Cosa succede in città- Pagina 26

Due anni di collaborazione tra Politecnico di Torino ed Exclusive Brands

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Grand Orange de Turin, gusto sabaudo

Si è svolta ieri sera mercoledì 17 luglio 2024 presso EDIT Porto Urbano ai Murazzi, la presentazione del liquore di pregio GRAND ORANGE DE TURIN di Decker & Emprin.

 

Per puntare sul triple sec, liquore dal fascino vintage, ci vuole un po’ incoscienza,
tanta passione ed un po’ romanticismo.
Tutte doti che non mancano a Decker e Emprin, una storia lavorativa in altri mondi, il primo industriale nel settore delle vernici, il secondo direttore finanziario dell’azienda navale piemontese Azimut-Benetti – che hanno deciso di riannodare i fili di una storia antica.

Grand Orange de Turin nasce da una ricetta esclusiva della storica distilleria Fratelli Ferrero di Riccardo, fondata nel 1861, con sedi a Moncalieri (Torino) ed a Marsala (Trapani).
La distilleria, titolare della terza licenza italiana rilasciata dal Regno d’Italia per la produzione dei vermouth, diventò ben presto nota per i suoi prodotti di grande qualità, vincendo numerosi riconoscimenti internazionali tra il XIX ed il XX secolo e diventando fornitrice della Real Casa Savoia.

 


Oggi, il Grand Orange de Turin riunisce tutte le qualità di un grande liquore di pregio.
Ottimo come digestivo, liscio o con ghiaccio, è anche l’ingrediente ideale peri i cocktails più sofisticati.
Il risultato è un liquore dal colore ambrato intenso con un aroma ricco di agrumi e spezie. Al palato, è morbido e vellutato, con note di arance, mandarini, limoni e un tocco di vaniglia e spezie.
Intenso ed elegante, suadente come dopo pasto, dagli spunti interessanti in miscelazione.

IL COCKTAIL – ORANGE MOON – IL ‘LEGGERO’
una parte di Vermuth rosso una parte di Bitter Campari
mezza parte di Grand Orange de Turin
mezza parte di spremuta di arancia
Mescolare e agitare in shaker.
Filtrare il cocktail sul ghiaccio nel bicchiere.
Guarnire con una fettina di arancia.

Luca Gandin

“Eclectic Festival” a Villa Chiuminatto

Presentata  la terza edizione del Festival promosso dalla “Fondazione BuonoLopera”

Dal 13 al 15 settembre

Sul piatto concerti di musica jazz, gospel e classica. Fin dal nome, trattasi di “Festival eclettico e anticonvenzionale”. Proprio come la location che lo ospiterà per la sua terza edizione, da venerdì 13 a domenica 15 settembre, negli spazi della centenaria “Villa Chiuminatto”, dimora storica costruita, nel cuore della Crocetta a Torino, nel 1923 dall’architetto piemontese Gottardo Gussoni (pupillo del grande architetto liberty Pietro Fenoglio) che scelse di realizzarla insolitamente in “travertino” e con uno stile, per l’appunto, “eclettico” – proseguito e rafforzato negli anni – in netto contrasto con quello degli altri villini del “meglio” (ancora oggi) quartiere cittadino. Promosso dalla “Fondazione BuonoLopera”(costituita nel 2021, con sede in Villa Chiuminatto, da Stefano Buono e Maribel Lopera Sierra), con la direzione artistica affidata al musicista e compositore umbro Federico Bonifazi, “Eclectic Festival” si inserisce nel programma di eventi benefici che hanno tutti un comune denominatore: “offrire momenti artistici di alto livello capaci di emozionare ma soprattutto di catturare l’attenzione su temi di impatto sociale raccogliendo fondi per realtà ‘no profit’ del territorio”. In quest’ottica, il Festival sostiene quest’anno i giovani talenti in campo musicale e artistico delle rassegne “Too Young To Jazz”di “AICS Torino APS” e “Paratissima Talents 2024” di “Paratissima”, devolvendo il ricavato dalle donazioni del pubblico delle tre serate a questi due charity partner.

Il via venerdì 13 settembre, ore 17,30, con l’appuntamento-novità di quest’anno: “Venerdìgiovani”. Ovvero con l’esibizione delle tre band finaliste selezionate durante “Too Young To Jazz”, in programma dal 10 maggio al 25 luglio. Durante “Eclectic Estival” una giuria composta da Dado Moroni, Giampaolo Casati, Federico Bonifazi, Maribel Lopera Sierra, Marisa Rivera e il pubblico partecipante indicherà il vincitore che si aggiudicherà un riconoscimento al talento del valore di 1.500 Euro.

Nei due giorni successivi, 14 e 15 settembre, la proposta è di quattro concerti, “eterogenei e trasversali” per stili.

Sabato 14, alle 18, a salire sul palco sarà il “Trio Euterpe – Salvatore Passalacqua al clarinetto, Francesca Fiore al Violencello e Salvatore Gitto al pianoforte – per un autentico “concentrato di musica, energia, passione e genuinità, la cui storia è legata alle isole Eolie che accendono l’anima dei componenti del Trio”. Un’ora dopo, alle 19, toccherà agli “Itamela”. Il loro sarà un “viaggio” che racconta suoni e melodie caratteristiche dei paesi di origine dei componenti del gruppo, con brani della tradizione dalla Liguria del genovese Dado Moroni al pianoforte, dalla Sicilia del vulcanico Enzo Zirilli, batteria e percussioni, e poi l’America con il jazz, il blues, il rhythm & blues e il blues latino di Cuba, terra d’origine di Yanara Reyes McDonald, voce e contrabbasso.

Serata clou quella di domenica 15 settembre. Alle 18, sarà il leggendario “Sunshine Gospel Choir” ad aprire la festa. Fondato e diretto da Alex Negro, il Gruppo è da più di vent’anni il più rappresentativo e uno dei migliori cori di musica gospel in Italia, vincitore del “Gospel Jubilee Award” come “miglior coro ‘gospel’ italiano distintosi per professionalità ed impegno”.

Alle 19, chiusura della tre giorni, con il Trio “Accordi e Disaccordi”, nato nel 2012 e  composto da Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi alle chitarre e Dario Scopesi al contrabbasso. Il loro repertorio è un “crossover” capace di miscelare influenze gipsy jazz, melodie mediterranee e ritmi latini con l’energia del rock. Lo spettacolo alternerà originali sonorità acustiche dal gusto cinematografico, storytelling e attitudini virtuosistiche, creando uno show interattivo con il pubblico.

Da segnalare ancora che, per la prima volta, a “Villa Chiuminatto”, durante il “Festival”, saranno esposte le opere dei tre vincitori del“Premio Fondazione BuonoLopera” selezionati tra i partecipanti a “Paratissima Talents 2024”, il progetto espositivo dedicato agli artisti più talentuosi che hanno partecipato all’ultima edizione della manifestazione d’arte: Daniele Accossato, Crissi Campanale e Silvia Loi, premiati sabato 14 settembre dalla Giuria composta da Giulio Buono, Eleonora Innocenti Sedili e Laura Tota.

Per info: “Fondazione BuonoLopera”, Villa Chiuminatto, via Galliano 27, Torino; tel. 011/5139700 o www.buonolopera.foundation

g.m.

Nelle foto: “Villa Chiuminatto”, “Itamela” Yanara Reyes McDonald, “Sunshine Gospel Choir”, “Accordi Disaccordi” (Credit: Gabriella di Muro)

Nella sede torinese CNA la premiazione della Torino Fashion Week

Si è conclusa l’edizione 2024 della Torino Fashion Week, la settimana torinese dedicata alla moda vissuta anche come eccellenza artigiana, con la premiazione di quanti, tra studenti degli Istituti di Moda torinesi e stilisti emergenti, si sono particolarmente distinti per estro, creatività e talento dando vita ad un evento che parla di moda emergente a Torino, città essa stessa simbolo della moda. Si è svolta presso la sede CNA di Via Millio nel cuore del torinese Borgo S. Paolo, alla presenza delle autorità e di quanti, nel vasto mondo della moda, hanno creduto e supportato questa manifestazione tutta subalpina, giunta quest’anno ormai alla nona edizione.

 

Il CNA a Torino, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, è la più importante associazione di rappresentanza delle micro e piccole imprese dell’artigianato, del commercio-servizi  e dell’industria nel capoluogo piemontese a tutela degli interessi degli iscritti ormai dal 1946, anno della fondazione e, da quel momento, sempre a fianco del settore dell’artigianato locale in tutti i suoi aspetti. Ha aperto e presentato la serata conclusiva Alessio Stefanoni, responsabile CNA Federmoda Piemonte, con l’intervento dell’Assessore al Commercio Torino, Paolo Chiavarino, con la presenza del Presidente CNA Torino, Nicola Scarlatelli, con Mioara Verman, Presidentessa Moda Tessile Abbigliamento CNA Federmoda Torino e Rossella Calabrò, Presidentessa CNA Federmoda Piemonte.

Dallo spettacolare scenario della sede prescelta in zona Lingotto per l’edizione 2024, il modernissimo ed avveniristico complesso Green Pea, tempio della sostenibilità, del rispetto ambientale e sociale in armonia con la natura, dove dal 29 Giugno si è svolta la tre giorni di sfilate, incontri, workshop e quanto attiene al mondo del designer, alla sede del CNA per una conclusione ricca di entusiasmo, di soddisfazioni e di nuovi coinvolgenti progetti e prospettive.

Patrizia Foresto

Glasstress, quando il vetro non è puramente decorativo o funzionale

Negli ambienti della Reggia di Venaria e al Castello della Mandria, sino al 10 novembre

Era il 2009 quando “Glasstress” comparve sulla scena dell’arte contemporanea, evento collaterale alla Biennale veneziana. L’intuizione artistica la si doveva all’imprenditore Adriano Berengo, con la immediatezza di un successo che guadagnò riconoscimenti a Riga e Stoccolma, a New York e a Beirut, alla Wallace Collection di Londra e al Boca Raton Museum of Art in Florida. Una realtà di alto prestigio responsabile anche di molte delle principali mostre di arte del vetro in Italia negli ultimi anni, tra cui la personale dell’artista belga Koen Vanmechelen agli Uffizi fiorentini nel ’22, la prima personale di Tony Cragg a Murano (2021-’22) e l’ultima mostra di Ai Weiwei a Venezia, presso la Basilica di San Giorgio Maggiore, ancora nel 2022. Un successo continuo che ha portato negli anni alla collaborazione di oltre 400 artisti contemporanei e che annovera “Glasstress” tra gli eventi di livello internazionale. Un lavoro di un incessante e sempre più raffinato progredire, “per fornire una piattaforma per rivitalizzare le tradizioni secolari del vetro veneziano all’interno del mondo dell’arte contemporanea, lavorando anche per promuovere una vibrante comunità culturale attraverso collaborazioni e partnership innovative”. Ebbe tra l’altro a sottolineare Philippe de Montebello, ex direttore del Metropolitan Museum di New York: “Per centinaia di anni il vetro è stato considerato da alcuni semplicemente come un medium decorativo o funzionale, ‘Grasstress’ infrange questi costrutti”.

Sino al 10 novembre un doppio appuntamento, alla Reggia di Venaria e al Castello della Mandria, arriva da Venezia “The best of Glasstress”, un’operazione di bellezza portata per la prima volta in Italia al di fuori della laguna veneta, grazie alla ideazione e alla produzione della Fondazione Berengo: nonché ultimo prestigioso appuntamento della direzione di Guido Curto che, con Adriano Berengo, cura la mostra e si congeda dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude dopo la lunga e fruttuosa guida. Una trentina di opere allineate nei vari ambienti dei luoghi scelti e accomunate dalla presenza del vetro come medium espressivo, realizzate dal 2013 ad oggi da grandi artisti contemporanei nel laboratorio e nella fornace di Adriano Berengo sull’isola di Murano.

Nel percorso della mostra trovano spazio il belga Hans Op de Beeck con una natura morta di oggetti fusi, le gigantesche coppe colorate del brasiliano Vik Muniz, gli esperimenti di vetro soffiato a mano dell’inglese Tony Cragg (“Spine Green”, 2021) e del tedesco Thomas Schütte, le teste di vetro fuse all’italiana di Vanessa Beecroft (“Angel”, 2022), l’irlandese Sean Scully con i suoi blocchi totemici e la coreana Koo Jeong A con le eleganti sfere sospese, quest’anno presente alla Biennale veneziana. A fonti storiche reinterpretate in chiave contemporanea appartengono varie opere dell’artista e attivista cinese Ai Weiwei (“Artist As Invidia”, 2022) mentre Koen Vanmechelen utilizza statue marmoree come base per esplorazioni nel vetro (l’eccezionale “Cosmopolitan Fossil I”, 2021, un suggestivo incontro tra marmo di Carrara e vetro); e ancora lo spagnolo Jaume Plensa, la francese Laure Prouvost con la sua teiera dal beccuccio esteso come un naso curioso nelle sue curve (“Forward Looking Teapot by Grandma”, 2017) e l’austriaco Erwin Wurm che si/ci diverte con la borsa dell’acqua calda da cui spuntano un paio di scarpe: pronto il visitatore a chiedersi per dove si muoveranno.

e. rb.

Torino come Bridgerton: Living History il nuovo trend torinese del turismo culturale

La Magia del Living History

Torino, già nota per serie come “La legge di Lidia Poët“, abbraccia il Living History, una nuova tendenza nel turismo culturale. Questo approccio offre ai visitatori esperienze immersive ispirate a serie storiche come Bridgerton.

Laura Audi di Somewhere Tour Operator spiega che i turisti cercano esperienze che vanno oltre le classiche visite ai musei, preferendo percorsi a lume di candela e ambientazioni filologicamente accurate che permettono di vivere il passato in prima persona.

Il Fascino del Gran Ballo a Palazzo Barolo

Il 19 luglio 2024, Palazzo Falletti di Barolo ospiterà un sontuoso ballo in stile napoleonico, frutto della collaborazione con rievocatori storici internazionali.

Gli ospiti verranno trasportati nella Torino del 1806, in una serata dedicata ai Marchesi di Barolo, tra dame eleganti e cavalieri in uniforme. Questo evento esclusivo sarà arricchito da costumi storici, cimeli napoleonici e un’ambientazione fedele all’epoca, offrendo un modo unico di vivere la storia e apprezzare la bellezza italiana, lontano dai problemi dell’overtourism.

Oltre il Turismo Tradizionale

Il Living History rappresenta una soluzione innovativa al problema del turismo di massa, fornendo esperienze personalizzate e di qualità superiore.

Attraverso queste rievocazioni, i turisti possono non solo osservare, ma anche partecipare attivamente alla storia, creando ricordi indimenticabili e un forte legame emotivo con i luoghi visitati.

Torino, con il suo ricco patrimonio culturale e storico, è il luogo ideale per sperimentare questa nuova forma di turismo, che unisce l’educazione storica al divertimento.

Esperienze Immersive in Aumento

Le esperienze di Living History stanno crescendo in popolarità non solo a Torino, ma in tutta Italia e oltre. Questi eventi offrono un’opportunità unica per i turisti di immergersi completamente nel passato, vivendo momenti storici come se fossero realmente presenti. Questo tipo di turismo promuove anche la conservazione del patrimonio culturale, poiché incentiva la cura e la valorizzazione di siti storici e culturali.

Living History a Torino è un fenomeno che promette di arricchire il panorama turistico, offrendo esperienze autentiche e coinvolgenti che rimarranno impresse nella memoria dei visitatori. Per maggiori informazioni e prenotazioni, visita Somewhere Tour Operator.

CRISTINA TAVERNITI

Laboratori didattici con merenda al Museo del Risorgimento

Durante il periodo estivo il Museo, in collaborazione con l’azienda lattiero-casearia piemontese Biraghi, offrirà la merenda in occasione dei laboratori didattici per bambine e bambini all’interno dell’iniziativa “Sotto i portici del Risorgimento”, programma di giochi, animazione, laboratori e attività culturali ad ingresso libero rivolto a cittadini e turisti.

Torino, luglio 2024 – Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e Biraghi, azienda leader del settore lattiero-caseario e con un negozio in Piazza San Carlo a Torino in cui promuove le eccellenze enogastronomiche del territorio, hanno avviato una prima partnership; l’occasione è data dall’iniziativa Sotto i portici del Risorgimento: programma di giochi, animazione, didattica, relax e attività culturali organizzate nel portico e nell’atrio del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, all’interno della quale il Museo propone, ogni martedì e sabato alle ore 16, laboratori didattici gratuiti per bambine e bambini.

La collaborazione con Biraghi prevede la distribuzione ai piccoli partecipanti dei laboratori e ai ragazzi in visita al Museo nell’ambito di Estate Ragazzi, della merenda: un Biraghino Snack e un buono sconto per il famoso Gelato di Latte che si trova nel negozio Biraghi di Piazza San Carlo, il quale si sviluppa anche all’interno dove raccoglieoltre 1.200 eccellenze enogastronomiche piemontesi

Parallelamente, una delle vetrine del negozio Biraghi di Piazza San Carlo verrà dedicata al progetto “Sotto i portici del Risorgimento”.

“Siamo lieti di avviare questo percorso di collaborazione, che speriamo prosegua nei prossimi mesi, all’insegna dell’educazione civica e alimentare delle nuove generazioni”, afferma Alessandro Bollo, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento.

“Siamo felici di iniziare questa collaborazione con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. – commenta Daniele Di Palma, Direttore Marketing BiraghiDa sempre la nostra azienda è molto attenta ai temi della sana alimentazione, in particolare per i più piccoli, e tutti i nostri prodotti, incluso l’ormai celebre Gelato di Latte, vanno in questa direzione. Poter promuovere questi valori insieme ad una delle più importanti istituzioni culturali di Torino è per noi motivo di grande soddisfazione, perché siamo convinti che per i nostri ragazzi la cultura e la conoscenza della propria storia e delle proprie radici sia importante per la loro crescita almeno tanto quanto una nutrizione sana e bilanciata”.

Ultima settimana a Torino per la mostra di Toulouse -Lautrec

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 Oltre 27 mila visitatori hanno visitato l’esposizione in corso al Mastio della Cittadella dedicato all’artista più iconico della Belle Époque. Da settembre la mostra sarà a Parma.

 

       Torino – Un successo notevole quello registrato al Museo Storico Nazionale D’Artiglieria – Mastio della Cittadella a Torino, per la mostra dal titolo: Henri de Toulouse Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre. L’esposizione, prodotta da Navigare srl e patrocinata da Regione Piemonte e da Città di Torino, sarà ancora visitabile sino a domenica 21 luglio. Il gradimento del pubblico, non solo piemontese, ha indotto gli organizzatori a prevedere la realizzazione della rassegna a Parma a partire dal 7 settembre.

Il curatore della mostra, lo spagnolo Joan Abelló, che ha immaginato un percorso espositivo suddiviso in 5 sezioni: I manifesti e le illustrazioniLe Donne ed EllesIl circoI ritrattiL’esperienza multimediale, ha consentito ai visitatori di ripercorrere la breve vita e l’attività artistica del giovane aristocratico Henri de Toulouse-Lautrec, riconosciuto come uno degli artisti bohémien più rappresentativi dell’epoca.

Oltre 100 le opere, tra manifesti, illustrazioni e litografie, provenienti da collezioni private spagnole, dedicate al pittore della Ville Lumière di tardo Ottocento. Per favorire l’avvicinamento dei visitatori al contesto storico in cui visse Lautrec, realizzata anche una suggestiva sala ispirata ai camerini dei locali notturni della Belle Époque, realizzata dalla società specializzata Blurred, con una parte multimediale, e con arredi ispirati agli ambienti dipinti nell’opera Al Salon di rue des Moulin.

Dunque, ultimi sette giorni per ammirare, di particolare interesse, le 12 stampe della serie Elles, datate 1952, con ritratti di prostitute del quartiere Montmartre con le quali Toulouse-Lautrec condivideva una particolare quotidianità, avendo scelto di abitare nelle maisons closes parigine per diverso tempo.

 

Domenica 21 luglio calerà il sipario su questa rassegna che ha registrato un grande interesse per gli amanti della Belle Époque, ma l’esposizione riprenderà vita, a partire dal 7 settembre, a Palazzo Dalla Rosa Prati di Parma. A Torino la mostra sarà aperta tutti i giorni, con orario continuato (lun-ven 9:30-19:30; sabato, domenica e festivi 9:30-20:30). Prevendita on-line: www.ticketone.it. Info: www.navigaresrl.com.

 

Paratissima apre il suo primo Pop-Up shop

Torino Outlet Village si candida a diventare uno dei poli culturali della città di Torino. Il 12 Luglio Paratissima apre il suo primo Pop-Up shop, una vera e propria galleria d’arte della Collezione Art Production dove entrare per scoprire i lavori degli artisti emergenti esposti, con un allestimento in continuo divenire, oppure per acquistare un’opera d’arte rigorosamente da piattaforma online, muovendo i primi passi nel mondo del collezionismo con prezzi variabili da 50 € a 250 €.  E nei prossimi mesi, grazie alla collaborazione con Paratissima, i boulevard di Torino Outlet Village si trasformeranno in una grande galleria a cielo aperto.
Paratissima, radicata sul territorio torinese, in pochi anni è diventata un punto di riferimento nel panorama artistico contemporaneo a livello nazionale e si è trasformata in un hub culturale, fucina di giovani artisti e curatori.

Fin dalla sua nascita nel 2005, Paratissima ha ideato e prodotto esposizioni di arte contemporanea per la promozione e diffusione dell’arte emergente; in questi anni la manifestazione che si svolge durante l’Art Week torinese si è trasformata in un format itinerante di successo sul territorio nazionale (Cagliari, Milano, Napoli, Bologna) e internazionale (Lisbona, Skopje) e ha portato alla produzione di mostre firmate dai grandi nomi dell’arte contemporanea.

Con la mission di raccogliere e valorizzare le opere di artisti emergentinel 2017 è nato il progetto Paratissima Art Galleryuna piattaforma e-commerce totalmente digitalizzata che permette di acquistare opere d’arte contemporanea – pittura, scultura, grafica, illustrazione, design, installazioni, fotografia e video – in maniera smart.

Oggi Paratissima compie un altro importante passo per rendere l’arte accessibile a tutti e apre a Torino Outlet Village il suo primo Pop-Up Shop, una vera e propria galleria d’arte dove tutti potranno entrare semplicemente per scoprire le opere esposte oppure per acquistare un’opera d’arte, muovendo i primi passi nel mondo del collezionismo.

In esposizione la collezione Art Production che include circa 50 opere tra fotografia, scultura e illustrazione; ogni pezzo è stato scelto con attenzione dallo staff di curatori e direttori artistici di Paratissima per rappresentare il meglio della scena artistica contemporanea emergente. Le opere sono tutte realizzate in esclusiva per Paratissima e proposte in tirature limitate, inedite e pregiate, accompagnate da certificato di autenticità, con prezzi affordable variabili da 50 € a 250€. L’allestimento sarà in continua evoluzione per permettere a tutti di tornare al pop-up shop e scoprire sempre opere diverse.

Il progetto Paratissima Art Gallery è oggi in forte crescita: nel 2023 sono state vendute sulla piattaforma circa 300 opere di cui 110 appartenenti alla collezione Art Production. Nei primi sei mesi del 2024 si registrano già 80 opere vendute solo in collezione Art Production, stimando a fine anno un incremento del 35% in più rispetto all’anno 2023.

In un contesto come il Torino Outlet Village, una delle maggiori shopping tourism destination del nord Italia, dove il lusso si fa accessibile, Paratissima Art Gallery offre un parallelismo perfetto: acquistare opere d’arte di artisti talentuosi con prezzi accessibili a tutti.

I clienti di Torino Outlet Village avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica: visitare una galleria d’arte, immergendosi fra i talenti emergenti dell’arte contemporanea, guidati da esperti art consultant disponibili a raccontare e consigliare l’opera più in linea con le necessità dell’acquirente, guidandolo nell’acquisto più adatto e nell’investimento più duraturo.

L’esperienza d’acquisto sarà smart: l’opera ready to go viene impacchettata e imballata al momento, o su richiesta inviata e consegnata direttamente al domicilio dell’acquirente.

Torino Outlet Village è un complesso di 20.000 mq distribuiti su un unico livello a cielo aperto. Attualmente il Village è oggetto di lavori di ampliamento per lo sviluppo di fase 2 con ulteriori 11.000 mq di GLA e 55 nuovi negozi che si andranno ad aggiungere ai circa 90 negozi delle migliori marche già esistenti.

Il progetto architettonico, firmato da uno dei maggiori esponenti dell’architettura contemporanea, l’architetto italiano Claudio Silvestrin, propone un nuovo concetto architettonico e esperienziale dell’outlet per far vivere ai clienti una nuova percezione, più rilassata e stimolante, dello shopping.

Torino Outlet Village, riconosciuto come una delle principali “shopping tourism destination” del nord Italia, si trova alle porte di Torino (10 minuti) e sull’autostrada che collega Milano/Torino, a soli 50 minuti da Milano. Tra i servizi offerti anche l’Area Kids, la Nursery, l’Info Point multilingue, personal shopper (su prenotazione), il servizio “hands-free shopping” per un’esperienza senza l’ingombro degli acquisti effettuati e il servizio di navette che lo collega al centro cittadino.

 

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Pooh e Marcus Miller

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Gli appuntamenti musicali della settimana 

Lunedì. Per Anima Festival a Cervere, l’Anfiteatro ospita Umberto Tozzi nel suo “ The Final Tour dove celebra i suoi cinquant’anni di carriera.

Martedì. A Pino Torinese Francesco Django Barbieri al clarinetto , Pierre Steeve Jino Touche al contrabbasso e Nunzio Barbieri chitarra acustica, rendono omaggio a Dino Pelissero. Sotto i portici di via Po suonano i Two Fellas.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana si esibisce il duo Tessarollo-Ruggieri. Al Blah Blah  è di scena il bluesman Fast Frank. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per il Sonic Park canta Cristiano De Andrè.

Giovedì. Chiusura del Sonic Park a Stupinigi con il concerto dei Pooh per i loro quasi 60 anni di carriera. Al Blah Blah suonano gli Escuela Grind. Al Neruda si esibiscono gli Elettrovois. Per “Anima Festival” a Cervere è di scena Ermal Meta. Alla Cascina Roccafranca concerto del Vocal eXcess.

Venerdì. Per “Monfortinjazz” a Monforte d’Alba suona Marcus Miller.

Sabato. Sempre per “Monfortinjazz” si esibisce Daniele Silvestri.

Pierluigi Fuggetta