Rissa a colpi di spranghe e cric tra un gruppo di nomadi nella zona delle case popolari di Moncalieri. I carabinieri della locale compagnia chiamati dai residenti hanno disperso i contendenti. Tra questi 5 rom sono finiti in ospedale con prognosi da 5 giorni a un mese.
Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 i cittadini italiani sono chiamati a esprimersi sui referendum abrogativi relativi a cinque quesiti in tema di lavoro e cittadinanza. I seggi saranno aperti la domenica dalle ore 7 alle 23 e il lunedì dalle ore 7 alle ore 15. Le operazioni di spoglio inizieranno alle ore 15 di lunedì 9 giugno. La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera.
Rilascio tessera elettorale
La tessera elettorale può essere richiesta fino a giovedì 5 giugno presso l’Ufficio elettorale di corso Valdocco 20 – aperto con orario continuato dalle ore 8.15 alle 15 – e presso le anagrafi decentrate, durante i consueti orari di apertura. Nelle giornate di venerdì 6, sabato 7, domenica 8 e lunedì 9 giugno l’ufficio elettorale, la sede dell’anagrafe centrale e di alcune sedi decentrate saranno aperte in via straordinaria per il rilascio delle tessere e dei duplicati, con le seguenti modalità:
Ufficio Elettorale (corso Valdocco 20, piano rialzato):
– Venerdì 6 e sabato 7 giugno dalle ore 8.15 alle 18
– Domenica 8 giugno dalle ore 7 alle 23
– Lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle 15
Anagrafi decentrate
Circ. 2 via Guido Reni 96/15 – Circ. 3 corso Racconigi 94 – Circ. 5 via Stradella 192 – Circ. 8 via Campana 30:
– Sabato 7 e domenica 8 giugno dalle ore 8.30 alle 18
Anagrafe centrale (via C.I.Giulio 22):
– Venerdì 6 giugno dalle ore 14.30 alle 18
– Sabato 7 giugno dalle ore 8.30 alle 18
– Domenica 8 giugno dalle ore 7 alle 23
– Lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle 15
Esclusivamente presso l’anagrafe Centrale di via Giulio 22 sarà possibile ottenere anche il duplicato della carta d’identità nel caso in cui l’elettore fosse privo di documenti di riconoscimento.
Deterioramento – smarrimento tessera elettorale: in caso di smarrimento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale, previa autocertificazione, senza necessità di denuncia all’Autorità competente; qualora la tessera risulti deteriorata questa va riconsegnata.
Per il rilascio del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento, mentre per l’emissione di una nuova tessera occorre esibire, oltre al documento d’identità, la vecchia tessera con tutti i diciotto spazi per la certificazione del voto timbrati.
Gli elettori con tessera elettorale completa per esaurimento degli spazi disponibili ed impossibilitati a recarsi presso gli uffici comunali potranno stampare autonomamente il proprio attestato sostitutivo della tessera elettorale, valido solo per la votazione di domenica 8 e lunedì 9 giugno, attraverso la piattaforma TorinoFacile. Il servizio sarà accessibile tramite SPID, CIEid, CNS collegandosi al link https://servizi.torinofacile.it da giovedì 5 giugno e fino alle ore 15 di lunedì 9 giugno. L’attestato sostitutivo è in carta libera e non può essere richiesto per gli altri componenti del nucleo familiare.
Trasporto gratuito per impossibilitati a recarsi ai seggio
Domenica 8 e lunedì 9 giugno la Città di Torino organizza un servizio di trasporto assistito e gratuito per accompagnare ai seggi gli elettori impossibilitati o con grave riduzione della capacità di deambulazione autonoma. Telefonando al numero 011.01128008 è possibile prenotare il servizio, con le seguenti modalità:
– Fino a venerdì 6 giugno dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 17
– Sabato 7 e domenica 8 giugno dalle ore 9 alle 17
– Lunedì 9 giugno dalle ore 9 alle 11.
Variazione sezione
Per inagibilità della scuola Franchetti di via Randaccio 60, le sezioni elettorali 428, 429, 443, 446, 447 sono state spostate temporaneamente alla scuola Saba di Via Carlo Lorenzini 4.
Accedendo alla Sezione ToSeggio della pagina Servizio Elettorale del sito della Città di Torino (http://www.comune.torino.it/elezioni/toseggio.shtml) e inserendo via e numero civico di residenza è possibile conoscere il numero e l’ubicazione della propria sezione elettorale.
Come si vota
Per votare sono necessari un documento di riconoscimento personale (qualsiasi documento di identificazione munito di fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione; patente di guida; ricevuta carta identità elettronica) e la tessera elettorale personale a carattere permanente. L’identificazione dell’elettore è possibile anche nel caso di carte di identità e altri documenti di riconoscimento rilasciati dalla pubblica amministrazione scaduti, purché siano sotto ogni altro aspetto regolari e assicurino l’identificazione dell’elettore. In mancanza di un idoneo documento, l’identificazione può avvenire per attestazione di uno dei componenti del seggio che conosca personalmente l’elettore.
All’elettore verranno consegnate cinque schede, una per ciascun referendum abrogativo.
Dati e curiosità
633.309 sono i cittadini torinesi aventi diritto al voto (333.772 femmine e 299.537 maschi).
I torinesi che votano per la prima volta sono 24.939, dato che comprende: nuovi maggiorenni, nuovi residenti, nuovi cittadini italiani, ripristini residenza provenienti da irreperibilità.
I neomaggiorenni sono in totale 7344 (3527 femmine e 3817 maschi), quelli che compiranno 18 anni l’8 giugno sono 16 (10 femmine e 6 maschi). I centenari al 9 giugno sono 487 (387 femmine e 97 maschi); l’elettrice più longeva è la signora Anna, che il 7 giugno compirà 110 anni.
Le sezioni elettorali in tutto il territorio cittadino sono 931: 919 ordinarie (tra cui 49 sezioni speciali con raccolta del voto presso luoghi di cura o di detenzione e 50 sezioni volanti) e 12 speciali per studenti fuori sede. In totale sono 980 i Presidenti nominati (919 sezioni ordinarie + 12 sezioni studenti fuori sede + 49 seggi speciali) e 2903 gli scrutatori. I loro compensi esentasse, previsti dalla Legge, sono:
– Presidenti: 262 euro
– Scrutatori – segretari: 192 euro
– Scrutatori di seggio speciale: 53 euro
– Presidenti di seggio speciale: 79 euro
A seguito della notifica dei decreti di nomina, le rinunce all’incarico ammontano circa al 30%, un dato fisiologico e in linea con le attese. Per sostituirli, la Città attingerà da una banca dati di coloro che, iscritti nelle liste elettorali di Torino, si rendono disponibili a sostituire i presidenti e gli scrutatori impossibilitati a garantire la loro presenza ai seggi. Su TorinoFacile è possibile compilare online l’istanza di disponibilità fino a venerdì 6 giugno compreso; entro tale data ci si può sempre candidare a ricoprire l’incarico di presidente di seggio.
Ad oggi le disponibilità ricevute ammontano già a 3894 per gli scrutatori, con un’adesione significativa da parte dei più giovani, e a 746 per i presidenti. Per essere inseriti in questi elenchi c’è ancora tempo fino alla fine della giornata di venerdì 6 giugno.
Voto studenti fuori sede
In occasione delle consultazioni referendarie, gli studenti iscritti nelle liste elettorali del Comune di Torino, che per motivi di studio si trovino domiciliati per un periodo di almeno tre mesi in un comune di una regione diversa dal Piemonte, possono esercitare il diritto di voto fuori sede dopo aver presentato istanza di ammissione al voto. Il numero di studenti torinesi fuori sede che hanno richiesto di esercitare il diritto di voto fuori sede è di 472. Il numero di studenti fuori sede che hanno richiesto di esercitare il diritto di voto a Torino è di 9.300.
I numeri della macchina organizzativa comunale
Sono circa 1500 i dipendenti della Città di Torino, provenienti da varie direzioni, impegnati per assicurare il diritto di voto alle torinesi e ai torinesi durante la tornata elettorale di domenica 8 e lunedì 9 giugno.
Oltre ai servizi Civici e ai Sistemi informativi, nelle diverse fasi sono impiegati gli agenti di Polizia Municipale, i dipendenti dei servizio economato, del servizio patrimonio, dei servizi tecnici, dei servizi educativi, del servizio autorimesse, dei servizi sociali, della Protezione civile e della Segreteria generale.
A supportare le operazioni di apertura dei seggi nelle scuole saranno presenti circa 300 operatori della Polizia Locale mentre circa 80 saranno impegnati nei vari plessi nel corso delle operazioni di voto a tutela dell’ordine pubblico. Per tutta la durata delle operazioni di voto e di spoglio sarà in funzione un call-center elettorale con operatori pronti a rispondere ai quesiti posti dai presidenti di seggio, mentre il personale tecnico comunale assicurerà il buon funzionamento delle attrezzature informatiche, telefoniche, delle strutture e degli impianti. Saranno inoltre al lavoro circa 40 addetti comunali con il compito di raccogliere i dati di affluenza e scrutini, coordinare i rilevatori, inserire i dati delle sezioni comunicate dalla Polizia Locale. Durante il voto il personale dei servizi sociali sarà inoltre operativo per garantire un servizio di trasporto ed assistenza alle persone con gravi limitazioni di deambulazione per l’esercizio del diritto di voto.
Nuovo polo logistico elettorale
Al termine di ciascuna operazione di spoglio, la riconsegna del materiale elettorale al centro di raccolta avverrà direttamente presso i plessi di voto, tramite personale comunale delegato dal Sindaco: si tratta di una nuova modalità organizzativa che viene introdotta con lo scopo di semplificare l’attività di raccolta, garantendo maggiore efficienza e sicurezza. Novità anche per il polo logistico, con la nuova sede di via Ponchielli 66 che sostituisce il Quinto Padiglione di Torino Esposizioni, interessato dai lavori di riqualificazione del Parco del Valentino. Qui saranno al lavoro 160 dipendenti dei servizi civici comunali.
Info e approfondimenti
http://www.comune.torino.it/elezioni/referendum2025.shtml
Ufficio Elettorale tel. 011.01125245 – 011.01125393 – 011.01125229
TORINO CLICK
THE PASSWORD
TORINO OLTRE GLI ASTERISCHI
Per la rubrica “The Password: Torino oltre gli asterischi”, oggi vi portiamo a conoscere Torino attraverso uno dei luoghi più emblematici della sua storia. Si tratta di un ex carcere, riflesso delle evoluzioni del capoluogo piemontese nell’ultimo secolo e mezzo, che ancora oggi ha molto da raccontarci in termini di democrazia e partecipazione politica.
Torino è una città d’arte e cultura con oltre cinquanta siti storici aperti al pubblico: uno di questi è il Museo “Le Nuove” in via Paolo Borsellino, 3 (https://www.museolenuove.it/). Per accedervi è necessario prenotare: il costo è di 5 euro per gli studenti ed è inclusa una visita guidata di due ore circa. Le guide sono volontari dell’associazione “Nessun uomo è un’isola”, che si occupa del museo. Capita, a volte, di assistere anche alla testimonianza di persone che erano ancora bambine ai tempi della detenzione: alcuni sono figli di ebrei, i cui genitori furono deportati nei campi di concentramento, altri sono figli di partigiani fucilati o rilasciati dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di testimonianze toccanti e dal valore storico e umano incredibile.
I percorsi guidati sono diversi. Il percorso storico-museale permette di accedere alla sezione esterna e ad alcuni bracci del sistema carcerario, come quello femminile, quello tedesco gestito dalle SS e la parte sotterranea destinata ai giovani partigiani, che da lì a poco sarebbero stati fucilati. Il ricovero antiaereo – altro percorso possibile – è un bunker situato a 18 metri di profondità sotto il carcere. La visita dura un’ora e in inverno è richiesto un abbigliamento pesante. Sacro e profano è, invece, un tour che permette di visitare la parte centrale della struttura, le chiese e i percorsi nascosti del Direttore.
Nella storia di questo complesso carcerario alcune figure della Chiesa sono state di grande conforto per i detenuti, come Suor Giuseppina Demuro e il frate francescano Ruggero Cipolla. La prima si fece promuovere ufficiale nazista, pur di continuare a gestire il Braccio B – l’unico femminile – durante l’occupazione tedesca, salvando numerose vite, come quella della partigiana Valérie, del piccolo Massimo di appena sei mesi (figlio di Elena Recanati, deportata ad Auschwitz e tornata viva), di Adriana Cantore che allora aveva solo 13 mesi, (sopravvissuta grazie alle cure della suora) e di sua mamma Ida (anche se quando uscì dal carcere pesava solo 38 chili). Padre Ruggero Cipolla, che all’inizio doveva assistere i detenuti della parte sotterranea per soli 15 giorni, fu invece nominato cappellano del carcere “Le Nuove” dal 1944 e poi delle “Vallette” fino al 1994. Fu autore di I miei condannati a morte. Lettere e testimonianze. Consapevole che la posta dei giovani detenuti sarebbe stata oggetto di censura, il frate, rischiando la propria vita, dava loro due fogli: uno lo consegnava ai nazisti, l’altro lo nascondeva e lo recapitava ai familiari delle vittime. A lui toccava un compito difficilissimo: assistere quei ragazzi, “i suoi ragazzi”, prima e durante la fucilazione, segnandosi dove erano stati sepolti così da poterlo comunicare ai cari.
Le storie sono tantissime: l’ebrea Enrichetta Iona che, insieme alla famiglia, fu deportata nei campi di concentramento dal binario 17 della stazione di Porta Nuova; i martiri della Resistenza Osvaldo Alasonatti e Renato Cottini, che oggi dà il nome al Liceo artistico statale di Torino; Emanuele Artom, il cui corpo, nonostante gli sforzi e le ricerche, non fu mai trovato; Ignazio Vian che, nonostante le torture, non fece mai un nome dei suoi compagni, tentò il suicidio tagliandosi le vene, ma fu salvato dai nazisti al fine di infliggergli loro stessi la pena di morte.
La superficie del carcere è di 37.634 metri quadrati: è immenso, se si pensa che la superficie di piazza Vittorio Veneto, la piazza più estesa di Torino, è di 38.000. È rimasto attivo fino al 2003, subendo modifiche nel tempo. Lì furono internati anche alcuni militanti delle Brigate Rosse, come i terroristi che, il 15 dicembre 1978, all’incrocio tra via Pier Carlo Boggio e corso Vittorio Emanuele II, freddarono Salvatore Lanza e Salvatore Porceddu, agenti di polizia chiusi all’alba dentro un furgoncino di servizio di fronte alla struttura carceraria, alla quale oggi è affissa una lapide in loro ricordo.
Piero Calamandrei disse: “Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione”. Per essere testimoni della Storia e contribuire alla memoria collettiva occorre partire dall’ascolto e dalla divulgazione della storia di uomini comuni che soffrirono per la libertà e la democrazia di cui noi oggi godiamo.
Nicole Zunino – redattrice di The Password
Facebook: The Password UniTo
Instagram: @thepasswordunito
E-mail: thepasswordunito@outlook.it
In corso Vittorio Emanuele II 78 nasce “Gerla Green”, il primo locale a prevalenza vegetale, con un nuovo indirizzo gastronomico che unisce salute, gusto e tradizione agricola.
Gerla 1927 lancia, così, una nuova sfida nel cuore di Torino e a partire da giovedì 5 giugno apre al pubblico ‘Gerla Green’, primo locale pensato con un’impronta prevalentemente vegetale.
Il nuovo spazio, in corso Vittorio Emanuele 78, offrirà un’esperienza gastronomica capace di unire cucina salutare all’attenzione estetica e al rispetto per la terra, in un format contemporaneo ma fedele alla storia del marchio.
“Focalizzarci sulla cucina vegetale – spiega il direttore generale Stefano Chiodi Latini – significa non soltanto seguire l’evoluzione del gusto e del benessere alimentare, ma anche ampliare l’identità del gruppo, offrendo una proposta attenta ai prodotti della terra in tutti i nostri locali”.
Con Gerla Green il gruppo rafforza una visione imprenditoriale che, nel corso degli anni, ha rilanciato alcune delle insegne più iconiche della città, dal caffè Platti a Norman, da Dezzutto a La Pista, affiancando alla tradizione storica un percorso costante di aggiornamento e formazione, anche attraverso la Gerla Academy.
“Il vegetale non è solo una moda – spiega il presidente Roberto Munnia – ma un’opportunità gastronomica e culturale. Torino e il Piemonte vantano una grande tradizione agricola, che già nella cucina storica dei Savoia vedeva valorizzata la biodiversità. Con questo nuovo progetto vogliamo aprire uno spazio che parli il linguaggio della terra con eleganza e sostanza”.
Gerla Green sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21 con una proposta continua dalla colazione all’aperitivo. Si tratta di un nuovo tassello nella mappa gastronomica della città che ha lo scopo di rendere il vegetale protagonista, senza estremismi, ma con gusto e identità per rafforzare la sinergia tra i locali del gruppo. Verrà proposta una innovativa colazione proteica, con suggestioni scandinave) e genuina che si distinguerà dalle tradizionali caffetterie, con selezioni di caffè Lavazza. Grazie alla collaborazione con i due locali Suki acquisiti dal gruppo Gerla in via Rodi e in via Amendola, un sushi man preparerà pranzi e aperitivi a vista, a base di poke e sushi, sia tradizionali sia vegetariani.
Mara Martellotta
A Cuneo “Red Carpet” per le gloriose “auto d’epoca”
Auto quasi centenarie alla rievocazione della “Cuneo – Colle della Maddalena”. Madrina, Stefania Belmondo
Sabato 7 e domenica 8 giugno
Cuneo
Mancano pochi giorni e nel capoluogo della “Granda” fervono a tutto spiano i preparativi per la rievocazione storica della leggendaria corsa automobilistica “Cuneo – Colle della Maddalena ”, a 100 anni dalla sua prima edizione del 9 agosto 1925, anni davvero pionieristici per il mondo dell’automobile. L’evento, organizzato dall’“Automobile Club Cuneo”, avrà inizio sabato 7 giugno, alle 9, con l’esposizione in piazza Galimberti delle “auto d’epoca” partecipanti, fra le quali alcuni “modelli Lancia” del 1926 e del 1928, accanto ad un’ “Alfa Romeo” del 1928.
Il giorno dopo, domenica 8 giugno, le stesse attraverseranno la Valle Stura per salire fino in cima al Colle della Maddalena. Sono già oltre cinquanta le vetture iscritte: tra queste alcuni modelli ormai centenari di Lancia e Alfa Romeo , identiche a quelle che presero parte alle prime edizioni della corsa. A tenere a battesimo la manifestazione sarà Stefania Belmondo , ex fondista (l’italiana vincente più di sempre nel circuito mondiale), pluridecorata campionessa olimpionica, nativa proprio della Valle Stura e scelta come madrina dal “Comitato Organizzatore”.
Le iscrizioni alla rievocazione sono ancora aperte: possono partecipare le auto d’epoca “Storiche” ovvero immatricolate fino al 1961, e le auto d’epoca “Classiche” immatricolate dal 1962 al 1977. Chi fosse in possesso di vetture di quegli anni può contattare l’“Automobile Club Cuneo” al numero 0171/440031 o scrivere all’indirizzo e-mail eventi@acicuneo.it.
I moduli di iscrizione sono scaricabili dal sito internet www.cuneo.aci.it
Le vetture costruite entro il 31 dicembre 1961 parteciperanno anche al “Concorso d’eleganza”, la cui premiazione è prevista per la sera del sabato insieme alla “cena di gala”.
Domenica 8 giugno ci sarà la rievocazione su strada: le auto ripercorreranno la Valle Stura fino al Colle della Maddalena con successivo rientro a Vinadio in località Goletta per il pranzo dove si concluderà la manifestazione. Lungo il percorso saranno predisposte alcune “prove di precisione” per chi vorrà provare a cimentarsi ed avvicinarsi alla “Regolarità”.
Sottolinea il presidente dell’“Automobile Club Cuneo”, Francesco Revelli: “Ci prepariamo ad accogliere a Cuneo, per questo importantissimo centenario, numerose auto d’epoca che hanno scritto la storia del motorismo italiano del secolo scorso. Tra queste, vetture di marchi storici come ‘Lancia’ e ‘Alfa Romeo’, che hanno contribuito a rendere questa corsa un vero e proprio patrimonio di memoria e passione. Non mancherà ovviamente la ‘Fiat’, così come vetture ‘Renault’, ‘Porsche’, ‘Lambda’, ‘Innocenti” e tante altre ancora. Questo evento, infatti, non solo vuole celebrare la storia e la tradizione dell’automobilismo, ma rappresenta anche un’occasione unica per appassionati e pubblico di rivivere un passato ricco di emozioni e di innovazione tecnica. Invitiamo perciò tutti gli appassionati a partecipare per contribuire a mantenere vivo il patrimonio delle auto storiche italiane”.
Un patrimonio di altissimo livello tecnico e stilistico. A dimostrarlo, alcune delle auto già iscritte fra cui spiccano una “Lancia Lambda VI Serie” del 1926 e un’altra del 1928, comparsa nel film “La sposa bella” del 1960 con l’attrice americana Ava Gardner; da casa “Fiat” arriveranno una “508 SS Coppa Oro” del 1933 e una “1100 Sport” del 1950 che prese parte alle “Mille Miglia” del 1951; altre “meraviglie”, una “Porsche 356 A TI coupè GT” immatricolata per la prima volta a Parigi nel 1956 da un capitano dell’esercito americano, un’“Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport VI Serie – spider carrozzeria Touring” che rappresenta l’ultima versione del modello che portò all’“Alfa Romeo” innumerevoli e straordinari successi internazionali.
Per info dettagliate su programma e iscrizioni: “ACI Cuneo”, piazza Europa 5, Cuneo; tel. 0172/440031 o www.cuneo.aci.it o segreteria@acicuneo.it
g.m.
Nelle foto: Un’auto in partenza da piazza Galimberti in occasione di una delle primissime edizioni della “Cuneo – Colle della Maddalena”; un recente raduno a Cuneo; Francesco Revelli
Il vercellese che conquistò Carlo V



Corso Belgio, 1000 firme per 120 nuovi alberi
Martedì 3 giugno, il Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio ha consegnato 1.006 firme raccolte per la petizione al Consiglio Comunale, con cui si chiede, innanzitutto e prima di qualsiasi altro intervento, la messa a dimora di almeno 120 alberi in sostituzione dei circa 170 abbattuti e non rimpiazzati negli ultimi 20 anni. Il mancato ripristino del viale ha ridotto proporzionalmente i servizi ecosistemici (lo ha affermato il perito incaricato dal Giudice del ricorso intentato dal Comitato, nella sua relazione finale) con effetto sulla salute dei residenti.
Tra le altre istanze contenute nella petizione (sostenuta da oltre il triplo delle firme necessarie):
-
consentire di effettuare valutazioni congiunte sullo stato di salute dell’alberata di corso Belgio;
-
valutare di spostare la linea tranviaria che passa in corso Belgio in centro strada eliminando la necessità di potature frequenti;
-
reinternalizzare i servizi di gestione del verde pubblico;
-
non intervenire sugli alberi tra marzo e agosto, rispettando davvero il periodo di riproduzione della fauna, e in particolare della nidificazione;
-
evitare che il legno asportato finisca bruciato con aumento delle emissioni di CO2.
-
Inoltre si chiede al Comune di adoperarsi, per quanto di sua competenza, per aumentare la frequenza e ridurre le tariffe del trasporto pubblico locale, diminuendo la necessità di parcheggi.
Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni Ambientaliste per la Tutela e la Progettazione del Verde ha invece consegnato 2.356 firme di residenti a Torino raccolte su moduli cartacei per la delibera di iniziativa popolare che prevede la modifica dell’attuale art. 45 “Rinnovo delle alberate” del Regolamento (n. 317) del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino, eliminando la possibilità di abbattere un intero viale anche se contiene esemplari non a rischio di crollo; altri 220 cittadini hanno firmato online. Le millecinquecento firme necessarie sono state quindi superate abbondantemente.
Al presidio e alla successiva conferenza stampa hanno partecipato altri Comitati della rete Resistenza Verde, tra i quali il Comitato Acqua Pubblica Torino, che attende da quasi due anni che il Consiglio Comunale discuta la proposta di delibera di iniziativa popolare contro gli sprechi idrici. Ciò si aggiunge al rigetto di due istanze di referendum del Comitato Salviamo la Pellerina contro l’edificazione del nuovo ospedale Maria Vittoria nel parco Carrara.
In sostanza, oltre che per la devastazione e la mercificazione del verde pubblico, l’Amministrazione in carica si sta distinguendo anche per la negazione dei diritti di partecipazione: non solo chi manifesta pacificamente contro i progetti della Giunta viene identificato dalle forze dell’ordine, multato e addirittura indagato, ma anche chi sceglie le forme di partecipazione più asettiche e formali, espressamente previste dal Regolamento n. 297 della Città di Torino, viene sprezzantemente ignorato.
La negazione della partecipazione è simmetrica alla cessazione della rappresentanza: si possono ancora dire nostri rappresentanti coloro che ignorano sistematicamente le istanze dei cittadini? E non parliamo soltanto, come avvenuto con la nostra precedente petizione, del Sindaco e degli Assessori, ma anche dei consiglieri comunali cui sono rivolte petizioni, delibere, istanze di referendum. Pertanto considereremo la condotta del Consiglio comunale rispetto alla petizione e alla delibera per cui si sono presentate oggi le firme anche come una cartina di tornasole definitiva sullo stato della democrazia nella nostra città sotto il governo dell’attuale Amministrazione.
Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio
Da sabato 7 a domenica 15 giugno Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha programmato importanti interventi sulla linea Rivarolo- Chieri (SFM1) nei pressi di Volpiano.
Nel dettaglio, RFI proseguirà i lavori di realizzazione del sottopasso carrabile nel comune di Volpiano, attuando una delicata fase di lavoro che interferirà con l’infrastruttura ferroviaria, costruendo una viabilità alternativa a seguito della soppressione del passaggio a livello di via Regione Cravero.
L’investimento complessivo ammonta a circa nove milioni di euro.
Per consentire lo svolgimento delle attività, sarà necessario interrompere la circolazione ferroviaria tra Torino Stura e Rivarolo.
|
||
|
Panafricando, contro la paura e il razzismo
La sera del 2 giugno si è concluso, in un clima di partecipazione e di grande entusiasmo il Festival Panafricando 2025. L’operazione ha avuto come slogan la frase :

