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Borseggiatore seriale camuffato viene arrestato dopo decine di colpi

E’ stato arrestato il borseggiatore seriale diventato l’incubo dei clienti dei bar nel centro di Torino. E’ Pascual Benet, 43 anni, peruviano: ha messo a segno decine di colpi nei locali ed è ritenuto uno tra i più abili borseggiatori della città. Si serviva del trucco della giacca attraverso il quale riusciva a sfilare le borse dalle spalliere delle sedie. Riusciva a beffare e telecamere  dei ristoranti e dei caffè  camuffandosi. Gli  agenti del commissariato Centro sono riusciti a individuarlo analizzando i video e su richiesta del gruppo “sicurezza urbana” della Procura ora Benet si trova in carcere in attesa di giudizio.

 

(foto: il Torinese)

Il grande caldo: siccità e rischio incendi. Ma domenica temporali in arrivo

Ieri l’alta pressione di origine africana ha innalzato le temperature massime fin quasi ai 40 gradi a Torino. E oggi sarà lo stesso. Nel Cuneese a Villanova Solaro il dato più alto:  di 37.2. Invece oltre 36 gradi ad Alessandria, 35 nel centro di Torino, 34.7 ad Alba. Temporali previsti domenica con rovesci anche intensi sulle Alpi. Arpa  -Agenzia regionale per la protezione ambientale ha intanto tracciato un bilancio climatico della primavera trascorsa che  riporta un deficit del 23% nelle precipitazioni e un’anomalia di 2.6 gradi in più rispetto alla media: la terza primavera più calda degli ultimi 60 anni. Ormai da alcuni giorni la  siccità e le elevate temperature favoriscono gli incendi in Piemonte, già numerosi nella provincia di Alessandria.

 

(foto: il Torinese)

Ladro seriale di fuoristrada appena uscito dal carcere ricomincia a rubare auto

Venne arrestato nel 2016 nell’ambito dell’operazione “Orso”, e gli furono contestati 30 furti di fuoristrada Land Rover. Uscito dal carcere lo scorso marzo. è subito tornato alla sua vecchia professione  di ladro d’auto, nei parcheggi degli aeroporti di Bergamo, Bologna, Firenze e Roma.  S.J., 41 anni, è stato così colpito da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere del  tribunale di Torino. Il provvedimento colpisce anche suoi complici, due maghrebini di 27 e 39 anni. La Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Torino, con la la Sottosezione di Susa hanno scoperto l’attività criminosa. Nel parcheggio dell’aeroporto di Orio al Serio, il furto di una Range Rover Sport si è trasformato in rapina impropria aggravata per essersi opposti all’intervento della Polizia di Frontiera.

(foto: archivio il Torinese)

400mila euro sottratti alla Croce Rossa di Piossasco? Indagato ex presidente

Avrebbe usato 400mila euro sottratti dalle casse della Croce Rossa per una vita  tra auto e case di lusso. L’ex presidente della Croce Rossa di  Piossasco, ora indagato,  e la sua segretaria avrebbero preso tale cifra  all’Ente nel periodo dal 2010 al 2016. Le accuse  sono di peculato e appropriazione indebita, a seguito delle indagini della Guardia di Finanza di Torino partite dall’esposto di un revisore che  aveva riscontrato anomalie nei libri contabili. Sotto sequestro alcuni conti correnti, polizze assicurative e un immobile di un valore di oltre  200mila euro.

Giovane morto nell’auto finita nella scarpata

DALLA PUGLIA

E’ ancora mistero sul  cadavere di un giovane di colore, tra i 20 e i 25 anni, trovato in un’automobile risultata rubata e precipitata in una scarpata sulla strada Foggia Candela. Una guardia giurata in servizio nella zona ha notato il mezzo e ha chiamato i carabinieri. L’auto, una Fiat Uno, aveva il telaio abraso e si tratta di una vettura  rubata. Si ipotizza il ragazzo abbia rubato l’auto e  sia uscito fuori strada trovando la morte.

Lancia i cani dalla finestra: denunciato

Ha lanciato  i suoi due cani dalla finestra, lunedì scorso a Torino, in strada del Meisino. In preda all’ira chissà per quale ragione, lui, un marocchino di 47 anni, poi  è stato denunciato dai carabinieri del nucleo radiomobile per maltrattamenti di animali e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I vicini di casa hanno chiamato la stazione dell’Arma dopo avere  assistito alla scena. I due meticci di piccola taglia sono ora  affidati al canile municipale.

 

(foto: archivio)

E’ morta la donna che si è data fuoco al Monumentale

E’ morta questa mattina la donna che ieri si è improvvisamente data fuoco, impiegando cerini e una bottiglia di alcol, in uno spiazzo del cimitero monumentale. E’ anziana, di lei solo questo si sa. Nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Ha appiccato il fuoco di fronte a diverse persone in raccoglimento davanti alle tombe dei propri cari, procurandosi ustioni gavi sul 60 per cento della pelle. Un dipendente del cimitero ha cercato di salvarla tamponando le fiamme con la propria maglietta. Trasportata al Cto priva di conoscenza è morta stamane.

Infermiere ruba fede d’oro ad anziana in coma nel letto dell’ospedale

I carabinieri di Ivrea hanno identificato il rapinatore che con una tronchesina, nei giorni scorsi, ha rubato la fede nuziale a una donna di 80 anni in coma. L’anziana è ricoverata nel reparto di medicina dell’ospedale di Cuorgnè. L’uomo, un infermiere dell’ospedale,  è stato denunciato ed è stato  recuperato l’anello rubato.  Si era introdotto nel reparto e con l’aiuto dell’attrezzo, è riuscito a tagliare l’anello ferendo lievemente l’anziana ricoverata. Proprio la ferita al dito, di cui si è accorta la figlia della donna, ha fatto scattare le indagini.

Verità per Regeni: il Consiglio espone lo striscione

Uno striscione che chiede “Verità per Giulio Regeni” è stato affisso il 4 luglio, sulla facciata di Palazzo Lascaris. Un gesto con cui il Consiglio regionale si schiera a sostegno della campagna di sensibilizzazione di Amnesty international, a conclusione della settimana di eventi dedicata proprio al giovane ricercatore torturato e ucciso al Cairo nel 2016

Insieme al presidente dell’Assemblea Mauro Laus all’iniziativa hanno preso parte anche il presidente della Giunta Sergio Chiamparino e numerosi assessori, consiglieri regionali e componenti del Comitato regionale per i diritti umani.

La volontà di aderire alla settimana di eventi per Regeni, è frutto di una mozione approvata all’unanimità lo scorso 27 giugno, prima firmataria la vicepresidente del Comitato diritti umani, Enrica Baricco, che ha presentato il documento nell’intento di continuare a mantenere alta l’attenzione sul caso e ottenere verità e giustizia.

“Oggi più di sempre, – ha dichiarato il presidente Laus –  è necessario che anche a livello nazionale possa sorgere un Comitato per la difesa dei diritti umani terzo rispetto alla politica, esattamente come quello nato in seno a questa Assemblea. L’auspicio per il futuro è che, a tutti i livelli, le istituzioni diventino sempre più trasparenti affinchè, nel caso in cui ci si imbatta in violazioni di diritti inalienabili, non possano verificarsi zone d’ombra in grado di occultare la verità”.

Ricordando come la Regione Piemonte sia stata tra le prime in Italia ad attivarsi affinché l’omicidio del giovane ricercatore italiano non finisse nell’oblio, Chiamparino ha ribadito la necessità che l’iniziativa “Verità per Giulio Regeni” si trasformi presto in una richiesta portata avanti a livello nazionale da parte di enti locali, Comuni, università e altri luoghi di cultura del nostro paese.

Il portavoce del movimento “Noi siamo con voi” Giampiero Leo, ha comunicato l’immediata adesione anche del Coordinamento interconfessionale.

Angela Vitale Negrin, referente di Amnesty International, nel consegnare al Consiglio regionale il Rapporto Amnesty 2016-’17, ha ricordato come la vicenda del dottorando triestino sia purtroppo ancora catalogata tra le tante inchieste in corso in attesa di una versione ufficiale da parte del governo egiziano. “Deve essere respinto qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente – ha ribadito –  che auspichiamo possa arrivare anche grazie al prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto, nonostante i numerosi tentativi di soppressione dell’informazione, provano ancora a occuparsi di diritti umani”.

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Oftalmologia resterà al San Luigi

La nostra valutazione coincide con quella dei comitati e, cioè, quella di mantenere l’attività di oftalmologia all’ospedale San Luigi di Orbassano con l’utilizzo delle camere operatorie”. Con queste parole, nella seduta del 4 luglio, l’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta, ha risposto alla richiesta di comunicazione sulla questione della chiusura delle camere operatorie di oftalmologia al San Luigi di Orbassano (To). La comunicazione è stata sollecitata dalla vicepresidente dell’Assemblea Daniela Ruffino (FI) forte della petizione sottoscritta da 10mila utenti della Asl To 3.

L’assessore ha poi spiegato l’esigenza di completare rapidamente le necessarie a trovare il punto di equilibrio per l’eventuale utilizzo delle camere operatorie (che era stato sospeso a fine 2016) rispetto alle necessità delle altre specialità operanti ad Orbassano.

Oltre a Ruffino, sono intervenuti per le opposizioni Davide Bono (M5s) e Gian Luca Vignale (Misto – Movimento nazionale) che hanno evidenziato come, dal loro punto di vista, i provvedimenti dell’Esecutivo sulla programmazione in Sanità e l’edilizia ospedaliera siano stati totalmente inadeguati rispetto alle esigenze dei cittadini e solo utili dal punto di vista finanziario per l’ uscita dal cosiddetto “Piano di rientro”. Ma essendo usciti dalla situazione emergenziale – secondo l’opposizione – è ora che il Consiglio regionale possa nuovamente riprendere la sua competenza programmatoria, svolta nel periodo di emergenza finanziaria dalla Giunta regionale.

Per la maggioranza sono intervenuti Andrea Appiano e Valentina Caputo (Pd) che hanno appoggiato l’operato dell’assessore Saitta puntualizzando la necessità di decidere definitivamente in tempi brevi sulla ripresa dell’attività chirurgica oftalmica al San Luigi.

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