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Torino Inter 0-1: basta un gol di Kondogbia per la sesta sconfitta granata

torino interstadio specchioTORO STADIOTORINO-INTER 0-1

 

MARCATORI: 32 pt Kondogbia.

 

TORINO: Padelli, Gaston Silva, Glik, Moretti; Peres (32 st Zappacosta), Benassi, Vives, Baselli (dal 37 st Amauri), Molinaro; Quagliarella, Belotti (17 st Maxi Lopez). All. Ventura.

 

INTER: Handanovic; Murillo (48 s.t. Ranocchia), Miranda, Juan Jesus; DAmbrosio, Felipe Melo, Medel, Kondogbia, Nagatomo; Palacio (30 st Ljajic), Icardi (22 st Perisic). All. Mancini.

 

La speranza è l’ultima a morire. Ma a volte un po’ di meno, per esempio per un Torino che incassa l’ennesimo risultato negativo in campionato, il sesto, non vincendo da quel lontano 27 settembre. Basta un gol di Kondogbia, il primo in neroazzurro, ad aprire e chiudere il match. Basta l’1-0 all’Inter che per la settima volta si porta a casa i 3 punti con un solo gol fatto e difeso fino alla fine dalla compagine di Mancini. E’ appunto a difendere il risultato che mirano i neroazzurri, non troppo propositivi, se non nel calcio piazzato decisivo del match. Eppure questa Inter, a sorpresa schierata con un 3-5-2 con Icardi e Palacio davanti, continua a vincere tenendo ben saldo il primo posto in classifica. Ancora sofferenza invece per Ventura e i suoi fermi a 15: i granata non riescono a trovare la chiave vincente per trasformare i continui tentativi in risultati utili.

 

Si fa vedere l’uomo partita, già dai primi minuti propositivo come accade al 10’ di gioco sul passaggio per Melo che di testa serve Icardi: tentativo troppo alto per l’attaccante neroazzurro. Ci riprova Kondogbia 7’ dopo con un gran numero a centrocampo, questa volta servendo Nagatomo fermato però da Padelli che mette in angolo. Campanello d’allarme per la squadra di casa che prova a rendersi pericolosa con la cavalcata di trenta metri di Bruno Peres: calciando dal limite, non trova lo specchio della porta. Fase nervosa di gioco per uno scontro tra Glick ed Icardi, a cui segue un avanzamento granata che prova timidamente ad entrare in partita. E’ la volta di Benassi, infatti, al 30’ che sfiora clamorosamente il vantaggio: il numero 15 granata becca in pieno la traversa facendo sfumare l’occasione vincente. Occasione che arriva esattamente 1’ dopo dalla parte opposta di campo per l’Inter che, come sempre più spesso capita, coglie l’attimo e la mette dentro. Tutto parte da un calcio piazzato di Palacio che spizza sul secondo palo per Kondogbia e il centrocampista francese trova il vantaggio.

 

Sembra essere tutto diverso per il Toro all’inizio della ripresa: i granata movimentano il match per dieci minuti buoni, non riuscendo però a concludere. Quagliarella sbaglia di pochissimo al 3’, servito dalla trequarti da Molinaro, ma troppo impreciso trova solo i guantoni di Handanovic. Tanto tentare ma nessun gol per la squadra di Ventura che prova a cambiare le carte in tavola al 18’ con l’entrata in campo di Maxi Lopez. Fase confusa di gioco in cui la squadra di casa non riesce sfondare il muro difensivo dell’Inter decisa a non rischiare. Ci mette del suo anche Handanovic che provvidenziale a 2’ dalla fine respinge il pallone di Vives.Sei sono i minuti di reupero concessi dall’arbitro, sei ancora i minuti disponibili per il Torino a trovare il pareggio. Che non arriva, e anzi, si rischia in più di un’occasione il raddoppio. Altri punti persi per strada quindi per i granata, un punto che almeno ci stava. Eppure niente da fare, la speranza granata non accenna a dare i suoi frutti.

 

Valeria Tuberosi

 

 

 

Baristi rubavano corrente elettrica

carabinieri auto

Denunciati dai carabinieri

 

Un contatore manomesso (al quale erano collegati anche due alloggi) e non collegato alla rete. I titolari di un caffè di via Carlo del Prete a Torino sono stati denunciati dai carabinieri. Si tratterebbe soltanto dell’ultimo furto di energia elettrica,  di una serie di episodi sempre più frequenti, scoperto dai militari della compagnia di Mirafiori. Nel corso del 2015 i militari hanno controllato 50 locali. Ne  sono stati chiusi otto mentre sono dieci le persone denunciate nel corso dell’operazione denominata Elektra.
  

Suk di via Monteverdi, la protesta civile dei residenti

suk protestasuk bolognaSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

 E allora perché non volete il mercato dell’usato? “Il mercato del rubato vorrai dire. Non vogliamo delinquenza sotto casa! E’ un reato non volerla?”

 

Sono stato alla protesta dei residenti contro il suk di via Monteverdi. Civili, una loro delegazione è stata ricevuta dalla Città. Richiesta fatta al Sindaco. Se fortunati, era nel suo ufficio. Ma dovevano essere molto fortunati. Avrei voluto essere una mosca per “partecipare” all’incontro, per sapere. Troppo curioso. In compenso mi sono trattenuto con delle mamme semplicemente preoccupate. Civilmente preoccupate. Io domandavo e rispondevano con logico buon senso.

 

In particolare ho chiesto se l’ex palazzina dei vigili Urbani a metà di via Bologna era occupata. No, ci vivono dei rifugiati politici. Danno fastidio? Assolutamente no, sono tutti laureati e sanno inglese e francese. Abbiamo fraternizzato. Prima, sì,  era un caos. Italianissimi dei centri sociali l’avevano occupato abusivamente. Rumori, schiamazzi, musica ad altro volume e bottiglie di birra lasciate vuote. E allora perché non volete il mercato dell’usato? “Il mercato del rubato vorrai dire. Non vogliamo delinquenza sotto casa! E’ un reato non volerla?”

 

Lasciandole comincio a “rimuginare”. Tutto quel razzismo non l’ho visto. Ho visto solo persone che cercavano di far prevalere una logica di buon senso. Portare questo mercato da quelle parti è stato legittimare caos ed abusivismo. Spostarlo controllando una questione di buon senso.

 

(Foto: il Torinese)

Interrotto durante rapporto sessuale chiede risarcimento

GARAGEIndispettito ha chiesto un risarcimento di 50 euro al proprietario dell’automobile su cui stava avvenendo l’amplesso

 

E’ stato interrotto durante un rapporto sessuale con una donna, in un box auto di Torino. Indispettito ha chiesto un risarcimento di 50 euro al proprietario dell’automobile su cui stava avvenendo l’amplesso. Il cittadino romeno di 29 anni, completamente nudo, è stato poi fermato dalla polizia. Gli agenti, informa l’Ansa, lo hanno arrestato mentre stava minacciando di morte il “disturbatore” e prendeva a calci il veicolo.  L’uomo era positivo al test della cocaina. La sua partner è fuggita durante il trambusto.

Stupro al cimitero, arrestato 33enne

CIMITERO

Era stata adescata con il pretesto che lui l’avrebbe accompagnata in una cabina telefonica da cui chiamare il suo Paese

 

Stuprò una donna romena 42enne, nei pressi del Cimitero Monumentale, lo scorso 7 ottobre. Il giovane, un marocchino di 33 anni è stato arrestato dai carabinieri: l’accusa è di violenza sessuale e lesioni plurime aggravate. La donna, che riportò ferite guaribili in un mese,  ha riconosciuto l’aggressore. Era stata adescata con il pretesto che lui l’avrebbe accompagnata in una cabina telefonica da cui chiamare il suo Paese.

Falso vigile truffava anziane, incastrato dalle telecamere

vigile falsoLe immagini e l’audio mostrano il rapinatore in azione, anche con un complice

 

Truffava le donne anziane camuffato da vigile urbano. Con un pretesto si introduceva nelle loro case dove rubava denaro e gioielli: la Polizia ha arrestato un 55enne, incastrato salle telecamere collocate dagli agenti all’interno dell’abitazione di una vittima. Le immagini e l’audio mostrano il rapinatore in azione, anche con un complice. Le perquisizioni hanno consentito il recupero di diversi gioielli e 80.000 euro in contanti

Incidenti stradali in calo ma aumentano quelli mortali

In Valle d’Aosta il numero dei morti è praticamente raddoppiato: da sette a 13, mentre in Piemonte gli incidenti mortali salgono da 259 a 265

 

 

autostrada tunnelSono in calo gli incidenti stradali in Piemonte e Valle d’Aosta. Purtroppo, però, contrariamente a quanto avviene nel resto d’Italia, aumentano quelli mortali. A parlare sono i riscontri Istat sull’anno 2014. In Valle d’Aosta il numero dei morti è praticamente raddoppiato: da sette a 13, mentre in Piemonte gli incidenti mortali salgono da 259 a 265, con un aumento dell’2,3%. Nella nostra regione, inoltre, crescono gli incidenti con feriti, anche se solo dello 0,5%.
    

Chivasso, investimento mortale sulla ferrovia

I binari 1 e 2 sono interrotti

 

treno p nuovaLa pagina Fb di Sfm, servizio ferroviario metropolitano comunica la notizia di un investimento mortale presso la stazione di Chivasso.  I binari 1 e 2 interrotti. Per il momento non si segnalano particolari problemi nella circolazione dei treni.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Esercito: stabilizzare e ricostruire dopo un conflitto

Trenta dirigenti a lezione al Centro Studi Post Conflict Operations

 

esercito scuola applicazioneLunedì 9 novembre si apre a Palazzo Arsenale l’11° “Stabilization and Reconstruction Management Senior Course”, un percorso formativo rivolto a dirigenti civili e militari responsabili della gestione dei processi di stabilizzazione nei territori reduci da un conflitto.

 

Al saluto del Generale di Divisione Claudio Berto e del Direttore del Centro, Colonnello Luigi Marangoni, segue la lectio magistralis dell’ambasciatore Giancarlo Aragona, Presidente dell’Istituto di Studi Politici Internazionali (ISPI), sulle “Relazioni NATO – Russia alla luce della crisi Ucraina”. Il corso, organizzato dal Centro Studi sulle Operazioni di Post-Conflict (CSPCO), permette ai frequentatori di confrontarsi con le peculiari esperienze maturate dall’Esercito nello specifico settore e di approfondire la conoscenza della cosiddetta “linea italiana” di approccio ad una tematica delicata e complessa. Le lezioni, in lingua inglese,esercito applicazione 2 riguardano temi sociali, politici, etnici, religiosi e culturali.

 

Fra i trenta dirigenti ammessi alla frequenza del corso anche alcuni stranieri, provenienti da FYROM/Macedonia, Giordania, Kenya, Oman. La Scuola di Applicazione dell’Esercito, polo culturale e formativo d’eccellenza, attraverso questa iniziativa conferma la propria vocazione alla internazionalizzazione degli studi ed all’apertura nei confronti delle componenti civili della società, con le quali consolidare la reciproca collaborazione.

Moscato d'Asti? No, tarocco di Moldavia

Sono 150mila i litri di vino taroccato in una azienda vitivinicola astigiana

 

GUARDIA FINANZAIl “moscato” non era proprio d’Asti ma proveniva dalla Moldavia. Sono 150mila i litri di vino taroccato in una azienda vitivinicola astigiana. Il prodotto veniva  spacciato per docg e dop, ma in realtà veniva tagliato con vini provenienti dalla Moldavia  sofisticati con l’impiego di sostanze chimiche. Nell’operazione della Guardia di finanza sono state sequestrate  40mila bottiglie di falso Pinot Dop. Erano su un camion diretto al porto di Livorno, pronte per attraversare l’Atlantico verso l’America. Denunciati i reponsabili delle frodi.