ilTorinese

In via Sacchi targa dedicata a Bobbio

A vent’anni dalla scomparsa di Norberto Bobbio – (1909-2004) –  venerdì 18 ottobre 2024 alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di scoprimento di una targa sulla facciata dello stabile di via Paolo Sacchi 66 dove il filosofo visse al quarto piano, spazio trasformato oggi in una foresteria per studenti.

 

All’iniziativa della Città di Torino e del Centro studi Piero Gobetti di cui il filosofo fu a lungo presidente e a cui ha lasciato gran parte della sua biblioteca interverranno Marco Revelli, presidente del Centro stesso; Maria Grazia Grippo – presidente del Consiglio comunale di Torino e della Commissione Toponomastica – Marco Bobbio, figlio del filosofo; Cristina Savio della Circoscrizione 1

Al  Gobetti “L’origine del mondo, ritratto di un interno”

Debutta al teatro Gobetti martedì 22 ottobre alle 19.30 la pièce teatrale “L’origine del mondo, ritratto di un interno”, scritto e diretto da Lucia Calamaro, che ne ha curato anche le scene, i costumi, il disegno e le luci.

Lo spettacolo indaga la coscienza di una persona in lotta con la depressione, ed è prodotto dal Teatro di Roma, Teatro Nazionale, è interpretato da Concita de Gregorio, Carolina Rosi e Mariangeles Torres.

“L’origine del mondo, ritratto di un interno” rimarrà in scena al teatro Gobetti per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a sabato 26 ottobre prossimo.

Fin dagli esordi la scrittura di Lucia Calamaro ha infranto diversi tabù. A quindici anni dal debutto “L’origine del mondo” si conferma un classico teatrale dei nostri tempi, uno di quei testi intorno al quale si sono addensati un immaginario e un riscontro fortissimi.

“Di fronte al tempo- racconta la regista Lucia Calamaro- alle crisi, alle mutazioni esistenziali. Magari sotto pressione, impotente, spesso isolato. Comunque inadeguato al rapporto, ma lo stesso presente. Decisamente depresso e si vede, uno fa fatica, però vive, trova strategie, si inventa. Si tratta di reagire. O al meglio adattarsi. Come si sta si fronte alle cose, quando peggio del rapporto con Uno, c’è solo il rapporto con gli altri? Lo sappiamo? Lo possiamo sapere? Esiste un Io generico guida? Non so, non mi pare. Da qui non mi azzardo alla teoria. Passiamo allo studio di un caso. Concita vive in un temporaneo autoricovero, lo ha scelto e non esce più. Da qui, dalla tana constata che lei di umano ne conosce veramente solo uno, convivono nello stesso corpo e a volte si distrae anche da lui. Se lo perde non lo capisce. Questa relazione fluttuante e disattenta spesso fa sì che non si ritrovi a essere contemporanea neanche a se stessa. Un convivente, anche lui familiarizzante con l’umano di Concita, la richiama a lei e al tempo, la figlia Alice, che rappresenta il suo Atlante domestico. Tanto che a volte uno si chiede chi ha messo al mondo chi. Nella casa in cui si muove con sua figlia, temporaneamente rinchiuse in cerca di un senso latitante, appaiono figure della soglia, abitanti del dentro-fuori che irrompono e agiscono. Figure queste tutte animate dalla stesa volontà, tirarla fuori. Si avvicendano sulla scena, strappando alla loro intimità duettistica, l’analista di Concita e sua madre Lucia. Gente che sta più fuori che dentro, ma a volte anche troppo dentro troppo fuori.

Ma che ne sanno loro della fatica necessaria a sondare gli intrecci traumatici nascosti nelle geometrie del profondo? Indago la coscienza di una persona in lotta con la depressione. Ne uscirà ma non sarà facile. […] Esploro gli stati d’animo mortificati di una figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia, tratteggio l’indifferenza, la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri, di quelli che si trovano a gestire una persona depressa ma non si sa come. Intanto diversamente, ma certo si vive. In fondo da cosa è composta la vita di un essere umano? Un corpo e il suo andazzo, una mente e i suoi rovelli, le cose e la necessità di gestirle e poi gli altri, tutti gli altri, sotto forma di affetti , rivali, problemi, salvezza, ristoro, legami, vantaggi, limiti”.

Gobetti, via Rossini 8 Torino

Teatro di Roma, Teatro Nazionale

Orario spettacoli martedì giovedì e sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45.

Mara Martellotta

(H)Open Day sulla Menopausa: linea diretta con gli specialisti dell’ospedale Sant’Anna

Venerdì 18 ottobre 2024 si celebra la Giornata mondiale per la Menopausa.

L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, da sempre l’ospedale per la salute della Donna, intende farsi promotore di una maggior coscienza e conoscenza delle problematiche che possono accompagnare questo delicato periodo della vita. Il 18 ottobre dalle ore 8 alle ore 16 le cittadine potranno chiamare allo 011 313 5960 e potranno parlare con il Team di medici specialisti dell’Ambulatorio dei Disturbi della Menopausa della Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria (diretta dalla professoressa Chiara Benedetto), che offriranno consulenze telefoniche. In occasione della Giornata mondiale della Menopausa, l’ospedale Sant’Anna di Torino e la Fondazione Onda ETS organizzano la seconda edizione dell’(H) Open Day sulla Menopausa, coinvolgendo gli ospedali con il Bollino Rosa. L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare le donne sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e sulle strategie comportamentali, diagnostiche e terapeutiche che consentono, non solo di migliorare i disturbi che connotano le problematiche a breve termine, ma anche di prevenire e/o ridurre le complicanze a medio-lungo termine, come le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi e le demenze.
«Quello che emerge dall’indagine “La menopausa nella vita delle donne”, che abbiamo realizzato in collaborazione con l’Istituto di ricerca Elma Research, intervistando 600 donne tra i 45 e i 55 anni, è che è un tema in cui l’informazione c’è, ma rimane superficiale e le donne convivono passivamente con i sintomi di questa fase di grande cambiamento. Con l’allungamento dell’aspettativa di vita, la donna oggi ha la prospettiva di trascorrere in menopausa circa trent’anni: un lungo periodo in cui una corretta informazione, un’attenta prevenzione ed un adeguato trattamento dei sintomi, quando necessario, possono contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita limitando l’impatto delle malattie croniche degenerative» dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS.
Dai dati dell’indagine si evince che il 56 per cento delle donne ritiene di avere un livello di informazione medio-alto rispetto al tema della menopausa e le informazioni sono principalmente raccolte attraverso esperienze di amiche e familiari (74 per cento), consultazione di siti internet di informazione (62 per cento) e dialogo con figure professionali (ginecologo 65 per cento e MMG 39 per cento). Se oggi la comunicazione passa spesso tramite canali non medici (quali passaparola e internet) ed attraverso canali medici che si approcciano solo reattivamente alla menopausa, per il futuro le donne desidererebbero un appoggio maggiore da parte delle figure sanitarie, in primis ginecologo, MMG e farmacista attraverso un coinvolgimento proattivo.
La menopausa è vissuta come portatrice di grandi cambiamenti per il 73 per cento delle intervistate: di fatto la sintomatologia ad essa associata colpisce la maggior parte delle donne, con i disturbi del sonno (76 per cento), le vampate di calore o sudorazione eccessiva (73 per cento) e la stanchezza (73 per cento) che rappresentano quelli più frequenti. I sintomi sono inoltre spesso severi, con conseguente impatto medio-alto sulle diverse sfere di vita per circa il 50 per cento delle donne: l’aspetto sessuale, fisico ed il benessere psicofisico sono le sfere maggiormente impattate.
Tuttavia, circa la metà delle donne non assume alcun rimedio per prevenire o far fronte alla sintomatologia, ritenendola sopportabile oppure considerando la menopausa come una normale fase della vita che non richiede trattamenti particolari. Il 54 per cento delle donne che soffre di vampate di calore o di sudorazione eccessiva ne soffre in modo moderato-severo, con conseguente senso di imbarazzo (55 per cento) e preoccupazione (46 per cento). Le vampate severe spesso non si presentano in modo isolato, ma si associano ad uno spettro di numerosi altri sintomi legati alla menopausa e ciò amplifica inevitabilmente il senso di solitudine percepito nel far fronte a questa fase di vita, il desiderio di essere maggiormente seguite a livello medico e l’impatto negativo sulla qualità di vita, in tutte le sue sfere. Nonostante ciò, anche a fronte di vampate severe, la quota di donne che arriva ad assumere prodotti per far fronte a questo sintomo rimane limitata (solo il 55 per cento tra chi ne soffre in modo severo ed il 40 per cento tra chi ne soffre in modo moderato).
Le oltre 160 strutture del network del Bollino Rosa che hanno aderito all’(H) Open Day offriranno gratuitamente servizi clinico-diagnostici ed informativi alla popolazione femminile, quali consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiali informativi nelle aree specialistiche di cardiologia, diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, psichiatria, reumatologia e senologia.
Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali l’opuscolo informativo “Vampate di calore In menopausa – molto più di un disturbo fastidioso”, disponibile anche in formato elettronico sul sito www.fondazioneonda.it nella sezione “Pubblicazioni”.
A partire dal 7 ottobre tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti.
Fondazione Onda ETS dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa. Il network, composto da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda ETS nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
L’iniziativa è realizzata con il contributo incondizionato di Astellas, con il patrocinio di ALOMAR odv – Associazione Lombarda Malattie Reumatologiche Organizzazione di Volontariato, FEDIOS – Federazione Italiana Osteoporosi e malattie dello Scheletro e SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera.

Olimpiadi della salute in Humanitas Medical Care Principe Oddone

Sabato 26 ottobre

Open day dedicato a bambini e famiglie

 

Pronti a diventare campioni di salute? Sabato 26 ottobredalle 10 alle 18, il Centro medico Humanitas Medical Care Principe Oddone (corso Principe Oddone, 30) apre le porte ai bambini e adulti accompagnatori per una giornata all’insegna del gioco e della prevenzione insieme agli specialisti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Ortopedia e PsicoCare di Humanitas Gradenigo e Humanitas Medical Care.

Le “Olimpiadi della salute” alterneranno laboratori e attività per bambini maggiori di 6 anni, mentre gli adulti potranno incontrare gli specialisti Humanitas, a disposizione per consigli e consulti per ogni età.

Tutte le iniziative sono gratuite e aperte a bambini maggiori di 6 anni. Necessaria la prenotazione

Per info e prenotazionihttps://www.gradenigo.it/olimpiadi-della-salute/

 

EMOZIONI IN GIOCO

Ognuno ha la propria immaginazione: mettiamo in gioco le emozioni con i Lego®! Un laboratorio dove i famosi mattoncini colorati stimolano la creatività e prendono vita grazie all’impegno di tutti i bambini e ragazzi. Gli specialisti di PsicoCare saranno a disposizione degli adulti accompagnatori per approfondire tematiche legate a ansia e emozioni per ogni età (infanzia e adulti).

NON CREDO AI MIEI OCCHI – un laboratorio sul mondo delle illusioni ottiche!

Quando il senso della vista ci inganna? Chi sbaglia: gli occhi o il cervello? Immagini ambigue, linee bislacche, scale impossibili… fino a vedere l’invisibile! Gli specialisti di Oculistica saranno presenti per domande sui servizi, consigli e consulti informali per ogni età, dall’occhio pigro nei bambini alla cataratta negli adulti.

ENERGY JUICE (aperto anche agli adulti)

All’ingresso di Humanitas Medical Care Principe Oddone si troverà una installazione interattiva. Salendo sulle energy bike – regolabili in altezza – con il proprio movimento e la forza delle proprie gambe, si produce energia pulita e sarà possibile conquistare una vera spremuta, di arance e di salute, da sorseggiare in tranquillità.

Gli specialisti di Ortopedia saranno presenti per domande sui servizi, consigli e consulti informali per la prevenzione adulta, dal mal di schiena alle patologie del ginocchio, dalla postura ai problemi di spalla.

Il centro medico Humanitas Medical Care di corso Principe Oddone 30 a Torino si trova a pochi minuti da Piazza Statuto, è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ed è dotato di un parcheggio gratuito riservato ai pazienti con ingresso da via Masserano 5/A.

Tumore al seno, Ruffino (Az): “Sforzo unitario per favorire la prevenzione”

“Azione ha deciso di sostenere le mozioni per la prevenzione e la cura del tumore al seno con l’obiettivo di costruire un’unità di intenti, tra governo e parlamento, per portare un cambiamento concreto su un tema così rilevante. Negli anni, si sono compiuti importanti passi in avanti sulla malattia e lo dobbiamo grazie a moltissimi volontari che, in otto casi su dieci, sono donne, già pazienti, che hanno affrontato le dinamiche e conoscono bene ogni difficoltà”
Così Daniela Ruffino, deputata di Azione, intervenuta in aula alla Camera sulle mozioni per la prevenzione e la cura del tumore al seno.
“I volontari hanno deciso di spendersi per chi è malato – ha proseguito Ruffino – intervenendo sia sulla socializzazione, sia sulle raccolte di fondi per acquistare le attrezzature necessarie: macchinari che, purtroppo, sono pochi e insufficienti. Bisogna sottolineare, inoltre, le difficoltà legate ai tempi di attesa e la necessità di un’informazione utile ad accedere alla prevenzione. Ci sono, indubbiamente, anche risultati positivi ottenuti negli anni: basti pensare al registro nazionale dei tumori o all’intesa Stato-Regioni sui i centri di senologia per cui, ciascuna regione, si deve dotare di un centro multidisciplinare ogni 250 mila abitanti. Obiettivi importanti che scontano, però, un alto numero di casi e la necessità di dotarsi un radiologo, un chirurgo, un patologo, un oncologo, un radioterapista e un data manager. Figure, a volte, difficili da reperire in un unico centro”.
Secondo Ruffino “il tema dell’informazione è fondamentale e ritengo possa essere offerta, a tutte le donne, nei luoghi che raggiungiamo ogni giorno, dalle farmacie, al medico di base, dalle associazioni ai consultori familiari che, in Italia, sono troppo pochi. A Torino, per esempio, ne abbiamo solo 9, dovrebbero essere 40, e ogni sportello assiste 94 mila cittadini. Mi auguro, quindi, che il governo ascolti questi richiami e ci sia convergenza di intenti per migliorare la prevenzione, l’accesso ai servizi e alle strutture adeguate”.

Riaperto al pubblico ufficio postale di Susa

Ha riaperto al pubblico l’UfficioPostale di Susa in Via Giuseppe Mazzini, 40. Sono terminati nella sede, infatti, i lavori di ristrutturazione e ammodernamentofinalizzati ad accogliere, anche tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Tra gli interventi effettuati il rinnovo della pavimentazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche. Oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia presso l’ufficio postale sono disponibili anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico) e i certificati anagrafici.

Il restyling della sala al pubblico prevede un totale di 5postazioni di lavoro, di cui due ribassate per favorire così anche la relazione e agevolare le persone con ridotta mobilità.

Inoltre è stata implementata una seconda sala consulenza che consentirà una relazione a tu per tu col cliente nella totale riservatezza.

 

Il Sindaco di Susa, Piero Genovese, nell’apprezzare il nuovo Ufficio Postale ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti che Poste Italiane abbia completato i lavori di ristrutturazione della sede di Susa, con oltre 15 giorni di anticipo rispetto ai tempi indicati al momento della chiusura. L’Ufficio Postale si presenta rinnovato negli interni e negli arredi ma soprattutto pronto ad offrire ai cittadini, attraverso la professionalità e cortesia dei suoi operatori, i nuovi servizi postali previsti nell’ambito del Progetto Polis. Esprimiamo grande soddisfazione per la scelta di Poste Italiane nell’individuare in Susa uno dei Comuni sede di questo progetto, a conferma dell’importanza della nostra Città come centro dei servizi della Valle”

 

Poste Italiane conferma, ancora una volta, non solo la missione al servizio del sistema Paese ma anche il valore della capillarità, elemento fondante del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori.

Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea a fine ottobre 2022 i lavori di ristrutturazione sono stati avviati in oltre 3900 Uffici Postali in tutta Italia ed entro la fine del 2026 saranno complessivamente 7000 i nuovi uffici Polis.

A San Mauro il ministro Urso inaugura Argotec

Mentre a Roma il sindacato metalmeccanico manifestava,  il Ministro dello Sviluppo e del Made in Italy URSO ha inaugurato oggi  a S.Mauro Torinese la nuova sede di Argotec una bella azienda dell’aerospazio che come ha spiegato il fondatore e amministratore DAVID AVINO non ha voluto aumentare cubi di cemento e ha scelto di insediarsi nella Astronave di Oscar NIEMAYER , il grande archistar scomparso alcuni anni fa.
La SPACE Park è stata realizzata nell’ambito del programma promosso dalla Agenzia Spaziale italiana , utilizzando fondi del PNRR. Sarà in grado di produrre 50 satelliti all’anno. Per il brillante imprenditore oggi è un punto di partenza anche perché il Governo Meloni crede molto in questo settore e il Ministero Urso ha stipulato un accordo importante con Francia e Germania.
Urso uno dei Ministri che si sta impegnando moltissimo  sia per il rilancio del settore auto che per lo sviluppo dell’aero spazio ha favorito l’insediamento a Novara della nuova fabbrica dei chips, ha scelto Torino come sede per il Centro della IA collegata al settore auto e all’aerospazio lo ha legato,  sia nell’intervento che nel l’incontro stampa successivo , alla necessità di rilancio di Torino e del Piemonte che ne hanno bisogno. Con i giornalisti Urso che fa riferimento alla Destra storica di Cavour ha detto che Torino può rimanere Capitale dell’auto se la azienda si impegna a rilanciare la produzione in Italia e potrà essere anche la Capitale dell ‘Aerospazio.
Alla cerimonia sono intervenuti molti imprenditori, numerosi Sindaci a partire dalla Sindachessa di S. Mauro Guazzora , a Lorusso , al Presidente Cirio , alla Vice presidente Chiorino e a numerosi parlamentari da Fabrizio Comba a Augusta Montaruli.
Mino Giachino

Auto in crisi, Mirafiori di più

Domani sciopero generale con manifestazioni a Roma e Torino: l’automotive è in crisi. Lo sono ancora di più le carrozzerie di Mirafiori che  resteranno chiuse fino al 4 novembre. Questa mattina davanti ai cancelli, precisamente davanti alla porta 5, si è tenuta l’assemblea degli operai in cassa integrazione convocata dai sindacati per informare lavoratori e cittadinanza sullo sciopero nazionale per l’auto del 18 ottobre. Presenti tutte le sigle sindacali: FIOM CGIL TORINO, Fim Cisl TorinoeCanavese, UILM Torino, Ugl Metalmeccanici Torino, Fismic Torino, AQCFR – Associazione Quadri e Capi Fiat.

L’assemblea di oggi preannuncia la giornata di sciopero per la difesa del settore automotove di domani con la duplice manifestazione di Roma e Torino. (In collaborazione con lineaitaliapiemonte.it)

Sella inaugura il nuovo Open Innovation Center di Torino

Una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadrati, 200 postazioni di lavoro, zone per coworking e meeting tra imprenditori, startupper, liberi professionisti, giovani talenti, investitori e clienti, un team dedicato all’AI, uno spazio eventi, un bistrot caffetteria aperto al pubblico, oltre ad un rooftop disponibile anche per eventi privati. È l’Open Innovation Center del gruppo Sella, inaugurato oggi in Corso Galileo Ferraris 32, nel cuore di Torino, un nuovo polo che integra tutte le competenze di consulenza specializzata del Gruppo nei diversi ambiti di attività con l’obiettivo di sviluppare un’innovazione finalizzata a generare un impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.

L’apertura dell’Open Innovation Center di Torino rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia del gruppo Sella per sostenere la crescita del territorio piemontese, supportando il vivace ecosistema dell’innovazione presente e rafforzando la competitività delle sue imprese e startup grazie ad una pluralità di servizi legati alla consulenza che possano aiutarle nell’affrontare le sfide odierne e nel cogliere le opportunità offerte dall’innovazione tramite un approccio “open”.

L’Open Innovation Center si configura anche come uno spazio di co-creazione e contaminazione di idee in cui le diverse realtà del gruppo Sella affrontano le sfide della sostenibilità e promuovono l’innovazione con un impatto sociale positivo e sostenibile. All’interno dell’edificio trovano posto, infatti, diverse società del Gruppo, da Banca Sella presente con una succursale al piano terra e spazi dedicati alla consulenza e ai servizi di Wealth & Business Advisory a Sella Leasing, fino a quelle legate alle tecnologie e all’innovazione, come Fabrick, Centrico e la fintech Hype, detenuta in joint venture paritetica con illimity. Nell’Open Innovation Center di Torino è inoltre presente Sellalab, la piattaforma di innovazione del gruppo Sella nata 10 anni fa e presente anche a Biella, Padova, Salerno e Lecce.

Il nuovo centro, oltre a supportare la crescita di startup e imprese, funge anche da luogo d’incontro dove tutti gli attori dell’innovazione, inclusi università, centri di ricerca, hub di innovazione e incubatori, possono collaborare, anche grazie alla presenza di spazi di coworking, per sviluppare nuove opportunità legate al digitale e al fintech, in connessione con altre realtà industriali del territorio, al fine di accompagnarle in un percorso di espansione attraverso le nuove tecnologie e l’open innovation. Il polo torinese di Sella favorisce la realizzazione di progetti innovativi e casi d’uso, dalla fase di concept fino all’implementazione pratica, e ospita anche un team con data scientist ed esperti di data governance e architetture AI.