CRONACA- Pagina 964

Nascondeva la refurtiva nella stanza da letto

L’inseguimento delle Volanti conduce ad una preziosa scoperta

Era parso molto sospetto che l’uomo, all’alt dei poliziotti, non si fosse fermato. Sabato  pomeriggio, nel quartiere Madonna di Campagna, quello che doveva essere un ordinario controllo di polizia che avrebbe comportato tutt’al più una sanzione per mancata osservanza delle misure anti CoVid-19, porta invece all’arresto di  un cittadino marocchino per ricettazione. Un dettaglio colpisce l’attenzione degli agenti: un pezzo di scotch di colore nero trasforma la prima lettera della targa da “F” a “E”. Sottoposto a controllo, l’uomo presenta diversi precedenti specifici che inducono gli operatori della Squadra Volante ad effettuare una perquisizione del suo domicilio: all’interno della camera matrimoniale i poliziotti hanno rinvenuto ingenti quantità di merce di valore (orologi, diversi monili in oro, occhiali da sole, sacche da golf, macchine fotografiche, attrezzatura medica, attrezzatura edile e meccanica, racchette da tennis, scarpe da donna griffate ed altro). Tra il materiale digitale rinvenuto, una chiavetta usb ed un lettore DVD con all’interno un cd per bambini: grazie alle indagini svolte, i rispettivi proprietari sono stati rintracciati e contattati per la restituzione; erano stati oggetto di furto dalle loro auto mesi prima. L’uomo, un cittadino marocchino di 34 anni qui regolarmente residente, è stato tratto in arresto per ricettazione e resistenza  a pubblico ufficiale.

Caso Pasquaretta -Salone del Libro, sindaca verso l’archiviazione

Archiviazione della posizione della sindaca Appendino nel  procedimento in cui aveva ricevuto un avviso di garanzia per concorso in peculato. Questo sarebbe l’orientamento della procura di Torino sulla vicenda dell’ incarico di consulenza per la Fondazione del Salone del Libro  nel 2017 affidato al suo  portavoce di allora, Luca Pasquaretta (nella foto).

La sindaca, ascoltata dai magistrati, aveva sostenuto  che l’incarico gli era stato assegnato contro la propria volontà. Il  17 febbraio gli inquirenti hanno ascoltato una funzionaria del Comune, la quale ha detto di non avere avuto contatti con la sindaca in quell’occasione e che la Fondazione aveva richiesto la collaborazione di Pasquaretta come supporto organizzativo e non addetto stampa. Pasquaretta per l’incarico ebbe  un compenso di cinquemila euro che poi restituì, ed è tra gli indagati.

Vendeva senza autorizzazione kit per test anticorpi

Su un sito web venivano pubblicizzati e venduti “Kit test anticorpi” per il COVID19. Peccato però che i tutti i dispositivi in vendita fossero privi di ogni sorta di autorizzazione medica da parte delle autorità sanitarie Italiane. Un trentenne italiano rivendeva i prodotti attraverso un sito internet creato ad hoc. “…sono per uso personale… la mia è un’attività di studio sui prodotti…”.  Queste le sue parole.

La Guardia di Finanza di Torino, dopo una breve indagine, ha scoperto che l’uomo, residente nel torinese, acquistava da una società cinese i kit test anticorpi covid19, che sarebbero serviti, secondo quanto reclamizzato, a testare la presenza o meno di      anticorpi al virus.

Ingegnosa l’attività di marketing scoperta dai Finanzieri del Gruppo Torino. Una volta giunti in Italia, l’uomo piazzava i dispositivi medici su un sito web realizzato per l’occasione, dove, nel dettaglio ne descriveva l’utilità e promuoveva la loro vendita. Dal sito web, con una serie di passaggi, si accedeva ad un contatto telefonico riconducibile allo stesso soggetto il quale, dopo aver raccolto l’ordine, recapitava i prodotti direttamente al domicilio dell’acquirente.

Tutti i kit, come detto, erano commercializzati e reclamizzati al pubblico senza alcuna autorizzazione del Ministero della Salute nonché sprovvisti delle previste certificazioni CE, necessarie a garantirne l’attendibilità.

Un centinaio i test anticorpi COVID19 sequestrati mentre il trentenne, senza un’occupazione fissa, è stato sanzionato per aver immesso in commercio i dispositivi medico-diagnostico in vitro senza alcuna certificazione nonché per aver pubblicizzato gli stessi senza autorizzazione.

Rischia sanzioni sino a 130.000 euro.

Furto in chiesa, tre ragazzi denunciati dai Carabinieri

Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, a seguito di una rapida attività di indagine, i militari della Stazione Carabinieri di Castelnuovo don Bosco (AT) hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre ragazzi italiani poiché resesi responsabili di furto presso la Chiesa dei Santi Castelnovesi di Castelnuovo don Bosco.

I responsabili, tutti maggiorenni con un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, già conosciuti ai Carabinieri del luogo, approfittando dell’assenza dei fedeli e forzando le porte di accesso si sono introdotti nei locali della chiesa impossessandosi di un computer, due mixer audio ed alcuni microfoni utilizzati dagli ecclesiastici per celebrare la messa.
I rumori però, hanno attirato l’attenzione di alcuni religiosi che si trovavano all’interno della chiesa, costringendo i malfattori a darsi alla fuga riuscendo tuttavia a portare via la refurtiva. Le indagini, anche grazie all’aiuto di alcuni abitanti del luogo che avevano notato i presunti autori fuggire, hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di individuare gli autori del reato. I ragazzi sono stati quindi denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Asti e dovranno rispondere del reato di furto aggravato.Il materiale asportato è stato interamente recuperato e prontamente restituito al parroco il quale potrà ritornare in breve tempo a celebrare messa.

Da oggi meno droni e più controlli nelle aziende

Terminano i controlli con i droni nei parchi, e si rivolgono più attenzioni al rispetto delle prescrizioni nelle aziende e nei negozi riaperti.

E’ in sintesi il nuovo piano per l’area metropolitana di Torino ideato dalla Prefettura per la nuova fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

I controlli sugli spostamenti dei cittadini saranno ridotti e riguarderanno soprattutto chi giunge da altre Regioni. Diversi controlli si rivolgeranno alle aziende e al rispetto delle  nuove norme.

Coronavirus, nuovo bando per la ricerca di assistenti sanitari

Nell’ambito dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del virus COVID-19, l’Unità di Crisi apre un bando di reclutamento di personale a tempo determinato per soli titoli e per la durata di un anno, da destinare alle Aziende sanitarie della Regione Piemonte, nel profilo di Collaboratore Professionale Sanitario – Assistente Sanitario.

La procedura di ingaggio sarà gestita direttamente dalle singole Aziende interessate.

Fra i requisiti di ammissione sono richiesti il diploma di laurea e l’iscrizione all’albo professionale.

Le domande di ammissione dovranno essere esclusivamente prodotte mediante procedura telematica, pena esclusione, entro il 21maggio 2020.

Ogni candidato, all’atto dell’iscrizione, dovrà indicare per quale Azienda intenda concorrere tra le seguenti:

ASL Città di Torino, ASL TO 3, ASL TO4, ASL TO5, ASL AT, ASL AL, ASL NO, ASL CN1, ASL CN2, ASL VC e dovrà optare per una sola delle Aziende Sanitarie.

La procedura è attiva 24 ore su 24 da qualsiasi postazione collegata alla rete internet: le domande potranno essere inoltrate sino alle ore 23.59.59 del giorno di scadenza.

Il bando è pubblicato dall’Unità di Crisi della Regione all’indirizzo https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/collaboratore-professionale-sanitario-assistente-sanitario-ricerca-personale-tempo-determinato e sui siti web delle singole Aziende interessate alla procedura.

Aree giochi bimbi e spazi fitness agibili da mercoledì

La Città di Torino informa che oggi e domani si effettueranno le operazioni di pulizia e adeguamento alle prescrizioni del nuovo dpcm, delle aree gioco per bambini.

Saranno adeguate anche le attrezzature per il fitness e gli spazi pubblici per le attività sportive nei parchi comunali.

La riapertura di tali aree sarà così consentita a partire da mercoledì  20 maggio.

(foto: il Torinese)

Sorpreso in auto con cocaina purissima

Arrestato cittadino trentacinquenne da personale della Squadra Volante

Lo scorso mercoledì pomeriggio, durante un controllo di polizia in Corso Tortona, gli agenti della
Squadra Volante fermano un’automobilista: si tratta di un cittadino italiano trentacinquenne
residente a Rivoli. L’uomo si mostra particolarmente agitato; gli accertamenti effettuati sul suo
nominativo danno riscontri ben precisi: produzione e spaccio di sostanze stupefacenti nel recente
passato. Pertanto, gli agenti perquisiscono l’autovettura: nascosta sotto il sedile lato passeggero c’è
una busta. Al suo interno, un involucro sottovuoto con della sostanza bianca: accertamenti esperiti
presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica appureranno trattarsi di oltre 600 grammi di
cocaina.
L’attività si è successivamente estesa al domicilio dell’uomo; qui i poliziotti hanno rinvenuto
nascosti in differenti mobili dell’appartamento, e sottoposto a sequestro, delle sostanze
anabolizzanti non consentite dalla Legge e la somma di denaro contante di oltre 3000 €. Per
l’uomo sono scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
(foto archivio)

Aggredisce la compagna e le distrugge il cellulare

Arrestato dalla Polizia di Stato fidanzato violento

Un altro “codice rosso” per i poliziotti delle Volanti lo scorso martedì notte: una donna di 45 anni
chiede aiuto al 112 NUE perché il compagno, durante una delle non rare liti, le ha portato via il
cellulare, lo ha poi spaccato contro il muro, per poi sputarle in faccia e morderla. La vittima,
all’arrivo della pattuglia di polizia, recava ben visibili sul braccio i segni della aggressione appena
avvenuta. L’uomo, un cittadino italiano di 39 anni, era ancora nei pressi della porta d’ingresso
dell’abitazione e veniva immediatamente fermato. Dal racconto della donna, si evince una
situazione di violenze che andavano avanti da circa un anno, dal momento in cui era iniziata la loro
convivenza. L’uomo, durante i suoi imprevedibili scatti d’ira, ha più volte morso la compagna,
apostrofandola con epiteti di ogni genere. La sua ira non risparmiava i locali; infatti, spesso si è reso
autore del danneggiamento di mobili e suppellettili presenti in casa ed anche di parti condominiali.
Nonostante nei mesi scorsi sia stato colpito da Avviso Orale del Questore di Torino a mantenere un
comportamento conforme alla Legge nonché ad astenersi da qualsiasi atteggiamento violento nei
confronti della compagna e dei suoi prossimi congiunti, la sua condotta non è cambiata. L’uomo è
stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

Giornata contro l’omofobia, l’intervento della sindaca

La sindaca Chiara Appendino interviene con un post su Facebook sulla Giornata mondiale contro l’omofobia, bifobia e transfobia

“Il movimento Lgbtqi italiano, nato a Torino quasi cinquant’anni fa, ha costruito a fatica un grande cambiamento culturale e sociale in questo Paese. Ci ha reso tutte e tutti più libere e liberi, e nella giornata di oggi è importante che si sappia che sono, siamo, dalla loro parte”.  A proposito delle discriminazioni e violenze aggiunge:  “un dramma che si consuma ogni giorno, spesso in silenzio, dal momento che oltre il 76% delle persone dichiara di non sporgere denuncia per sfiducia o paura. A tutto questo bisogna dire basta, con forza. Devono farlo le Istituzioni, portando avanti una legge severa contro questi crimini, una legge che riconosca la necessità di fare formazione e informazione già a partire dalle scuole”.