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Pirata della strada investe donna. Lei muore, lui fugge

Questa mattina una donna anziana è stata investita e trascinata per diverse centinaia di metri da un’auto in corso Moncalieri, nei pressi della Gran Madre ed è morta nella tarda mattinata. La vittima è Giuliana Minuto, di 68 anni. L’investitore è fuggito ed è ora ricercato dalla Polizia Municipale.  Un tratto del corso è stato chiuso al traffico.

Torino, ancora nessuna notizia del camion che ieri ha travolto e ucciso una donna

L’uomo alla guida del camion potrebbe non essersi accorto di nulla. Continuano intanto le ricerche di testimoni che possano aver visto l’accaduto.

 

Continua la caccia al conducente del camion che, ieri mattina, in corso Moncalieri, ha travolto e ucciso la sessantottenne Giuliana Minuto. Nelle ultime 24 ore gli agenti della polizia municipale hanno raccolto i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona tra corso Fiume e corso Moncalieri, in modo da poter individuare un camion Iveco Stralis, con il rimorchio e il pianale ribassato. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo alla guida del mezzo potrebbe non essersi accorto di nulla poichè la dinamica dell’incidente sarebbe avvenuta sul retro del camion, in un punto cieco dove non sarebbe possibile avere una chiara visuale neanche dagli specchietti retrovisori dell’abitacolo. In base agli accertamenti degli investigatori, è molto probabile che la vittima sia rimasta agganciata alla fiancata e poi trascinata sull’asfalto per più di 300 metri, senza che l’autista si potesse accorgere di nulla. La polizia sta continuando a cercare dei testimoni che possano aver assistito al tragico incidente ma per il momento nessuno sembra aver visto niente; nel frattempo gli investigatori stanno visionando gli ultimi filmati delle telecamere presenti nella zona limitrofa all’accaduto. Gli agenti sperano che lo stesso autista, una volta appresa la notizia e una volta capito di essere lui “l’autore del fatto”, possa presentarsi spontaneamente al comando.

Simona Pili Stella

Salvata una bimba che respirava con un polmone solo

Con un intervento senza precedenti presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

Intervento cardiologico senza precedenti all’ospedale Regina Margherita di Torino. E’ stata salvata una bimba di 6 anni che viveva praticamente con un solo polmone, il destro, perché l’arteria che porta il sangue al polmone sinistro era completamente occlusa e quindi il sangue non arrivava al polmone stesso. La piccola era nata con una rarissima e gravissima cardiopatia congenita, con trasposizione dei vasi, ovvero con l’aorta e l’arteria polmonare invertite rispetto ai ventricoli cardiaci, ed inoltre l’arteria polmonare sinistra chiusa che non portava il sangue al polmone sinistro. Come se non bastasse aveva anche un restringimento dell’aorta. Per questo motivo era stata sottoposta a tre interventi cardiochirurgici a cuore aperto per la ricostruzione dell’aorta ascendente e dei rami polmonari: il primo alla nascita, il secondo a 2 anni ed il terzo a 4 anni. Nonostante ciò all’età di 5 anni si è verificata l’occlusione completa dell’arteria che porta il sangue al polmone sinistro, causando una sintomatologia evidente, in quanto di fatto solo il polmone destro funzionava regolarmente. La bimba, che si affaticava e si ammalava frequentemente, respirava quindi con un polmone solo. Per questo motivo con una delicata procedura percutanea non invasiva di circa tre ore l’arteria occlusa è stata riaperta grazie all’utilizzo di materiali molto particolari. Partendo dall’inguine e seguendo i vasi sanguigni la cardiologa Gabriella Agnoletti (Direttore della Cardiologia dell’ospedale Infantile Regina Margherita) è arrivata fino all’arteria polmonare e con una sorta di “trapano”, che utilizza un’energia a radiofrequenza, ha aperto un passaggio che poi è stato dilatato con utilizzo di materiali abitualmente impiegati per riaprire le coronarie nell’adulto. Infine è stato posizionato uno stent metallico nel nuovo passaggio per garantirne la pervietà futura. Non sono mai stati riportati in passato casi come questo di pazienti né pediatrici né adulti con un’occlusione di un intero polmone che perdurava da oltre due anni. L’intervento è tecnicamente riuscito. La bimba ora sta bene ed in futuro potrà avere una vita del tutto normale.

Furgone si ribalta in tangenziale: tre feriti, sei auto coinvolte

Nell’incidente verificatosi questa mattina, intorno alle 6.30, sulla tangenziale sud di Torino al km 10 presso La Loggia sei veicoli sono rimasti coinvolti e tre persone ferite sono state portate al Cto. Pare, in base alle prime ricostruzioni, che  un furgoncino si sia ribaltato forse a causa di un sorpasso azzardato da parte di uno dei mezzi. Chiuse al traffico dalla polstrada  la seconda e la terza corsia.

 

(foto. archivio)

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Metro: “Masha” verso il Lingotto. Il sottopasso aperto tra 15 giorni

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La trivella “Masha”, ha ripreso il suo scavo per la realizzazione del tunnel della metropolitana ed ha superato il sottopasso Lingotto. Adesso si trova in prossimità del pozzo di ventilazione (v.Nizza/c.so Caduti sul Lavoro) e si sta dirigendo verso il Lingotto. I lavori di scavo in questo tratto sono proceduti con molta cautela a causa della particolare conformazione del terreno e della presenza del sottopasso Lingotto, della fognatura e dei sottoservizi, alcuni di essi legatiall’ospedale Molinette. Nel corso dei lavori di scavo, a seguito di un locale cedimento del terreno in prossimità della rampa di accesso del sottopasso e dai dati rilevati dal sistema di monitoraggio continuo del terreno e delle strutture, si è riscontrata la necessità di rinforzare e mettere in sicurezza la fognatura SMAT, consolidare ulteriormente il terreno in corrispondenza del sottopasso Lingotto e puntellare lo stesso sottopasso, al fine di garantire la funzionalità dello stesso in superficie (traffico veicolare, sottoservizi). Nei prossimi giorni, i puntelli verranno rimossi e si procederà con l’asfaltatura di alcune zone della carreggiata interessate dagli ulteriori consolidamenti. Verranno quindi eseguite le opportune verifiche della struttura del sottopasso per permetterne la riapertura al traffico in sicurezza entro 20 giorni.

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Metropolitana bloccata, code per i bus sostitutivi

Grande ressa alle fermate dei bus per la  Metropolitana che è bloccata da  questa mattina  nel tratto tra Porta Nuova e Lingotto a causa di un guasto di un treno avvenuto alla stazione Marconi. Gtt ha attivato i mezzi sostitutivi in entrambe le direzioni, mentre da Collegno a Porta Nuova il servizio e regolare.

(foto: il Torinese)

CHIUSURE TEMPORANEE PER VIA DELLA ROCCA E VIA BOGINO

Lavori di posa cavi eseguiti da Ireti interesseranno nei prossimi giorni alcune vie cittadine con conseguente chiusura al traffico.In particolare giovedì 1 febbraio, dalle ore 10.30 alle 18.00 non sarà possibile transitare in via della Rocca, nel tratto tra corso Vittorio Emanuele II e via Mazzini, mentre domenica 4 febbraio, le limitazioni riguarderanno via Bogino, nel tratto tra via Giolitti e via Maria Vittoria, chiuso al traffico dei veicoli dalle 8.00 alle 18.00.

Poste di corso Taranto, il Postamat è inservibile

All’ufficio  postale di corso Taranto continua ormai da giorni  il disagio  per i residenti che non possono usufruire del servizio di prelievo Postamat, a causa di ignoti che hanno divelto l’apparecchiatura, in un tentativo di furto, rendendola inservibile.

 

(foto Mastropaolo)

Ubriachi alla guida sulle strade di montagna e in possesso di droga sulle piste da sci

I carabinieri della compagnia di Susa hanno denunciato quattro persone per guida in stato di ebbrezza. I militari li hanno fermati  nel fine settimana tra Sestriere, Bardonecchia e Cesana Torinese. Si tratta di italiani tra i 22 e i 49 anni, alla guida con un tasso alcolico tra i 1,10 g/l.e i 2,59 g/l, di molto superiore al limite di 0.5. consentito. Nel corso dei controlli sono state inoltre denunciate sette persone per droga, due di queste sulle piste da sci con dosi di cocaina o marijuana.

ABIT E GRUPPO ABELE INSIEME PER LE MAMME IN DIFFICOLTÀ

Quando qualcuno inizia una nuova avventura si dice che il progetto sta abbracciando un’idea, la difende, tanto da portarla a compimento. L’idea – questa volta – ha a che fare con la solidarietà e vede unite due realtà di eccellenza del territorio piemonteseAbit, la storica cooperativa lattiero casearia e Gruppo Abele, nato nel 1965, che si impegna quotidianamente a rendere “libero chi non lo è”, cioè i poveri, gli emarginati, gli ultimi. Insieme, per i prossimi 3 anni, lavoreranno alla realizzazione del progetto “Abbraccia una mamma”, presentato  nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Gruppo Abele, per il miglioramento della qualità della vita di 80 nuclei mamma-bambino in situazioni di svantaggio e vulnerabilità, nella città di Torino.

“Noi veniamo dal mondo e dalla cultura contadina e vorremmo riprendere alcuni valori come la condivisione, la cooperazione, la solidarietà anche per il nostro modo di fare impresa. Non vogliamo restare isolati nei territori dove operiamo, ma mettere loro a disposizione la nostra esperienza e competenza, dando un contributo per la crescita, anche sociale, per le nostre comunità” -ha esordito così Paolo Fabiani, Presidente Trevalli Cooperlat, intervenuto alla conferenza.

“Abbraccia una mamma”, il logo impresso sui cartoni del latte e sui prodotti Abit che sostengono il progetto in sinergia col Gruppo Abele: “è un marchio che parla – ha affermato don Ciotti – perché dà voce a chi viene messo ai margini, a chi vede negati i propri diritti e la giustizia sociale. E’, però, anche un segno di speranza. La costruiamo insieme: Abit come impresa etica che sceglie di sostenere un progetto sociale, noi col nostro impegno, da oltre 50 anni, vicini gli ultimi”.

Il percorso prevede una serie di azioni che vanno dalla fornitura – due volte a settimana – di “pacchi spesa” contenenti prodotti lattiero caseari all’organizzazione di corsi di formazione professionalizzanti con presenza di tutor indirizzati alle mamme, utili per un loro eventuale inserimento nel mondo del lavoro, da lezioni di  educazione alimentare per le mamme coinvolte nel progetto al fine di trasferire loro le nozioni fondamentali per la corretta alimentazione e la salute dei loro piccoli alle visite in fattoria per far scoprire ai bambini l’origine ed il percorso del latte, fino all’allestimento di uno spazio giochi con sala merenda e bagni per i bambini che frequentano il Gruppo Abele.

Abit e Gruppo Abele hanno scelto di fare sinergia per un percorso di strada comune: sostenere una società più attenta alla cultura dell’accoglienza, piuttosto che all’esclusione.