ilTorinese

Brachetti ripercorre i suoi ricordi nello spettacolo dei record, con oltre 600 repliche: “Solo”

Torna sul palco del teatro Alfieri il trasformista più geniale al mondo, Arturo Brachetti, in scena con lo show ‘Solo’, da stasera 14 maggio a domenica 19 maggio prossimo.

L’artista apre la casa dei suoi ricordi, dei suoi sogni e delle sue paure, introducendo lo spettatore in un luogo magico dove il sopra diventa il sotto e si scendono le scale per salire.

Le stanze saranno sette e in esse prenderanno vita sessanta personaggi. Brachetti sarà Biancaneve e Peter Pan, Freddy Mercury e il lupo cattivo, Batman e la Signora in giallo, Fonzie, Madonna, tutti e quattro i Beatles, Elvis Presley, Michael Jackson, Cenerentola, Aladino e tanti altri inediti personaggi ideati per questo show.

Nei novanta minuti di spettacolo Brachetti sorprenderà il pubblico, utilizzando anche la tecnica del sand painting, creando quadri con la sabbia. Utilizzando la chapeaugraphie trasformerà una sorta di falda di cappello in numerosi copricapo. Con il raggio laser evocherà atmosfere fantascientifiche.

Arturo Brachetti, l’uomo dai mille volti, è uno dei pochi artisti ad essersi affermato a livello internazionale e a diventare molto noto al di fuori del nostro Paese. Si è esibito un po’ in tutto il mondo, in diverse lingue e in centinaia di teatri. Il suo precedente One man show, l’uomo dai mille volti, è stato visto da oltre 2 milioni di spettatori. Nel 2002 è stato inserito nel guinness dei primati e ha ricevuto anche il Premio Molière e un Lawrence Olivier Award.

 

Mara Martellotta

La stagione della De Sono chiude con musiche di Schubert e Brahms

Un trio al femminile conclude la stagione della De Sono con musiche di Schubert e Brahms mercoledì 15 maggio 2024, alle 20:30, al Conservatorio Giuseppe Verdi, in piazza Bodoni, a Torino

 

Si intitola “Vienna da camera” la serata conclusiva di mercoledì 15 maggio alle ore 20:30, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di piazza Bodoni, a Torino. Un concerto dedicato alla grande tradizione cameristica viennese. In scena un ensemble al femminile costituito da strumentiste sostenute nel presente e nel recente passato dell’associazione De Sono: Margherita Succio al violoncello, Beatrice Spina al violino e Chiara Biagioli al pianoforte sono chiamate ad eseguire la sonata per arpeggione D 821 di Franz Schubert e il Trio op.8 di Brahms. La sonata per arpeggione pianoforte in la minore D 821 fu scritta da Franz Schubert, a Vienna, nel novembre 1824. La sonata è l’unica composizione sostanziale esistente oggi per l’arpeggione (una chitarra ad arco). È stato adattato per archi e strumenti a corda, in particolare per il violoncello. Il pezzo fu probabilmente commissionato dall’amico di Schubert Vincenz Schuster, un virtuoso dell’arpeggione, strumento inventato soltanto nell’anno precedente. Quando la sonata fu pubblicata postuma nel 1871, l’entusiasmo per la novità dell’arpeggione era ormai sparito da tempo, insieme allo strumento stesso. L’arpeggione era un ibrido tra il violoncello e la chitarra. Suonato con l’arco, e tra le ginocchia come il violoncello, contava sei corde come la chitarra, della quale riprendeva la forma della cassa e l’aspetto della tastiera. Nel giro di pochi anni lo strumento cadde in disuso, trascinando nell’oblio anche la sonata di Schubert, e si dovette attendere il 1871 per assistere alla rinascita del lavoro nella nuova edizione arrangiata per violoncello, violino e pianoforte.

Il trio per pianoforte e archi n.1 in si maggiore op.8 di Brahms è un trio pianoforte, violino e violoncello. Composto negli anni 1853-1854, ad Hannover, venne rivisto nel 1891, ed eseguito la prima volta il 27 novembre 1855 alla Dodsworth Hall di New York nella versione del 1854, poi rieseguito il 18 dicembre 1855 a Breslavia. Il trio sarebbe rimasto uno dei lavori più cari al compositore, come conferma la revisione del 1890, quando venne ritoccato e sfrondato di quella ridondanza giovanile che ne appesantiva alcuni passaggi. Di conseguenza l’opera attuale è una sovrapposizione delle migliori caratteristiche espressive di due periodi estremi della creatività di Brahms: lo slancio travolgente, melodico giovanile e la lirica concisione del periodo maturo.

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul circuito Eventbrite.

 

Mara Martellotta

Candiolo e Karolinska, nuovi orizzonti sulla ricerca

DUE RICERCHE CHE APRONO NUOVI ORIZZONTI PER COMPRENDERE L’EVOLUZIONE DEI TUMORI.

Su Nature Communications, una delle più autorevoli riviste del settore, sono stati pubblicati i due importanti studi che hanno coinvolto la Single Cell Unit dell’Istituto di Candiolo, guidata dal Professor Nicola Crosetto, e il Laboratorio di Patologia Molecolare dell’Istituto, diretto dalla Professoressa Caterina Marchiò con il supporto della Dottoressa Bellomo e del Dottor Berrino.

Candiolo (Torino), 14 maggio 2024 – Da sempre l’Istituto di Candiolo-IRCCS lavora in rete con i più prestigiosi centri di ricerca internazionali, e due ricerche recentemente pubblicate su Nature Communications, condotte dal Science for Life Laboratory presso il Karolinska Institutet di Stoccolma in collaborazione proprio con l’Istituto di Candiolo, aprono nuove strade per comprendere l’eterogeneità tumorale e la sua evoluzione.

La prima ricerca, sui tumori alla prostata, ha rivelato profonde alterazioni genomiche nei pazienti con carcinoma prostatico localizzato. Il metodo di sequenziamento del DNA a singola cellula sviluppato dai ricercatori del Karolinska Institutet ha permesso di mappare queste alterazioni su migliaia di nuclei estratti da campioni di prostatectomia. Ciò ha rivelato la diffusa presenza di alterazioni del numero di copie del DNA sia nelle regioni tumorali sia in quelle normali della prostata. Questa scoperta ha una grande rilevanza dal punto di vista terapeutico, in quanto permette diagnosi precise e di conseguenza cure sempre più personalizzate.

Altrettanto rivoluzionaria è la seconda ricerca, un lavoro sui DNA circolari extracromosomici, condotto dagli stessi ricercatori e anch’esso pubblicato su Nature Communications. Utilizzando una nuova metodologia (scCircle-seq), i ricercatori hanno potuto analizzare la diversità e la specificità dei DNA circolari all’interno di diverse popolazioni cellulari, rivelando un ruolo nel processo che porta alla formazione dei tumori, aggiungendo pertanto un nuovo tassello di conoscenza nella comprensione della nascita di nuove lesioni tumorali, di qualsiasi natura esse siano. Fondamentale è stato il gioco di squadra, nel quale l’Istituto di Candiolo-IRCCS ha svolto un ruolo cruciale, fornendo non solo campioni patologici di carcinoma mammario e i relativi profili genetici, ma ha anche implementando con successo entrambe le metodologie, scCircle-seq e scCUTseq, sui nuclei estratti da tali campioni. Questo, insieme al sequenziamento dell’RNA estratto dai campioni di carcinoma prostatico provenienti dal Karolinska Institute e al sequenziamento del DNA mirato sugli stessi campioni, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cancro.

“È importante sottolineare che le metodologie sviluppate – dice il Professor Nicola Crosetto, coordinatore del team che ha condotto le ricerche – sono state implementate, e saranno presto disponibili come servizio anche per altri progetti di ricerca, nel laboratorio di Single Cell Unit dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, dove sono stati fatti negli ultimi anni importanti investimenti, e questo apre un mondo di possibilità per ulteriori studi e ricerche mirate, portandoci un passo più vicini alla comprensione e alla sconfitta del cancro”.

Italia Lib – Pop: “A Torino erba alta più di un metro”

“Come ogni anno, anche se con qualche settimana di ritardo, è arrivata la Primavera e con essa quella che ormai da anni è considerata un’emergenza, cioè lo sfalcio dell’erba.

Già, perché nella nostra Città, ciò che dovrebbe essere considerato normale amministrazione nei mesi caldi, cioè la manutenzione del verde pubblico, secondo il centrosinistra locale necessita addirittura di cosiddette “task force” per essere affrontato”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la situazione legata alla gestione ed alla manutenzione del verde pubblico a Torino.

Basta fare un giro per i quartieri di Torino per rendersi conto che, come ogni anno in questo periodo, quelli che dovrebbero essere spazi pubblici verdi, a disposizione dei cittadini, si trasformano in vere e proprie giungle, dove le erbacce superano di molto l’altezza di un metro. Impossibile, in queste condizioni, usufruire del verde, passeggiare o anche solo raggiungere una delle tante panchine ormai sommerse dalla vegetazione selvaggia.

“Una situazione che, ancora una volta, la Giunta Lo Russo definisce “emergenza“, nell’evidente difficoltà di affrontare ciò che è normale in questo periodo dell’anno.

Un’emergenza, o presunta tale, che evidenzia unicamente la reale emergenza della nostra Città, ossia la mancanza di una classe dirigente politica di qualità, in grado di amministrare a dovere il territorio, almeno in quella che dovrebbe essere considerata amministrazione ordinaria e non emergenziale”, conclude Desirò.

Italia Liberale e Popolare

Coordinamento Regionale Piemonte

Rapinatori prendono a pugni e calci uomo e il suo cane: denunciati

Il personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha arrestato due ragazzi di venticinque e ventisei anni di origini marocchine poiché gravemente indiziati per il reato di rapina aggravata in concorso.

Sono circa le cinque del mattino quando la pattuglia del commissariato transitando in Corso Giulio Cesare, si accorge che un uomo di trent’anni in compagnia del suo cane viene rincorso da tre soggetti, i quali alla vista degli agenti tentano la fuga. In due vengono subito bloccati dagli operatori di polizia.

Poco prima, il gruppo si sarebbe avvicinato al trentenne con fare minaccioso bloccandolo. Mentre frugavano nelle tasche della vittima, uno dei soggetti la colpiva con un pugno al volto, nella circostanza anche l’animale veniva colpito da un calcio. L’uomo riusciva a divincolarsi e fuggire, i tre lo inseguivano minacciandolo che gli avrebbe sparato, così come al cane. L’arrivo della volante interrompe l’aggressione.

I due, inoltre, vengono denunciati in stato di libertà per violazioni in materia di immigrazione, arrestati e accompagnati presso gli uffici del Commissariato per ulteriori verifiche a loro carico

Tennis: iniziato il Piemonte Open Intesa Sanpaolo

Al Circolo della Stampa Sporting di corso Agnelli a Torino è finalmente iniziato il torneo ATP Challenger 175, che andrà in scena fino a domenica 19 maggio con la presenza di tanti campioni e con un montepremi di 175mila euro.

Chiuso il main draw, in attesa nelle scorse ore delle conferme dei partecipanti provenienti dagli Internazionali BNL d’Italia a Roma, ha preso dunque il via la seconda edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, altro prestigioso evento sportivo e tennistico dopo le celeberrime Atp Finals di novembre, nonché preludio dell’ormai imminente torneo Slam Roland Garros all’ombra della Tour Eiffel.

Anche quest’anno un tabellone di prim’ordine, quanto mai ricco e variegato (singolare e doppio), che annovera grandi giocatori e talenti del panorama nazionale e internazionale. A farla da padrone, la consueta folta presenza dei giocatori italiani a partire dalla testa di serie del seeding, il carrarino Lorenzo Musetti (attualmente n. 29 del ranking Atp), e poi a seguire, in ordine sparso, il giocatore di casa Lorenzo Sonego (cresciuto a Torino nel quartiere Santa Rita, a due passi dallo Sporting dove si allena), il sempre imperdibile, per talento e spettacolarità, Fabio Fognini (giocherà anche il doppio con Pellegrino), le promesse, ora divenute solide realtà, Matteo Arnaldi, Luca Nardi, Fabio Cobolli e Luciano Darderi (reduci dal torneo capitolino), la Wild Card Francesco Passaro, mentre dovranno giocarsi alle Qualificazioni un posto per il Main draw Giulio Zeppieri, Francesco Maestrelli, Matteo Gigante, Gianluca Mager, Peter Buldorini, Mattia Bellucci, Denis Spiridon e Andrea Pellegrino.

Tra i più quotati giocatori stranieri ammessi al tabellone principale bisogna poi ricordare il belga David Goffin (già n.7 al mondo e finalista alle Atp Finals nel 2017), il peruviano specialista della terra rossa Juan Pablo Varillas, il transalpino Corentin Moutet, recentemente sconfitto dal serbo Djokovic agli Internazionali di Roma, i tedeschi Hanfmann e Marterer, lo statunitense J.J. Wolf (già n. 39 al mondo), l’argentino Federico Coria, uno specialista della terra battuta, il finlandese Ruusuvuori, tennista emergente attualmente al 71° posto della classifica Atp, il colombiano Daniel Galan, altro specialista della terra rossa, lo statunitense Brandon Nakashima, vincitore del San Diego Open 2022, il nipponico Nishioka, già n. 24 al mondo nel giugno 2023, e last but not least l’argentino Mariano Navone, n. 31 dell’Atp Ranking, che nel 2023 è stato il tennista a vincere più Challengers (5 titoli) e ha recentemente sconfitto in finale il nostro Lorenzo Musetti al Sardegna Open Challenger 175 .

E’ ancora possibile acquistare i biglietti per assistere (secondo varie formule) al Piemonte Open Intesa Sanpaolo sulla piattaforma TicketOne, con uno sconto del 20% sul singolo biglietto per i tesserati della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel). I tagliandi sono altresì disponibili presso la biglietteria del Circolo della Stampa Sporting in corso Agnelli 67/a.

Per chi volesse infine godersi le partite in televisione, si ricorda che alcuni match saranno trasmessi in diretta e in esclusiva sul canale della FITP, SuperTennis TV (canale 64 del digitale terrestre e 224 di Sky), oltre che in streaming sul sito www.supertennis.tv e sulla piattaforma digitale SuperTennix.

Patrizio Brusasco

In copertina foto di Giampiero Sposito

Le foto dell’articolo sono di Francesco Panunzio

Ciao Salone

È tornato il silenzio. il brusio, il vocio  sono un ricordo, solo rumore tecnico, e operai al lavoro per lo smontaggio.
Il ritmo di macchine, trapani, martelli  prende il posto ad un sovrapporsi di voci, schiamazzi, musica.
È finito, si tirano le somme, numeri da capogiro, tutti concentrate nei soliti cinque giorni, ma anche  quest’ anno tutti felici.
Stanchi, ma contenti di aver fatto km infiniti, code estenuanti, mangiato banali panini con il costo da piatti stellati, ma soddisfatti per aver assistito al firma copie dell’autore preferito, incontrato personaggi della TV, fatto un selfie con l’attore dell’ ultimo film visto, assistito a conferenze improponibili, acquistato libri che raccoglieranno della nuova polvere sul nostro comodino… ma tutti felici in attesa della prossima edizione già annunciata: tutto di nuovo a Torino dal 19 al 26 maggio 2025 con paese ospite i Paesi Bassi e  la regione Campania.

Gabriella Daghero

L’oncologo Berrino: ecco cosa mangiare (e non mangiare) per fermare il tempo biologico

A cura di Lineaitaliapiemonte.it

Franco Berrino, oncologo ed epidemiologo, che ha diretto il Dipartimento di medicina preventiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha presentato al Salone del Libro di Torino il suo ultimo lavoro “Fermare il tempo. Con piccole dosi di cibo e benessere”. Sulla base di decenni di studi e osservazioni, Berrino sostiene che si possa rallentare il tempo, se non cronologico, almeno biologico. Come? Innanzitutto smettendo di mangiare cibi industriali. Ecco quali sono le 9 regole a cui attenersi

Leggi l’articolo:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/05/13/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/loncologo-berrino-al-salone-del-libro-ecco-cosa-mangiare-e-soprattutto-non-mangiare-per-fermare.html

“Il Festival Del Verde”: più di 150 eventi per un racconto inedito tra parchi, orti e giardini

Dal 20 al 26 maggio Torino ospiterà la seconda edizione del “Festival del Verde”, con più di 150 appuntamenti diffusi che offriranno ai cittadini un racconto inedito del verde urbano, tra visite guidate negli spazi verdi più suggestivi, tour nell’agricoltura urbana, reading e presentazioni di libri, attività di volontariato, escursioni naturalistiche per scoprire il verde urbano come mai è stato presentato.

Questa mattina nella sala Colonne di Palazzo Civico si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Festival, nella quale sono intervenuti il Sindaco e gli assessori al Verde pubblico e ai Servizi educativi della Città.

Il primo cittadino ha sottolineato come Torino sia una delle città che hanno una più alta percentuale di verde pro capite; per questa ragione l’amministrazione sta investendo per tutelare il verde cittadino e potenziarlo ulteriormente, con nuove piantumazioni, deimpermeabilizzazioni del suolo – come quella in programma al Parco del Valentino – e azioni per il contrasto al cambiamento climatico. L’assessore al Verde ha sottolineato la ricchezza del programma del Festival, con tanti eventi distribuiti sul territorio che faranno scoprire ai torinesi luoghi poco conosciuti, o riscoprire sotto una nuova luce i parchi più belli e frequantati, nel pieno rispetto del concetto di verde “multifunzione”. L’assessora ai Servizi educativi ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento delle scuole in diverse iniziative in programma, perché piantare i “semi di cittadinanza” nei bambini fin dalla tenera età – per utilizzare una metafora legata al verde – è fondamentale per creare i buoni cittadini di domani.

L’edizione di quest’anno del Festival è intitolata “Le città delle piante” ed è dedicata a quella rete di ecosistemi urbani e naturali che convivono e interagiscono ogni giorno con gli esseri umani e le loro tecnologie. Il Festival offre un racconto complessivo attraverso l’esperienza diretta delle storie invisibili di questi ambienti spesso nascosti; ogni evento sarà categorizzato in base a una delle cinque città delle piante: Città verdi da coltivare, Città verdi da curare, Città del verde salubre, Città del patrimonio verde, Città della cultura verde.  

Saranno in totale 11 i comuni coinvolti (oltre Torino: Carignano, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, San Secondo di Pinerolo, Santena, Settimo Torinese) a cui si aggiungono trasferte “extra-provinciali” a Cuneo e in provincia di Asti. Con alcuni comuni aderenti il Festival ha promosso un concorso dal titolo “1 mq di giardino” per la progettazione e la successiva realizzazione di un’area dimostrativa di verde pubblico resistente ai cambiamenti climatici.

Il week-end del 24-26 maggio si terrà anche FLOR Primavera che porterà ai Giardini Reali di Torino circa 150 tra florovivaisti, agricoltori e artigiani green, e Verde Svelato, un percorso sperimentale che aprirà per la prima volta le porte di piccoli e grandi giardini “segreti”, aree verdi private solitamente nascoste e inaccessibili alla cittadinanza che saranno visitabili in esclusiva per la manifestazione. Durante il Festival, inoltre, la mostra artistica d’illustrazione Germogli si trasformerà in una “Street Expo” lungo Via Po, proponendo le opere di 16 illustratori emergenti che raccontano con la loro arte la bellezza della Natura.

I grandi parchi e giardini pubblici saranno i protagonisti di “I segreti del verde (urbano) – Storie e alberi della città di Torino”, una serie di passeggiate gratuite condotte dai tecnici del verde pubblico alla scoperta delle storie inedite della città vegetale: dai platani di Carlo Alberto al parco suor Michelotti alle rarità botaniche dei Giardini reali bassi fino al bosco naturale di Parco Leopardi. Mentre l’inconsueto olivo che cresce nell’area verde di pertinenza dell’anagrafe centrale di Torino sarà al centro di un racconto dedicato alla diffusione di questo albero in Piemonte. In collaborazione con Torino Spazio Pubblico, il progetto di cittadinanza attiva per la cura di spazi pubblici e beni comuni promosso dalla Città di Torino, sarà possibile inoltre partecipare alle attività di manutenzione del verde in diverse aree e giardini. Da non perdere anche la passeggiata nell’area di alto valore naturalistico presso il bosco morenico di Rivalta di Torino.

Il 25 e 26 maggio sarà inoltre possibile visitare un’ala del Parco di Villa Abegg, La scoperta del Parco sarà accompagnata da un ricco programma di attività curato dall’Assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Parchi con la Divisione Verde pubblico della Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione culturale Web Garden, lo IED di Torino, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università degli Studi di Torino e l’Accademia di Agricoltura di Torino.

Con il Festival di quest’anno inizia anche una prima mappatura dei giardini e degli orti scolastici della Città di Torino che quest’anno saranno aperti in via straordinaria per un giorno mentre le scolaresche saranno ospitate a FLOR Primavera la mattina di venerdì 24 maggio.

Per il Festival del Verde, da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, apre con biglietto di ingresso a prezzo ridotto l’Orto botanico dell’Università di Torino dove sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita condotta da esperti.

Il Festival del Verde offre l’opportunità di conoscere, con una visita guidata gratuita mercoledì 22 maggio, il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti e l’Accademia di Agricoltura di via Andrea Doria che sarà accessibile nel fine settimana. In calendario anche una visita al Giardino di Palazzo Madama con approfondimento sulle piante che attirano api e impollinatori. Nel Festival grande spazio anche all’agricoltura urbana: dall’orto collettivo e frutteto delle donne al Parco Mennea gestito da ColtivaTo, weTree e altre associazioni fino a quelli del Bunker e del Viale della Frutta. A Pino Torinese, invece, il Festival “Dalla collina alla Tavola”.

Dal 24 al 26 Maggio torna anche la terza edizione di “Un grado e mezzo. Festival su clima e ambiente”, quest’anno inserito nel calendario di Festival del Verde con l’obiettivo di far germogliare nuove e fruttuose collaborazioni. Il valore di 1,5°C è il limite di innalzamento della temperatura media globale che non dovrebbe essere superato a fine secolo, rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto, più sano e più equo. Il festival “Un grado e mezzo” nasce per far riflettere il pubblico sul futuro che ci aspetta: una 3 giorni di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, dedicati alla salvaguardia dell’ambiente, per parlare di cambiamento climatico sotto diversi punti di vista mescolando registri differenti. Ospitati alla Biblioteca civica Alberto Geisser, sulle sponde del Po, eccellenze della ricerca italiana si alterneranno a scrittori, giornalisti, divulgatori per discutere di un tema importantissimo: l’acqua. Ad aprire i lavori l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse che accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio per riflettere e farsi affascinare dallo stretto rapporto che lega acqua e montagne.

Il programma completo del Festival del Verde è disponibile sul sito www.festivalverde.it

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