CRONACA- Pagina 6

In Barriera a discutere di TAV e del rilancio di Torino

Mentre  l’altra mattina il Comune proponeva  di aprire studi professionali nei negozi chiusi, non proprio la Vision strategica di Cavour…nel pomeriggio salone pieno in Barriera di Milano a discutere del futuro di Torino e di Barriera ricordando la grande piazza Castello SITAV di sette anni fa, salvando l’opera più importante per il futuro. In piazza c’era anche il Comitato di Barriera guidato da Angelo Martino. La TAV , che viaggia lentamente solo dalla parte italiana, mentre l’Europa l’altro ieri ha rilanciato il progetto di una Metropolitana europea con treni moderni per offrire a tutti i cittadini europei compresi i valsusini Notav,  gli ultimi mohicani, il treno veloce mezzo di trasporto che non inquina e toglie traffico e inquinamento. Da trent’anni Torino cerca un nuovo destino, difendendo male il patrimonio di idee che l’aveva resa per la seconda volta capitale. Una Torino che si è impoverita e con grandi problemi di sicurezza e degrado e che ha bisogno di ritornare a creare posti di lavoro seri per i giovani e per i tanti cassaintegrati che fan fatica a vivere con stipendi tagliati del 30-40% Testardamente mi batto per il rilancio della Citta’ e  oltre a spiegare quanto anche Barriera ci guadagnerà’ dalla TAV, insieme all’ing. Carità a Giorgio Merlo a Marco Bardesono , ho presentato alcune proposte che Torino dovrebbe presentare nella discussione della nuova Finanziaria per difendere l’industria dell’auto e l’indotto. Perché il lavoro lo si difende presentando proposte in Senato la prossima settimana non il 12 dicembre con lo sciopero di Landini quando il Parlamento avrà già completato la discussione sulla Legge di Bilancio. Barriera rinasce con dibattiti qualificanti come quelli di ieri, nella attesa che il Sindaco Lo Russo risponda gentilmente alla nostra richiesta di spostare in Barriera il Centro per la Intelligenza Artificiale .Nel dibattito sono intervenuti Giuseppe Dramisino di Barriera e gli ingegneri Brustia e Caluri.

Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Viaggia contromano sulla A4

Attimi di paura sull’autostrada A4 Torino-Milano dove all’altezza dello svincolo di Chivasso Est una vettura ha percorso un tratto contromano, L’auto è stata avvistata all’ultimo momento dal conducente di un altro veicolo che l’ha scansata appena in tempo.

 Liceo Berti di Torino, una scuola inclusiva e in crescita

Nei giorni scorsi il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo e la consigliera delegata all’Istruzione Caterina Greco sono stati al Liceo statale Domenico Berti di Torino: con la dirigente scolastica Filomena Filippis hanno esaminato le esigenze dell’istituto e gli interventi in corso.
Il Liceo Berti, con la sede centrale di via Duchessa Jolanda e la succursale di via Pesaro, accoglie circa 1.500 studenti.
È una scuola storica e profondamente radicata nel territorio, che promuove una didattica attenta all’inclusione e alla partecipazione, con numerosi laboratori artistici e creativi che arricchiscono l’esperienza formativa degli studenti.
L’istituto offre un’ampia offerta formativa articolata nei percorsi liceali scientifico, linguistico, delle scienze umane – anche con opzione economico-sociale – e musicale.
Quest’anno è stato interessato da lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria che hanno riguardato il rinnovo dei serramenti in alcune aule; in particolare, sono stati ampliati i vani delle finestre per incrementare l’apporto di luce naturale e sono stati messi in sicurezza i meccanismi di apertura. A completamento di questi interventi, è stata installata una nuova unità di trattamento dell’aria per potenziare il sistema di areazione e garantire una migliore qualità dell’ambiente interno.
Gli interventi, per un valore complessivo di circa 90 mila euro, sono stati finanziati interamente con fondi propri della Città metropolitana di Torino.
“Il Liceo Berti è una realtà molto viva e in continua crescita – ha dichiarato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – È un segnale positivo che testimonia la qualità dell’offerta formativa e l’attrattività dell’istituto. Proprio per questo è importante intervenire per migliorare gli spazi e accompagnare questa crescita con ambienti sempre più funzionali, luminosi e accoglienti”.
“La Città metropolitana è al fianco delle scuole che, come il Berti, continuano ad ampliare la loro comunità studentesca – ha aggiunto la consigliera delegata all’Istruzione Caterina Greco – Il Berti è una scuola inclusiva, con una forte identità educativa e una costante attenzione ai bisogni degli studenti”.
Grazie a una pianificazione continua e condivisa, il Liceo Domenico Berti conferma il suo ruolo di scuola inclusiva e dinamica, capace di coniugare tradizione educativa e attenzione al futuro, in linea con l’obiettivo della Città metropolitana di Torino di valorizzare e innovare il patrimonio scolastico del territorio.

A San Giusto Canavese la celebrazione della Virgo Fidelis

Una giornata di fede e riconoscenza per l’Arma dei Carabinieri

San Giusto Canavese, 9 novembre 2025 – Una cerimonia sentita e partecipata ha celebrato oggi la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, presso la chiesa parrocchiale di San Giusto Canavese. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Nazionale Carabinieri di San Giorgio Canavese, presieduta da Antonio Ricco, ha raccolto una grande partecipazione di autorità civili, militari e religiose.

Presenti numerosi sindaci e amministratori del territorio, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di San Giorgio Canavese, Maresciallo Alan Audo Giannotti, con i suoi uomini, e le rappresentanze della Polizia Municipale e delle associazioni di volontariato.
L’accoglienza, curata dal Sindaco di San Giusto Canavese, Giosi Boggio, ha contribuito a creare un clima di forte vicinanza istituzionale e comunitaria.

La Santa Messa, celebrata da Don Marco, ha offerto un momento di raccoglimento e riflessione sui valori di fedeltà, sacrificio e dedizione al servizio che da sempre contraddistinguono l’Arma dei Carabinieri.

Tra i presenti anche il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Piemonte, che ha voluto esprimere un pensiero di riconoscenza:

“Un sincero ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per il lavoro instancabile e prezioso che svolge quotidianamente per garantire sicurezza e legalità nelle nostre comunità.
La loro presenza costante e discreta rappresenta un presidio di fiducia e prossimità per i cittadini.
Desidero inoltre esprimere riconoscenza alle Associazioni di Volontariato dell’Arma, che con grande spirito di servizio e umanità continuano a testimoniare i valori più autentici della divisa e a sostenere il territorio con iniziative di solidarietà e vicinanza.”

La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale, che ha riunito i partecipanti, i rappresentanti delle istituzioni e i membri dell’Arma in un momento di amicizia e condivisione.
Un evento che ha riaffermato, ancora una volta, il profondo legame di gratitudine e rispetto che unisce il Canavese ai Carabinieri e ai valori che essi rappresentano.

Repole alla Fondazione Crt: “Il dono per l’esistenza della società”

Lunedì 10 novembre, alle ore 18, nella sede della Fondazione CRT (via XX Settembre 31, Torino), si terrà la conferenza di Sua Eminenza il Cardinale Roberto Repole dal titolo “Il dono, dimensione essenziale per l’esistenza della società”.
Interverranno la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi e il Portavoce del Coordinamento Interconfessionale e Consigliere di Indirizzo della Fondazione CRT Giampiero Leo.
La lectio del Cardinale Repole offrirà la sua riflessione sulla dimensione del dono nella cornice dei meccanismi di mercato; il dono come elemento fondativo della convivenza civile e della vita comunitaria, in dialogo con la missione filantropica della Fondazione CRT.

Fondi alle aziende agricole per reti antigrandine

Un contributo per l’importante somma di cinque milioni di euro alle aziende agricole piemontesi per prevenire e contrastare i danni meteorologici e climatici: andranno a 257 aziende per l’acquisto e posa in opera di reti antigrandine di stufe o bruciatori contro le gelate tardive. Poiché ogni azienda poteva presentare più di una domanda per differenti esigenze o tipologie di coltura, i progetti giudicati idonei, accolti e finanziati sono complessivamente 398: rispettivamente 340 per le reti 58 per stufe e bruciatori.

Lo annuncia l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni«È il risultato del bando che avevo lanciato alcuni mesi fa per sostenere le nostre aziende agricole nella prevenzione dei danni meteo che – anche a causa dei cambiamenti e della sempre più forte imprevedibilità degli eventi climatici – rischiano di compromettere in modo grave e talora irreparabile la ricchezza delle nostre produzioni agroalimentari, con particolare riferimento al comparto frutticolo e viticolo. Con 5 milioni di euro andiamo a finanziare complessivamente 398 progetti: con 3,5 milioni di euro andremo a sostenere 340 progetti presentati da 212 aziende piemontesi per l’acquisto di reti antigrandine, e con un milione e mezzo sosteniamo invece 58 progetti presentati da 45 aziende per l’acquisto di stufe e bruciatori in grado di contrastare le gelate tardive nel delicato periodo primaverile, quando le gemme rischiano di restare bruciate e compromettere il raccolto».

I due interventi sono finanziati con risorse del Csr (Complemento di sviluppo rurale) 2023-2027 e hanno l’obiettivo di rafforzare la resilienza delle aziende agricole piemontesi di fronte agli effetti sempre più estremi dei cambiamenti climatici. Il primo intervento finanzia investimenti per la prevenzione dei danni di tipo cosiddetto “abiotico”, ossia non provocato da esseri viventi, con particolare riferimento alla protezione delle colture frutticole e viticole dai fenomeni legati alla grandine: finanzia con 3,5 milioni di euro 340 interventi richiesti da 257 aziende che potranno così acquistare e porre in opera reti e dispositivi antigrandine. Il secondo intervento è dedicato all’acquisto e alla messa in opera di ventilatori e bruciatori antibrina destinati alla protezione delle colture dai danni da gelate tardive. Sono state dichiarate idonee e finanziabili 58 domande presentate da 45 aziende piemontesi per un contributo complessivo di circa 1,5 milioni di euro. In entrambi i casi il contributo della Regione copre il 50% della spesa ammissibile con un’erogazione massima fino a 75mila euro. Ulteriori domande idonee saranno sostenute qualora si rendano disponibili nuove risorse, come attraverso il recupero di somme non spese o rinunce.

«In sinergia con queste misure – aggiunge Bongioanni – voglio ricordare l’impegno della Regione Piemonte a fianco dei nostri imprenditori agricoli anche sul fronte del monitoraggio climatico-meteorologico avanzato. Grazie all’accordo Regione-Diagram che abbiamo sottoscritto a Cheese a Bra, il prossimo 10 novembre la Fondazione Agrion e il settore Fitosanitario della Regione inizieranno l’installazione di 400 innovative capannine meteo sperimentali per un monitoraggio sempre più capillare e preciso delle condizioni climatico-ambientali sul territorio. L’incremento della rete di rilevamento consentirà di raccogliere dati meteorologici ad alta risoluzione spaziale, migliorando sensibilmente la capacità di generare allerta gelo puntuali e tempestivi e di attivare in modo efficace i sistemi di difesa attiva dal gelo in campo, permettendo agli agricoltori di intervenire nei tempi e nei modi più adeguati per la salvaguardia delle produzioni».

Ed ecco la ripartizione e le somme erogate suddivise per provincia.

Reti antigrandine

DOMANDE IDONEE E FINANZIABILI

Provincia

NUMERO DOMANDE

NUMERO AZIENDE

Spesa AMMISSIBILE

CONTRIBUTO CONCEDIBILE

AT

3

3

€ 22.643,66

€ 11.321,84

BI

4

3

€ 33.351,43

€ 16.675,72

CN

322

195

€ 6.769.414,57

€ 3.384.708,46

NO

2

2

€ 16.744,19

€ 8.372,10

TO

9

9

€ 123.597,22

€ 61.798,63

TOTALE

340

212

€ 6.965.751,07

€ 3.482.876,75

Impianti antigelo

DOMANDE IDONEE E FINANZIABILI

Provincia

NUMERO DOMANDE

NUMERO AZIENDE

Spesa AMMISSIBILE

Contributo CONCEDIBILE

AL

1

1

€ 48.000,00

€ 24.000,00

AT

1

1

€ 28.000,00

€ 14.000,00

BI

1

1

€ 9.600,00

€ 4.800,00

CN

55

42

€ 2.835.182,36

€ 1.417.591,18

TOTALE

58

45

€ 2.920.782,36

€ 1.460.391,18

Ecco il Piano Strategico di EDISU Piemonte

Residenzialità, servizi e innovazione per un diritto allo studio più vicino agli studenti e al territorio 

EDISU Piemonte ha presentato il nuovo Piano Strategico di Mandato 2025–2029. Servizi efficienti e moderni, legami con il territorio e attenzione agli studenti sono i punti centrali del documento che fissa gli obiettivi e le linee di sviluppo dell’Ente, attraverso un modello di diritto allo studio in grado di unire sostegno economico a un welfare studentesco attento alla qualità della vita e alla crescita personale dei ragazzi.

«Fin dai primi mesi dopo l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione ho sentito forte l’esigenza di lavorare a un piano che individuasse obiettivi strategici e priorità di EDISU Piemonte per orientare la nostra azione, costantemente rivolta agli studenti e alla concretizzazione dell’articolo 34 della Costituzione. Il piano si fonda su tre direttrici: diffusione sul territorio, sostenibilità e innovazione. Criteri operativi attraverso cui l’Ente vuole rispondere in modo concreto alle esigenze dei borsisti e del territorio» ha dichiarato il presidente di EDISU Piemonte Roberta Piano.

Tra i pilastri del Piano Strategico le borse di studio e i servizi di residenzialità. EDISU Piemonte si impegna a rafforzare le attività di accertamento, revoca e recupero dei crediti nei confronti di chi non risulta in linea con i criteri previsti dal bando, per assicurare un utilizzo sempre più corretto e trasparente delle risorse disponibili.

Per rispondere a una popolazione universitaria in costante crescita sul territorio regionale, entro il 2028 saranno realizzate quattro nuove residenze universitarie a Torino, Grugliasco, Novara e Savigliano, per un totale di 682 nuovi posti letto e un investimento complessivo di 88 milioni di euro, finanziati grazie al V bando ministeriale della Legge 338/2000. A questi si aggiungeranno entro fine 2026 i circa mille posti letto frutto di convenzione con soggetti privati nell’ambito del decreto ministeriale 481/24 per il potenziamento della residenzialità universitaria grazie ai fondi del Pnrr.

L’Ente regionale per il diritto allo studio nelle sue azioni future porrà anche grande attenzione al tema dell’orientamento, che verrà potenziato grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’obiettivo di far conoscere le opportunità di sostegno agli studenti delle scuole superiori e favorire scelte universitarie consapevoli.

«Nei contenuti di questo piano e nel nostro lavoro quotidiano — ha concluso il presidente Roberta Piano — c’è la volontà di costruire un Ente che agisce con responsabilità, visione strategica e operatività concreta, per un sistema universitario inclusivo, che sostiene e valorizza i talenti dei giovani, capaci e meritevoli anche se privi di mezzi».

«Il nuovo Piano Strategico di EDISU Piemonte si inserisce perfettamente nel cambio di passo che, come Giunta Cirio, abbiamo impresso in questi anni al diritto allo studio: anche grazie alla collaborazione con un sistema accademico virtuoso, siamo diventati sempre più attrattivi e siamo riusciti finalmente a dare un sostegno adeguato anche ai figli delle vittime del dovere. Ora vogliamo lavorare a sostenere maggiormente i capaci e soprattutto i meritevoli, anche se privi di mezzi. La nostra azione  in questi anni è stata chiara e coerente: abbiamo moltiplicato le risorse, incrementato le residenze e i servizi, riconosciuto maggiore attenzione agli studenti. EDISU si muove nella stessa direzione, con una strategia che valorizza il merito, rafforza la trasparenza nell’utilizzo delle risorse e offre nuove opportunità a una popolazione studentesca in continua crescita. Questo piano guarda al futuro con coraggio e concretezza: investire sul diritto allo studio significa investire sul capitale umano della nostra Nazione. Continueremo a farlo con determinazione, perché ogni giovane possa trovare in Piemonte un luogo in cui crescere, formarsi ed esprimere il proprio talento» ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte.

Studenti, boom di adesioni per la tessera trasporti gratuita

Superata la quota di 60.000 adesioni alla tessera «Piemove: Piemonte, viaggia, studia», l’iniziativa che consente agli studenti universitari under 26 di effettuare gratuitamente viaggi illimitati su tutta la rete urbana di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e, nelle ultime settimane, anche di Verbania.

La misura è finanziata dalla Regione Piemonte con oltre 37 milioni di euro tra risorse proprie e del Ministero dell’Ambiente, con il contributo di Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte orientale, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

In tutto sono 60.503, al momento, le adesioni a Piemove sulla piattaforma. A trainare sono gli studenti dell’Università di Torino con 38.553 adesioni, seguiti da quelli del Politecnico di Torino con 19.291 e dell’Università del Piemonte Orientale, che ne ha registrate finora 2.659.

«Questi numeri in continuo aumento confermano che Piemove funziona e che abbiamo compiuto un’operazione innovativa, la prima di questo tipo in Italia, davvero capace di saldare insieme diritto allo studio, politiche giovanili e tutela dell’ambiente – evidenzia il presidente della Regione Alberto Cirio, con il vicepresidente con delega al Diritto allo studio universitario Elena Chiorino e gli assessori ai Trasporti Marco Gabusi e all’Ambiente Matteo Marnati – Con Piemove, il Piemonte e i suoi atenei diventano sempre di più attrattivi e accoglienti per chi li sceglie per il proprio percorso accademico e formativo. Unendo mobilità sostenibile, diritto allo studio e tutela ambientale la misura guarda al futuro, perché spinge i più giovani a scegliere il trasporto pubblico per i propri spostamenti in città».

La rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi, quello del Politecnico Stefano Corgnati e il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Menico Rizzi ribadiscono che Piemove è «uno strumento concreto per agevolare gli spostamenti e ridurre l’impatto ambientale, unendo università, istituzioni e studenti in un progetto comune che oggi conferma un indice di gradimento molto alto da parte degli studenti».

A questi obiettivi contribuisce in modo determinante anche il sostegno delle Fondazioni bancarie. Il presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli, sottolinea come «Piemove rappresenti un esempio virtuoso di cooperazione tra istituzioni, università e sistema filantropico riuscito a fare breccia nei ragazzi, che hanno risposto positivamente cogliendo un’opportunità importante che mette insieme il diritto ad una mobilità sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e il diritto a studiare negli atenei piemontesi».

La presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi, sottolinea che «Piemove rappresenta un segno tangibile di attenzione verso la sostenibilità, la coesione e la responsabilità condivisa e la crescita costante delle adesioni conferma la forza di questa visione comune tra Regione, Atenei e popolazione studentesca: costruire insieme un territorio più accessibile, più equo e più aperto al mondo».

Le adesioni

Le adesioni arrivano da ogni angolo del Piemonte. In particolare, 30.565 quelle di chi vive a Torino e provincia, di cui 23.485 da studenti iscritti a UniTo, 6.663 da studenti PoliTo e 417 da ragazzi iscritti all’Università del Piemonte orientale.

Dal Cuneese sono arrivate 4.344 adesioni, di cui 3.578 da iscritti a UniTo, 720 da iscritti a PoliTo e 46 da iscritti a UPO.

Dall’Astigiano sono giunte 1.621 adesioni, di cui 1.228 da iscritti a UniTo, 256 da iscritti a PoliTo, 137 da iscritti UPO.

Dall’Alessandrino ne sono pervenute 1.350, di cui 683 da iscritti a UniTo, 276 da iscritti a PoliTo e 391 da iscritti UPO.

Dal Biellese ne sono state inviate 1.067, di cui 716 da iscritti UniTo, 163 da iscritti PoliTo, 188 da iscritti UPO.

Dal Novarese le adesioni sono 1.042: qui a trainare le richieste di studente dell’Università del Piemonte orientale, 704, seguite da 266 adesione di studenti iscritti a UniTo e 72 da iscritti a PoliTo.

Dal Vercellese sono arrivate 802 adesioni, di cui 457 da iscritti a UniTo, 112 da iscritti a PoliTo, 233 da iscritti UPO.

Dal Verbano Cusio Ossola, infine, ne sono state inoltrate 192, di cui 112 da iscritti UniTo, 22 da iscritti PoliTo, 58 da iscritti UPO.

A conferma della capacità di attrazione delle università regionali per gli studenti di altre zone d’Italia, sono significativi anche i numeri delle richieste in arrivo da fuori Piemonte: spiccano le province di Lecce (720), Aosta (629), Imperia (589), Ragusa (567), Savona (528), Milano (423) e Trapani (406).

Continuano poi a crescere le adesioni degli studenti internazionali che non posseggono carta d’identità elettronica o Spid, a cui è dedicato un percorso specifico sulla piattaforma https://bip.piemonte.it Ad oggi sono 3.700.

Caricamento e spedizione delle tessere

Come è noto Piemove può essere caricato su una carta Bip, qualora già in possesso degli studenti: finora questa possibilità è stata utilizzata da 38.009 ragazzi.

Sono invece 18.636 le tessere Piemove spedite a casa. Questo il dettaglio per provincia: 11.154 Torino, 1.711 Cuneo, 866 Asti, 766 Alessandria, 735 Novara, 503 Biella, 418 Vercelli, 102 Verbano Cusio Ossola.

Da segnalare anche 433 tessere inviate a domicili indicati in Liguria (178 Savona, 153 Imperia, 102 Genova), 273 in provincia di Aosta, 254 in provincia di Milano.

Da gennaio coinvolti anche Conservatori e Accademie

In queste settimane la Regione sta proseguendo i colloqui con i Conservatori, le Accademie e altre realtà accademiche che hanno sede nei Comuni capoluogo e che hanno manifestato la volontà di aderire a Piemove, in modo da offrire pari opportunità a tutti gli studenti che scelgono il Piemonte per il proprio percorso di formazione. A breve saranno stipulati i relativi protocolli in modo che i loro studenti possano usufruire della misura da gennaio 2026.

Teli climatici sul monumento a Cavour

Questa mattina Extinction Rebellion ha ricoperto la statua di Camillo Cavour in piazza Carlina, con teli termici e grandi cartelli che recitano “Tassare i ricchi, fermare il collasso climatico”. Alla vigilia della COP30 a Belem, in Brasile, il movimento denuncia “le responsabilità dei super-ricchi nell’aggravarsi della crisi climatica e il sostegno politico e fiscale che Governo e Regione continuano a offrire a chi inquina di più”. Quegli stessi teli che vengono solitamente utilizzati per soccorrere la popolazione in seguito a eventi catastrofici, come le alluvioni, o durante i soccorsi in mare, afferma Extinction Rebellion “vengono posti sul monumento simbolo dell’Italia unita, laica e costruita sul diritto. Un’Italia tradita da chi ora la governa, a livello nazionale e locale, dove a pagare sono le persone e le popolazioni più fragili e più esposte a inquinamento e disastri climatici”.