CRONACA- Pagina 228

A giugno 2025 World’s 50best a Torino

Il presidente Cirio e il sindaco Lo Russo: «Sarà un grande evento internazionale e lavoriamo per coinvolgere i ristoranti del territorio»

 

 

 Da oggi fino al 7 novembre 2024, la Regione Piemonte è in vetrina al World Travel Market di Londra, all’interno del Padiglione Italia, per consolidare il suo ruolo di destinazione turistica di primo piano nel panorama internazionale.

 

Nella giornata dell’inaugurazione, la presentazione agli operatori e ai media internazionali dell’edizione 2025 di «The World’s 50 Best Restaurants award» considerato da molti l’Oscar della ristorazione, un evento che porterà in Piemonte i nomi più prestigiosi della cucina mondiale e celebrerà la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo. A presentare l’evento il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Turismo Marina Chiarelli, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina e William Drew, direttore editoriale di 50best.

 

«Con questo evento si certifica che Torino è una delle città al mondo in cui si mangia meglio e questo era il nostro obiettivo. Siamo molto orgogliosi di questo risultato che porterà Torino e il Piemonte al centro dell’interesse mondiale per quanto riguarda la ristorazione. Per quasi una settimana i migliori chef del pianeta saranno nel nostro territorio e questo per noi è anche l’occasione per far conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche e la bellezza del nostro territorio – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Da oggi parte ufficialmente l’organizzazione di questo grande evento che avrà anche momenti di contaminazione con alcune collaborazioni tra gli chef internazionali e i ristoranti torinesi a scopo benefico»

 

«Torino – ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo – ha ormai una crescita del turismo a doppia cifra e questo è il frutto delle iniziative che le istituzioni in sinergia con il sistema territoriale hanno messo in campo. Stiamo investendo molto sui grandi eventi per far conoscere la bellezza di una città che ha la forza della storia e della cultura e che, attraverso il 50 Best, si racconterà al mondo anche nel solco della sua tradizione gastronomica d’eccellenza. Una straordinaria vetrina internazionale in cui abbiamo l’obiettivo di coinvolgere in modo diffuso tutta la cittadinanza».

 

«Coinvolgeremo tutto il mondo della ristorazione da nord a sud del Piemonte con tour guidati per far diventare il mondo dell’enogastronomia piemontese una unica grande tavola sotto i riflettori del mondo – ha sottolineato l’assessore Regionale al Turismo Marina Chiarelli – Il Piemonte vive oggi un momento di grande affermazione internazionale e con l’edizione 2025 di 50 Best Restaurant crescerà ancora di più raggiungendo un picco di credibilità paragonabile a un ‘rating tripla A’, sia agli occhi dei turisti che degli investitori. È una grande occasione per mettere in campo tutto il nostro know how per un evento che sarà accompagnato da momenti di attrazione collaterali che faranno da corona a questa manifestazione unica nel suo genere».

 

«È un grande evento internazionale, ma anche un prestigioso tributo al territorio e a quello che rappresenta con la sua grande tradizione enogastronomica e con tante aziende e imprenditori che lavorano nella ristorazione e in generale in tutta l’enogastronomia locale. Immaginare che i migliori chef del mondo vengano a Torino è una grande emozione ed è motivo di orgoglio per tutte le aziende che la Camera di commercio rappresenta” aggiunge il presidente Dario Gallina.

 

«Sappiamo che l’edizione 2025 del 50 Best a Torino e in Piemonte sarà magica, perché l’Italia è un paese con una grande tradizione enogastronomica che ha una cultura del buon cibo e del buon vino che arriva dal profondo – ha commentato William Drew, direttore editoriale di 50 Best -. Siamo emozionati all’idea di essere ospitati in questa terra per la prima volta nei 22 anni di storia della manifestazione».

 

Il Piemonte a Wtm si presenta insieme a Visit Piemonte con la sua offerta turistica completa: le Agenzie di Turismo Locale (ATL), vari operatori privati e consorzi, tutti impegnati a promuovere le eccellenze del territorio. Uno spazio speciale è stato riservato alle Residenze Reali, in un progetto di promozione che ha come capofila la Città di Torino, a dimostrazione dell’impegno a valorizzare le ricchezze storiche e culturali della regione. Parallelamente alla fiera, sono in programma incontri con potenziali investitori in varie location di Londra, fra cui la sede della manifestazione, ExCel London. Questo scenario si inserisce in una più ampia strategia di attrazione di capitali stranieri, con una serie di appuntamenti che mirano a far conoscere il Piemonte non solo come meta turistica, ma come destinazione per investimenti di lungo periodo.

 

A Londra il Piemonte si presenta con numeri in crescita costante: i dati del 2024 mostrano infatti un aumento significativo degli arrivi e delle presenze rispetto all’anno precedente. Nel periodo gennaio-settembre 2024, gli arrivi sono cresciuti dell’1% e i pernottamenti del 4% rispetto al 2023. Interessante notare che i turisti italiani, pur mantenendosi stabili in termini di arrivi, aumentano in modo sostanziale le loro notti di permanenza (+3%). Per quanto riguarda il turismo estero, si registrano +2,4% di arrivi e +5,9% di presenze, con i visitatori stranieri che ora costituiscono il 54% dei pernottamenti totali.

 

La forte domanda britannica per il turismo montano e lacustre

 

Uno degli assi principali della crescita è rappresentato dalla domanda inglese, che dimostra particolare interesse per le località sciistiche piemontesi. La Via Lattea e Bardonecchia, con le loro 8 stazioni e oltre 500 km di piste, registrano oltre 1,5 milioni di giornate di sci vendute a stagione, a cui si aggiungono le località montane dell’Alto Piemonte e delle Alpi Cuneesi. Questo fenomeno è confermato dalle cifre: il turista britannico ha generato 102.000 pernottamenti nella stagione sciistica, consolidando l’attrattività della montagna piemontese. Anche in estate il Piemonte registra flussi significativi dal Regno Unito: nei mesi estivi (giugno-settembre) le presenze ammontano a oltre 205.000, con un picco nell’area dei laghi, che attira da sola più del 50% del totale regionale. Nel primo trimestre del 2024, le presenze dei turisti britannici in Piemonte sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un trend che fa ben sperare per il futuro.

 

Enogastronomia e nuove esperienze: vino, formaggi e oltre

 

Il WTM di Londra offre spazio anche all’eccellenza enogastronomica piemontese, particolarmente apprezzata dal mercato inglese. Se il vino resta la punta di diamante, l’interesse dei turisti inglesi si estende ora anche a prodotti come olio, birra artigianale e formaggi, con quest’ultimo che sta conquistando un’attenzione quasi pari a quella del vino. Sono sempre più richieste le “experience” nei luoghi di produzione, che spaziano dalle degustazioni nelle cantine alle visite nei caseifici, fino ai frantoi e ai birrifici, offrendo ai visitatori un’immersione nella cultura gastronomica locale.

 

I numeri di un turismo in crescita: un trend di lungo periodo

 

Le cifre presentate al WTM testimoniano un decennio di crescita continua per il turismo piemontese. Secondo l’Osservatorio turistico regionale, gli ultimi dieci anni hanno registrato un incremento delle presenze turistiche di circa il 30%, un dato che riflette l’attrattività e la capacità della regione di adattarsi alle richieste di un pubblico sempre più internazionale ed esigente. Dal WTM di Londra, il Piemonte lancia quindi un segnale forte: la regione è pronta ad accogliere turisti e investitori con un’offerta che combina paesaggi mozzafiato, tradizioni enogastronomiche di alto livello e una proposta culturale unica.

 

Immaginare, Progettare, Capire la Città di domani

/

Politecnico di Torino Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39  – venerdì 8 e sabato 9 novembre 2024

Come immaginiamo l’ambiente urbano di domani? Per quale progetto di vita? Chi è coinvolto nel progetto delle città del futuro? A chi lasceremo un pianeta largamente urbanizzato, e in quali condizioni? Domande essenziali per l’oltre 50% della popolazione mondiale (4 miliardi di persone) che già vivono in aree urbanizzate. Un numero destinato a crescere nei prossimi anni, tanto che alcuni studi stimano che nel 2030 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città.

A queste domande si proverà a rispondere venerdì 8 e sabato 9 novembre 2024 nel corso dell’evento URBAN DESIRES – Immaginare, Progettare, Capire la Città che animerà gli spazi del Castello del Valentino, patrimonio UNESCO nell’ambito del sito Residenze Sabaude e sede dell’organizzatore dell’iniziativa, il Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino.

Una serie di incontri sulla città “desiderabile”, tra criticità del presente e responsabilità del futuro; due giornate di interventi, talk, dialoghi, mostre, living lab e molte altre attività in cui la voce degli esperti e delle esperte del DIST si mescolerà a quella di ospiti nazionali e internazionali di prestigio. Il programma si sviluppa attraverso tre assi tematici, tre lenti di osservazione, tre orientamenti al fare, per ridisegnare il presente immaginando il futuro: Immaginare – Progettare – Capire.

  1. Immaginare: Proviamo a partire da questa domanda: “In quale città del passato, del presente o del futuro vorresti vivere e perché?” e tracciamo delle rotte, insieme a interlocutori e pubblico, sulle ragioni di questa scelta. Immaginare l’urbano può essere un modo per pensare in termini prospettici, propositivi, aperti, utopici e liberati dalla pesantezza del presente o dai fantasmi del passato. Nutrire la capacità immaginativa è un modo per articolare il futuro come se fosse una storia con dei finali aperti e farlo a partire da singolarità e differenze di ciascuno e ciascuna.
  1. Progettare: Pianificare la città, il suo uso, la sua trasformazione e la sua gestione, attraverso competenze diversificate, per operare su diversi aspetti: bilancio e investimenti, sviluppo economico, vitalità culturale e riuso del patrimonio, capacità di accoglienza e inclusione sociale, qualità della vita, sostenibilità urbana, autonomia energetica, trasporti pubblici, accessibilità. Quali figure e quali competenze sono richieste per affrontare simili questioni? Quali strumenti concettuali e operativi possono risultare efficaci?
  1. Capire: Comprendere e valutare la città: in che modo? Per quali esigenze? Partiamo esaminando modelli e metriche esistenti e riflettiamo criticamente su di essi, prestando attenzione agli aspetti dinamici della valutazione nel tempo e nello spazio, alle modalità di coinvolgimento e di partecipazione dei diversi stakeholder e all’impatto della valutazione in termini di politiche urbane e di sviluppo territoriale.

 

Venerdì 8 novembre alle ore 14.00 è previsto l’opening dell’evento. Tra le tematiche affrontate, un focus sul rapporto tra città e università e le molteplici implicazioni che la presenza della popolazione studentesca universitaria ha sulla conformazione dello spazio urbano. A seguire, due interventi sul tema della “città della notte”: a un dialogo volto a stimolare un confronto tra Torino e Londra sui temi della night-time economy e delle politiche di governo della notte, seguirà il talk di Andreina Seijas, consulente internazionale con oltre 15 anni di esperienza nello sviluppo e nelle politiche urbane in America Latina, Europa e Stati Uniti, che illustrerà esempi internazionali di strategie notturne di successo per comprendere se e come poterle adattare alla città di Torino.

A conclusione della giornata, l’evento si sposterà a Spazio Contrada Murazzi, per trascorrere una serata all’insegna di musica elettronica che attinge al corpo e all’intelligenza collettiva del territorio.

Il giorno seguente, sabato 9 novembre, ci ritroveremo nuovamente al Castello del Valentino. In apertura, un intervento di Giovanni Maria Flick sul rapporto conflittuale fra l’esigenza di tutela della natura e del paesaggio e la sperimentazione di innovazioni per la transizione energetica dei territori. Nel pomeriggio, un talk di Marco Te Brömmelstroet, membro del consiglio di amministrazione dell’Urban Cycling Institute e docente presso l’Università di Amsterdam, sulla mobilità ciclabile. Troveranno spazio nel corso della giornata anche due interventi sulle ricadute del cambiamento climatico sulla gestione dell’acqua nelle città e sulla qualità degli spazi di vita urbani e il confronto fra gli esperti e le esperte del Dipartimento e l’assessore all’urbanistica della Città di Torino Paolo Mazzoleni sulle possibili strategie di miglioramento dell’ambiente urbano di Torino Nord. In conclusione, un dialogo di eccellenza tra l’artista Tino Sehgal e gli esperti e le esperte del Dipartimento sui temi dell’immaginazione e della progettazione dello spazio urbano.

Durante le due giornate, parallelamente alle sessioni di talk e dialoghi in plenaria, sono previsti anche un living lab, due attività laboratoriali e l’esposizione di due mostre. Programma completo al link: https://www.urbandesires.it/programma/

L’iniziativa inaugura una vera e propria piattaforma di iniziative di Public Engagement del dipartimento DIST. Da inizio ottobre è attivo Urban Desires www.urbandesires.it/, il sito che raccoglie le attività di disseminazione e divulgazione del DISTUrban Desires è uno spazio progettuale e creativo, tra ricerca e divulgazione, per ragionare insieme sulla complessità delle trasformazioni economiche, sociali e ambientali del territorio e della città.

Sicurezza, controlli della polizia a Porta Nuova

Il 2 novembre u.s. è stato organizzato dalla Polizia di Stato un servizio di controllo straordinario, coordinato dalla Polizia Ferroviaria, mirato alle aree della Stazione di Torino Porta Nuova.

Nello specifico, nel pomeriggio di sabato sono state attuate misure straordinarie di controllo per la tutela dei viaggiatori e di tutto l’ambito ferroviario, comprese le zone perimetrali della Stazione, concentrando in particolare l’attenzione sull’attività di prevenzione e sul contrasto alle attività illecite.

È stato particolarmente valorizzato il coordinamento tra diversi Uffici della Polizia di Stato: alla predetta attività, infatti, oltre al personale Polfer del Settore Operativo, della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale e della Squadra Informativa, ha partecipato personale del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte; tale sinergia ha assicurato il raggiungimento di ottimi risultati in relazione ai controlli identificativi di persone sospette e, al contempo, ha garantito visibilità e percezione di sicurezza da parte dei cittadini e in particolare dei viaggiatori.

L’intensificazione ha permesso, inoltre, di denunciare in stato di arresto un cittadino extracomunitario in esecuzione ad un ordine di carcerazione, di indagare in stato di libertà un uomo trovato in possesso di strumenti atti ad offendere. I controlli hanno consentito l’identificazione di 106 persone ed il sequestro di Cannabinoidi.

 

L’iniziativa ha consentito di incrementare i livelli di prevenzione e sicurezza nell’ambito della stazione di Torino, contrastando la commissione dei reati, specialmente quelli di tipo predatorio, anche in previsione del maggior afflusso di viaggiatori concomitante con il ponte di Ognisanti.

Gli esercizi commerciali torinesi non sono accessibili: cabina di regia in Prefettura

/
 
Si è riunita nei giorni scorsi in Prefettura a Torino la cabina di regia per la sicurezza degli esercizi commerciali alla presenza di Claudio Naldi, Capo di Gabinetto del Prefetto di Torino, di Paolo Chiavarino, Assessore al Commercio della Città di Torino, di Claudio Marocco, responsabile commercio e terziario, tutela dei consumatori della Regione Piemonte insieme ai rappresentati di Polizia LocaleCamera di Commercio di TorinoAscomConfcommercioConfesercentiCPD e dell’arch. Eugenia Monzeglio. L’oggetto dell’incontro è stato la discussione della problematica relativa alla accessibilità degli esercizi commerciali torinesi, sollevata dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà a seguito della mappatura svolta in accordo con la Prefettura stessa nel 2024.
Il lavoro di rilevazione effettuato con il Collaudo Civico reso possibile grazie al contributo “Disabilità in rete 2024” sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo, ha interessato le principali vie commerciali delle 8 Circoscrizioni della Città di Torino ed è stato svolto da un gruppo di persone con disabilità e non.
In totale sono state rilevate 271 attività commerciali su 8 vie commerciali cittadine, suddivise nelle 8 circoscrizioni della città di Torino, delle quali sono risultate 68 accessibili (ovvero possiedono l’ingresso in piano, la rampa fissa o la rampa mobile) e 203 non accessibili.
Da questi numeri è emerso un dato allarmante secondo cui il 75% delle attività commerciali mappate non sono accessibili alle persone con disabilità.
La CPD nel corso degli anni ha denunciato – oltre alla totale disapplicazione del PEBA – Piano Eliminazione Barriere Architettoniche che da oltre trent’anni dovrebbe essere un obbligo di legge – la situazione relativa all’accessibilità delle attività commerciali già nel 2004 quando, in collaborazione con le istituzioni del territorio, era stata lanciata l’iniziativa “Via il Gradino” per sensibilizzare i commercianti sull’importanza della rimozione delle barriere architettoniche.
 A 20 anni esatti di distanza nulla è cambiato, per cui oggi più che mai si impone l’urgenza di collaborare di nuovo con tutti i principali attori coinvolti per rendere la città più accessibile, non solo per i cittadini con disabilità, ma anche per persone anziane, persone con passeggini o deambulatori e persone con difficoltà di deambulazione in generale.
Tutti i partecipanti del tavolo hanno concordato sull’importanza di coordinarsi su una linea comune e dell’importanza di sensibilizzare la categoria dei commercianti su questa tematica e sulle esigenze specifiche di persone che sono dei potenziali clienti.
La seduta si è così conclusa con una serie di proposte da condividere tra tutte le parti coinvolte per poi essere presentate al prossimo incontro al tavolo della Prefettura.
In particolare, la proposta di Giovanni Ferrero, direttore della CPD, è quella di riproporre l’esperienza positiva di Via Po, nella quale su iniziativa del Presidente di Via era stato organizzato un gruppo d’acquisto per permettere a tutti i commercianti della via di acquistare delle pedane amovibili per rendersi accessibili.
Inoltre, i commercianti erano stati sensibilizzati sull’importanza del tema e accompagnati nel dotarsi di questi strumenti oltre ad aver messo una vetrofania per segnalare la presenza di una rampa amovibile che i cittadini in carrozzina potevano richiedere in ingresso, nel caso in cui non fosse immediatamente evidente.
Si potrebbe quindi replicare questa esperienza nelle principali vie commerciali della città, coinvolgendo gli altri Presidenti di Via e accompagnando i commercianti in questo percorso di sensibilizzazione.
Si è poi proposto realizzare un vademecum informativo per comunicare in modo chiaro ai commercianti gli obblighi di legge riguardo l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’accesso agli esercizi commerciali. Oltre a questo, il vademecum esporrà le possibili soluzioni per adeguarsi alla normativa in base alla propria situazione e con l’indicazione puntuale dell’investimento economico necessario (sarà sempre ricercata la soluzione più economica e verranno fornite indicazioni precise sul dove trovare le diverse tipologie di ausili e pedane).
Infine, sarebbe auspicabile vincolare sempre di più le risorse pubbliche (es. finanziamenti della Città di Torino) all’adeguamento delle strutture in modo che siano accessibili e indicando questo criterio tra le priorità per la concessione delle risorse.
È davvero giunto il momento di dire basta – dichiara Giovanni Ferrero – ai cartelli fuori dagli esercizi commerciali dove c’è scritto che è precluso l’ingresso alle persone con disabilità. Ormai è finito il tempo dei buoni propositi. A parole, troppo spesso, siamo tutti sensibili, siamo tutte persone che vogliono l’inclusione, ma poi la realtà delle cose peggiora sempre di più, specialmente per chi vive in condizioni di fragilità. L’inclusione non può essere un concetto astratto, ma deve essere un impegno quotidiano per tutti, a qualunque livello e in qualunque condizione. È assolutamente necessario uscire dalla retorica e dai concetti che diventano un mantra sociale, svuotati di significato, ed iniziare ad attuare un reale cambiamento. Sono le nostre comunità, le nostre società, a chiederlo per arrivare a migliorare concretamente la qualità della vita di tutti e non solo di chi è in difficoltà. Se si può, si deve fare!

Gli rubano il telefono ma nel cloud trova la foto del ladro e lo fa arrestare

Torino, Quartiere Santa Rita. Ha subito una brutta rapina nel cuore della notte mentre passeggiava, solo, lungo Corso Sebastopoli, i primi giorni del mese scorso. La vittima, un giovane 25enne; gli autori, un gruppetto di 3 ragazzi nordafricani, uno dei quali, armato di coltello, lo ha obbligato a farsi consegnare cellulare, portafoglio e zaino con all’interno un pc portatile.
Il 25enne aveva chiamato subito le Forze dell’Ordine ma nell’immediatezza gli autori della rapina avevano già fatto perdere le loro tracce. Dopo aver sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Secondo, la bella sorpresa. Collegandosi nel cloud del proprio account nel tentativo di recuperare quanto più possibile di quanto custodito nel cellulare, la giovane vittima nota delle fotografie a lui sconosciute e scorrendole riconosce senza ombra di dubbio il rapinatore della notte precedente. Agli investigatori è già noto e in poche ore lo trovano nel quartiere San Salvario, con addosso proprio il cellulare della vittima (insieme, tra l’altro, a 11 grammi di hashish).
I giorni scorsi i Carabinieri della Stazione San Secondo, sulla base di apposita emissione di misura cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, hanno
notificato il provvedimento al 19enne, gravemente indiziato per aver commesso la “rapina aggravata, in concorso con altri soggetti e con l’utilizzo di arma da taglio”.
Sono in corso le indagini per identificare gli altri due autori della rapina.
Il provvedimento a carico dell’interessato è stato emesso durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza

Due pedoni investiti: sono in gravi condizioni

Un nuovo caso di pedoni investiti sulle strade delle città piemontesi. Questa volta è accaduto a Novara dove nella zona commerciale di corso Vercelli, all’inizio della  Statale 11 sono stati travolti un uomo e una donna di trent’anni, ricoverati in ospedale in condizioni gravi.  La polizia locale ha sequestrato il veicolo che li ha investiti.

Le trasformazioni urbane nella Circoscrizione 8

La serata del 14 novembre prossimo, organizzata dal giornale cittadino online www.vicini.to.it e
dalla Circoscrizione 8, presso la sala Punt e Mes del Museo Carpano di Eataly a Torino dalle 18
alle 20, è un convegno dal titolo

“LE TRASFORMAZIONI URBANE E SOCIALI NEI QUARTIERI
DELLA CIRCOSCRIZIONE 8″

Saranno protagonisti i mutamenti sociali ed urbanistici, nelle loro criticità e nel loro positivo
sviluppo, nel passato e nel futuro prossimo, dell’intera area con temi quali la nuova biblioteca
centrale, Italia 61 ed il Parco del Valentino.
Essendo prevista la partecipazione di esperti e degli Assessori competenti della Città, vuole essere
anche un momento di confronto tra cittadinanza, figure istituzionali e tecnici.
Sarà presentato anche il libro “SOFFIA IL SOGNO” (“https://www.vicini.to.it/2024/09/soffia-il-
sogno/ ) di Gianni Ubaldo Canale (Edizioni MILLE) sul grande evento sociale di massa che fu la
Festa Nazionale dell’Unità del 1981 a Italia ‘61 dedicata al tema della pace.
Durante la serata verrà proiettato un breve video inedito con testimonianze di quel periodo.
Nel panel, oltre al direttore del giornale Vicini, Franco Fratto, che condurrà la serata, ci saranno il
Presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano, Rosanna Purchia (Assessore alla Cultura
Città di Torino), Francesco Tresso (Assessore alla cura e manuntezione della Città), il regista e
scrittore Gianni Ubaldo Canale, l’arch. Donatella D’Angelo (esperta di beni culturali),
la Dirigente Servizio Biblioteche Civiche di Torino Cecilia Cognigni ed e il Prof. Filippo De Pieri
del Politecnico di Torino (ordinario di storia dell’architettura).
L’evento ha il patrocinio di Urban Lab

I Militari Italiani nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione

La Città di Rivoli, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ha organizzato per venerdì 8 novembre 2024, alle ore 10:00, un importante convegno dal titolo “1943 – 1945, i Militari Italiani nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione”.

L’evento si terrà presso la sala-teatro dell’I.I.S. Giulio Natta in via XX Settembre 14/A, a Rivoli.

Il convegno vedrà la partecipazione di relatori di rilievo, tra cui:

  • Generale C. A. Claudio Berto, già Comandante Generale delle Truppe Alpine
  • Dott. Luciano Boccalatte, Vice Presidente dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea (ISTORETO)

Durante l’incontro, sono previsti i saluti istituzionali di:

  • Dott. Alessandro Errigo, Sindaco della Città di Rivoli
  • Dott. Nino Boeti, Presidente dell’ANPI Provinciale
  • Prof. Giovanni Coppola, Dirigente dell’I.I.S. Giulio Natta

A introdurre e concludere i lavori sarà il Sen. Lorenzo Gianotti, Presidente della sezione ANPI di Rivoli.

Il Sindaco di Rivoli Alessandro Errigo afferma:
È con grande orgoglio che la nostra città ospita questo convegno, che rappresenta non solo un momento di riflessione storica, ma anche un’opportunità per coinvolgere le nuove generazioni in un dialogo su valori fondamentali come la libertà e la democrazia. L’importante contributo dei militari italiani nella Resistenza è un capitolo essenziale della nostra storia e continueremo a farne tesoro.”

L’evento offrirà ai giovani studenti di Rivoli un’occasione unica per approfondire il ruolo cruciale svolto dai militari italiani nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione dal nazifascismo, favorendo un dibattito aperto su un periodo storico di grande rilievo.

Dettagli dell’evento:
Data: 8 novembre 2024
Orario: ore 10:00
Luogo: Sala-teatro dell’I.I.S. Giulio Natta, Via XX Settembre 14/A, Rivoli
Ingresso libero.

Politecnico, nuova piattaforma: Prometeo Tech Cultures

La tecnologia ha assunto un ruolo sempre più decisivo nello sviluppo sociale e in tutti gli ambiti della vita umana, dalla formazione al lavoro, dall’ambiente alla salute.

Il Politecnico di Torino, ampliando e potenziando l’esperienza di Biennale Tecnologia (la grande manifestazione a cadenza biennale che l’Ateneo realizza e promuove con successo dal 2019), arricchisce la sua offerta di contenuti culturali finalizzati alla condivisione di conoscenza con il pubblico e all’approfondimento del rapporto tra tecnologia e società con una nuova piattaforma per la produzione di contenuti culturali nell’ambito del rafforzamento della strategia di Public Engagement dell’Ateneo: Prometeo – Tech Cultures.

Prometeo alimenterà le attività di Biennale Tecnologia, dando continuità all’iniziativa tra un’edizione e la successiva, e sarà il contenitore culturale all’interno del quale si svilupperanno diversi filoni di attività: l’ideazione e la produzione di spettacoli teatrali, cortometraggi, libri di saggistica, pubblicazioni a fini didattici, podcast, video, lezioni per studenti della scuola e dell’università, eventi di intrattenimento e dialogo con esperti/e, mostre, contenuti per i social network e molto altro.

Per raggiungere l’obiettivo di produzioni di qualità e d’impatto, Prometeo potrà contare su uno staff dedicato e sulle idee, le competenze e la creatività di chi lavora quotidianamente in Ateneo, e promuoverà in ogni possibile occasione la collaborazione con le istituzioni culturali di riferimento, a livello cittadino, nazionale e internazionale.

La prima iniziativa realizzata sotto l’egida di Prometeo sarà un programma di lezioni in presenza e online rivolto alle scuole superiori di secondo grado di tutta Italia da novembre 2024 ad aprile 2025. Questo calendario, che amplia e arricchisce le attività di Biennale Tecnologia per le Scuole, vede i/le docenti del Politecnico condividere con i/le studenti delle scuole gli sviluppi e i risultati delle ricerche più innovative in ambiti che vanno dall’energia, alle tecnologie per l’innovazione, l’Intelligenza Artificiale, la mobilità, la matematica e l’informatica, le tecnologie applicate alla sanità, le nuove tecniche costruttive e i materiali sostenibili, con un’attenzione anche alla tecnologia proposta ai e alle giovani come palestra di democrazia. Le iscrizioni per le scuole saranno aperte dal prossimo 20 novembre.

Tutte le iniziative di Prometeo saranno volte a intensificare la produzione di contenuti culturali dell’Ateneo, filone sul quale il Politecnico ha negli ultimi anni costruito con Biennale Tecnologia un percorso riconosciuto a livello nazionale e internazionale, una dimensione quest’ultima che viene ora ulteriormente rafforzata. Biennale Tecnologia lancia infatti una manifestazione di interesse promossa in Italia e all’estero per la selezione di progetti curatoriali ospiti per la prossima edizione 2026.

La manifestazione di interesse invita esperti (accademici e non) che operino in Italia o all’estero, a proporre – individualmente o in team – dei progetti culturali per la prossima edizione di Biennale Tecnologia. Sulla scorta delle proposte ricevute alcuni progetti verranno invitati a partecipare a una seconda fase di selezione, da cui emergeranno le proposte progettuali individuate. Connotate da una linea interpretativa riconoscibile, le proposte individuate dovranno prevedere la realizzazione, a cura dell’Ateneo, di almeno 15 eventi. I/le guest curator opereranno in stretta collaborazione con l’Ateneo e in particolare con la governance di Biennale, composta dal Rettore Corgnati, dal Vicerettore Sacchi e dal Curatore Saracco.

Prometeo e Biennale Tecnologia costituiscono dei tasselli fondamentali per la dimensione culturale della nuova strategia di public engagement del Politecnico di Torino, che verrà articolata in occasione del lancio del nuovo piano strategico di Ateneo per il mandato del Rettore Corgnati. Assieme alla dimensione di divulgazione e di outreach, l’Ateneo adotterà importanti innovazioni nella sua missione di servizio alla società, con un’enfasi sul rapporto tra tecnologia, governance e politiche pubbliche che farà perno sul Centro di Ateneo Theseus su Tecnologia, Società e Umanità.

“Biennale Tecnologia, nel nuovo format, si pone l’obiettivo di essere un evento diffuso nei luoghi e nel tempo, con attività permanenti durante l’anno e con forti connessioni con la città e il territorio. Con questa nuova impostazione, si rafforza lo slancio del Politecnico di Torino nel diventare punto di riferimento nel dibattito pubblico, centrando uno degli obiettivi della sua terza missione, il coinvolgimento e il trasferimento verso la società. La manifestazione e gli eventi continueranno a stimolare le riflessioni urgenti che sono necessarie per dare risposte concrete al futuro della società e lo farà in modo corale e continuo, coinvolgendo in primis la nostra comunità politecnica, i cittadini e le cittadine, il mondo delle istituzioni e quello delle imprese, con uno sguardo vicino ma lontano allargando la nostra visione anche a livello internazionale”, commenta il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati.

 

“Il lancio di Prometeo è una pietra miliare per la strategia di public engagement di Ateneo, rafforzandone la dimensione di outreach culturale. Una strategia improntata alla riflessione su ruolo e significato della tecnologia nel nostro tempo, rispetto all’umanità e all’ambiente. Le considerazioni sulla tecnologia non possono prescindere dalle preoccupazioni e dalla cura per la diversità delle forme di vita sul nostro pianeta, così come per la sopravvivenza della democrazia, sfidata dalle disuguaglianze che lo sviluppo delle tecnologie può esacerbare, o a cui può contribuire a porre rimedio. Tutto questo coinvolge una focalizzazione delle nostre attività di public engagement rivolta all’analisi del governo delle tecnologie e dei loro impatti, che verrà messa a punto nel piano strategico di Ateneo attraverso la costruzione di iniziative di respiro internazionale. Quel respiro internazionale che vediamo sempre più presente nella nave ammiraglia del dialogo dell’Ateneo con la cittadinanza: Biennale Tecnologia, che dalla prossima edizione prevede la curatela di progetti specifici da parte di esperti selezionati attraverso una manifestazione di interesse internazionale.”, aggiunge il Vicerettore per la Società, la Comunità e per l’Attuazione del programma Stefano Sacchi.

 

“Mi accingo a svolgere il ruolo di curatore della Biennale Tecnologia e della piattaforma di produzione culturale Prometeo con l’entusiasmo e la motivazione indispensabili per il livello di ambizione che il Politecnico di Torino pone in queste iniziative. Mi conforta in tal senso la determinazione del Rettore Corgnati, che ringrazio della fiducia, nel rafforzare l’azione dell’Ateneo nel public engagement, ma soprattutto il patrimonio di idee, competenze e creatività che il personale tutto ha dimostrato in più occasioni di volere mettere a disposizione. Sono altrettanto certo che Biennale Tecnologia e Prometeo sapranno essere alleati ideali delle istituzioni culturali del territorio e del Paese in azioni collaborative volte a coinvolgere efficacemente i cittadini, dando loro fiducia che la scienza e la tecnologia, se indirizzate eticamente, saranno decisive per affrontare le grandi sfide dell’umanità.”, continua il Curatore Guido Saracco.

“La piattaforma Prometeo rappresenta un punto di svolta non solo per l’offerta culturale del nostro Ateneo, ma anche per l’identità stessa della nostra istituzione. Valorizzando le nostre esperienze e sostenuti da una chiara visione politica, compiamo un significativo passo in avanti che ci permetterà di affermarci con sempre maggiore autorevolezza e unicità sia a livello nazionale che internazionale. Questo slancio dà vita a un progetto di identità visiva e comunicativa forte e distintivo. Il nostro Ateneo sta intraprendendo un percorso di cambiamento che trasformerà le nostre eccellenze spesso trascurate in elementi distintivi. Ci attende un futuro in cui il Politecnico farà scelte audaci, consolidando la propria identità di istituzione riconoscibile e riconosciuta”, conclude la Vicerettrice per la Comunicazione e la Promozione Silvia Barbero.

Dopo mezzo secolo si spengono i microfoni di Radio Veronica One

Si spengono i microfoni a Torino di Radio Veronica One, emittente nata nel 1976 e che deve il suo nome alla leggendaria radio pirata olandese che diffondeva le sue trasmissioni nel Mare del Nord. A partire dagli anni Novanta la famiglia Pinna fu editrice della radio ed ora ha deciso di vendere la frequenza 93.6 al gruppo Veneto di radio Birikina.

Il passaggio di proprietà dovrebbe avvenire tra fine novembre e inizio dicembre. Il marchio della radio rimarrebbe in possesso degli attuali proprietari quali concessionari della pubblicità. Ancora incerto il destino dei tre dipendenti della redazione, composta da due giornalisti e una speaker, ai quali l’operazione è stata comunicata un mese fa.

 

Mara Martellotta