ilTorinese

Giovani che hanno fatto camminare la storia

La presentazione del libro Giovedì 27 marzo 2025

Sala Proiezioni – ore 18.30

Piazza dei Mestieri – via Durandi 10

(Ingresso gratuitoprenotazione OBBLIGATORIA all’indirizzo email eventi@piazzadeimestieri.it)

Un’opera a più mani alla ricerca di storie di giovani che si sono spesi per la crescita, per la trasformazione positiva delle loro comunità e delle società più vaste a cui sono appartenuti.

Agli autori è stato chiesto di individuare tali storie secondo le loro personali sensibilità e di raccontarle in maniera “dialogante” con i giovani di oggi, senza toni paternalistici o amicali, bensì riferendosi semplicemente ai fatti, rimarcando le condizioni di partenza, il coraggio manifestato, gli obiettivi raggiunti, le sconfitte subite, le ricadute nei loro ambienti.

I libri di Storia ci riportano fatti dei cui protagonisti raramente evidenziano le età che avevano: così anche quando sono giovani li immaginiamo o ci vengono descritti come persone mature, mentre in realtà erano ancora in ricerca. Intraprendenti, visionarie, strategiche sì, ma caratterizzate anche da ingenuità e da incertezze. Eppure, hanno trainato l’intera società (o settori significativi di essa) verso il cambiamento culturale, etico, religioso.

Un libro che vuole anche veicolare un messaggio alle nostre nuove generazioni, che vuole mettere insieme la maggioranza degli adulti e gli stessi giovani nel garantire il futuro di questa Terra, sostenendo libertà e diritti insieme ai doveri.

gli autori

Edoardo Di Mauro, Bruno Ferrero, Graziella Luttati, Ezio Marinoni, Fulvia Natta, Carlo Palumbo, Mario Parodi, Luca Reteuna, Luca Rolandi, Salvatore Tripodi.

introduzione

Luca Rolandigiornalista e scrittore

saluti

Giampiero Leo, portavoce coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

interviene

Donatella Genisio, fondatrice Cooperativa Sociale EtaBeta

modera

prof. Salvatore Tripodi

In collaborazione con

conclusioni

Antonio Rocco Labancaeditore, Edizioni Mille                                                                        

                                    info011.197.09.600 – eventi@piazzadeimestieri.it  www.eventinpiazza.it

Targa a Gianni Letta “Statista” consegnata da SiTav SiLavoro

L’associazione SiTav SiLavoro ha consegnato una targa a Gianni Letta Statista. “Quasi dieci anni come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio a coordinare la attività dei venti e più Ministri dei Governi Berlusconi,  a presiedere il Pre Consiglio dei Ministri, con una discrezione e senso dello Stato unici. Dopo Andreotti DeGasperi e Berlusconi e’ stato più a lungo a Palazzo Chigi. Ha sempre avuto una grande attenzione ai trasporti e alle infrastrutture come la TAV. Il primo che mi telefono’ sul palco della grande Manifestazione SITAV del 10 Novembre 2018 in piazza Castello a Torino” commenta Mino Giachino già Sottosegretario di Stato ai trasporti.

Ecco l’Appartamento del Principe, mai visitabile a Palazzo Reale

Persiane spalancate e luci accese a Palazzo Reale a Torino. Non solo al primo piano, visitabile ogni giorno, ma anche al secondo piano, aperto in via eccezionale per le Giornate FAI di primavera organizzate dal Fondo Ambiente Italiano. Lunghe code per entrare nell’Appartamento del Principe ma l’attesa viene subito ripagata dallo splendore degli arredi, degli arazzi, dei dipinti e dei mobili della dimora dell’ultimo Re d’Italia. Code tutto sommato abbastanza scorrevoli e ben gestite dai volontari del Fai.
Grazie a loro siamo entrati nei saloni dove vivevano i Principi ereditari, un luogo che viene aperto solo in occasioni molto particolari. Il secondo piano di Palazzo Reale è infatti sempre chiuso al pubblico per mancanza di personale. Con il Fai si entra, non accadeva da quindici anni. Mentre il primo piano, sempre aperto alle visite del pubblico, era riservato al sovrano e alla sua famiglia, il secondo piano di Palazzo Reale, un tempo cuore politico e artistico di Torino dal Seicento alla metà del Novecento, era destinato ai principi ereditari e alle loro consorti. Naturalmente i saloni hanno subito radicali cambiamenti nei secoli decisi dai vari architetti chiamati a Palazzo.
Molto sfarzosa appare infatti la scenografia allestita per le nozze del futuro Carlo Emanuele III con Anna Cristina di Baviera Sultzbach celebrate nel 1722 dal messinese Filippo Juvarra, il celebre l’architetto che ha cambiato il volto di Torino e che operò per tanti anni alla corte dei Savoia. Per il matrimonio Juvarra realizzò la Scala delle Forbici, capolavoro assoluto della residenza. L’appartamento del Principe fu in seguito riallestito da Benedetto Alfieri a metà Settecento per Vittorio Amedeo III e nella prima metà dell’Ottocento toccò a Pelagio Palagi ridisegnare in termini neoclassici gli spazi interni per Vittorio Emanuele, il futuro primo Re dell’Italia unita, e Maria Adelaide d’Asburgo.
I tempi cambiano, i secoli passano, le mode anche. Infine sarà il principe ereditario Umberto, trasferitosi a Torino nel 1925 per seguire le manovre del suo reggimento, a rinnovare le trenta sale di Palazzo Reale con arredi del Settecento e strutture moderne. Verrà installato un impianto di riscaldamento con termosifoni nascosti nelle bocche dei camini e ogni sala verrà attrezzata con ascensori e montacarichi. Si può vedere lo studio di Umberto in cui il principe leggeva la corrispondenza e riceveva ospiti importanti. L’allestimento di Palagi verrà mantenuto solo nell’alloggio occupato nel 1930 dalla moglie Maria Josè del Belgio. Dopo la guerra e la fine della monarchia l’Appartamento del Principe venne dimenticato per almeno 50 anni.
Di recente è stato restaurato seguendo le scelte di Umberto II. L’appartamento dei Principi è uno dei 105 beni che il Fai ha aperto nel weekend in 51 città tra Piemonte e Valle d’Aosta nelle tradizionali Giornate di Primavera giunte alla 33esima edizione.
 Filippo Re
Nelle foto alcuni saloni dell’Appartamento del Principe a Palazzo Reale e le code in Piazzetta Reale

Al via co-progettazione per riaprire la colonia di Loano

Per decenni ha ospitato i soggiorni marini delle bambine e dei bambini torinesi poi, nel 2016, ha chiuso i battenti. Ora la colonia marina di Loano, di proprietà dell’amministrazione comunale, potrebbe riaprire grazie ad un percorso di co-progettazione con gli enti del Terzo Settore.

Lo ha deciso la Giunta comunale, su proposta dell’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno.

Le ultime attività all’interno della struttura, che ha ospitato anche il Laboratorio Didattico sull’Ambiente Mediterraneo, risalgono a circa dieci anni fa. Poi il complesso immobiliare è tornato nella piena disponibilità della Città che deciso di valorizzarlo riconsegnandolo alla funzione originaria.

Il primo passo è stato a giugno dello scorso anno quando è stata avviata una consultazione preliminare di mercato finalizzata alla scelta della procedura da adottare e alla raccolta di proposte sulle possibili modalità di utilizzo del complesso, individuando gli interventi necessari e le modalità di realizzazione più adeguate ed economicamente sostenibili.

A seguito del confronto con gli enti partecipanti, l’amministrazione ha deciso di intraprendere un percorso di co-progettazione con gli enti del Terzo Settore.  Obiettivo quello di dar vita ad un’operazione di partenariato pubblico-privato per finanziare la riapertura dell’attività, con un progetto integrato che riguardi sia la ristrutturazione e l’adeguamento del complesso immobiliare che l’offerta di servizi.

“L’esito della consultazione non lascia dubbi, – afferma l’assessora Salerno –  gli Enti del Terzo Settore vedono nella coprogettazione un metodo di lavoro con le istituzioni valido ed efficace. Le politiche educative e giovanili hanno utilizzato lo strumento della coprogettazione fin da inizio mandato e, passo dopo passo, consolidiamo l’esperienza in un iter amministrativo dalle caratteristiche “sartoriali”, complesso, ma in grado di dare risultati significativi. Siamo certi che questo percorso possa consentire all’ex colonia di Loano di tornare ad essere un autentico punto di riferimento dal punto di vista ludico ed educativo per bambine, bambini e famiglie.”

Gli ambiti di intervento potranno riguardare soggiorni estivi fruibili dalle scuole di ogni ordine e grado; turismo scolastico; opportunità educative e formative attraverso laboratori esperienziali; laboratori didattici sull’ambiente marino del Mediterraneo; scambi internazionali e ospitalità nell’ambito di progetti europei e di cooperazione internazionale e attività culturali, artistiche, sportive o ricreative di interesse sociale, incluse attività di promozione della pratica del volontariato.

Per la realizzazione del percorso di co-progettazione la Città pubblicherà a breve un avviso ad hoc per la presentazione di proposte da parte di enti del terzo settore.

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Patente a punti: servizio digitale per la comunicazione dei dati 

Dal 12 marzo, sulla piattaforma Torino Facile è attivo un nuovo servizio digitale per la ‘Comunicazione dei dati del conducente’ nei casi di violazione del Codice della Strada per cui sia prevista la decurtazione dei punti sulla patente.

Il servizio è accessibile da chiunque tramite Spid o C.I.E. (carta d’Identità elettronica). Solo il proprietario del veicolo può effettuare l’accesso senza SPID/CIE, qualora sia in possesso dei dati obbligatori: numero di verbale, data del verbale, targa del veicolo.

Dopo aver inserito tutti i campi obbligatori richiesti dall’applicativo (compreso il documento di guida in formato PDF o JPG), l’utente riceverà una e-mail di conferma o diniego da parte del sistema di validazione.

Il nuovo canale digitale sulla piattaforma Torino Facile per la comunicazione dei dati del conducente non sostituisce le precedenti modalità, ma va ad aggiungersi e integrare quelle già in uso, ovvero:
– consegna a mano della comunicazione in una delle Sezioni Territoriali o presso gli Uffici del Comando Generale di via Bologna 74;
– invio tramite Lettera raccomandata A.R. indirizzata a Polizia Locale di Torino – Ufficio Procedure Sanzionatorie – Via Bologna 74 – 10152 Torino;
– invio tramite PEC all’indirizzo di posta elettronica pm.patenteapunti@cert.comune.torino.it.

Ulteriori informazioni di dettaglio sulla Patente a Punti sono reperibili sul sito internet della Polizia Locale http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/ alla pagina Patente a Punti.

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“L’Artigliere Cartoliniere” al Mastio della Cittadella: ultimi giorni

Cartoline e disegni  di Antonio Mascia

Fino a sabato 29 marzo

Cartoline e disegni che esprimono in ogni tratto segnico e cromatico, l’abilità del grafico – pittore, ma anche la passione verso ideali etici ed esistenziali che da sempre guidano la sua mano e il suo cuore e, con essi, il trasporto emotivo verso valori che hanno fatto la “nostra” Storia e che, oggi, purtroppo appaiono troppo spesso trascurati, se non del tutto dimenticati o, ancor peggio, portati alla ribalta di talk televisivi assai poco “onesti” e convincenti.

Fra le innumerevoli (circa 200) opere originali esposte – tutte realizzate a mano, tra cartoline, disegni, incisioni, quadri, taccuini, una cassetta postale ed un tamburo – troviamo i vividi colori del “foulard di Madama Micca” e il soldato con l’uniforme dei “Dragoni di Piemonte”, accanto al rapido essenziale e nitido disegno blu “a biro” della “batteria” pronta a far fuoco e alla “cassetta postale da campo” con lo stemma sabaudo di “rosso alla croce argento”: sono queste solo alcune delle opere raccolte in un’avvincente mostra, dal titolo “L’Artigliere Cartoliniere”, curata dall’“Associazione Amici del Museo Pietro Micca” ed ospitata, fino a sabato 29 marzo, presso il “Mastio della Cittadella”, in corso Galileo Ferraris, a Torino. A firmarle è Antonio Mascia che, nove anni dopo la prima mostra tematica “Il dragone cartoliniere” (al Museo Civico “Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706”), presenta ora un’accurata selezione di nuove opere, attraverso le quali rendere omaggio all’“Artiglieria” Italiana” e in cui l’artista “vuole raccontare – scrive il Gen. Di Brigata Luigi Cinaglia – come si comportano i ‘reenactors’, vale a dire coloro che partecipano attivamente alle rievocazioni storiche, con lo scopo di invitare le varie generazioni a volgere uno sguardo al passato per indagare il presente con uno slancio verso il futuro”.

L’esposizione documenta circa quindici anni d’impegno dell’artista, in qualità sia di “disegnatore” sia di “socio volontario” dell’Associazione “Amici del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706”, con l’uniforme dei “Dragoni di Piemonte” all’interno delle attività di rievocazione del “Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino”, a partire dal 2007. Inserendosi nel filone degli artisti che hanno accompagnato gli eserciti, vivendo accanto ai soldati e documentandone le vicissitudini, Antonio Mascia prosegue la tradizione nel far vivere emozioni che attraversano il tempo. Una tradizione che continua ancora oggi in Francia e nel Regno Unito con manifestazioni prive di qualsivoglia alone nostalgico e organizzate secondo i canoni della piena  contemporaneità. Per questa ragione, l’invito rivolto al pubblico da Mascia (il cui percorso creativo annovera migliaia di opere) è quello di “avvicinare le cartoline, toccarle e girarle sul retro per meglio cogliere tutti gli elementi di questa particolare forma d’arte popolare che viaggia nel mondo e unisce popoli e culture differenti”. Il tutto, attraverso “soggetti militari” che vanno dagli antichi eserciti “sanniti e romani”, agli “ussari napoleonici”, fino alla vita nelle trincee durante la prima guerra mondiale e agli attuali contingenti italiani di stanza in luoghi del mondo particolarmente “fragili” dal punto di vista della sicurezza, così come ai reportages disegnati negli accampamenti di “rievocazione storica” delle più famose battaglie della storia europea a cui

l’autore solitamente prende parte.

Non solo come “attore – dragoniere”, ma altresì come “artista – cartoliniere”, autore di opere assolutamente convincenti, sotto vari aspetti, che, per questo,  troviamo oggi conservate in numerose Collezioni private in Italia e all’estero (in Spagna, presso la sede dell’“Asociación 1707 Almansa Histórica” di Almansa) e in Collezioni pubbliche (“Civica Galleria d’Arte Moderna” di Torre Pellice, “Museo Diocesano” di Susa, “Museo Arte Urbana” di Torino, “Museo Civico dell’Illustrazione” di Bolzano, “Museo della Cartolina” di Isera, “Fondazione Peano” a Cuneo), “testimoni di un lungo e creativo percorso tra tecniche diverse che compongono una iconografia inedita e ben bilanciata tra le due dimensioni del reale e dell’immaginario”.

Gianni Milani

“L’Artigliere Cartoliniere”

Mastio della Cittadella, corso Galileo Ferraris 2, Torino; tel. 011/5629223 o www.artiglieria.org

Fino al 29 marzo

Orari: dal mart. alla dom. 10,30/12,30 e 15/18

Nelle foto: Antonio Mascia “Il foulard di Madama Micca”, acrilico su tela; “In batteria”, cartolina postale, penna a biro; “Cassetta postale da campo”

Malinpensa by La Telaccia: “Tra natura e sensazioni cromatiche”, personale dell’artista Vanni

Informazione promozionale

Dal 27 marzo al 9 aprile prossimo la galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia ospita la mostra intitolata “Tra natura e sensazioni cromatiche”, personale dell’artista Vanni.

Il pittore si avvale di un modulo cromatico segnico altamente suggestivo, che vive mirabilmente nell’opera creando effetti unici e incisivi, all’insegna di una pittura contrassegnata da una interpretativa del tutto autonoma. Il rapporto continuo con la natura, che Vanni stabilisce con qualità descrittiva e stile personale, delinea una libertà esecutiva incisivamente espressiva.

Utilizzando la tecnica mista ad olio, acrilici, pastelli e terre su tela o su tavola con magistrale stesura, l’artista realizza opere ampiamente interessanti, dove l’energia del tratto, il movimento ritmico del colore e il valido tessuto compositivo evidenziano un linguaggio pittorico di vivace scansione materica capace di vivere in continua vibrazione. La visione incontaminata della natura, che si fonde con la memoria e con il vissuto, è rivelatrice di una profonda carica vitale in cui il taglio prospettico dei suoi paesaggi si veste di abilità tecnica e contenuto poetico. La ricerca costante della dinamicità della luce attraversa magistralmente l’opera con una potenza descrittiva unica, dettata dalla sensibilità evocativa dell’artista Vanni.
L’emozionalità visiva, l’esecuzione tecnica e l’equilibrio formale evidenziano una pittura significativa, costruita con originale talento e passione.

 

Vanni vive e lavora in Umbria, contornato da una natura incontaminata, capace di suggerire spesso trame artistiche che vengono successivamente narrate con cromaticità legate alla luce mediterranea appartenente alle proprie radici. Dopo i primi studi artistici compiuti a Roma, Vanni ha perfezionato il suo percorso pittorico a Parigi, città dove ha vissuto diversi anni, entrando in contatto con il variegato mondo artistico della capitale francese. Dopo aver frequentato “Les Études des Beaux-Arts de Paris”, l’artista ha perfezionato i suoi studi presso gli atélier di affermati artisti espressionisti contemporanei, i cui insegnamenti hanno definitivamente tracciato il suo indirizzo pittorico, l’osservazione degli spazi circostanti e delle loro cromaticità. Figurano al palmarès numerose esposizioni personali e collettive in Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Lussemburgo e Grecia, così come diverse sono le manifestazioni culturali cui Vanni ha preso parte riscuotendo sempre successo di critica e pubblico. Il linguaggio pittorico di Vanni si concretizza in opere che testimoniano inequivocabilmente la fascinazione nell’artista provocata dalla luce mediterranea, caratterizzata da visioni terse e luminose e dai colori netti ed abbaglianti. Tali contrappunti orientano la ricerca dell’artista verso un colore più marcato ed evidente, colori dominanti, decisi e filtrati da uno sguardo abbagliato dal Sole, in grado di cogliere i contorni delle cose. Di qui una palette intensa, ricca di colore, data senza compiacimenti cromatici, che pare scolpire nello spazio ciò che lo sguardo coglie.

 

Vanni – “Tra natura e sensazioni cromatiche” – dal 27 marzo al 9 aprile 2025 alla galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia – corso Inghilterra 51, Torino.

Orario: 10.30 – 12.30 / 16 – 19 – chiuso lunedì e festivi

Telefono: 011 5628220

 

Mara Martellotta

Divieto di burqa e niqab? Il no del Pd

 “Esprimiamo fermo dissenso nei confronti della proposta avanzata dalla Lega di introdurre un divieto assoluto di indossare burqa e niqab in tutti i comuni della nostra regione. Questa iniziativa, mascherata da una pretesa necessità di garantire la sicurezza, non è altro che un tentativo strumentale di alimentare divisioni e paure tra i cittadini. La Lega, nel suo intento di cavalcare l’onda della polemica, sta riproponendo una battaglia che non ha nulla a che vedere con la sicurezza pubblica, ma tutto a che fare con l’intolleranza e la discriminazione. È inaccettabile che venga messa in discussione la libertà di espressione e i diritti individuali di una parte della nostra comunità, in nome di una presunta “sicurezza” che si traduce in realtà in una stigmatizzazione di culture e tradizioni” affermano la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero e la Consigliera regionale Pd Nadia Conticelli.

“Il capogruppo leghista Fabrizio Ricca sostiene che chi vede in questa proposta un attacco alla religione è “malpensante”. Al contrario, sono proprio le sue parole a dimostrare come la Lega stia cercando di distorcere una questione complessa in un mero strumento di propaganda politica. In questa legislatura la maggioranza sta dimostrando l’incapacità di una visione politica e di intervenire sulle vere necessità dei cittadini: sanità, lavoro, trasporti, ambiente, istruzione e si limita a gettare fumo negli occhi, cavalcando problemi che non esistono. Dopo quasi un anno ci troviamo al punto di partenza senza proposte concrete per migliorare e rilanciare il Piemonte” proseguono le Consigliere dem.

“Il Partito Democratico crede nel valore della diversità e nel rispetto delle libertà individuali come sancito dalla nostra Costituzione. Invece di promuovere divisioni, dobbiamo lavorare per costruire una società inclusiva, in cui il dialogo e la comprensione reciproca siano alla base delle nostre relazioni. La vera sicurezza si costruisce attraverso la coesione sociale, non con divieti discriminatori che colpiscono una parte della popolazione. La nostra regione ha sempre rappresentato un modello di accoglienza e rispetto per le diversità: non permetteremo che la propaganda politica della Lega distrugga questo patrimonio” concludono Pentenero Conticelli.

Succulenti cannelloni al gorgonzola in crosticina dorata

Una ricetta gustosa adatta ad ogni occasione. Crosticina dorata, ripieno morbido e vellutato, un primo piatto delicato, facile da realizzare e super veloce.

Ingredienti

Pasta fresca per lasagne (tipo Rana) 12 sfoglie
300gr.di ricotta morbida
300gr.di gorgonzola dolce e cremoso
1 uovo intero
Latte fresco q.b.
50gr. di grana grattugiato
Sale, pepe, noce moscata q.b.
Granella pistacchi  (facoltativo)

Mescolare la ricotta con il gorgonzola, 30gr.di formaggio grana grattugiato, sale, pepe e noce moscata, aggiungere l’uovo intero e diluire con poco latte sino ad ottenere una crema densa.
Ungere una pirofila da forno.
Stendere l’impasto su ogni sfoglia di pasta e arrotolare a ” cannellone”, sistemare nella teglia, versare sulla superficie la crema rimasta, diluita con altro latte, cospargere con il rimanente grana e infornare a 200 gradi per 20 minuti coperto con un foglio di alluminio poi, 5 minuti sotto il grill. Servire a piacere con granella di pistacchi

Paperita Patty

Koelliker, nuovo punto prelievi a Leinì

L’Ospedale Koelliker di Torino annuncia l’apertura di un nuovo punto prelievi a Leinì, presso il Centro CFC in Via Atzei 27. Con questa nuova sede, il Koelliker rafforza ulteriormente la propria presenza sul territorio, portando a cinque i punti prelievi attivi, che includono anche le sedi di Vinovo, Grugliasco e Collegno.

L’apertura del nuovo punto prelievi rappresenta quindi un passo significativo per rispondere alla crescente esigenza sanitaria di una popolazione che, solo per il Comune di Leinì, ha ormai superato i 16.300 abitanti.

L’apertura ufficiale del centro è prevista per il 4 aprile. L’accesso al servizio prelievi potrà essere effettuato in forma privata – in virtù dell’accreditamento del Laboratorio Analisi dell’Ospedale Koelliker (presso il quale i prelievi saranno processati) – sarà possibile accedere anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Le prenotazioni sono già aperte per garantire un accesso rapido e comodo al servizio.

Grazie all’esperienza consolidata dell’Ospedale Koelliker, che effettua oltre 600.000 esami di laboratorio all’anno, i cittadini di Leinì potranno contare su analisi affidabili e di alta qualità. Il Laboratorio Analisi Koelliker esegue oltre 500 diverse tipologie di esami, da quelli di routine a quelli più specializzati. Grazie a personale altamente qualificato e a strumentazioni all’avanguardia, il Koelliker garantisce un servizio basato su rigorosi standard di qualità e completezza delle indagini.

I campioni prelevati presso il centro verranno infatti analizzati nel laboratorio specializzato dell’Ospedale Koelliker, garantendo standard elevati di precisione e sicurezza.

Per venire incontro alle esigenze dei pazienti, le prenotazioni possono essere effettuate in modalità online, telefonicamente o di persona.