PER “REGALA UN SORRISO” EDIZIONE 2024
Sabato 18 maggio alle ore 15.30 allo stadio “Augusto Manzo” di
San Cassiano si svolgerà il “Quadrangolare del Sorriso Maschile”, al
quale parteciperà la Nazionale Calcio Spettacolo, insieme alla
Nazionale Vaticana, alla Nazionale Parlamentare Italiana ed alla
Nazionale dei Sindaci Italiani.
Attesi sul prato verde di Alba per la Nazionale Calcio Spettacolo gli
artisti capitanati dall’ormai sempre presente VINCENZO TORELLI,
produttore, compositore ed autore per il cinema e le reti Mediaset.
MARCO CARENA, cantautore per vocazione e cabarettista, vincitore
di Sanscemo (1990) e cantante in gara a Sanremo 91, MAURO
VILLATA, comico, ha partecipato a tante trasmissioni TV, da
ECCEZIONALE VERAMENTE di LA7 a COLORADO CAFÉ su ITALIA 1.
LEO MAS, Show man, cantante, ospite in tantissime trasmissioni Tv.
FRIO, cantante emergente, ha partecipato a Deejay On Stage, al
Festival di San Marino ed ha aperto i concerti di artisti come Junior
Cally, Boro Boro, dei The Kolors e Guè Pequeno. GIORGIO
BOLOGNESE, direttore d’orchestra e pianista. MICHELE
SARACINO tenore, ha partecipato a tantissime trasmissioni Tv, è
stato ospite fisso nei tour di Miss Italia ed ha cantato in duetto con
Carmen Masola (vincitrice Italia’s got Talent) davanti a settantamila
persone. Il regista GIANNI DEL CORRAL, autore di lungometraggi,
documentari e video per SKY ed altre realtà televisive. ROSARIO
FARO’, cantante ed attore, co-fondatore dell’etichetta discografica
The Palma Music, da questo mese è in Tv con Passerelle su
Primantenna. GABRIELE CUSUMANO, ex calciatore ha militato in
tante società italiane tra cui il Marsala, Cuneo e Pro Favara, vanta
anche la presenza in molte squadre europee come il NKA Drava (serie
B Slovena) e la Union Deportiva Lanzarote (serie B Spagnola).
Stefano Pitasi in arte HOSHI. Ha 15 anni e canta da sempre.
Studia con Bungaro e ha già vinto molti premi e festival nazionali.
Ancora da confermare tra gli altri OSKAR degli Statuto ed ENRICO
PEYRETTI conduttore Tv Rete7.
Il progetto REGALA UN SORRISO giunto alla terza edizione,
quest’anno sarà di nuovo dedicato al Reparto Materno Infantile
dell’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, con l’obiettivo di
donare alla struttura sanitaria, un ecografo con sonde per cardiologia
ed organi interni dei bimbi ed un macchinario per la respirazione.
STORIA
Furono quattro le donne che condivisero la comune esperienza nel primo Consiglio regionale del Piemonte, negli anni “fondativi” che segnarono l’avvio dell’esperienza regionalista della regione subalpina. Due democristiane e due comuniste che seppero, pur nella distinzione dei ruoli e delle fedi politiche, contribuire ai primi passi del nuovo ente nella prima metà degli anni ‘70. La più anziana tra loro fu Albertina Soldano che, all’epoca, aveva cinquant’anni essendo nata a Torino il 19 settembre del 1920. Eletta nella circoscrizione di Cuneo per la Democrazia Cristiana, restò in Consiglio per dieci anni, dal 1970 al 1980, ricoprendo diversi incarichi istituzionali. La Soldano, scomparsa il 6 gennaio del 2020 a 93 anni dopo aver passato gli ultimi anni ospite delle suore missionarie di Villavecchia, fu la prima e unica donna monregalese a ricoprire il prestigioso incarico regionale. Militante nelle file dello scudocrociato fin da giovanissima, venne eletta nel Consiglio comunale di Mondovì e in quello di Frabosa Sottana, località della quale fu sindaca per 14 anni. Nel suo impegno pubblico Albertina Soldano ricevette un sostegno prezioso dalla sorella Rosalba, anche lei professoressa, che dedicò la sua vita all’insegnamento e alla famiglia. A entrambe è stato dedicato un libro, “Le sorelle Soldano”, edito da Araba Fenice. Anna Maria Vietti , anch’essa eletta per la DC nella circoscrizione di Torino, classe 1923 ( era nata il 23 febbraio di quell’anno a Lanzo Torinese) in Consiglio regionale rimase per nove anni, dalla prima alla seconda legislatura che interruppe ai primi di aprile del 1979, dimettendosi e lasciando il posto al collega di partito Domenico Conti per candidarsi alla Camera dei Deputati. Nell’arco temporale della prima legislatura regionale la Vietti, protagonista della Resistenza, ricoprì gli incarichi di assessore supplente nella prima Giunta regionale (Calleri) e di assessore ai Servizi Sociali e ai problemi dell’immigrazione – dal 29 luglio 1971 a fine legislatura nel 1975 – nelle Giunte guidate da Calleri e Oberto Tarena. A Montecitorio, dal 1979 al 1983, è stata segretario della giunta delle Autorizzazioni a procedere e componente della Commissione Permanente Sanità. Dagli esordi con l’Azione Cattolica ai tanti impegni nella sua lunga vita ( fu anche sindaca di Lanzo e rappresentante del ministro della Pubblica Istruzione, dal 1981 al 1988, nel CdA dell’Università di Torino) Anna Maria Vietti – deceduta il 19 novembre 2016, anch’essa a 93 anni – si dedicò con “rettitudine e passione” come disse l’allora Presidente dell’Assemblea di Palazzo Lascaris Mauro Laus commemorandone la figura. Le sue orme furono seguite dal nipote, Michele Vietti, più volte parlamentare e vice presidente del Csm. Fu consigliera solo per 21 giorni Nella Bar Griffa, dal 9 al 30 marzo del 1972. Nata l’8 giugno 1927 a Bussoleno in Val di Susa e deceduta nel 2003, venne eletta nella lista del PCI della circoscrizione di Torino. In Consiglio era subentrata al biellese Giovanni Furia e lasciò quasi subito il posto a Mario Vecchione. L’altra esponente del Pci, Carmen Pierina Fabbris Dazzi, nata il 17 settembre del ’29 a Palestro nella Lomellina pavese ( scomparsa a 92 anni l’11 novembre 2021 a Biella) venne eletta nelle liste comuniste in provincia di Vercelli e restò in carica per le prime due legislature. Con la famiglia – i genitori erano immigrati dal Veneto – si trasferì giovanissima nella capitale del riso dove lavorò dal 1945 al 1950 come operaia maglierista alla ditta Faini. Nel 1950 lasciò la fabbrica per impegnarsi prima nella Federazione giovanile comunista di Vercelli e poi, dopo il trasferimento a Biella, nella Fgci biellese e nell’Unione donne italiane. Dirigente del sindacato tessile della Camera del lavoro dal 1962,prestò sempre grande attenzione ai temi del lavoro e dei diritti, dell’orario di lavoro, tutela della maternità e della parità salariale tra donne e uomini. Nella legislatura costituente fu Vicepresidente della IV Commissione permanente (problemi della salute, Sanità, Igiene e Sicurezza sociale) oltre ad interessarsi dei temi del lavoro, ambiente e territorio. Eletta nell’Ufficio di Presidenza come consigliere segretario dal 21 luglio 1975, Carmen Fabbris prese parte attivamente ai lavori di numerose commissioni nel primo periodo di quella che viene ricordata come la stagione della prima “giunta rossa” in Regione. Quattro storie diverse riunite in una, più o meno lunga, esperienza comune che contribuì a far decollare anche il Piemonte che, come le altre Regioni a Statuto ordinario, vedeva la luce con vent’anni di ritardo rispetto alla previsione della Costituzione.
Marco Travaglini
Un evento di Confindustria Piemonte e Confindustria Cuneo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo per fornire un quadro degli strumenti politici e finanziari a supporto delle 3.600 imprese regionali per far fronte all’aumento rilevato e previsto degli eventi meteorologici e climatici estremi
Cuneo, 14 maggio 2024
Gli eventi meteorologici estremi come incendi, inondazioni e siccità sono diventati l’incognita principale per le 3.600 industrie agroalimentari e delle bevande del Piemonte che occupano 38.000 addetti. Per fornire un quadro degli strumenti politici e finanziari a supporto di questa filiera Confindustria Piemonte e Confindustria Cuneo in collaborazione con Intesa Sanpaolo, hanno organizzato il convegno ‘Il settore agroalimentare e la sfida climatica’ nella sede associativa del capoluogo della Granda.
“L’agroalimentare piemontese è pronto ad affrontare la sfida climatica, grazie alla qualità dei suoi prodotti riconosciuta a livello globale anche grazie all’impegno diretto nella sostenibilità di processi e filiere. Uno stato di salute ottimo confermato anche dai dati forniti dalle nostre imprese per l’indagine congiunturale relativa a questo trimestre, nel settore alimentare emerge infatti chiaramente l’intenzione di aumentare investimenti e occupazione, produzione ed export grazie ad ordini a medio lungo termine in forte aumento. A preoccupare le imprese, oltre alla sfida climatica, anche l’aumento dei costi delle materie prime e della logistica, che impatto la redditività e si uniscono ad uno scenario internazionale particolarmente complesso. Sono temi che le istituzioni conoscono, c’è una larga condivisione, saranno massimi impegno e collaborazione” ha spiegato Marco Brugo Ceriotti, da pochi giorni Presidente della Commissione Agrindustria di Confindustria Piemonte, che rappresenta 366 imprese, di cui 168 nel cuneese, per un totale di oltre 20mila addetti, di cui la metà nella Granda.
Ad aprire i lavori, il saluto istituzionale di Chiara Bardini, Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Cuneo: “Gli effetti del cambiamento climatico rispetto all’attività delle aziende agroalimentari sono stati piuttosto evidenti, anche in termini di maggiori costi: zuccheri, farine, latte e derivati, cacao sono derrate agricole che hanno subito forti oscillazioni di prezzo in questi ultimi due anni, causate anche da raccolti al di sotto delle aspettative. Le variate condizioni hanno significativamente impattato sulle strategie di approvvigionamento delle aziende di trasformazione, che si sono trovate a dover valutare cambi repentini di disponibilità delle principali commodity. Diventa quindi indispensabile mettere in atto all’interno delle nostre aziende strategie che tengano in considerazione un controllo sempre più attento delle filiere agricole non solo localmente confrontandosi con le politiche agricole messe in atto a livello europeo”.
Ha poi preso la parola Stefania Crotta, Direttore Ambiente Energia e Territorio della Regione Piemonte, che nel suo intervento ha sottolineato come nella Politica Agricola Comune per il periodo 2023–2027 ci sia una dotazione finanziaria di 750 milioni di euro per il Complemento per lo sviluppo rurale, dei quali andranno a beneficiare nei prossimi anni oltre 50mila aziende agricole su un milione di ettari di superficie agricola. Di questi circa 257 milioni di euro sono assegnati sulle misure agro-climatico-ambientali, mentre circa 268 milioni sono destinati a sostenere gli investimenti di aziende e imprese. Anche il Programma Regionale FESR 2021-2027 in questa programmazione assegna risorse importanti, circa 202 milioni, al contrasto ai cambiamenti climatici, prevenzione rischio di catastrofe e resilienza.
Sono poi intervenuti Pasquale Di Rubbo, team leader della Direzione generale Agri della commissione europea, ed Enrica Spiga, Research Department di Intesa Sanpaolo. A seguire una tavola rotonda, dedicata ad alcune storie d’impresa. Ad aprire questa seconda parte dei lavori è stato Lorenza Cipollina, Head of Communication&Governement Affairs di Mondelez che ha raccontato l’impegno sulla sostenibilità di Fattorie Osella. È stata poi la volta di Fausto Rinaudo, a.d. di Granda Zuccheri e Trae, Paolo Sartirano, titolare della Sartirano Figli cantine e vigneti e Roberto Signetti, responsabile commercial di Molino Signetti&C. In conclusione gli interventi di Federico Spanna, del settore fitosanitario e servizi tecnologici scientifici della Regione Piemonte, e Piermario Romagnoli, direttore area Agribusiness Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo che ha sottolineato come “un territorio ricco di eccellenze come il Piemonte, che nel 2023 ha continuato ad accrescere l’export dei distretti agroalimentari di oltre il 2%, deve porre attenzione all’emergenza climatica e alle sue ripercussioni investendo in sostenibilità e nella modernizzazione dei processi produttivi e di governance. Progettualità che Intesa Sanpaolo, grazie alla Direzione Agribusiness, consente di affrontare fornendo alle aziende servizi innovativi e di supporto all’operatività quotidiana con consulenza specializzata nell’ambito dello sviluppo sostenibile, tutela e internazionalizzazione attraverso investimenti di lungo periodo in relazione al Programma Agribusiness. Un programma parte integrante del più ampio piano ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ che ha stanziato 120 miliardi di euro per le imprese fino al 2026“.
Con un piccolo sommergibile, pilotabile da remoto, volevano trasportare la droga via mare, attraverso le acque internazionali dalla Spagna. Stavano per predisporre anche un altro di dimensioni maggiori ma i carabinieri del nucleo operativo e del comando territoriale di Torino li hanno scoperti mentre lo collaudavano nel lago di Avigliana. Erano in due e facevano parte di un’organizzazione italo-albanese, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, basata a Volvera nel torinese operativa tra Ecuador, da dove arrivava la bianca, la coca e Belgio, Francia, Albania, Spagna e Italia. sono nove le misure cautelari di cui tre sono ancora in esecuzione all’estero. La regia dell’operazione era di due fratelli di origine albanese
Torino sta operando per favorire il recupero e il riuso di beni immobili e aree inutilizzate senza trasformarli in un semplice contenitore, ma con l’obiettivo di farli diventare il volano di un processo finalizzato al miglioramento della qualità della vita e del benessere della comunità.
Palazzi, capannoni, caserme, ospedali, scuole che hanno accolto impiegati, operai, militari, malati e studenti e che, dopo aver rappresentato per decenni il fulcro dell’ attività economica e sociale dei quartieri, meritano di tornare vitali valorizzando il territorio in modo innovativo e sostenibile.
Fondamentale in questo senso unire sforzi e visioni, coinvolgendo enti esterni e promuovendo collaborazioni proficue volte alla riqualificazione del territorio, come quella avviata con la Città di Milano di cui si è parlato anche nel corso di un incontro al Salone del Libro che ha visto confrontarsi la vicesindaca di Torino e l’assessora alla cultura milanese.
Le persone cercano spazi per fare attività culturali, produttive, creative e sociali e diverse buone pratiche sono già attive. Riqualificazioni non solo fisiche, ma capaci di creare bellezza e formare e informare con uno sguardo puntato alla sostenibilità come AF, lo studio creativo fondato da Andrea Francardo. Oppure esperienze in grado di legare l’imprenditorialità e la riappropriazione degli spazi pubblici, dando nuova vita di un ex edificio industriale in un quartiere dallo straordinario fascino ottocentesco dove la vecchia fabbrica di cavi elettrici è ora un polo culturale e soprattutto gastronomico. Il suo nome? Edit, acronimo di Eat Drink Innovate Together. O, ancora, Flairy Market che rappresenta un’occasione per promuovere la città e i suoi spazi e creando reti di scambi proficui attirando artigiani locali ed emergenti e cittadini incuriositi.
Favorire processi di crescita sostenibile attraverso la promozione di attività economiche, culturali e sociali consente di dare nuova vita a luoghi che versano in stato di abbandono. In questo senso, il marketing territoriale e la comunicazione su larga scala sono strumenti utili alla riscoperta e all’amplificazione di realtà ed esperienze locali di qualità, valorizzando il ruolo dell’ente pubblico come parte attiva del processo.
TORINO CLICK
Quattrocento vitamine Jazz al Sant’Anna
Dal 2016 esisteva un progetto di musica varia dal vivo:“Vitamine Musicali”, avviato all’Ospedale S. Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna per merito di Catterina Seia.
Nell’estate del 2017 la Prof.ssa Chiara Benedetto (Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna) chiese a Raimondo Cesa di provare a organizzare dei concerti jazz per la Fondazione all’interno dell’Ospedale.
Era il 23 ottobre 2017 quando nascevano le “Vitamine Jazz” e per la prima volta al Sant’anna si ascoltavano le note e si vivevano le emozioni suscitate dai loro creatori.
Si è pensato di celebrare la ricorrenza del superamento delle 400 “Vitamine Jazz” nell’Aula Dellepiane dove 7 anni or sono si erano esibiti i primi jazzisti.
Le “Vitamine Jazz” hanno visto la partecipazione di oltre 300 jazzisti di fama nazionale e internazionale. Le note del jazz abbracciando l’ingresso, hanno dato il benvenuto alle nuove vite nei reparti maternità (oltre 7000 ogni anno, da genitori provenienti da oltre 80 paesi), hanno accompagnato i pazienti al day hospital oncologico durante le cure chemioterapiche e hanno ingannato il tempo dell’attesa nelle sale d’aspetto e al pronto soccorso.
Molti fra il pubblico frequentano i social fruendo e commentando le registrazioni video dei concerti visti in ospedale che vengono regolarmente postate. La diffusione di Vitamine Jazz sui social è arrivata a contare più di un milione di visualizzazioni, annoverando anche molte utenze estere.“Attendiamo gli appuntamenti con curiosità e meraviglia. Siamo ogni giorno parte di una lotta. La musica ci stimola. Ci ha aperto personalmente nuovi mondi. Le note rimangono nelle stanze, con le pazienti, anche dopo il saluto dei musicisti”, affermano le infermiere intervistate segnalando anche il cambiamento e la crescita del loro consumo culturale nel tempo libero.
Gli stessi musicisti definiscono l’ospedale “un grembo armonico”, una “scuola di empatia” e considerano che l’esperienza dell’esecuzione ad personam generi un arricchimento personale e professionale.
Di “Vitamine Jazz“ si sono occupate autorevoli riviste nazionali (quali Musica Jazz) e numerosi quotidiani. Già due “Vitamine Jazz Festival” si sono tenuti al Teatro Juvarra, i sold-out di pubblico hanno testimoniato la popolarità dell’operazione.
Sono gìà stati donati 4 pianoforti, l’ultimo dei quali a coda (donato dalla Sig.ra Cristina Betti) è posizionato al terzo piano della Clinica Universitaria, nell’emiciclo della sala d’attesa della Maternità.
Il pubblico sara’ ricevuto dalle note della chitarra di Gregorio Fracchia e
dalle arie brasiliane di Gilson Silveira, Sabrina Mogentale e Giulia Firpo per poi passare al terzo piano a deliziarsi delle melodie create dalle mani dei maestri Emanuele Sartoris e Federica Bertot.
Durante l’incontro sarà proiettato il video contenente le bellissime fotografie scattate da Stefano Barni e da Carlo Mogavero al Teatro Juvarra durante il II° Vitamine Jazz Festival il 3 dicembre 2023.
Un uomo di 70 anni, pregiudicato, è stato fermato a Novara dalla polizia di Stato per detenzione ai fini di spacco di sostanze stupefacenti. La sostanza è stata analizzata al Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. L’anziano aveva con se 24 mila euro in contanti e numerose dosi di cocaina.
La maglia celebra Torino incorporandone i suoi simboli distintivi, la Mole Antonelliana e il toro. La scritta “Torino” sul fronte richiama la grandezza della prima capitale d’Italia; sul retro sono presenti quattro figure stilizzate di ciclisti, con la prima, di un vivace giallo, in omaggio alla prestigiosa Maglia Gialla.
Abbinata ai pantaloncini, la maglia è un kit tecnico da ciclismo parte di una collezione che il brand bergamasco realizza ogni anno per celebrare alcune tappe della Grande Boucle, raccontando la storia dei luoghi attraversati.
Nel corso della presentazione la maglia è stata consegnata simbolicamente al Sindaco; presente anche l’assessore allo Sport e ai Grandi eventi.
TORINO CLICK
Centinaia gli ex allievi oggi impegnati sui palchi più famosi del mondo.
Anche Torino ha la sua Broadway. Compie vent’anni la Gypsy Academy, una delle più importanti accademie del panorama nazionale ( In Italia c’è ne sono due di quel livello).
Oggi la sua sede è in via Pagliani 25 ed è diventata in Piemonte e in tutto il Paese un punto di riferimento fondamentale per i giovani professionisti che desiderano specializzarsi nel musical e nello spettacolo ad ampio raggio, attraverso un corso intensivo della durata di tre anni, oppure attraverso corsi specifici con programmi molto articolati come quelli rivolti alla danza, al canto pop rock e R &B, alla produzione musicale, alla recitazione teatrale e cinematografica.
Era l’aprile del 2004 quando, in via Stellone, una giovanissima attrice di Torino, cresciuta presso la storica Accademia del Laboratorio teatrale di Arte drammatica di Carla Pescarmona, ebbe il coraggio di aprire una realtà unica sotto la Mole dedicata al musical.
Neva Belli realizzò il sogno suo e di tanti altri alla “Saranno famosi” formando una scuola in grado di preparare i giovani talenti al loro ingresso nel mondo dello spettacolo in maniera concreta. Accanto a loro i nomi storici di Margherita Fumero e Giovanni Fiscella.
“Sono stati anni meravigliosi, non ci aspettavamo un successo così immediato. Già dopo il primo anno abbiamo dovuto cambiare sede per motivi di spazio. La nostra sembrava una sfida impossibile, quella di creare un’accademia con l’obiettivo di formare professionisti di alto livello all’interno di un clima familiare ricco di energia e passione. Il sogno è ben presto diventato realtà facendo della Gipsy un luogo stabile e vincente a Torino, un punto di riferimento come lo fu il laboratorio teatrale di Carla Pescarmona. A lei dobbiamo tanto. La famiglia Gipsy si è allargata non solo per quanto riguarda lo staff, ma anche gli allievi, molti dei quali diventati professionisti a livello internazionale, sparsi in tutto il mondo e pronti ad aiutare i più giovani. Il motto della Gypsy è “Non si vince mai da soli”. Il segreto del successo della Gypsy è la sinergia tra allievi e docenti. I ragazzi e le loro famiglie, nel corso degli anni, ci hanno affidato i propri sogni più grandi, spingendosi a fare sempre di più il nostro meglio” spiega Neva Belli.
Applausi scroscianti anche da parte di Arturo Brachetti, a sorpresa in platea, per l’ultimo spettacolo andato in scena, “The producers”, lo scorso 10 marzo presso il Teatro Juvarra di Torino. Per non parlare di Enzo Iacchetti, che ha definito la Gypsy “la migliore Academy per il musical, la numero uno”.
Per chi lo desidera sono aperte le audizioni dedicate al corso accademico.
MARA MARTELLOTTA
“Bloccare l’accesso a un luogo di sapere e conoscenza è una violenza ed è contrario ai principi democratici che l’università rappresenta. È sacrosanto il diritto al dissenso, finché questo non aliena proprio quella libertà che si dichiara di difendere. Diritto allo studio degli studenti e diritti dei docenti e personale universitario non possono essere negati dalle azioni violente di una minoranza”.
Lo dichiara Vittoria Nallo, candidata capolista alle elezioni regionali del Piemonte per la Lista “Stati Uniti d’Europa”, in merito all’occupazione di Palazzo Nuovo
“La richiesta di revocare gli accordi con le istituzioni Israeliane è pericolosa, così – spiega – rischia di indebolire la cooperazione internazionale, che è linfa vitale per l’università e per l’attività di ricerca accademica. La cultura è scambio di conoscenza e non irrigidimento. Per questo è auspicabile che torni il dialogo e vi sia una condanna unanime di ogni forma di violenza e di antisemitismo”, conclude.