Cosa succede in città- Pagina 388

La Gazzetta del Popolo, 135 anni nella società piemontese

Una grande mostra in tre sedi dal 18 aprile al 6/19 maggio
Si apre giovedì 18 aprile  una importante mostra storica sulla Gazzetta del Popolo, il quotidiano torinese che per 135 anni, dal 1848 al 1983, ha raccontato l’attualità italiana. Alle ore 10,30 è prevista la conferenza stampa di inaugurazione al Polo del ‘900 e la contemporanea apertura delle altre due sedi della mostra: a Palazzo Lascaris e al Museo Nazionale del Risorgimento di Palazzo Carignano. La mostra chiude il 6 maggio a Palazzo Lascaris, il 19 maggio nelle altre due sedi. Partecipano alla conferenza stampa giovedì 18 aprile ore 10,30 al Polo del ‘900 (Palazzo San Celso, via del Carmine 13, Sala Conferenze):
il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Sergio Soave presidente Polo del ‘900, Daniela Orta responsabile ricerche Museo Nazionale del Risorgimento, Alberto Sinigaglia presidente Ordine dei giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia Associazione Stampa Subalpina, Gianfranco Morgando Fondazione Donat-Cattin, Iole Scamuzzi e Mauro Forno Università di Torino, Luca Rolandi giornalista curatore della mostra.  
La realizzazione del progetto culturale è stata possibile grazie alla collaborazione di diversi soggetti: Consiglio regionale del Piemonte, Museo Nazionale del Risorgimento, Polo del ‘900, Fondazione Donat-Cattin, Ordine dei Giornalisti, Centro Pestelli, Museo della stampa di Mondovì, Archivio storico della Città di Torino, Università di Torino e la raccolta del collezionista Giorgio Coraglia. Illustrando i passaggi salienti della storia della testata giornalistica torinese, la mostra vuole far scoprire alle giovani generazioni cosa è stata la Gazzetta del Popolo, da giornale protagonista dell’epoca risorgimentale alla posizione negli anni del fascismo, con una importante pagina culturale, il “Diorama letterario”, su cui scrissero i più importanti intellettuali italiani ed europei del momento, al dopoguerra e agli anni difficili dell’autogestione, fino alla chiusura definitiva nel 1983.
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La mostra – tutta ad ingresso gratuito – è articolata in tre sezioni storiche e tematiche:

  • Al Museo Nazionale del Risorgimento dall’anno della fondazione nel 1848 fino all’intervento dell’Italia nella Grande Guerra nel 1915. In esposizione litografie, prime pagine, bozzetti, inserti, caricature, oggetti che documentano i primi 67 anni di vita del giornale.

Orario: sempre aperto dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Chiuso lunedì 6 e 13 maggio.
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019.

  • Palazzo Lascaris gli anni dal 1916 al 1945, il periodo in cui il giornale era allineato con il governo fascista, fino alla Gazzetta d’Italia. In esposizione le pagine del Diorama letterario, i supplementi tematici, le vignette satiriche. Una parte è dedicata alla crisi del giornale del 1974 che portò alla prima sospensione della tiratura, crisi in cui il Consiglio regionale del Piemonte ebbe un importante ruolo di mediazione svolto dal presidente Aldo Viglione.

Orario: dal lunedì al venerdì 9 – 17. Chiuso nei giorni festivi.
Chiusura della mostra: 6 maggio 2019.

  • Al Polo del ‘900 il periodo tra il 1946 e il 1983. Sono presentate le interviste a chi lavorò alla Gazzetta tra gli anni ‘60 e ‘80, le prime pagine relative ai grandi eventi dal 1945 al 1983, i documenti delle crisi aziendali del 1974, 1981 e del 1983 e il periodo dell’autogestione.

Orario: dal martedì alla domenica 10-18, giovedì 14-22. Lunedì chiuso 
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019
In tutte le tre sedi sono presentati video con le interviste a 15 tra giornalisti e tipografi, le immagini storiche concesse dalla Teche Rai e dall’Archivio cinematografico della Resistenza sull’inaugurazione della sede in corso Valdocco del 1930, le gite sociali e la crociera con i lettori, il lavoro alla Gazzetta negli anni ’60.
Il catalogo della mostra, coordinato da Alicubi, raccoglie i contributi di: Sergio Soave, Claudio Donat-Cattin, Alberto Sinigaglia, Luca Rolandi, Umberto Levra, Mauro Forno, Bartolo Gariglio, Iole Scamuzzi, Dino Aloi, Ezio Mauro, Giampaolo Boetti, Piero Bianucci, Salvatore Tropea, Gian Mario Ricciardi, Beppe Fossati, Cesare Martinetti, Cenzino Mussa, Giampiero Gramaglia, Lorenzo Gigli, Franco Piccinelli.
Lunedì 6 maggio 2019, in occasione della Giornata per la libertà di stampa, si svolgerà a Palazzo Lascaris un convegno dal titolo: “LIBERI DI INFORMARE? Dalla Gazzetta del Popolo al City Journalism”, rivolto al pubblico ed ai giornalisti iscritti alla piattaforma Sigef.
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Breve storia della Gazzetta del Popolo
La «Gazzetta del Popolo» è stato uno dei più importanti e prestigiosi quotidiani italiani. La sua nascita risale al 16 giugno 1848, a partire da un’iniziativa di Felice Govean e Giovan Battista Bottero, che ne saranno i condirettori fino al 1861, quando le redini passeranno nelle mani del solo Bottero. Di taglio spiccatamente popolare, il giornale è, in periodo risorgimentale, il più venduto tra i quotidiani nazionali, con un bacino di lettori che comprende soprattutto i ceti agrari della provincia piemontese e la piccola borghesia cittadina di sentimenti tradizionalisti. Di costo più accessibile rispetto alla maggior parte degli altri quotidiani dell’epoca, esso si dimostra sin dall’inizio molto attivo nell’ambito delle iniziative di stampo patriottico.Alla vigilia della Prima guerra mondiale la «Gazzetta del Popolo» diviene portavoce dei gruppi nazionalisti del capoluogo piemontese. Spiccatamente interventista, dopo lo scoppio del conflitto si fa assidua sostenitrice dello sforzo bellico del paese.Dopo la nascita del movimento dei fasci di combattimento, la «Gazzetta del Popolo» dà largo spazio alle posizioni filo-nazionaliste e filo-monarchiche del futuro quadrumviro della marcia su Roma Cesare Maria De Vecchi. Ma le sue aspirazioni ad una decisa stabilizzazione autoritaria nel paese si esprimeranno con chiarezza solo dopo il congresso dell’Augusteo (novembre 1921), quando essa diventerà una delle principali casse di risonanza del movimento fascista del capoluogo piemontese. Nel giugno 1924 la testata viene rilevata dalla Società idroelettrica piemontese (SIP), che la mette a disposizione del fascismo in cambio di precise garanzie sullo sviluppo dell’industria elettrica in Piemonte. La «Gazzetta» è stata protagonista di notevoli innovazioni tecnologiche. Il 18 gennaio 1934 viene inaugurata una nuova stazione radio-telefonica, con una eccezionale dimostrazione: la ricezione di una corrispondenza proveniente da Bandung in Indonesia (circa 15mila chilometri dal capoluogo subalpino), immediatamente stenografata dal segretario di redazione Giovanni Vincenzo Cima con un metodo da lui appositamente brevettato che diventerà famoso. Il 1° gennaio 1935 viene attivata una stazione tele-fotografica per la trasmissione e la ricezione delle immagini attraverso le linee telefoniche; il 15 febbraio viene creata una stazione radioricevente in grado di trasformare simultaneamente il linguaggio morse in caratteri alfabetici. Nel marzo del 1974, ormai in grave crisi, la «Gazzetta» viene rilevata da Alberto Caprotti, grazie a un notevole contributo pubblicitario garantito dalla Montedison, tramite la Spi. Alla Democrazia Cristiana, che aveva acquisito la proprietà, rimarrà solo il 5% delle azioni della Set e della Itet, rispettivamente proprietaria e gestore degli impianti del giornale. Dopo un duro scontro sindacale con i redattori e i tipografi, il 31 luglio dello stesso anno Caprotti decide la chiusura del quotidiano, che peraltro non scompare immediatamente dalla scena: viene infatti temporaneamente tenuta in vita da una cooperativa autogestita di giornalisti e lavoratori poligrafici. La crisi si ripresenterà nel 1981 ed infine nel 1983, quando la chiusura della «Gazzetta del Popolo» diventerà definitiva.

Tricolore francese sulla cupola del Guarini per Notre-Dame

Anche questa sera la cupola della Cappella della Sindone sarà illuminata con il tricolore della bandiera francese, un modo per manifestare la vicinanza dei Musei Reali di Torino alla Francia per l’incendio che la scorsa notte ha colpito la cattedrale di Notre-Dame. Un’azione dalla valenza doppiamente simbolica, se si pensa che la cappella progettata da Guarino Guarini è rinata quasi letteralmente dalle sue stesse ceneri, dopo essere stata gravemente danneggiata dal rogo nella notte tra l’11 e il 12 aprile del 1997. Dallo scorso settembre è stata restituita al mondo intero, dopo che i delicati lavori di restauro ne hanno permesso nuovamente l’agibilità, dimostrando così che vincere la sfida contro il fuoco è possibile.

I martedì dell'Armeria reale

 Nuovo incontro martedì 16 aprile alle 17 presso il Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale con I martedì dell’Armeria Reale, il ciclo di incontri dedicato agli appassionati di arte militare e storia. Tema della conferenza sarà Tessuti d’acciaio. L’armatura come l’abito con il curatore dell’Armeria Reale Giorgio Careddu e Alessandra Guerrini (direttore del Castello di Agliè e già direttore dell’Armeria Reale).
L’armatura di alta qualità era un oggetto che andava confezionato su misura, come un abito. Spesso erano gli stessi abiti ad essere inviati come primo esempio per prendere le misure quando dovevano essere realizzate le armature le cui superfici non di rado presentavano decorazioni derivate dai tessuti. Un itinerario attraverso le opere dell’Armeria che mostrano affascinanti scambi tra tecniche realizzative diverse.

I martedì dell’Armeria Reale sono realizzati in collaborazione con la Prefettura di Torino e l’Accademia di San Marciano, associazione che raccoglie studiosi e appassionati d’armi italiani e stranieri.

PROSSIMI INCONTRI:

– martedì 21 maggio 2019 
Problematiche di restauro delle armature e delle armi orientali
con Marco Demelbauer (Coordinatore laboratorio ceramiche, metalli e vetri C.C.R. La Venaria Reale)
L’Armeria Reale conserva un cospicuo nucleo di armi orientali provenienti da diverse regioni del continente asiatico che vanno dalla penisola balcanica all’Estremo Oriente. L’intervento che Il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale ha recentemente effettuato su un’antica armatura giapponese sarà l’occasione per effettuare un percorso attraverso oggetti di qualità e importanza eccezionali e per conoscere le diverse problematiche legate al restauro di corredi realizzati con tecniche non usuali per il mondo occidentale.

– martedì 18 giugno 2019
Lo sviluppo delle armi da fuoco dalla fine dell’Ottocento all’inizio del Novecento
con Enrico Galletti (Conservatore del Museo di Artiglieria di Torino) 
Attraverso gli splendidi esemplari conservati in Armeria Reale, molti dei quali realizzati per la casa regnante, sarà ripercorso lo sviluppo della tecnologia armiera in un periodo di profonde innovazioni che hanno portato alla nascita delle moderne armi da fuoco. Saranno presentati i fucili Lorenzoni (primi esempi di un’arma a ripetizione), revolver con pregevoli finiture, fucili di grosso calibro per le battute di caccia in terra africana, miniature di armi e modelli di artiglieria di eccezionale qualità.

Torino twittata dal profilo @italia

Torino, martedì 16 e mercoledì 17 aprile, sarà l’assoluta protagonista del profilo twitter @italia   ” The official Twitter for tourism in #Italy . Ideas, inspiration and travel tips for your next holiday in Italy ” dell’ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo

In quei due giorni, il web team di Turismo Torino e Provincia, che gestirà l’account @italia, racconterà   al pubblico social che da tutto il mondo segue la chiocciolina (oltre 132 mila followers) le eccellenze della nostra città   attraverso immagini, video e caratteri: dai musei, con l’Egizio e il Cinema, alla mostra “Leonardo a Torino. Disegnare il futuro”, a Torino Capitale del Gusto, passando per i portici, le Residenze Reali e la Sindone. I contenuti dei tweet saranno tradotti in 8 lingue dalle varie sedi estere di ENIT (presenti a Madrid, Mosca, Vienna, Londra, Parigi, Buenos Aires, Francoforte, Seoul, Tokyo, Sydney, New York con Toronto) e pubblicati anche sui loro profili per cui la risonanza sarà di respiro internazionale. L’attività rientra nel progetto Twitter plurale, avviato da ENIT in collaborazione con le Regioni nel 2016 e allargato alle città d’arte lo scorso ottobre con la partecipazione di Genovamorethanthis.
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Il take over è stato annunciato con il tweet:
#Torino must be discovered step by step strolling along its streets and piazzas; mostly, it has to be lived, for a weekend or for more days. From April 16 to 17 as @turismotorino  we will tell you things “to see”, “to do”, “to taste” and “to know”. Here’s our Torino #lamiatorino
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Attraverso l’account @italia, l’ATL avrà la possibilità non solo di pubblicare ma anche di interagire direttamente con la community di @italia, proponendo link al nostro sito e rispondendo ad eventuali domande.  Come sottolinea Daniela Broglio , Direttore di Turismo Torino e Provincia “ Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’opportunità che ci è stata data dall’ENIT e che ci permette di raggiungere, in pochi caratteri, una vasta platea di utenti da tutto il mondo. Non potevamo che scegliere la due giorni del 16 e 17 aprile per proseguire nella promozione della mostra “Leonardo a Torino. Disegnare il futuro” – per la quale abbiamo elaborato un piano di comunicazione – che apre ai visitatori martedì; l’occasione inoltre per raccontare di Torino Capitale del Gusto e del patrimonio storico-culturale che ci caratterizza ”. Infine, per i giorni del take over, anche la testata del profilo di @italia sarà a tema Torino.

Leonardo, Torino celebra il genio

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Apre al pubblico  ai Musei Reali “Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro” la mostra “ammiraglia” delle iniziative che Torino dedica al genio toscano nei 500 anni dalla morte. L’esposizione, curata dalla direttrice Enrica Pagella, Francesco Di Teodoro e Paola Salvi, propone  i tredici autografi acquistati da Carlo Alberto nel 1840, compresa la “sanguigna”, il celebre “Autoritratto”, oltre al “Codice sul volo degli uccelli”. La mostra, che  si divide in  sette sezioni  è stata inaugurata ieri dalla sottosegretaria ai Beni Culturali Lucia Borgonzoni.

Oltre 3000 bambini per la Festa della Solidarietà

Sabato 13 aprile dalle 10.30 alle 17.00 Palazzetto dello Sport di Parco Ruffini Solidarietà, attenzione ai poveri, impegno sociale, collaborazione

Dal 1969 i volontari dell’Associazione O.A.S.I. Operazione Mato Grosso di Torino vivono questi valori attraverso la realizzazione di molteplici progetti, in Italia e in Brasile, operando sempre con un’attenzione particolare agli aspetti educativi. Ed è proprio per questo che nel 1992 è nato il Laboratorio di Educazione alla Pace e alla Solidarietà per gli alunni della scuola primaria, un percorso di formazione e crescita vissuto per un’intera giornata al Centro O.A.S.I. Laura Vicuña di Rivalta e con incontri nelle scuole. Il Laboratorio, che fino a oggi ha coinvolto più di 75.000 bambini, propone attività didattiche, narrazioni, riflessioni e giochi che insegnano loro come rapportarsi con la diversità per trasformarla in risorsa, sperimentando l’importanza dell’attenzione agli altri, di chi ha bisogno di un aiuto o anche solo di un sorriso. Quest’anno il 28° Laboratorio – che ha visto coinvolte 165 classi con oltre 3000 bambini coinvolti in un percorso di sensibilizzazione e crescita sul tema della Solidarietà – si concluderà con la grande Fiera della Solidarietà al Palazzetto dello Sport di Parco Ruffini a Torino, che sabato 13 aprile sarà aperta dalle 10.30 alle 17.00. Una festa che offrirà a tutti i bambini, insegnanti, genitori, nonni, fratelli, sorelle e amici, un momento di allegria in compagnia del Mago «Tric & Trac» che farà divertire con le sue magie; i balli e i bans proposti dai simpatici «FantaClown» dell’O.A.S.I; e poi ancora gimcane, labirinti, laboratori, video e tante altre sorprese. In questo momento di festa e di allegria i bambini avranno l’occasione di tradurre nel concreto quanto imparato nel Laboratorio, aiutando con un piccolo gesto una situazione di reale bisogno. Infatti, come a ogni festa che si rispetti, i bambini potranno arrivare con un dono: un pacco di riso, di caffè o di zucchero che si tradurrà in un aiuto per chi nella vita è stato meno fortunato. Andando alla manifestazione sarà anche possibile scoprire le classi vincitrici del concorso a cui hanno partecipato con il loro cartellone sul tema della Solidarietà. E se la classe parteciperà numerosa, potrà anche vincere un meraviglioso premio che li coinvolgerà tutti.

Alla scoperta dei paesaggi urbani con Aiapp

L’AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio – Sezione Piemonte, presidente Ferruccio Capitani  e segretario Alessandra Aires è un’associazione fondata da Pietro Porcinai, paesaggista innovatore, creativo, vivace e assai prolifico. AIAPP – rappresenta dal 1950 i professionisti attivi nel campo del Paesaggio e raggruppa ad oggi circa 600 Soci impegnati a tutelare, conservare e migliorare la qualità paesaggistica del nostro paese. Per diffondere la cultura del paesaggio ogni anno organizza Giardini e Paesaggi Aperti, un fine settimana dedicato a scoprire parchi e giardini spesso inaccessibili e le meraviglie botaniche sconosciute. Il prossimo fine settimana, sabato 13 e domenica 14 aprile saranno aperti:
A TORINO

Parco di Villa Sassi – strada al Traforo del Pino 47 

Domenica 14 aprile – dalle 9.30 alle 16.30 
dopo alcuni anni di chiusura riapre in esclusiva per una giornata il Parco, con alberi es 

Iron Valley e Parco Peccei – un itinerario fantascientifico! 

Domenica 14 aprile-  alle 16.00 con partenza da Corso Principe Oddone 28 

Marella Agnelli collezionista d'arte

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Venerdi 12 aprile alle ore 17,30, al Centro “Pannunzio” in via Maria Vittoria 35 H, la storica dell’arte Claudia De Feo parlerà sul tema: ”Marella Agnelli collezionista d’arte”. Introdurrà Pier Franco Quaglieni che avuto rapporti di amicizia con Donna Marella . Scomparsa di recente, Marella Agnelli era nata a Firenze nel 1927 in una storica famiglia proveniente dall’antica aristocrazia napoletana. Si era diplomata in Svizzera e laureata a Parigi. Aveva fatto la fotografa a New York e la redattrice per “Vogue” oltre che designer d’alta moda. Sposo’Gianni Agnelli nel 1953. Manifesto’ sempre grande interesse per l’arte e con il marito furono collezionisti rinomati che potevano vantare il possesso di opere di Canaletto, Bellotto, Canova, Manet, Renoir, Picasso, Matisse, Severini e Modigliani. La loro collezione privata fa oggi parte della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto.

Il TJF si rinnova alternando tradizione e avanguardia

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Torna il TJF con numeri da record. Ben 82 concerti (di cui 70 a ingresso gratuito), 320 musicisti in 24 sedi. Il Festival giunto alla settima edizione si svolgerà dal 26 aprile al 4 maggio

 Il Torino Jazz Festival viene affidato per il secondo anno consecutivo alla coppia Li Calzi- Borotti. Le OGR saranno il palco principale. Le altre location sono : il Conservatorio, l’Aula Magna del Politecnico , l’Auditorium del grattacielo San Paolo, il Piccolo Regio. Da segnalare i Jazz Blitz ,20 minuti di musica improvvisata in tutta la città, anche in posti particolari come ospedali, case di cura e case circondariali. Il TJF verrà inaugurato venerdì 26 alle 18 al Circolo dei Lettori, con la presentazione del libro Jazz Area del fotografo Roberto Masotti. La chiusura del TJF sarà affidata al trombettista Enrico Rava che festeggia i suoi 80 anni. Tanti i musicisti che si alterneranno sui vari palchi. Pieranunzi-Zirilli- Tavolazzi, Joshua Redman, Kyle Eastwood con Stefano Di Battista per il progetto “Gran Torino”, I “Tres Coyotes” con John Paul Jones storico bassista dei Led Zeppelin affiancato da Magnus Lindberg e Anssi Karttunen, per un concerto all’insegna della totale improvvisazione, Gavin Bryars in bilico tra classica e minimalismo, Michel Portal & Flavio Boltro Bbb Trio. Il chitarrista inglese Fred Frith. Randy Brecker & Chad   LeFkowitz-Brown con il Fabio Giachino Trio e tanti altri. In questa edizione del Festival aumenteranno anche le esibizioni all’aria aperta e le jam session. Biglietti in vendita all’Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8/f; Infopiemonte-Torino Cultura, via Garibaldi 2. In rete www.torinojazzfestival.it – www.vivaticket.it.
 

Pier Luigi Fuggetta

Gioco d'azzardo tra leggi nazionali e locali

Azzardo, fra legislazione nazionale, regionale e regolamentazione degli Enti locali, questo il titolo del Convegno che si terrà a Torino, martedì 9 Aprile 2019, presso il Sermig–Arsenale della Pace (Piazza Borgo Dora n° 61), organizzato dalla Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, in collaborazione con la Fondazione Antiusura “San Matteo” di Torino econ i Patrocini della Regione Piemonte e della Città di Torino

Si apriranno i lavori alle ore 9,00 con la Celebrazione eucaristica nella Cappella del Sermig, presieduta da S.E. Marco      ARNOLFO, Arcivescovo di Vercelli (Concelebranti saranno i sacerdoti presenti).

Alle ore 10,00, presso la Sala Conferenze del Sermig, interverranno in apertura per i saluti e gli interventi istituzionali S.E. Mons. Marco ARNOLFO, Arcivescovo di Vercelli, Ernesto OLIVERO, Fondatore del Sermig, il Dott. Luciano GUALZETTI, Vicepresidente della Consulta Nazionale Antiusura, il Dott. Domenico ROSSI, Consigliere della Regione Piemonte, la Dott.ssa Chiara APPENDINO, Sindaca di Torino, il Dott. Claudio PALOMBA, Prefetto di Torino, la Dott.ssa Annapaola PORZIO, Commissario straordinario del Governo antiracket e antiusura, il Dott. Bruno PIGOZZO, Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, il Dott. Virginio BRIVIO, Sindaco di Lecco e Presidente dell’ANCI Lombardia, il Dott. Pierfrancesco MAJORINO, Assessore “Politiche Sociali e Salute” del Comune di Milano, il Dott. Andrea BERTANI, Consigliere della Regione Emilia Romagna, la Dott.ssa Giulia DI GIROLAMO, Consigliera di Fiducia del Sindaco di Bologna per la Legalità, il Dott. Sergio ROSSETTI, Consigliere della Regione Liguria.

Parteciperanno il Dott. Giuseppe DE MATTEIS, Questore di Torino, ilDott. Francesco Enrico SALUZZO, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino, il Dott. Stefano SCOVAZZO, Presidente del Tribunale per i minorenni di Torino.

La prima parte della Tavola Rotonda verterà su: La diffusione dell’azzardo nelle Regioni dell’Italia Settentrionale. Interverranno ilDiac. Rag. Roberto MOLLO, Presidente Fondazione Antiusura S. Matteo – PIEMONTE, il Rag. Alberto MONTANI, Presidente Fondazione Antiusura S. Maria del Soccorso – LIGURIA, il Dott. Antonio COLZANI, Consigliere Fondazione Antiusura S. Bernardino – LOMBARDIA.

Nella seconda parte del convegno relazioneranno il Prof. Renato BALDUZZI, Ordinario di Diritto Costituzionale – Università Cattolica di Milano, su: Costituzione e principi regolatori dell’U.E. sul gioco pubblico d’azzardo, il Prof. Maurizio FIASCO – Sociologo, Consulente Consulta Nazionale Antiusura su: Dopo vent’anni di politiche pubbliche, una linea coerente di riformal’Avv. Attilio SIMEONE, Coordinatore nazionale del Cartello “Insieme contro l’Azzardo” su: Principio di sussidiarietà nella regolazione amministrativa dell’azzardo: modelli a confronto; il Dott. Raffaele CANTONE, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, su: Profili di criticità nelle concessioni statali dell’azzardo pubblico e loro potere corruttivo; la Dott.ssa Daniela CAPITANUCCI, Psicologa – Presidente onorario di AND “Azzardo e Nuove Dipendenze” su: Costruire il welfare di domani.

Le conclusioni saranno affidate al Dott. Luigi GAETTI, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e al Dott. Luciano GUALZETTI, Vicepresidente Consulta Nazionale Antiusura.

“L’azzardo è un fenomeno complesso e insidioso che va contrastato su più fronti: dell’economia, della politica economia, della salute pubblica e della legalità” ha dichiarato il Dott. Luciano GUALZETTI, Vicepresidente della Consulta Nazionale Antiusura. Il convegno pertanto si propone di promuovere e incentivare il lavoro di prevenzione e azione contro un fenomeno che è causa di indebitamento patologico di milioni di famiglie italiane che porta a comportamenti irrazionali, come il pagamento dei debiti con altri debiti – la cosiddetta staffetta dei debiti – e a trovare soluzioni alle difficoltà di restituzione nella fortuna e nell’azzardo. E poi si arriva all’usura. Nell’ottica del dialogo e della collaborazione tra e con le Istituzioni, le Fondazioni Antiusura riunite nella Consulta Nazionale Antiusura hanno invitato intorno a un unico tavolo rappresentanti del mondo politico-isitituzionale ed esperti che si interfacciano con i fenomeni dell’azzardo e dell’usura”. 

L’incontro sarà moderato dalla Dott.ssa Valeria CARELLA, Esperta di politiche Sociali e del Territorio.