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Ragazza ferita in mezzo alle porte del tram

TRAM GMADRELa giovane è stata trasportata in ambulanza al Maria Vittoria, dove le hanno riscontrato alcune ferite non gravi

Una ragazza di 29 anni è all’ ospedale per essere rimasta incastrata tra le porte di un tram in piazza XVIII Dicembre, vicino alla stazione ferroviaria di Porta Susa. Stava cercando di salire al volo sul mezzo della linea 13 che  stava ripartendo, così è restata in mezzo alle porte. Non è finita sulle rotaie grazie alle urla dei passeggeri che hanno avvertito il conducente. Il tram è stato fermato e la giovane è stata trasportata in ambulanza al Maria Vittoria, dove le hanno riscontrato alcune ferite non gravi.

 
(foto: il Torinese)

Iran tra diritti e nucleare

IranTerzi ha ribadito l’importanza  di considerare il ruolo dell’Iran nella stabilità dell’intera regione e ha posto l’accento sulla necessità di uno sforzo comune nella lotta al terrorismo

L’accordo sul nucleare iraniano ha rotto il ghiaccio e l’Iran è tornato un interlocutore importante. Dopo l’annullamento delle sanzioni, ha riscoperto un ruolo fondamentale nello scacchiere geopolitico. Tuttavia, a Teheran è ancora di primissima attualità la violazione dei diritti umani. Il Comitato regionale per i diritti umani  del Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con “Iran Libero e Democratico” – il  movimento che in clandestinità o in esilio si oppone al governo di Rouhani, raccogliendo esponenti di tutte le etnie e confessioni religiose – e il Centro studi “Calamandrei” mercoledì 23 marzo ha proposto il convegno dal titolo “Iran: un paese chiave nella geopolitica mediorientale. Società, politica, religione, diritti umani, diritti delle donne”.  Nel suo intervento introduttivo, il presidente dell’Assemblea piemontese e del Comitato regionale per i diritti umani, si è chiesto se Hassan Rouhani sia un riformatore e un moderato. Ha quindi sottolineato come lo stesso Iran auspichi un avvicinamento all’Unione europea, che sarà però possibile solo dopo il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali. Stimolato da Giampiero Leo, che è ritornato sull’accordo tra Stati Uniti e Iran sul nucleare, sul rapporto di Teheran con le potenze occidentali e sul ruolo dell’Iran nelle vicende mediorientali, si è poi sviluppato il dibattito. Tra gli interventi quelli dell’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi e del politologo Valter Coralluzzo (Università di Torino). In particolare Terzi ha ribadito l’importanza  di considerare il ruolo dell’Iran nella stabilità dell’intera regione e ha posto l’accento sulla necessità di uno sforzo comune nella lotta al terrorismo. Ci sono poi stati gli interventi di Tullio Monti (direttore del Centro “Calamandrei”) e di Yoosef Lesani (esule iraniano). I dati diffusi dal nuovo Rapporto Iran Human Rights, presentato anche a Roma, raccontano un record di esecuzioni capitali nel 2015 in Iran: 969 persone messe a morte, con un aumento del 29% rispetto all’anno precedente. Tra i giustiziati, sono 638 le persone messe a morte per reati di droga, 207 per omicidio. I detenuti impiccati in pubblico sono stati 57, e al patibolo sono finiti anche tre minorenni e diciannove donne. Al convegno avrebbe dovuto partecipare anche un rappresentante della Commissione Esteri del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, ma non ha potuto raggiungere Torino da Bruxelles dopo i noti attentati terroristici.

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Bilancio Regione, Giorgio Bertola (M5S): “respinti i nostri emendamenti, siamo molto delusi”

 

Sarà discusso oggi il bilancio di previsione 2016-18 della Regione Piemonte, Giorgio Bertola capogruppo M5S a Palazzo Lascaris, dichiara in anteprima a Il Torinese: “è un bilancio nel quale non ci riconosciamo per nulla”

bertola regione

LM5S è riuscito a ottenere qualche vittoria in Regione, pur stando all’opposizione?

I nostri progetti sono a medio lungo termine quindi è più difficile ottenere risultati immediati, tuttavia in questi anni qualche risultato lo abbiamo portato a casa sia concretamente, sia in astratto: abbiamo influenzato il quadro politico-culturale, ad esempio in ciò che concerne i costi della politica. Per noi non era accettabile che un consigliere regionale guadagnasse 12, anche 16 mila euro con rimborsi farlocchi: anche se le nostre richieste non sono state accettate, dal 2010 ad oggi i costi della politica sono diminuiti indice forse della nostra influenza. Adesso ci proponiamo per amministrare la città perché pensiamo di poterlo fare bene. Lo dimostra anche il fatto che Fassino pur avendo a disposizione una campagna elettorale da 1 milione di euro (e noi da 40.000), stia proponendo obiettivi e messaggi che noi abbiamo già lanciato prima, come sul tema periferie: sta facendo una campagna che non gli appartiene molto, ma ciò significa che ha l’esigenza di contrastare il nostro lavoro e che quindi siamo un avversario degno, che fa paura.

consiglio lascarisLe maggiori critiche mosse dalle forze politiche avversarie alla vostra candidata, Chiara Appendino, sono state proprio queste: “non ha abbastanza esperienza”, “ non ci convince la classe dirigente che ha alle spalle, non sappiamo chi sono”. Cosa risponde a queste critiche?

L’affermazione “non sappiamo chi sono” ha un’accezione positiva a mio avviso, proprio perché espressa dalle forze politiche: rappresentiamo una rottura con i volti della politica che hanno fallito in termini di amministrazione. I cittadini che li hanno votati, hanno visto cosa hanno fatto e cosa no, se io voto qualcuno e poi lui delude le mie aspettative, non lo voto più. Chiara è una candidata molto preparata, ha alle spalle cinque anni in consiglio comunale, quindi ha potuto conoscere il funzionamento della burocrazia cittadina e la sua amministrazione. Certo è che se non fai o non hai la possibilità di fare, non imparerai mai nulla.

 

Il nuovo comporta sempre un duplice aspetto e fa paura. Aldilà di chi sarà eletto sindaco di Torino, quali saranno, secondo la sua esperienza, le priorità che dovrà affrontare?

 

Io non m’innamoro degli slogan, ma mi piacciono quelli che sono stati scelti: vogliamo una città solidale, sicura e sana. Tre aggettivi che descrivono bene ciò che si dovrebbe fare a Torino, tutto legato al nuovo concetto che si vorrebbe avere di città: in questi anni ci hanno raccontato una Torino più bella, più smart. Questo è vero solo in parte, perché riguarda solo il centro. La periferia invece è vittima dell’incuria dell’amministrazione vigente e della crisi, non a caso Chiara ha svolto la sua presentazione a Falchera, perché la città è anche periferia. Questo poi è connesso con tutto il resto, un quartiere più bello è più sicuro e ha più mobilità: Torino conta 63 auto ogni 100 abitanti, Berlino 35, Madrid 32; probabilmente lì c’è meno bisogno dell’auto.

 

In quelle città i trasporti sono efficienti. Io, come penso qualsiasi cittadino, prendereiconsiglio X 1 volentieri i mezzi pubblici, se non ci si mettesse, ad esempio, un’ora e mezza /due per andare da Barriera di Milano a Mirafiori. Lo stesso nuovo Campus Einaudi risente di queste criticità.

 

Certo. Di questo ne risente anche la qualità dell’aria: a tal proposito, l’amministrazione corrente non ha fatto nulla, basta dare uno sguardo ai risultati. Indire lo stop delle auto o il viaggio in metro con un solo biglietto e aspettare un po’ d’aria e pioggia, non ha risolto la situazione. Non si è fatto nulla di recente, per non risultare impopolare agli occhi dei cittadini bloccando il traffico, cosa che non accadrebbe se avessimo mezzi di trasporto efficienti: la stessa linea 1 della metro è ancora da finire: la zona di piazza Bengasi e via Nizza è in ginocchio. Quello che doveva essere un servizio in più per i cittadini è divenuto invece una nuova ferita.

 

Oggi si discuterà il bilancio della regione 2016-2018, puoi darci un’anteprima?

 

E’ stato licenziato l’altro ieri dalla commissione, con nostro voto contrario e oggi ci sarà la discussione generale in aula. Siamo molto delusi, abbiamo proposto una serie di emendamenti puntuali e non solo per rappresentare qualche situazione, ma per migliorare davvero qualcosa. La risposta è stata contraria da subito: nessuna delle nostre proposte sarebbe stata presa in considerazione, un muro eretto da parte della maggioranza.

Una risposta poco democratica…

Abbiamo grossi problemi di bilancio e risorse, è molto difficile poter spostare le cifre e questo lo sappiamo, ma lo scorso anno ad esempio, per dimostrare un ascolto all’opposizione qualche intervento è stato approvato, sulle bonifiche amianto e sulle politiche sociali per citarne un paio. Quest’anno l’assessore ci ha detto da subito che non sarebbe passato nulla.

Questo è imputabile alla sola carenza di risorse o anche ad altre ragioni, magari politiche?

Secondo noi anche alla non volontà di farlo, perché si sentono in campagna elettorale e vogliono un po’ autolegittimarsi, secondo la filosofia del “va già tutto bene così”. Se ne parlerà magari, durante la fase di assestamento del bilancio, quindi in estate.

Quindi a dopo le elezioni…

Sì. Un bilancio nel quale non ci riconosciamo per nulla. L’oftalmico ad esempio è per noi molto importante, ma registriamo un atteggiamento dilatorio da parte della Giunta, hanno fatto questa scelta, si sono accorti dell’errore ma non vogliono ammetterlo. Di conseguenza non fanno passi indietro, ma nemmeno in avanti. Si rimanda anche qui, a dopo le elezioni.

Come anche per l’introduzione delle nuove strisce blu.

 Da qui in poi sarà ancora peggio, perché avranno paura di effettuare scelte impopolari. Insomma, ne vedremo delle belle.

 

Romana Allegra Monti

 

Processo Murazzi, tutti assolti: "Il fatto non sussiste"

murazzimurazzi xxSotto accusa c’erano anche  l’ex city manager del Comune di Torino, Cesare Vaciago e l’ex assessore Alessandro Altamura

Il tribunale ha deciso: “il fatto non sussiste”.Sono stati così tutti assolti i 14 imputati del processo sui presunti favori ai gestori dei locali dei Murazzi. Sotto accusa c’erano anche  l’ex city manager del Comune di Torino, Cesare Vaciago e l’ex assessore Alessandro Altamura. I fatti risalivano al 2009 e riguardavano il mancato incasso degli affitti dei locali da parte del Comune, proprietario degli stessi. Il sindaco di allora, attuale presidente della regione, Sergio Chiamparino ha così commentato: “Esprimo piena soddisfazione e gioia per la sentenza che assolve tutti gli imputati con formula pienissima, anche se non può rimarginare le ferite di chi, avendo fatto solo il proprio dovere, si è in alcuni momenti trovato esposto negativamente davanti l’opinione pubblica. E’ stata riconosciuta la piena correttezza dei comportamenti dell’amico Alessandro Altamura, del direttore generale, dei direttori e dei dirigenti del Comune di Torino, sulla quale peraltro non ho mai avuto dubbi, come ho testimoniato in aula durante il processo. Mi pare che questa sentenza aiuti a chiarire come le accuse sul cosiddetto “sistema Torino” siano soltanto frutto di una cattiva propaganda politica. Mi sembra infine una sentenza importante perché riconosce la discrezionalità delle scelte della pubblica amministrazione in relazione al raggiungimento degli obiettivi politico-programmatici che si propone, scelte che poi saranno liberamente giudicate dal cittadino sovrano.”

(Foto: il Torinese)

 

130 studenti piemontesi premiati per la 35° edizione del Progetto di storia contemporanea

Indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione  con l’Ufficio scolastico regionale

studenti resiten

Sono 130 gli studenti che verranno premiati per aver prodotto i migliori lavori della 35° edizione del Progetto di storia contemporanea, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione  con l’Ufficio scolastico regionale. La graduatoria dei 26 gruppi composti ognuno da 5 studenti è stata redatta dalla commissione di valutazione composta da membri degli Istituti storici della Resistenza piemontesi. Le scuole secondarie e gli enti di formazione professionale premiati sono stati 23, di tutte le province piemontesi (2 ad Alessandria, 3 ad Asti, 1 a Biella, 4 a Cuneo, 2 a Novara, 8 a Torino, 2 nel VCO, 1 a Vercelli). I gruppi che hanno consegnato i lavori erano stati 108, composti da 540 studenti. Nella scelta dei tre temi proposti gli studenti si erano così suddivisi: il 38,9% ha optato per la prima traccia (Strategia della tensione e anni di piombo: la stagione del terrorismo), il 13 % la seconda (Repubblica e studenti resisttrasformazione della società italiana) e, infine, il  48,1% la terza e ultima (Migrazioni: “Muri” vs “Ponti”). Gli studenti dei 26 gruppi vincitori verranno premiati pubblicamente presso la sede del Consiglio regionale giovedì 26 maggio e parteciperanno (accompagnati dai loro docenti) ai viaggi di studio ( tra la fine di aprile e la fine di maggio) che avranno come mete la Bosnia con le visite a  Mostar, Sarajevo e Srebrenica,  il confine orientale italiano con la visita alla risiera di San Sabba e alla foiba di Basovizza, l’Austria con visita al campo di sterminio di Mauthausen e al memoriale di Gusen. “Il Piemonte, oltre ad essere stata la prima regione d’Italia a stabilire,con una legge,quarant’anni fa – nel 1976 –  l’istituzione di un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, che presiede il Comitato – èstudenti resistenza stata anche tra le prime a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo – a partire dal 1981-  decine di migliaia di studenti medi piemontesi ed organizzando decine di viaggi nei luoghi della memoria“. Il progetto, nel tempo, ha visto la partecipazione di più di 40 mila studenti e oltre 1500 docenti. “ Quest’anno – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale – abbiamo scelto di confrontarci sugli anni di piombo, sulle trasformazioni della nostra Repubblica e sui “muri e ponti” del fenomeno migratorio, questione che oggi divide le coscienze e scuote l’Europa. Il terrorismo è un pericolo incombente, come ci ricordano i tragici fatti di Bruxelles e, insieme ai temi legati alle migrazioni, rappresentano  la principale sfida dell’Unione in forte crisi di rappresentanza proprio quando cresce il bisogno di una nuova Europa, solidale e inclusiva”.L’elenco e la graduatoria dei vincitori si possono consultare sul sito web del Consiglio regionale al seguente indirizzo:

http://www.cr.piemonte.it/web/assemblea/organi-istituzionali/comitati-e-consulte/comitato-resistenza-e-costituzione.

 Marco Travaglini

Turismo e cultura a Torino: cosa fare e cosa vedere a Pasqua e Pasquetta sotto la Mole

palatine suora bimbiGli esercizi commerciali, la pasticceria e la ristorazione registrano l’aumento delle prenotazioni, stimato tra il 5% e l’8%

In un altro articolo sul “Torinese” abbiamo scritto che il turismo pasquale a Torino è in aumento del 5% grazie alla scelta di trascorrere il ponte sotto la Mole da parte di numerosi visitatori italiani (per il 60%) e stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Svizzera e Inghilterra. Gli esercizi commerciali, la pasticceria e la ristorazione registrano l’aumento delle prenotazioni, stimato tra il 5% e l’8%. Le offerte culturali e turistiche nelle vacanze di Pasqua sono molteplici, ecco una piccola guida.

Una serie di cose da fare e da vedere a Pasqua e Pasquetta a Torino

+++ Per ‪#‎ognioperaunmondo‬: un quadro come un libro. La Passione di Cristo di Hans Memling. Domenica 27 marzo, alle ore 16.00, in Galleria SabaudaMiBACT Turismo Torino e Provincia Residenze Reali di Torino e del Piemonte Arte in Piemonte Musei Reali di Torino –Galleria Sabauda.Ogni opera è un mondo è un appuntamento ai Musei Reali di Torino per un piacevole approfondimento sulle opere delle nostre collezioni. La domenica pomeriggio, dal 13 marzo al 29 maggio, alle 16. Visite guidate comprese nell’ordinario biglietto di ingresso.
Non è richiesta la prenotazione. Info: www.museirealitorino.it

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+++In primavera tornano a risplendere gli spazi verdi che abbracciano i Musei Reali: da giovedì 24 marzo sono nuovamente visitabili i Giardini Reali. Lunedì 28 marzo grande festa di inaugurazione. L’ingresso gratuito per i primi due mesi. Dopo una grande attesa tornano a essere patrimonio dei visitatori e della città i Giardini Reali di Torino, lo spazio verde che abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali

 

+++ Al Borgo Medievale la mostra fotografica a cura del FAI “Fotografa il tuo paesaggio”.Gli scatti rivelano i forti legami tra il fotografo e l’ambiente circostante, facendo riscoprire la bellezza e la varietà dei paesaggi di Piemonte e Valle d’Aosta.
Ingresso gratuito.

borgo medievale+++La primavera è in arrivo e a Torino dopo la pausa invernale riaprono la Rocca del Borgo medievale al Parco del Valentino, da sabato 19 marzo con orario 10-18. A partire da domenica, dalle 9.30 alle 19 saranno attivi anche i Mercati dell’eccellenza artigiana, in collaborazione con il Paniere della Provincia e Cna che presenteranno i prodotti tipici del territorio e l’associazione protezionistica Nella Terra dei Cavalli: porterà nel borgo cavalli e pony per  singolari passeggiate. Inoltre tante attività per famiglie e laboratori didattici con i personaggi delle fiabe. Il 23 marzo alle 16, la mostra fotografica a del Fai con le opere partecipanti al concorso ‘Fotografa il tuo paesaggio’.

+++Palazzo Madama Torino ospita fino al 4 luglio 70 ‪#‎capolavori‬ della pittura francese provenienti dall’Hermitage Museum di San Pietroburgo. Ad accompagnare le opere l’audioguida emozionale di Artune con musiche e parole di alcuni grandi artisti italiani Frankie hi-nrg mc Elisa Paola Turci Andrea Mirò Simone Cristicchi Dario Vergassola Giuliano Sangiorgi Neri Marcorè
 

risorgimrnto3Sabato 26 marzo,  domenica 27 marzo,  lunedì 28 marzo e martedì 29 marzo 2016, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino resterà sempre aperto secondo il consueto orario, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Costo del  biglietto d’ingresso: intero 10 euro a persona,  ridotto 8 euro. Negli stessi giorni alle ore 15.30 verrà proposta al pubblico la visita guidata all’esposizione museale e alla mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”. Per accedere alle visite guidate non occorre prenotare, è sufficiente presentarsi in biglietteria con 15 minuti di anticipo per essere registrati nel gruppo. Il costo è di 12 euro a persona (comprensivi di 8 euro per il biglietto ridotto + 4 euro per la quota guida). I possessori di Abbonamento Musei e Torino Card pagheranno solo i 4 euro di quota guida. Info: www.museorisorgimentotorino.it

 

cc madama+++ La moda che sfila a Parigi e Milano ha qualcosa in comune con colori e atmosfere di villaggi  africani, tradizioni di India, Sri Lanka e Indonesia, bimbi coreani o Dervisci danzanti? La risposta è nella mostra fotografica “Fashion. Moda e stile negli scatti di National Geographic”, allestita a Torino, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, dal 4 febbraio al 2 maggio, curata da Marco Cattaneo e dalla redazione italiana della rivista.Delicati colori pastello fluttuano in modo quasi evanescente su una modella che danza, drappeggiata di seta, alla sfilata di Hanbok, in South Corea nel 2009: ecco l’immagine-guida (di Jodi Cobb) che introduce 62 magnifiche fotografie (di grande formato), realizzate da 36 mostri sacri dell’obiettivo. Raccontano un secolo di moda e stile a tutte le latitudini del globo. Un viaggio da Oriente ad Occidente, che inizia dai primi anni del 900 ed offre una prospettiva globale sul significato storico e culturale di abbigliamento e ornamento, con tutti i risvolti antropologi e sociologici annessi e connessi.

+++Una Pasquetta tutta speciale per i visitatori della Reggia di Venaria. Lunedì di Pasquetta si tiene la prima delle ‘giornate da Re’, con giochi a corte, spettacoli e musica nei giardini. Spettacolare, nella Corte d’onore, il Teatro d’Acqua della Fontana del Cervo dotata di 100 getti d’acqua di nove metri che seguono il ritmo di luci e musiche. Inoltre, nei Giardini  si viaggia con la ‘Freccia di Diana’, il trenino che si muove tra le scenografie verdi del Parco basso fino ai  resti del Tempio di Diana. E ancora la navigazione nella Peschiera, con la gondola  che  fa rivivere un’antica tradizione di svago della corte. E c’è anche il giro dal Gran Parterre con la carrozza a cavallo. Infine,  la distribuzione gratuita di ovetti pasquali all’ingresso della Corte d’onore ai primi 100 bambini fino ai 10 anni.

(foto: il Torinese)

Si sposta il suk da Barriera? Ma il Pd non ha vita facile

SUK DEGRADOtosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Carlotta Salerno moderata candidata del centro sinistra. Eleonora Artesio lista Airaudo (possibile una lista cittadina ispirata da Pippo Civati) già apprezzata Presidente di quartiere di Barriera, Raffaele Petrarulo per la destra di Roberto Rosso, tanta voglia d’astensione ed i 5 Stelle incombenti

Lunedì sera il direttivo del Pd licenzia le proprie liste nel Quartiere 6, con  la candidatura di Carlotta Salerno, Moderati, a Presidente. Auguri. Ma non è la notizia saliente. Domenica abbiamo avuto un incontro con l’assessore Domenico Mangone, ecco una delle notizie. Entro maggio verrà ufficializzata la scelta di ri-spostare il Suk, oggi in via Monteverdi angolo via Bologna . Destinazione altro punto della città. Positivo. Siamo stati tra i primi a criticare questa scelta, considerata inopportuna, visto i problemi di Barriera. Comunque meglio tardi che mai. Raffaele Petrarulo vira decisamente a destra. L’avevo incontrato alle Officine Corsare ad una delle prime iniziative politiche di Giorgio Airaudo. Quelli del Pd mi hanno stufato, sono troppi i problemi di Barriera, Airaudo è un ottimo candidato contro Fassino. In quartiere la lista civica gli porterà un valido contributo. Poi la candidatura di Eleonora Artesio ha cambiato tutto. Vietato non cambiare mai idea. Roberto Rosso degnissima persona, semplicemente di destra e non di sinistra, Ovvio no? E a questo punto ho sbagliato. Ho parlato, ho scritto di due sinistre, dopo la manifestazione di piazza Foroni. Chi mi ha criticato aveva ragione. Non ci sono due sinistre. Raffaele Petrarulo stava cercando una personale candidatura. Basta così! Cambiando gli schieramenti si vanificano le premesse. Scelte loro. Ricapitoliamo : Carlotta Salerno moderata candidata del centro sinistra. Eleonora Artesio lista Airaudo ( possibile una lista cittadina ispirata da Pippo Civati) già apprezzata Presidente di quartiere di Barriera, Raffaele Petrarulo per la destra di Roberto Rosso, tanta voglia d’astensione ed i 5 Stelle incombenti. Sbaglierò ma la vedo dura per il locale Pd. Se non sarà più il partito di maggioranza della zona nord, vedremo che cosa succederà.

Innamorato della sua ex dottoressa la molesta e viene arrestato

carabinieri xxSi tratta di un pensionato italiano di 58 anni, ora accusato di atti persecutori

Innamoratosi del suo ex medico si è presentato più volte nello  studio della dottoressa pretendendo di essere visitato, nonostante non fosse più suo paziente e tentando approcci sessuali. Ha anche minacciato la donna dicendo di avere una pistola, oltre ad averle fatto telefonate e inviato messaggi. I  carabinieri sono così  intervenuti a Pianezza, dove il medico ha lo studio, per arrestare l’uomo. Si tratta di un pensionato italiano di 58 anni, ora accusato di atti persecutori. La donna  aveva paura a restare sola in studio  e non usciva mai senza farsi accompagnare da qualcuno.

In Municipio la sala matrimoni dedicata ad Alberto Musy

Alberto-MusySi affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da dove avvenne l’agguato

 La Sala Matrimoni, al secondo piano di Palazzo Civico è stata dedicata alla figura di Alberto Musy,  consigliere comunale e avvocato ucciso a colpi d’arma da fuoco il 21 marzo del 2012. “In tempi in cui spesso la politica non è vista con favore dalla gente, Alberto Musy ci ricorda che esiste anche una buona politica, fatta con onestà e disinteresse per il bene comune”. Questo il ricordo del sindaco di Torino, Piero Fassino. Alla cerimonia erano presenti  la moglie Angelica e la sorella di Musy  Antonella, con i presidenti del Consiglio comunale e regionale, Giovanni Porcino e Mauro Laus, oltre a numerosi consiglieri comunali da cui è nata l’iniziativa dell’ intitolazione, della sala che si affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da via Barbaroux, dove avvenne l’agguato che portò alla morte di Musy. Attraverso una nota, il cordoglio di Alberto Morano, candidato sindaco appartenente al centrodestra: “era uomo di grande qualità umana, che con spirito di servizio e abnegazione verso la Città, conciliava la professione di avvocato con l’impegno pubblico in Sala Rossa.”

Rosso: "Più sicurezza sul territorio significa maggiore crescita per Torino"

Telecamere in tutti i condomini, vigili in strada, nuove linee di metropolitana e incentivi alle imprese: questo il programma del candidato sindaco Roberto Rosso

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Per la seconda volta si presenta come candidato sindaco di Torino per una Torino diversa e più onestà l’onorevole Roberto Rosso. Nel 2001 a votarlo, nello scontro con Sergio Chiamparino, furono 266 mila torinesi. Il suo motto oggi è ” Più sicurezza più sviluppo”. Non si può negare, infatti, che lo sviluppo sociale e il miglioramento della qualità della vita apportino un aumento del grado di sicurezza della città. “La sicurezza di una città passa attraverso quella dei suoi abitanti – afferma Roberto Rosso – A Torino ci sono 11 mila condomini e la Torino del futuro dovrà essere una città tutta cablata, in cui ogni condominio sia dotato di telecamera interna e esterna, per un totale di circa 33 mila telecamere. Queste funzionerebbero da deterrente per la microcriminalità che imperversa con furti, truffe ai danni dei più deboli, scippi e violenze che sconfinano in pericolosi episodi di bullismo. Le telecamere, inoltre, potranno permettere l’individuazione anche degli autori di delitti efferati. Saranno collegate con la centrale unica della Polizia Municipale, che potrà intervenire con maggiore tempestività”. “È anche necessario creare un apposito Assessorato alla Sicurezza, alla Polizia Municipale e all’Immigrazione – precisa il candidato sindaco Roberto Rosso – capace di confrontarsi con la Prefettura e le Forze dell’ Ordine.ROSSO2 Torino in materia di sivurezza è al 103esimo posto su 116 capoluoghi di provincia. È fondamentale, quindi, che la metà del Corpo municipale, che conta oggi 1860 vigili, sia impiegato direttamente sulle strade, in qualità di vigili di quartiere per una migliore prevenzione e repressione degli episodi di insicurezza. I vigili di quartiere dovranno essere attivi anche nelle periferie e organizzati sulla base degli antichi borghi cittadini, e non delle attuali anonime circoscrizioni. Deve essere assicurata la sicirezza sulle strade, nei mercati ambulanti, nei parchi e nei giardini. Purtroppo intere zone di Torino sono diventate veri e propri ghetti, anche a causa dell’attraversamento della città da parte della linea 4, che taglia in due Torino”.”È veramente pesante – aggiunge Roberto Rosso- la mancanza a Torino di una vera e propria rete metropolitana, già pensata dai lontani anni Settanta. Noi proponiamo la progettazione di due nuove linee di metropolitana e l’interramento della linea del 4. Con una linea di metropolitana interrata a partire dalla Falchera, attraverso corso Giulio Cesare, piazza della Repubblica, fino a Mirafiori, si cambierebbe radicalmente la qualità dei trasporti, dei servizi e dei commerci in quelle zone. La seconda linea di metropolitana dovrebbe passare da Venaria, Rebaudengo, arrivare fino a Porta Palazzo, ritornare verso Nord verso Regio Parco e la zona del Campus Einaudi, fino a Settimo. I trasporti verrebbero interrati. Vogliamo anche arginare gli palazzo civicosprechi negli investimenti fatti a Torino e poi scarsamente utilizzati. Sono stati, per esempio, sprecati quasi 300 milioni di euro per costruire due grandi parcheggi alla Falchera e a Mirafiori. In realtà la linea 4 non viene utilizzata se non raramente dalle persone che provengono in auto da Milano e che lasciano l’auto al parcheggio, prendendo il tram per andare in centro. A fare da deterrente la scarsa sicurezza presente su questa linea e la presenza frequente di scippatori”.

“Un altro problema che ci sta a cuore – conclude Roberto Rosso – è quello dei rom. La sicurezza di Torino passa attraverso lo sgombero dei campi rom. Diverse migliaia di loro delinquono e rubano il rame, compiono piccoli furti. Bisogna, inoltre, assolutamente impedire che i bambini rom vivano allo stato brado e non vadano a scuola. Devono, invece, essere seguiti da assistenti sociali e giudici. Infine la mia volontà è anche quella di far tornare le imprese a lavorare e investire nel territorio torinese. Devono trovare nuova destinazione gli immobili pubblici come le Ogr, le ex Carceri Nuove, l’ex Villaggio Olimpico Moi, oggi in evidente stato di degrado. Devono essere liberati i centri sociali e l’area della Cavallerizza di via Verdi dagli squattrinato. È anche fondamentale attivare dei bandi internazionali aperti a artisti e artigiani stranieri. Purtroppo Torino è una delle città d’Europa che ha un maggiore indebitamento, con un debito di 5 miliardi di euro a fronte di un bilancio di 1 miliardo di euro. Le due grandi fondazioni bancarie cittadine, la Fondazione Sanpaolo e quella della Cassa di Risparmio di Torino, non devono solo più ripianare i debiti del Comune di Torino, ma orientare i loro finanziamenti a nuovi progetti di sviluppo e crescita occupazionale sul territorio cittadino”.

 

 Mara Martellotta