Cosa succede in città- Pagina 388

Tante stelle in piazza per la ricerca

Dal 7 al 9 dicembre 2018 le maggiori piazze di Torino e provincia si tingeranno di rosso grazie alle stelle di Natale di AIL. La campagna nazionale si svolge tutti gli anni a cavallo del ponte dell’Immacolata e ha come finalità quella di raccogliere fondi per sostenere le attività di AIL sul territorio e la ricerca scientifica. A fronte di un’offerta minima di 12 euro si riceverà una stella di Natale confezionata in una borsa a marchio AIL, un piccolo gesto per regalare una grande speranza ad un malato di leucemia. Oltre alle piazze di Torino e provincia che hanno aderito all’iniziativa è possibile trovare le stelle di Natale nei negozi aderenti o durante eventi organizzati ad hoc come ad esempio “Il Dolce che cura” promosso il 1° dicembre dall’Istituto Colombatto nella giornata di open day della scuola. Per l’occasione i ragazzi prepareranno dei dolci che saranno offerti ai partecipanti in cambio di una donazione. Le stelle saranno offerte anche durante gli incontri di Pallavolo Serie A1 Femminile del Fenera Chieri e coloreranno gli ospedali COES delle Molinette, Ospedale Mauriziano, Ospedale San Luigi di Orbassano, Ospedale San Giovanni Bosco, l’Ospedale Regina Margherita, Ospedale di Ivrea e Ospedale di Chivasso. Quest’anno AIL Torino potrà contare sulla collaborazione della nota Food Blogger Cristina Saglietti che attraverso il suo blog www.contemporaneofood.com e i suoi canali social parteciperà alle iniziative speciali di AIL promuovendo la campagna di Natale e creando delle video ricette natalizie per i malati di leucemia. Tutto questo è possibile grazie al supporto e al lavoro dei volontari AIL e attraverso la rete di organizzazioni come gli Alpini, la Protezione Civile, AIB (Anti Incendi Boschivi) che grazie alla loro diffusione capillare nel territorio ci aiutano a promuovere la campagna.

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La campagna di Natale, lanciata questo anno assieme a Latte Creative, integra agli elementi iconici dell’organizzazione come le stelle di Natale un racconto emozionale contestualizzato nel territorio e focalizzato sull’importante lavoro di Casa AIL le cui porte si aprono ogni giorno per accogliere tutti quei pazienti che si trovano costretti ad affrontare le cure lontano da casa. Nei suoi tre anni di attività Casa AIL ha offerto ospitalità gratuita a 42 pazienti e a 22 accompagnatori che risiedono lontano dal Centro Ematologico in cui sono in cura per una permanenza media di 120 giorni. Essere curati in Casa AIL migliora la qualità di vita dei pazienti e familiari a offre un aiuto concreto per affrontare al meglio il percorso della malattia e le offerte raccolte attraverso la campagna andranno a sostenere uno di quei luoghi che più di ogni altro racconta la missione dell’organizzazione: rimanere al fianco dei pazienti. “Anche quest’anno facciamo appello alla generosità dei piemontesi. Acquistando le stelle di Natale nei banchetti dei volontari AIL, si garantisce la possibilità dell’accompagnamento in auto in ospedale ai malati, si permette l’ospitalità in casa AIL ai pazienti ed ai loro accompagnatori, si consente a giovani ricercatori e medici di avere borse di studio per proseguire nell’attività di ricerca sulle cure. Tutto ciò che abbiamo realizzato in questi anni é frutto di decine di migliaia di piccoli atti di generosità individuale. Nessuno da solo può cambiare il mondo, ma se ciascuno di noi fa un piccolo gesto, insieme possiamo raggiungere ogni traguardo. Grazie a tutti coloro che non ci faranno mancare il proprio sostegno” – ha ricordato Federica Galleano, Presidente AIL Torino.

Porte aperte nella storia del Mauriziano

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Sabato 24 novembre: Porte aperte nella storia del Mauriziano di Torino. Anche quest’anno si prevede un’iniziativa che vuole fornire l’opportunità al pubblico di visitare le sale di rappresentanza del Gran Magistero e l’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano, arricchendo il percorso con l’esposizione della storia delle origini dell’ordine militare e cavalleresco e del suo patrimonio, a partire dal tenimento di Stupinigi. Si rinnova la collaborazione delle tre istituzioni: Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino (DIST) e Fondazione Ordine Mauriziano, che, attive separatamente nei settori dell’assistenza, dell’istruzione, ricerca e formazione, e della conservazione e valorizzazione del patrimonio, si ritrovano a condividere valori ed intenti che furono propri dell’Ordine Mauriziano.Prima della visita guidata, c/o l’Aula Carle, sarà possibile assistere alla visione di un filmato sull’evoluzione storica dell’ospedale Mauriziano “Umberto I” di Torino.

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Ospedale Mauriziano Umberto I°, ingresso storico, corso Turati 46

Visite guidate gratuite sabato 24 novembre, dalle ore 10 fino alle ore 16

Durata della visita: circa 60 minuti

 

Per informazioni ed eventuali prenotazioni:

e-mail archiviostorico@ordinemauriziano.it; tel. 011-5082229; 011-5082966

 

Storia di 1 tram, appuntamento al Gioiello

Ecco un appuntamento per tutti gli appassionati della Storia italiana e torinese alla proiezione del documentario storico “Storia di 1 Tram“, che si terrà giovedì 22 novembre alle 20.30 presso il cinema teatro Gioiello

La sala di via Cristoforo Colombo 31 a Torino, da vent’anni ristrutturata a teatro e gestita da Torino Spettacoli secondo modelli teatrali nuovi anche con formule di “lunga tenuta” nella prosa brillante, guarda in questa occasione ai suoi trascorsi di cinema vintage di lunga tradizione.La proiezione è realizzata in collaborazione con Torino Spettacoli. Un documentario che ha visto la luce dopo 4 anni di lavoro e che vuole fare luce sulle vicende di personaggi destinati a cambiare la Storia d’Italia e non solo, andando a raccontare storie che non sono presenti nei libri di storia. Frutto della costante interazione fra ricerca storica ed interviste originali a protagonisti, testimoni indiretti, esperti e storici, sulla circolare numero 1 si vivrà un viaggio lungo il decennio precedenti lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso le testimonianze inedite di personaggi come Massimo Ottolenghi, Bruno Segre, Piera Levi Montalcini, con l’ausilio dei ricercatori storici dell’Istoreto, i due registi Alessandro Genitori e Elis Karakaci hanno raccontato una Torino diversa, tra teatri, case chiuse e un movimento studentesco impressionante. Luoghi mitici come il Liceo Classico “Massimo D’Azeglio”, il polo universitario di Torino, le strade e soprattutto la circolare del Tram numero 1 che in quegli anni ha unito la città. Il documentario che ha visto la luce grazie alla perseveranza dell’associazione Cinemage è stato reso possibile grazie all’ausilio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Stampa di Torino che ha dato spazio alle storie del passato, e soprattutto grazie alla cittadinanza che in più occasioni si è stretta intorno al progetto per aiutare l’associazione nella sua opera.

Qualche nota in merito ai registi:

Alessandro Genitori: laureato a Torino in giurisprudenza, è iscritto all’albo dei giornalisti, con all’attivo collaborazioni con la “Gazzetta del Sud” e “La Stampa”. Matura un’esperienza professionale in Toscana come addetto stampa presso la “Fondazione Meyer” ed entra a far parte del comitato scientifico della rivista “Neuroscienze Anemos”. Editor Office del giornale “Surgical Tribune”, dipendente dell’Ufficio Stampa della ONLUS “Cifa For Children”. Appassionato di fotografia e cinema, realizza diversi progetti cinematografici e documentari, tra cui “Il Fotografo” presentato durante l’ultima Festa del Cinema di Roma. Nel 2017 presenta il documentario “Storia di 1 Tram”. Elis Karakaci: nato a Shkoder (Albania), frequenta corsi di recitazione e dizione. Laureato all’Università degli Studi di Torino, corso di laurea in DAMS – sezione cinema – regia. Videomaker libero professionista, ha lavorato presso il Salone del Libro di Torino e presso la fiera Expo di Milano. Collabora con la redazione giornalistica DigiTV, realizza progetti cinematografici tra cui “CinCin Pupa”; “Ceci n’est pas”, “Tutti Dormono”, “Il Nemico è là fuori”, “Il Fotografo”. Nel 2017 presenta il documentario storico “Storia di 1 Tram”.

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Trailer Documentario: https://www.youtube.com/watch?v=o_sn-96O8oQ

Sito Ufficiale Cinemage: http://www.cinemage.it/i-progetti/storia-di-un-tram

Sito Torino Spettacoli: http://www.torinospettacoli.com/

Prezzi Biglietti film Storia di 1 Tram: posto unico € 5

ridotto unificato (under 26, over 60, abbonati, convenzionati, gruppi) € 3

Informazioni e prenotazioni: Biglietterie Torino Spettacoli

TEATRO ERBA – Torino, c. Moncalieri 241 – tel 011/6615447- T.GIOIELLO -To, v.Colombo 31-tel. 011/5805768

TEATRO ALFIERI – Torino, p. Solferino, 4 – tel 011/5623800 www.torinospettacoli.it

Gipo: l’uomo, l’artista e il politico

“Ël 6 ëd via Coni, l’é na cà veja che gnanca na volta, l’era nen bela”; così comincia una delle canzoni più conosciute di Gipo Farassino, nei pressi di Porta Palazzo, a Torino, dove tutto ebbe inizio e dove il musicista nacque

Uno dei più importanti cantautori piemontesi proveniva da uno dei quartieri più poveri della città, ma fu proprio questa condizione a diventare la sua fortuna, ad essere protagonista delle sue canzoni sia in torinese che in italiano. A lui è dedicata la mostra “Gipo Farassino. L’uomo, l’artista, il politico”, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con la “Fondazione Caterina Farassino”, creata nel ricordo della figlia prematuramente scomparsa. Il vernissage si terrà a Torino mercoledì 21 novembre 2018, alle ore 17, nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea regionale. Parteciperanno l’altra figlia dell’artista, Valentina, presidente della Fondazione e il giornalista Bruno Quaranta.  La mostra sarà invece visitabile presso la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” di via Confienza 14, dal 22 novembre all’8 gennaio. “Farassino era un vero artista, un talento raffinato che conosceva a fondo il mondo dei grandi cantautori italiani e stranieri, che, ricambiati, lo ammiravano” ricorda il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti. Storica fu l’amicizia con Fabrizio De Andrè, con cui condivise la poesia e con cui era solito passare le serate dopo i concerti, bevendo e cantando. I cimeli presentati nella mostra mantengono intatta la capacità di evocare in pochi tratti quell’universo e farlo sembrare, allo stesso tempo, lontano e vicino. Gipo ha attraversato i momenti più difficili della storia del nostro paese, le contestazioni del Sessantotto, quelli bui all’inizio degli anni ottanta, sapendo raccontare con un sorriso dolce-amaro ciò che stava succedendo nella sua città di operai, di quelli che avevano il Sangone come unico mare e che sognavano il riscatto dalla loro condizione. Dal 1987 al 1994 è stato segretario della Lega Nord Piemont, entrando successivamente alla Camera dei Deputati e poi nel Parlamento europeo. Assessore regionale all’Identità piemontese, nel 2005, proprio dopo la morte della figlia, decise di tornare al suo primo amore, la musica.

Bimbi Unicef a Palazzo Lascaris

Un corteo di bambini, genitori ed insegnanti ha bloccato festante per qualche minuto l’ingresso della sede del Consiglio regionale, quando la manifestazione organizzata dall’Unicef ha fatto tappa a Palazzo Lascaris. Il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, è quindi sceso per incontrare il vertice della lunga colonna che si snodava da piazza Solferino fino, appunto, in via Alfieri 15. A fare la presentazione dell’iniziativa c’erano la presidente regionale dell’Unicef, Maria Costanza Trapanelli e il presidente provinciale, Antonio Sgroi.

“I figli rappresentano la cosa più importante che abbiamo – ha dichiarato Boeti -. Sono il nostro orgoglio e la nostra speranza per il futuro. Questo è vero per tutti i genitori del mondo e per tutti i figli del mondo. Siamo grati all’Unicef che dalla sua fondazione, nel 1946, lavora per garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini di poter avere gli stessi diritti. Il diritto alla pace, all’istruzione, alla salute, il diritto a non morire di fame. Viviamo in un mondo dove 2 miliardi e 700 milioni di persone sono in soprappeso e 700 milioni sono obese, contemporaneamente 1 miliardo di persone vivono con 2 dollari al giorno e si addormentano la sera senza un bicchiere d’acqua potabile. Ad ogni latitudine i bambini continuano a morire ogni giorno per malattie che sarebbero facilmente curabili. Come ha detto un leader africano, l’Occidente è un’isola felice in un oceano di povertà. La Marcia dei Diritti, organizzata dal Comitato di Torino per l’Unicef, ha portato gioia nelle strade della nostra città e ci ha ricordatoche l’impegno per i diritti non deve mai venire meno” Si trattava del corteo celebrativo della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ricorda, per la ventinovesima volta, la data in cui la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia venne approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il 20 novembre 1989. Questo per riflettere ancora una volta sulla condizione di vita di giovani e bambini che spesso sconta diritti negati in gran parte dei paesi del mondo. La marcia è stata organizzata in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

Messer Tulipano ritorna a Porta Palazzo

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Mercoledì 21 novembre, a partire dalle ore 11,  in piazza Emanuele Filiberto appuntamento per aiutare Messer Tulipano a piantare oltre 3500 nuovi bulbi, in attesa della fioritura dellanno prossimo, che permetterà di rivivere la straordinaria esperienza della scorsa primavera

Una collaborazione, quella tra Messer Tulipano e Cascina Quadrilatero, che ha lo scopo di valorizzare lambiente, la storia, le bellezze naturali, la cultura e lenogastronomia del territorio subalpino, unendo realtà, la città e la campagna, solitamente distanti tra loro. Un piccolo angolo colorato nel cuore della città, una preziosa succursale dello splendido parco del Castello di Pralormo. In occasione della messa a dimora di questanno, è stata introdotta una piacevole novità: tutti i residenti di piazza Emanuele Filiberto sono invitati a unirsi ai lavori e ai festeggiamenti; riceveranno gratuitamente alcuni bulbi da piantare sui loro balconi che affacciano sulla piazza. “Per il prossimo anno non accontentiamoci delle aiuole dellorto urbano, ma riempiamo di colore tutte le facciate delle nostre case!Vi aspettiamo numerosi in piazza!”, è l’invito dei promotori.

La tua Arma per la Sicurezza e l’Ambiente

A Torino si terrà la quinta tappa del format “La Tua Arma per la Sicurezza e l’Ambiente” volta a sensibilizzare gli studenti sul ruolo dell’Arma dei Carabinieri, in difesa del patrimonio agro-forestale italiano, per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, e secondo i principi di legalità e sicurezza riguardo il controllo del territorio

L’iniziativa, organizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e ideata da Ital Communications di Attilio Lombardi, prevede la partecipazione di oltre 900 ragazzi provenienti dalle scuole superiori torinesi. Nel piazzale esterno del Teatro sarà allestita una mostra di mezzi automobilistici usati dall’Arma per la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente. Questa tappa è stata realizzata con il contributo di Banca Intesa San Paolo e di Ital Communications. Le prime quattro tappe si sono realizzate con grande successo a Roma (marzo 2017), Milano (maggio 2017), Firenze (novembre 2017) e Genova (maggio 2018) registrando un importante coinvolgimento degli studenti e dei maggiori media nazionali. L’evento sarà condotto da Cristina Chiabotto e Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, e sarà suddiviso in cinque mini panel che riguarderanno le aree tematiche in cui generalmente operano i Carabinieri, con l’obiettivo di diffondere fra i giovani una cultura più capillare della legalità in materia ambientale. È prevista la partecipazione di importanti testimonial del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport, come la giornalista Rosanna Lambertucci, i cantanti Ciuffi Rossi e i Campioni Olimpici del Gruppo Sportivo dell’Arma dei Carabinieri.

Durante la mattinata verranno trattati i seguenti temi:
– “Tavolo della Salute” dedicato alla qualità e autenticità dei prodotti agroalimentari. È previsto l’intervento dei Nas che spiegheranno come scovare i prodotti contraffatti e le truffe, coinvolgendo direttamente i ragazzi con un quiz vero/falso. È prevista la partecipazione di Rosanna Lambertucci;
– Al Panel dedicato allo “Sport” parteciperanno i campioni olimpici del Gruppo Sportivo dell’Arma dei Carabinieri;
– “Le investigazioni scientifiche” è rivolto alle apparecchiature innovative per scoprire i reati. E’ previsto l’intervento dei RIS che dimostreranno le attività di intelligence con l’ausilio di un cane molecolare;
– “Riserve naturali, i parchi e le aree marine” racconta il prezioso contributo dell’Arma per il mantenimento e la protezione delle aree naturali, nonché le attività anti-inquinamento e recupero reperti;
– Il Quinto Panel è legato alle tematiche della “Sostenibilità ambientale”.
Un momento divertente e di grande coinvolgimento per gli studenti sarà l’intervento musicale del gruppo Ciuffi Rossi, che si esibiranno con i brani più famosi del loro repertorio.
È possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito www.carabinieri.it
L’iniziativa sarà promossa anche sulla pagina Facebook ufficiale dei Carabinieri e sul profilo Twitter “Arma dei Carabinieri” @_Carabinieri_.

 

(foto: il Torinese)

Restructura chiude nel segno della bioedilizia e del green

Chiude con numeri positivi la trentunesima edizione di Restructura, la fiera nazionale dedicata al recupero, alla ristrutturazione e alla riqualificazione edilizia, che dal 15 al 18 novembre ha animato l’Oval Lingotto di Torino. Alta l’affluenza di pubblico nel corso dei quattro giorni di manifestazione, che ha visto la presenza di oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia e un ricco calendario di appuntamenti: 110 i convegni e corsi di aggiornamento dedicati ai professionisti e 10 i workshop teorici-pratici a cui hanno partecipato operatori del settore e grande pubblico. Ristrutturazione, efficientamento energetico, sostenibilità ambientale, innovazione in termini di materiali e impianti, sono stati i temi centrali delle quattro giornate di lavoro, con opportunità di confronto e approfondimento, ma anche incontri b2b e seminari. Restructura 2018 viene premiata anche dall’indagine realizzata su un campione di 250 visitatori: ben la metà ha visitato la manifestazione per la prima volta e il 90% ne è uscito soddisfatto soprattutto per i contenuti proposti e per l’offerta (oltre il 38% degli intervistati ha richiesto un preventivo).Accolte positivamente le due novità di questa edizione: il Villaggio della Bioedilizia, l’area dedicata ai materiali alternativi ed ecocompatibili, e l’area riservata all’innovazione per la casa con protagoniste undici start up italiane. Proprio su questa scia si evidenzia come il 75% del campione di intervistati confermi l’importanza della bioedilizia e del green come tendenza di settore su cui il comparto edile debba orientarsi sul lungo periodo. Confermato l’interesse per l’iniziativa “Incontra l’esperto”. Settanta gli appuntamenti gratuiti prenotati con gli specialisti dei diversi settori: l’Agenzia delle Entrate, il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e l’agenzia CasaClima hanno risposto a dubbi e dato consigli utili in ambito tecnico e burocratico. Rafforzata anche quest’anno la collaborazione con gli ordini professionali degli Ingegneri della Provincia di Torino, degli Architetti di Torino, dei Geometri di Torino e dei Commercialisti presenti in fiera anche con momenti di formazione e rilascio dei crediti, è stata importante e apprezzata come novità la presenza dell’Ordine dei Geologi, del Collegio dei Periti Industriali e di Assobim.Infine da sottolineare l’ottima risposta dei 57 artigiani piemontesi presenti in fiera che hanno potuto usufruire del contributo offerto dalla Regione Piemonte.

 

L’ingorgo

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Il film “L’ingorgo” , una commedia del genere drammatico-grottesco che allora, era il 1978 , andava di moda ed il bravo Luigi Comencini , uno dei padri della commedia all’italiana , iniziata con il suo Pane amore e fantasia interpretato da quei due “monumenti “ del nostro cinema quali Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, diresse con bravura. Un cast stellare , Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Gerard Depardieu, Annie Girardot, Ugo Tognazzi, Feranndo Rey, Ciccio Ingrassia, Stefania Sandrelli, Miou-Miou ed altri. In quel grande ingorgo a ridosso del GRA ( grande raccordo anulare di Roma) si creano delle situazioni e storie che si intrecciano tra di loro e che risentono il momento sociale e politico dell’Italia della fine degli anni ’70.. Non so se a Torino durante il “Grande Ingorgo” della sera del 14 novembre si sono create storie e complicità ed avventure come nel film di Comencini . Continuando con la filmografia i torinesi si sono trovati di fronte non le sconfinate distese oceaniche davanti a Malibù del capolavoro di John Milius “ un mercoledì da leoni “ ma invece un mercoledì di paura intorno alla mostruosa e folle rotonda di Piazza Baldissera . Quella brutta e desolante tangenziale urbana che è la continuazione del passante ferroviario e che divide la stessa opera in due parti , quella dei borghesi e dei “ricchi” dal quartiere di Santa Rita e l’Iglu di Merz fino a Piazza Statuto e poi quella dei poveri e proletari da Piazza Statuto a Corso Grosseto che termina nella mostruosa e squallida rotonda . Scusandomi per la citazione personale , fu la causa di uno scambio, per essere eufemistici, molto vivace che ebbi, subito dopo la sua clamorosa sconfitta alle amministrative, con il non più Sindaco Fassino. Una delle cause della sconfitta fu la mancanza di attenzione verso le periferie il “disprezzo” e la non considerazione verso quei quartieri e quei cittadini che dopo decenni di pazienza decisero di fare un segnale forte mandandoli a casa e dando fiducia , mal glie ne incolse , a quelli che si sono velocemente rivelati un gruppo di pericolosi dilettanti . E non basta la scusante o l’accusa che si è letta e sentita in questi giorni da parte di esponenti della giunta precedente, fino ad ora innocui oppositori, che era previsto il Tunnel a Piazza Baldissera , e che per fare quell’opera non c’erano i soldi . Doppiamente responsabili hanno fatto un manufatto che durerà secoli con un progetto brutto e squallido adoperando materiali ed un’esecuzione dei lavori modesti. Colpa grave e non scusabile . Cosa che non assolve l’amministrazione Appendino anzi, invece di risolvere il problema e trovare le risorse hanno pensato bene di eliminare il tunnel. Così con quell’integralismo propio dei dilettanti hanno creato un mostro e passeranno alla storia , per diverse altre cose e quasi tutte negative, per il più grande ingorgo di traffico, un vero ” Big Traffic Jam” , che la città di Torino abbia mai avuto. La reazione poi dell’assessore “incompetente” è stata , non scappo non mi dimetto affideremo, nella migliore tradizione dopo il disastro e mai prima, al Politecnico di Torino uno studio sul traffico delle strade che, ben sette e non sei chi conosce la zona o da quelle parti è vissuto o ci abita sa che c’è anche Via Errico Giacchino che porta auto in Corso Mortara, accedono alla rotonda di Piazza Baldissera. L’assessore Maria Lapietra non fa quella che sarebbe l’unica cosa da fare e cioè assumersi le sue colpe , parziali, e responsabilità , molte di più , e dimettersi. Le voglio ricordare che per molto meno nella vituperata e sempre più rimpianta “prima repubblica” nell’anno del Signore 1986 su richiesta dei consiglieri comunale d’opposizione, i comunisti ( Partito Comunista Italiano) Domenico Carpanini, Sante Bajardi, Marcello Vindigni e Corrado Montefalchesi, l’assessore all’ambiente il repubblicano ( Partito Repubblicano Italiano) Gianantonio Romanini rassegnò le dimissioni per avere lasciato al città impreparata all’arrivo della neve . Ma se la neve allora era una cosa possibile ma non prevedibile come ora, non c’era più di trent’anni fa Meteo.it o siti simili, la rotonda , la tangenziale urbana che apriva, le altre strade e la folle rotonda , i torinesi con le loro auto lei lo sapeva che c’erano e che da lì sarebbero passati. Ecco perché lei è più colpevole è responsabile del suo collega assessore Romanini. Prima che qualcuno possa essere stimolato dal cognome che porta , assessore Lapietra, abbia uno scatto di dignità e riconosca l’impreparazione , non c’è nulla di male ad ammetterlo, e si dimetta.

Antoon van Dyck conquista la Sabauda

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L’esposizione intende far emergere l’esclusivo rapporto che l’artista ebbe con le corti italiane ed europee, ove dipinse capolavori unici per elaborazione formale, qualità cromatica, eleganza e dovizia nella resa dei particolari

Il 16 novembre ai Musei Reali di Torino, nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, apre al pubblico la straordinaria mostra dedicata ad Antoon van Dyck (Anversa, 1599 – Londra, 1641), il miglior allievo di Rubens, che rivoluzionò l’arte del ritratto del XVII secolo. Personaggio di fama internazionale e amabile conversatore dallo stile ricercato, Van Dyck fu pittore ufficiale delle più grandi corti d’Europa e ritrasse principi, regine, gentiluomini e nobildonne delle più prestigiose dinastie dell’epoca. Attraverso un percorso espositivo che si dispiega in quattro sezioni, 45 tele e 21 incisioni, la mostra Van Dyck. Pittore di corte intende far emergere l’esclusivo rapporto che l’artista ebbe con le corti italiane ed europee, ove dipinse capolavori unici per elaborazione formale, qualità cromatica, eleganza e dovizia nella resa dei particolari, soddisfacendo le esigenze di rappresentanza e di status symbol delle classi dominanti: dagli aristocratici genovesi ai Savoia, dall’arciduchessa Isabella alle corti di Giacomo I e di Carlo I d’Inghilterra.Al grande artista i Musei Reali di Torino e Arthemisia dedicano una grande esposizione incentrata sulla sua vasta produzione di ritratti e non solo: le opere esposte provengono dai musei italiani e stranieri più prestigiosi come la National Gallery di Washington, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Londra e la Collezione Reale inglese, la Scottish National Gallery di Edimburgo, il Museo Thyssen-Bornemiza di Madrid, il Kunsthistorishes Museum di Vienna, l’Alte Pinakotek di Monaco, il Castello Arcivescovile di Kromeriz presso Praga, le Gallerie degli Uffizi, i Musei Capitolini di Roma, la Ca’ d’Oro di Venezia, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, il Palazzo Reale e i Musei di Strada Nuova di Genova, in dialogo con l’importante e corposo nucleo dii capolavori della Galleria Sabauda.La mostra è organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Musei Reali di Torino e dal Gruppo Arthemisia, con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino. La cura dell’esposizione è affidata ad Anna Maria Bava e Maria Grazia Bernardini e a un prestigioso comitato scientifico, composto da alcuni tra i più noti studiosi di Van Dyck quali Susan J. Barnes, Piero Boccardo e Christopher Brown. L’iniziativa è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale – famiglie, giovani, clienti e dipendenti – al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.