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Il bollettino Covid di lunedì 24 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.526 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.090 dopo test antigenico), pari al 14,1% di 53.389 tamponi eseguiti, di cui 47.309 antigenici. Degli 7.526 nuovi casi gli asintomatici sono 6.450 (85,7%).

I casi sono così ripartiti: 5.962 screening, 1.231 contatti di caso, 333 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 800.908, così suddivisi su base provinciale: 65.957 Alessandria, 37.079 Asti, 29.967 Biella, 111.475 Cuneo, 62.323 Novara, 419.682 Torino, 28.300 Vercelli, 29.588 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.929 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.608 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono153 (2 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.140 (+20 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 171.001

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.682.717 (+53.389 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.481

Sono 193 di oggi, idecessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.481deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.644 Alessandria, 763 Asti, 475 Biella, 1.541 Cuneo, 1.003 Novara, 5.961 Torino, 574 Vercelli, 401 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 119 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

615.133 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 615.133 (+9.834 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 53.121 Alessandria, 30.572 Asti, 22.400 Biella, 88.153 Cuneo, 51.495 Novara, 317.563 Torino, 21.728 Vercelli, 23.984 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.222 extraregione e 3.895 in fase di definizione.

E’ morto Paolo Taggi, dal Piemonte alla Rai autore di programmi e regista tv

E’ morto a Roma dove viveva da tempo Paolo Taggi

Nato a Novara nel 1956, Novarese dell’anno 2017, era stato di recente colpito dal Covid. Fu autore televisivo e radiofonico, regista, giornalista ed esperto di comunicazione. Ha diretto e scritto programmi tv come «Falso Mixer» con Parenzo e Minoli, «Domenica in», «Il castello» con Alberto Castagna,  «Mina contro Battisti» e «Per un pugno di libri». E’ stato docente all’Università Cattolica di Milano e Brescia e all’Università dell’Aquila.

Badanti infedeli. Usavano la casa dei loro assistiti come deposito di merce rubata

Presi i complici. Individuata una rete di badanti, con il ruolo di ricettatori e custodi che nascondevano la merce rubata a casa dei loro assistiti.

Anziani insospettabili e ignari di tutto. Sono state eseguite sei perquisizioni, che hanno permesso di sequestrare 90.000 euro in contanti e 500 dollari americani, documentazione riconducibile a transazioni fraudolente in direzione del continente sudamericano. Sono stati individuati e sequestrati i seguenti beni, tutti di prestigiose marche, del valore complessivo di oltre 300mila euro: 690 capi d’abbigliamento, in parte ancora dotati di etichetta e sistema antitaccheggio installato, 65 borse, 39 paia di occhiali, 31 profumi, 19 smartphone, 18 monili in oro, 16 portafogli e 13 orologi.  Sei peruviani, tra cui tre badanti e due dei tre arrestati in flagranza, sono stati denunciati per ricettazione.

Latitante arrestato dalla Polizia di Stato

 

Condannato ad una pena di oltre 2 anni di carcere

Personale del Comm.to Barriera Nizza, sezione “Misure di prevenzione, sicurezza e cautelari”, nell’ambito di indagini volte al rintraccio di soggetti ricercati, ha individuato lo scorso giovedì sera un cittadino italiano di 34 anni nei confronti del quale 48 ore prima era stato revocata la sospensione relativa a  un ordine di esecuzione per la carcerazione. L’uomo era stato, infatti, condannato alla espiazione di una pena a 2 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione per un cumulo di pene relative ai reati di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del Comm.to Barriera Nizza, tramite consultazione delle banche dati ministeriali  e comunali, reperivano alcuni indirizzi presso i quali vi era la concreta possibilità che  l’uomo si nascondesse; il trentottenne è stato individuato ed arrestato in un appartamento nel quartiere Madonna di Campagna.

Peste suina, le nuove disposizioni regionali

Il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso ha firmato  una nuova ordinanza relativa alla gestione epidemiologica della Peste Suina Africana.

Nel confermare tutte le previsioni già adottate dal Decreto 3/2022 del 12 gennaio, il nuovo provvedimento prevede l’estensione geografica della zona di controllo dell’infezione ai Comuni compresi nel raggio di 10 km dalla zona infetta, andando così ad interessare i Comuni delle province di Asti, Cuneo ed Alessandria ricompresi in tale raggio.

Nel territorio di questi Comuni viene disposto il divieto di qualsiasi tipo di attività venatoria e di gestione faunistica e la regolamentazione dell’attività agro-silvo-pastorale che deve essere sottoposta al preventivo parere positivo del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio.

Le misure avranno decorrenza da lunedì 24 gennaio e saranno aggiornate in funzione dell’evolversi della situazione epidemiologica. L’ordinanza resterà comunque in vigore fino al 30 aprile 2022.

Sgominata la “banda della monetina”: derubavano donne anziane distraendole con un trucco

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Torino, 24 Gennaio Rubavano le borse con il consolidato sistema delle monetine lanciate a terra, consistente nel distrarre la vittima con un rumoroso lancio di monete sull’asfalto mentre un terzo malvivente si impossessava della borsa incustodita sul sedile anteriore dell’auto.

Il trucco è stato visto dai carabinieri di Susa che hanno fermato la banda. Si tratta di tre peruviani, di 25, 30 e 36 anni, responsabili di furto aggravato in concorso.  

Nei giorni scorsi i carabinieri avevano seguito gli spostamenti di un’auto già avvistata in altri luoghi che erano stati teatro di furti ai danni di donne sole e anziane. I militari dell’Arma, dopo aver appurato che a bordo della vettura si trovavano dei sudamericani corrispondenti alle descrizioni fornite dalle vittime, li hanno seguiti e colti in flagranza nel parcheggio della “Coop” di Piossasco. È stata individuata la base logistica dentro cui il gruppo nascondeva una piccola parte della refurtiva (occhiali, borse, tablet, cellulari) dal valore stimato superiore ai 25.000 euro.

Con i bancomat rubati alle vittime prelevavano denaro contante, che poi veniva reinvestito in proprietà in Perù, o acquistavamo beni di lusso.  

Emergenza Covid, grazie a 13 mila volontari oltre 200 mila interventi da febbraio 2020

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La Protezione civile ha messo in campo 13.115 volontari dall’inizio dell’emergenza Covid ad oggi, per un totale di oltre 201.673 interventi (dal 5 febbraio 2020 al 16 gennaio 2022).

Gli interventi riguardano principalmente l’assistenza e l’informazione alla popolazione, l’assistenza ai centri vaccinali, il soccorso e l’assistenza sanitaria, la logistica, il supporto organizzativo, amministrativo e di segreteria ed altri ambiti.

Per il Commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, “anche in questa lunga emergenza Covid il volontariato della Protezione civile del Piemonte ha dato grande prova di disponibilità ed efficienza, al fianco degli operatori sanitari in prima linea per fronteggiare la pandemia. A loro il doveroso ringraziamento dell’Unità di Crisi”.

“La Protezione civile piemontese – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi – si è rivelata determinante e determinata nella lotta contro la pandemia. Tutta l’esperienza acquisita dalla tragica esperienza dell’alluvione del 1994, quando il Coordinamento piemontese si è strutturato ed è cresciuto fino a diventare la migliore Protezione civile del Paese, ci ha consentito di poter contare su un esercito di donne e uomini formidabili, dalle grandi capacità e inventiva”.

Anche questa settimana i volontari sono stati impegnati nei centri vaccinali di Torino e di tutte le principali località del Piemonte per facilitare la logistica ed assistere la popolazione nella campagna vaccinale in corso.

Addio a Giulio, chitarrista appassionato di Lucio Battisti

Giuliano Ariosto per gli amici  “Giulio”, era un grande appassionato di musica, soprattutto quella di Lucio Battisti

Malato da tempo è deceduto nelle scorse ore ad Asti dove era molto conosciuto. Era un artista protagonista  di molte iniziative musicali organizzate con l’amico Francesco Li Causi, che  lo ricorda così in un post su Facebook: “Ora potrai suonare la tua chitarra e cantare con Lucio. Immagino già il casino che farai. Come sempre la tua voce era di alcuni toni al di sopra delle altre. Abbiamo fatto tanto io te e Renzo. Il successo di Born ti Sing con le sale strapiene al Don Bosco. Poi i Battistiani con Enzino Perrone sito pienone al Politeama con una marea di chitarristi, amanti come noi delle canzoni di Battisti. Le tue partecipazioni al Cantanapoli e in ultimo qualche tempo fa nel mio locale. Eri irrefrenabile.Un vulcano di idee. Ci mancherai. Mi mancherai”.

Provinciale 590, Iaretti: “Quella strada è pericolosa, bisogna intervenire”

Il gravissimo incidente stradale che è avvenuto nella serata di sabato 15 gennaio nella frazione Mogol in territorio del comune di Brusasco, con la scomparsa di un 19enne di Verrua Savoia ed il ferimento di un 44enne di Brozolo è, in ordine cronologico, soltanto l’ultimo dei sinistri con effetti tragici avvenuti lungo la strada provinciale 590 ‘della Valcerrina’, che presenta delle criticità particolari soprattutto nel tratto torinese, tra Brozolo e Cavagnolo.

E questa affermazione deriva senza entrare in alcun modo nel merito di quest’ultimo sinistro le cui cause sono in via di accertamento da parte dei carabinieri di Chivasso e di Cavagnolo. La strada, una ex statale passata nel 2001 dall’Anas alla Regione Piemonte e da questa immediatamente trasferita alle Province di Alessandria, Asti e Torino per le tratte competenti parte (ovviamente la partenza e l’arrivo sono in funzione di dove ci si trova) dal comune di Ozzano Monferrato nel punto di immissione con la ex strada statale 457 di Moncalvo e prosegue in territorio della Provincia di Alessandria (Pontestura nella frazione Castagnone, Solonghello, Mombello Monferrato, Cerrina, Odalengo Grande sino a Murisengo) per poi interessare brevemente la Provincia di Asti con Robella ed entrare nella competenza della Città Metropolitana di Torino con Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, San Sebastiano da Po, Castagneto Po, Gassino Torinese, San Mauro Torinese sino a giungere in corso Casale. Sicuramente uno dei tratti di maggiore pericolosità è proprio quello tra Brozolo e Cavagnolo, comprendente la frazione Mogol di Brusasco. Si tratta di tratti, che pur in presenza di curve, consentono di viaggiare a velocità anche elevate, con un fondo stradale sovente in ombra (quindi tale da favorire anche la formazione di uno strato ghiacciato nei mesi invernali) e la presenza di alberi ai lati che comunque costituiscono un pericolo potenziale.

In questa parte della 590 vi è effettivamente un segnale di limitazione della velocità che avverte gli automobilisti che quella massima è di 50 km/h orari,  ma è assolutamente irrealistico in quanto – come potuto costatare personalmente nei giorni scorsi – viene sistematicamente violato da chi percorre l’arteria nei due sensi di marcia, oltre ad essere non dimensionato alla velocità, alla tenuta di strada delle vetture moderne. Analogamente non sembrano essere un deterrente neppure i Velo Ok posizionati nel territorio comunale di Brozolo, visto il passaggio di più auto incuranti anche qui del limite dei 50 km/h. Non sarebbe meglio, al di là degli attraversamenti urbani, elevarlo anche solo di una decina di chilometri e porre degli strumenti di controllo in postazione fissa che in questo modo andrebbero o a rilevare il passaggio nel punto specifico o su una tratta determinata e che, in questo modo, sarebbero certamente un deterrente per gli automobilisti che vogliono emulare i piloti delle Formula 1 e che, una volta colpiti nel portafoglio (e nei punti) sarebbero sicuramente più attenti a percorrere a velocità minore questa arteria ?

Senza contare che tali rilevatori di velocità sarebbero un utilissimo supporto all’opera di prevenzione messa in campo dalle forze dell’ordine che, devono comunque attendere anche ad altri importanti compiti istituzionali. E questo intervento che consentirebbe una drastica limitazione della velocità si potrebbe fare SUBITO in attesa che interventi strutturali tali da ridisegnare strade concepite nell’altro secolo, con un volume di traffico e automobili costruite con una concezione diversa, molto diversa da quelle attuali. E questi interventi sarebbero un salvavita come è avvenuto, sempre lungo lo stesso tracciato alla curva del Delfino tra Lauriano e San Sebastiano da Po e alla curva del ‘Baraccone’ a Castagneto Po.

L’auspicio è che la Città Metropolitana di Torino si ricordi anche di questa strada che coinvolge la sua estrema periferia orientale e prenda l’iniziativa con fatti concreti senza aspettare il prossimo sinistro.

E poiché ‘tempus regit actum’ come utente, sia pure non quotidiano, di quella strada, inoltrerò nei prossimi giorni una richiesta formale alla al Sindaco Metropolitano di Torino, alla Città Metropolitana di Torino ed al Difensore Civico Regionale, affinché queste istanze possano trovare un esame in tempi congrui

 

Massimo Iaretti

Consigliere dell’Unione dei Comuni della Valcerrina

Consigliere del Comune di Villamiroglio

Presidente Movimento Progetto Piemonte

 

Sicurezza in Barriera, Giachino: “Meno male che ci sono i Carabinieri”

Non siamo a Beirut ma in corso Giulio Cesare 80 a Torino e la Camionetta dei Carabinieri è fuori della Chiesa della Madonna della Pace accerchiata da spacciatori. 

La presenza dei Carabinieri attorno alla Messa partecipatissima delle 10.30 preceduta dal Battesimo di  Tommaso grande segno di speranza .

Dopo il vertice in Prefettura chiesto dall’Arcivescovo Nosiglia vari interventi delle Forze dell’ordine perché manca un presidio fisso. Unico assente il Sindaco.

Quanto sarebbe importante in Consiglio Comunale straordinario che si tenesse nei locali della Parrocchia.

 
Mino Giachino 
SITAVSILAVORO