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Apre al pubblico il castello di Lucento

Da oggi il Castello di Lucento, ex residenza sabauda riscoperta grazie al progetto di riqualificazione messo in campo dalla Fondazione AIEF, riapre al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì come polo socio-educativo e culturale. Al suo interno il Mangianuvole.

FONDAZIONE AIEF E FONDAZIONE COTTINO INAUGURANO MANGIANUVOLE, LA CAFFETTERIA SOCIALE CHE CREA OPPORTUNITA’ FORMATIVE E OCCUPAZIONALI PER GIOVANI CON DISABILITA’

A novembre scorso la Fondazione AIEF inaugurava gli spazi del Castello di Lucento ristrutturati a tempi record, anche grazie alla significativa rete di sostenitori che hanno scelto di credere nella rinascita dell’ex residenza sabauda come polo socio-educativo: oltre 50 partner tra aziende e fondazioni del territorio. In tale occasione AIEF aveva annunciato l’avvio delle attività nella primavera del 2024, con la conseguente apertura al pubblico del Castello.

Da oggi il Castello di Lucento apre ufficialmente al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì e al suo interno inaugura il Mangianuvole, la Caffetteria Sociale che nasce dalla collaborazione tra Fondazione AIEF e Fondazione Cottino.

Il Mangianuvole è molto più di una semplice caffetteria: è un luogo di incontro, di condivisione e di inclusione sociale che prende forma negli spazi interni ed esterni dell’ex residenza sabauda.

“C’è più gusto a essere inclusivi” è lo slogan che si legge sopra il bancone del Mangianuvole, che tra una nuvola colorata e l’altra dipinte sulle pareti ci ricorda come ogni nuvola ci dica qualcosa di diverso a seconda dell’occhio che la osserva.

Il progetto promuove un modello inclusivo di occupazione e di commercio no profit: la Fondazione AIEF e la Fondazione Cottino, attraverso l’impresa sociale Be Am Srl, creano opportunità formative e di inserimento lavorativo per giovani con disabilità nel settore degli eventi e della somministrazione. Inoltre, il Mangianuvole può definirsi un’attività commerciale senza scopo di lucro perchè la maggioranza degli utili generati dalla sua attività commerciale vengono reinvestiti in progetti sociali della Fondazione AIEF.

“Mangianuvole è un laboratorio di integrazione e crescita personale capace di creare un ambiente accogliente in cui ognuno può sentirsi parte della nostra comunità, che oltre a creare opportunità formative e occupazionali raccoglie fondi per progetti sociali: ecco perché una colazione, un pranzo, un aperitivo o un caffè consumati al Mangianuvole – Caffetteria Sociale fanno del bene!” annuncia la Fondazione AIEF.

Come Fondazione Cottino abbiamo creduto sin dall’inizio nel progetto socio-culturale ed educativo di AIEF arricchito dall’intervento di rigenerazione del Castello di Lucento. Sosteniamo questo progetto perché si tratta di un’azione che ben interpreta l’anima della nostra Fondazione, da sempre attenta al territorio, ad iniziative legate alla cultura d’impresa e soprattutto con una spinta generativa all’autoimprenditorialità”, commenta Martina Di Bari, consigliera della Fondazione Cottino.

Il Coffee Partner del progetto è Caffè Alberto, storica realtà torinese che ha scelto di prendere parte al progetto. Ad evidenziare la valenza territoriale del progetto una delibera di destinazione d’uso temporanea della giunta comunale della Città di Torino che consente l’insediamento dell’attività al Castello.

Oltre al Mangianuvole il Castello di Lucento, le cui origini risalgono al 1300 e la cui notorietà si deve quale residenza di caccia preferita di Emanuele Filiberto di Savoia e punto strategico durante l’assedio di Torino, torna ad essere aperto come presidio storico culturale.

Proprio in questi giorni, infatti, grazie alla collaborazione tra Fondazione AIEF e il Tavolo Culturale Lucento numerose classi delle scuole primarie di primo grado del quartiere stanno visitando il Castello alla scoperta della sua storia. A breve sarà annunciata una rassegna culturale, con i primi appuntamenti durante l’estate.

Rapina da film con maschere di anziani: rubati 65mila euro

Nei giorni scorsi rapina da film all’ufficio postale di Carignano dove due malviventi , armati di taglierini e con i visi coperti da maschere di carnevale raffiguranti il volto di anziani sono entrati  nell’ufficio postale e hanno obbligato il personale ad aprire la cassaforte. Hanno rubato 65mila euro in contanti.

Hanno messo  le banconote in alcuni sacchi e sono fuggiti su un’auto guidata da un altro complice. I carabinieri della compagnia di Moncalieri stanno svolgendo le indagini.

Modifiche viabili per il corteo del Primo Maggio

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Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza del corteo del primo maggio che come ogni anno percorrerà le vie del centro cittadino da piazza Vittorio Veneto fino a piazza San Carlo/piazza CLN, passando per lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello e via Roma, saranno disposte alcune modifiche viabili che interesseranno il percorso e le vie limitrofe.

Divieti di transito e sosta

Lungo tutto il percorso del corteo (piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma, piazza San Carlo, piazza CLN) dalle ore 07.00 fino a termine esigenze (ore 14.00 circa), sarà istituito il divieto di transito veicolare, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica e della Polizia Locale.

Il divieto di transito interesserà anche tutte le vie che attraversano il percorso del corteo.

In piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma (tratto piazza Castello – via Arcivescovado), piazza San Carlo, piazza C.L.N., dalle ore 01.00 e fino a cessate esigenze, sarà inoltre in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli, compresi i velocipedi e i monopattini.

Parcheggi sotterranei

Chiusi dalle ore 06.00 e fino a cessate esigenze di mercoledì 1 maggio i parcheggi sotterranei di:

via Roma (tratto piazza Castello-piazza San Carlo);

piazza San Carlo;

l’ingresso e l’uscita dal parcheggio interrato di piazza Vittorio Veneto saranno inibite a partire dalle ore 07.00 di mercoledì 1 maggio e fino a cessate esigenze.

Aree di stazionamento dei taxi

Dalle ore 07.00 a termine esigenze saranno invece sospese le aree adibite allo stazionamento dei taxi in: piazza Vittorio Veneto, piazza Castello / via Po), piazza Castello / via Pietro Micca.

Deviazioni mezzi Trasporto Pubblico Urbano – Gtt

Conseguentemente ai divieti di circolazione che saranno istituiti, alcune linee del trasporto pubblico urbano subiranno deviazioni e/o limitazioni di percorso.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate e/o limitate è possibile visionare il sito Internet di GTT – Gruppo Torinese Trasporti – https://www.gtt.to.it/cms/

Giorgio Stella. Scatti fotografici come … “geografie dell’anima”

Al “Collegio San Giuseppe” di Torino la prima retrospettiva dedicata al fotografo torinese mancato alcuni mesi fa

Fino a sabato 4 maggio

L’occhio del fotografo – come quello del pittore – si sa, è sempre un po’ “speciale”. Anche quando non ha fra le mani i “ferri del mestiere”. L’inquadratura, le luci, i particolari. Ogni cosa di un qualunque paesaggio, o di una scheggia di architettura urbana, gli appare secondo un suo particolare schema che, un giorno (chissà?) potrà cristallizzarsi come d’incanto in scatti unici e singolari. Se poi, a quell’occhio un po’ “speciale” s’aggiunge – in fase lavorativa – anche la capacità (non frequente) di fissare e trattenere le cose con la “lente dell’anima”, allora il “gesto” si fa “meraviglia” e poesia. Ed il “gioco” è fatto. “Gioco d’arte”. Arte vera. Arte pura. Quella capace di regalarti immagini che ti tengono lì, immobile, a fissare anche solo un particolare dell’intero soggetto e a portartelo dentro e addosso per sempre.  Sensazione estraniante e benefica! Mi è capitata qualche giorno fa all’inaugurazione della mostra – omaggio dedicata dal “Collegio San Giuseppe” di Torino al bravo davvero bravo fotografo torinese Giorgio Stella, mancato nel luglio scorso, lasciando un vuoto non da poco nel migliore panorama dell’arte torinese. E non solo.

Curata dalla pittrice Luisa Porporato, con la presentazione di Fratel Alfredo Centra (direttore dell’“Istituto” di via San Francesco da Paola), del critico Angelo Mistrangelo e di Alberto Novo (presidente dell’“Associazione Fotografica NAMIAS” di Parma), la rassegna, in programma fino a sabato 4 maggio, comprende una quarantina di scatti in bianco e nero dedicati ai suoi “Viaggi”, compiuti nei luoghi più misteriosi e affascinanti del Pianeta o anche solo sotto casa, fra le bellezze (mai del tutto conosciute) della sua Torino o, andando e volando oltre le mura e i confini della città, fra scorci tutti particolari di una “stelliana” Venezia o della grandiosa, a tratti “improbabile” New York City. Scatti dunque come … “geografie dell’anima”. Mi è piaciuto – e spero non aver toccato la suscettibilità di alcuno – titolare così la personale di Stella. In parete, paesaggi esotici. Che di più non si può. Indimenticabili.

Per l’esasperazione di una tecnica tanto attenta da perderci gli occhi e il controllo di quella resa “veristica” mai disgiunta dall’interpretazione dei “sensi” che affiora in ogni sua immagine. In quest’ottica, scorrono realtà che vanno dalle “lagune glaciali” e dagli “icberg blu” d’Islanda (“Terra del fuoco e del ghiaccio”, su cui nel 2005 Stella pubblica anche un libro edito da “Elena Morea”), fino al magico mistero che scorre lungo le acque dell’Irrawaddy in Myanmar o alla “complessa” sacralità dei templi di “Ta Prohm” o di “Angkor Wat”, capolavoro di tutta l’arte “Khmer” (una delle meraviglie del mondo) in Cambogia, per chiudersi ai più vicini “notturni torinesi” e alla grandiosità di una New York, colta “in momenti di silenzio – scrive bene Alfredo Centra – che accentuano la bellezza di angoli richiamanti pensieri di eternità nel contesto di imponenti architetture moderne”. Meraviglie! E pensare che fino al 2000 la fotografia è stata per Stella un semplice hobby. Importante ma solo hobby. Solo dal 2000/2003 l’arte fotografica diventa invece per lui “mestiere” a tempo pieno. Attratto inizialmente dalla stampa in bianco e nero e affezionato al negativo all’argento, dal 2005 – in cerca sempre più di una fotografia nitida, esatta e corretta – si dedica alla “stampa al Platino/Palladio” (tecnica considerata “il punto di arrivo qualitativo nella stampa fotografica in bianco e nero”), aderendo al “Gruppo Rodolfo Namias” con sede a Parma e che riunisce fotografi impegnati per l’appunto nel recupero delle più antiche tecniche di stampa.

“Non per un recupero nostalgico – scriveva Stella – di vecchie tecniche, ma per un nuovo utilizzo di uno strumento in più a disposizione del fotografo. Io vedo la stampa finale un po’ come l’esecuzione di un brano musicale dallo spartito, che contiene delle indicazioni per eseguire una musica … Però poi c’è sempre spazio per l’interpretazione degli esecutori, così per noi fotografi le ‘Antiche Tecniche’ sono uno strumento in più per suonare la nostra musica”. E che musica, ragazzi! Per ricordarla, insieme al suo grande esecutore, Luisa Porporato ha voluto annotare, in catalogo, alcuni versi di Sant’Agostino“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dov’erano, ma sono dovunque siamo noi”. A dimostrarlo i molti colleghi, amici, compagni di vita dell’artista presenti, nei giorni scorsi, al vernissage. E chissà? E’ bello crederci. Lì, forse, c’era anche Giorgio. Fra tutti noi e le sue magiche, poetiche … “geografie dell’anima”.

Gianni Milani

 

Giorgio Stella

“Collegio San Giuseppe”, via San Francesco da Paola 23, Torino; tel. 011/8123250 o www.collegiosangiuseppe.it

Fino al 4 maggio

Orari: dal lun. al ven. 11/12,30 e 16,30/18,30; sab. 11/12,30

Nelle foto: Giorgio Stella, “Islanda”, “Myanmar”, “Torino – La Mole”, New York

“Istantanea”… tanta voglia di Circo, lirica e teatro

A Cavallermaggiore, nel cuneese, un lungo weekend, in compagnia del Festival di Circo Contemporaneo

Da venerdì 3 a domenica 5 maggio

Cavallermaggiore (Cuneo)

Musica, clownerie, acrobazie e … bella novità di quest’anno, il teatro ed il canto lirico, vere “chicche” che vanno ad arricchire e ad innalzare la proposta artistica di questa quarta edizione. L’appuntamento è da venerdì 3 a domenica 5 maggio. Tre giorni pieni di “invasione circense” a Cavallermaggiore, con la  nuova edizione del Festival di Circo Contemporaneo “Istantanea”, che trasformerà la cittadina cuneese in un grande “palcoscenico all’aperto e al chiuso per artisti emergenti e affermati, un luogo di scoperta, gioco e divertimento nel segno del ‘nouveau cirque’”. Il tutto si terrà in piazza Baden Powell, nelle due consuete “arene di spettacolo”: “Arena Parade78” ed “Antilia”.

“Parade78” è l’arena aperta del Festival: oltre agli spettacoli pomeridiani, ospita “Play_Giochi di una volta”, un’area dedicata ai più piccoli con grandi giochi in legno rivisitati decine di anni dopo la loro creazione attraverso il fil rouge della luce, così da rendere ogni gioco un’installazione luminosa, un “luna park” dove grandi e piccini si divertono insieme (venerdì alle 20, sabato alle 19, domenica alle 15). Il secondo spazio è invece “Antilia”,l’arena chiusa, a basso consumo energetico, in cui saranno ospitati gli “spettacoli da sala”.

Il “Festival” è organizzato dall’Associazione torinese “Cordata FOR” – che racchiude diverse realtà di circo contemporaneo per creare un network che punta al riconoscimento del valore dell’arte circense in Italia e all’estero – in collaborazione con “Piemonte dal Vivo” nell’ambito del bando “Corto Circuito”, con il sostegno di “Ministero della Cultura”, “Regione Piemonte”, “Fondazione CRT” e “CRS”, con la collaborazione del “Comune di Cavallermaggiore” e “Talea Circo”.

“‘Istantanea’ cresce – commenta Giuseppina Francia di ‘Cordata FOR’ – e quest’anno punta su un programma variegato che mixa teatro di strada e musica lirica, porta in piazza un suggestivo trapezio ‘ballant’, la tecnica circense e quella teatrale. Inoltre ci si divertirà, ma gli spettacoli che saranno ospitati in questa edizione del Festival in alcuni casi permetteranno anche di riflettere, affrontando tematiche attuali e urgenti, come la solitudine e la condizione degli animali nei macelli”.

Si comincia venerdì 3 maggio (ore 21) all’“Arena Parade78”, con lo spettacolo “Ti lascio perché ho finito l’Ossitocina” di e con Giulia Pont, attrice torinese, fra i suoi maestri Eugenio Allegri, vincitrice nel 2013, con lo stesso testo (replicato più volte in tutt’Italia) del Concorso monologhi “UNO” di Firenze; per terminare domenica 5 maggio (ore 17,30) all’“Arena Antilia” con lo spettacolo (mix di teatro e canto lirico) “Concrete 00” di Paolo Tonezzer, con lo stesso Tonezzer, Lorenzo Mauro Rossi e Paola Caruso. Lo spettacolo vede tre magazzinieri tanto strampalati quanto audaci che decidono di mettere in atto un piano di fuga per evadere dal misterioso magazzino in cui sono costretti a lavorare senza sosta. In un vortice di acrobazie, equilibri precari e altezze vertiginose si troveranno ad affrontare il loro mostruoso carceriere e un magico cassonetto che trasforma tutto ciò che inghiotte. Tra musica dal vivo e continui colpi di scena, come finirà la loro avventura?

Per info e programma: tel. 351/5488100 o https://cordatafor.com/istantanea

g. m.

Nelle foto: immagini di repertorio

I 100 anni della signora Lea

La signora Lea Zaniboni in occasione  dei suoi 100 anni è stata ricevuta a Palazzo Civico dal sindaco Stefano Lorusso.  “Un piacere e un onore accogliere a palazzo civico la signora Lea, che ha da poco compiuto 100 anni, 71 dei quali vissuti nella nostra città, per cui nutre un profondo e sincero amore. È stato davvero bello incontrarla e ascoltare le sue parole sulla nostra Torino.
Grazie davvero per la visita e ancora tanti auguri signora Lea!”. Così il primo cittadino sui social.

Giovani guariti da tumore, Ugi in Sardegna

Uniti per la vittoria, ma anche per lanciare un messaggio di speranza e di solidarietà. E’ con questo spirito che i giovani calciatori di UGI sono scesi in campo in Sardegna, dove dal 24 al 27 aprile hanno partecipato al  “Torneo Mondiale Manlio Selis 2024”, la prestigiosa competizione internazionale che, giunta alla 27esima edizione, è considerata un vero e proprio campionato del Mondo di calcio per club Under 14. Tantissime le “big” invitate, che hanno dato il meglio di sé sui campi della Gallura: Toro, Juventus, Inter, Milan, Espanyol, Nice, Galatasaray, per citarne solo alcune.
Accompagnati dallo staff del Torino Fc, che ha contribuito a rendere possibile questa straordinaria esperienza, i calciatori della squadra torinese hanno dato il meglio di sé nella sfida contro il Budoni, in quella che è stata innanzitutto una grande festa dello sport. Ed è nell’ambito del progetto sportivo di UGI che è nata “100%”, la prima squadra di calcio formata esclusivamente da adolescenti guariti da un tumore. Ragazzi e ragazze che, grazie a questa idea maturata nel Torino FC e sviluppata dall’Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini Odv (presieduta dal professor Enrico Pira), in collaborazione con l’ospedale Infantile Regina Margherita, hanno una preziosa occasione di reinserimento attraverso il gioco di squadra.
Un progetto che ha ottenuto addirittura il plauso di Gianni Infantino, il numero uno della Fifa, che ha dedicato ai giovani di Ugi una storia su Instagram.
I ragazzi di “100%” sono arrivati in Sardegna accompagnati dal vice direttore esecutivo di Ugi, Domenico De Biasio, e dal dottor Sebastian Asaftei, grazie alla stretta collaborazione tra Enea Selis e Silvano Benedetti, per tanti anni responsabile del settore giovanile del Torino FC, ed hanno preso parte alla manifestazione con una gara speciale sul campo di Budoni contro la formazione locale.
Sin dalla costituzione della squadra, la società granata si è subito attivata, mettendo a disposizione alcuni suoi professionisti, tra i quali Marco Morra che segue costantemente l’attività.
E’ stata un’altra esperienza fantastica per questo gruppo straordinario. E come ogni volta che “100%” è scesa in campo in questi anni, a vincere è stato lo sport, con il suo linguaggio che parla di unità, di condivisione ed amicizia. Valori tanto più importanti in questo caso, tra chi ha superato la malattia grazie alle cure del reparto di Oncoematologia pediatrica (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) e che si fa esempio positivo per gli altri, quelli che ancora stanno affrontando le fasi più critiche e dolorose delle terapie ospedaliere.

Una guida alla salute visiva dei nostri figli

 Presentazione “Gli occhi dei bambini. Guida alla salute visiva dei nostri figli”, evento del FUORI SALONE DEL LIBRO

Occasione unica allo showroom Vanni di Torino, nell’ambito del FUORI SALONE DEL LIBRO, per ascoltare preziosi consigli e porre le proprie domande agli esperti su uno dei temi più importanti ma spesso poco approfonditi: la salute visiva dei più piccoli.

L’11 maggio dalle 10 alle 13 appuntamento in Showroom VANNI Showroom VANNI in P.za Carlo Emanuele II, 15/A a Torino per la presentazione del libro “Gli occhi dei bambini”, la prima guida completa sulla salute visiva nell’infanzia che unisce teoria e pratica, scritto da Enrica Ferrazzi, varesina, fondatrice di Progetto Elisa (@occhideibimbi) e Maria Antonietta Stocchino, oculista a Cagliari, con la prefazione della pediatra Carla Tomasini, nota sui Social col nome di @pediatracarla e del professor Paolo Nucci, presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica e strabismo.

Una preziosa occasione per rivolgere domande alle autrici e approfondire temi di sicuro interesse. In particolare come coniugare la protezione degli occhi dei bambini dai raggi UV con l’esigenza di trascorrere tempo all’aria aperta per contrastare lo sviluppo della miopia, che si sta diffondendo anche nelle forme più severe tra bambini sempre più piccoli.

All’evento, organizzato in collaborazione con VANNI occhiali e CDV – Associazione Commissione Difesa Vista Onlus, è associato uno screening gratuito della vista per i bambini, a cui è possibile aderire su prenotazione (showroom@vanniocchiali.com– 011 836234 – 348 5881070).

Laboratorio creativo per intrattenere i bambini.

Info evento:

showroom@vanniocchiali.com

Volpiano, Giro d’Italia: incontro con Franco Bocca e Aldo Settia


Si parla di campioni e storie di pedale. Marco Gios espone una bici dedicata al Grande Torino

Volpiano martedì 30 aprile, in occasione del passaggio del Giro d’Italia (previsto il 4 maggio), alle 21 nella Sala «Maria Foglia» (via Trieste 1) è in programma un incontro con il giornalista sportivo Franco Bocca che presenta il suo libro «La Torino del “Cit”. Campioni  e gregari nella provincia più rosa d’Italia» (Hever), con lo storico Aldo Settia che dialoga con il pubblico a partire dal suo libro «Bici e baci. Storie d’amore e di pedale» (Marsilio) e con Marco Gios che espone un modello della bicicletta in edizione limitata «Grande Torino».