ilTorinese

Le Icone di Stile Torinesi. Chi Sono e Perché Sono Importanti

/

SCOPRI – TO    ALLA SCOPERTA DI TORINO

.
Torino, con il suo fascino discreto e il suo legame indissolubile con la storia e l’innovazione, è stata la culla di molte figure che hanno plasmato il concetto di “stile”. Le icone torinesi hanno rappresentato molto più che moda; esse hanno incarnato l’eleganza, l’ingegno e il gusto e questa qualità definiscono il capoluogo piemontese. Attraverso epoche diverse, alcune personalità hanno segnato la cultura e lo stile di Torino, diventando veri e propri simboli di una città che sa distinguersi senza ostentazioni.
.
Gianni Agnelli e La Classe Discreta del Potere.
Uno dei nomi che più risuona quando si parla di Torino e di stile è quello di Gianni Agnelli, l’Avvocato. Agnelli ha rappresentato non solo il potere e il successo economico, ma anche un modello di eleganza senza tempo. La sua capacità di abbinare abiti classici a dettagli unici, come l’orologio sopra il polsino della camicia, ha ridefinito il concetto di abbigliamento formale maschile. Per Agnelli, ogni dettaglio contava e ogni scelta stilistica era una dichiarazione di indipendenza. Non si trattava solo di apparire impeccabile, ma di esprimere la sua personalità attraverso uno stile inimitabile che continua a essere fonte d’ispirazione per uomini di ogni generazione. La sua influenza non si limitava all’Italia: l’Avvocato è stato riconosciuto come un’icona internazionale, dimostrando che il gusto torinese può essere universale.
.
La Regina Margherita.
Prima ancora di Gianni Agnelli, Torino aveva già una figura iconica legata alla moda e allo stile: la Regina Margherita.
La prima Regina d’Italia ha portato la sua raffinatezza e il suo amore per l’arte e la cultura nella corte torinese, trasformando il Palazzo Reale in un centro di eleganza e innovazione. Nota per il suo gusto impeccabile, la Regina Margherita ha reso popolari tessuti pregiati, gioielli opulenti e uno stile che combinava elementi tradizionali con influenze internazionali. Il suo ruolo nella promozione delle arti e della moda in Piemonte è stato cruciale, contribuendo a posizionare Torino come un centro di creatività e stile già nel XIX secolo. Ancora oggi il suo nome evoca un’immagine di eleganza regale che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della città.
.
Donne e Stile: L’Eleganza Femminile Torinese
.
Eleonora Duse.
Molte donne torinesi hanno lasciato il segno nel mondo dello stile. Attrici come Eleonora Duse, nata a pochi passi da Torino, ha rappresentato l’eleganza e il carisma italiano a livello internazionale. La sua capacità di portare emozione e profondità nei suoi ruoli ha influenzato il modo in cui la femminilità e la moda sono state percepite nel mondo del teatro e oltre.
.
Rita Pavone.
Anche la cantante e attrice torinese Rita Pavone, con il suo stile unico e audace, ha incarnato lo spirito innovativo e la creatività della città negli anni Sessanta, diventando un simbolo della rivoluzione culturale e stilistica dell’epoca.
.
Torino è anche la patria di molte personalità moderne che continuano a rappresentare lo stile torinese. Tra queste, spiccano artisti, designer e personaggi pubblici che hanno saputo reinterpretare il concetto di eleganza. Il mondo della moda contemporanea torinese è stato influenzato da stilisti emergenti che hanno trovato nella città un terreno fertile per la loro creatività. Alcuni di loro hanno portato il Made in Italy torinese a livelli internazionali, mescolando tradizione e modernità in modi unici. Torino è anche il palcoscenico di eventi come la Torino Fashion Week, che ha dato voce a giovani talenti locali e internazionali, contribuendo a consolidare l’immagine della città come hub creativo.
.
Torino Oggi: Eleganza e Sostenibilità per il Futuro.
Oggi, la città continua a essere un punto di riferimento per il mondo dello stile. Torino ospita designer che combinano sostenibilità e innovazione, rispecchiando i valori moderni senza perdere di vista l’eredità storica. Boutique nascoste, atelier artigianali e giovani marchi stanno ridefinendo l’estetica torinese, portandola verso un futuro in cui la tradizione si fonde con la modernità. Personalità influenti, come designer emergenti e influencer locali, stanno usando i social media per raccontare la loro visione dello stile torinese a un pubblico globale.
Torino, quindi, non è solo una città ricca di storia e cultura, ma anche un simbolo di stile che continua a evolversi. Dalle icone storiche come Gianni Agnelli e la regina Margherita, fino alle nuove generazioni di creativi, Torino ha sempre saputo esprimere un’eleganza discreta ma potente, capace di influenzare il mondo ben oltre i confini del Piemonte rappresentando al meglio il carattere e la qualità dalla sua gente.
.
Noemi Gariano

“New Color Lights”, la mostra di abiti realizzati con lo storico “tessuto bandera”

Dalla torinese “Accademia Albertina di Belle Arti” approda al chierese “Museo del Tessile” 

Da sabato 1° a sabato 15 febbraio

Chieri (Torino)

“Nuove Luci Colorate”, in inglese (che fa sempre più fine) “New Color Lights”: si intitola così – e c’è una giusta ragione relativa ai colori utilizzati – la mostra, a ingresso libero, ospitata nella sala polifunzionale del “Museo del Tessile” di Chieri da sabato 1° a sabato 15 febbraio.

Frutto della collaborazione tral'”Accademia Albertina di Belle Arti” e la “Fondazione Chierese per il Tessile”,curata da Vincenzo CarusoValentina Rotundo e Melanie Zefferino, la rassegna arriva nella collinare “Città delle Cento Torri” dopo essere già stata ospitata dal 19 dicembre al 26 gennaio all'”Accademia Albertina di Belle Arti” di Torino ed è un “progetto didattico – espostivo” checomprende 14 abiti realizzati impiegando il cosiddetto “tessuto bandera”, tessuto di fibre naturali (cotone o lino) dalla trama regolare e di antica tradizione torinese. Pesante e resistente, il tessuto fu infatti molto utilizzato dalle corti piemontesi a partire dal XVIII secolo, prodotto nei colori limitati dei bianchi ed ècru, e decorato in allora con ricami a soggetto floreale, detti appunto ancora oggi “ricami bandera”.

14 abiti esposti sono stati realizzati da: Michelle VecchioSofia CrepaldiMarco FiananeseGiulia RinaudiMatilde MilanoYu Yihan, e Zhou Yayin. Ma la realizzazione dell’intero progetto interdisciplinare ha visto coinvolti ben 40 studenti del Corso Biennale di “Progettazione Artistica per l’Impresa”, indirizzo “Fashion Design”, con “l’obiettivo di mettere in atto una sperimentazione di ricerca nell’universo moda per una nuova visione sostenibile”, promossa dall'”Accademia” subalpina presieduta da Paola Gribaudo e diretta da Salvo Bitonti.

Al “Museo del Tessile” di via Santa Clara, a Chieri, sarà possibile ammirare una “capsule collection” di abiti a trapezio, dalla caratteristica forma ad “A”, icona del guardaroba anni Sessanta, abito evergreen ideato dal mitico Yves Saint Laurent, il primo creatore di moda vivente a godere, nel 1980, di una grande retrospettiva del suo lavoro al “Metropolitan Museum” di New York.

Sul “bianco ottico” di questo tessuto in puro cotone, prodotto dalla “Pertile srl” con certificazione “GOTS – Global Organic Textile Standard” (il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di abiti e prodotti tessili, realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica, come il cotone e la lana), si innestano gli inserti della stessa stoffa tinta con coloranti naturali nei sette colori dell’arcobaleno, usando tecniche che gli studenti hanno sperimentato nel corso di un workshop al “Museo del Tessile” di Chieri. E, per completare l’opera davvero eseguita mettendo insieme più mani più competenze e più tecniche, gli allievi della scuola di “Cinema, fotografia e audiovisivo” diretti da Fabio Amerio, hanno documentato il work-in-progress del progetto e curato lo shooting fotografico, al quale hanno collaborato anche gli studenti del corso di “Trucco e maschera teatrale” guidato da Arminda Falcione. Gli esiti di questa progettazione artistica “multanime”, ovvero gli abiti e gli elaborati visivi, sono ora esposti in una sorta di mostra “di restituzione”. Che concretamente rivela “le qualità di un’iniziativa tesa a rispondere nei fatti alle istanze per il raggiungimento di obiettivi chiave (SDG – Sustainable Development Goals) dell”Agenda 2030 – ONU’ in termini di sostenibilità dei processi, rispetto dell’ambiente, educazione di qualità, lavoro dignitoso e creativo”.

L’esposizione ha ricevuto il patrocinio della “Città Metropolitana di Torino” e della “Città di Chieri”.

g. m.

“New Color Lights”

“Museo del Tessile”, via Santa Clara 6-10, Chieri (Torino); www.fmtessilchieri.org o www.albertina.academy

Dal 1° al 15 febbraio

Orari: merc. e sab. 15/18; mart. 10/12

Nelle foto: Alcune immagini dello “Shooting” fotografico di abiti in “Rosa”, “Giallo” e “Viola”

Alle Gallerie d’Italia  una mostra dedicata a “Olivo Barbieri Spazi Altri” 

 

 

Intesa Sanpaolo presenterà al pubblico dal 20 febbraio al 7 settembre 2025 presso le Gallerie d’Italia di Torino una mostra dedicata a “Olivo Barbieri. Spazi altri”, a cura di Corrado Benigni. Si tratta di uno sguardo sulla Cina attraverso le immagini del grande fotografo Olivo Barbieri, realizzate in un arco temporale di trent’anni, che colgono la polarità e i contrasti di un Paese che oscilla tra nette antitesi, frenesia e vuoto, postmodernità e arcaico. Dualismo che caratterizza la stessa arte di Barbieri, uno dei fotografi italiani più innovativi e originali, le cui immagini oscillano tra vero e rappresentazione del vero, tra mondo immaginario e mondo riprodotto.

Non mi ha mai interessato la fotografia, ma le immagini. Credo che il mio lavoro inizi laddove finisce la fotografia” ha affermato Olivo Barbieri.

Fotografie illustrano il percorso artistico dell’artista che, tramite esse, mette in crisi le consuete modalità di rappresentazione per dare vita a nuove narrazioni attraverso esperimenti percettivi continui e incessanti. L’espediente visivo, che sia l’alterazione coloristica dell’illuminazione artificiale, le sfocature della scena o la sovraesposizione, l’uso del rendering, non è mai fine a se stesso.

 

Mara Martellotta

Fdi, Ospedale di Briançon: Binzoni incontra gli assessori Riboldi e Marrone

Si è svolto  in Regione Piemonte, l’incontro tra il vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Alessandra Binzoni e gli assessori alla Sanità, Federico Riboldi e alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone.

Si tratta di una ulteriore tappa favorevole successiva al voto unanime espresso dal Consiglio Regionale, lo scorso 11 dicembre 2024, a favore dell’odg riguardante l’ospedale di Briançon ed il rafforzamento della Cooperazione Sanitaria Trasnforntaliera tra Italia e Francia.

Sono molto soddisfatta – dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo Fdi in Consiglio Regionale – per l’attenzione e l’apertura dimostrata dagli assessori Riboldi e Marrone, su un argomento così importante. Ho avuto da loro rassicurazione di un impegno a favore delle popolazioni che vivono nelle aree transfrotaliere e di chi, per ragioni lavorative o turistiche, frequenta le località sciistiche presenti in quei territori.

Continuerò a collaborare con gli assessori Riboldi e Marrone – prosegue Binzoniaffinché si arrivi a nuovi accordi bilaterali con la regione PACA e con il governo francese in modo da garantire la collaborazione con l’ospedale di Briançon. È necessario che ci sia un presidio sul territorio a favore soprattutto delle fasce deboli: dai neonati alle donne in attesa, dagli anziani ai malati cronici oggi costretti, ad esempio i dializzati, ad affrontare lunghe trasferte. Il nostro impegno, per chi vive nella Alta Val Chisone e Alta Val Susa, non si limita all’ospedale di Briançon, intendiamo lavorare anche al potenziamento delle strutture sanitarie, degli stessi territori, presenti sul territorio italiano”.

La Sanità e le Politiche Sociali sono fondamentali ma credo, e su questo continuerò ad impegnarmi, sia utile lavorare a sostegno di ogni possibile cooperazione transfrontaliera che possa migliorare la vita dei cittadini e così contrastare lo spopolamento delle terre di montagna” ha concluso il vice Capogruppo Binzoni.

Campagna Amica di Leini, Coldiretti e Comune rinnovano l’accordo

Coldiretti Torino, attraverso l’associazione Agrimercato, e il Comune di Leini hanno rinnovato l’accordo per lo svolgimento del mercato dei produttori di Campagna Amica. Il mercato è garantito per altri 6 anni, fino al 31 dicembre 2030.

Il mercato contadino si tiene tutti i martedì pomeriggio dalle 14:30 alle 19:00 in piazza 1° Maggio e offre molti alimentari che fanno parte della comune spesa settimanale. I banchi sono gestiti dalle aziende agricole che, in questo modo, portano i propri prodotti in vendita diretta senza subire i prezzi imposti da grossisti e grande distribuzione. La location di piazza 1° Maggio è situata in un crocevia di strade nella zona centrale di Leini con un ampio parcheggio a disposizione.

«Per il nostro Comune – osserva l’assessora al commercio e agricoltura di Leini, Maria Grazia Lico – il mercato dei produttori agricoli del martedì completa l’offerta commerciale con prodotti freschissimi a Km Zero. L’orario pomeridiano permette una spesa di prodotti freschi durante il rientro a casa dopo il lavoro o dopo essere appena passati a prendere i bambini a scuola».

«Il territorio di Leini mantiene una forte presenza agricola che vogliamo valorizzare anche con esperienze come questa del mercato dei produttori di Campagna Amica – sottolinea il sindaco Luca Torella – Pensiamo che il mercato aiuti anche fare crescere la consapevolezza della qualità prodotta dai nostri agricoltori».

Per Campagna Amica Torino anche il mercato di Leini ha un’importanza strategica. «Per la sua posizione in un Comune importante molto servito da centri commerciali – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, il leinicese Bruno Mecca Cici – il mercato di Leini ci permette di intercettare quei consumatori che non vogliono dipendere soltanto dalla grande distribuzione per le proprie scelte alimentari. Ma il mercato dei nostri produttori è anche il luogo ideale non solo per fare la spesa di prodotti di alta qualità ma anche per comprendere meglio le tecniche di coltivazione, allevamento e trasformazione ascoltando chi produce. Possiamo dire che il mercato di Campagna Amica è anche un luogo dove viene soddisfatto il bisogno di consapevolezza alimentare».

Casa, Tovaglieri: Salis in commissione speciale UE, Lega difenderà proprietari

 “Difendere i proprietari di casa penalizzati dalle misure green di Bruxelles e tutte le persone oneste private del diritto all’assegnazione regolare di un alloggio a causa delle occupazioni abusive. Sarà questo l’impegno della Lega nella nuova commissione sulla Casa del Parlamento europeo, che si è insediata oggi a Bruxelles per affrontare l’emergenza abitativa in Europa. Ci opporremo con forza alla politica pro-occupazioni promossa da Ilaria Salis che, incredibilmente, siede nella stessa commissione, e smonteremo l’ipocrisia di chi si professa paladina dei più deboli, ma porta avanti un’agenda che colpisce proprio le categorie più disagiate e i cittadini onesti. Non solo con le occupazioni abusive e violente, che hanno un costo economico e sociale altissimo, ma anche con la difesa delle misure ideologiche sugli edifici, come la direttiva Casa Green, destinata a disintegrare il valore degli immobili dei tantissimi proprietari che non possono permettersi le costose ristrutturazioni decise da Bruxelles”.
Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della commissione speciale sull’emergenza abitativa nell’UE.

A Saluzzo è ormai “countdown” per il 97° Carnevale

Nell’antica “Capitale del Marchesato”, tutto è pronto per la “Gran Baldoria”, mentre si attende con curiosità il nome della nuova Castellana

Da domenica 2 febbraio a lunedì 3 marzo

Saluzzo (Cuneo)

I motori sono, da giorni, ben accesi per uno storico “Carnevale” giunto ormai al suo 97° compleanno. E il via è nell’aria. Aria di Festa e “Gran Baldoria”. Date, programmi e protagonisti del “97° Carnevale Città Saluzzo” – “8° degli Oratori della Diocesi di Saluzzo” e  “7° delle 2 Province” – sono stati svelati nei giorni scorsi, nel corso della conferenza stampa indetta dalla “Fondazione Amleto Bertoni” nella locale “Sala degli Specchi” de “Il Quartiere”.

Il primo grande appuntamento sarà domenica 2 febbraio, alle 10, presso il “Palazzo Comunale” di Saluzzo, in via Macallè. Lì si svolgerà, infatti, dal balcone di “Palazzo Civico”, la “presentazione ufficiale”, con annessa “consegna delle chiavi” della città, della nuova “Castellana”, accompagnata dall’immancabile “Ciaferlin”, dalle “Damigelle” e dai “Ciaferlinot”. A seguire, sempre domenica 2 febbraio, si scenderà in piazza e per le strade per presentare le “Maschere” e brindare con loro. Confermatissima e persino rinnovata, anche quest’anno, la liaison col “71° Carnevale della Città di Rivoli”, dove, sabato 1 febbraio, dalle 15è in programma l’investitura del “Conte Verde” e della “Contessa”.

Per maggiori informazioni sugli appuntamenti scrivere a info@fondazionebertoni.it

Tre le principali novità di quest’anno, che, innanzi tutto, porta con sé due nuove maschere, la “Castellana” e il “Ciaferlin”, con passaggio del testimone, dopo sette anni di attiva collaborazione, da Aurelio Seimandi a Beppe Roatta accompagnato dai “Ciaferlinot”Ezio Rosso e Sebastiano Testa. Entra poi a far parte del circuito del “Carnevale delle due Province” anche la “Città di Nichelino” con la sua sfilata. E il “circuito immaginario”, dalle “Città di Rivoli” e “Saluzzo” (2018), quest’anno andrà, sicuramente, ad ingrandirsi “ribadendo la bontà di un’idea nata dalla consapevolezza che, insieme, si possono raggiungere più importanti risultati”.

NichelinoPiobesi T.sePineroloLuserna San GiovanniRacconigiCentallo/FossanoVillafallettoScalenghe: questi i Paesi che prepareranno gli 8 “carri” che le Giurie dovranno valutare nella “grande sfilata saluzzese”, mentre Verzuolo e Saluzzo (Oratorio “Don Bosco”) confermano il loro impegno con i “carri” dell’Oratorio ad aprire la sfilata cittadina.

Questo in sintesi il programma stilato in agenda. Dopo la presentazione della nuova “Castellana” di domenica 2 febbraio (e a seguire la camminata per le vie cittadine con le “maschere), nello stesso giorno (ore 9 – 18) si aprirà presso “Il Quartiere” il “Mercantico”, dove poter visitare la tradizionale “Mostra degli Abiti delle Castellane”Domenica 16 febbraio, prima grande sfilata a Nichelino, per il 9° “Carnevale della Città di Nichelino”.

Sabato 22 febbraio, la festa entrerà nel vivo: alle ore 20polenta e “Gran Ballo” serale al “Pala CRS” con la musica dell’“Orchestra Aurelio Seimandi”. A seguire, domenica 23 febbraiodalle ore 14, è in programma l’8° “Carnevale degli Oratori” e, in contemporanea, a Rivoli, si terrà la “sfilata” del locale “71° Carnevale”Sabato 1° marzo, a Saluzzo, (ore 10) in piazza Cavour – Ala di Ferro, tutti a tavola con l’immancabile “Colazione di Ciaferlin” e in serata “sfilata notturna” del 10° Carnevale della “Città di Barge”. Il giorno seguente, domenica 2 marzo (ore 14) sarà finalmente il tempo, per le vie del Centro Cittadino, della “grande sfilata” del 97° Carnevale “Città di Saluzzo”.

Si chiude, lunedì 3 marzo (ore 15), con il “Ballo dei Bambini” e (ore 22) il “grande veglione dedicato ai giovani” al “Pala CRS” di Saluzzo (via Don Giacomo Soleri, 16) con le “maschere” degli “Amis del Carlevè”.

Dicono i responsabili della “Fondazione Amleto Bertoni“Il 2024 è stato l’anno della consacrazione della ‘grande’ sfilata, riconosciuta ‘sfilata storica’ dal ‘Ministero della cultura’ e da esso sostenuta in misura ancora più importante. Soprattutto, è stato l’ultimo anno sotto la guida del Segretario Romano Boglio – grande artefice del Carnevale saluzzese – e di persone che per anni si sono impegnate per la buona riuscita dell’evento. Oggi  prende il testimone un nuovo CDA che da subito si è messo in moto e al lavoro. Con una parata di 10 carri ed una grandissima festa di piazza, siamo sicuri di ripartire esattamente da dove si era giunti l’anno scorso e, ancora una volta, proveremo a fare un passo in avanti per migliorare sempre di più le proposte. Con i carri, con i bimbi, con le bellissime maschere coloreremo le nostre giornate”. E dunque: “Che Carnevale sia!”.

Per info: “Fondazione Amleto Bertoni”, piazza Montebello 1, Saluzzo (Cuneo); tel. 0175/43527 www.fondazionebertoni.it

g.m.

Nelle foto: il Carnevale,  Manifesto degli appuntamenti di quest’anno, conferenza stampa di presentazione del “Carnevale” con il passaggio di consegne i “Ciaferlin” Aurelio Seimandi (secondo da sinistra) e Beppe Roatta (quarto da sinistra).

“Mani che Pensano”, eccellenza e umanità nella professione infermieristica

È tutto pronto per la nuova edizione di “Mani che Pensano”, il prestigioso riconoscimento che celebra competenze, impegno e professionalità nella professione infermieristica. L’evento, organizzato dalla Consulta Giovani di OPI Torino in collaborazione con il consiglio direttivo di OPI, si terrà il 18 febbraio 2025 alle ore 17 nella sede dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Torino in via Stellone 5. Parteciperanno l’Assessore alla Sanità Regionale Federico Riboldi e Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali e Salute. Sono in attesa di conferma Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Stefano Lorusso, Sindaco di Torino e della Città Metropolitana. Fin dalla sua istituzione, il premio “Mani che Pensano” si è posto l’obiettivo di valorizzare gli infermieri che con passione e dedizione hanno conseguito a migliorare l’immagine della professione nella società e nella comunità scientifica. Competenze innovative, visione orientata al miglioramento e umanità sono i valori chiave che guidano la selezione dei candidati.

“Il Premio è un momento di celebrazione per tutta la nostra comunità professionale – afferma Ivan Bufalo, Presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Torino – riconoscere il lavoro di eccellenza dei nostri infermieri significa anche valorizzare il fuoco fondamentale che svolgono per la salute pubblica”.

Ilaria Carbonero, coordinatrice della Consulta Giovani OPI Torino, aggiunge: “ Questa iniziativa è nata per mettere in luce l’impegno e l’umanità degli infermieri che lavorano con passione ogni giorno per il benessere delle persone. “Mani che Pensano” celebra l’essenza della nostra professione, l’unione tra mente e cuore”.

Dal 2019 “Mani che Pensano” ha premiato numerosi professionisti che hanno saputo distinguersi per il loro contributo alla crescita della professione Infermieristica. Tra i vincitori delle precedenti edizioni figurano nel 2019 Giuseppe Marmo, che ha visto il primo Master in Infermieristica di salute mentale e delle dipendenze a Torino, Christian Foti, 2020, premiato per il suo lavoro nel settore socio-sanitario e per la sua attività di cooperazione internazionale allo sviluppo, Valerio Di Monte, 2021, docente e autore insignito per il suo contributo alla ricerca storica sull’assistenza Infermieristica moderna, Alessio Rizzo, 2022, infermiere case manager e coordinatore della Consulta Giovani OPI Torino, premiato per il suo impegno nella formazione e nei progetto innovativi e, nel 2023, Francesco Barbero, protagonista nella gestione delle emergenze sanitarie e nella promozione della salute pubblica in Italia e all’estero. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 12 candidati distintisi per le loro iniziative innovative e per una visione orientata alla crescita del sistema sanitario. Quest’anno, oltre al riconoscimento principale, verranno introdotte nuove categorie che valorizzano diversi ambiti della professione Infermieristica. Tra le novità il Premio prevede il riconoscimento di aree specifiche, come l’impatto sulla professione e sulla società, innovazione e cambiamento, risonanza e impatto mediatico, responsabilità sociale, leadership e orientamento professionale.

 

Mara Martellotta

Il MAUTO presenta il programma 2025 e la nuova mostra delle auto giocattolo di Robert Kuśmirowski

Storia, design, arte e futuro sono i grandi temi che guideranno la programmazione per il 2025 del MAUTO (Museo Nazionale dell’Automobile), per offrire a un pubblico sempre più grande e numeroso un racconto dell’automobile innovativo e attuale, oltre a rafforzare una rete di istituzioni e aziende interessate ai linguaggi della contemporaneità. Il MAUTO presenta il programma culturale 2025, anno in cui intende consolidare gli importanti risultati raggiunti nel 2024 in termini di visitatori, visibilità e ampliamento degli ambiti di attività e ricerca. Nel luglio 2023 il MAUTO celebrava i 90 anni del Museo, e in quell’occasione si inaugurata sotto la direzione di Lorenza Bravetta una nuova strategia che ha visto l’automobile in vari settori della cultura. Il risultato è stato eccellente in termini di pubblico, con un aumento di visitatori del 27% registrato nel 2024 rispetto al 2023, e del 62% rispetto al 2022, con complessivamente 400 mila visitatori. Tra gli obiettivi del Museo vi è l’incremento della presenza sul territorio e l’apertura a nuovi pubblici attraverso una diversificata serie di azioni di valorizzazione dello straordinario patrimonio conservato, e la produzione di contenuti inediti in grado di comunicare i linguaggi della contemporaneità. I quattro filoni tematici che animano il programma 2025 del MAUTO sono storia, design, arte e futuro. Il MAUTO si articola in due sedi: il Museo Nazionale dell’Automobile e il Centro Storico FIAT. Le attività includono mostre, site specific, appuntamenti culturali, attività di ricerca, interventi di restauro, workshop e proposte educative che, insieme, contribuiscono a creare un racconto articolato e trasversale dell’automobile e della sua storia. Si tratta di una narrazione declinata per i diversi pubblici al quale il Museo si rivolge, con l’obiettivo di renderlo un luogo accessibile e inclusivo che promuove la diversità e la sostenibilità, e che opera con la partecipazione della comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, la riflessione e la condivisione di conoscenze.

“La crescita dei numeri in questo biennio è propulsiva – spiega Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO – è l’effetto della svolta impressa al MAUTO dall’articolato programma multiculturale costruito per i 90 anni, insieme alle istituzioni museali torinesi. Questa nuova offerta è il ripensamento dell’idea stessa di automobile attraverso l’inclusione programmatica dei molti valori culturali da essa veicolati e rappresentati. Abbiamo declinato la presenza pervasiva dell’auto nella musica pop come nella narrativa, veicolo di esperienze concettuali come per Chironi ieri o Kuśmirowski oggi, di cui è stata inaugurata nella giornata di giovedi 30 gennaio la mostra ‘C/Art-l’arte di giocare con l’automobile’ dedicata al collezionismo delle auto giocattolo, di storie visive e industriali dell’Italia del Novecento come per ‘125 volte FIAT’. Questa mostra mi porta a richiamare lo sdoppiamento del programma tra due sedi, il MAUTO e il Centro FIAT, per sua natura luogo di memoria e archivio quindi avviato a essere polo di studi e ricerche. Segnalo anche l’attivazione di diversi programmi con altre istituzioni in Europa e nel mondo globale, e nel non luogo del metaverso, che vede l’auto italiana e non solo come valore riconosciuto. Il nostro focus è il dialogo con altre culture, e i risultati sono la conseguenza”.

Il progetto di divulgazione del patrimonio culturale che il Museo conserva, reso possibile grazie alla collaborazione di altri enti culturali, scuole, istituti di ricerca di alta formazione in Italia e all’estero, oltre che di costante collaborazione con quelle aziende che hanno scelto di condividere il programma. I traguardi raggiunti nel 2024, e la progettazione delle attività 2025, sono il risultato di un impegno corale, portato avanti da una squadra di persone altamente qualificate e sempre più numerose. Al gruppo di lavoro si sono aggiunti recentemente tre curatori esterni che, con Ilaria Pani e Davide Lorenzoni, responsabili rispettivamente di archivi-centro di documentazione e del Centro di conservazione e restauro, hanno contribuito a definire le linee guida delle rispettive aree di competenza, valutandone la coerenza rispetto alla missione del Museo: Maurizio Arnone, head of future cities & communities research domain di Fondazione Links e curatore per il MAUTO del settore Future Mobility; Silvia Baruffaldi, direttore responsabile di Auto e Design e curatrice del settore Design e Gianluigi Recuperati, scrittore e curatore di Public Program e Progetti Speciali.

“Il 2025 sarà un anno di numerosi cantieri – afferma il direttore del MAUTO Lorenza Bravetta – il percorso espositivo si arricchirà infatti del progetto Future Mobility, a cura di Maurizio Arnone, e a giugno del nuovo spazio Design curato da Silvia Baruffaldi. Lo spazio di cui è responsabile Gianluigi Recuperati, del Public Program e Progetti Speciali, includerà una programmazione e trimestrale di opere di videoartisti come Chris Burden e, il 25 maggio prossimo, la musica di Luciano Chessa che sarà una riflessione sul sound del Grand Prix di Monaco di Formula 1”.

Proseguirà nel 2025 l’importante progetto di restauro sulla carrozza di Bordino, condotto all’interno degli spazi espositivi nell’ottica di preservare un unicum del patrimonio culturale italiano, generando lavoro qualificato e restituendo una parte di storia del territorio e della comunità. Oltre a questo intervento di restauro on site, il Centro di Conservazione e Restauro organizzerà la seconda edizione della Winter School, realizzato in collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e finalizzata da formazione di personale specializzato nel settore del restauro delle automobili d’epoca. Le attività di divulgazione al pubblico e le visite guidate a cura del Conservatore saranno occasioni uniche per scoprire i gioielli della collezione, per approfondire aspetti tecnici e per conoscere più da vicino l’evoluzione dell’ingegneria automobilistica. Si tratta di progetti che combinando manutenzione e valorizzazione riflettono l’impegno del Museo nel preservare e raccontare il patrimonio storico dell’automobile, rendendolo accessibile e vivo per il pubblico contemporaneo.

Il percorso espositivo si arricchisce di tre nuove sezioni dedicate all’automobile d’artista, al futuro e al design. La prima presenterà opere di autori che hanno lavorato con l’automobile, attestandosi la centralità e pregnanza nella riflessione e artistica contemporanea a partire dalla Fiat 127 camaleonte di Cristian Chironi, accompagnata da composizioni realizzate ad hoc per il progetto da musicisti e compositori del calibro di Marino Formenti e Paolo Fresu, e dall’opera The Velocity of Thought, progettata e realizzata nel 1976 dall’artista Paul Etienne Lincoln; la sezione Future Mobility si sviluppa su più sale interattive e dinamiche per offrire spunti e riflessioni sul futuro della mobilità in chiave sostenibile presentando contenuti immersivi in continua evoluzione e un susseguirsi di prototipi frutto della ricerca. Alla sezione Design sarà invece dedicato un significativo ampliamento e un aggiornamento nei contenuti e nell’approccio, applicando un punto di vista più contemporaneo e completo, per restituire la storia e la centralità dei processi creativi e della progettazione automobilistica.

Due prossime mostre saranno saranno quella sull’inedita figura del pilota biellese Carlo Felice Trossi, a cura di Giordano Bruno Guerri e una esposizione sulla figura di Marcello Gandini in collaborazione con il QAM Qatar Art Museum e l’Università delle Arti del Qatar.

 

Mara Martellotta