Cosa succede in città- Pagina 388

Scopri (sui social) come nasce una mostra

I bozzetti preparati minuziosamente da William Kentridge prendendo spunto dalle vecchie fotografie degli operai dei treni nelle OGR e nelle fabbriche del Nord Italia, il viaggio via mare dal Sudafrica all’Italia delle 15 grandiose statue di acciaio, issate da una gru a tempo di record nella Corte Est delle Officine Grandi Riparazioni, prima dell’inaugurazione pubblica il 30 settembre 2017

Tutti i retroscena della realizzazione di Procession of reparationists, così come i complessi lavori preparatori del dipinto murale Track di Arturo Herrera – entrambe opere permanenti delle OGR – vengono svelati oggi, giovedì 9 aprile, sui canali social delle OGR, con foto, video e materiali inediti.

 

Prende il via infatti la rubrica Come nasce una mostra, nell’ambito del progetto OGR is digital, per raccontare al pubblico le attività delle OGR Cult e Tech che, in questo periodo di emergenza sanitaria, proseguono in modalità virtuale sul sito www.ogrtorino.it.

 

Il primo episodio di Come nasce una mostra è dedicato alle opere permanenti delle OGR: Procession of reparationists, installazione pubblica e site-specific realizzata da William Kentridge, e Track, l’opera realizzata da Arturo Herrera per la parete d’ingresso delle OGR Cult. Attraverso le parole del Direttore Artistico Ricciardi e del team curatoriale delle OGR, e tramite materiale fotografico e video inedito, saranno svelati gli aneddoti, i retroscena, i “dietro le quinte” che hanno preceduto l’opening delle installazioni artistiche.

Virus, guariti 732 pazienti. Le nuove vittime sono 68, in totale 1417 da inizio emergenza

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di mercoledì 8 aprile

 

732 PAZIENTI GUARITI  E 834 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 732 (119 in più di ieri): 50 in provincia di Alessandria, 41 in provincia di Asti, 39 in provincia di Biella, 81 in provincia di Cuneo,  29 in provincia di Novara, 396 in provincia di Torino, 46 in provincia di Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 15 provenienti da altre regioni.

Altri 834 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1.417

Sono 68 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 1.417 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 267  ad Alessandria, 72 ad Asti, 96 a Biella, 100 a Cuneo, 145 a Novara, 572 a Torino,  73 a Vercelli, 68 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 13.964 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.026 in provincia di Alessandria, 646 in provincia di Asti, 602 in provincia di Biella, 1.232 in provincia di Cuneo, 1.151 in provincia di Novara, 6.622 in provincia di Torino, 685  in provincia di Vercelli, 740 nel Verbano-Cusio-Ossola, 188 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.

I restanti 72 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 423.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 51.311, di cui 28.236 risultati negativi.

 

Come differenziare i rifiuti se si è positivi al coronavirus

Così come raccomandato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il gruppo Iren ribadisce che nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria deve essere interrotta la raccolta differenziata e tutti i rifiuti domestici, includendo fazzoletti di carta, carta in rotoli, teli monouso, mascherine e guanti, devono essere equiparati a rifiuti indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme

CHI È POSITIVO AL COVID-19, IN ISOLAMENTO O IN QUARANTENA NON DEVE DIFFERENZIARE
I RIFIUTI DI CASA, MA GETTARLI NEL RIFIUTO DEL NON RECUPERABILE.

La raccolta di tali rifiuti indifferenziati, confezionati e conferiti secondo le modalità dettate dall’ISS, avverrà nel normale circuito di raccolta in essere, mantenendo inalterate le frequenze del servizio.

In tali casi si richiede inoltre:

⦁ Per il conferimento utilizzare almeno due sacchetti resistenti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica.

⦁ Confezionare i rifiuti in modo da non danneggiare e/o contaminare esternamente i sacchi, utilizzando guanti monouso, e chiudere adeguatamente i sacchi senza schiacciarli, né comprimerli con le mani.
I guanti monouso utilizzati per l’operazione dovranno essere tolti rovesciandoli ed essere eliminati nel successivo sacco di rifiuti indifferenziati, avendo cura di lavarsi bene le mani.

⦁ Ogniqualvolta siano presenti oggetti taglienti e/o pungenti (es. oggetti o frammenti in vetro o metallo), eseguirne il conferimento nell’indifferenziato con particolare cura (es. avvolgendoli in carta) per evitare di produrre squarci dei sacchi.

⦁ Evitare l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti sacchetti di rifiuti.

Per tutte le altre utenze in cui non sono presenti soggetti positivi, in isolamento o in quarantena obbligatoria, la raccolta differenziata va invece proseguita normalmente.

A scopo cautelativo, come raccomandato dall’ISS, fazzoletti o carta in rotoli, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati preferibilmente in doppio sacco.

 

(Ufficio stampa Iren)

Reale Group e taxi a tutela della salute

Arrivano 78.OOO euro  per installare divisori tra guidatore e passeggeri

 

A seguito dello stanziamento dell’importo di 5 milioni di euro per l’emergenza Coronavirus COVID-19 (in gran parte della loro totalità quasi interamente distribuiti), nelle ultime ore Reale Group, grazie a una consolidata collaborazione con la Città di Torino, ha definito un nuovo progetto del valore di 78mila euro su cui impegnarsi.

L’iniziativa permetterà di offrire maggiore protezione ai 1500 tassisti dell’area metropolitana di Torino con l’installazione, su tutte le auto, di un separatore tra la parte anteriore e la parte posteriore del veicolo per ridurre il rischio di contagio di autisti e passeggeri. Una volta passata l’emergenza, la paratia garantirà comunque una maggior sicurezza e tutela di tutti.

“Il nostro Gruppo, come già fatto in precedenti occasioni, vuole essere vicino a tutta la collettività con interventi rapidi e concreti, che rispecchiano la sua natura mutualistica – Ha dichiarato Luca Filippone, Direttore Generale Reale Mutua, Capogruppo Reale Group – La realizzazione di questo progetto, volto a tutelare la salute di tassisti e loro passeggeri in questo momento delicato per tutti, non sarebbe mai stata possibile in tempi così brevi senza il sostegno della Città e la collaborazione di tutti i tassisti torinesi”.

“E’ nei momenti difficili che Torino mostra compattezza, coesione, dinamicità nelle risposte necessarie per affrontare l’epidemia in corso – ha dichiarato la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Sostenere il lavoro dei taxisti, che svolgono un servizio importante per la collettività, fornendo loro strumenti per operare con maggiore sicurezza è un passo verso l’uscita dall’emergenza. Ringrazio Reale Group per questo aiuto alla collettività, che manifesta il suo forte radicamento nel nostro territorio, l’attenzione e la disponibilità a essere parte attiva della comunità torinese”.

“Grazie alla donazione di Reale Mutua l’intera categoria taxi di Torino potrà adempiere, in sicurezza, al proprio servizio. Riteniamo l’intervento significativo per la Città e meritevole di apprezzamento per le sue finalità” ha dichiarato Selene Concas, Referente Associazioni Tassisti-Casartigiani Settore Taxi.

Reale Group è un Gruppo internazionale attivo in Italia, in Spagna e in Cile attraverso la Capogruppo – Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande compagnia assicurativa italiana in forma di mutua e le sue controllate. Offre soluzioni e tutela a circa 5 milioni di clienti in campo assicurativo, bancario, immobiliare e dei servizi; con oltre 3.700 dipendenti tra Italia, Spagna e Cile, Reale Group evidenzia una solidità tra le più elevate del mercato, testimoniata da un indice di solvibilità (Solvency II), calcolato secondo il Modello Interno Parziale di Gruppo, pari al 281,4% (Year End 2018).Reale Group nel 2018 ha chiuso con utile pari a 148 milioni di euro, con una raccolta premi di quasi 5 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente.

Libri per tutti, la solidarietà di Paideia

Fino al 27 aprile disponibili gratuitamente dieci titoli digitali nei simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA), pensati per favorire la lettura di tutti i bambini

Ognuno di noi può dare il suo contributo per rendere questo momento meno difficile, soprattutto per i bambini e in particolare per quelli più fragili. Così i gruppi editoriali DeA Planeta Libri, GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol), Giunti Editore, le case editrici del Gruppo Mondadori e la Fondazione Paideia, che partecipano al progetto per l’inclusione I libri per tutti, lanciato un anno fa grazie alla tecnologia sviluppata da PubCoderhanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente le pubblicazioni digitali interattive nei simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA).

L’intera rete, che nasce per favorire una lettura accessibile a tutti i bambini, è unita e solidale nella scelta di offrire un servizio a tutta la popolazione italiana, consentendo di accedere via internet, liberamente da qualunque luogo, ai suoi libri digitali interattivi accessibili. Le risorse digitali sono un grande aiuto per essere vicini alle famiglie e ai loro figli. I libri in simboli in versione digitale sono uno strumento che offre strategie comunicative personalizzate e modalità interattive di fruizione della lettura che possono potenziare l’accesso alla comunicazione non solo di bambini e ragazzi con disabilità e bisogni comunicativi complessi, ma anche di persone straniere e soggetti con fragilità di comunicazione di tutte le età.

 

L’elenco dei titoli disponibili gratuitamente:

 

Amici nel mare (Il Battello a Vapore) – Piemme

 Brucoverde – La Coccinella

I tre porcellini – De Agostini

Il gatto con gli stivali – De Agostini

La bella addormentata – De Agostini

Stella stellina la notte si avvicina… – La Coccinella

Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza – Guanda

 Tea. Perché devi lavorare? – Giunti

Tea. E se non ci riesco? – Giunti

Tea. Perché il buio è così nero? – Giunti

Come effettuare l’accesso

In questi giorni sospesi, sarà bello ritrovarsi tutti insieme intorno ad una storia, valorizzando l’importanza dell’esperienza della lettura condivisa e accedere ai titoli gratuiti è facile: basta installare l’applicazione “I libri per tutti” disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play Store e scaricare qualsiasi titolo che appaia nella libreria virtuale. I libri saranno disponibili gratuitamente a partire dal 30 marzo fino al 27 aprile. Dalla data successiva saranno nuovamente in vendita a un prezzo promozionale di €4.99, come ulteriore facilitazione per l’accesso alla lettura di tutti i bambini.

Per scoprire di più sul progetto: www.ilibripertutti.it

In Piemonte 65 nuovi decessi. I pazienti guariti sono 613, in totale finora 13.434 positivi

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di martedì 7 aprile

613 PAZIENTI GUARITI  E 752 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 613 (107 in più di ieri): 42 in provincia di Alessandria, 30 in provincia di Asti, 31 in provincia di Biella, 70 in provincia di Cuneo,  25 in provincia di Novara, 339 in provincia di Torino, 34 in provincia di Vercelli, 31 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 provenienti da altre regioni.

Altri 752 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1.349

Sono 65 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 20 al momento registrati nella giornata di oggi.

Il totale complessivo è ora di 1.349 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 252  ad Alessandria, 62 ad Asti, 95 a Biella, 20 a Cuneo, 144 a Novara, 542 a Torino,  71 a Vercelli, 67 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 13.434 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 1.966 in provincia di Alessandria, 633 in provincia di Asti, 594 in provincia di Biella, 1.190 in provincia di Cuneo, 1.075 in provincia di Novara, 6.425 in provincia di Torino, 670  in provincia di Vercelli, 633 nel Verbano-Cusio-Ossola, 184 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.

I restanti 64 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 429.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 46.927, di cui 26.474 risultati negativi.

NOTA AL BOLLETTINO

Da questa sera, verranno allegati al bollettino i dati delle guarigioni e dei decessi suddivisi per giorno, in modo da facilitare la lettura dell’andamento dell’epidemia, evitando equivoci interpretativi dovuti all’ordine di caricamento dei dati.

CORDOGLIO

«Al dolore per le vite che si sono spente oggi si aggiunge anche la nostra profonda tristezza per la morte, in un incidente stradale, del maresciallo dell’esercito Massimiliano Taddeo, da settimane al nostro fianco, qui all’Unità di crisi, nell’affrontare questa difficile situazione. Alla sua famiglia va tutto il nostro affetto e la riconoscenza per l’impegno e la dedizione con cui ha sempre lavorato sul campo – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori alla Sanità Luigi Icardi e alla Protezione Civile Marco Gabusi -; al nostro cordoglio si unisce quello di tutta l’Unità di Crisi e dei volontari della Protezione civile che operano in Corso Marche».

 

I nuovi laboratori Comau per l’elettrificazione

Comau, azienda leader a livello globale nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per il settore dell’automazione industriale, pioniera nello sviluppo di processi e applicazioni avanzati di saldatura laser, ha creato laboratori laser altamente specializzati per supportare le aziende nello sviluppo, nell’implementazione e nell’ottimizzazione dei processi laser che riguardano la costruzione e l’assemblaggio di motori e batterie elettrici.

 

Con due laboratori a Grugliasco (Torino) – uno specializzato in batterie e l’altro dedicato agli e-motor, insieme ad altri laboratori a Shanghai e Detroit, Comau ha rafforzato a 360° la sua catena di valore nel settore elettrico con l’offerta di una vasta gamma di processi laser per vari settori industriali, come quello automobilistico, aerospaziale, della General Industry, energia e Oil & Gas.

In tal modo, Comau mira ad aumentare l’efficienza, la velocità e il valore della produzione delle aziende, consentendo loro di offrire soluzioni operative altamente competitive nel campo dell’elettrificazione. Per questo, i suoi laboratori laser specializzati sono stati dotati di robot Comau NJ-220, in grado di lavorare simultaneamente e su diversi tipi di applicazione, alimentati dall’innovativo sistema LHYTE (Laser Hybrid Technology), sviluppato da Comau in collaborazione con Prima Electro. LHYTE è adatto a numerose e differenti applicazioni grazie ad una soluzione brevettata che consente di alternare automaticamente laser a fibra e a diodi per garantire una giunzione ottimale e ad alta precisione, fondamentale per l’assemblaggio di una batteria elettrica o di un motore elettrico. LHYTE è inoltre in grado di gestire la complessità di lavorare materiali, come rame e alluminio, che presentano diverse temperature di fusione, garantendo al contempo una forte tenuta del giunto con un basso livello di resistenza elettrica.

“Il CAAT ha un grande cuore”. Intervista al Presidente Marco Lazzarino   

“Anche e soprattutto in questo momento di emergenza – precisa il Presidente del CAAT, l’ingegner Marco  Lazzarino – il CAAT (Centro Agroalimentare di Torino) continua ad operare regolarmente, garantendo, così, la fornitura di prodotti ortofrutticoli freschi ai mercati e supermercati di Torino e del Piemonte. In questo delicato periodo di emergenza sanitaria da Covid 19, presso il CAAT abbiamo adottato tutta una serie di misure atte a garantire la sicurezza sul posto di lavoro e a limitare il rischio di contagio (sanificazione ed igienizzazione costante di tutti gli spazi ad uso comune, distanziamento tra le persone, utilizzo di mascherine e guanti, utilizzo di dispositivi igienizzanti per le mani).

La società monitora, inoltre, costantemente la situazione ed è pronta ad introdurre misure ancora più restrittive, qualora vengano ritenute necessarie per poter conciliare la prosecuzione delle attività (che costituiscono un servizio essenziale per la collettività) con la sicurezza dei propri lavoratori.

“Questo ultimo periodo – precisa il Presidente Marco Lazzarino – è  stato contraddistinto da alcuni fenomeni nuovi. Il primo, sicuramente, è stato rappresentato dal decremento degli accessi al mercato da parte degli acquirenti. I loro accessi si attestano, infatti, a circa il -40% rispetto a quelli rilevati nello stesso periodo del 2019. Tale diminuzione può facilmente essere spiegata alla luce delle restrizioni che sono state imposte ai mercati rionali e che, conseguentemente, hanno determinato un minor afflusso di ambulanti presso il CAAT medesimo. Per quanto riguarda gli altri canali (supermercati, negozi di prossimità) si rileva un incremento delle forniture che, talora, si realizzano senza la presenza diretta di buyers presso il CAAT ed attraverso sistemi di acquisto telematici, in grado di non richiedere la presenza fisica”.

“Per quanto riguarda la disponibilità e la qualità dei prodotti ortofrutticoli – aggiunge il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – la situazione risulta assolutamente normale. Non si segnala, infatti, nessun tipo di problematica dal punto di vista degli approvvigionamenti dei prodotti e la qualità degli stessi resta elevata; rilevo, in particolare, che è aumentato l’approvvigionamento di prodotti della produzione nazionale italiana, a scapito dell’importazione dall’estero.

“Un altro tema – aggiunge il Presidente Marco Lazzarino – cui il CAAT è  da sempre molto attento è  quello riguardante il rilevamento e la trasparenza dei prezzi. A questo proposito, occorre sapere che il CAAT è dotato di un sistema di rilevazione dei prezzi (prezzi all’ingrosso), che vengono pubblicati quotidianamente sul nostro sito web (www.caat.it) ed accessibili liberamente da tutti.

In questo senso il nostro sistema di rilevazione dei prezzi è un valido strumento di calmieramento e trasparenza dei prezzi

Abbiamo, inoltre, registrato aumenti significativi di alcuni prodotti, a seguito di un’accresciuta domanda, avvenuta, talora, in concomitanza con la conclusione della stagione e, quindi, con la conseguente minore disponibilità dei prodotti in questione. I prodotti che hanno subito i maggiori aumenti sono stati i seguenti: Agrumi (arance, limoni, clementine), Cavolfiori, Broccoli, Peperoni, Fagiolini, Melanzane

Altri prodotti, invece, non hanno subito aumenti significativi e, anzi, in taluni casi hanno visto un calo dei prezzi: Fragole, Finocchi, Carciofi”.

“Il CAAT – precisa il suo Presidente Marco Lazzarino – ha inoltre deciso di aderire alla campagna social #aiutiamochiaiuta, donando oltre 3000 Kg di prodotti agroalimentari a favore del personale medico e paramedico di cinque ospedali di Torino e provincia, impegnati in prima linea nel contrasto al Covid-19. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie alla generosità dell’Associazione grossisti (APGO) ed a quella di un operatore della logistica. Così, in un momento  di forte emergenza sanitaria, il CAAT ha dimostrato, oggi più che mai, di essere una componente viva e vitale della comunità di cui fa parte e di svolgere un ruolo di primaria importanza, oltreché di interesse generale”.

“Infine il CAAT ha deciso – precisa l’ingegner Marco Lazzarino – di approfondire e potenziare il tema delle donazioni, considerando che, ogni anno, i grossisti che vi operano donano oltre

400 000 Kg di prodotti al Banco Alimentare. In questo periodo di particolare difficoltà sociale è  stato intensificato il numero di prelievi da parte dei volontari del Banco, i quali si recheranno presso il CAAT cinque giorni alla settimana”.

 

“CAAT HA UN GRANDE CUORE  – conclude il suo Presidente Marco Lazzarino – e di ciò sono particolarmente orgoglioso.

Per ringraziare tutti i grossisti che hanno aderito all’iniziativa benefica, ho voluto far affiggere due grandi cartelloni all’ingresso dell’edificio nel quale si trovano le aziende dei grossisti, in modo tale che, arrivando ogni notte al lavoro, sappiano che la loro generosità è riconosciuta ed apprezzata da tutta la comunità”.

 

Da Poli e Università un progetto per accelerare la ripartenza dopo Covid 19

Coordinati dal Politecnico e dagli altri Atenei Piemontesi, cinque gruppi di lavoro elaboreranno proposte su strumenti e procedure per una ripresa in sicurezza delle attività lavorative. Il primo rapporto tra pochi giorni

 

 Il tema della ripartenza delle attività produttive nella attuale emergenza COVID19 è sempre più all’ordine del giorno dell’agenda politica e dei media: un aspetto che presenta elementi di grande complessità proprio per l’eccezionalità della situazione che si troveranno a fronteggiare sia gli imprenditori che gli stessi lavoratori. La riapertura dovrà basarsi infatti su misure condivise tra lavoratori e imprese, che tutelino da una parte la piena sicurezza dei lavoratori nei termini di rischio di contrarre il virus nel loro posto di lavoro e nei necessari spostamenti dalle loro case a fabbriche e uffici, e dall’altra garantiscano agli imprenditori la fattibilità e sostenibilità economica di tali misure.

Il Politecnico di Torino ha dato il via, insieme ad esperti tecnico-scientifici delle università piemontesi e di altre università e centri di ricerca, anche indicati dalle parti sociali e dal sistema delle imprese, ad un progetto che possa fornire un quadro di riferimento scientifico e tecnologico volto a minimizzare le probabilità di contagio tra persone che non presentano sintomi, così da consentire un rientro controllato ma pronto sui luoghi di lavoro e di aggregazione sociale, non appena i dati epidemiologici lo consentiranno.

“Siamo convinti che la massima protezione delle persone nel loro luogo di lavoro sia tanto imprescindibile quanto una rapida riapertura delle attività economiche del Paese”, spiega il Rettore Guido Saracco: “La riapertura sarà un elemento chiave per la competitività delle aziende italiane, se non per la loro stessa sopravvivenza, specialmente nel caso delle piccole e medie imprese”. Proprio in quest’ultima prospettiva, le linee guida e prassi definite dovranno abbinare alla garanzia del conseguimento di un efficace controllo dei rischi di contagio, la praticabilità tecnica ed economica in tempi rapidi a qualsiasi stadio delle filiere produttive, dalle piccole alle grandi imprese.

L’obiettivo del progetto è, nel concreto, di delineare le indicazioni contenute nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro – sottoscritto dal Primo Ministro e dai Ministri competenti in materia in data 14 marzo 2020 – in prassi e metodologie applicative che possano favorire una rapida implementazione nei contesti di riferimento. Si parla quindi di luoghi di lavoro non aperti al pubblico (aziende manifatturiere, magazzini), teatri e altri luoghi di aggregazione sociale con biglietto nominativo ed esercizi commerciali, aeroporti, cinematografi e altri luoghi ad accesso libero o comunque non completamente tracciato.

La necessità di impostare rigorosamente tali procedure è data alla prospettiva temporale nella quale sarà necessario applicarle, che dipenderà dalla durata dell’emergenza sanitaria e che oggi alcuni esperti prevedono non sarà inferiore a un anno (cioè il tempo minimo necessario per la disponibilità di un eventuale vaccino).

Sono quindi al lavoro cinque gruppi operativi, composti da docenti e personale del Politecnico e degli altri Atenei piemontesi, insieme a decine di soggetti qualificati pubblici e privati che hanno voluto aderire all’iniziativa, con il compito di predisporre analisi e proporre strumenti e procedure in altrettanti campi di interesse: valutazione e mitigazione del rischio di contagio nei mezzi di trasporto e nei luoghi lavorativi; definizione di politiche di welfare e di gestione della privacy dei lavoratori, che per le caratteristiche del virus COVID19 dovranno con ogni probabilità essere trattati diversamente in base alla loro età e stato di salute; definizione di adeguati protocolli e strumenti di informazione e formazione dei lavoratori, ad ogni livello (operai, quadri, manager, ecc.); definizione di adeguate misure di supporto economico e logistico alle imprese per il loro adeguamento alle prescrizioni per il contenimento del rischio di contagio; convalida della resilienza delle misure, prescrizioni e protocolli definiti dai tavoli di lavoro sopra citati, nella loro applicazione rispetto ad alcune aziende esemplari di diversi settori produttivi, merceologici, commerciali selezionate anche in modo da coprire dimensioni di organico variabili da piccole a grandi imprese.

L’obiettivo è di fornire in tempi molto brevi, entro 10 giorni dal 3 aprile scorso, un rapporto che possa supportare i decisori politici e l’Istituto Superiore di Sanità, insieme all’analisi del quadro epidemiologico aggiornato, nella definizione di strumenti tecnologici e scientifici per accelerare la ripartenza del nostro sistema economico produttivo nel suo complesso: “In questo momento di grande difficoltà, ci siamo messi, con le altre università del territorio ,a disposizione del sistema produttivo del nostro Paese, che il nostro Ateneo ha contribuito storicamente a far crescere e a innovare, perché siamo convinti che la ripartenza debba essere progettata al più presto e nella piena sicurezza deli lavoratori, mettendo a sistema tutte le conoscenze disponibili”, conclude il Rettore Guido Saracco.

Guariti 506 pazienti, 93 nuove vittime in Piemonte

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 6 aprile

506 PAZIENTI GUARITI  E 659 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 506 (72 in più di ieri): 37 in provincia di Alessandria, 28 in provincia di Asti, 28 in provincia di Biella, 51 in provincia di Cuneo,  22 in provincia di Novara, 278 in provincia di Torino, 29 in provincia di Vercelli, 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni.

Altri 659 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.

93 DECESSI OGGI, COMPLESSIVAMENTE 1.284

Sono 93 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 16 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 8 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 43 in provincia di Torino, 6 in provincia di Vercelli  5 nel Verbano-Cusio-Ossola,  2 provenienti da altra regione.

Il totale complessivo è ora di 1.284 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 239 ad Alessandria, 61 ad Asti, 92 a Biella, 86 a Cuneo,  143 a Novara,  507 a Torino,  66 a Vercelli, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 13.046 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 1.930 in provincia di Alessandria, 617 in provincia di Asti, 585 in provincia di Biella, 1.143 in provincia di Cuneo, 1.015 in provincia di Novara, 6.246 in provincia di Torino, 650 in provincia di Vercelli, 620 nel Verbano-Cusio-Ossola, 181 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 59 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 440

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 43.306 , di cui 25.140 risultati negativi.