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“Basta cinghiali!”. La protesta degli agricoltori

Basta cinghiali, una marea di agricoltori esasperati assedia la Regione Contenimenti dei cinghiali anche nelle aree protette; selecontrollori che potranno abbattere i cinghiali anche nelle ore notturne; utilizzo dell’esercito per eradicare i cinghiali nei “distretti suinicoli” compreso quello di Chieri. Queste le nuove misure ottenute da Coldiretti, in parte contenute nel nuovo decreto agricoltura e, in parte, promesse dal neo assessore regionale all’agricoltura Bongioanni, sul palco della manifestazione “Basta Cinghiali” di ieri sera a Torino. Per dire “Basta Cinghiali” una marea di agricoltori esasperati, provenienti da tutto il Piemonte, è partita in corteo dal Palavela per raggiungere il grattacielo della Regione. Dal palco hanno parlato, tra gli altri la presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, il delegato confederale Coldiretti Piemonte, Bruno Rivarossa, il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici. Ha voluto aderire anche l’Associazione famigliari vittime della strada che, con la portavoce Annagrazia Basile, ha ricordato che solo sulle strade torinesi ci sono 250 indicenti l’anno causati dalla fauna selvatica e che le misure fin qui adottate (dissuasori, app che avvisano gli automobilisti del pericolo) non sono servite a nulla. «La situazione è da troppo tempo insostenibile – ricorda il vicepresidente regionale e presidente provinciale di Torino, Bruno Mecca Cici – Solo per la provincia di Torino, nel 2023 sono stati accertati e periziati danni per un ammontare di 726.426 euro. I nostri agricoltori non ne possono più». Ma, ora, su questa situazione 40ennale incombe anche l’epidemia di Peste Suina Africana. Per la provincia di Torino, la Regione con il Commissario straordinario per l’emergenza PSA, ha classificato la zona suinicola del Chierese come zona dove il cinghiale deve essere addirittura eradicato per fermare l’epidemia che dal basso Piemonte sta risalendo e che va fermata prima che arrivi agli allevamenti suinicoli della provincia di Torino. I comuni coinvolti sono: Chieri, Arignano, Buttigliera d’Asti, Villanova d’Asti, Cambiano, Pecetto Torinese, Trofarello, Pralormo, Valfenera, Baldissero Torinese, Andezeno, Santena, Cellarengo, Poirino, Carignano, Carmagnola, Ceresole D’Alba, Riva presso Chieri. In questo “distretto suinicolo” sono presenti oltre 105mila maiali che andrebbero abbattuti se la Psa entrasse negli allevamenti. Altri due distretti suinicoli dove il cinghiale andrà eradicato sono nel Novarese e nel Cuneese. «Se si chiede l’eradicazione della specie in questi territori vanno messe in campo subito misure per attuarla. Come Coldiretti Torino abbiamo già fatto la nostra parte organizzando un corso per abilitare gli agricoltori all’autodifesa dei campi. Ci sono i primi risultati ma non è pensabile che i coltivatori passino pure le notti a catturare i cinghiali: il loro lavoro è nei campi». Il problema dei cinghiali è sempre più sentito anche dai semplici cittadini: nel 2023 la Città metropolitana ha registrato 270 richieste definite di “allarme sociale” cioè richieste di intervento per abbattimento provenienti da semplici cittadini che si sono visti i cinghiali entrare nelle pertinenze domestiche. Ben 125 chiamate sono arrivate dal comune di Torino. Intanto, la stessa Città metropolitana di Torino ha diffuso gli ultimi dati dei contenimenti effettuati nelle operazioni di depopolamento (che sono attività diverse dalla caccia ordinaria). Nel 2023, sono stati abbattuti 2482 cinghiali in 2730 uscite di contenimento (solitamente notturne). Gli abbattimenti effettuati dagli agricoltori abilitati e in possesso di porto d’armi ad uso caccia in regime di “autodifesa” sono partiti un anno fa, dopo il corso organizzato con Coldiretti Torino, e hanno portato all’abbattimento di 183 capi nel 2023 e 85 in questi mesi del 2024. In tutto, i cinghiali abbattuti nel Torinese nelle varie forme burocratiche (caccia ordinaria, selecontrollo, contenimento, depopolamento) e nei diversi territori (aperti alla caccia, zone di protezione, Parchi naturali regionali), per il 2023 è di 8.666 capi. In tutto il Piemonte risultano 37.549 capi abbattuti. In questi primi mesi del 2024 i capi abbattuti nel Torinese risultano 2.129. «Si tratta di numeri in aumento, grazie anche ai risultati ottenuti da Coldiretti Torino che ha fatto in modo che ci siano oggi 312 controllori o “tutor” abilitati al depopolamento e all’autodifesa», osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici. «Ma sono numeri ancora del tutto insufficienti sia per bloccare la diffusione della PSA sia per garantire la tranquillità aziendale ai nostri agricoltori: gli abbattimenti devono raggiungere almeno quota 15mila nel Torinese e 50mila in Piemonte. Ma sarebbe meglio arrivare a 3 cinghiali per Km quadrato».

Striscione di Azione Studentesca contro le carriere alias nel Liceo Albert Einstein

Questa notte i militanti di Azione Studentesca hanno affisso uno striscione davanti al Liceo Einstein per protestare contro l’introduzione, dal prossimo anno scolastico, delle carriere alias nell’istituto.
“E’ inaccettabile-afferma il responsabile-che dal prossimo anno scolastico venga consentito agli studenti dell’Einstein di accedere alle carriere alias, per di più senza la necessità del certificato medico. Basterà infatti la firma dello psicologo della scuola per aver accesso alla carriera alias.
Sono anni che sentiamo parlare di queste follie, ma il fatto che tutto ciò adesso sia possibile è surreale.
Ogni anno nelle nostre scuole sentiamo parlare di crolli, temperature glaciali e ragazzi che muoiono durante il PCTO”.
“Per noi-concludono i militanti- è impensabile dare spazio a questi capricci, si pensi ai veri problemi della Scuola e non a queste sciocchezze che nulla hanno a che fare con l’ambiente scolastico
Noi di Azione Studentesca saremo sempre pronti a combattere per i reali problemi degli studenti, senza farci piegare da queste follie gender”

“Stop alla ricerca per il genocidio”, striscione sulla gru

Alcuni studenti del Politecnico facenti parte di Extinction Rebellion hanno appeso un  grande striscione a una gru dentro il Politecnico di Torino, in solidarietà con gli studenti in occupazione.

Sullo striscione si legge “Stop alla ricerca per il genocidio”.  Dopo 53 giorni di occupazione ieri  il Senato Accademico  ha bocciato in blocco la mozione presentata dagli studenti, negando ogni possibilità di dialogo. La mozione chiedeva di esprimere  solidarietà per la società civile palestinese e il diseinvestimento da progetti militari.

In una nota gli attivisti commentano: “Il Politecnico, con un investimento di 50 milioni, è partner nella realizzazione della Cittadella dell’Aerospazio, con  Leonardo, la più grande azienda di armi europea. Critici anche gli accordi con  ENI, una delle 30 aziende delle fossile più inquinanti al mondo e il maggiore inquinatore italiano”.

Ragazzo annegato nel laghetto: nello stesso luogo era già morto un altro giovane

Un ragazzo di 17 anni è morto nel pomeriggio di ieri alla Goja del Pis ad Almese (Torino), in Val di Susa, Il giovane è finito sott’acqua in un laghetto, che si forma  ai piedi della cascata di un torrente che si era ingrossato con i recenti temporali che avevano colpito la zona. Alcune persone che erano in gruppo con il 17enne non l’avevano più visto risalire e hanno dato l’allarme. Nel 2018 un ragazzo di 20 anni mori nello stesso posto, mentre girava un video saltando dalla cascata.

A Rochemolles rivive la storica festa di San Pietro

Nella Conca di Bardonecchia tra cultura antica e ricette della tradizione

 

Si è conclusa da pochi giorni l’annuale festa patronale di Rochemolles che ogni volta sa far vivere tante emozioni con i festeggiamenti in onore di San Pietro cui è dedicata l’antichissima parrocchiale che risale al 1300 con riferimenti già dal 1296 ed è monumento nazionale. Una giornata sempre tanto attesa tra tradizioni e storia, in una festa di colori, di sapori e di bellezza. Una ricetta tipica è la torta di San Pietro: una preparazione salata che veniva cucinata nel giorno della solennità del santo apostolo che si festeggia appunto il 29 Giugno e di cui è ben nota la devozione. Era tradizione cuocere la torta nel forno del paese proprio in quel giorno di festa.

Dunque una ricetta anche questa fatta di prodotti locali a base di patate, castagne, fave in un guscio di farina di segale. Oggi Rochemolles è frazione di Bardonecchia ma anticamente era una realtà a sè stante con i suoi prodotti e le sue tradizioni, con il suo governo e le sue leggi. Per il ripieno necessitano 100 gr castagne secche – 100 gr. fave secche – 250 gr. patate di montagna – 30 gr burro – 1 spicchio aglio – 1 rametto di rosmarino e timo – noce moscata, latte, sale fino q.b
Per la pasta – 300 gr. farina di segale – 2 cucchiai olio extra vergine, 1 cucchiaino sale fino + 1 zucchero – 9 gr lievito di birra fresco – acqua q.b.
Per la pasta si procede come per la preparazione di una pasta frolla o sfoglia ma con gli ingredienti sopraccitati.
Per il ripieno si mettono a bagno per 24 ore le castagne e le fave ed in seguito si fanno bollire in acqua salata per circa 2 ore, finchè saranno morbide. A 3/4 di cottura si calano anche le patate a pezzi. A cottura ultimata si riduce il tutto in purea cui si aggiunge il burro fatto leggermente soffriggere prima, con i gusti che verranno tolti. Si aggiunge una grattata di noce moscata e latte q.b. per rendere morbido l’impasto. Unta una teglia la si fodera con metà della pasta di farina di segale che viene quindi riempita con l’impasto e si ricopre con la restante pasta. In forno a 180 ° per 40 min. A cottura ultimata si unge la superficie di burro, si decora con rametti di rosmarino fresco e si serve ! Stupisce l’assenza delle uova nel ripieno. Per gli appassionati di ricette storiche e per chi ama questo luogo meraviglioso è assolutamente da provare.

Patrizia Foresto

Dal Gruppo Facebook ” Bardolovers innamorati di Bardonecchia “, una realtà di oltre 6000 iscritti per gli appassionati della Conca bardonecchiese

Ires, esaminare i dati per programmare il futuro

Esaminare i dati per programmare il futuro.Persone e società il titolo della relazione annuale del 2024 di Ires Istituto Ricerche Economiche Sociali.
Durante l’incontro aperto nel foyer del Teatro Regio dal presidente Michele Rosboch si sono snocciolati non solo numeri ma anche le riflessioni che possono essere utilizzate dagli enti per il miglior funzionamento.Una fotografia che supporta le opportunità che gli enti mettono a disposizione alle persone.

Dopo il saluto della vice presidente della giunta regionale Chiorino, Filomena Greco del Sole 24 ore modera una mattinata piena di spunti e argomenti oltre i dati da leggere ed interpretare per il lavoro degli anni avvenire.

GABRIELLA DAGHERO

Tornano le lezioni della Fondazione SoloPerGian con “Mondo Cocktail”

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A partire da oggi è possibile iscriversi per scoprire il mondo della mixology e vincere una borsa di studio della European Bartender School di Milano

Mombaruzzo, 4 luglio 2024 – Tornano i corsi della Fondazione SoloPerGian, ente no profit delle Distillerie Berta attivo in provincia di Asti che dal 2015 tutela i mestieri tradizionali e dà aiuto concreto ai giovani e ai disoccupati attraverso corsi di avviamento professionale.

Il nuovo ciclo di lezioni ‘Mondo Cocktail’ in collaborazione con la European Bartender School di Milano apre oggi le iscrizioni e rappresenta un’occasione unica per apprendere tutte le sfumature di questa affascinante professione con la partecipazione di bartender, brand ambassador, maître di sala e conoscitori del mondo dei distillati e dei liquori. L’iniziativa è rivolta a 15 persone di età inferiore ai quarant’anni attualmente disoccupate e non prevede alcun costo per i partecipanti. Il corso inizierà ad ottobre 2024 e sarà suddiviso in dieci incontri serali da due ore ciascuno presso l’ex scuola elementare di Casalotto, in provincia di Asti.

Durante le lezioni gli studenti avranno la possibilità di imparare a conoscere ogni alcolico e le relative tecniche di mixology direttamente dalle esperienze dei migliori docenti e professionisti d’Italia, realizzando i cocktail più famosi e di tendenza. Chi parteciperà ad almeno l’80% delle lezioni potrà avere accesso all’esame finale, dove si metterà alla prova davanti alla giuria dei bartender di EBS Milano, partendo da un ingrediente a sorpresa. Al termine del corso, al vincitore verrà assegnata una borsa di studio con alloggio incluso per il prestigioso Corso Barman Internazionale di EBS Milano: quattro settimane di full immersion per cambiare il proprio futuro e diventare un bartender professionista.

Per iscriversi al corso è necessario compilare il form online o mandare una mail con CV e una piccola presentazione a info@solopergian.it entro il 1 ottobre 2024. È richiesto il versamento di una tassa d’iscrizione di 20 €, importo che verrà restituito con la partecipazione ad almeno l’80% delle lezioni.

Link alle iscrizioni: https://www.solopergian.it/corsi/mondo-cocktail/

La ventesima edizione di Torino Spiritualità è un elogio all’imperfezione di matrice kantiana

Da mercoledì  25 a domenica 29 settembre si svolgerà  a Torino la rassegna Torino Spiritualità, ideata e organizzata dal Circolo dei Lettori, e sarà intitolata “Come legni storti. L’imperfezione, l’errore, l’inciampo”. La XX edizione di Torino Spiritualità è  dedicata a una caratteristica molto umana, l’imperfezione. Il filosofo Immanuel Kant, di cui ricorre il trecentesimo anno dalla nascita, definiva l’essere umano un “legno storto” e ne traeva la conclusione che da un essere così tortuoso e complesso non potesse mai nascere qualcosa di diritto.

“Per celebrare degnamente il ventennale di Torino Spiritualità – ha affermato il curatore del festival Armando Buonaiuto – proviamo a incrinare la rotonda perfezione dell’anniversario volgendoci ai nostri errori e inciampi. Per proporre un elogio della fallibilità o comporre un’apologia del fallimento? No. Piuttosto per prendere confidenza con l’imperfezione che siamo e poi cercarne di fare il miglior uso possibile,  anche a rischio di sbagliare”.

Questa XX edizione di Torino Spiritualità si interroga e ragiona sulle imperfezioni, gli errori, gli inciampi, elementi costitutivi della fragilità che ci caratterizza, ma anche indizi della capacità umana di osare l’impenetrabile e giungere a delineare le diverse interpretazioni del mondo o rettificare le idee inadeguate a descriverlo. Ragionare sulla universalità dell’imperfezione e sul nostro essere esposti ad essa è condizione essenziale per aprirsi davvero al ventaglio della vita.

Straordinaria anteprima al teatro Carignano  il 12 settembre per l’apertura di Torino Spiritualità con la lettura de ‘La strada’ di Cormac Mc Carthy interpretata da Luigi Lo Cascio. Mercoledì 25 settembre inaugurazione con il monaco londinese Laurence Freeman, direttore della World Community for Christian meditation. Tra gli ospiti sono annunciati lo psicoanalista Massimo Recalcati, il critico e scrittore Daniel Schreiber, il teologo Vito Mancuso, la linguista Vera Gheno, gli scrittori Vanessa Roghi, Fabio Geda e David Foenkinos, la poetessa Chandra Candiani.

MARA MARTELLOTTA

I cattolici e il Centro

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

Di fronte alla perdurante e strutturale radicalizzazione della lotta politica nel nostro paese con una sinistra – seppur nelle sue multiformi espressioni – tesa ad annientare e a demolire l’avversario/nemico implacabile ed una destra che risponde per le rime, è di tutta evidenza che una presenza politica di centro si impone. A prescindere, com’è altrettanto ovvio, da chi sino ad oggi si è intestato questa causa e poi è miseramente fallito sia sul versante politico e sia, e soprattutto, su quello elettorale. Come le ultime elezioni europee hanno platealmente confermato. Una politica di centro utile ed indispensabile non per riscoprire una categoria politica ma, soprattutto, per difendere e valorizzare la qualità della nostra democrazia.

E, nello specifico, è corretto sottolineare che storicamente nel nostro paese la presenza politica, culturale e anche istituzionale della tradizione del cattolicesimo politico è coincisa con la cultura e la politica di centro. Certo, con molte e diverse sfumature ma, comunque sia, riconducibili all’universo centrista. Un centro e una politica di centro schiettamente democratici, riformisti, plurali e con una spiccata cultura di governo. Distinto e distante da qualsiasi espressione di massimalismo, di estremismo e di radicalismo libertario. Insomma, si potrebbe dire che la cultura di centro si situa agli antipodi dell’attuale corso politico del principale partito della sinistra italiana, cioè il Pd e, specularmente, è quasi alternativo all’identità di una destra che stenta a diventare un vero e proprio partito conservatore espressione della miglior destra europea.

Ed è proprio di fronte a questo scenario, concreto e non politologico, che si richiede una rinnovata presenza politica, culturale ed anche istituzionale di un pensiero di centro. Un pensiero, una tradizione, un metodo ed un progetto che devono trarre dalla cultura del cattolicesimo democratico, popolare e sociale la linfa vitale per ridare nuova cittadinanza al centro. Anche perchè è un dato abbastanza oggettivo rilevare che la presenza, laica e plurale, dei cattolici nella vita pubblica italiana è alquanto marginale per non dire del tutto ininfluente nel contesto contemporaneo. Nel campo della sinistra, sempre più radicale, massimalista e libertaria, è del tutto pleonastica se non addirittura inesistente. È appena sufficiente prendere atto del ruolo che svolgono gli ultimi ‘giapponesi’ dei Popolari in quel partito per rendersene conto. Al di là delle chiacchiere e della comprensibile e del tutto scontata propaganda. Sul versante della destra persistono molti elettori cattolici che optano per quei partiti ma non si registra un ruolo politico concreto del pensiero cattolico nella costruzione del progetto politico dei rispettivi partiti. Sui partiti populisti è del tutto inutile soffermarsi perchè, semplicemente, rispondono a criteri riconducibili all’anti politica e alla demagogia che sono e restano alternativi rispetto alla cultura, ai valori, ai principi e alla tradizione del cattolicesimo politico italiano.

Ecco perchè, se vogliamo ridare uno spazio concreto e coerente ad un centro dinamico, riformista e di governo, questo non può fare a meno dell’apporto e del contributo della cultura dei cattolici italiani. Non per rimarcare una presenza confessionale o, peggio ancora, clericale. Ma, molto più semplicemente, per far sì che il rinnovamento della politica non prescinda dalla presenza di un luogo che storicamente ha sempre rappresentato uno spazio decisivo e qualificante nel sistema politico italiano. Un luogo politico che, ieri come oggi, continua ad individuare nei cattolici e nella cultura che hanno espresso nel corso della storia democratica del nostro paese, un asset costitutivo per la stessa qualità della democrazia italiana.

Giorgio Merlo

Collisioni, il festival dei nuovi linguaggi

Al via COLLISIONI 2024, il festival capace di sintonizzarsi con il pubblico dei giovani e dei giovanissimi, per abbattere le barriere e mettersi in ascolto dei nuovi linguaggi come è sempre stato nello spirito del festival. È questo il senso della 16ª edizione che, da venerdì 5 a sabato 13 luglio, si prepara ad accogliere ad Alba, in piazza Medford, decine di migliaia di spettatori in arrivo da tutta Italia per prendere parte a un grande happening generazionale.

 

Il primo head-liner estivo a cui sarà affidata l’apertura di venerdì 5 luglio in Piazza Medford ad Alba, è il re dell’indie italiana Calcutta con la sua unica data estiva in Piemonte e Liguria. Il cantautore originario di Latina, noto per la sua voce unica e le sue canzoni cariche di emozioni, tornerà a Collisioni per farci ascoltare i brani del suo nuovo disco, “Relax”, uscito il 20 ottobre 2023, oltre ai successi che hanno segnato la sua carriera, per rendere come sempre la nuova edizione del festival indimenticabile.

 

Il live è un trionfo di voci ed emozioni: anche davanti a un pubblico di decine di migliaia di persone, Calcutta riesce a creare intimità con i fan tramite una miscela ammaliante di sicurezza e vulnerabilità, umorismo e sincerità. La potenza della sua voce e la solidità della sua live band, associata a visual di ultima generazione, rendono ogni performance memorabile.

 

Si prosegue sabato 6 luglio con la musica dei Club Dogo. Dopo i 10 sold-out consecutivi al Forum di Milano e la pubblicazione del nuovo album di inediti “Club Dogo” – in poche settimane doppio disco di platino in vetta alle classifi che Fimi – i Dogo faranno tappa ad Alba per la loro unica data in Piemonte portando sul palco di Collisioni vecchi e nuovi successi.

 

A completare la line-up del primo weekend di Collisioni torna domenica 7 luglio la prima Giornata Giovani, un progetto di Collisioni e Banca d’Alba inaugurato nel 2021 che torna per la sua quarta edizione a celebrare la musica e la voglia di stare insieme delle migliaia di ragazzi e ragazze che ogni anno accorrono ad Alba da ogni angolo d’Italia.

Il cast sarà come sempre ricchissimo, con un calendario di ospiti che vanno da Nayt, il raffi nato rapper molisano cresciuto a Roma e apprezzato grazie al suo ultimo album anche dal pubblico americano, Silent Bob, il rapper di Pavia, autore di album come Piove Ancora e Habitat Cielo, Mida, l’artista emerso nella nuova edizione di Amici. Per arrivare all’attesissimo head-liner della giornata, Tedua, senza ombra di dubbio l’artista rivelazione di quest’anno.

 

Il festival conclude sabato 13 luglio con una seconda Giornata Giovani, dedicata ai giovanissimi: una maratona di oltre 5 ore di concerti non stop, con alcuni degli artisti di riferimento della fascia 15-23 anni.

A salire sul palco di Collisioni, il rapper campione di ascolti Capo Plaza per presentare in anteprima al pubblico del festival il suo nuovo attesissimo quarto album, Ferite. Ma anche Anna, regina della Trap italiana. E con lei Artie 5ive, rapper milanese classe 2000 di origini sierraleonesi, con il suo inconfondibile stile infl uenzato dalla scuola Drill di Detroit. Tony Boy, il rapper di Padova classe 1999 segnalato da Rockit come uno dei giovani artisti più interessanti d’Italia, fresco del suo 4° album in studio “Nostalgia” (Export). E Paky, rapper di Secondigliano trasferitosi a Rozzano all’età di dieci anni, arrivato al primo disco di platino con il singolo “Rozzi”.

 

«Si conclude con questa edizione – racconta Filippo Taricco, Direttore artistico di Collisioni – un intenso ed emozionante triennio di Collisioni interamente dedicato alla cultura giovanile, nato allo scopo di aprire un dialogo con coloro che fruiranno il festival nei prossimi dieci anni. Un percorso servito in primo luogo a sfatare il mito che dopo la pandemia e la morte del rock, i giovani siano semplici consumatori di spazzatura senza cultura musicale. Ma anche una strada che ci è servita a comprendere meglio la silenziosa guerra dei mondi che si sta consumando tra fi gli e genitori, in un contesto in cui il confl itto generazionale sembra sopito e i genitori appaiono come migliori amici dei fi gli, ma dove in realtà la cultura e la musica dei ragazzi ci terrorizzano e ci destabilizzano nei nostri pregiudizi più profondi, ricordandoci l’importanza di mantenere vivo un dialogo e di non chiuderci nel fortino delle nostre certezze per evitare il confronto. È per questo che oggi in conferenza abbiamo deciso di dare la parola ai ragazzi del Progetto Giovani».

 

«Anche quest’anno Collisioni si conferma un evento di grande livello – sottolinea Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte – capace di parlare ai giovani, di coinvolgerli e di essere attrattivo per il grande pubblico, senza rinunciare alla sua forte connotazione territoriale di un festival nato per promuovere la musica, ma anche le eccellenze del nostro territorio e della sua unicità. Un evento diventato irrinunciabile nel calendario dell’estate di cui il Piemonte è molto orgoglioso».

 

«Collisioni in questi anni è diventato un punto di riferimento per la programmazione degli eventi albesi e non solo, il Festival AgriRock è da molti anni un’istituzione della musica, della cultura e dell’intrattenimento nelle Langhe. Il parterre di ospiti testimonia il prestigio di Alba e di Collisioni; in qualità di Sindaco neo eletto desidero ringraziare la direzione artistica e la passata amministrazione per il lavoro di programmazione messo in campo. Un grande evento per gli albesi, capace di attrarre persone da tutta Italia. Non vediamo l’ora di goderci i concerti di quest’anno e siamo sicuri che saranno un successo», afferma Alberto Gatto, Sindaco di Alba. 

 

 

I biglietti di Collisioni sono disponibili online su Ticketone e sugli altri circuiti o presso i punti vendita autorizzati.