ilTorinese

Il 25 luglio e la storica pastasciutta antifascista dei Cervi

Il 25 luglio del ’43 Benito Mussolini venne arrestato, creando la temporanea illusione della fine del regime e della guerra. In realtà le cose andarono diversamente e i mesi successivi furono segnati dalle peggiori sofferenze per il popolo italiano, ma in quelle ore si festeggiò in tutta Italia la destituzione del Duce. Nella bassa pianura reggiana, fra i comuni di Gattatico e Campegine, in località Campi Rossi, dalla casa colonica dei Cervi partì uno degli eventi spontanei più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine dalla famiglia per festeggiare l’evento, come disse Papà Cervi, con il “più bel discorso contro il fascismo, la pastasciutta in bollore”. I sette fratelli Cervi con i genitori e tutti i famigliari portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla birocia che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, rappresentavano prima di tutto un pasto prelibato, quasi di lusso. C’era tanta fame ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo dopo anni di adunate a comando e di divieti. Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure si manifestò in quei giorni uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della lotta di Liberazione. Contadini mezzadri, i Cervi già all’inizio degli anni ’30 avevano espresso un deciso orientamento antifascista. I sette figli maschi di Genoeffa Cocconi e Alcide Cervi — Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore — vennero fucilati insieme a Quarto Camurri per rappresaglia nel dicembre del 1943 e la loro vicenda assunse subito un forte valore simbolico. La loro casa, punto di riferimento e di concreto aiuto per antifascisti, renitenti alla leva e per chi si opponeva alla guerra, è diventata il “Museo per la storia dei movimenti contadini, dell’antifascismo e della Resistenza nelle campagne”. Da più di vent’anni questa festa antifascista, popolare e genuina, rivive non solo nell’aia del Museo Cervi ma in molte località del Paese. Anche in Piemonte si svolgeranno diverse manifestazioni in tutte le province organizzate dall’Anpi e dalle associazioni democratiche. L’idea di “esportare” la festa della pastasciutta ha conquistato e continua a conquistare territori e comunità, riproponendo gli stessi ingredienti della serata di casa Cervi: la festa per la caduta del fascismo, la pastasciutta, la rievocazione storica. E l’insopprimibile desiderio di libertà, pace e giustizia mai così forte e necessario come in questi tempi difficili.

Marco Travaglini

Che curiosi appuntamenti a Sant’Antonio di Ranverso!

 

 “Disegno dal vivo” con gli “Urban Sketchers” e “genealogia domestica” con la “nanabianca” Francesca Moscardo

Domenica 28 luglio

Buttigliera Alta (Torino)

Doppio appuntamento decisamente allettante e curioso anzi che no, per il fine settimana (domenica 28 luglio, a partire dalle 14,30) all’antica “Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso” (Buttigliera Alta, via Sant’Antonio di Ranverso 6) fondata dall’Ordine Ospedaliero di “Sant’Antonio di Vienne”, negli ultimi anni del XII secolo, su volere del Conte Umberto III di Savoia. Lì, in quell’antica struttura, (tappa strategica un tempo per la “Via Francigena”), dotata di una foresteria per i numerosi pellegrini e anche luogo di assistenza e di cura, da parte degli “Antoniani”, dichiarata “monumento nazionale” nel 1883 (e restaurata prima da Alfredo D’Andrade e poi da Cesare Bertea agli inizi del Novecento), arriveranno a totale disposizione dei visitatori e armati dei loro “ferri del mestiere” – solo acquerelli, matite e biro – gli “Urban Sketchers”.

Niente paura. Si tratta della “Community di disegnatori” (illustratori, grafici, architetti e in generale tutti gli amanti del disegno e dell’arte) che lì si ritrova per “disegnare dal vivo”. Il loro intento, portato in giro per tutta Europa, è quello di “innalzare il valore artistico, narrativo ed educativo del disegno sul posto, promuovendone la pratica e collegando le persone in tutto il mondo che disegnano i luoghi in cui vivono e in cui viaggiano”. Come una sorta di “cahier de voyage”, i disegni raccontano, la storia di quanto ci accade intorno, sono “una documentazione di tempo e spazio attraverso cui rappresentare realmente ciò che si osserva”. La storia del “movimento” è relativamente recente. Si torna indietro nel tempo all’anno 2007, quando l’illustratore di cronaca di origini spagnole Gabriel Campanario, incuriosito dal moltiplicarsi degli artisti che condividevano “online” disegni e schizzi delle loro città, creò il gruppo Flickr” che divenne in breve tempo il punto di riferimento di un’articolata e capillare rete di gruppi attivi a livello locale. Il crescente interesse verso questa pratica ha dato vita in breve tempo a numerosi Festival e a un fitto calendario di incontri e raduni periodici, che nel tempo sono andati ad attrarre  l’attenzione di “sponsor” importanti (prima fra tutte la “madre di tutte le agende”, la milanese “Moleskine”) e di “amministrazioni pubbliche” che hanno visto in questa attività estremamente concreta, visibile e reale un’ottima occasione per indagare con forte empatia e capacità illustrativa il tessuto urbano.“Il legame profondo con il territorio si coniuga, infatti, con una coscienza sociale condivisa dal movimento a livello mondiale che ha portato gli ‘Urban Sketchers’ ad attivarsi in diverse occasioni nell’ambito della raccolta fondi per progetti di recupero urbano o in occasioni di emergenze e calamità naturali”. Estremamente interessante sarà dunque vederli all’opera alla “Precettoria” e magari confrontare o porre in gioco i loro lavori, senza voler creare paragoni fasulli e insensati, con gli affreschi interni alla Chiesa realizzati da Giacomo Jaquerio(considerati uno dei capolavori della scuola tardogotica piemontese) o con il “pentittico” dell’abside di Defendente Ferrari, datato 1531.

Veronese, classe 1987, storica dell’arte ma anche blogger, copywriter e social media manager, Francesca Moscardo, attesa alla “Precettoria” con il suo “Fuoco Sacro”, sempre domenica 28 luglio, alle 17, è stata insignita il 31 marzo scorso del titolo di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” dal Presidente Sergio Mattarella, “per l’entusiasmo e l’ironia con cui affronta i temi connessi alla sua disabilità”. Francesca scrive di sé: “Una stella piccola come la Terra, ma pesante come il Sole: questa è una ‘nana bianca’”. E “Nanabianca Blog. Il mondo a un metro d’altezza” è proprio il nome da lei dato al suo “Blog”, un luogo creato nel 2017, dove ha portato il suo punto di vista personale, spesso ironico, sul “nanismo” e sulla “disabilità” (Francesca soffre di una malattia genetica, la displasia diastrofica, caratterizzata da un difetto di accrescimento della cartilagine) offrendo consigli utili per affrontare la vita quotidiana “in formato – come dice lei da talentuosa ‘battutiera’- mignon”. Alla “Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso”, la “nanabianca” terrà un corso (sua ultima ossessione) di “Genealogia domestica”incentrato sullo studio e la memoria degli “antenati”, per aiutare le persone a conoscere le radici della propria famiglia. E proprio a Sant’Antonio di Ranverso, Francesca troverà terreno fertile, se si considera che la “Precettoria”, per gli abitanti della zona, ha costituito per moltissimi anni e generazioni il luogo della celebrazione di riti, battesimi ma soprattutto matrimoni. Gli scatti di quelle giornate costituiscono un patrimonio importante per la memoria di Ranverso. E saranno materiale prezioso per il “Fuoco Sacro” che Francesca terrà acceso nella sua nuova avventura di “genealogista alla pari”, come ama definirsi, instillando in chi l’ascolta non poca, piacevole curiosità. Anche perché, ironizza “vedere il mondo a un metro d’altezza non è cosa da tutti i giorni: un corpo di adulta e un punto di vista di bambina”.

Per info: “Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso”, Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (Torino); tel. 011/6200603 o www.ordinemauriziano.it

g.m.

Nelle foto: “Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso”, un disegno “Urban” e Francesca Moscardo (ph. Andrea Tasca)

 

Comitato Salviamo la Pellerina: “Attentato alla democrazia”

Un grave atto contro la partecipazione e alla sovranità popolare è stato compiuto da questa
amministrazione comunale.

Dopo oltre 4 mesi dalla presentazione di circa 1700 firme con cui è stata sottoscritta la proposta di
un nuovo referendum propositivo vincolante da sottoporre alla cittadinanza per evitare la
cementificazione di importanti aree verdi e lo scempio che questa giunta comunale sta perpetuando
in una delle città più inquinate d’Italia, in barba a tutte le decantate politiche “green”,
la Commissione preposta all’approvazione del testo referendario, palesemente politicizzata e senza
la partecipazione di alcun rappresentante dei cittadini, “super partes”, prevista nel regolamento di
attuazione dello Statuto ma disattesa nei fatti, con motivazioni a dir poco grottesche, ha bocciato
l’iniziativa inibendo di fatto l’unica possibilità che i cittadini torinesi hanno di bloccare
democraticamente le mostruosità messe in cantiere da questa amministrazione locale.
Preso atto della condivisione dei vizi riscontrati da illustri giuristi sul parere espresso dalla
Commissione Referendaria e della loro disponibilità ad appoggiare un nostro ricorso al TAR, da
subito chiederemo la partecipazione di tutta la cittadinanza, anche attraverso la condivisione di
spontanei contributi economici, che vuol opporsi a questa finta democrazia che sulla carta dà
strumenti di partecipazione ma che nella realtà calpesta i più elementari diritti di espressione
democratica
Non accetteremo nessun sopruso o bavaglio alla legittima volontà di partecipazione dei cittadini alle
decisioni sui beni pubblici.
Fermiamo questa tirannia travestita da “democrazia”.

Comitato Referendario Salviamo la Pellerina e il Verde di Torino

Turisti derubati, la Polizia Locale recupera la refurtiva

(TORINO CLICK) – Una brutta avventura per una famiglia di turisti australiani in visita nella nostra città ma con un lieto fine grazie all’intervento della Polizia municipale.

Venerdì scorso nel quartiere Regio Parco una pattuglia dell’Aliquota Pronto Impiego dei  Vigili urbani  si è messa all’inseguimento un veicolo con targa francese, il cui conducente era stato visto commettere diverse infrazioni al codice della strada. Dopo un breve inseguimento l’uomo ha abbandonato il veicolo in via Maddalene dandosi alla fuga a piedi. Sul posto è giunta nel frattempo anche una pattuglia del Reparto Informativo Sicurezza Integrazione che ha ispezionato il veicolo, trovandovi alcuni oggetti che potevano essere ricondotti ad una recente denuncia per il furto avvenuto su un camper di turisti. Tra la refurtiva figuravano due biciclette, un computer, un tablet, una macchina fotografica e altri effetti personali per un valore di circa 25mila euro.

Gli accertamenti hanno permesso rapidamente di risalire ai legittimi proprietari, una coppia di australiani con il figlio, ciclista professionista, arrivati a Torino per una breve vacanza cominciata per assistere all’arrivo del Tour de France. L’auto è stata posta sotto sequestro.

Montiglio, il paese delle meridiane che sorridono

Se il sole sorride, la meridiana è di Mario Tebenghi. In paese a Montiglio Monferrato, quasi 1500 abitanti, tutti l’hanno conosciuto. Le meridiane montigliesi sono opera sua, sono orologi solari caratteristici e molto colorati con una particolarità: all’interno c’è sempre il sole che sorride. Un vero artista, un mito il Tebenghi. Le meridiane colpiscono l’attenzione di turisti e curiosi appena si entra nella piazza del paese. Una passione coltivata fin da ragazzo.
È tutto opera di Tebenghi, è lui che ha fatto conoscere ovunque Montiglio, già noto per la Fiera del Tartufo le prime due domeniche di ottobre. Insieme ai tartufi, le meridiane, che spiccano su numerose case private, edifici pubblici e chiese del paese, sono il simbolo del borgo collinare monferrino. Scomparso alcun anni fa all’età di 97 anni il maestro è famoso per i quadranti solari non solo a Montiglio, dove nacque nel 1922, ma anche in alcune regioni italiane e all’estero.
In paese si vedono alcune decine di meridiane insieme a tre rose dei venti. Danilo, figlio di Mario, ha catalogato oltre 500 meridiane realizzate da suo padre. Fin da giovane Tebenghi iniziò a interessarsi agli orologi solari grazie all’aiuto del sacrestano della parrocchia locale. Mario ha lavorato prima a Torino come grafico pubblicitario e poi al Centro storico di Documentazione della Fiat.
Oggi la maggior parte delle meridiane si trovano nell’astigiano e in provincia di Torino ma anche in Lombardia, Toscana, Veneto, Liguria, Valle d’Aosta e perfino in Francia. Il maestro gnomonista Tebenghi sarà ricordato con un “Museo del Tempo contadino” che sta per aprire a Palazzo Belly a Montiglio, finanziato con un contributo della Regione Piemonte.
Filippo Re

Impianti GPL e metano auto, sono sempre convenienti?

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Nel contesto della crescente sensibilità ambientale e della ricerca di soluzioni più economiche per la mobilità, l’installazione di impianti GPL (gas di petrolio liquefatto) e metano per le auto sta diventando una scelta sempre più diffusa tra gli automobilisti. Questi sistemi rappresentano un’alternativa ai carburanti tradizionali, come benzina e Diesel, offrendo una serie di vantaggi in termini di costi operativi e riduzione delle emissioni inquinanti.

Tuttavia, la decisione di convertire il proprio veicolo a GPL o metano richiede una valutazione attenta di vari aspetti tecnici, economici e pratici. In questo approfondimento, esploreremo le caratteristiche principali di questi impianti alternativi, i benefici e le sfide legate al loro utilizzo, nonché le normative vigenti e le considerazioni da tenere a mente prima di procedere con l’installazione.

Le normative per il parcheggio delle auto a GPL in garage, multipiano e sotterranei sono state oggetto di evoluzione nel tempo, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e facilitare l’uso di veicoli più ecologici. In Italia, le normative di riferimento sono stabilite dal Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008 e successivi aggiornamenti.

In particolare, possono essere parcheggiate in garage privati senza particolari restrizioni, a patto che l’impianto sia dotato della multivalvola omologata secondo la normativa europea ECE/ONU 67-01. Questa valvola particolare garantisce una maggiore sicurezza in caso di incidenti o malfunzionamenti. Possono, inoltre, parcheggiare nei garage multipiano e sotterranei fino al primo piano interrato, a condizione che l’impianto sia dotato della multivalvola di cui sopra. Prima del 2001 non potevano parcheggiare nei piani sotterranei per motivi di sicurezza, ma con l’adozione delle nuove valvole di sicurezza, questa restrizione è stata allentata. È sempre importante verificare eventuali regolamenti o specifiche normative locali che potrebbero prevedere ulteriori restrizioni.

Le normative per il parcheggio delle auto a metano sono generalmente meno restrittive rispetto a quelle appena viste, a causa delle caratteristiche intrinseche del combustibile, che lo rendono un carburante più sicuro in caso di perdite. Queste vetture possono essere parcheggiate senza restrizioni particolari. Si tratta di un combustibile più leggero dell’aria, quindi in caso di fuga tende a disperdersi verso l’alto, riducendo il rischio di accumulo di gas infiammabili.

Possono, inoltre, essere parcheggiate nei garage multipiano e sotterranei senza limitazioni particolari, sempre per via della loro minore pericolosità in caso di perdite. Tuttavia, è comunque consigliabile verificare eventuali regolamenti specifici del garage o del condominio, che potrebbero prevedere restrizioni specifiche.

Le vetture GPL richiedono una manutenzione specifica per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell’impianto. È importante, dopo ogni intervento, ottenere una certificazione da parte dell’officina specializzata per questi impianti particolari. Le officine di riferimento hanno la competenza e le attrezzature necessarie per eseguire i controlli e le sostituzioni secondo le specifiche normative.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Cambio al vertice del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione 

 

Il Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino ha ceduto il Comando al Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani.

Torino, 24 luglio 2024. Presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito (COMFORSA) di Torino, ha avuto luogo l’avvicendamento al vertice tra il Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino cedente, ed il Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, subentrante.

Il passaggio di consegne è stato ufficializzato dinanzi alla Bandiera d’Istituto, dei Medaglieri delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, alla presenza del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna, di autorità civili, militari, personalità del mondo accademico, della vita culturale ed economica della città Subalpina, nonché dei Comandanti alle dirette dipendenze del COMFORSA, del personale del Quadro Permanente e degli Ufficiali frequentatori dei corsi in atto.

Il Generale Mannino, nel suo discorso di commiato, ha affermato: “La Formazione Militare rappresenta il primo presidio di difesa dello Stato in un contesto geopolitico che richiede nuovi approcci rispetto alle pluralità di crisi internazionali. L’offerta formativa in continua evoluzione, viene finalizzata non solo alla comprensione di ciò che avviene, ma alla formazione di una nuova classe dirigente che sia in possesso degli strumenti utili a prendere decisioni in contesti sempre più articolati e incerti”. “La formazione continua e’ fondamentale per garantire l’efficacia operativa, ma anche la cultura della Difesa, che promuove il senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti della comunità nazionale e incoraggia lo sviluppo di valori etici come disciplina, lealtà e fedeltà alle Istituzioni Repubblicane ed alla Costituzione; valori che caratterizzano l’Esercito Italiano”. Al nuovo Comandante ha formulato i migliori auguri di buon lavoro.

Il Generale Vespaziani durante il Suo intervento ha evidenziato “Ci tengo a condividere la piena adesione alle linee di indirizzo indicate dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito pochi mesi orsono all’inizio del suo mandato che, in un Istituto scolastico, acquisiscono un’enfasi del tutto particolare: addestramento, tecnologia, valori”.

Il Generale Lamanna ha sottolineato “Formare un Comandante non è un processo semplice da realizzarsi. Occorre essere sempre attenti e aderenti all’evolversi degli eventi senza mai perdere, tuttavia, il contatto con la società civile dalla quale veniamo e per la cui sicurezza esistiamo”.

iCON Infrastructure firma l’acquisizione di Bardonecchia Ski

– Motta Holding (Italy) Srl, società posseduta indirettamente dal fondo iCON Infrastructure Partners V (iCON Infrastructure) ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Colomion SpA, società che gestisce il comprensorio sciistico di Bardonecchia Ski, dai suoi attuali azionisti LBM Italia S.A.S e altri minori, soggetta al completamento di alcune condizioni per il closing dell’operazione.

Colomion SpA è la società che opera e gestisce diverse attività nel comprensorio Bardonecchia Ski, stazione sciistica delle Alpi piemontesi nata nel 1938 e meta affermata nel mercato sciistico internazionale. Recentemente, il Gruppo Colomion ha diversificato e sviluppato la propria attività sul territorio, contando oggi 23 impianti di risalita al servizio di 100 km di piste, uno snowpark, 8 ristoranti sulle piste, la slitta biposto Alpine Coaster e un bike park operativo nei mesi estivi. Con i suoi servizi, il comprensorio registra circa 500.000 visitatori ogni anno, grazie anche alla collocazione strategica di Bardonecchia Ski: una località facile da raggiungere per la sua capillare rete di collegamenti con l’autostrada del Fréjus, la linea ferroviaria internazionale Torino-Parigi con treni TGV e Freccia Rossa e l’aeroporto di Torino Caselle, situato a meno di 100 Km.

Con l’acquisizione della Colomion SpA, iCON Infrastructure, già proprietaria della Sestrieres SpA da più di due anni, ha dimostrato di credere nelle forte potenzialità del territorio piemontese, dando vita a un’aggregazione comprensoriale di grande rilevanza strategica nazionale ed internazionale che vuole proporsi sempre con maggiore prestigio verso i mercati del turismo montano. Grazie ai servizi offerti d’estate e d’inverno, le montagne del Piemonte diventano sempre più importanti a livello internazionale e per la crescita dell’economia della regione.

Sestrieres SpA è la società che gestisce Vialattea, una delle più grandi aree sciistiche delle Alpi europee. L’azienda opera 47 impianti di risalita, dislocati tra 7 località italiane, Sestriere, Sauze d’Oulx, Pragelato, Oulx, Cesana, Sansicario e Claviere, collegati, sci ai piedi, alla stazione francese di Montgenèvre. Il comprensorio sciistico ospita oltre 1,2 milioni di sciatori a stagione.

Le due società opereranno in modo autonomo ed indipendente, guidate da due consigli di amministrazione separati e dai loro rispettivi management, e sempre in sintonia con i territori di appartenenza. A poco più di 10 km di distanza l’uno dall’altro, i due comprensori saranno in grado di proporre un’offerta turistica omnicomprensiva con caratteristiche adatte a soddisfare le esigenze dei clienti, continuando a sviluppare e rinnovare l’infrastruttura sciistica e a mantenere alti standard di salute e sicurezza per tutti i visitatori e i dipendenti del comprensorio sciistico.

Ivana Semeraro, Partner di iCON Infrastructure e consigliere di Sestrieres SpA e Colomion SpA, ha dichiarato: “Con questa transazione, rafforziamo l’offerta turistica del Piemonte in una dimensione sempre più internazionale, creando un’aggregazione sciistica in grado di proporre un’offerta turistica omnicomprensiva per soddisfare i nostri clienti. Abbiamo l’obiettivo di sviluppare ulteriormente entrambi i comprensori sciistici di Vialattea e Bardonecchia Ski con un piano di sviluppo a lungo termine a beneficio dei nostri consumatori, del business e delle comunità ed istituzioni locali nel loro complesso.”

Nicola Bosticco, Amministratore Delegato di Colomion SpA, ha dichiarato: “Questa operazione permetterà al nostro gruppo di acquisire maggiore rilevanza sia a livello nazionale che internazionale. Negli ultimi anni, abbiamo intensificato la nostra collaborazione con Vialattea, e ora potremo creare forti sinergie territoriali, valorizzando i due splendidi comprensori sciistici e promuovendo un turismo estivo sostenibile e responsabile. Siamo entusiasti di poter contribuire a questo importante progetto.”

Giovanni Brasso, Presidente di Sestrieres SpA, ha dichiarato:  “Vialattea e Bardonecchia Ski rappresentano, a livello internazionale, due realtà ben consolidate nel mercato delle stazioni sciistiche e della montagna. Si propongono con una propria identità ma, insieme, creeranno un polo turistico strategico per il territorio, sfruttando al meglio i propri punti di forza. I due comprensori uniranno le forze e lavoreranno con gli stessi obiettivi, in sinergia tra di loro e con il territorio, incentivando il turismo montano del Piemonte.”

Gli Europei di tchoukball

Fra i convocati della nazionale B italiana Master 40 di Tchoukball che  gioca a Ferrara
gli Europei c’è anche il moncalierese Fabrizio Botta.
Il Tchouker Botta nel corso della sua carriera ha vestito le casacche delle squadre di Asti, Torino e Caronno
Pertusella fra le serie A&B di questa disciplina arrivando a vincere col Torinoceronti il campionato cadetto
girone Nord Ovest nel 2015.
Il tchoukball è una disciplina sportiva nata in Svizzera ad inizio degli anni 70 da un’intuizione del biologo
Hermann Brandt che, progettando una pratica di allenamento per il recupero dagli infortuni, si è man mano
trasformata in un gioco che ha conquistato diversi appassionati sparsi in tutte le parti del mondo arrivando
ad essere più volte inserita fra le discipline dei World Games.
Questo sport di squadra racchiude diversi principi di varie discipline come basket, pallamano e pallavolo e
vede due pannelli elastici posti agli antipodi del campo che le due squadre devono presidiare senza fare
nessun tipo di ostruzione agli avversari nella loro costruzione del gioco cercando di non far cadere la palla a
terra.
Il tchoukball è una delle poche discipline al mondo ad avere una carta etica che ne influenza il regolamento
e per questa sua caratteristica di fair play ha ricevuto nel 2001 un importante riconoscimento dall’ONU che
lo ha dichiarato “sport a sostegno della pace e della fratellanza”
Così Botta ci racconta questa sua prima convocazione in azzurro:
“Sono contento di vestire la maglia della
nazionale anche io almeno una volta nella vita e lo farò in uno sport che è stato non solo una grande
passione come l’hit ball, ma soprattutto è stata un’importante palestra di vita. Sono contentissimo poi di
giocare nella nazionale master perché sarà l’occasione di rivedere tantissimi amici che mi hanno
accompagnato per più di un decennio di attività e il fatto che l’europeo si disputi a Ferrara rende ancora
più bella questa esperienza perché sono legatissimo a questa città che è una delle capitali del tchoukball
italiano”.
Il tchoukball è arrivato in Italia ad inizio anni 2000 dapprima nella zona del saronnese, in Lombardia, e pian
piano si è allargato in altre regioni come Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Lazio, Umbria,
Campania.
“Mi spiace che questo sport non abbia avuto grossa fortuna in Piemonte nonostante ci sia stato un
importante movimento in passato. Spero che la mia partecipazione agli europei possa essere il volano per
qualche Associazione per incuriosirsi in merito così da scoprirlo, provarlo ed innamorarsene come ho fatto
io.”
La nazionale B master italiana dovrà vedersela il 31 luglio contro la Gran Bretagna e l’Italia A mentre il 1°
agosto contro la Svizzera e la Francia; mentre tutte le altre nazionali dalle juniores alle maggiori
giocheranno dal 27 luglio al 3 agosto con la possibilità di seguire l’evento con anche le dirette streaming di
alcune partite, sui canali social dell’European Tchoukball Federation e della Tchoukball Italia.

Migranti, Boldrini (PD) e Grimaldi (AVS): Majidi non deve stare in carcere

“La Procura di Crotone rigetta la richiesta di domiciliari avanzata dagli avvocati di Maysoon Majidi. Per il giudice rimane il pericolo di fuga. Così, Maysoon resterà in custodia cautelare sulla base di testimonianze già smentite dalle stesse persone che l’avevano accusata. Il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sta trasformando la salvezza in incubo per tantissime persone in fuga da situazioni terribili. Continuiamo a chiedere la traduzione ai domiciliari per Maysoon, che si trova in una condizione di depressione e debilitazione fisica. E continueremo a chiedere una modifica profonda delle attuali leggi sull’immigrazione e della loro applicazione, a partire da quella dell’art.12 del Testo Unico Immigrazione” – lo dichiarano la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini e il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.