ilTorinese

“La Flagellazione di Cristo” di Caravaggio approda alla Reggia di Venaria

La mattina del 6 giugno

 

Il 6 giugno prossimo approderà alla Reggia di Venaria il dipinto “La Flagellazione di Cristo” di Caravaggio, custodito al Museo di Capodimonte e ritenuto uno dei più significativi della maturità dell’artista. Il dipinto giungerà all’interno di una casa climatizzata realizzata ad hoc, anche se rimane top secret il giorno dell’arrivo per motivi di sicurezza. L’opera, realizzata tra il 1607 e il 1608, sarà accompagnata da una scorta armata di Carabinieri del nucleo Tutela e Patrimonio. Il momento del suo allestimento coinciderà con una vera e propria cerimonia alla quale prenderanno parte le istituzioni locali, insieme al Presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude Michele Diamonte e il Direttore Generale Guido Curto.

La Flagellazione, dipinta da Caravaggio nel 1607 per la famiglia De Franchis ( commissionato da Tommaso De Franchis per la cappella di famiglia donatagli da Ferdinando Gonzaga) e per la chiesa di San Domenico Maggiore, è uno dei quadri più forti e rappresentativi del ‘600 napoletano, italiano ed europeo, primo e folgorante approdo al sud, insieme con le sette opere di Misericordia del vicino Pio Monte, ed esempio del linguaggio di integrale naturalismo e di attento studio dei fenomeni luminosi del grande pittore lombardo. Da oltre cinquant’anni l’opera ha lasciato il centro antico di Napoli, la chiesa di San Domenico Maggiore, dove era stata visibile per 350 anni, ed è stata ricoverata per ragioni di sicurezza al Museo di Capodimonte, divenendo uno dei dipinti più iconici e motivo di grande attrazione prestata a numerose mostre nel mondo. Il quadro è tra i più veri di Caravaggio per la drammaticità che Cristo sta per affrontare. La sua sofferenza, fisica e psicologica, si deduce dai tratti del corpo, che appaiono tesi e rassegnati, come quelli del collo che lasciano cadere la testa.

Tommaso De Franchis apparteneva a un casato nobiliare di origini genovesi che aveva trovato le sue fortune economiche a Napoli.

 

Mara Martellotta

Confronto sulla Montagna con i candidati di Stati Uniti d’Europa e Lega

 

Riceviamo e pubblichiamo – Un evento imperdibile si terrà martedì 4 giugno alle ore 17 presso la Sala della Cultura di Oulx. Due candidati alle prossime elezioni regionali si confronteranno su temi cruciali per il futuro delle nostre montagne. L’incontro vedrà la partecipazione di Marco Cavaletto, candidato per Stati Uniti d’Europa, e Ilaria Miceli, candidata per Lega-Salvini Premier.

L’incontro, aperto al pubblico, rappresenta un’opportunità unica per ascoltare e porre domande direttamente ai candidati su questioni di fondamentale importanza per la nostra comunità montana. Tra i temi che verranno trattati, spiccano la valorizzazione del territorio, lo sviluppo sostenibile, le infrastrutture, il turismo e le politiche a favore delle aree montane.

Marco Cavaletto e Ilaria Miceli illustreranno le loro visioni e le proposte concrete per migliorare la qualità della vita nelle nostre valli, mettendo in luce le differenze e le affinità dei loro programmi elettorali.

Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare attivamente a questo dibattito per contribuire alla costruzione di un futuro migliore per le nostre montagne. L’evento sarà un’importante occasione di confronto democratico e di partecipazione civica.

Piazza Pellico, a Chieri patto di collaborazione

Il patto di collaborazione “La città va a scuola e la scuola sconfina in città” coinvolge 10 realtà e prevede lezioni all’aperto, attività sportive, cura delle aree verdi, momenti di gioco, laboratori di lettura, manutenzione ed interventi migliorativi

 

Prendersi cura e valorizzare Piazza Silvio Pellico con lo scopo di promuovere la sensibilizzazione e l’educazione alla sostenibilità ambientale e costruire una rete territoriale che ampli le relazioni educative anche al di fuori della scuola: è quanto previsto da un nuovo patto di collaborazione “La città va a scuola e la scuola sconfina in città” siglato dal Comune di Chieri con altri dieci soggetti tra cui istituti scolastici, gruppi informali ed associazioni (Istituto Comprensivo Chieri 1, Istituto di Istruzione Superiore B. Vittone, azienda agricola “I Soffioni”, associazione CioCheVale, FIAB Muoviti Chieri, gruppo informale “Puliamo Chieri”, associazione “Il Timone”, Società Sportiva Dilettantistica “Assam”, associazione di promozione sociale “LaQUP”, gruppo informale dei genitori dell’IC1).

Il Sindaco di Chieri sottolinea l’importanza di questo patto, che viene a completare il percorso che nel settembre del 2023 ha portato alla pedonalizzazione del tratto di strada di piazza Silvio Pellico di fronte alla Scuola Primaria Silvio Pellico, nell’ambito del progetto “Esperimenti di piazza scolastiche” finanziato da Compagnia di San Paolo. Obiettivo di questo patto di collaborazione è attuare alcuni degli obiettivi indicati nel precedente Patto educativo di comunità siglato nel 2023, consolidando così la Comunità educante attorno alla scuola e rendendo viva e ricca di attività la “piazza scolastica”.

In particolare, si prevedono le seguenti attività: lezioni all’aperto, attività didattiche e laboratori rivolti agli studenti; sensibilizzazione sul tema ambientale attraverso la cura delle aree verdi e attività educative rivolte alla gestione degli orti didattici; promozione di uno stile di vita sano attraverso la proposta di attività sportive; organizzazione di momenti di gioco che utilizzino parte dell’attrezzatura presente nella piazza;promozione della lettura e laboratori letterari grazie alla collaborazione con la Biblioteca civica; manutenzione e pulizia della piazza e degli arredi; monitoraggio e valutazione continuativa dello stato della Piazza e delle attività proposte.

I patti di collaborazione attualmente attivi a Chieri sono 30.

Barricalla Spa ha raccolto la sfida e prodotto “L’ultima ape”

Presentazione del cortometraggio animato 

Proiezione mercoledì 5 giugno, ore 17,30

Cinambiente | Cinema Massimo, Torino

 

Barricalla Dehor: proiezione open air del film Blue Carbon

mercoledì 5 giugno, ore 21

Barricalla | Via Brasile 1, Collegno

È ancora possibile innovare i modi e i linguaggi per raccontare l’ambiente, le nuove opportunità e necessità?

Barricalla Spa ha raccolto la sfida e prodotto L’ultima ape, un cortometraggio animato realizzato, dallo studio torinese Mu Film, per sensibilizzare gli spettatori su alcune delle più importanti urgenze ambientali come la difesa della biodiversità, la lotta alle ecomafie, la scelta di stili di vita sostenibili, la necessità di impianti di smaltimento sicuri per tutti quei rifiuti, in primis quelli speciali, che non possono essere riutilizzati, riciclati e valorizzati. La proiezione de L’ultima ape nell’ambito di Cinemambiente si terrà mercoledì 5 giugno alle 17,30 al Cinema Massimo.

Questo progetto è stato pensato uscendo dalle strade già tracciate da linguaggi e modalità di comunicazione abituali con cui si parla oggi di ambiente e, in particolare, di rifiuti.

Un argomento spesso gravato da luoghi comuni, spesso imbevuti di ideologie e preconcetti infondati, e poco conosciuto. Infatti lo smaltimento di questo tipo di materiali – che rappresentano circa l’80% di quelli prodotti quotidianamente – non riguarda la nostra vita quotidiana: a ogni chilo di rifiuti urbani prodotti, infatti, ne corrispondono cinque di speciali che, noi non intercettiamo o gestiamo direttamente.

 

Proprio per far conoscere da vicino un tema così complesso in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente si terrà Barricalla Dehor, proiezione open air a Barricalla del film Blue Carbon (ore 21, via Brasile 1 a Collegno, non è necessaria prenotazione ma è consigliato portare con sé coperture adatte a sedersi sul manto erboso).

 

Barricalla, società mista pubblico-privata, è il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, è situata a Collegno e si sviluppa su una superficie di circa 150.000 metri quadrati. È immediatamente riconoscibile per l’ampio parco fotovoltaico visibile anche dall’esterno che lo identifica come fonte di energia pulita. Ogni anno, infatti, Barricalla è in grado di fornire 1,9 GWh di energia all’anno, destinata al territorio, pari al fabbisogno annuo di oltre 700 famiglie, con un risparmio di 1120 tonnellate di CO2.

Da oltre trent’anni, Barricalla, è un importante punto di riferimento per la corretta gestione delle sostanze potenzialmente pericolose di provenienza industriale e da terreni bonificati, accogliendo i rifiuti che non possono essere più reimpiegati nel ciclo produttivo o valorizzati in altro modo, smaltendoli in maniera corretta. L’intera struttura è progettata per garantire la massima affidabilità, con altissimi livelli di sicurezza, a tutela dell’ambiente e delle comunità del territorio.

Sono circa 150.000 le tonnellate che, ogni anno, trovano collocazione nel sito torinese che conta un volume complessivo autorizzato di 1.861.750 metri cubi, articolati in cinque lotti, l’ultimo in attività inaugurato a settembre 2018 in occasione dei 30 anni di vita della Società.

 

L’impegno quotidiano di Barricalla per la difesa dell’ambiente e della collettività si trova nel Bilancio di sostenibilità consultabile sul sito www.barricalla.com.

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Laboratori e tornei per l’estate di Open

IN UNO SPAZIO APERTO A TUTTI E ACCESSIBILE
Al via dall’11 giugno fino al 9 agosto il programma estivo di Open, dedicato a giovani con e senza disabilità tra i 15 e i 29 anni. Le nuove attività estive saranno presentate in occasione dell’evento “Festa prima dell’estate”: dal 7 al 10 giugno, un festival diffuso che spazia dal teatro al mondo del podcasting
A partire dall’11 giugno e fino al 9 agosto, Open, lo spazio di diversità di Fondazione Time2, sarà aperto e accessibile. Punto di riferimento per i giovani torinesi tra i 15 e i 29 anni con e senza disabilità, la programmazione di Open Estate prevede attività sempre diverse, aperitivi e musica live, un’aula studio e tante possibilità di svago e incontro anche nei mesi più caldi dell’anno.
Il programma sarà presentato nel suo dettaglio in occasione della rassegna “Festa prima dell’estate”, al via dal 7 al 10 giugno. Un piccolo festival diffuso per la città di Torino: tre giorni di teatro, podcast, cinema e musica per festeggiare insieme la conclusione delle attività svolte durante l’anno e per conoscere in anteprima tutti i nuovi laboratori in programma per i prossimi mesi.

FESTA PRIMA DELL’ESTATE: IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
La Festa prima dell’estate mette al centro i giovani partecipanti dei laboratori di Open, con e senza disabilità. Inizierà venerdì 7 giugno alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani (Corso Galileo Ferraris, 266/C), dove a partire dalle 19, verrà presentato in anteprima il primo podcast di Open realizzato dal laboratorio Fare Podcast e sotto la guida esperta della speaker radiofonica Francesca Bacinotti: ogni partecipante, in 3 cicli da 7 incontri ciascuno, ha registrato una puntata su temi e visioni diverse, per un risultato unico nel suo genere: un solo podcast ma tanti punti di vista (ingresso gratuito).
A seguire, alle 20.30, la prima dello spettacolo Ampleto: una commedia liberamente tratta dall’Amleto di Shakespeare e l’Aulularia di Plauto con la regia di Francesco Puleo e la partecipazione dei del laboratorio Fare Teatro. Una rappresentazione che giocherà con due testi classici e pietre miliari del teatro il cui tema centrale è la follia, da sempre forza creativa e vitale sul palcoscenico (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria).
Il pomeriggio di sabato 8 giugno sarà invece dedicato all’anteprima di Open Estate: un’occasione imperdibile per dialogare con chi condurrà i corsi di beatboxing, improvvisazione teatrale, storytelling, videomaking, podcast, illustrazione e fotografia in partenza e di curiosare tra le aule di Open dove si svolgeranno (dalle 16.30, Corso Stati Uniti 62/b, ingresso libero).
In serata, si potrà assistere al concerto acustico del cantautore Eugenio Rotondi e di Juma, progetto solista della cantautrice Mariam Juma Shabani, all’interno del format Primasera: l’esperimento musicale della casa di produzione DEWREC che permette ai musicisti di presentare le loro ultime creazioni in uno spazio condiviso di apertura e predisposizione all’ascolto (ore 18.30, Corso Stati Uniti 62/b, ingresso libero).
Dopo una pausa domenica per permettere a tutti di andare al proprio seggio elettorale, lunedì 10 la festa farà tappa al Cinema Massimo di Torino (via Verdi, 18), per un programma di proiezioni a cura dei partecipanti del CineClub di Open con la collaborazione di Centro di Cooperazione Culturale APS: un percorso dedicato all’analisi del linguaggio cinematografico e alla scrittura critica. Alle ore 18 verrà proiettato il film Innesti di Sandro Bozzolo, con la presenza del regista. Dalle 20.30 verranno invece proiettati in anteprima i cortometraggi realizzati dai giovani autori di Fare Cinema, il laboratorio di produzione cinematografica dello spazio (ingresso libero).
LE ATTIVITÀ DI OPEN ESTATE
Open è quindi pronto all’estate, e dall’11 giugno al 9 agosto terrà le sue porte aperte il lunedì e il martedì dalle 9 alle 18 e il mercoledì, il giovedì e venerdì dalle 9 alle 20.30, offrirà ai giovani torinesi, con e senza disabilità, un laboratorio sempre diverso ogni settimana; tornei di calcio balilla e ping pong ogni martedì e giovedì; aperitivi e musica live con il format Primasera e accesso ogni giorno all’area di svago con presidio educativo e all’aula studio estiva.
I laboratori in partenza 
I laboratori, tutti rivolti ai giovani tra i 15 e i 29 anni con e senza disabilità, per un massimo di 12 partecipanti e al costo di 15 euro, spazieranno tra i temi più disparati, con lo scopo di aiutare i partecipanti a conoscere sé stessi nel rispetto delle diversità e sotto la guida di conduttrici e conduttori esperti.
Ad esempio, sarà possibile riscoprire la propria voce attraverso il beatboxing grazie ai suggerimenti del sound designer e produttore musicale Francesco Zuccarello, noto come Frack (dal 25 al 28 giugno); oppure divertirsi attraverso le tecniche dell’improvvisazione teatrale con il formatore e comedian Stefano Gorno e l’improvvisatrice e comica Serena Bongiovanni (dal 1 al 5 luglio). Chi invece volesse apprendere nozioni di montaggio video potrà partecipare, dal 15 al 19 luglio, al laboratorio Ciak, si gira!Per le interessate e gli interessati a provare a raccontare una storia attraverso un podcast la speaker Francesca Bacinotti condurrà nuovamente un ciclo di incontri dal 29 luglio al 2 agosto, mentre dal 22 al 25 luglio sarà possibile lavorare sulle proprie capacità comunicative, dal vivo e sui social sotto la guida del docente di marketing e comunicazione dello IED Supreeth Fasano.
E ancora, due imperdibili appuntamenti dall’8 al 12 luglio con il laboratorio di illustrazione Disegna il tuo ritratto con la visual designer e character designer Francesca Tabasso e dal 5 al 9 agosto per delle giornate dedicate al raccontarsi attraverso i propri scatti sotto la guida della fotografa e artista visiva Paola Mongelli.
L’appuntamento è a Torino dal 7 al 10 giugno per la Festa prima dell’estate e dall’11 giugno in Corso Stati Uniti 62/b da Open – lo spazio di aperto di diversità gestito da Fondazione Time2 – per un’estate di apprendimento e condivisione.

Quasi 50 mila visitatori per Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra

Festeggiando i 46.000 visitatoriCAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino saluta la mostra Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra che, attraverso più di 120 scatti, ha raccontato uno dei momenti cruciali della storia della fotografia del XX secolo.

 

L’appassionata seppur breve relazione professionale e affettiva tra Capa e Taro, il tema purtroppo ancora attuale della guerra, i tanti incontri, le visite guidate e le proiezioni dedicate al progetto hanno dato alla mostra il meritato successo di pubblico e critica.

 

E sempre nel solco delle grandi esposizioni dedicate alla vita e al lavoro pionieristico di importanti fotografe del Novecento, si inserisce il prossimo progetto espositivo dell’istituzione torinese, che dal 14 giugno porta nei suoi spazi un’antologica dedicata a Margaret Bourke-White, prima fotografa della leggendaria rivista LIFE.

 

Fino al 6 ottobre, le sale di CAMERA ospiteranno circa 150 fotografie in una mostra curata da Monica Poggi che racconterà il lavoro e la vita straordinaria di una delle protagoniste della fotografia del XX secolo, e l’importanza dei suoi scatti – come gli iconici ritratti a Stalin e a Gandhi – dei reportage sull’industria americana, dei servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento.

 

Accanto a questo importante progetto espositivo, nella Project Roomfino al 21 luglio, il Centro ospiterà anche Il giorno dopo la notte, mostra personale di Paolo Novelli (Brescia, 1976) a cura del direttore artistico Walter Guadagnini, che riunisce due cicli di lavoro realizzati fra 2011 e 2018, centrali nell’evoluzione del suo linguaggio.

ph. Antonio Jordan

Gli acquerelli di Ines Daniela Bertolino, un omaggio al mondo felino

Negli spazi della Pinacoteca “Francesco Tabusso” di Rubiana, sino al 16 maggio

Francesco Tabusso scomparve sul finire di gennaio del 2012, a ottantadue anni, e nell’estate di quattro anni dopo venne intitolata a lui la Pinacoteca comunale in quel paese di Rubiana, sulle prime alture della Valsusa, dove l’artista aveva casa (una elegante villa dei primi del secolo scorso, immersa nel verde, facilmente riconoscibile in quel colore rosso che all’esterno la contraddistingue), dove aveva trascorso gli anni della giovinezza e della maturità, dove lavorava ai suoi paesaggi e alle sue eterne immagini femminili, dove ogni estate si ritemprava.

Nella pinacoteca, sulla piazza dove sfocia la via principale, con i suoi angoli, i piccoli negozi, il vecchio albergo ormai dismesso, le giravolte dove troppe sono le costruzioni impoverite e imbruttite – chi scrive queste note le ricorda ben diversamente, negli anni dell’infanzia -, l’asse portante che ha visto le ospitalità per molti anni di personaggi quali Dino Campana ed Emilio Salgari, in quella pinacoteca sono raccolti i nomi maggiori dei pittori e degli scultori, piemontesi principalmente, che abbiano agito dalla seconda metà del Novecento sino ad arrivare a oggi, opere donate dagli amici di una vita intera e dai suoi più o meno assidui frequentatori, lasciti che si sono ulteriormente arricchiti in questi ultimi anni, trovando ognuno una propria esatta collocazione grazie agli interventi dell’architetto Massimo Venegoni e del curatore Marco Marzi: un work in progress che ancora nei primi mesi di quest’anno ha beneficiato di un importante restyling particolarmente attento all’abbattimento delle barriere fisiche e cognitive, con l’obiettivo di rendere sempre più fruibile e immersiva la visione delle opere ad ogni visitatore. Per ammirare quindi tra gli altri, in un significativo percorso, Felice e Francesco Casorati, Gigi Chessa, Sergio Albano e Colombotto Rosso, Piero Ruggeri e Antonio Carena, Tino Aime e Sergio Saroni e Giacomo Soffiantino, Guido Bertello e Angela Giuffrey e Francesco Preverino, Annamaria Palumbo e Lia Laterza, Riccardo Cordero e Sandro Lobalzo e Luciano Spessot.

Negli spazi della pinacoteca dedicati alle estemporanee, s’è inaugurata sabato scorso (proseguirà sino al 16 giugno, con aperture sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30; per ulteriori informazioni info@arsrubiana.net / info@pinacotecatabusso.it) la mostra di Ines Daniela Bertolino dal titolo “Felis Silvestris Catus, sospeso tra la terra e il cielo”, differenti immagini in acquerello dell’abituale felino di casa nostra, create dalla pittrice con la sensibilità che le è propria, con la innata padronanza che le conosciamo dei tanti panorami cromatici. Personalissimi, padroni degli spazi che si sono creati, irrefrenabili e curiosi, dispettosi e imperturbabili, arroccati e sensibili, forti della loro libertà e per nulla servizievoli, i gatti offrono alla Bertolino una gamma inesauribile di sguardi, di posture, di occhi indagatori e sornioni, di attacchi improvvisi e di attese interessate, immersi principalmente in quegli azzurri e in quei blu caricati, sparsi sulla carta con sempre maggior maestria (“con il passare degli anni, certo, la tecnica s’affina sempre di più”, confessa l’artista alla presentazione della mostra accanto a Marco Marzi, che coglie l’occasione per snocciolare interessati proposte future della pinacoteca), dove gioca innanzitutto la raffinatezza del tratto, la capacità sempre più esplicita di afferrare l’attimo, la spericolatezza del momento e della situazione. Mai nulla di lezioso, di attimi accattivanti “freddamente” l’attenzione di chi guarda (e ammira): c’è un’anima, c’è la compostezza, c’è l’invenzione continua di una creatura e del suo modo di vivere. C’è anche una leggera aria di mistero, che spinge lo spettatore a indagare, a cercare di comprendere, sperando il troppo a immedesimarsi, anche per un solo attimo.

Poi un omaggio, da parte della pittrice, ancora con i suoi acquerelli personalissimi, inconfondibili, al piccolo comune che in questi giorni la ospita: e sono vedute che magari acquistano sapori nuovi, una scalinata, un angolo verso la chiesa, il cancello che immette alla casa di Tabusso, quasi seminascosto da foglie e rami, da una macchia che si confonde tra il verde e il blu ormai predominante, la porticina di ingresso che pare immettere in un mondo di favola, antico, magari lasciando riascoltare le voci di casa, il muro di cinta oltre il quale s’intravedono porte e finestre chiuse. O ancora la Sacra, a pochi passi da Rubiana, forte e alta in tutta la sua millenaria costruzione, stagliata contro le montagne e contro quelle nevi che ancora in questi giorni le imbiancano.

Elio Rabbione

Alcune delle opere esposte in mostra; la pittrice Ines Daniela Bertolini, alla presentazione della mostra, con il curatore Marco Marzi (la foto è di Giancarlo Giorgio Passerana)

Poliziotto aggredito da detenuto

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Non c’è pace nella Casa di Reclusione di Alessandria dove, sabato 1° giugno, si è consumata l’ennesima aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria. Dura presa di posizione da parte di Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, dopo il grave episodio: “Nel pomeriggio, un detenuto di origini tunisine, ha chiesto di poter fare una telefonata ai familiari ma, una volta apertagli la cella, si è recato presso lo sbarramento del Reparto isolamento per comunicare con i detenuti isolati. Richiamato dall’Agente, il detenuto gli si è rivoltato contro insultandolo ed aggredendolo verbalmente, per poi spintonarlo e colpirlo con violenti pugni al viso. Riteniamo sia giunto il momento che la politica prenda coscienza del fatto che nelle carceri italiane c’è un gravissimo problema di sicurezza dovuto a taluni detenuti carenti anche delle più basiche regole di educazione e noncuranti delle Leggi dello Stato”.Santilli denuncia che “l’aggressore è un soggetto con un lungo trascorso detentivo che, alternando alcuni periodi di libertà, è iniziato nel 2010. Durante la sua carriera penitenziaria si è reso protagonista di più di 100 gravi episodi di danneggiamento, incendio e violenza ai danni del personale, per non contare le aggressioni di altri detenuti e i quasi 70 procedimenti disciplinari registrati nei suoi confronti. In casi come questi riteniamo che sia necessaria una ferma presa di posizione da parte delle istituzioni con l’introduzione di nuove norme che vadano ad aggiornare un Ordinamento Penitenziario ormai vecchio di cinquant’anni e, nei casi consentiti, prevedano anche l’estradizione dei soggetti che non intendono conformarsi alle Leggi dello Stato”. Il sindacalista ricorda infine che “il Sappe da tempo sta proponendo l’apertura di un confronto politico sul tema. Recentemente siamo stati accolti dal Prefetto di Vercelli e siamo in attesa di un incontro anche con quello di Torino, perché crediamo che il problema non sia solo interno al carcere. Le statistiche ci dicono che sono in forte aumento i reati contro la Pubblica Amministrazione che caratterizzano la violenza e la resistenza a pubblico ufficiale ma anche i reati in famiglia sono in ascesa e crediamo che questo denoti una certa deriva dei principi e dei valori su cui poggia la storia del nostro Paese”. Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “la situazione penitenziaria regionale e nazionale fa, ogni giorno di più, emergere la tensione che è non più latente ma palese ed evidente. Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”. E torna a sollecitare “provvedimenti urgenti”, a cominciare da “un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere” e dalle “espulsioni di tutti i detenuti stranieri in Italia, spesso protagonisti per più gravi eventi critici in carcere”. “Serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude il leader del primo Sindacato dei Baschi Azzurri, che si appella ai vertici del DAP affinché creino le condizioni “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”. 

Prato Nevoso potenzia l’innevamento programmato

Le  piste della Conca saranno totalmente innevate entro 48 ore

 

L’estate è alle porte, ma Prato Nevoso gioca ancora una volta d’anticipo intervenendo sul potenziamento dell’innevamento programmato, aspetto che separa le località alpine a fronte di inverni dalle condizioni climatiche sempre più atipiche. Puntando sulla tecnologia TechnoAlpin, storico partner di stazione nel settore dell’innevamento, nelle prossime settimane avverrà la sostituzione delle lance attualmente presenti lungo le piste 1 e 2 della Conca. Al loro posto saranno installate 36 ventole di ultima generazione altamente performanti. 30 di esse saranno fisse su torre, sei saranno mobili. Grazie a questo avvicendamento si riusciranno a sfruttare al meglio le finestre di freddo che si paleseranno giungendo all’apertura delle piste in appena 48 ore. Prato Nevoso dispone a oggi di una rete di circa 200 innevatori automatici e interconnessi a un server centrale, in grado di gestire, monitorare e regolare i singoli generatori in base alla situazione meteorologica esterna. I lavori saranno seguiti da vicino dal direttore della stazione sciistica Enrico Martina e, autorizzazione permettendo, viaggeranno quasi in simultanea con la realizzazione del nuovo invaso in località Trucca Sapè, la cui capacità di stoccaggio sarà pari a 30mila mq di acqua. Verrà così garantito il completo e simultaneo innevamento dell’intera area sciabile senza alcuno spreco della risorsa idrica immagazzinata; infatti, qualora sia impiegata ai fini dell’innevamento programmato, quest’ultima si tramuterà in neve sulla pista di comprensorio e, suo naturale scioglimento, tornerà a scorrere nel reticolo idrografico di appartenenza.

 

Mara Martellotta

Paura in strada: camionista ubriaco provoca due incidenti e blocca i treni

Ubriaco alla  guida di un camion provoca due incidenti stradali in poche ore in  due comuni diversi. Primo incidente a Cameri: qui il camionista ha  perso il controllo del mezzo e ha sbattuto contro un palo della luce abbattendolo. A Galliate ha causato poco dopo un secondo incidente, danneggiando il parapetto di un ponte sui binari della linea Novara Nord – Milano Cadorna provocando  il blocco dei treni sulla linea ferroviaria per circa due ore.  È stato fermato dalla polizia stradale a Galliate e denunciato per guida in stato di ebbrezza.