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“Youth Climate Action”, un bando per promuovere azioni dei giovani a favore del clima

È stato pubblicato sul sito della Città il secondo bando attraverso il quale giovani torinesi potranno accedere a contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti che contribuiscano alla lotta al cambiamento climatico.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma Youth Climate Action Fund –  Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani, istituito dalla Bloomberg Philanthropies in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG) e il Bloomberg Center for Public Innovation (BCPI) della Johns Hopkins University, finanziariamente sponsorizzato da Rockefeller Philanthropy Advisors (RPA), che ha scelto Torino, insieme ad altre città di tutto il mondo, per fornire assistenza tecnica e finanziamenti a giovani cittadini che abbiamo a cuore le tematiche ambientali.

Nella prima fase del programma, la Città di Torino ha ricevuto 50mila dollari attraverso i quali ha finanziato 11 progetti, proposti e realizzati da oltre 110 studenti e studentesse provenienti da 8 diversi istituti superiori dell’area metropolitana.

In questa seconda fase, il programma mette a disposizione di più di 90 città in 5 continenti il doppio della somma, 100mila dollari, sempre per finanziare iniziative sul contrasto al cambiamento climatico guidate da giovani. Con il doppio dei fondi e un anno di esperienza, il secondo bando offrirà l’opportunità di approfondire la collaborazione e sostenere progetti di maggiore impatto.

”Le giovani generazioni – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – sono il futuro e hanno a cuore quella che è una delle grandi emergenze del nostro tempo, quella ambientale. Per questo siamo davvero contenti di essere stati scelti dalla fondazione Bloomberg per entrare a far parte di questo programma che, già nella sua prima fase, ha visto una partecipazione attiva e propositiva. Siamo certi che il contributo che arriverà da questi progetti sarà fondamentale nella strada verso la transizione ecologica che abbiamo intrapreso”.

La partecipazione al bando è aperta a associazioni, enti del terzo settore, incubatori, in rappresentanza di gruppi composti da almeno 3 giovani tra i 15 e i 24 anni. Le proposte progettuali dovranno pervenire entro le ore 12 dell’11 aprile e potranno indirizzarsi sui quattro pilastri già individuati dal Climate City Contract della Città: mobilità e trasporti, gestione dei rifiuti ed economia circolare, sistemi energetici, infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla natura. A titolo di esempio, i progetti potranno riguardare azioni di comunicazione, di sensibilizzazione o formative; ma anche installazioni artistiche, soluzioni digitali, applicazioni sperimentali o interventi green. Le proposte saranno valutate in ragione di criteri che tengano conto della fattibilità tecnica, dell’innovatività e creatività, dei tempi di realizzazione, della coerenza con gli obiettivi del bando, dell’impatto generato, della qualità del budget, del livello di ingaggio dei giovani nella progettazione ed esecuzione della proposta. Sarà prevista una premialità per le proposte che coinvolgano persone in situazioni di fragilità sociale.

I progetti selezionati dovranno prevedere la completa realizzazione delle attività entro il 31 ottobre 2025. Al termine della procedura valutativa ciascuno potrà ricevere per la sua realizzazione un contributo a fondo perduto compreso tra 960 e 4.790 euro, su un totale di 81.600 euro messi a disposizione.

Il testo del bando e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito della Città al link http://www.comune.torino.it/bandi/contributi-benefici.shtml

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La Cartolina postale… che storia, ragazzi!

In mostra, alla “Palazzina di caccia” di Stupinigi “I Savoia in cartolina, dal 1900 al 1915”

Dal 4 marzo al 6 aprile

In rassegna troviamo anche, assoluta rarità (dal valore affettivo inestimabile, per i più agguerriti collezionisti), la “prima Cartolina postale”italiana datata 1874 e indirizzata “All’Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Fivizzano (Prov. Di Massa Carrara)”; cartoncino rigido di 11,4 x 8 cm. col profilo del primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II stampigliato in alto a sinistra e la dizione “Cartolina postale”, il valore dell’affrancatura in lettere e lo “Stemma Sabaudo” centrati in alto. Oggi in un’era del digitale, che di più non si può, a qualcuno verrà pure da sorridere, se non da ridere, di fronte a quello sconosciuto “reperto archeologico”. Se ai nostri figli o – per chi come me ha qualche anno di più sulla gobba – ai nostri nipoti, si dovessero mai citare, pur sillabandole, quelle due paroline “car-to-li-na / po-sta-le”, penso che l’effetto sarebbe lo stesso che farli assistere al surreale atterraggio di un “UFO” in pieno centro città. Bocca aperta e occhi sgranati! Car-to-li-na / po-sta-le?. E subito a cercare on line. Per carità, lasciamo stare!

Comunque sia, per quanti ben conoscono e hanno vissuto quelle due semplici semplici paroline, ma anche (e perché no?) per tutti gli ignari, per gli appassionati e i tanti collezionisti, si sappia che la “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, nel “Corridoio di Levante”, mette in bella mostra, da martedì 4 marzo a domenica 6 aprile, ben 270 “Cartoline illustrate” in cui si racconta la storia, italiana ed europea, ripercorrendo le vicende umane, politiche, militari e dinastiche comprese nel periodo 1900 – 1915.

Ecco, dunque, le immagini di Margherita di Savoia (prima Regina consorte d’Italia) e in seguito quelle del figlio Vittorio Emanuele III, stampate sulle cartoline postali del “Regno d’Italia”, raccontare i primi incontri con il presidente della Repubblica Francese Loubet,Edoardo VII d’Inghilterra, lo Zar di Russia Nicola II, e ancora la guerra italo-turca, l’iconografia sabauda del tempo con le raffigurazioni del Re d’Italia nei suoi molteplici impegni istituzionali, fino ad arrivare alla “satira” che colpirà Umberto I, tra il 1914 ed i primi del 1915, quando il monarca sabaudo rifiutò di entrare in guerra accanto alle potenze della “Triplice Alleanza”, alleate mai amate dallo stesso ed in seguito responsabili del primo grande conflitto mondiale della storia.

Certo è che quel pezzo di “cartoncino illustrato”, conosciuto più semplicemente come “intero postale”, cambiò drasticamente il mondo dell’informazione (ogni epoca ha, in ciò, i suoi strumenti!) e dei rapporti interpersonali.

L’idea rivoluzionaria per i tempi, di permettere a tutti di poter inviare missive brevi, evitando di acquistare il classico foglio di carta, la busta ed il francobollo, sostituiti da un piccolo cartoncino già tassato, venne in primis proposta dal “Consigliere delle Poste” prussiano Heinrich von Stephan nel 1865 al suo stesso governo, il quale ignorò il progetto giudicato “immorale” da una nutrita truppa di parlamentari conservatori.

A “copiare” l’idea fu, invece, il professore diEconomia all’“Accademia Militare Teresiana”, l’austriaco Emanuel Hermann, che trovò al contrario favorevole riscontro nelle “Poste Viennesi”. Era il 25 settembre 1869.

Il “Regno d’Italia” introdusse l’“intero postale-cartolina” nel 1873, così qualche mese più tardi, nel gennaio 1874, anche gli italiani poterono sperimentare l’utilità del nuovo provvedimento, di cui si stavano ormai dotando tutti gli Stati del mondo. Ma, da noi,  la “vera rivoluzione artistica postale” avvenne nel momento in cui la parte del cartoncino dedicato fino ad allora alla scrittura, venne sostituita con le immagini, in bianco e nero, a seconda del tema scelto dall’editore romano “Danesi”. Il vero, grande successo arrivò però quando apparvero le prime cartoline postali con immagini a colori che concentrarono, in Italia, molto tipografie sull’avvenimento più importante di quel tiepido ottobre del 1896, ovvero le nozze tra il Principe di Napoli ed  erede al trono Vittorio Emanuele III e la principessa Elena del Montenegro (“la gigantessa slava”), che sarebbero saliti all’altare il 24 dello stesso mese.

È l’inizio di un nuovo corso editoriale ed artistico che cambierà il modo di dialogare per iscritto tra gli italiani, con formati dell’“intero postale” che cambiarono diverse volte nel corso degli anni (quanti di noi se ne sono serviti!) e che, dopo una pausa dal 2014, fu ripreso da “Poste italiane” nel dicembre 2017.

Gianni Milani

“I Savoia in cartolina, dal 1900 al 1915”

Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi-Nichelino (Torino); tel. 011/6200601 o www.ordinemauriziano.it

Fino al 6 aprile

Orari: da mart. a ven. 10/17,30: sab. dom. e festivi 10/18,30

 

Nelle foto: Cartoline Postali in mostra

Aurora: atti osceni e danni alle auto

ALESSI (Capogruppo FDI Circoscrizione 7): “LA CITTA’ NON INTERVIENE”

I residenti riferiscono che da qualche tempo in via Carmagnola gira un ragazzo e che sosta spesso con un materasso all’ingresso dei box. E’ molto aggressivo, prende a calci le auto e si arrabbia quando qualcuno gli chiede di spostarsi per poter entrare o uscire con l’auto dai box., soprattutto chi entra con la chiave (Vedi foto). Alla sera è davanti al civico 10 di Via Carmagnola e compie atti osceni (si masturba, a volte anche con pantaloni abbassati, lo faceva anche nel Giardino Madre Teresa di Calcutta), perseguita una ragazza che abita nelle vicinanze e vuole entrare a casa sua, minacciandola di bruciarle la macchina se non lo fa entrare. L’altra sera la macchina è stata devastata (vedi foto).
I residenti riferiscono anche di avere chiamato i vigili per questa criticità ma la risposta è stata di chiamare l’Amiat per portare via il materasso.

Sono state anche chiamate le FdO. Ora oltre a buttare via il materasso, vuole la Città fare qualcosa evitando che possa capitare il peggio? Non basta una macchina devastata?

PATRIZIA ALESSI

Regione, approvato il bilancio finanziario gestionale

a Giunta regionale del Piemonte ha approvato oggi il Documento tecnico di accompagnamento e il Bilancio finanziario gestionale 2025-2027, strumenti essenziali per l’attuazione del bilancio regionale e che garantiscono la gestione efficiente delle risorse e la trasparenza nella spesa pubblica.

L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, illustrando il provvedimento, ha chiarito che il bilancio gestionale suddivide le risorse in missioni, programmi e macroaggregati, assicurando una pianificazione dettagliata delle entrate e delle spese previste per il prossimo triennio. “Questa delibera – spiega Tronzano – rappresenta un passaggio fondamentale per garantire la stabilità finanziaria della Regione e completare il quadro della programmazione finanziaria 2025-2027, dando operatività alle scelte già definite nel bilancio di previsione. Le risorse vengono distribuite in modo trasparente tra i vari settori strategici, dalla sanità allo sviluppo economico, dalla mobilità agli investimenti pubblici. La nostra strategia è chiara: contenere il disavanzo, sostenere gli investimenti e garantire ai cittadini servizi di qualità senza aumentare la pressione fiscale”.

La Regione conferma così il proprio impegno per una gestione finanziaria sostenibile, efficace, orientata allo sviluppo economico e alla tutela dei servizi essenziali.

Nel Bilancio gestionale 2025-2027 grande attenzione è riservata alla sanità, con oltre 9,36 miliardi di euro destinati al settore nel 2025, pari all’85% delle entrate correnti. Un impegno che si traduce anche in un massiccio piano di investimenti per la modernizzazione delle strutture ospedaliere, con 4,5 miliardi di euro stanziati per l’edilizia sanitaria, attingendo a risorse provenienti da Inail (2 miliardi), fondi statali (1 miliardo) e PNRR (445 milioni). Sul fronte dello sviluppo economico il Piemonte rafforza il sostegno a imprese e innovazione con 311 milioni di euro destinati a pmi, artigianato e commercio, un incremento significativo rispetto ai 216 milioni stanziati nel 2024.

A livello fiscale la Regione conferma il proprio impegno a non aumentare la pressione sui cittadini e sulle imprese, mantenendo entrate tributarie stabili attorno agli 11 miliardi di euro per il 2025.

Parallelamente prosegue il percorso di contenimento del disavanzo, con una riduzione progressiva che prevede un recupero di 235,9 milioni di euro nel 2025, 237,7 milioni nel 2026 e 239,6 milioni nel 2027, assicurando la sostenibilità finanziaria senza sacrificare gli investimenti strategici.

Un omaggio a Carlo Collodi con il progetto Pinocchio al teatro Carignano. Per grandi e piccini

Dal 15 febbraio scorso, quando ha debuttato in prima nazionale, fino all’11 maggio prossimo sarà protagonista della stagione del Teatro Stabile una nuova produzione di Pinocchio, personaggio creato dalla penna di Carlo Collodi. In occasione del bicentenario della nascita dell’autore (2026) il teatro Stabile di Torino rende omaggio, con questa nuova produzione, all’autore del celebre romanzo per ragazzi. Il progetto Pinocchio avrà durata biennale, articolato in due tappe e si concluderà nel 2026.

Questo allestimento si avvale della regia di Marta Cortellazzo Wiel , che ha deciso di rappresentare la storia di Pinocchio, una storia senza tempo, come una ricerca universale di identità e apparenza, una metamorfosi capace di coinvolgere grandi e piccini, in cui leggerezza e profondità trovano un perfetto bilanciamento.

La regista si avvale di un cast di talento che comprende Paolo Carenzo, Hana Daneri, Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Aron Tewelde. La scenografia è firmata da Fabio Carpene e i costumi sono di Giovanna Fiorentini, capaci di creare un’atmosfera suggestiva che si sposa perfettamente con le musiche di Celeste Gugliandolo e i suoni di Filippo Conti.

La regista Cortellazzo Weil ha spiegato che ha integrato i richiami alle maschere della commedia dell’arte ai linguaggi popolari, venendo così ad alternare momenti magici ad altri altrettanto poetici.

Nel mese di marzo le recite di Pinocchio al teatro Carignano, fuori abbonamento, si replicheranno martedì 4, sabato 8 e sabato 22 marzo, sempre alle ore 16.

 

Mara Martellotta

Al Salone del Vino già in 10mila. Si prosegue con gli incontri B2B

Il Salone del Vino Torino 2025 supera le aspettative: sin dal primo giorno di apertura grande successo di pubblico, con code all’ingresso

– Il Salone del Vino Torino 2025 alla sua terza edizione supera tutte le aspettative: con una grande affluenza di pubblico già dal primo giorno (sabato 1° marzo) continua ora il lungo weekend che culminerà lunedì 3 marzo con la giornata B2B. Oltre 9 mila presenze alle OGR Torino fino a domenica 2 marzo, a cui si aggiungeranno nella giornata di  lunedì 3 marzo, 2 mila operatori professionali. Grande successo inoltre per il fitto programma di masterclass gratuite, tutte sold out, con oltre 2 mila partecipanti nel fine settimana. Sono questi i primi numeri della terza edizione del Salone del Vino Torino, un grande evento pensato per raccontare a tutti i winelovers il mondo del vino attraverso tradizione e innovazione ma anche cultura, musica e letteratura, arte e design.

«Il Salone del Vino Torino supera quest’anno di gran lunga tutte le aspettative – racconta Patrizio Anisio direttore del Salone del Vino Torino – siamo felicissimi di vedere i sorrisi delle cantine e l’entusiasmo del pubblico. Non vediamo l’ora di incontrare domani il reparto professional

Accettare e accettarsi per vivere meglio / 2

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Seconda parte

Quindi sceglieremo di accettare soltanto quelle situazioni nelle quali la nostra possibilità di intervenire per cambiarle è nulla o eccessivamente ridotta, oppure ancora quelle circostanze per cui non vale la pena di impegnarsi e intervenire.

O ancora contesti in cui lo sforzo in termini di energie e di tempo è sproporzionato rispetto alla probabilità di ottenere un valido risultato o alla affettiva e concreta entità del risultato raggiungibile. Tenendo sempre ben presente che accettare non significa arrendersi.

Ma piuttosto essere consapevoli che adattarsi alle situazioni, se lo decidiamo dopo aver attentamente e in modo approfondito valutato i pro e i contro, rappresenta una scelta razionale e sensata per evitare inutili turbamenti e sofferenze.

Non sto dicendo che dobbiamo dimenticare ciò che non ci è stato possibile modificare e che magari non siamo ancora riusciti ad accettare. Sarebbe uno sforzo inutile e controproducente, perché, come ben sappiamo, le cose non si dimenticano, al massimo si rimuovono se non le accettiamo.

Ma la rimozione non significa scordarci del tutto, perché, anche se facciamo finta di esserci dimenticati di ciò che non siamo stati in grado di modificare, qualcosa nel nostro dentro resta sempre. Una spina, un dolore che, soprattutto se non abbiamo accettato la situazione, primo o dopo e in un modo o nell’altro torna a farsi sentire…

Armonia non è tentare forzosamente di eliminare e di dimenticare, non è arrotondare tutto illudendoci che le cose non siano state o non siano andate come in effetti sono andate, ma fare pace anche con ciò che non è andato come avremmo voluto e che ancora un po’ ci fa soffrire.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della seconda parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Ravetti (Pd): “Chiarezza sul futuro delle Province”

Il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Domenico Ravetti commenta  quanto emerso all’assemblea UPI del Piemonte e le dichiarazioni del Presidente Cirio

«Sulla riforma delle Province e sulla necessità di ridare loro dignità sono d’accordo con Cirio, con il neopresidente UPI Piemonte Alessandro Lana e con la Lega. Dalla riunione di ieri dell’Unione Province Italiane del Piemonte è emersa un’esigenza di chiarezza sul futuro di questi enti, che sono stati erroneamente demonizzati come “inutili”, ma che servono realmente ai cittadini, venendo a toccare temi concreti che interessano la loro quotidianità. Se il Governo nazionale decidesse di stanziare le necessarie risorse per la gestione di un elenco preciso e chiaro di funzioni, evitando sovrapposizioni, allora sarebbe opportuno anche rimettere nelle mani degli elettori la scelta del Presidente e del Consiglio provinciale. Il decentramento dei poteri è sempre stato un principio a cui si sono ispirati i democratici, a partire dalle scritture di tutte le Carte Costituzionali».

Domenico RAVETTI

Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte

Scontro con un’auto: morto motociclista di 25 anni

Incidente mortale ieri a Gravere nel Torinese. Una moto che procedeva sulla strada Statale 24 è finita a terra ed è stata investita  da un’auto che sopraggiungeva. Nulla da fare per il motociclista di 25 anni che è deceduto nonostante l’intervento dei soccorsi. Sul posto anche i carabinieri.

La polizia sequestra hashish, crack e ipertensivi

La polizia ha sequestrato hashish e crack e  12 confezioni di Nifedipina, farmaco anti-ipertensivo che se viene abbinato alla droga,  può causare  gravi danni la salute. Un quantitativo è stato trovato a Cuneo all’interno dell’abitazione di due stranieri, arrestati per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

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