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Piazza San Carlo, inizia il processo

AGGIORNAMENTO In apertura dell’udienza sono state presentate 245 richieste di costituzione di parte civile e il processo è stato rinviato al 30 novembre

Incomincia oggi nell’aula bunker delle Vallette l’udienza preliminare del processo per il dramma di piazza San Carlo. Nel “salotto” di Torino il  3 giugno 2017, in occasione della proiezione su maxischermo della partita finale di Champions League, il panico  tra gli spettatori  causò il ferimento di oltre 1500 presenti. Erika Pioletti, di Domodossola, di 38 anni,  morì dodici giorni dopo per le ferite riportate, mentre una seconda  donna rimase paralizzata. Quindici gli imputati tra i quali la sindaca Chiara Appendino, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana e il questore  di allora Angelo Sanna. Le accuse sono di disastro, lesioni e omicidio colposo in merito alle carenze organizzative. Ad oggi negli atti dell’accusa, non si fa riferimento al secondo filone di inchiesta sui ragazzi marocchini che provocarono il panico con lo spray al peperoncino per compiere furti tra gli spettatori. Potrebbe quindi esserci una battuta d’arresto nel dibattimento.

 

(foto: il Torinese)

Torna l’incubo dei sassi lanciati dal cavalcavia

Un’automobile, una Fiat Punto, è stata centrata da sassi lanciati, ieri sera, dal cavalcavia dei giardini di Italia ’61, in corso Unità d’Italia a Torino. E’ rimasto danneggiato il parabrezza dell’auto. A bordo della vettura un uomo e una donna di 26 e 24 anni. Lui – alla guida – di Nichelino e lei  di Moncalieri. Non sono rimasti feriti ma hanno fatto denuncia ai carabinieri del Lingotto che stanno cercando i responsabili.

 

(foto archivio M. Alesina)

Finisce fuori strada sulla Torino-Aosta, grave un torinese

È’ in gravi condizioni un 48enne di Torino, originario della Grecia, coinvolto, stamane alle  8, in un incidente stradale  sull’autostrada A5 Torino-Aosta. Nei pressi di Quincinetto in direzione Torino, alla guida di una Nissan, è finito fuori strada, dopo avere abbattuto il guard rail e terminando la corsa oltre la banchina. L’uomo è stato tirato fuori dall’abitacolo dai vigili del fuoco di Ivrea e  trasportato in elisoccorso al Cto, dove è ora ricoverato in codice rosso.

Crolla rampa di scale nel palazzo, evacuati in 50

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Quasi un miracolo, nessun ferito dopo il crollo di una rampa di scale in un condominio di cinque piani  in via Ormea 156, in zona San Salvario. Il crollo è avvenuto nel primo pomeriggio. Prontamente intervenuti  i vigili del fuoco che stanno mettendo  in sicurezza l’edificio con l’evacuazione di circa 50 persone, non senza difficoltà visto che l’ascensore non può essere utilizzato.

 

(foto archivio il Torinese)

Stroncato da un infarto dopo la corsa per non perdere il bus

Un uomo di 38 anni, di origini marocchine, questa mattina in via Gorizia è morto d’infarto per una lunga corsa. Tutto per prendere il bus  58 barrato. Non appena raggiunto il mezzo  alla fermata, l’uomo si è  accasciato senza vita . A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione di due ambulanze giunte sul posto con i carabinieri.

Volpiano, celebrazioni per i cento anni dalla fine della Grande Guerra

Il Comune di Volpiano organizza un ampio programma di eventi per celebrare i cento anni dalla fine della Prima guerra mondiale, con mostre, concerti e conferenze

Si comincia sabato 3 novembre, alle ore 9.30 nella Chiesa della Confraternita, con l’inaugurazione della mostra «Volpianesi nella Grande Guerra», curata dall’associazione Gruppo Donne e da Claudio GiovaleAldo Ferrero e Pierangelo Calvo; la mostra è aperta fino alle ore 12 e nel pomeriggio dalle ore 15 alle 19, domenica 4 novembre dalle ore 9.30 alle 18.30 e sabato 10 novembre dalle ore 9.30 alle 12, con visite guidate per le scuole dal 6 al 9 novembre.

Nella serata di sabato 3, alle ore 19 nel Parco della Rimembranza, la sezione locale dell’Associazione nazionale alpini posa una corona d’alloro al monumento ai caduti e alle ore 21, nella Sala Polivalente di via Trieste 1, la Filarmonica Volpianese e il coro «La Fonte» di Grugliasco propongono il concerto «La Grande Guerra».

Domenica 4 novembre, alle ore 9.30 in piazza Cavouralzabandiera a cura della sezione di Volpiano «Nino Vallino» dell’Associazione nazionale bersaglieri; alle ore 10 nella chiesa parrocchiale la Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre e, al termine, il corteo fino al Parco della Rimembranza con posa di una corona d’alloro,commemorazione con la partecipazione del Consiglio comunale dei ragazzi e consegna dei fogli matricolari ai discendenti dei caduti volpianesi; alle ore 16, nellaChiesa della ConfraternitaAldo Ferrero presenta il libro «In memoria dei volpianesi caduti nella Grande Guerra».

Martedì 6 novembre alle ore 18 in Sala Polivalente, lo storico Gianni Oliva interviene alla conferenza «La Grande Guerra 100 anni dopo», con approfondimenti su vicende meno note della Prima guerra mondiale.

Domenica 11 novembre alle ore 18 nella Chiesa della Confraternita si tiene il concerto «È il cuore il paese più straziato» con il Coro Imago Vocis.

Domenica 25 novembre, celebrazione «Virgo Fidelis» a cura della sezione di Volpiano «Generale C.A. Dalla Chiesa» dell’Associazione nazionale carabinieri, con i comandanti della stazioni della tenenza di Chivasso e i sindaci dei comuni del territorio.

L’appuntamento di venerdì 30 novembre, a chiusura delle celebrazioni, è rivolto agli studenti dell’Istituto comprensivo Volpiano, con la rappresentazione dello spettacolo «Sacchi di sabbia», scritto da Piero Cognasso e interpretato dagli attori dell’Officina Culturale di Chivasso.

«A partire dal 2014 – commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne – il Comune ha organizzato molti eventi per ricordare le vicende della Grande Guerra, con presentazioni di libri, conferenze e mostre che hanno visto la partecipazione soprattutto di storici e appassionati. In questa occasione finale, invece, l’intenzione è coinvolgere un pubblico più numeroso, rilanciando alcuni appuntamenti e proponendone di nuovi».

De Paolis della Città della Salute nuovo Presidente della Società Italiana di Chirugia

Il dottor Paolo De Paolis è stato appena eletto nuovo Presidente della prestigiosa Società Italiana di Chirurgia (SIC) per il prossimo biennio 2018-2020. De Paolis è il Direttore della Chirurgia generale d’urgenza 3 dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Succede al professor Marco Montorsi, Rettore dell’Università Humanitas e Direttore della Chirurgia generale e digestiva di Humanitas. Si tratta di un grande riconoscimento per il dottor De Paolis e per le eccellenze di tutta l’Azienda Città della Salute di Torino.

Un referendum contro la Ztl prolungata?

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A Palazzo Civico, in occasione del  Diritto di Tribuna, si è svolta una iniziativa di protesta per il prolungamento della Ztl a Torino e per l’ipotesi di pedaggio. I promotori sono pronti anche al referendum. In Comune è stata  presentata la petizione promossa dai commercianti e residenti che ha raccolto  6.409 firme certificate su più di  8.200. La prima firmataria è Monica Martinelli, presidente della Associazione Commercianti di via San Francesco d’Assisi. I contrari alla chiusura prolungata  temono il rischio di  desertificazione del centro e conseguenze preoccupanti per i negozianti, che chiedono attenzione alla Giunta municipale.

Effetto Ronaldo: “via la Gran Madre”

“I tifosi raccolgono le firme per vedere la casa di Ronaldo”. A TorinoStratosferica il banco adesioni

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Forse i tifosi sono ancora troppo su di giri, ma da quando CR7 è sbarcato a Torino la città non è stata più la stessa. A distanza di pochi mesi dal suo arrivo la febbre per il fenomeno juventino non ha fatto altro che aumentare. Dopo aver saputo che Ronaldo vive in una delle più lussuose ed esclusive ville della collina torinese, la reazione dei suoi sostenitori non si è fatta attendere. Da giorni, infatti, un gruppo di tifosi bianconeri ha aperto una petizione decisamente singolare: abbattere la Chiesa della Gran Madre. Il motivo è strettamente legato ad un fattore visivo. A quanto sembra, la chiesa storica sarebbe d’intralcio per coloro che vogliono ammirare la casa del giocatore della Juventus. Il banco firme è situato proprio ai piedi dell’edificio e, ad oggi, si contano più di diecimila adesioniAlcuni storici, inoltre, sostengono che la Gran Madre sia stata edificata senza permesso, altri che sia fuori scala. Demolendo la chiesa, la nuova piazza pedonale apre la vista su Villa della Regina, regalando alla città uno spazio verde sul fiume: un’esplanade contemporanea in linea con piazza Vittorio. Questa iniziativa è stata accolta positivamente dalla manifestazione TorinoStratosferica Utopian hours. Dopo il successo dell’anno precedente, il progetto per il 2018 verterà sui temi dell’evoluzione urbanistica e l’applicazione di idee creative nella realtà cittadina. Non è quindi un caso se, insieme a 30 ospiti di caratura internazionale, per tutto l’evento (dal 19 al 21 ottobre) sarà presente un banco firme che appoggia la causa. Per maggiori informazioni sulla manifestazione: www.torinostratosferica.it

 

Questa è un’iniziativa per promuovere, scherzosamente, l’evento culturale no-profit Torinostratosferica.

In ricordo di Alfredo Frassati

“In un mondo in cui persone tracciano la strada con fatica e altre stanno a guardare e a giudicare, Alfredo Frassati e la sua scelta di assumersi compiti e responsabilità di classe dirigente appartiene di diritto al primo gruppo

Fu senza dubbio un modernizzatore e il suo modello per La Stampa, di cui fu fondatore, direttore ed editore, era quello dei quotidiani tedeschi. Giolittiano neutralista durante la I guerra mondiale e antifascista, quando l’8 luglio 1924 entrò in vigore il decreto che aboliva in Italia la libertà di stampa scrisse: ‘Proprio in un momento in cui tutti toccano con mano i tristissimi effetti di un regime compressore di libertà, proprio oggi il Governo si decide a colpire una libertà così essenziale come quella della stampa con un colpo mortale'”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti nel corso del convegno “Alfredo Frassati. Un grande piemontese a 150 anni dalla nascita”, che il Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con il Centro Pannunzio, ha organizzato oggi a Palazzo Lascaris. In apertura il presidente Boeti ha anche letto il telegramma inviatogli per l’occasione dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha definito l’iniziativa “di grande interesse e attualità, perché non ha mai termine l’esercizio della libera critica in una società democratica” e la lezione umana e morale di Frassati “a distanza di oltre un secolo, un’eredità impegnativa per quanti siano pensosi del progresso dell’Italia”. Dopo il saluto del presidente della Giunta Sergio Chiamparino, che ha sottolineato “gli ideali liberali e democratici” di Frassati, sono intervenuti il giornalista Jas Gawronski, l’editorialista de La Stampa Marcello Sorgi, e lo storico Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio. Gawronski ne ha ricordato il carattere schivo e riservato, il rapporto irrisolto con il figlio Pier Giorgio, designato – dopo la morte prematura – con l’espressione “quello che non c’è più”, il coinvolgimento nella vita dei contadini delle sue cascine, gli unici coi i quali pareva trovarsi davvero a proprio agio, e il suo unico vanto: aver piantato oltre 100mila alberi nel Biellese. Sorgi ne ha ripercorso la cerriera giornalistica, il desiderio di realizzare un giornale che si differenziasse da tutti gli altri: “non un’antologia di notizie già pubblicate dai principali organi di stampa ma un’occasione per dar voce al territorio piemontese e far comprendere che grazie alla rivoluzione industriale sarebbe stato possibile per l’Italia intera crescere e cambiare”. E ha elencato le caratteristiche peculiari del suo impegno: professionalità, affidabilità, serietà e rigore morale.    Quaglieni ne ha evidenziato la statura politica, il rapporto con Giovanni Giolitti, “che fu intenso ma non esente da conflitti a proposito, per esempio, della spedizione italiana in Libia nel 1911”, il suo comprendere per tempo che la I guerra mondiale non sarebbe stato affare di pochi mesi e che il Trattato di Versailles avrebbe posto le basi per una nuova guerra mondiale. Un uomo schivo e coraggioso, ha concluso Quaglieni, che – componente della Consulta nazionale, al termine della II guerra mondiale – non esita a denunciare pubblicamente le violenze dell’immediato dopoguerra criticando il governo Parri per l’eccessiva debolezza nell’arginarle. 

 

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