Nella Capigruppo in Comune del 17 gennaio 2017 i tre primi firmatari della Petizione Aurora, hanno ribadito che “la riqualifica del Quadrilatero Aurora deve anche passare attraverso i controlli delle case fatiscenti. Un Esempio era proprio corso Brescia 5 dove non c’è neppure più un Amministratore del condominio e dove regna l’anarchia totale”. I residenti riferivano di parti pericolanti e che in alcuni appartamenti quando piove gocciola l’acqua, oltre a varie attività illegali tra cui lo spaccio”, commenta la consigliera di FdI della Circoscrizione 7, Patrizia Alessi. “Vi sono famiglie che vivono in condizioni non accettabili”. Oggi diversi mezzi e agenti della polizia hanno effettuato dei controlli in zona. “Speriamo che quanto visto stamattina dai cittadini sia un inizio di collaborazione con l’Amministrazione della Città, ora aspettiamo come promesso dal vicesindaco nella seduta del 17 gennaio una Commissione itinerante nelle vie del Quadrilatero Aurora per vedere le varie criticità per poi convocare dei Tavoli in Comune e affrontare le varie situazioni.Sempre un grazie alle forze dell’ordine per il lavoro svolto”
Il Piemonte contro il melanoma
“La prevenzione, come insegna la letteratura scientifica, deve partire dalla conoscenza del nostro corpo, delle sue potenzialità e dei suoi limiti. È una responsabilità di tutti, per tutelare un bene non solo individuale ma che appartiene alla collettività. Sono quindi importanti l’informazione e la formazione, affinché si riesca a incidere sul cambiamento dei comportamenti. Ecco perché il Consiglio regionale, da sempre attento alla promozione della salute, anche attraverso gli Stati generali dello sport e del benessere, ha deciso di patrocinare questo progetto sulla prevenzione del melanoma, con la speranza di promuovere un percorso di sensibilizzazione che – rivolgendosi innanzitutto ai bambini e alle scuole, quindi alle famiglie e agli insegnanti – favorisca l’attivazione di buone pratiche e di stili di vita sani”. Così ha affermato Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, durante la conferenza stampa di presentazione della campagna nazionale Il sole per amico, promossa da Imi – Intergruppo melanoma italiano in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio anche del Ministero della Salute, dell’Associazione italiana di oncologia medica e della
Regione Piemonte, oltre al supporto di Merck&Co. Si tratta di un progetto educativo di prevenzione primaria contro il melanoma che ha già coinvolto 10 regioni e circa 30mila studenti e ora raggiunge anche le scuole elementari del Piemonte per spiegare ai bambini in modo semplice come esporsi al sole senza rischi. Oltre agli incontri in classe con dermatologi e oncologi, il messaggio è veicolato attraverso utili e divertenti strumenti didattici come i poster da appendere, un video e un opuscolo a fumetti. “L’incidenza del melanoma è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni: in Italia si diagnosticano circa 10mila nuovi casi ogni anno e si tratta del secondo tumore per incidenza prima dei 50 anni. Inoltre, le scottature da esposizione solare in età pediatrica rappresentano uno dei principali fattori di rischio”, ha spiegato Paola Queirolo, ideatrice e coordinatrice della campagna, past president dell’Intergruppo melanoma italiano, Unità operativa complessa di oncologia medica dell’azienda ospedaliera universitaria San Martino-Ist di Genova. “Riveste quindi particolare importanza rivolgersi ai bambini, spiegando loro con un decalogo semplice come si possano modificare comportamenti che incidono molto sulla salvaguardia della pelle e il contrasto del melanoma”. “Le istituzioni devono favorire la diffusione e l’efficacia di campagne come questa perché agiscono positivamente sia sul benessere dei cittadini sia sui costi della salute”, ha affermato Roberto Montà dell’assessorato regionale all’Istruzione. “L’assessorato sta lavorando alla catalogazione e
messa in rete di iniziative formative di questo tipo affinché siano rese accessibili in modo ordinato a tutte le scuole e agli studenti”. “Si tende spesso a sottovalutare le criticità dell’esposizione solare perché mancano quelle informazioni e buone pratiche che invece vogliamo diffondere il più possibile”, ha aggiunto Franco Calcagno, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. “Rivolgendoci ai bambini favoriamo il loro diventare veicoli informativi anche per le famiglie”. All’incontro, moderato dal caporedattore dell’Ansa, Alessandro Galavotti, hanno partecipato anche Oscar Bertetto, direttore dipartimento interaziendale interregionale Rete oncologica Piemonte Valle d’Aosta, azienda ospedaliera universitaria Città della salute e della scienza di Torino, Pietro Quaglino e Paolo Broganelli, dermatologia azienda ospedaliera universitaria Città della salute e della scienza di Torino.
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In aula c’erano anche i genitori della vittima quando la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha confermato la condanna in primo grado a trent’anni per Michele Buoninconti, il vigile del fuoco di Costigliole d’Asti accusato di avere ucciso sua moglie, Elena Ceste. I legali di Buoninconti sono hanno criticato la scelta dei loro predecessori, del rito abbreviato, che non ha consentito di svolgere altri approfondimenti. Sostengono – scrive l’Ansa – che sul delitto si possono fare soltanto ipotesi, ma non è possibile dire come, quando, dove e in che modo la donna è stata uccisa. E non si può nemmeno dire se sia stato un delitto “premeditato, volontario, di impeto o di altro. A nostro avviso non si è trattato nemmeno di un omicidio”.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Maurizio marrone e la consigliera della Circoscrizione patrizia Alessi scrivono in una nota: <<Nel quartiere Aurora di Torino sono apparsi manifestini che indicano agli immigrati irregolari quali sono i giorni in cui sono probabili retate delle Forze dell’Ordine, segnalando contatti di assistenza contro l’espulsione: una vera e propria rete che fa capo alla galassia anarchica che monitora le circolari ministeriali e sorveglia l’operato della Polizia per meglio sabotarlo”. Proseguono gli esponenti di Fdi: “Sono addirittura a conoscenza delle
quote indicate dal Ministero dell’Interno alle Questure italiane per le diverse nazionalità dei clandestini che si possono espellere.Perché le istituzioni consentono un simile paradosso? C’è addirittura segnalato un numero di telefono cellulare che il clandestino fermato può chiamare per avere assistenza: come mai non viene identificato il titolare e denunciato per favoreggiamento?” si domandano Alessi e Marrone, che annunciano di volerci vedere chiaro <<Segnaleremo il caso ai nostri parlamentari per fare luce su questa vicenda magari con una interrogazione al Ministro del’Interno>>
Giovedì 16 febbraio, alle 18.00, nella sala conferenze del “Polo del ‘900” a Palazzo San Celso (corso Valdocco 4/A – Torino) l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza – in collaborazione e con il sostengo del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese – propone la proiezione del cinegiornale Luce sulla visita di Mussolini a Trieste del 18 settembre 1938, nel corso della quale il duce annunciò in un discorso in piazza dell’Unità la decisione di adottare una legislazione razziale anti ebraica. Il film sarà introdotto e commentato da Fabio Levi (direttore del Centro studi “Primo Levi”) e da Franco Prono (Università di Torino). Parteciperà il Vicepresidente del Consiglio regionale con delega al Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti. Un appuntamento, nell’ambito delle iniziative del giorno della Memoria 2017, particolarmente importante poiché la copia del cinegiornale ritrovata nei fondi cinematografici dell’Ancr risulta essere l’unica a contenere i diciotto minuti essenziali con l’annuncio dell’introduzione delle leggi razziali in Italia, ed è stata di recente restaurata con la collaborazione dell’Istituto Luce. Le leggi razziali furono in realtà promulgate a partire dai primi di settembre, ma è impressionante sentirne enunciati i principi e spiegate le motivazioni per bocca di Mussolini. Il documento nella sua crudezza ci mostra come razzismo e antisemitismo fossero parte costituente della cultura coloniale e guerrafondaia del regime. Il contesto esplicitamente evocato dalle parole del duce è ormai quello di una guerra imminente in cui lo schieramento italiano a fianco della Germania di Hitler è stato definitivamente deciso.
M.Tr.
DALLA TOSCANA
L’hanno trovata morta in un appartamento al secondo piano di un edificio nella zona di Pozzarello, nel Grossetano. La donna, di 68 anni, sarebbe stata strangolata con il filo del computer. Il marito, 70 anni, sembra abbia confessato l’omicidio, al telefono con un amico, poi però sarebbe scomparso. Sulle sue tracce i carabinieri.
Migliora il bimbo accoltellato dalla madre suicida
Migliora ed è cosciente il bambino di sette anni accoltellato domenica scorsa dalla madre, di 34 anni di origini albanesi, che si è poi suicidata lanciandosi dall’ottavo piano del loro appartamento a Torino. Il bambino è ricoverato all’ospedale Regina Margherita , dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per le ferite riportate a un polmone, a fegato e milza. Fortunatamente le sue condizioni, dicono i medici , sono in “lento e costante miglioramento”. Nei prossimi giorni potrebbe essere trasferito nel reparto di Chirurgia. Ad oggi la prognosi resta riservata.
Attenzione ai banditi delle truffe affettive
«Durante le feste è più facile sentirsi soli, soprattutto se la festa è quella degli innamorati. Per questo motivo è importante che anche a San Valentino si ponga attenzione al drammatico problema delle truffe affettive. Le vittime spesso sono donne sole, che subiscono anche l’indifferenza di un tessuto sociale e familiare che è attento alla frenesia della vita quotidiana, ma sempre meno agli affetti» – così Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte, ha voluto ricordare le vittime di cybercrime.
Le truffe affettive, anche conosciute come truffe romantiche, sono raggiri con i quali gli artefici fanno leva sui sentimenti e sul senso di solitudine delle proprie vittime per estorcere loro denaro. Le donne sole vengono contattate sul web e corteggiate fino al momento in cui il truffatore mette in scena un ipotetico incontro che sarà lo strumento con il quale chiederanno alla propria vittima del denaro. «I truffatori simulano problemi di ogni sorta, lo smarrimento dei bagagli, malattie, guai giudiziari o aggressioni, per poter chiedere aiuto alle donne sole che forniscono loro le somme richieste senza mai più rivederle» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte.
«La Regione Piemonte ha voluto mettere in campo un progetto concreto sostenendo la formazione di un tavolo di lavoro regionale di “Lotta al Cybercrime Truffe Affettive Italia” che si è costituito in associazione, l’A.C.T.A. (Associazione Contro le Truffe Affettive). È necessario ribadire adesso più che mai la necessità di migliorare il sistema di contrasto al cybercrime e alla sensibilizzazione delle potenziali vittime. Queste donne spesso non denunciano e non parlano con le persone che le sono vicine perché provano pudore. Questo è un errore. È fondamentale denunciare e non ci si deve vergognare davanti a un raggiro di questo tipo» – ha concluso Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte.
In memoria di Carla Spagnuolo
Carla Spagnuolo – presidente del Consiglio regionale nella V legislatura e Consigliera regionale nella sesta e nella nona – è stata commemorata in Aula il 14 febbraio in apertura di seduta.
Scomparsa il 3 febbraio scorso, all’età di 71 anni, è stata anche dirigente della Regione Piemonte, capo di gabinetto della Giunta regionale dal 1975 e consigliera comunale a Torino, dove assunse l’incarico di assessora al Decentramento e Servizi scolastici e al Commercio e Artigianato.
Carla Spagnuolo è stata la prima – e per ora unica – donna a presiedere l’Assemblea legislativa del Piemonte. Iscritta al Partito socialista italiano, nel 1989 entrò nella Direzione nazionale.
“Le commemorazioni, soprattutto quelle laiche, tendono a proporsi come momenti inoppugnabili, che rievocano emozioni e sanciscono valori da tutti condivisi, al di là delle opinioni personali – ha detto il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus – Carla Spagnuolo ha tradotto nella sua attività istituzionale ed amministrativa i valori del socialismo in cui credeva fermamente, applicandoli in scelte e atti concreti per lo sviluppo e la crescita della comunità che rappresentava. È stata dentro i processi, li ha connotati, li ha influenzati, sempre con un profilo laico, innovativo, capace di guardare oltre le ideologie e gli schemi precostituiti”. Laus ha poi proposto di dedicare al ricordo della Spagnuolo la sala di Palazzo Lascaris attigua a quella dei Presidenti, sita al pianterreno, che ospiterà le mostre del Consiglio regionale. La cerimonia, che si è svolta alla presenza del marito Luca e dei famigliari, si è chiusa con un minuto di silenzio.
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Un sit-in dei tassisti si è tenuto ieri sera davanti al Municipio di Torino. Sotto Palazzo Civico in circa duecento hanno manifestato contro il maxi emendamento del decreto Mille Proroghe in approvazione al Senato che, secondo i tassisti, aprirebbe la strada alle multinazionali come Uber. La sindaca Appendino è scesa dal municipio per incontrare una delegazione, assicurando che il Comune è vicino alla categoria. Se il provvedimento sarà approvato è prevista la sospensione dell’efficacia dell’articolo della legge quadro che differenzia il servizio di noleggio da quelli di taxi. In programma una assemblea nazionale dei tassisti a Roma, il 21 febbraio.
(foto: il Torinese)