucchi – ma anche politico e tormentato, con, ad esempio, L’ultimo addio di Giulietta e Romeo, la tela intitolata Imelda de Lambertazzi e L’Accusa segreta, appartenente al famosissimo Trittico della vendetta. Un viaggio tra alcuni dei più importanti capolavori dell’artista che ci permettono di scoprirne un lato narrativo ricco di spunti legati alla nostra contemporaneità che hanno, come punto di partenza, l’aspetto amoroso e di coppia.

Costo della visita guidata: 7€ a partecipante

Costo aggiuntivo: un biglietto di ingresso alla collezione 900 o alla mostra Hayez per ogni coppia (gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino Piemonte Card)

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com  

Prenotazione obbligatoria e pagamento online

 

Mercoledì 14 febbraio ore 15

AMORI DA MITO

Palazzo Madama – percorso guidato a tema in occasione di San Valentino

In occasione della ricorrenza di San Valentino il museo propone una visita guidata ispirata agli amori famosi rintracciabili fra dipinti, decorazioni, lambriggi, ceramiche e oggetti di lusso custoditi nelle sale di Palazzo Madama.

Diana e il suo amato Endimione, Giove che si trasforma in pioggia d’oro per la sua Danae, Venere e Cleopatra. Amori celebri fra mitologia e realtà. Il percorso di visita si snoda sui tre piani, dalla sala Acaja fino alla sala ceramiche, ricercando le coppie famose, i putti, gli amorini che scoccano dardi d’amore, i nodi di fedeltà che testimoniano legami e nobili biografie.

Un San Valentino diverso, arricchito da una interessante visita, ricercata e inedita.

Costo: 6 € per il percorso guidato + un biglietto di ingresso al museo per ogni coppia (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Mercoledì 14 febbraio ore 16:30

LE MILLE E UNA DECLINAZIONI DELL’AMORE NELLE OPERE DEL MAO

MAO – visita guidata speciale per San Valentino

In occasione del San Valentino, Theatrum Sabaudiae propone la visita guidata tematica Le mille e una declinazioni dell’amore nelle opere del MAO.

Il percorso di visita condurrà i partecipanti alla scoperta delle opere d’arte del museo accomunate dal tema amoroso e sessuale in ambito buddhista e induista. L’apprezzamento dell’estetica delle opere del Subcontinente indiano e della Regione Himalayana andrà di pari passo con l’approfondimento di tematiche connesse alla sfera amorosa nelle sue innumerevoli sfumature, dalla castità al tantra.

Prenotazione consigliata, disponibilità fino ad esaurimento posti.

Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costo della visita guidata: 6 € a partecipante

Costo aggiuntivo: un biglietto di ingresso al museo per ogni coppia; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio

 

Mercoledì 14 febbraio ore 18:30

ŠIROM. Musica folk pan-globale da un universo parallelo

MAO – performance nell’ambito del public program di Trad u/i zioni d’Eurasia

I Širom sono un trio sloveno che suona musica folk che sembra provenire da un universo parallelo. La loro musica unisce approcci, stili e influenze diverse. Nel repertorio di Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanja trova espressione un corpo strumentale vastissimo che attinge dalle contaminazioni dei confini fluidi del passato (viola, ocarina, mizmar, ribab, daf, balafon, guembri, banjo, ghironda, liuto, tambura brač, carillon) e si arricchisce di oggetti sonori autocostruiti. Nelle loro performance fuori dall’ordinario e a tratti sciamaniche, riecheggiano ambientazioni, luoghi e tempi lontani.

La band ha raggiunto la vetta di numerose classifiche musicali e ha calcato le scene di festival quali “Le Guess Who?” e “Rewire” (NL), Roskilde (DK), Meakusma (BE) e molti altri.

Tariffe: 15 € intero – 10 € ridotto studenti acquistabile presso la biglietteria del Museo il giorno dell’evento;

16,50 € intero (con prevendita 1,50 €) sul sito.

 

 

GIOVEDI 15 FEBBRAIO

 

Giovedì 15 febbraio ore 17:30

BONSAI: LA BELLEZZA GIAPPONESE TRA ARTE E NATURA

MAO – conferenza a cura di Massimo Bandera

Il MAO ha il piacere di ospitare giovedì 15 febbraio 2024 alle ore 17.30 un incontro con Massimo Bandera, fra i massimi bonsaisti italiani e internazionali, che introdurrà i partecipanti al mondo dei bonsai e alla suggestiva meraviglia della collezione attualmente esposta sulla terrazza del MAO.

Partendo da alcuni cenni riguardanti la storia e l’evoluzione delle tecniche necessarie alla cura del bonsai, l’attenzione si concentrerà poi sulla potatura di riequilibrio e, in particolare, sulla potatura degli aceri.

Nel bonsai, la pratica della potatura è naturalmente indispensabile per ridurre le dimensioni della pianta, ristabilendo una proporzione corretta fra chioma e radici, ma anche per stimolare la crescita di nuovi rami, lo sviluppo delle future gemme e per perfezionarne forma e stile.

Infine Bandera condurrà i partecipanti attraverso il racconto di alcuni valori estetici fondamentali per la cultura giapponese, che rappresentano veri capisaldi in ambito artistico, filosofico e letterario, fra cui il wabi – sabi, cioè l’accettazione della transitorietà, dell’impermanenza e dell’imperfezione delle cose, il mono no aware, che esprime profonda partecipazione emotiva e velata tristezza di fronte alla caducità della natura, quasi un “vibrare all’unisono con le cose”, lo yuugen, che indica il fascino delle cose che stanno in penombra, suggerite e misteriose, e lo shibui, che riassume il raffinato ideale estetico che incarna in sé sette caratteristiche fondamentali (la semplicità, l’implicito, la modestia, la serena compostezza, la naturalezza, la ruvidezza, la normalità) ed esalta ciò che è incompiuto.

Costo: € 5 a personaIngresso fino ad esaurimento posti disponibili.

 


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

I cinquant’anni del Centro Studi del Teatro Stabile torinese

Se in questi giorni passeggiate sotto i portici di piazza San Carlo, avrete sotto gli occhi cinquant’anni di teatro, una ricchezza non soltanto per gli appassionati, una strada di piccole curiosità, una mostra fotografica, “cinquant’anni di memoria dello spettacolo dal vivo”, che non è che il curioso preambolo ai festeggiamenti l’anno prossimo per i (primi) settant’anni del Teatro Stabile torinese. Dal “Grande coltello” di Odets (stagione 1960/61) per la regia di Franco Parenti ad “Akhenaton”, un’Agatha Christie riadattata da Valter Malosti (stagione 2014/15), dal pirandelliano “Come tu mi vuoi” diretto da Susan Sontag con Adriana Asti (1980/81) all’”Ifigenia” di Valerio Binasco (2021/22), dalla “Commedia senza titolo” di Cechov diretta da Lavia (1997/98) a “Itala Film” di Giancarlo Sepe (1985/86) al lontanissimo “Come ali hanno le scarpe” di Alberto Perrini per la regia di Gianfranco De Bosio (1959/60). Per l’intero mese di febbraio, trentadue “bandiere” fotografiche, suddivise in quattro percorsi tematici – “appassionarsi”, “incontrarsi”, “abbandonarsi”, “cercarsi”: ovvero “le azioni attraverso cui i personaggi entrano in relazione tra loro o con il pubblico” -, che sono la vetrina del Centro Studi dello Stabile, fondato da Nuccio Messina e Aldo Trionfo, il luogo di raccolta e di conservazione di locandine, manifesti, recensioni, fotografie, schede e quaderni di sala, copioni, bozzetti e figurini, videoregistrazioni e note di regia “provenienti non solo dall’attività del Teatro Stabile di Torino ma anche dalle numerose collezioni librarie ricevute nel corso degli anni da artisti, compagnie, critici teatrali che hanno consentito un costante e capillare aggiornamento di tutto il materiale archivistico”, sottolinea Anna Peyron, responsabile del Centro.

Essendo il primo nucleo il fondo ricevuto da Lucio Ridenti, che alla fine del 1973 mise a disposizione l’archivio completo della rivista “Il Dramma”, dal 1952 al ’73 appunto, con al suo interno, tra l’altro, ricorda ancora Peyron, “un ricco carteggio tra Ridenti ed Eduardo, fotografie e ricordi, e le bozze di stampa delle “Voci di dentro” e “Questi fantasmi”, autografate”. A quell’importante lascito seguirono (e il risultato sono i 30.000 volumi attuali) quello di Gian Renzo Morteo, docente universitario e codirettore dello Stabile nella Direzione Collegiale che ne prese la guida tra il ’68 e il ‘71 (3000 volumi, più un centinaio di tesi di laurea), del Fondo Armando Rossi, del Gruppo della Rocca, del Cabaret Voltaire, del Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, del Teatro Popolare Italiano di Vittorio Gassman, di Misa Mordeglia Mari e Febo Mari legati ai primordi del cinema torinese, di Fabio Doplicher e di Massimo Castri, indimenticato regista. Molto probabile ultimo tassello, sono in questi mesi in fase di acquisizione i materiali provenienti dall’archivio personale di Eugenio Allegri. È altresì da ricordare che nel 2009 il Centro Studi è stato riconosciuto come Istituto di ricerca attraverso un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e dal 2015, oltre a garantire un costante servizio al pubblico (su appuntamento), ha reso disponibile gratuitamente on line tutta la documentazione relativa alla storia dello Stabile, dalla sua fondazione (1955) ad oggi, per un totale di oltre 700 spettacoli (60.000 pagine di materiali d’archivio).

Sottolinea ancora Peyron: “È la nostra un’eccellenza a livello nazionale, visitata non soltanto da studenti nella preparazione della tesi ma altresì da critici e da attori di passaggio a Torino. E da un pubblico in cerca di semplice documentazione. Sorprendono sempre le ricchezze che il visitatore può trovare al suo interno, da una ricca documentazione sulla “scandalosa” “Arialda” di Testori messa in scena da Luchino Visconti all’Eliseo di Roma nel dicembre del ‘60, certe rare fotografie di Pirandello, tra gli altri i bozzetti e gli allestimenti firmati da Luzzati e da Colombotto Rosso, i modellini di Enrico Job per i “Sei personaggi” o di Giulio Paolini per la “Mandragola”, spettacoli entrambi firmati da Mario Missiroli. Un vero patrimonio, ricco e ineguagliabile, non soltanto a raccontare la polvere del palcoscenico ma costruito ad essere una memoria che ancora trova solide base nel tempo presente.

Elio Rabbione

Nella immagine di Luigi De Palma, “Ifigenia” di Euripide per la regia di Valerio Binasco (stagione 2021/22) e, foto di Tommaso Le Pera, “Itala Film”, regia di Giancarlo Sepe (stagione 1985/86); nella foto di Michele D’Ottavio, Gabriele Lavia in “Commedia senza titolo” di Cechov (stagione1997/98)

Giorno del Ricordo, “I nostri stemmi” a Palazzo Lascaris

Giovedì 8 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo
alle ore 15, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14 a Torino)
inaugurazione della mostra “I nostri stemmi”
a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Comitato provinciale di Torino
Intervengono:
Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte
Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione
Nello Belci, consigliere A.N.V.G.D. di Torino

Torna il Glocal film festival: si fa preannunciare dalla sezione “Too short to wait”

Da ormai dodici anni il Glocal Film Festival, rassegna cinematografica legata al territorio piemontese, si fa preannunciare da una vetrina “Too short to wait”, vetrina per tutte le opere che ambiscono ad accedere ai concorsi “Spazio Piemonte “ per corti di fiction, e Doc Short, per documentari brevi, e far parte della 23esima edizione del Glocal, in programma al Cinema Massimo di Torino dal 20 al 25 marzo 2024.

In attesa del festival i corti e i lavori che hanno risposto alla call saranno proiettati tutti al Cecchi Point in via Cecchi 17 in dieci appuntamenti lungo il weekend di sabato 17 febbraio alle ore 14.30, 16.30, 18.30, 20.30 e la domenica anche alle 10.30, 12, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.30.

Si tratta di una carrellata di 867 minuti di proiezione frutto del lavoro di 112 registe e registi che hanno dato forma a storie e idee delle più diverse in una manciata di minuti.

In tutto ottanta proiezioni, di cui 66 lavori di fiction e 14 documentari girati in regione o realizzate/-presentate nel 2023 da professionisti attivi sul territorio.

Uno dopo l’altro corti amatoriali e opere che hanno già fatto il giro dei festival mondiali, fiction e doc, horror e animazione, location familiari e volti nuovi e noti come Carolina Crescentini (Mare fuori e Boris, due volte vincitrice del Ciak d’oro), Riccardo de Filippis ( Romanzo Criminale) presenti in “Benzina” di Daniel Daquino. Compare anche il torinese Renato Liprandi con “Camera café” che ritroviamo diretto da Alessandro Garelli e Mattia Capone in Livandro. Stesso corto in cui recita Jozef Gjura, vincitore del premio prospettiva Glocal 2023, attore albanese che ha esordito con “Capri revolution” di Mario Martone per poi entrare nel cast di “Sul più bello”.

Rosa Palasciano , candidata ai David di Donatello e ai Nastri d’argento come miglior attrice, è in Birdwatching di Francesco Eramo. In Due di Alessia Olivetti c’è un altro torinese, Eugenio Gradabosco, attivo da vent’anni tra teatro e televisione. Il cabarettista astigiano Franco Barbero, spalla di Macario negli anni Settanta e poi con Nichetti, Pieraccioni, Benigni, Giordana, prende parte a Le pinne magiche di Enza Lasalandra. Per Giovanni Scarpa in “Ama chi ti ama, fosse pure un cane” recita Johnson Righeira.

Torna inoltre ‘Corsi corti. Piccole storie di cinema’ che porterà davanti al pubblico professionisti e professioniste del cinema Glocal in due masterclass di circa 30 minuti l’una, che apriranno le proiezioni delle 20.30 e vedranno ospiti lo scrittore e sceneggiatore Francesco Scarrone, con la sessione “Racconto? Dal racconto al corto”, sabato 17 febbraio, e Cristina Vecchio, location manager che ha lavorato con registi quali Dario Argento, Marco Ponti e Davide Ferrario, che si concentrerà sul tema “Dal testo al set. Filosofia della ricerca location”, domenica 18.

Tra i 66 corti di fiction, il voto del pubblico e le valutazioni del team di selezione composto da Chiara Pellegrini, Roberta Pozza, Elia Tron e Fabio Bertolotto decreteranno quelli che accederanno al Glocal film festival di marzo e concorreranno per doversi riconoscimenti, tra cui il premio Toret miglior cortometraggio, premio Doc Short, i premi ODS miglior attore e miglior attrice e il premio Pantaleon miglior corto di animazione, oltre ai premi dei partner Macchiavelli Music, Scuola Holden, Unipop e Cinemaitaliano.info.

MARA MARTELLOTTA

Museo Lavazza, nuova stagione al via con “il mondo alla rovescia”

Il Museo Lavazza, il museo d’impresa tra i più innovativi d’Italia, si trova all’interno del complesso di Nuvola Lavazza, Headquarters del Gruppo e permette ai visitatori d’intraprendere un viaggio sensoriale ed emotivo nella cultura globale del caffè, intrecciando il racconto della storia della famiglia Lavazza, giunta alla quarta generazione, con la storia industriale italiana del XX secolo.

Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e testi evocativi, accompagnano i visitatori nelle 5 sale del Museo, Casa Lavazza, La Fabbrica, La piazza, L’atelier e Universo, permettendo una fruizione personalizzata e immersiva per vivere una coffee experience davvero unica. Tutti i percorsi si concludono nell’area Testing in cui i Coffelier del Museo Lavazza prepareranno specialità di coffee design, incluse nel percorso museale.

Riparte a pieno ritmo l’attività del Museo Lavazza con un calendario 2024 ricco di eventi.

Il Museo Lavazza oltre al consueto calendario appuntamenti fatto di visite guidate a partenza fissa nei week end, le Domeniche in famiglia, con i laboratori dedicati alle bambine e i bambini, le Domeniche in Aurora, con visite dedicata alla scoperta dell’area Archeologica e del quartiere, e le visite guidate in lingua inglese, per i turisti internazionali, oltre a tutto ciò il Museo organizza anche degli eventi speciali.

Il 13 febbraio, Il Mondo alla Rovescia, è l’appuntamento del martedi grasso del Museo Lavazza.

Per realizzare questo laboratorio si son fatti ispirare dalla tradizione classica del Carnevale, quella del “sovvertimento” prima di un periodo di austerità Si è deciso quindi  di realizzare un laboratorio in cui viene sovvertito l’ordine naturale delle visite al Museo Lavazza, tra assaggi al buio, aromi di caffè ed esperienze tattili, il museo diventa un luogo da esplorare e da leggere in maniera nuova e inedita.

I biglietti sono acquistabili su https://www.ticketlandia.com/m/event/ilmondoallarovescia

La call per ospitare un artista del Torino Fringe Festival

OSPITA UN ARTISTA

La call per ospitare un artista del Torino Fringe Festival e diventare host ufficiale della manifestazione

 

“Ospita in artista” porta nelle case il teatro. In occasione del Torino Fringe Festival, in programma dal 17 maggio al 2 giugno 2024, si avrà la possibilità di partecipare attivamente alla manifestazione offrendo ospitalità e pernottamento agli artisti nella propria abitazione. Si tratta di un modo alternativo per mettere in contatto artisti e pubblico, per fare “entrare” il teatro in casa propria, vivendolo da una nuova prospettiva.

Si possono ospitare uno o più artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, mettendo a disposizione una stanza o un posto letto durante una o più settimane del Festival, a seconda della propria disponibilità, ma per almeno 3 notti. L’ospitalità è gratuita e volontaria, in cambio si avrà diritto a un carnet di spettacoli in omaggio: 3 spettacoli per 7 notti, 5 spettacoli per 14 notti, 1 spettacolo per 3 notti, da selezionare a scelta nel programma. Ospitare un artista è semplice: basta compilare il form online sul sito entro il 5 marzo 2024.

 

Torino Fringe Festival

Il Torino Fringe Festival è un festival di teatro off e di arti performative nato nel 2013 sulla scia delle esperienze dei più importanti festival off europei, incentrati sulla massima accessibilità e il coinvolgimento del tessuto sociale e urbano della città di riferimento. È un festival che si è allargato a tutto il territorio piemontese, una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il Teatro Off e le arti performative che intorno a questo gravitano. È al contempo un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità rispetto ai generi culturali e aperto alla possibilità di interagire e co-progettare con gli stakeholder.

In questi 11 anni Torino Fringe Festival ha sviluppato ogni genere di performance in teatri, ma anche e soprattutto in spazi diversi e diversamente “off” rispetto agli spazi consueti dell’offerta culturale e delle arti performative, arrivando in birrerie, sale da ballo, stazioni, dimore storiche, mercati, club, locali, musei, piazze, gallerie d’arte.

Ufficialmente riconosciuto da “World Fringe”, network mondiale che seleziona i Fringe Festival che rispettano le linee guida del format, negli anni è diventato punto di riferimento in Italia coinvolgendo oltre 274 compagnie nazionali e internazionali per un totale di oltre 2000 repliche in più di 70 spazi di Torino al chiuso e 35 all’aperto per un totale di oltre 100.000 spettatori.

 

Info:

https://www.tofringe.it/partecipa/ospita-un-artista-torino-fringe-festival-2024/

 

Contatti:

www.tofringe.it

Facebook: @TorinoFringeFestival

Instagram: @torinofringefestival

Linkedin: @TorinoFringeFestival

L’elefante Fritz torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e si mette in mostra

 Tra incontri, laboratori, spettacoli

 

 

Dopo l’esposizione, in piazza Castello a Torino, dell’elefante Fritz per la riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali, il pachiderma in vetroresina torna a “casa” alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da lunedì 12 febbraio e fino al 14 aprile l’accesso al Giardino di Levante sarà aperto al pubblico per permettere ai visitatori di vedere Fritz nel Cortile dell’Elefante, nel luogo in cui ha vissuto dal 1827 al 1852.

Per l’occasione, domenica 25 febbraio, nel Salone d’Onore, sarà messa in scena la pièce teatrale “L’amico Fritz, lo zoo di Stupinigi” che ripercorre la storia dell’elefante e del serraglio degli animali esotici. Lo spettacolo è in programma alle ore 11, 15.30 e 17. Domenica 3 marzo l’incontro “La Menagerie di Stupinigi: lo zoo prima dello zoo” racconta la storia della menagerie e dell’allevamento di animali esotici per gli svaghi di corte. Domenica 7 aprile si parte invece alla scoperta dei piccoli animali con “Il micromondo di Stupinigi” per conoscere l’attenzione che veniva riservata a tutta la fauna, anche agli animali meno “appariscenti”, dagli affreschi ai capolavori di ebanisteria.

 

LA STORIA DELL’ELEFANTE FRITZ ALLA CORTE DEL RE

Un po’ reggia e un po’ residenza di loisir alle porte di Torino, realizzata da Filippo Juvarra tra il 1729 e il 1733, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è stata prima residenza sabauda per la caccia e le feste, poi, finita l’epoca delle grandi cacce, ha ospitato dal 1815 circa una “Ménagerie” destinata alla cura di una gran varietà di animali esotici, molti dei quali mai visti prima a Torino. Una sorta di giardino zoologico ante-litteram in cui trovò posto anche Fritz, l’elefante indiano regalo del viceré d’Egitto Mohamed Alì al re Carlo Felice nel 1827, la cui storia a corte è ricca di aneddoti.

Per accoglierlo nell’ex scuderia fu ricavato uno spazio interamente recintato e dotato di un cortile con una vasca di forma circolare munita di scivolo per facilitare l’accesso nell’acqua del pachiderma. Fin da subito fu oggetto di grande interesse: fu ritratto dal vivo dalla pittrice Sofia Giordano e da Enrico Gonin nel 1835, attorniato da una folla di curiosi durante una parata, ed immortalato in un dagherrotipo, unico in Italia con un soggetto animale. La presenza dell’elefante rappresentò un’occasione importante per mostrare alle potenze straniere l’importanza raggiunta dallo stato sabaudo e, inoltre, richiamò a Torino l’attenzione del mondo accademico. Casimiro Roddi, chef della Ménagerie, Franco Andrea Bonelli, Giuseppe Genè e Filippo de Filippi, che si avvicendarono alla direzione del Museo Zoologico torinese, registrarono con cura notizie e informazioni sui suoi comportamenti, la sua alimentazione (spesso inadeguata) e le cure mediche. Questo il necessario: “24 cavoli, vino 2 pinte al giorno, 50 pani al giorno, zucchero, riso, burro per ungerlo, tabacco da fumare e fumo di persona fumante”. Amava la musica e il suono del corno da caccia, oltre al canto del suo custode. Fritz fu l’attrazione e la star della Palazzina per ben 25 anni, fino alla tragica fine: dopo la morte del suo guardiano storico, Fritz afferrò con la proboscide il nuovo custode e lo scagliò a terra uccidendolo. Nel 1852 si decise così di sopprimerlo e oggi l’elefante tassidermizzato è custodito nel Museo Regionale di Scienze Naturali.

Nel 2015, in occasione della mostra “Fritz. Un elefante a corte”, realizzata dal Museo di Scienze Naturali di Torino e dalla Fondazione Ordine Mauriziano, è stata realizzata dalle Scuole Tecniche San Carlo una copia in vetroresina del pachiderma, tuttora custodita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Biglietto di ingresso: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Info e prenotazioni: 011 6200601 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Otto bambini provenienti da Shanghai in THE MUSIC WANDERING PENINSULA

Lunedì 5 febbraio 2024

Ore 18 – Chiesa del Collegio San Giuseppe

Via San Francesco da Paola, 23 – TORINO

Otto bambini provenienti da Shanghai, con la collaborazione di un’orchestra di giovani musicisti e coristi di tutte le età di Torino, saranno protagonisti, lunedì 5 febbraio alle ore 18, di un evento musicale internazionale nell’incantevole cappella del Collegio San Giuseppe (Via San Francesco da Paola 23. Ingresso libero).

I giovanissimi musicisti, diretti dal Maestro Li Xinyu, proporranno un repertorio di ampio respiro, con musiche dei più celebri compositori di tutto il mondo.

L’evento, che conclude il corso di perfezionamento musicale che ha visto coinnvolti Li Xinyu, Alberto Conrado, Alessandro Conrado e Barbata Briano, è organizzato dall’associazione True Voice+ Studio, dal Collegio San Giuseppe e dall’associazione Agamus.

Capodanno cinese, Istituto Confucio: ai Giardini della Reggia di Venaria, alla Galleria Umberto I

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Anche la Mole si accende per celebrare l’anno del Drago

 

Il 9 febbraio inizia l’anno del Drago, il più prestigioso e ambito tra i segni dello zodiaco cinese. L’arrivo del Dragone bacia i nati nel suo segno con doti di grande carisma e con un destino illustre e fortunato, tant’è che corre voce che sia un anno durante il quale aumenta il numero dei nati.

Verrà celebrato dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino con una serie di appuntamenti in luoghi diversi della Città.

Già a partire dal 6 febbraio, a chi vorrà assicurarsi per tempo uno scampolo di fortuna, sarà sufficiente recarsi nei Giardini della Reggia di Venaria, dove, in collaborazione con La Venaria Reale e i suoi architetti paesaggisti, sarà presentata una grande installazione a forma di fu, il carattere cinese che rappresenta la felicità e che è un talismano benaugurante sempre presente a Capodanno. Chissà, fotografarsi accanto al fu a partire dal 6 e nelle due settimane successive al Capodanno potrà favorire la buona sorte dei visitatori. Con questo omaggio a una cultura antica e ricca di suggestioni, si vuole anche attrarre i concittadini cinesi a visitare uno dei luoghi più belli e più ricchi di storia del Piemonte.

Il 9 febbraio, alle 18:30, presso la Galleria Umberto I, l’arte dei “madonnari” verrà messa al servizio di questo potente nume e l’artista di strada Francesco Vallone ne realizzerà un grande ritratto con le tecniche tipiche dei madonnari. Accanto a lui, chi vorrà avere il proprio nome scritto in cinese potrà avvalersi della perizia delle maestre calligrafe dell’Istituto Confucio, in un ambiente festoso, decorato per l’occasione, dove sarà anche possibile, se si vorrà, chiudere la serata ordinando un “aperitivo del Drago” (provare per credere!).

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione della Galleria Umberto I di Torino ed entrambe le attività godono del Patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.

Non dimentichiamo che la sera del 10 febbraio, alle ore 21, com’è oramai quasi tradizione, anche sull’inconfondibile volta della Mole Antonelliana si accenderà un fu di buon auspicio, realizzato su un progetto grafico a cura dell’Istituto. La proiezione luminosa, che si ripeterà anche l’11 febbraio dalle ore 21 all’1, è stata promossa dal Comune di Torino con il Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, in collaborazione con l’Associazione Nuova Generazione Italo-cinese.

L’Istituto collabora anche con molte delle scuole nelle quali si insegna cinese e con le “Classi Confucio” della Regione e dell’Istituto Grazia Deledda di Genova, offrendo assistenza, sostegno e materiali per celebrare la ricorrenza.

A Torino e Asti porterà nelle scuole film e materiali decorativi, raccontando ai ragazzi il significato della festa e organizzando con loro attività laboratoriali diverse.