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Città della Salute: “Camici vietati al bar”, la replica dei sindacati

Riceviamo e pubblichiamo

“Camici al bar? Noi pensiamo alla sanità. E la direzione?”

La direzione generale della Città della Salute e della Scienza ha deciso di vietare l’uso di
camici e divise nei bar e nelle mense aziendali. Un principio condivisibile, perché l’igiene
è fondamentale, ma non ci facciamo certo impressionare da questo “grande
provvedimento”. Noi siamo lavoratori, non topi che scappano davanti al gatto.
Se la direzione vuole giocare, spieghiamo bene le regole: qui nessuno è contrario
all’igiene, anzi, siamo noi i primi a voler lavorare in un ambiente pulito e sicuro. Ma
sappiamo distinguere tra una regola ribadita per facciata e le vere priorità della sanità
pubblica.

Se davvero si vuole tutelare la salute, allora la domanda è una sola: quando si
affronteranno i problemi veri? O si continuerà a ignorare il convitato di pietra della sanità
pubblica, ovvero le condizioni di lavoro e di igiene nelle strutture ospedaliere?
– Ferie arretrate che si accumulano senza soluzione: ci sono medici che hanno migliaia
di ore di ferie non godute. Solo al CTO, la dirigenza medica ha accumulato 8.696,5 ore
di ferie residue, mentre alle Molinette si arriva a 38.566,5 ore. Se l’igiene è una priorità,
perché non garantire ai lavoratori il diritto al riposo per evitare personale esausto e
strutture sempre sotto pressione?

– Sanificazioni e DPI adeguati: perché si parla di camici nei bar ma non della mancanza
di presidi nei reparti?
– Personale sufficiente: perché si impongono nuove regole ma nessuno parla del carico
di lavoro insostenibile?
– Strutture dignitose: perché la direzione si concentra su dettagli di immagine, mentre i
pazienti affrontano reparti sovraffollati e attese interminabili?

Vogliamo parlare dei veri problemi di igiene e camici?

Parliamo di igiene? Bene, allora affrontiamola seriamente. Più di cinque anni fa sono
stati installati nei corridoi e adiacenti ai reparti armadi automatici per la distribuzione
delle divise, con l’idea che ogni lavoratore potesse depositare la divisa sporca e
prelevarne una pulita ogni mattina tramite il proprio badge. Questo sistema è in uso in
altri ospedali da anni – come negli Spedali Civili di Brescia – ma da noi non è mai
entrato in funzione.

I colleghi che lavorano su più presidi non hanno la possibilità di avere divise in ogni sede
e sono costretti a portarsi dietro il camice, con tutti i problemi igienici che ne derivano. Il
servizio di lavaggio presenta carenze croniche: i tempi di attesa per il lavaggio e la
consegna sono lunghissimi, i camici sono pochi, spesso riciclati e stracciati.
Per non parlare dei camici piombati: nei nostri ospedali non è mai stato istituito un vero
servizio di lavanderia per questi dispositivi, al contrario di quanto avviene in altre
strutture sanitarie (come nell’ASL TO5). Un DPI di sala operatoria non può essere
semplicemente pulito con una spugnetta, ma deve essere adeguatamente sanificato.
Anche sulle divise di sala operatoria siamo al collasso: le carenze sono evidenti, si cerca
di ovviare con materiale monouso, con costi esorbitanti e conseguenze anche
sull’impianto di aerazione. I filtri dell’aria si intasano di residui di tessuto monouso
scadente, compromettendo ulteriormente la sicurezza dell’ambiente di lavoro.
Ed ecco l’ossimoro ideologico: da una parte si impone una rigida regola sui camici nei
bar, dall’altra si ignora completamente la gestione dell’igiene dove davvero conta, nei
reparti e nelle sale operatorie. Si chiede rigore ai lavoratori ma si accetta il
pressappochismo nella gestione delle forniture e della sanificazione.

I veri problemi della sanità ignorati dalla Direzione
Se la Direzione fosse davvero interessata al benessere dei lavoratori e alla qualità
dell’assistenza sanitaria, allora affronterebbe i problemi reali, anziché concentrarsi su
misure di facciata.

Problemi che restano ancora oggi irrisolti:
– Ferie non godute
-Eccedenze orarie non recuperate
-Carenza di personale
– Pronte disponibilità illecite
– Imminente blocco delle convenzioni per la libera professione a causa di una Direzione
cieca e assente che non garantisce il diritto ALL’ALPI dei medici
– Ambulatori istituzionali carenti in personale ed apparecchiature
– Campagna mediatica del Commissario senza alcuna convocazione dei rappresentanti
dei lavoratori

Potremmo continuare a lungo, perché non abbiamo ancora visto un provvedimento
degno di attenzione. I problemi reali sono questi, e finché resteranno irrisolti,
continueremo a denunciare l’ipocrisia della Direzione.
Dunque, se vogliamo parlare di igiene, facciamolo fino in fondo. Il problema non è il
camice al bar, ma la gestione dell’igiene nei reparti, nelle sale operatorie e nei servizi di
lavanderia.

Le regole si rispettano, ma non siamo ingenui. Se la direzione generale vuole davvero
proteggere la salute pubblica, lo dimostri con azioni concrete.
Sottolineiamo che è con il nostro lavoro e condividendo con noi veri e grandi obiettivi
che si raggiungono risultati concreti.

Le Segreterie Aziendali Federazione CIMO-FESMED CGIL-FP

Torino in piazza per l’Europa

Nonostante una pioggia battente anche Torino è scesa in piazza a favore dell’Europa, realizzando una manifestazione che – a parte quella di Roma – è stata una delle più incisive e riuscite d’Italia. 

L’iniziativa è stata presa da un Comitato di cittadini volenterosi che tramite la portavoce, Rori Sforza, ha affermato che è giunto il momento in cui tutti i cittadini consapevoli devono fare la propria parte.  La richiesta rivolta agli organi di comunicazione, e ai  politici e alle istituzioni è stata chiara: “costruire gli Stati Uniti d’Europa per una Europa unita e federale” e, per intanto, sostenere tutte le iniziative dei Paesi e del Parlamento Europeo volte a creare la massima coesione fra gli Stati Europei in tutti i campi, a partire da quello della difesa comune. 

Insieme a tante cittadine e cittadini – tra cui molti giovani – sono stati presenti in piazza e sono intervenuti anche rappresentanti di partiti politici e istituzioni. Tra questi l’ex presidente della regione e parlamentare Europea Mercedes Bresso, con un forte intervento europeista e in sintonia con le posizioni pro – Ursula von der Leyen  del Partito socialista Europeo. In sintonia il segretario cittadino del P.D. Marcello Manzù, rafforzate da Andrea Turi di Più Europa e di Cristina Peddis di Azione che insieme hanno ribadito che la resistenza Ucraina e la libertà e l’indipendenza Ucraina sono quelle della stessa Europa, che altrimenti vedrebbe premiato il feroce neo imperialismo Russo di Putin e la spregiudicatezza e il cinismo di  Trump, con buona pace di un certo tipo di “pacifisti” alla Conte e alla Salvini.

Sempre sulla necessità di un Europa unita, ormai quasi unico faro di rispetto dei diritti umani e civili, della solidarietà e del progresso sociale e delle libertà fondamentali dovute ad ogni persona, è intervenuto Giampiero Leo, vice presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte e portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”.  Leo ha anche voluto ricordare, a fianco del profetico Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, il sogno europeo di De Gasperi, Schumann e Adenaurer, nel quale era compresa anche la costituzione della C.E.D. (Comunità europea di difesa).

Visione europeista solidale, umanitaria, ma altresì sostenitrice del diritto internazionale – così violentemente stracciato da Putin con l’invasione della Ucraina  – così ben interpretata e difesa dal grande Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Proprio con un lungo e caloroso applauso di stima e solidarietà a Sergio Mattarella sollecitato dalla Consigliera Regionale di Stati Uniti d’Europa, Vittoria Nallo, si è concluso l’happening con il desiderio e l’impegno di ritrovarsi presto a continuare questo lavoro.

Un telefono cellulare nella spazzatura del carcere

La notizia è stata resa nota dal Segretario Nazionale del SiNAPPe, Raffaele Tuttolomondo e riguarda l’ennesimo un nuovo ritrovamento di uno smartphone nel carcere di Biella. È stato scoperto nel corso del ritiro della spazzatura nell’area esterna. Il Sinappe richiama alla necessità di adeguata strumentazione per inibire l’utilizzo di telefonini “per evitare contatti non consentiti da parte dei detenuti a tutela della sicurezza degli stessi istituti e dell’ordine pubblico”

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Guardie ecologiche volontarie: un piccolo esercito di volontari

Un piccolo esercito di volontari ambientali, 209 persone formate ed esperte in campo ambientale e dislocate su tutto il territorio: 27 a Torino, 37 nella Valle di Susa, 36 nella zona Ovest, 29 nel Chierese-Carmagnolese, 31 nel Pinerolese, 25 nelle Valli di Lanzo, 7 nel Canavese, 13 nell’Eporediese e 4 nel Chivassese.

Sono 56 le donne e 50 i nuovi iscritti dal 2024, che hanno frequentato un impegnativo corso di formazione.
Sono le GEV, Guardie ecologiche volontarie della Città metropolitana di Torino, a disposizione del territorio per azioni di educazione ambientale nelle scuole, per supportare nell’applicazione dei regolamenti comunali per la tutela ed il benessere degli animali, di Polizia urbana, per la gestione dei rifiuti urbani e per attività di monitoraggio del territorio, anche, in caso di necessità, a supporto delle attività di Protezione Civile.
La Città metropolitana di Torino ha rinnovato nei giorni scorsi l’incarico di coordinatore delle GEV per il prossimo triennio a Massimo Ramello, che ha incontrato il consigliere metropolitano delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero per presentargli le attività in corso.
Sono numerosi i Comuni convenzionati con la Città metropolitana per usufruire di questo servizio, da Almese ed Avigliana a Pinerolo, passando per realtà grandi come Moncalieri e piccolissimi Comuni come Varisella e Balme.
“Siamo molto orgogliosi di questi volontari ambientali” commenta Sicchiero, che ridarà vita alla convenzione attivata anni fa dal Comune di Chieri. “Offrono decine di migliaia di ore di impegno all’anno e rappresentano un bell’esempio di impegno civico. Le nuove GEV sono giovani che porteranno nuova linfa”.

Torino torna sul podio delle Neuroscienze piemontesi

Giulia Imbiscuso del IIS Santorre di Santa Rosa di Torino vince per la seconda volta le Olimpiadi delle Neuroscienze in Piemonte e vola alla finale nazionale di Roma

Biologia e anatomia del cervello, memoria e malattie del sistema nervoso: la più forte di tutti in neuroscienze è Giulia Imbiscusoultimo anno del corso di Biotecnologie sanitarie all’IIS Santorre di Santa Rosa di Torino, che si e imposta sugli altri 60 studenti in gara per la finale regionale delle Olimpiadi in Piemonte. E ha già le idee molto chiare sul suo futuro: Giulia – che ha già vinto la finale nel 2023 – vuole diventare ricercatrice e, dopo il diploma, proseguirà gli studi in biologia o medicina.

La finale regionale piemontese delle Olimpiadi delle Neuroscienze si è svolta oggi all’Istituto di Anatomia dell’Università di Torino.  Giulia – che rappresenterà il Piemonte alla finale nazionale di Roma in programma il 16 e 17 maggio – ha gareggiato con i finalisti di 22 istituti superiori provenienti da tutto il Piemonte:  Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.

In tutta Italia sono oltre 200 le scuole iscritte alla quindicesima edizione delle Olimpiadi delle Neuroscienze, promosse dalla Società Italiana di Neuroscienze. In Piemonte – che con 22 scuole iscritte si aggiudica per il secondo anno il podio per il maggior numero di partecipanti – la gara è organizzata dalla prof.ssa Marina Boido del NICO – l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino.

«Trasmettere la passione per la ricerca e lo studio di questa affascinante materia per noi è il più grande risultato – commenta la prof.ssa Marina Boido, ricercatrice del NICO – Università di Torino – anche quest’anno vogliamo ringraziare i docenti che accompagnano gli studenti in questo percorso: vedere quanto impegno mettano nelle prove è sempre un’emozione fortissima. E chissà, magari un giorno Giulia diventerà una nostra collega, e avremo la soddisfazione di averla al nostro fianco in laboratorio».

NELLE FOTOGiulia Imbiscuso con le prof.sse Annarita De Luca e Federica Premoselli del IIS Santorre di Santa Rosa di Torino

Smog, fino a lunedì 17 marzo Confermato il livello 0 (bianco)

Prosegue fino a lunedì 17 marzo 2025 compreso – prossimo giorno di controllo – l’applicazione delle sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Villanova d’Asti, un monumento al generale Claudio Graziano

Villanova d’Asti ha dedicato un monumento al generale degli alpini Claudio Graziano, di origini villanovesi, morto lo scorso giugno in tragiche circostanze. La commemorazione  ieri davanti al Municipio con l’alzabandiera, accompagnata dalla filarmonica comunale. Poi nella chiesa di San Pietro la messa e il corteo fino al monumento, alla presenza di autorità militari e civili, amici e colleghi del generale provenienti da ogni parte d’Italia. Nato nel 1953 il generale Claudio Graziano frequentò la Scuola di Applicazione di Torino e l’Accademia militare di Modena. Nel 2007 il segretario generale dell’Onu gli conferì il ruolo di Force Commander nella missione in Libano e il coordinamento degli aiuti umanitari. Dal 2015 al 2018 è stato Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal 2018 al 2022 è diventato Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri e di Assonave.   fr

Horeca Expoforum, al Lingotto fino a martedì

Al Lingotto Fiere di Torino ha preso il via ieri la seconda edizione di Horeca Expoforum, manifestazione ideata e organizzata da GL events Italia. L’evento di riferimento per il settore della ristorazione, dell’ospitalità e del food & beverage prosegue fino a martedì 18 marzo. Oltre 200 i brand presenti su 14.000 mq di area espositiva. Ricco il programma di eventi, showcooking e competizioni, in collaborazione con le più importanti associazioni di settore come IFSE (Accademia di Alta Cucina di Piobesi Torinese), Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani) e FIC (Federazione Italiana Cuochi).
Nell’opening ufficiale del salone Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia ha sottolineato il ruolo cruciale del settore Ho.Re.Ca. per l’economia e il territorio. «L’Ho.Re.Ca. è un motore del turismo e della crescita locale – ha spiegato –. Horeca Expoforum nasce per offrire un palcoscenico all’innovazione, al business e alla formazione, creando un punto d’incontro indispensabile tra aziende, professionisti e istituzioni».
I rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria sono quindi intervenuti elogiando la manifestazione che sin dal suo avvio ha riscontrato un grande interesse e coinvolgimento da parte degli operatori del settore.
«Fare rete, lavorare insieme è fondamentale per il successo di ogni iniziativa e questa manifestazione molto partecipata lo conferma – ha detto Andrea Tronzano, Assessore Sviluppo attività produttive Regione Piemonte -. Horeca Expoforum, quest’anno di livello internazionale, è un evento importante per il Piemonte e per tutto il nostro “sistema accoglienza”».
«Questa seconda edizione arriva in un momento particolarmente positivo per la città di Torino, da poco eletta capitale europea dell’innovazione – ha commentato Paolo Chiavarino, Assessore Commercio Città di Torino -. In città, così come in Piemonte, negli ultimi tempi il turismo è letteralmente esploso, gli alberghi sono pieni e registrano livelli di destagionalizzazione mai raggiunti  prima, così come i nostri 6000 tra bar e ristoranti che stanno registrando ottimi trend».
Nicola Scarlatelli, vicepresidente Camera di commercio di Torino ha spiegato che  «a Torino ci sono 15 mila aziende che operano nel settore dell’Ho.Re.Ca., il 7% della totalità delle imprese registrate in Camera di commercio. Mi fa quindi molto piacere che questa manifestazione così strategica per il settore sia stata organizzata a Torino, una città che merita sempre più di essere vissuta, frequentata e visitata e che, anche grazie alle iniziative e ai progetti della Camera di commercio, investe sempre più nell’accoglienza e nella ristorazione».
«Appuntamenti come Horeca Expoforum sono importanti per il nostro comparto perché ci consentono di incontrare le imprese di settore al fine di migliorare i nostri processi interni e incrementare il livello di qualità offerto nelle nostre strutture – ha dichiarato Tommaso Vineis, Tesoriere di Federalberghi Torino – Ringrazio GL events, di cui siamo hospitality partner, perché é impegnata in un dialogo sinergico con le realtà del territorio, tra cui Federalberghi Torino, per migliorare l’attrattività della nostra destinazione».
«La città sta cambiando e abbiamo un grande futuro nel turismo – ha aggiunto Fulvio Griffa – Presidente Assoturismo Confesercenti -. In questa direzione, Horeca Expoforum, che abbiamo voluto molto, è di fondamentale importanza». Gli ha fatto eco Federico De Giuli – Past President Gruppo Turismo e Cultura di Unione Industriali,  che ha richiamato l’attenzione anche sull’indispensabile ruolo della tecnologia nella filiera dell’accoglienza «così come l’intraprendenza degli imprenditori è fondamentale e manifestazioni come questa sono occasioni ideali per capire».
Giulio Trombetta – Presidente Exclusive Brands Torino, ha ricordato l’importanza di appuntamenti come questo per conoscere e sperimentare nuovi prodotti.
In video, un caloroso saluto è arrivato dallo chef Enrico Crippa, Presidente Bocuse Academy, che sarà al salone lunedì e martedì.
Rocco Pozzulo – Presidente Federazione Italiana Cuochi ha concluso rinnovando un ringraziamento a GL events Italia «con cui abbiamo collaborato non solo per il Bocuse d’Or, ma anche per le numerose competizioni che si svolgeranno qui in questi giorni».
A questo proposito Ganzer ha ribadito: «in questa edizione, mi fa particolarmente piacere aver portato da Rimini a Torino la selezione della squadra italiana per il Bocuse d’Or 2027, che ospitiamo per la prima volta. Il concorso mondiale di alta cucina organizzato dalla Bocuse d’Or Academy è supportato da GL events, che si occupa della logistica e dell’organizzazione dell’evento a livello internazionale. Lo ospitiamo anche a Hungexpo, la struttura che dirigo a Budapest, e non poteva mancare a Torino!».
Lunedì 17: alcuni appuntamenti in programma
  • Dalle 9.30 alle 18.30 Coffee Triathlon, seconda tappa del format competitivo dedicato agli appassionati del caffè, dove tre preparazioni con lo stesso ingrediente metteranno alla prova tecnica e coerenza. Il vincitore si aggiudicherà l’accesso alle selezioni ufficiali SCA Italy, propedeutiche alle finali nazionali.
  • Alle 11.00 workshop interattivo con contest artistico dedicato alla montatura del latte e alle tecniche di Latte Art, realizzato in collaborazione con Tapporosso – Centrale del Latte di Torino e la loro linea di latte e bevande vegetali Cappuccino Lovers. I partecipanti apprenderanno le tecniche per creare una microfoam ideale e scopriranno i segreti della corretta montatura del latte.
  • Alle 12.30 appuntamento con la presentazione della selezione Bocuse d’or academy Italia.
  • Alle 15 il talk “Il Piemonte e le sue eccellenze”, con prelibatezze del territorio Piemontese, con la partecipazione di rappresentanti di Regione Piemonte, Comune di Torino e chef locali, che si concluderà con la premiazione del trofeo Miglior Lady chef del Piemonte.
  • Alle 17.50 un sorprendente dibattito alla scoperta del legame tra musica e cucina, evidenziato da una ricerca dell’Università di Oxford: “A tavola la Musica è cambiata… Enogastrofonia: Food & Wine raccontati alla Radio”.
Martedì 18: Bocuse d’Or e molto altro
Dalle 9.30 alle 18, grande attesa per la squadra che conquisterà l’accesso alla finale europea del 2027 del più importante concorso di alta cucina al mondo, il Bocuse d’Or.
Da 35 anni, il Bocuse d’Or è un evento internazionale senza rivali che ispira il mondo della gastronomia mettendo in risalto le ultime tendenze della cucina mondiale, stimolate ad ogni edizione dalle nuove generazioni di chef. È anche il luogo preferito da molti Paesi per promuovere la propria cucina, i propri prodotti locali e i propri chef.
A Torino il contest vedrà sfidarsi tre squadre guidate dagli chef
  • Alberto Assiè (Rivoli – TO), che lavora a Il Cambio di Torino
  • Simone Vesuviano (Genova), che lavora a Quelli dell’acciughetta e Trattoria dell’acciughetta di Genova
  • Matteo Terranova (Varese), che lavora a La Stua de Michil (Corvara in Badia – BZ).
Parallelamente numerosi altri eventi, tra cui:
  • alle 12.45 Pizza in pala 4.0: efficienza e qualità con precottura e rigenero, uno show cooking condotto, come tutti gli eventi organizzati da Scuola Italiana Pizzaioli, da Federica Mignacca master istruttrice della Scuola, affiancata da Gaetano Ragunì, executive chef di Orogel, per alcuni abbinamenti pratici e originali a base di verdure.
  • alle 14:15 Colazione d’autore: viennoiserie e nuove tecniche “Espresso&Caramel”: un viaggio tra tradizione e innovazione per trasformare la colazione in un’esperienza unica, attraverso l’incontro perfetto tra caffè e crema al caramello
  • alle 15:30 Dessert da ristorazione: dall’idea alla creazione “Incontro di Terre” un percorso creativo che svela il processo dalla concezione alla realizzazione di dessert raffinati, unendo le eccellenze gastronomiche del Nord e del Sud Italia in un’armonia di sapori.

Parco di Villa Genero, ecco gli interventi di riqualificazione

Un parco più accessibile, sicuro, valorizzato nel verde e nei suoi punti panoramici: nei giorni scorsi sono stati presentati i lavori di riqualificazione del Parco di Villa Genero, un’area verde collinare di 40mila mq dal grande valore ambientale e paesaggistico. All’inaugurazione erano presenti il Sindaco Stefano Lo Russo, l’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso e il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano.

“Il Parco di Villa Genero è uno dei parchi collinari più amati dai torinesi – ha commentato il Sindaco Stefano Lo Russo – un luogo da cui si può ammirare uno splendido panorama sulla città. Gli interventi che presentiamo oggi ce lo restituiscono non soltanto ancora più bello ma anche più accessibile e fruibile per tutte e tutti e si inseriscono nell’impegno che come amministrazione stiamo mettendo in campo per valorizzare lo straordinario patrimonio di verde che la nostra città vanta in tutti i quartieri”.

“Torino, con la sua collina, vanta un patrimonio verde straordinario, e Villa Genero ne è una delle espressioni più belle – ha commentato l’assessore Francesco Tresso -. Questo parco è un’oasi di pace a pochi passi dal centro, ideale per passeggiate in ogni stagione. Gli interventi realizzati, oltre a migliorare la fruibilità in sicurezza e valorizzare il patrimonio arboreo, esaltano i punti panoramici da cui si gode uno dei panorami più suggestivi della città, che ci ricorda perché Torino sia giustamente chiamata ‘la Capitale delle Alpi’”.

Villa Genero nasce dall’unione di due vigne e diventa parco pubblico nel 1933. Situato in una posizione privilegiata, non lontano dalla Gran Madre e poco sopra Villa della Regina, offre uno dei panorami più suggestivi su Torino e le sue montagne. Il suo sistema armonioso di viali alberati, piazzali panoramici e alberi secolari lo rende un luogo di grande fascino.

I lavori hanno interessato diverse aree del parco, con un’attenzione sulla sicurezza, la manutenzione e la valorizzazione paesaggistica. Il costo complessivo degli interventi è stato di 330mila euro.

Il muro di cinta del parco, verso strada Santa Margherita, è stato messo in sicurezza con un intervento di risanamento conservativo e di manutenzione straordinaria. Contestualmente, è stato consolidato il piazzale adiacente, reintegrando le strutture di protezione della balconata. Importanti anche gli interventi sul verde nel Boschetto sottostante e lungo le ripe verso viale Contini, con l’integrazione delle specie arboree e arbustive, il recupero dell’aspetto originario dei piazzali e il potenziamento dell’arredo urbano e dell’illuminazione.

TORINO CLICK

Vittime della mafia, fiaccolata a San Mauro

In occasione della XXX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie il Tavolo per la Legalità, in collaborazione con l’Amministrazione Comunaledi San Mauro Torinese, organizza la nuova edizione della fiaccolata per le vie della città, seguita dalla lettura dei 1101 nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Quest’anno l’appuntamento è affiancato dal racconto testimonianza di Antonio Vassallo, fotografo e testimone della strage di Capaci, ospite della città per una serie di incontri tra scuole e pubblico a partire da mercoledì 19 marzo, con l’incontro pubblico al teatro Gobetti.