Come una scheggia a a 255 chilometri orari sul tratto autostradale A26 Voltri/Sempione, nel territorio del Comune di Sillavengo, nel Novarese, più o meno il doppio del limite di 130 km/h. La Polizia Stradale di Novara – Sottosezione di Romagnano Sesia è intervenuta con una pattuglia e al termine dei controlli, il conducente è stato multato di 845 euro. Gli e’stata ritirata la patente di guida, che potrà essere sospesa da 6 mesi a un anno.
I giovani Anpas e i valori del volontariato
Il gruppo giovani dell’Anpas Piemonte, composto da ragazze e ragazzi fra i 15 e 25 anni di età provenienti dalle 80 associazioni aderenti, ha in programma diverse iniziative al fine di promuovere i valori del volontariato e della partecipazione sociale.
Il primo momento di aggregazione e di formazione si è svolto il 12 maggio presso la sede Anpas di Grugliasco con il corso Essere Anpas, dedicato ai nuovi iscritti e finalizzato alla conoscenza, all’esperienza e alle storie, patrimonio comune dei 120 anni del movimento Anpas.
I giovani, attraverso lo stare insieme e le attività di gruppo, si sono focalizzati sui valori e principi fondamentali di Anpas: uguaglianza, libertà, solidarietà, democrazia, gratuità e sul codice etico. Hanno compreso come le loro associazioni di provenienza prestino attenzione ai bisogni delle persone e dei territori attraverso il soccorso sanitario, la protezione civile e l’assistenza che significa essere presenti, accompagnare e condividere responsabilità.
«Un corso costruito insieme ai ragazzi – spiega Silvia Morino, formatrice di Anpas Piemonte che ha tenuto il corso del 12 maggio insieme al formatore e responsabile del gruppo giovani, Riccardo Casaro – I punti cardine vengono discussi attraverso lo svolgimento di attività pratiche e di team building. I ragazzi hanno recepito bene il corso in quanto si sono sentiti parte attiva. È una formazione molto dinamica e pratica che li rende protagonisti in prima persona».
«Uno degli scopi – prosegue Riccardo Casaro – è far vivere, soprattutto ai più giovani, un’esperienza che vada oltre a quella associativa. Far percepire loro sia il metodo formativo di Anpas sia i valori del movimento, ma anche la passione per il volontariato. I giovani sono il futuro delle associazioni».
Al corso era presente, in qualità di tutor, anche Eleonora Dettori, formatrice e facilitatrice di Anpas nazionale: «È stato bello esserci, l’entusiasmo e la voglia di partecipare dei giovani rinnovano anche le motivazioni di chi ha qualche anno in più di volontariato alle spalle, perché si hanno di fronte la faccia e il futuro del movimento».
Il gruppo giovani di Anpas Piemonte dal 24 al 26 maggio si sposterà a Pisa per partecipare al XVIII Meeting nazionale della solidarietà Anpas. Tre giorni di incontri, attività di formazione e festa nel corso dei quali volontari e volontarie Anpas di tutte le regioni d’Italia, insieme a istituzioni e cittadinanza, condivideranno eventi e attività, come il campionato di soccorso sanitario, giochi, convegni e potranno pernottare in un vero campo di protezione civile.
Un altro appuntamento in programma è il “GIF”, acronimo di “Giovani In Festa”, che si terrà il 15 e 16 giugno al parco del Castello di Vinovo, un evento di musica dal vivo, street food e sport fatto dai giovani per i giovani al fine di promuovere i valori positivi di volontariato, dell’aiuto e dell’inclusione attraverso il divertimento.
Dal 21 al 23 giugno le ragazze e i ragazzi del gruppo giovani saranno a Borgo Val di Taro, in provincia di Parma, per le selezioni per determinare le due squadre Anpas che parteciperanno al 9° Contest di Samaritan International, che si svolgerà a Žabljak (Montenegro) dal 18 al 21 luglio 2024.
Il Samaritan Contest è una competizione internazionale giovanile sul primo soccorso con gare pratiche e scritte di soccorso, di creatività e cultura. Lo scopo è fare nuove amicizie, stare insieme, divertirsi e imparare.
A ottobre il gruppo giovani sarà impegnato nella campagna nazionale Io non rischio per le buone pratiche di protezione civile. Nella versione 2024, rispetto alle precedenti, molte novità e una formula nuova: una piazza per provincia, nel capoluogo, organizzata per domenica 13 ottobre, in coincidenza con la Giornata internazionale per la riduzione del rischio. Altra novità sono le piazze multi-rischio, nelle quali collaboreranno più associazioni, e un allestimento relativo al sistema IT-Alert, con attività mirate per la popolazione.
I giovani Anpas saranno anche impegnati il 19 ottobre sia per una piazza di Io non rischio a Torino al Balon e sia in tutto il Piemonte per l’Open Day Anpas, l’apertura al pubblico in contemporanea di tutte le sedi delle associazioni Anpas.
L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.
Le caserme baluardo di salute civica e patriottica

Ingresso libero e gratuito, il commento live di giornalisti e piloti, speciali visite guidate e promozioni su simulatore e in caffetteria
Da domenica 19 maggio con il Gran Premio dell’Emilia Romagna sul circuito di Imola a domenica 8 dicembre con il GP di Abu Dhabi, il MAUTO proietterà in diretta su un maxi schermo posizionato nella grande Piazza del Museo le gare del campionato di Formula 1, con il commento live di giornalisti, opinionisti e piloti. e i visitatori
L’ingresso è libero e gratuito per i visitatori, che potranno seguirle comodamente seduti su poltrone sportive Sparco. Gli orari di apertura dipenderanno dal programma delle competizioni e potranno subire variazioni in occasioni di collegamenti nella fascia serale.
Domenica 19 maggio special guest Paolo Bramando e Andrea Pavan.
Ecco le date:
- GP Emilia Romagna – 19 maggio – H 14:30
- GP Monaco – 24 maggio – H 15.00
- GP Canada – 9 giugno – H 20.00
- GP Spagna – 23 giugno – H 15.00
- GP Austria -30 giugno – H 15.00
- GP Gran Bretagna – 7 luglio – H 16.00
- GP Ungheria – 21 luglio – H 15.00
- GP Belgio – 28 luglio – H 15.00
- GP Paesi Bassi -25 agosto – H 15.00
- GP Italia – 1° settembre – H 15.00
- GP Azerbaigian – 15 settembre – H 13.00
- GP Singapore – 22 settembre – H 14.00
- GP Stati Uniti – 20 ottobre – H 21.00
- GP Città del Messico – 27 ottobre – H 21.00
- GP Brasile – 3 novembre – H 18.00
- GP Stati Uniti, Las Vegas – 24 novembre – H 7.00
- GP Qatar – 1° dicembre – H 18.00
- GP Abu Dhabi – 8 dicembre – H 14.00
Nelle giornate di proiezione delle gare di Formula 1, i visitatori potranno partecipare al GRAN PREMIO DEI SIMULATORI ROARINGTON correndo virtualmente sul Circuito di Imola alla guida di una monoposto F1 sfidandosi per realizzare il miglior tempo. Le regole del gioco: si acquista la corsa singola sul simulatore alla speciale tariffa di €12; si gareggia sul circuito di Imola a bordo di un’iconica monoposto per fare il tempo migliore; i partecipanti che avranno realizzato i migliori tempi della giornata riceveranno un premio speciale.
Inoltre, sempre domenica 19 maggio alle ore 12.30 è in programma, con prenotazione del biglietto su museoauto.it, una visita guidata alla mostra AYRTON SENNA FOREVER, la più completa mai dedicata al pilota che ha cambiato per sempre la Formula 1.
Infine, la promozione al MAUTO CAFE: dalle 13.00 alle 15.00. Sarà possibile gustare il panino ‘Salgadinho’, creato dallo Chef del Cafè ispirandosi ai sapori del Brasile: una tasca di pane sfogliato ripiena di roast beef di Picanha, chips di platano e mango, a un prezzo speciale di 5 euro.
Riceviamo e pubblichiamo
A meno di un mese della tragedia di Eboli, dove lo scorso 22 aprile un bimbo di 15 mesi è stato sbranato da due pitbull, e a pochi giorni dal grave episodio di Sesto San Giovanni, dove una bambina di 2 anni e mezzo è stata azzannata da un pitbull, si registra un terzo episodio gravissimo di aggressione da parte di un cane, che ha causato la morte di un neonato di cinque mesi a Palazzolo (Vercelli). Lo afferma il Codacons, che è pronto a denunciare lo Stato Italiano per concorso nei reati che saranno accertati dalla magistratura, per non aver adottato il patentino obbligatorio per i proprietari di razze potenzialmente pericolose, misura chiesta da anni e mai attuata.
“A fronte di queste gravissime tragedie, non capiamo cosa si aspetti ancora a introdurre un patentino obbligatorio per i cani potenzialmente pericolosi, che fanno registrare ogni anno in Italia circa 70mila casi di aggressioni ai danni dell’uomo. Patentino più che mai urgente, se si considera che razze come i pitbull sono sempre più diffuse in Italia a causa di mode e tendenze che portano i cittadini ad acquistare cani che non sanno gestire – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, ad esempio pitbull o rottweiler, animali che per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura. Proprio per questo, e senza ovviamente demonizzare gli animali, chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un pitbull”.
“L’ aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall’ ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Una lista che, anche alla luce dei nuovi gravi incidenti che si stanno registrando in Italia, andrebbe ripristinata con urgenza, considerando che non tutte le razze sono adatte a chiunque” – conclude Rienzi.
UFFICIO STAMPA CODACONS
Torino – Si chiude sabato 25 maggio l’edizione 2024 del Piccolo Festival del Cinema Underground Torinese, che anche quest’anno ha raccolto apprezzamenti e partecipazione di pubblico. Il film di chiusura sarà Svanirà per sempre, opera di Pupi Oggiano del 2023.
Dopo aver visto una storia sociale con “La ragazza di via Millelire” ed esserci tuffati nel poliziottesco con “Torino violenta“, ora è la volta di un giallo indipendente che rientra in un progetto molto ampio. “Svanirà per sempre” è infatti il quinto film di Pupi Oggiano, parte di un progetto di sei lungometraggi che affrontano l’intero panorama del cinema di genere, dal thriller all’horror, dalla fantascienza al fantastico.
In “Svanirà per sempre” una serie di delitti insanguinano Torino. I dj Ricky Nazionale ed Elettra Adami, che conducono una nota trasmissione notturna in radio, vengono coinvolti e si improvvisano investigatori. Intanto il commissario Terzi porta avanti, con il suo stile ineguagliabile, le indagini ufficiali. C’è una sola mano che compie tutti i delitti? Cosa lega tra loro le vittime? I nuovi omicidi sono legati ad un vecchio caso irrisolto? E che significato ha quel simbolo che l’assassino lascia accanto ai cadaveri? Sono solo alcune delle domande a cui il commissario Augusto Terzi dovrà dare risposta.
Come sempre in sala al MAU – Museo di Arte Urbana di Torino sarà presente il regista Pupi Oggiano per presentare il film e dialogare col pubblico.
La proiezione è a ingresso gratuito ma è obbligatorio prenotare scrivendo a galleriadelmau@gmail.com.
Il “Piccolo festival del cinema underground torinese“. Organizzato dal MAU – Museo di Arte Urbana di Torino, in collaborazione con Quotidiano Piemontese, è l’occasione per vedere o rivedere piccoli o grandi film realizzati a Torino che hanno avuto poche occasioni di essere proiettati oppure che non vengono proiettati da molto tempo.
Sabato 25 maggio 2024 ore 19
“Svanirà per sempre” (2023) di Pupi Oggiano
Galleria del MAU, Via Rocciamelone 7/c, Torino.
In collaborazione Gabriele Farina e Quotidiano Piemontese.
Ospite: Pupi Oggiano
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a galleriadelmau@gmail.com
L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio
Per ulteriori informazioni:
Lo possiamo dire senza polemica e senza alcun secondo fine? Diventa sempre più stucchevole e singolare la continua e persistente esaltazione della classe dirigente democristiana da parte di giornalisti, intellettuali, politici, moralisti e predicatori vari che hanno trascorso la loro vita, e sono diventati famosi, anche alla contestazione e delegittimazione politica, culturale, morale e personale della Dc e dei suoi principali leader e statisti. Ovviamente parliamo di esponenti e di mondi che sono riconducibili genericamente alla sinistra, seppur nelle sue multiformi e variegate espressioni. Personaggi e mondi politici e culturali che si sono nel tempo specializzati nella ridicolizzazione della intera esperienza democristiana e dei suoi leader che adesso, misteriosamente, ne sottolineano la statura, la qualità, l’autorevolezza e lo spessore politico e culturale.
Per citare uno solo di questi grandi leader e statisti storici che ho potuto frequentare e conoscere “da vicino”, come si suol dire, e cioè Carlo Donat-Cattin, tonnellate di odio, di insulti e di ogni sorta di contumelie sono piovuti in quegli anni sulla testa del leader della ‘sinistra sociale’ democristiana da parte della sinistra comunista e il circo mediatico che le ruotava attorno. Per non parlare di Andreotti, Cossiga, Rumor, Emilio Colombo, Piccoli, De Mita e moltissimi altri statisti democratici e cristiani. Ora, alla luce di questa dubbia e discutibile rivisitazione storica e ricostruzione politica del “più grande partito italiano”, è indubbio che si tratta di affermazioni alquanto opinabili e discutibili. E questo per la semplice ragione che la Dc non può essere esaltata e valorizzata solo perchè c’è la quasi certezza scientifica che non esisterà mai più nel nostro paese un partito popolare, di massa, interclassista e ad ispirazione cristiana. Come, al contempo, non è affatto credibile la cosiddetta “riabilitazione” dei leader Dc perchè si ha la sistematica e granitica certezza che il profilo e la statura di quei leader e di quegli statisti non sono più riproponibili nella cittadella politica italiana.
In entrambe le situazioni si tratta di una operazione strumentale, ridicola, non credibile e anche ipocrita. E questo per la semplice ragione che questo popolo di predicatori e di moralisti d’accatto – che oggi sono diventati “martiri” e “vittime” della libertà di informazione che scorrazzano quotidianamente in quasi tutti i talk televisivi e in molte redazioni giornalistiche con contratti a sei zeri – non modificano affatto il giudizio politico e storico sulla straordinaria esperienza della Democrazia Cristiana e nè, tantomeno, dei leader principali di quel partito. Molto più semplicemente prendono atto, ipocritamente, che quella classe dirigente non tornerà mai più e quel partito è stato storicizzato e allora tanto vale esaltarne, adesso, le virtù e i pregi a costo zero.
La solita operazione propagandistica, salottiera ed aristocratica, di un gruppo di potere che continua a confondere le proprie ambizioni, la propria visione ideologica e la propria arroganza culturale con una realtà che è lontana anni luce dai loro desideri e dalla loro volontà. Forse è opportuno dire a tutti questi “martiri” e “vittime” milionari del “regime dispotico, illiberale e tirannico” che oggi c’è in Italia che il giudizio sulla Dc e il magistero civile e pubblico dei suoi leader è meglio lasciarlo a tutti coloro che quel partito lo hanno stimato, rispettato, considerato ed apprezzato. E non solo linciato, malmenato e profondamente insultato negli anni da una profonda convinzione politica.
Giorgio Merlo
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Arrestato in possesso di droga e di 12mila euro
Il personale del Commissariato di P.S. Barriera di Milano ha arrestato un giovane italiano gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti sono accaduti mercoledì pomeriggio quando, durante il servizio di controllo del territorio, la squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato, recatasi in Via Musinè, si accorge di alcuni movimenti sospetti. Nello specifico gli operatori notano un giovane italiano consegnare un sacchetto di nylon, che successivamente risulterà contenere hashish, ad un altro ragazzo in cambio di denaro.
Mentre alcuni agenti procedono a bloccare il presunto acquirente, altri individuano il giovane che aveva ricevuto il denaro e che nel frattempo era entrato in un bar. Quest’ultimo, alla vista degli agenti, tenta di fuggire ingaggiando con gli stessi una colluttazione e cercando di richiamare l’attenzione di alcuni suoi conoscenti all’interno del dehors del locale, ai quali tenta di passare un mazzo di chiavi, ma viene subito bloccato e messo in sicurezza.
La perquisizione personale permette di rinvenire la somma di 320 euro in banconote e un telefono cellulare mentre nel domicilio del giovane gli agenti trovano circa 4 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana, diverse pastiglie di extasy e 19 grammi di cocaina. Inoltre, nell’abitazione vengono rinvenuti anche 79 confezioni di caramelle a base di cannabinoidi, 38 confezioni di sigarette elettroniche con liquido a base di cannabinoidi, 6 scatoline contenenti diverse tavolette di cioccolato mista a sostanza allucinogena, oltre a 12.430 euro in contanti e materiale da confezionamento.
Il giovane è stato arrestato e tutto il materiale sequestrato.
Nell’ambito dell’“Extend Programme” di “EXPOSED Torino Foto Festival”, la Galleria “metroquadro” di Torino ricorda il celebre fotografo olandese
Fino al 1° giugno
Credo di non sbagliare. All’interno dei lavori fotografici di Erwin Olaf Springveld, in arte solo Erwin Olaf (Hilversum, 1959 – Groningen, 2023), sono parecchie e insistenti le citazioni e i riferimenti (tributo) a quel senso di ovattata, triste e inquietante solitudine, propria del grande, realistico cantore dell’“Amercan Way”, Edward Hopper. Di quel profondo, spirituale, “realismo americano”, in parte sbirciante alla più “intimististica” e “romantica” (ma per Olaf meno pregnante) architettura narrativa dell’altrettanto celebre pittore e illustratore statunitense Norman Rockwell.
Di fronte agli scatti sospesi in un deserto di silenzio ed attesa, propria delle opere di Olaf raccolte in un’interessante retrospettiva (l’artista è di recente scomparso) organizzata da Marco Sassone, fino a sabato 1° giugno, nella “metroquadro” di corso San Maurizio, a Torino, non si può non andare con occhi e mente agli interni – universi senza voci e scatole del tutto chiuse all’empatia umana, fino alla celeberrima “I nottambuli” pagina aperta su una notte di solitudine a New York – opere del grande Hopper. Che pare fosse solito ripetere “non dipingo quello che vedo, ma quello che provo”. Ed Olaf “dovrebbe esserci un enigma in ogni immagine potente, che ti incuriosisca e ti inviti a guardare più e più volte”. Come dire. A te, spettatore, per ogni mia opera, la tua storia. Per la giovane nuda di colore, affogata in un oceano di tormenti e silenziosamente seduta ai bordi di un letto in una misera stanza di albergo o per la distinta signora di antica eleganza appesa al filo della memoria o ad una chiamata dal bianco telefono che sembra per lei non aver più voce … a te, spettatore, il filo della storia. Sono quattro le serie di fotografie messe insieme, nell’ambito del mese dedicato da Torino alla Fotografia, da Marco Sassone: “Rain” (2004), “Hope”(2005), Grief (2007) ed “Hotel” (2010). E proprio in quest’ultima, Olef trasmette con maggiore intensità quel senso di “distacco dal mondo esterno” che diventerà il suo massimo segno distintivo.“La serie ‘Hotel’ – diceva lo stesso artista – riguarda l’alienazione e la sottile gamma di oscure emozioni che essa provoca in una persona. Le stanze di hotel in cui dormo quando viaggio sono tutte diverse, ma la sensazione che trasmettono è sempre la stessa, ha luogo una sorta di distacco”. Camere simili a rifugi anonimi, senz’anima, in cui i personaggi (quasi sempre donne) appaiono intrappolati in un’annoiata e inquieta attesa. Scrive bene Marco Sassone: “I bellissimi nudi femminili delle foto sono avvolti in sofisticate atmosfere di velluto che evocano sottilmente le diverse città in cui le camere d’albergo si trovano. L’ambiguità e il senso di nostalgica frustrazione che le immagini trasmettono contrastano con la perfezione meticolosa dei dettagli della rappresentazione, confermando ancora una volta l’abilità dell’artista nel ricostruire il contesto e la scena fin nei minimi dettagli, con un’attenzione quasi cinematografica al trucco, all’acconciatura, all’abito, all’oggetto d’arredo, alla luce dell’ambiente”.
Se n’è andato troppo presto Erwin Olaf. A soli 64 anni, nel settembre del 2023, per un enfisema polmonare che lo aveva portato, qualche settimana prima, al trapianto di un polmone. E qualcuno afferma lo avesse predetto. Nella Galleria newyorkese “Hasted Kraeutler”, in occasione della presentazione della sua serie di “autoritratti” del 2009, si ferma davanti alla parete che espone il trittico “I Wish/I am/I Will Be” … si gira lentamente verso il giovane fotografo che lo sta ritraendo e diventa così il quarto ritratto della serie. “Ovvero un momento già passato all’interno di una storia che va avanti”.
Contemporaneamente alla retrospettiva di Erwin Olaf, prosegue, fino a sabato 22 giugno, alla Galleria “metroquadro”, la mostra “Marks and Traces” di Shinya Sakurai, che con questa rassegna (venti le opere esposte) celebra il ventennale del suo arrivo sotto la Mole. Nato a Hiroshima nel 1981e laureatosi ad Osaka in “Belle Arti”, Shinya si divide oggi fra l’isola di Honshu e la nostra (ma ormai anche sua) Torino, dove ha studiato “Scenografia” all’“Accademia Albertina”, portando avanti con parametri tutti suoi una pittura di evidente “chiave astratta”, in cui s’intrecciano, su monocrome superfici di raffinato “velluto” e in un perfetto connubio di segno e colore (olio, resine e colle traslucide), citazioni stilistiche, piacevolmente contese ed ammiccanti alla serialità neo-pop, fra cifre di matrice orientale ed occidentale, capaci di tenere ben insieme echi della tradizione e della più audace contemporaneità.
Gianni Milani
Erwin Olaf
Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/f, Torino
Fino al 22 giugno
Orari: giov. – sab. 16/19
Nelle foto: Erwin Olaf: “Hope Portrait”, 2005; “Hotel Winston Salem, Room 304”, 2010; “Hotel Paris, Feline Portrait”, 2010; Shinya Sakurai: “Marks & Traces n. 17”, tecnica mista su velluto, 2023