CRONACA- Pagina 51

Elie Fayad, direttore de L’Orient Le Jour, ricevuto in Consiglio regionale

Negli scorsi giorni Torino e la Regione Piemonte hanno avuto il piacere di ricevere la visita del dr. Elie Fayad, direttore del famoso giornale libanese L’Orient Le Jour, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla sua fondazione.

Promotore del suo arrivo in Italia è stato il Centro Studi Federico Pejrone, in collaborazione con la Fondazione Oasis di Milano. Insieme hanno organizzato una conferenza testimonianza del dr. Fayad, nel corso della quale il prestigioso ospite – affiancato da autorevoli giornaliste/i quali Monica Maggioni, Alessandro Banfi e Lorenzo Cremonesi – ha delineato la ricca ma drammatica storia del Libano contemporaneo, dalla guerra civile, a quella con Israele, fino al feroce tallone con cui hes bollah condiziona e schiaccia il popolo libanese e la sua sovranità.

A evidenziare il rilievo e la stima di cui gode il dr. Fayad, si è svolto un importante appuntamento ufficiale in Consiglio regionale.

Questo si è svolto venerdì 8 novembre, quando il dr. Fayad è stato ricevuto con tutti gli onori e in forma ufficiale dal Presidente del Consiglio regionale dott. Davide Nicco (anche nella sua qualità di Presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte).

L’ospite Libanese è stato accompagnato dal noto giornalista Paolo Girola, vice presidente del Centro Peyrone.

A riceverli, insieme al Presidente Nicco, il Vice Presidente del Comitato per i diritti umani Giampiero Leo e Walter Nuzzo (quest’ultimo in rappresentanza del “Comitato Interfedi della Città di Torino” e del Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” ).

L’incontro è stato istruttivo, appassionante e commovente. A conclusione il Presidente Nicco e il Vice Presidente Leo, oltre a esprimere la piena solidarietà alla rivista, al suo direttore e a tutto il personale, hanno proposto al dr. Fayed di tornare a Torino nell’ambito di una forte iniziativa sul tema della libertà di espressione, del dialogo religioso e civile, della denuncia dell’estremismo politico e di ogni fondamentalismo religioso.

In questo contesto si è ipotizzato di affiancare a quella del dr. Fayed altre testimonianze come quella del prof. Younis Tawfik , che potrebbe ripresentare al grande pubblico il suo splendido ultimo libro intitolato: L’Isis raccontato da mia madre.

Un corso sulla “Gestione del rischio aggressione”

In collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Enel S.p.A.

Il 13 e 14 novembre 2024, presso il “Centro di Formazione e Addestramento della società Enel S.p.A.”, si è svolto il corso di formazione di II° livello per il personale addetto alle verifiche di Enel a cui hanno partecipato 40 operatori di detta società. Il contributo dell’Arma dei Carabinieri afferisce principalmente all’inquadramento normativo delle attività dell’incaricato di pubblico servizio e alle corrette procedure da adottare in caso di aggressione. Gli incontri vengono svolti sull’intero territorio nazionale recependo quanto stabilito con la firma del Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Enel S.p.A.. I lavori sono iniziati con l’introduzione del Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Torino, Tenente Colonello Andrea Siazzu, e del Responsabile della Sicurezza “Area Nord” del Gruppo Enel Italia S.p.a., Stefano Garioni. Siazzu ha sottolineato come l’Arma dei Carabinieri sia un’istituzione a 360 gradi, oltre ad avere compiti istituzionali, è promotrice di eventi in favore della collettività. In tale ottica, l’Arma di Torino, in queste due date, avvalendosi quali relatori del Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Torino Oltre Dora, Tenente Angelo Maria Zerino e del Comandante della Stazione Carabinieri di Torino Le Vallette, Maresciallo Capo Francesco Loi, ha offerto agli operatori di Enel una gamma di contenuti formativi con simulazioni pratiche allo scopo di analizzare ed individuare le migliori tecniche da adottare. Alle fine dei lavori, l’Arma dei Carabinieri e Enel S.p.a., hanno espresso la loro soddisfazione per il positivo riscontro delle attività.

Picchia a caso cinque persone incontrate per strada

Un quarantenne è stato arrestato dalla polizia per aver picchiato 5 persone a caso che ha incontrato per le strade di Biella: agli agenti ha detto di aver capito che i malcapitati ce l’avevano con lui.

Uno degli aggrediti ha riportato la frattura del setto nasale.

Le aggressioni son avvenute in giorni diversi con vittime scelte a caso.

NOTIZIE DAL PEIMONTE

Giornata mondiale del diabete, iniziative Lions

Giovedì 14 novembre alle ore 18.30 all’AC Hotel, in Via Bisalta, 11 a Torino

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete e il Distretto Lions 108IA1 organizza due importanti convegni in Piemonte. Nel giorno della nascita del professor Banting che, assieme al suo allievo Best, nel 1921 isolò l’insulina cambiando la storia dei malati di diabete mellito, a Torino si terrà un convegno per favorire una diagnosi tempestiva della malattia e diffondere la cultura di una corretta alimentazione ai fini della prevenzione. L’appuntamento è giovedì 14 novembre alle ore 18.30 all’AC Hotel, in Via Bisalta, 11 a Torino.

diabetici in Piemonte sono circa 300.000 per il 95% diabete tipo 2 . Il numero di pazienti con diabete tipo 1 è  circa 8.000-10.000. Tra i diabetici di tipo 2 almeno 80.000 sono in età lavorativa. Inoltre si ipotizzano almeno 100.000 persone che hanno il diabete senza saperlo. La spesa pro capite per un diabetico è di circa 2700 – 3100 euro annui.

Oltre al primo vice governatore del Distretto 108ia1, Giovanna Sereni, che aprirà i lavori saranno presenti il direttore generale della Asl di Torino, Carlo PiccoGabriella Brisio dell’Area Diabete Lions; il Direttore Endocrinologia Asl Città di Torino, Salvatore OleandriDonatella Penoncelli; Massimo Porta; Catia De Rosa; Anna Arnaudo; Grazia Caravolo; Roberto Pistone e Floreana D’Alù.

La lotta al diabete è una delle grandi sfide mondiali che Lions Clubs International ha fatto proprie. I Lions Club torinesi, in partnership con l’Asl Città di Torino, con il Servizio di Endocrinologia e malattie del metabolismo, con la Città di Torino e con i gruppi di volontariato come la FAND Torino, nel corso degli anni hanno sviluppato e portato avanti numerosi progetti, sperando che diventino parte integrante dei servizi verso la popolazione torinese. In particolare, uno dei progetti è stato la “Cucina Didattica” installata nell’Ospedale Oftalmico che viene utilizzata da parte dell’istituto professionale Colombatto e dalle persone con diabete della Fand, per imparare a cucinare con gusto ma in maniera sana. A breve, invece, verranno attivati il servizio “Pillole di Movimento”: vere e proprie confezioni farmacologiche in cui al posto del farmaco, ci saranno i foglietti illustrativi con l’indicazione personalizzata dell’attività fisica da fare e una serie di incontri divulgativi nelle scuole.

“L’attività fisica riduce del 30% il rischio di morte prematura, di malattia cardiovascolare e ictus, di diabete tipo II, di cancro al colon e al seno e di depressione, per questo è fondamentale il suo riconoscimento come mezzo terapeutico e di prevenzione, attraverso la possibilità di prescrizione medica. Svolgere attività fisica vuol dire fare una scelta a favore della propria salute”, commenta Salvatore Endrio Oleandri, Direttore S.C. Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, ASL Città di Torino.

Nel bilancio sociale 2023 l’impegno del distretto piemontese Lions 108IA1 si è tradotto in 22.247 persone che hanno effettuato gratuitamente le visite, 182 attività svolte e un totale di 85.888 euro raccolti. L’attività di screening viene effettuata costantemente nel corso dell’anno dal Club, grazie ai camper attrezzati acquistati anche con il contributo della Fondazione Lions e all’impegno di soci e volontari. Il convegno del 14 novembre sarà l’occasione per scoprire service futuri e soluzioni all’avanguardia sulla malattia.

“Un altro domani”, docufilm sulla violenza di genere

Mercoledì 27 novembre si terrà la proiezione di un docufilm sulla violenza di genere organizzato dai Centri Antiviolenza degli ospedali della Città della Salute di Torino

 

Dal 21 al 27 novembre servizi gratuiti da parte di oltre 240 ospedali con il Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS e nei Centri Antiviolenza. In occasione della settimana dedicata al contrasto della violenza di genere, il Centro Soccorso Violenza Sessuale SVS dell’Ospedale Sant’Anna di Torino e il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino hanno organizzato, mercoledì 27 novembre 2024, presso la Sala Montessori della Città Metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7 dalle ore 15.30 alle 18.30, la proiezione di un film documentario intitolato “Un altro domani”, di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, che riunisce testimonianze di vittime, autori di violenze e figure dell’ambito giuridico, sanitario e psicologico si occupano del problema. Il docufilm verrà presentato al personale docente che in questi anni ha partecipato al progetto “Consenso”, ideato e programmato dalle psicologhe che lavorano nei due centri. A seguire è stata organizzata una tavola rotonda in merito alla violenza di genere he prevede un’iscrizione obbligatoria entro il 15 novembre 2024. Il Centro Soccorso Violenza Sessuale dell’Ospedale Sant’Anna e il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette di Torino sono parte integrante del Centro Esperto Sanitario contro la violenza della Città della Salute di Torino, come istituito dalla legge regionale n.4 del 24 febbraio 2016 “Interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno alle vittime di violenza e ai loro figli”.

Attualmente vengono seguite da due centri un totale di circa 250 donne, con un incremento del 15% degli accessi rispetto agli anni prepandemia. La percentuale di donne straniere è stabile, del 48% le italiane e 52% le straniere. Sul totale di donne accolte, il 7% ha riferito un maltrattamento in gravidanza, perpetrato dal partner nel 78% dei casi. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 27 novembre, la Città della Salute di Torino e Fondazione Onda ETS lanciano la quarta edizione dell’(H)Open Week, che si terrà dal 21 al 27 novembre, con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo servizi concreti e indirizzi ai quali rivolgersi per chiedere aiuto. Gli oltre 240 ospedali con Bollino Rosa, che hanno al loro interno percorsi dedicati, e i centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile visite, colloqui, consulenze, infopoint e distribuzione di materiale informativo.

“Anche quest’anno l’obiettivo – spiega Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda ETS – è quello di sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di altri tipi di violenza oltre a quella fisica e sessuale. Esistono infatti violenze psicologiche, verbali e persino economiche che possano culminare o meno in episodi di stalking o violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solo dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. Fondazione Onda ETS vuole ogni anno dare un aiuto concreto alle donne in difficoltà, garantendo per una settimana servizi gratuiti a sostegno delle vittime di violenza, incoraggiandole a uscire dalla spirale del silenzio, della profonda sofferenza e solitudine. Voglio ringraziare la Professoressa Alessandra Kusterman, Presidente SVS Donna aiuta Donna SCS per la collaborazione in questo progetto”.

Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali un opuscolo informativo dal titolo “Violenza di genere – riconoscerla, prevenirla e contrastarla”.

 

Mara Martellotta

Operativi 104 nuovi agenti di Polizia Locale in Piemonte

Si è svolta ieri a a Torino la cerimonia di chiusura del 95º corso di formazione per Agenti di Polizia Locale neoassunti dagli enti locali del Piemonte, promosso dalla Regione in collaborazione con la Città di Torino, nell’ambito dei festeggiamenti per il 233º anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Locale di Torino. 104 agenti hanno superato l’esame e ora saranno operativi in 33 comuni piemontesi: Almese, Bagnolo Piemonte, Beinasco, Bellinzago Novarese, Bibiana, Borgo San Dalmazzo, Brusnengo, Casalborgone, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Entracque, Fossano, Giaveno, Grignasco, Grugliasco, Livorno Ferraris, Mappano, Mazzè, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Francesco al Campo, San Germano Vercellese, San Maurizio Canavese, Sant’Antonino di Susa, Santena, Settimo Torinese, Torrazza Piemonte, Trofarello, Venaria Reale, Torino. Ha partecipato al corso anche un agente della Polizia Provinciale di Alessandria.

 

“Gli agenti di Polizia Locale sono le sentinelle dei nostri territori, il punto di riferimento per i cittadini e il presidio quotidiano che assicura che le nostre comunità restino spazi sicuri e vivibili – ha dichiarato durante la cerimonia l’assessore regionale alla Polizia Locale e Enti Locali, Enrico Bussalino -. La Polizia Locale ricopre un ruolo di assoluta rilevanza nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, sotto la guida delle Amministrazioni comunali e in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine. Oltre ai programmi di formazione continua, che ritengo sia cruciale, proprio in questi giorni abbiamo approvato i criteri per l’assegnazione di contributi destinati alle Unioni di Comuni del Piemonte, per un totale di 4,5 milioni di euro, con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi pubblici nelle aree che necessitano di maggiore supporto. Con questo bando, in particolare, intendiamo incentivare le funzioni della Polizia Locale e della Protezione Civile, così da offrire un servizio di protezione e di sicurezza più efficace e capillare per tutto il nostro territorio” ha concluso l’assessore Bussalino.

 

Il programma del corso si è articolato in 360 ore di formazione, suddivise in 239 ore di lezioni teoriche e 121 ore di esercitazioni pratiche. Gli argomenti trattati hanno spaziato dall’ordinamento della Polizia municipale alla gestione dei conflitti, dalle normative sulla sicurezza alla pratica delle tecniche operative.

 

Addio al “calciatore della monetina”

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E’ morto a 80 anni un calciatore della Pro Vercelli che ha segnato un’epoca. Era uno dei mitici “giocatori della monetina”. Si è spento all’ospedale S. Andrea Ferdinando D’Auria che indossò la casacca bianca della storica squadra dell’antico Quadrilatero piemontese per cinque stagioni, dal 1967 al 1972, con  89 presenze e  due reti. Nel campionato 1970/71 c’era anche lui allo  spareggio con la Biellese, allo stadio Comunale di Torino: fu allora che con il lancio della monetina, i vercellesi furono promossi in serie C.

 

Cibo piemontese di qualità, dalla Regione un bando da 6 milioni di euro

A sostegno di iniziative di promozione di prodotti nostrani DOP, IGP, DOC e DOCG

Un bando da 6 milioni di euro è stato lanciato per sostenere la promozione in Italia e in Europa dei prodotti agroalimentari di qualità in Piemonte. È quello lanciato in questi giorni dall’Assessore al Commercio e all’Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, per finanziare i Consorzi di Tutela delle 13 DOP, nove IGP, 41 vini DOC, 18 DOCG e 4 bevande spiritose, e le Associazioni di produttori del biologico del sistema qualità nazionale zootecnica e di agricoltura integrata, che intendono organizzare azioni di promozione e informazione rivolte ai consumatori e agli operatori per far conoscere e valorizzare sempre di più le produzioni di qualità certificata dell’agroalimentare piemontese.

“Il Piemonte annovera un’offerta straordinaria – spiega l’Assessore Bongioanni – di cibi insigniti di riconoscimento di qualità, un quinto di tutti quelli dell’intera Italia. Autentici tesori che vanno dalla carne di vitellone di razza piemontese ai formaggi, da vini con brand mondiali come Barolo e Barbaresco alle piccole e preziose DOC di nicchia, dai prodotti ortofrutticoli come la nocciola Piemonte IGP al riso di Baraggia vercellese. Sono tutte produzioni che testimoniano il livello di eccellenza delle nostre aziende agricole, zootecniche e vitivinicole, e devono per questo conquistare il posto che meritano. La Regione sostiene, attraverso questo bando, i Consorzi di Tutela che si impegnano in questa fondamentale missione, ideando e organizzando azioni mirate di promozione per raccontare un panorama di mercati, consumatori e operatori sempre più ampio e diversificato”.

Cosa si potrà realizzare grazie alle risorse messe a disposizione da questo bando? Campagne pubblicitarie, spot radio, TV web, siti internet, presentazione e degustazione dei prodotti, organizzazione di iniziative promozionali ad hoc, partecipazione a importanti fiere di settore, educational per la stampa specializzata. Questo bando è il primo del ciclo finanziato con il CSR – Complemento di Sviluppo Rurale 2023/2027. I progetti devono avere un importo di spesa compreso fra i 70.000 e i 250.000 euro. Vengono finanziati per il 70% dalla Regione, e per il rimanente 30% dai proponenti, e dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025. La graduatoria dei progetti ammessi sarà pubblicata orientativamente nel mese di aprile.

Mara Martellotta 

“Ndrangheta in Piemonte”: a Carmagnola “La mafia uccide. Il silenzio pure”

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione della cittadinanza e delle giovani generazioni sul tema della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata

Carmagnola (TO), 13 novembre 2024 – Si è svolto ieri, martedì 12 novembre al Salone Antichi Bastioni di Carmagnola, il primo incontro della rassegna “La mafia uccide. Il silenzio pure”, dal titolo ‘Ndrangheta in Piemonte: focus sul processo Rinascita Scott, Carminius – Fenice e sullattuale situazione a Carmagnola, promosso dal Comune in collaborazione con Avviso Pubblico. Levento ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico che ha assistito a un confronto su temi cruciali legati alla presenza mafiosa nel Piemonte, con particolare attenzione al radicamento della ’Ndrangheta nellarea di Carmagnola, come emerso dai recenti processi Carminius-Fenice e Rinascita Scott.

L’incontro, moderato dal giornalista Andrea Giambartolomei de Lavialibera, ha visto gli interventi di figure di spicco nel panorama della legalità e della giustizia: Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica di Torino; Tommaso Pastore, Capo Centro Direzione Investigativa Antimafia di Torino; Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico; Alessandro Cammarata, Vicesindaco del Comune di Carmagnola; Maurizio Marrone, Assessore della Regione Piemonte con delega ai beni confiscati, sovraindebitamento e usura.

Il convegno ha approfondito in particolare i processi Carminius- Fenice e Rinascita Scott, importanti indagini contro la Ndrangheta in Piemonte che hanno messo in luce il radicamento della mafia nell’economia locale, tra estorsioni, traffico di droga e infiltrazioni negli appalti pubblici. Le condanne emesse nei processi hanno rappresentato un segnale forte contro le attività criminali che tentano di infiltrarsi nel tessuto sociale ed economico della regione, con particolare riferimento alla provincia di Torino.

L’incontro si è aperto con l’intervento del Sindaco Ivana Gaveglio, che ha affermato: “La nostra Amministrazione ha sempre affrontato questo tema in modo chiaro e deciso, costituendosi parte civile nei processi.”

L’assessore e vicesindaco Alessandro Cammarata, ha raccontato episodi di intimidazione che ha subito, tra cui due auto incendiate nel giro di 11 mesi e una serie di lettere anonime contro di lui. “La prima auto pensavamo fosse un incidente, ma dopo il secondo episodio è stato chiaro che si trattava di atti intimidatori. La sentenza d’appello ha confermato che tutto è nato dalla mia scelta di non incontrare persone che cercavano di influenzare gli appalti pubblici.” Nonostante cinque anni di tutela da parte dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza, Cammarata non ha mai rinunciato al suo impegno amministrativo e si è costituito parte civile nel processo. Ha concluso con un monito: “Nei territori infiltrati, anche se i capi finiscono in carcere, il fenomeno può tornare, come dimostrano gli arresti nell’operazione ‘Factotum’.”

Il Procuratore della Repubblica di Torino, Giovanni Bombardieri, ha richiamato l’attenzione sul fatto che “La ‘Ndrangheta non porta sviluppo, ma depressione. È un male per i cittadini e per l’economia, e se non si tiene alta l’attenzione, c’è sempre il rischio che ritorni”. Bombardieri ha sottolineato come la ‘ndrangheta, fenomeno globale con proiezioni nel Nord Italia, in Europa e nel mondo, abbia radici in Piemonte fin dai tempi in cui ancora non esisteva il 416 bis, con episodi di auto incendiate, omicidi e appalti illeciti. “La stessa attenzione riservata a Cosa Nostra non è stata storicamente dedicata alla ‘ndrangheta, che ha beneficiato di una certa attività sotterranea”. Il Procuratore ha sottolineato quanto sia importante non delegare tutto alle forze dell’ordine: “Non tutti possono denunciare, ma tutti hanno il dovere di stare vicini a chi denuncia, perché spesso chi ha avuto il coraggio di farlo è stato lasciato solo”.

Tommaso Pastore, Capo Centro della Direzione Investigativa Antimafia di Torino, ha evidenziato un fenomeno preoccupante: “Oggi le organizzazioni mafiose non controllano il territorio tanto con la violenza, ma soprattutto nell’economia. In alcuni casi documentati, la figura dell’imprenditore si è trasformata da vittima del fenomeno estorsivo a colluso con le organizzazioni criminali, cercando vantaggi economici, nei rapporti sindacali e in altri ambiti”. Pastore ha sottolineato come il contrasto a questa metamorfosi passi attraverso un’attenta attività investigativa e i presidi antimafia sul territorio dichiarando che “Il sistema antimafia italiano rappresenta un’eccellenza mondiale, grazie alla capacità di prevenire infiltrazioni nella pubblica amministrazione attraverso il sistema di informazione antimafia delle prefetture, che valuta preventivamente i legami tra gli imprenditori e le organizzazioni criminali. È fondamentale che gli imprenditori sappiano di poter contare sul sostegno dello Stato”.

Roberto Montà, Presidente dell’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, ha ricordato l’importanza del rapporto “Amministratori sotto tiro”, realizzato annualmente dall’associazione dal 2010, che tra le varie attività documenta le minacce e le intimidazioni verso amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione. “I dati sono allarmanti e il Rapporto analizza il fenomeno nella sua complessità, individuando le aree più colpite e le tipologie di minacce, con analisi dettagliate e pareri di esperti”. Montà ha evidenziato il ruolo di Avviso Pubblico nell’accompagnare le amministrazioni: “Le amministrazioni spesso fanno fatica a riconoscere le infiltrazioni o hanno paura di ammetterle, soprattutto nei numerosissimi Comuni piccoli, dove gli amministratori sono più facilmente avvicinabili. Avviso Pubblico le supporta in un processo di riflessione e reazione, per aiutare le comunità ad opporsi a queste minacce. Non si è mai soli in questa battaglia, e la forza per agire nasce dalla consapevolezza e dal sostegno reciproco”.

Questo incontro è stato il primo di una serie di appuntamenti previsti dalla rassegna. Il ciclo di eventi proseguirà martedì 19 novembre con la messa in scena dello spettacolo teatrale “Ndrangheta”, che racconta la lotta alla criminalità organizzata e la speranza di riscatto, e il 20 novembre con lo spettacolo “Borsellino”, dedicato alla figura del magistrato Paolo Borsellino. La rassegna si concluderà giovedì 21 novembre con una conferenza sulle mafie in Piemonte, rivolta agli studenti delle scuole superiori.

La rassegna è finanziata grazie agli stanziamenti del Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori. Fondo proposto da Avviso Pubblico che siede al tavolo del Ministero dell’Interno che si occupa del fenomeno. Un finanziamento, a titolo di ristoro all’Ente, grazie al quale il comune di Carmagnola ha potuto sostenere il progetto senza pesare sui conti pubblici.

Architettura per la felicità

Come può l’architettura contribuire alla felicità e al benessere delle persone?  Per rispondere a questa domanda Dierre – prima azienda italiana di porte blindate e chiusure di sicurezza – organizza un incontro al Centro Paideia di Torino Giovedì 14 Novembre alle 16,30.
L’appuntamento si inserisce nel percorso di Building Happiness, progetto di Fondazione per l’architettura / Torino che indaga il rapporto tra ideazione degli spazi e qualità della vita.

Il Centro Paideia, fondato dalle famiglie torinesi Giubergia e Argentero per offrire sostegno e inclusione alle famiglie con bambini con disabilità, incarna in questo senso una visione d’avanguardia e dimostra come uno spazio ben costruito possa essere parte attiva della cura.
L’edificio di Via Moncalvo 1 è infatti pensato per essere ecosostenibile, ma soprattutto inclusivo e a misura di famiglia, con aree specifiche per attività di riabilitazione, sport, laboratori creativi e momenti di socializzazione.

Promuovere un approccio progettuale orientato al benessere per noi è una priorità, poiché rispecchia il nostro impegno verso la sicurezza e la serenità degli ambienti in cui viviamo” sottolinea Laura De Robertis, direttrice marketing Dierre. “L’architettura non coinvolge solamente l’estetica di un edificio, ma può contribuire attivamente al miglioramento della vita delle persone”.

L’incontro organizzato da Dierre è aperto al pubblico, e permetterà agli architetti iscritti all’Ordine di acquisire 2 crediti professionali.
Oltre a quello di Laura De Robertis per Dierre, sono previsti gli interventi di Raffaella Lecchi, della Fondazione per l’architettura / Torino, di Lorenzo Giubergia e Stefano Griglio (Studio Giubergia-Griglio Architetti),  dell’architetta Cristiana Ruspa e di Gianluca Solito, psicologo e analista del comportamento.

Il programma

Fondazione Paideia
Fondazione Paideia, nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è un ente filantropico che opera per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Perché paideia? Il termine, in greco, significa infanzia, crescita, educazione, formazione. Paideia offre accoglienza, sostegno e momenti felici ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, prendendosi cura di genitori, fratelli, sorelle e nonni, affinché ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’obiettivo è sostenere la crescita dei bambini e di chi si cura di loro, partecipando alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.

Dierre è il marchio italiano che guida l’innovazione nei settori delle porte blindate, porte per interni e chiusure di sicurezza. Fondata nel 1975 da Alessandro e Vincenzo De Robertis l’azienda ha tra i suoi punti di forza la capacità di coniugare ricerca tecnologica e design, produzione industriale e artigianalità. Un partner unico per tutti i progetti, residenziali e non, con un servizio chiavi in mano per i grandi cantieri e una gamma completa di soluzioni che comprende porte di sicurezza, porte tagliafuoco, controtelai per porte a scomparsa, porte scorrevoli, chiusure per garage e casseforti, serrature e cilindri per porte blindate.

Informazioni: 0141-941111 www.dierre.com