Suoi coetanei lo avevano chiuso addirittura in un cassonetto dell’immondizia, per fotografarlo e pubblicare l’immagine su Facebook
A 26 anni si è impiccato. I genitori chiedono giustizia: dicono che all’origine del dramma ci sarebbero stati atti di bullismo contro il ragazzo. Suoi coetanei lo avevano chiuso addirittura in un cassonetto dell’immondizia, per fotografarlo e pubblicare l’immagine su Facebook. Prima di uccidersi, lo stesso giovane, della provincia di Vercelli, aveva raccontato queste violenze alla polizia postale, che aveva fatto rimuovere la pagina dal web e trasmesso poi gli atti alla procura. Dopo, però, il ragazzo è caduto in depressione, tanto che da mesi ormai usciva di casa solo se accompagnato, finché si è impiccato nella camera al secondo piano della casa dove abitava con i suoi genitori.
(Foto: archivio)

A Malanghero, piccola frazione di San Mauro Canavese è di 11 mila euro il bottino del colpo all’ufficio postale. I banditi, come nella miglior tradizione, si sono nascosti nell’ufficio la scorsa notte. Con tutta calma hanno smurato e portato via la cassaforte contenente il denaro. Il furto è stato scoperto questa mattina dalla a direttrice dell’ufficio, che è stata colta da un lieve malore. L’ufficio resterà chiuso tutta la mattina per potere permettere ai carabinieri di effettuare i rilievi necessari.
Sono stati effettuarti nell’Astigiano e probabilmente si estenderanno a tutto il Piemonte i controlli a tappeto dei carabinieri nelle vigne, per contrastare il fenomeno del caporalato. Le aziende agricole che sono sotto la lente da parte dei militari dell’Arma e dell’Ispettorato del Lavoro sono una trentina. Nelle zone di Canelli e Nizza sono state registrate sanzioni per 175 persone, sette i casi di lavoro in nero scoperti e due le attività agricole sospese. Invece le 130 persone identificate sono risultate in regola con i documenti.

Il Controllo del Vicinato coglie un nuovo momento positivo a San Mauro Torinese. Questa volta l’intervento “passivo” dei volontari del primo gruppo di Controllo del Vicinato, istituito dopo l’approvazione della mozione di Ferdinando Raffero nel marzo scorso da parte del consiglio comunale, non è stato tanto in funzione di deterrenza, quanto di osservazione e di allarme. I soliti ignoti (che in questo caso sono diventati noti) nelle prime ore della mattina di venerdì hanno dato nuovamente l’assalto alla parafarmacia che già qualche mese fa era stata oggetto di tentativo di spaccata andato a vuoto grazie all’allarme dei volontari. I ladri, questa volta sono riusciti ad entrare, ma il clamore destato dai volontari che avevano sentito i rumori sospetti ed avevano chiamato i carabinieri, li ha costretti a darsi alla fuga su un auto, che è stata immediatamente notata e segnalata alla forze dell’ordine. Il fatto è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino ed i carabinieri, sulla base di quanto ricevuto sono riusciti a fermare e ad individuare gli autori del furto, i quali, però, sarebbero minorenni di età al di sotto della soglia di punibilità. Il fatto di venerdì sera è indubbiamente un ulteriore risultato positivo che il Controllo del vicinato coglie a San Mauro Torinese, dopo quello che aveva sventato la spaccata alla parafarmacia qualche mese fa e l’individuazione dell’automobilista che aveva gravemente danneggiato la cancellata di una scuola.


