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CRONACA- Pagina 6

Il FAI promuove la 33esima edizione della “Tre Giorni per il Giardino”

Da giovedì 1⁰ a domenica 4 maggio al castello e parco di Masino, sul tema del “giardino possibile – il tempo e la cura”

È “Il giardino possibile. Il tempo, la cura” il tema della XXXIII edizione primaverile della “Tre Giorni per il Giardino”, tra le più importanti e apprezzate manifestazioni florovivaistiche d’Italia, che si svolgerà quest’anno straordinariamente nell’arco di quattro giornate, da giovedì 1⁰ a domenica 4 maggio, al Castello e Parco di Masino, Bene del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano a Caravino, in provincia di Torino.

Da oltre trent’anni l’evento si pone l’obiettivo di appassionare un pubblico sempre più ampio alla cultura del giardinaggio, alla cura del verde e alla conoscenza di semi, piante, fiori e frutti.

La mostra mercato organizzata dal FAI, curata da Emanuela Orsi Borio, ospiterà oltre cento vivaisti provenienti da tutta Italia ed espositori altamente specializzati, che proporranno piante e idee per il giardino, presentando e suggerendo, accanto alle soluzioni tradizionali, nuove possibilità e pratiche originali che favoriscano non solo la bellezza, ma capaci anche di mettere in evidenza la sostenibilità nella cura del verde.

Il tempo e la cura sono i temi al centro di questa edizione; grande o piccolo che sia, infatti, il giardino ci insegna che la cura e la manutenzione sono atti di conoscenza e relazione. Dalla progettazione iniziale all’impianto, fino al mantenimento quotidiano, ogni giardino è un luogo di trasformazione continua, che evolve grazie alla cura costante nel tempo, in un dialogo incessante tra uomo e natura. Seminare, coltivare, prendersi cura di un orto o di una semplice pianta in vaso significa anche riscoprire il tempo ciclico della natura e l’importanza del tempo dedicato all’osservazione e all’ascolto dei suoi ritmi. Oggi, più che mai, nell’era del cambiamento climatico e della fragilità ambientale, le risorse del tempo e della cura sono essenziali per garantire la conservazione e lo sviluppo della vita sulla Terra.

Il ricco programma culturale rifletterà, attraverso un ampio ventaglio di esperienze e testimonianze, il tema del tempo e della cura, declinato in quattro diversi aspetti. Dal tempo del FAI, esperti e giardinieri condivideranno l’esperienza che il FAI porta avanti nei suoi Beni: 50 anni di impegno nella cura del patrimonio naturalistico e ambientale, tra giardini storici, aree verdi, agricole e naturali, al tempo della storia, dalla cultura dei giardini nell’antico Egitto a cura del Museo Egizio di Torino al restauro architettonico e botanico degli Orti del Redentore a Venezia, a cura dell’architetto Paolo Pejrone, fino al modello contemporaneo di giardino urbano dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. Si affronterà anche il tema del tempo della cura, dall’esperienza del Bosco di Rogoredo come occasione di rinascita ambientale e sociale al riscatto dei “giardinieri detenuti” nel carcere Milano Bollate tramite la cura di piante e giardini. Per finire, il tempo dedicato all’osservazione e all’ascolto della natura, dal modello produttivo “a tempo di natura” di Eleonora Giuliodori, agronoma ed ex giardiniera del National Trust, alle sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura silenziosamente ci suggerisce, raccontate nel libro “La natura lo fa meglio (e prima)” di Giulio Volpi.

Questi e altri approfondimenti accompagneranno la “Tre Giorni per il Giardino” in un ricco programma di presentazioni, incontri e laboratori (programma in allegato).

Il 2025 è anche l’anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario del FAI: cinquant’anni di attività nel campo della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, dell’ambiente e del paesaggio italiano. Un impegno che si concretizza nella cura, quotidiana e appassionata, di luoghi d’arte e natura del nostro Paese, affinché le presenti e le future generazioni possano imparare a conoscerli e amarli.

Nel 2025 l’edizione primaverile della “Tre Giorni per il Giardino” inaugura la campagna #FAIbiodiversità, volta a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare la ricchezza delle specie animali e vegetali, messa a rischio dal cambiamento climatico e dal sovrasfruttamento e inquinamento delle risorse naturali. Partecipando alla “Tre Giorni”, dal 1° al 4 maggio, e alle “Camminate nella biodiversità” nei Beni FAI – sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 maggio – i visitatori potranno approfondire la conoscenza di varietà, habitat ed ecosistemi e scoprire buone pratiche di tutela, facendole proprie e contribuendo così a ripristinare un dialogo equilibrato e sostenibile con la natura.

La madrina della Tre Giorni per il Giardino 2025 è Anna Zegna.

L’evento si svolge con il Patrocinio di Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.
Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2025” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, Partner degli eventi istituzionali e Acqua Ufficiale della Fondazione, e al prezioso contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2005, che rinnova per il tredicesimo anno consecutivo la sua storica vicinanza all’iniziativa; due sinergie pluriennali strategiche e virtuose, da sempre fondate su medesimi obiettivi e valori, che si sono consolidate negli anni con la realizzazione di numerosi progetti. Grazie anche a BRT per il primo anno vicina alla Fondazione in qualità di sponsor del calendario eventi nei Beni. Una nuova collaborazione nata con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare le persone e le comunità alle bellezze del nostro Paese.

Per maggiori informazioni e acquisto dei biglietti, si può visitare il sito www.tregiorniperilgiardino.it

Mara Martellotta

Una Carta che dopo 80 anni è più attuale che mai

Era il 19 dicembre del 1943 quando sei giovani attivisti nella resistenza, due provenienti dalla Valle d’Aosta (Émile Chanoux ed Ernesto Page) e quattro dalle Valli valdesi (Giorgio Peyronel, Mario
Alberto Rollier, Gustavo Malan e Osvaldo Coïsson) sottoscrissero la Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, più nota come “Carta di Chivasso.” La Carta di Chivasso in certi versi, trova ispirazione nello scritto Per un’Europa libera e unita, conosciuto come Manifesto di Ventotene, redatto, nel 1941, da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mentre si trovavano al confino. La Carta di Chivasso pone l’accento sulle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni alpine che la rendono assolutamente peculiare e, appunto,
complementare rispetto al Manifesto di Ventotene. L’aggettivo “locale” viene utilizzato ben quindici volte ed è certamente il termine, non a caso, più ricorrente nel testo della Dichiarazione. L’intuizione dei redattori della Carta di Chivasso evidenzia la  stretta correlazione la dimensione locale con quella europea e di avere compreso, in anticipo e con estrema lucidità, l’importanza di coniugare il futuro assetto repubblicano dell’Italia, su base regionale, con un’organizzazione, a livello continentale, di tipo federale. L’intento principale era quello di impedire il ritorno di uno Stato accentratore e oppressore, in particolare nei confronti delle comunità locali connotate da una lingua da quelle della maggioranza della popolazione.

GD

Piemonte: Plastic Free in azione nel weekend

In 9 località dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco

Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”. L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica. I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.

L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Freecelebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.

Anche il Piemonte sarà protagonista con 9 appuntamenti coordinati dalla referente regionale Flavia Faccia: sabato 26 aprile ad Alessandria, Castelletto d’Orba (AL), Biella (BI), Caraglio (CN), Borgaro Torinese, Moncalieri, Torino (TO) e domenica 27 aprile a Cuneo (CN) e Alpignano (TO).

Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.

Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 41 appuntamenti coinvolgendo circa 400 persone e rimuovendo 7.830 chili di plastica e rifiuti. Quasi 1.200, inoltre, gli studenti sensibilizzati.

Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it

Dalla finestra spara ai vicini di casa e alla polizia

È finito in carcere l’ottantottenne di Cossila San Grato nel Biellese  che giovedì ha sparato contro una vicina di casa e contro i poliziotti usando un’ arma in suo possesso, un residuato bellico non denunciato. Infastidito dal passaggio sotto la propria abitazione aveva prima lanciato sulla strada alcune bottiglie d’acqua e dopo  si era messo a sparare anche verso gli agenti che poi sono riusciti a disarmarlo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Cosap: “Ancora violenza in piazza”

Ancora una volta, una manifestazione a Torino è degenerata in violenza.
I fatti avvenuti il 24 aprile, durante la fiaccolata conclusasi in Piazza Castello, confermano un
preoccupante copione che si ripete ormai da anni: gruppi violenti approfittano delle celebrazioni per
scatenare caos e accaparrarsi il palco.
Le immagini della Polizia stretta tra le transenne mostrano l’odio verso chi indossa la divisa, ma
anche la tolleranza verso i violenti da parte di chi dovrebbe garantire la sicurezza pubblica. È
inaccettabile che, anno dopo anno, si permetta ai soliti violenti di trasformare una ricorrenza nazionale
in un teatro di scontri. Ormai il 25 aprile, invece di essere una giornata di unità e memoria, diventa ogni anno il solito copione di aggressioni e disordine.
Le immagini che circolano con la Polizia costretta ad indietreggiare e ad essere rinchiusa circondata
dalle transenne non fotografano solo la violenza contro le Forze dell’Ordine, ma evidenziano anche
la tolleranza verso i violenti nelle decisioni immediate da parte di chi dovrebbe gestire l’ordine
pubblico; si dovrebbe cercare innanzitutto di evitare simili accadimenti che mettono in pericolo
l’incolumità dei colleghi, come infatti avvenuto. Anche ieri abbiamo contato 5 feriti tra le forze
dell’ordine che sia aggiungono alle già decine di feriti da inizio anno in episodi di manifestazioni
nella sola provincia di Torino. Chiediamo che questi episodi non si ripetano più e che venga messa
fine alla mattanza di colleghi feriti in ordine pubblico!”
Il COSAP ribadisce la necessità di un cambio di passo nelle strategie di ordine pubblico e di maggior
protezione per gli operatori, troppo spesso lasciati soli di fronte alla violenza organizzata.

COSAP, Raffaele Pascarella

Segretario Generale Provinciale

Ragazzo di 20 anni trovato morto in un canale

È stato ritrovato in acqua il corpo senza vita del 20enne pakistano che era caduto martedì sera nel canale Quintino Sella a Novara. Sono intervenuti i Vigili del fuoco con i sommozzatori giunti da Milano, Verbania e Torino. Il corpo del ragazzo era incastrato fra la vegetazione acquatica ad alcuni metri di profondità.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Dal 1° dicembre tutele europee per l’artigianato artistico Made in Piemonte 

A partire dal prossimo 1° dicembre, le eccellenze dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale del Piemonte e dell’intero Made in Italy potranno contare su un’importante forma di tutela in più: il marchio europeo di qualità Indicazione Geografica Protetta (IGP). Finora riservato esclusivamente ai prodotti agroalimentari, questo riconoscimento rappresenta uno strumento fondamentale anche nella lotta alla contraffazione e alla falsificazione dei manufatti artigianali.

Questa possibilità riguarderà da vicino anche le imprese artigiane torinesi e piemontesi, che potranno così valorizzare e proteggere le proprie produzioni attraverso la richiesta di registrazione del marchio IGP, evidenziandone la specificità e il legame con il territorio.

L’estensione del marchio IGP ai prodotti artigianali è prevista dal Regolamento (UE) 2023/2411, che amplia il sistema di tutela delle indicazioni geografiche a quei beni la cui qualità, reputazione o caratteristiche risultano strettamente connesse al territorio di origine.

Per ottenere il riconoscimento, i manufatti dovranno soddisfare tre criteri principali: provenire da un’area geografica ben definita (sia essa un luogo, una regione o uno Stato), possedere caratteristiche o una reputazione attribuibili alla loro origine geografica e prevedere almeno una fase della produzione all’interno di tale zona.

«Con questo nuovo strumento avremo, finalmente, un riconoscimento giuridico e commerciale delle competenze tradizionali e dell’identità culturale dei territori – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – che garantirà trasparenza e qualità ai consumatori e contribuirà in modo concreto alla difesa del Made in Italy e Made in Piemonte. L’artigianato artistico, inoltre, costituisce un grande patrimonio culturale ed economico e rappresenta nel mondo l’emblema del gusto, della creatività, dell’unicità del made in Piemonte. Per la sua capacità di essere pezzo unico e su misura è per la nostra regione un’enorme risorsa creativa e reattiva contro l’omologazione del gusto indotta dalla globalizzazione e rappresenta la difesa della memoria, dell’identità e della diversità».

Il 25 Aprile a Ozegna

A Ozegna si sono svolte le celebrazioni per la Festa della Liberazione. È intervenuto il Consigliere regionale Sergio Bartoli insieme al Vice Sindaco Federico Pozzo, alla Giunta, ai Consiglieri comunali, ai cittadini, alle Associazioni, agli Alpini, alle forze dell’ordine, al mondo del volontariato e a tutte le forze vive del territorio.

“Un momento di memoria e gratitudine verso chi ha sacrificato tutto per garantirci libertà e democrazia.
Ricordare il passato non è solo un dovere: è un impegno quotidiano per costruire un futuro più giusto, più unito, più umano. La libertà è una conquista da difendere, ogni giorno”, ha commentato il consigliere Bartoli.

Il 25 Aprile a Volpiano

 «La libertà non è mai conquistata una volta per tutte, va custodita ogni giorno» – Il Sindaco Panichelli richiama all’impegno e alla memoria

 Volpiano ha celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione con una cerimonia solenne che ha visto la partecipazione delle autorità cittadine, delle associazioni d’arma e civili, dei ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (CCRR) e di un pubblico numeroso e partecipe.

La commemorazione si è aperta con la commemorazione in suffragio dei caduti, officiata dal parroco Don Marco Ghiazza, cui ha fatto seguito il tradizionale corteo fino al Parco della Rimembranza, accompagnato dalle note della sempre presente Filarmonica Volpianese.

Dopo l’alzabandiera e l’inno nazionale, si sono susseguiti i momenti ufficiali di ricordo.

A nome del CCRR è intervenuta la quattordicenne Vittoria Ceglie, che ha sottolineato con parole fresche e profonde l’importanza della memoria storica, dei valori della libertà e della pace: “Oggi celebriamo il giorno in cui i cittadini si riappropriarono delle loro libertà e dei loro diritti, uscendo dall’orrore e dall’oppressione della dittatura e della guerra. La libertà è un diritto fondamentale insieme alla facoltà di espressione. Noi ragazzi vogliamo ricordare che i diritti umani devono sempre essere al centro della nostra vita quotidiana”.

Il Sindaco Giovanni Panichelli, nel suo intervento, ha aperto la riflessione leggendo un intenso brano del partigiano Giuseppe Colzani, richiamando l’emozione della notte prima della Liberazione: “Avevo due paure: la prima era quella di uccidere, la seconda era quella di morire. Poi venne la notte del silenzio, e infine spuntò l’alba ed era il 25 aprile”.

Panichelli ha poi ricordato il contesto storico e i numeri drammatici della Resistenza, sottolineando come, dietro ogni cifra, ci siano volti, storie e sacrifici di uomini, donne e giovani che lottarono per la libertà: “Celebriamo non solo una vittoria militare, ma il coraggio e la dignità di chi ha scelto la libertà a costo della propria vita. È nostro compito oggi difendere quei valori, sapendo che la libertà non è mai conquistata una volta per tutte”.

In apertura della celebrazione, il Sindaco ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della cerimonia: “Un ringraziamento particolare va a Don Marco per la consueta disponibilità e partecipazione. All’Arma dei Carabinieri, qui presente con il nuovo comandante Americo Celani, che si sta inserendo nella nostra comunità con grande impegno e collaborazione. Un grazie alle associazioni d’arma: l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Bersaglieri e gli Alpini, ai quali va anche il nostro plauso per il continuo supporto nella gestione di questo luogo. Un saluto speciale al nuovo capogruppo degli Alpini, Claudio Giovale, al quale auguriamo buon lavoro. E ancora grazie a tutte le associazioni presenti, alla Polizia Municipale, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato, alla Croce Bianca e alla Filarmonica e naturalmente all’Istituto Comprensivo rappresentato oggi qui dalla Dirigente Scolastica Stefania Prazzoli e da diverse docenti. La vostra presenza testimonia una comunità viva e unita.”

La cerimonia si è conclusa in un clima di grande partecipazione e riflessione, con l’impegno rinnovato a mantenere viva la memoria e a trasmettere alle nuove generazioni i valori di libertà, democrazia e pace conquistati con tanto sacrificio.

Prevenzione di piazza, visite ed esami gratuiti al Villaggio della Salute di Borgaro 

Il 18 maggio, a partire dalle 9.30, Bergamo Torinese ospiterà la terza edizione della Giornata della Prevenzione per la tutela della Salute, dove sarà possibile effettuare visite ed esami medici per l’intera giornata. L’evento è promosso dalla pubblica assistenza ANPAS Croce Verde di Torino sezione di Borgaro- Caselle, dal Comune di Borgaro Torinese da medici e infermieri dell’azienda Sanitaria locale di Cirié, Chivasso e Ivrea, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza dei controlli periodici e della diagnosi precoce per la prevenzione di malattie e tumori. A riguardo, nella giornata della prevenzione 2023, sono stati eseguite 384 esami, saliti a 501 nell’edizione del 2024. Complessivamente, nelle due edizioni precedenti, sono stati riscontrati 75 casi da sottoporre ad approfondimenti diagnostici. Per le visite gratuite dermatologiche, urologiche, spirometriche e senologiche è necessario prenotarsi via mail all’indirizzo giornatadellaprevenzione@croceverde.org. L’accesso sarà libero per le visite cardiologiche con elettrocardiogramma per lo screening ematico cardiovascolare e per il controllo della prevenzione del glaucoma.

“Molte persone convivono con patologie croniche senza saperlo – spiega Stefano Dinatale, medico di medicina generale di ASL To 4 , che valuta l’iniziativa della Giornata della Prevenzione come rivolta a persone che si considerano in buona salute – il diabete, ad esempio, può restare silente a lungo, così come l’ipertensione. Ecco perché è fondamentale sottoporsi a controlli periodici, anche quando ci si sente bene. Eventi come il Villaggio della Salute offrono esami gratuiti per diffondere la cultura della prevenzione. Occorre imparare a prendersi cura di sé anche attraverso corretti stili di vita, alimentazione sana, attività fisica e stop alle cattive abitudini. Durante le scorse edizioni della Giornata della Prevenzione sono stati scoperti casi di persone ignare del loro problema di salute che, grazie alla diagnosi precoce, hanno potuto intervenire subito migliorando la loro qualità di vita. Non sottovalutiamo i piccoli segnali quali difficoltà a salire le scale, risvegli notturni e affaticamento. Possono essere campanelli d’allarme. Partecipare a queste iniziative è un gesto di responsabilità e un’occasione per conoscere da vicino il mondo del volontariato sanitario come quello della Croce Verde, fatto da persone che donano il proprio tempo per il bene della comunità”.

Mara Martellotta