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UIL FPL: “Sconfiggiamo insieme il virus”

La UILFPL ASL TO3: A RIVOLI, SCONFIGGIAMO INSIEME QUESTO MALEDETTO VIRUS!

“Veicolare le forze al fine di migliorare le condizioni dei lavoratori e l’assistenza ai pazienti”

Con profondo sconcerto apprendiamo dagli organi di stampa e dalle trasmissioni televisive il caos mediatico scaturito da un video girato presso il DEA covid di Rivoli, il quale ritrae pazienti e operatori sanitari agire in condizioni davvero difficili, come quelle che, d’altronde, oggi ci ritroviamo davvero a dover sostenere a ritmi serrati.
Non è questo il momento per le polemiche: la diffusione di questo video, pur mostrando la reale condizione di criticità in cui versano i dipartimenti d’emergenza di tutti gli ospedali regionali e nazionali, non fa che gettare benzina sul fuoco in una situazione già incandescente di per sé.
In un momento di drammatica maxi-emergenza, infatti, la UILFPL ASL TO3 ritiene che tutti gli attori di questo spiacevole episodio debbano tornare a concentrare, insieme, le proprie energie verso l’unico nemico comune: il covid-19.
Ci rivolgiamo innanzitutto a tutti i lavoratori che stanno vivendo con stress e rabbia questo momento storico a causa della paura dei contagi, della carenza di personale, dell’assenza di idonei percorsi separati tra “sporco e pulito”, della continua e costante mancanza di DPI, delle difficoltà lavorative imposte dalle condizioni logistiche estreme e, credeteci, potremmo andare ancora molto avanti.
Ma a loro chiediamo di risparmiare le forze, già in esaurimento, per convogliarle verso le cure ai pazienti, così da erogare il miglior livello assistenziale possibile alle condizioni date, come peraltro hanno fin qui dimostrato di saper fare con impegno, dedizione e passione.
Ai vertici aziendali, chiediamo invece di mantenere la calma e la barra a dritta, non dimenticando mai l’enorme sforzo e la grande pressione psicologica a cui tutti i lavoratori della sanità sono costantemente sottoposti.
Lo ripetiamo con forza: l’obiettivo comune da raggiungere è uno solo. Sconfiggere questo maledetto virus.
Superata l’attuale maxi-emergenza, si dovranno rivalutare le criticità, affrontando nelle sedi preposte tutti i conflitti sin ora evidenziati.

Il segretario e capogruppo RSU UILFPL Nazzareno Arigò

Dopo la chiesa e le barelle a terra forse posti letto nella sala convegni

Ai posti letto aggiuntivi collocati nella chiesa del Covid hospital San Luigi di Orbassano, si aggiungeranno forse altri letti  nella sala convegni della struttura.

 

Oltre a questa situazione di difficoltà e all’emblematico ed eclatante caso delle barelle messe a terra nell’ospedale di Rivoli per collocare i malati, l’emergenza posti letto si fa sentire un po’ ovunque nella città metropolitana di Torino. Un centinaio di pazienti è già stato trasferito nel covid hospital di Tortona.

Inseguimento nella notte, guida contromano e si schianta. Arrestato

Un giovane di 21 anni e’ arrestato a Torino, per resistenza a Pubblico Ufficiale.

La scorsa notte il ragazzo , alla guida della propria auto, non si è fermato per un controllo in Largo Giulio Cesare. Poi l’inseguimento per dieci chilometri, in cui il giovane ha guidato anche in contromano e senza rispettare i semafori. Infine in corso Palestro l’auto si è schiantata contro un pilone di cemento e il 21enne è stato fermato dai carabinieri. Non si conoscono i motivi della fuga.

Nursing Up chiede l’assunzione di nuovi professionisti della sanità

 

Dopo il bando per gli infermieri la Regione deve provvedere all’assunzione almeno per 36 mesi di nuovi professionisti della sanità e Oss

Sono necessari alla stabilità del sistema di cure piemontese

 

 

Dopo che la Regione ha finalmente provveduto a lanciare il bando per l’assunzione di infermieri con contratto a tempo determinato, della durata di 36 mesi (come da tempo andavamo chiedendo), è ora di provvedere a indire un bando identico con la stessa durata di contratto anche per tutte le altre professioni della sanità e per gli operatori socio sanitari, ciò è infatti necessario per creare una stabilità di sistema fondamentale nell’emergenza attuale e propedeutico a pianificare un futuro della sanità piemontese che possa davvero fare un salto di qualità.

 

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, esorta dunque la Regione e redigere nel minor tempo possibile un bando per l’assunzione, sempre per almeno 36 mesi, di tutte le figure delle professioni sanitarie e degli Oss necessari a completare le enormi esigenze di organico delle strutture sanitarie piemontesi.

 

Spiega il Segretario Regionale del Piemonte del Nursing Up, Claudio Delli Carri: “Dopo mesi di battaglie siamo finalmente riusciti a far comprendere che le fondamentali assunzioni di infermieri vanno fatte per almeno 36 mesi, e la Regione ha da qualche giorno lanciato il bando. Ora è necessario compiere il passo successivo, per stabilizzare il sistema sanitario della nostra regione, assumendo in numero adeguato nuove unità negli ambiti di tutte le professioni sanitarie e di operatori socio sanitari, fondamentali ognuno nel proprio ruolo, come gli infermieri, per il corretto funzionamento della nostra sanità. Parliamo di tecnici di radiologia, di tecnici di laboratorio, di ostetriche, di infermieri pediatrici, insomma tutte quelle figure che contribuiscono a creare una corretta offerta risposta di cura al cittadino e che oggi scarseggiano in modo evidente, con il rischio che il sistema sanitario perennemente in uno stato di crisi.

Al pari degli infermieri anche per queste nuove forze da integrare nella sanità piemontese, vanno redatti contratti di almeno 36 mesi, in modo da creare quella stabilità nel sistema, coprendo turni e mansioni, che potrà aumentare la capacità di risposta all’attuale grande crisi dovuta alla pandemia, ma allo stesso tempo potrà gettare le basi per un dopo che possa riportare la sanità piemontese all’eccellenza che gli spetta.

Ci aspettiamo dunque che la Regione compia anche questo importante, fondamentale, passo. E che lo faccia con velocità e concretezza. Si tratta della stessa velocità che chiediamo sia utilizzata per convocare senza attendere oltre i sindacati firmatari di contratto a una trattativa per ridiscutere le cifre di retribuzione delle prestazioni aggiuntive che molte aziende sanitarie stanno già utilizzando, e che oggi vengono pagate a tariffe irrisorie, vecchie di vent’anni, non più accettabili”.

 

La protesta dei rider in piazza Castello

All’angolo con via accademia delle scienze

Il luogo scelto per radunarsi è davanti all’ingresso del Mac Donald situato nella centrale Piazza Castello a Torino.I rider chiamati ‘eroi’ da parte delle aziende nella fase uno, tornano ad essere in prima linea in un comparto strategico come quello delle consegne a domicilio. Durante l’emergenza sanitaria, sono​ diventati lavoratori ‘essenziali’. Come lavoratori essenziali​ -urlano i rider con forti sligan-​ ritengono​ essenziali anche i loro​ diritti: chiedono quindi per questo di essere riconosciuti lavoratori a tutti gli effetti, con l’adeguamento dell’ inquadramento contrattuale attraverso l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale dei Trasporti e Logistica o quello del Commercio per tutti i lavoratori della categoria”

Vincenzo Grassano

Arrestati tre malavitosi della ‘ndrangheta

La notte scorsa  i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino hanno arrestato per associazione di tipo mafioso, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Corte d’Appello del capoluogo piemontese all’esito di pronuncia della Corte di Cassazione nell’ambito del processo cosiddetto “Minotauro”, tre appartenenti all’ ‘ndrangheta, dei quali uno ritenuto esponente di spicco della “locale” di Volpiano (pena definitiva anni 3 mesi 4 e gg 15 di reclusione), un altro al vertice della “locale” di Rivoli (pena anni 3 mesi 6 gg 13 di reclusione), il terzo inserito nella “locale” di Volpiano (pena anni 3 mesi 8 e gg 25 di reclusione).

Sosta a pagamento e ZTL sospese

Da giovedì 5 novembre a sabato 21 novembre 2020(compreso) è sospeso il pagamento della sosta nelle aree a raso delimitate dalla strisce blu. Lo prevede l’ordinanza firmata nel pomeriggio di mercoledì 4 novembre dalla sindaca Chiara Appendino.

Disponibile il comunicato stampa completo

Rimane sospesa la “ZTL Centrale(escluso ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana”) fino al 24 novembre 2020
Disponible l’ordinanza n. 94 del 26/10/2020

I carabinieri scoprono 100 mila euro di droga

Alcuni passanti hanno notato due uomini mentre con fare sospetto scaricavano dalla loro autovettura due grandi scatoloni e, con molta fretta, li lasciavano in un locale al piano terra di uno stabile del quartiere cittadino di Barriera Milano, per poi allontanarsi in fretta.

Un passante zelante, insospettito dal loro atteggiamento e dal forte odore emanato dai pacchi, ha annotato la targa dell’autovettura e l’ha segnalata ad una gazzella dell’Arma in transito nella zona. Sono state allertate altre pattuglie di carabinieri del Comando provinciale di Torino operanti nell’area periferica. È scattato un piano di controlli che ha consentito di intercettare l’auto a Beinasco, bloccata da un equipaggio della Sezione Radiomobile della Compagnia di Moncalieri.
I due occupanti, entrambi di 29 e 30 anni di Torino, sono apparsi subito nervosi e poco collaborativi con i militari. L’immediata perquisizione nella casa segnalata ai militari dell’Arma ha permesso di rinvenire le due scatole di cartone, contenenti decine di sacchi di plastica con venti chilogrammi di marijuana. Ogni busta era catalogata con un nome diverso, secondo la qualità della droga in essa contenuta: Critical, Dance hall, Elefant blue, Amnesia Hi – Pro, Amnesia hall 2, Amnesia Hy – Pro 2010, Critical+Lo2.
Entrambi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La marijuana sequestrata avrebbe potuto fruttare oltre 100.000 € al dettaglio.

Gli infermieri Nursing up: “Chiudere Dea del Martini crea code ambulanze”

Riceviamo e pubblichiamo

Nursing Up: “Chiudere il DEA del Martini sta mandando al collasso gli altri DEA. Ieri al Maria Vittoria 14 ambulanze in coda”

La situazione del DEA del Maria Vittoria, da ieri, dopo la decisione di chiudere il DEA dell’Ospedale Martini per la trasformazione in presidio Covid, sta esplodendo. È necessario intervenire subito perché il sovraffollamento, derivato dai pazienti che dal Martini si rivolgono al Maria Vittoria, non è più sostenibile.

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, chiede che i vertici dell’Asl Città di Torino e la Regione pongano immediato rimedio a questa situazione che potrebbe mettere a rischio la possibilità di fornire adeguate cure a chi si rivolgesse a queste strutture.

 

Il Segretario Regionale del Piemonte del Nursing Up, Claudio Delli Carri, e il Segretario Aziendale Città Metropolitana di Torino del Nursing Up, Fausto Russo, spiegano: “Ieri, mercoledì 4 novembre, alle ore 17, ci sono state segnalate ben 14 ambulanze in coda all’Ospedale Maria Vittoria, in attesa di “caricare” i pazienti da trasferire in altri ospedali del territorio. Sempre ieri c’erano più di 100 pazienti che “stazionavano” al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria, la maggior parte positivi al Covid.

È una situazione allucinante che non crediamo si possa risolvere nei prossimi giorni senza che si intervenga subito”.

Proseguono Delli Carri e Russo: “La chiusura del DEA del Martini ha già dimostrato di creare e creerà grossi problemi al territorio. Non si può pensare di chiudere un DEA che fa 78.000 passaggi l’anno così, di punto in bianco, scaricando tutto sull’altro o sugli altri ospedali. O almeno, lo si può chiudere con una pianificazione ragionata sulla gestione degli oltre 200 utenti che vi accedono quotidianamente, in modo che possano trovare risposte alle loro esigenze di cura altrove sul territorio.

Il DEA del Martini è di fondamentale importanza perché risponde alle esigenze di cura di una vasta area della zona centro sud di Torino. La sua chiusura genera inevitabilmente una maggior affluenza nei DEA limitrofi che si trovano all’Ospedale Mauriziano, Moncalieri, Rivoli e Città della Salute. E abbiamo già visto che cosa è accaduto al Maria Vittoria ieri.

La verità è che si pagano oggi gli enormi danni derivati da anni e anni di tagli alla Sanità e al personale. A ciò si aggiunge quello che da giorni stiamo dicendo: le enormi necessità di personale che abbiamo con gli infermieri che non si trovano più, oltretutto con quei pochi rimasti che vengono “catturati” da chi offre loro condizioni migliori. Ci rendiamo conto che stiamo giocando col fuoco? Ci rendiamo conto che questa situazione potrebbe avere delle ripercussioni notevoli sul personale e anche sulla popolazione che rischia di non trovare immediata risposta ai problemi di salute che oggi sono di urgenza-emergenza?”.

Servizi postali prenotabili su WhatsApp in 60 sportelli a Torino

Per facilitare l’accesso negli Uffici Postali è possibile prenotare l’operazione agli sportelli tramite l’App Ufficio Postale o via WhatsApp.

I sistemi di prenotazione a distanza che consentono di riservare l’accesso per tutte le operazioni sia finanziarie sia postali, sono disponibili in 60 Uffici Postali della città di Torino. In particolare  l’Ufficio Postale To 69 di Corso Unione Sovietica 79, è stato da poco dotato di un innovativo totem touch screen con un display riepilogativo nella sala al pubblico, che consente non solo di selezionare l’operazione da effettuare in base alle proprie necessità, ma anche di prenotare il proprio ticket pur non essendo fisicamente in ufficio, tramite l’applicazione “Ufficio Postale” e attraverso il numero WhatsApp 371500371 da memorizzare sul proprio cellulare.

Per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone, tablet o pc e selezionare il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione. All’interno dell’ufficio, un’apposita segnaletica indicherà il punto di attesa per accedere al primo sportello disponibile.

Per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.

Digitando poi il Comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. Se il cittadino accetta, riceverà un codice di prenotazione che verrà mostrato sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.