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La festa delle Città Gemelle e Amiche di Chieri

Da venerdi 24 a domenica 26 ottobre prossimi, la Città di Chieri celebra i primi 25 anni dei gemellaggi e patti di amicizia con una tre giorni di festeggiamenti, momenti di festa e incontri aperti alla cittadinanza. La “Festa delle città gemelle e amiche” è un evento finalizzato a valorizzare i legami nazionali e internazionali che uniscono Chieri alle sue città gemelle e amiche: le italiane Andria e Tolve, Epinal (Francia), Fălticeni (Romania) e Nanoro (Burkina Faso) e a far conoscere la realtà chierese alle realtà associative che collaborano con il Comitato Gemellaggi.

“Questa festa rappresenta un segno concreto dell’impegno di Chieri per mantenere vivi i rapporti internazionali, riaffermare l’importanza della cooperazione e della fratellanza tra comunità – dichiara il presidente del Consiglio Comunale Federico Ronco – in tempi complessi come i nostri, i gemellaggi rappresentano una risorsa preziosa per costruire ponti, condividere valori e rafforzare l’appartenenza comune. “Festa delle città gemelle e amiche” vuole essere un momento di promozione della cultura del dialogo, della solidarietà e della pace, un’occasione per rinnovare il senso di comunità e cooperazione tra popoli, ma anche un’opportunità per valorizzare le bellezze artistiche, storiche e enogastronomiche di Chieri”.
Tra i momenti aperti alla cittadinanza, sabato 25 ottobre prossimo, una tavola rotonda, alle 9.30, dal titolo “Acqua come bene comune”, presso la Fondazione per il Tessile e Museo del Tessile, in via Santa Clara 10, a Chieri. Dalle 15 alle 18, festa con musica folkloristica e giochi in piazza Umberto I, dove sono presenti gli stand delle associazioni del Comitato Gemellaggi, e la mostra dedicata ai gemellaggi “Gente che arriva, gente che parte”. Alle ore 17 si terrà l’inaugurazione delle targhe celebrative degli alberi dedicati alle città gemelle e amiche, in piazza Silvio Pellico 1.

“Venerdì 24 ottobre, insieme ai consiglieri comunali Piercarlo Benedicenti e Agnese Ferrara, che con me rappresentano Chieri nel Comitato Gemellaggi – aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Federico Ronco – accoglieremo le delegazioni delle città gemellate e una rappresentanza dei Fratelli della Sacra Famiglia. Questa festa è resa possibile, oltre che dall’impegno dei nostri uffici comunali e di tutte le realtà che fanno parte del Comitato, dal coinvolgimento degli Enti legati al nostro territorio, dalla Fondazione per il Tessile alla Martini & Rossi”.

Mara Martellotta

Riaperta a senso unico alternato la Strada del Colle del Lys

Grazie all’operatività e all’organizzazione messa in campo dalla ditta esecutrice dei lavori, è stata riaperta al traffico a senso unico alternato la Strada Provinciale 197, che era stata interrotta a partire da mercoledì 15 ottobre al km 29+750, sul versante della Valle di Viù, per consentire una serie di interventi di manutenzione straordinaria, finanziati con fondi derivati dalla riscossione dei canoni idrici e consistenti nella sistemazione della banchina stradale, con la realizzazione nuove protezioni marginali lungo un ponticello. La sospensione della circolazione era motivata dalla necessità di realizzare un getto di calcestruzzo per la realizzazione di una struttura in cemento armato su cui collocare le protezioni marginali.

La circolazione è quindi riattivata senso unico alternato sino alle 17 di venerdì 14 novembre, per i veicoli di peso non superiore a 3,5 tonnellate, con deroga al limite di peso per i mezzi di soccorso. Le lavorazioni al km 29+750 continueranno nelle prossime settimane, con il completamento della trave in cemento sul lato a monte, con la posa delle protezioni marginali e con la realizzazione della pavimentazione stradale. Al momento la carreggiata è ristretta e sono in vigore il limite di velocità a 30 km orari, il divieto di sorpasso e di sosta.

Un piano contro i bulli, anche quelli del web

Con l’approvazione in Consiglio regionale del Piano triennale 2025-2027 per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, fortemente voluto dal vicepresidente e assessore all’Istruzione e al Merito Elena Chiorino, la Regione ha confermato la volontà di rafforzare la rete educativa e sociale che protegge i più giovani e li aiuta a crescere in un ambiente sano, fondato sul rispetto e sulla responsabilità.

Il Piano, elaborato da un tavolo tecnico multidisciplinare che ha coinvolto istituzioni, mondo scolastico e realtà educative del territorio, prevede interventi diffusi in tutte le province: iniziative educative, laboratori esperienziali, percorsi formativi per promuovere il benessere scolastico, valorizzazione delle diversità, prevenzione delle discriminazioni.

«Ogni episodio di bullismo, dal più grande all’apparentemente più piccolo, rappresenta una ferita che non possiamo ignorare – sostiene Chiorino – Il Piemonte sceglie di reagire, di agire, di educare. Con questo Piano vogliamo essere accanto a studenti, famiglie e insegnanti offrendo strumenti concreti e dando un segnale chiaro: la scuola deve essere un luogo sicuro, in cui ogni ragazzo si senta accolto, valorizzato e mai solo. Prevenire significa educare. Ed educare al rispetto è la prima forma di libertà e di giustizia».

Il contrasto a questo fenomeno non si limita al Piano: fa infatti parte dell’offerta formativa 2025-26, che comprende un bando che, con un investimento complessivo di 280.000 euro (40.000 in più rispetto all’anno precedente), rafforza l’azione di prevenzione, potenziando gli strumenti a disposizione delle scuole e di chi ogni giorno lavora accanto ai ragazzi. Ogni istituto potrà ricevere fino a 5.000 euro per attivare progetti sull’uso consapevole del digitale, la formazione degli insegnanti o percorsi di educazione alla legalità e al rispetto.

Affrontare il cambiamento / 2

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La prima ragione per cui il cambiamento può essere destabilizzante sta nel fatto che cambiare significa, inevitabilmente, lasciare indietro una parte di noi. Che si tratti di chiudere una relazione o di dover apportare significativi cambiamenti nel nostro modo di lavorare, di dover cambiare casa o di accettare la perdita di una persona cara.

Di un bene a cui tenevamo molto, o di qualsiasi altro cambiamento la vita ci imponga. Se ci pensiamo bene in ogni cambiamento, piccolo o grande che sia, qualcosa dentro di noi “muore”. E, che ne siamo o meno consapevoli, ci crea uno stress emotivo, e traumi, in genere piccoli e impercettibili, ma talvolta devastanti.

Anche quando il cambiamento non ci viene obbligatoriamente imposto, ma parte dal nostro desiderio e dalla nostra volontà, si porta sempre dietro una certa quantità di stress e di ansia…
È soprattutto per questa ragione che molte persone sono perennemente indecise di fronte alla scelta di un cambiamento da loro comunque desiderato.

Oppure in grande e talvolta insormontabile difficoltà nell’adattarsi a un cambiamento che viene imposto da condizioni non dipendenti dalla loro volontà. Succede quando abbiamo la sensazione che il “costo” in termini di energie e tempo da spendere, di stress e di difficoltà, superi il beneficio del cambiare o dell’adattarsi positivamente al cambiamento.

E quindi siamo bloccati dal dubbio, dall’incertezza, dalla resistenza, e non riusciamo a scegliere.
Il primo passo per superare questa impasse consiste nel prendere consapevolezza della fatica e dello stress emotivo che si accompagna al cambiamento, e nel non aver timore a guardarlo e a esprimerlo.

Perché per evolvere, che é una delle conseguenze positive dello scegliere e dell’accettare il cambiamento, abbiamo necessità di elaborare quello stress. Al contempo è però utile e necessario contemporaneamente focalizzare i benefici del “nuovo che avanza”. Se è vero che nel cambiare si lascia una parte di sé, è altrettanto vero che una nuova parte di noi è pronta a sbocciare!

(Fine della seconda parte dell’argomento).

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

Torino, il sindacato Sappe: “lanciano droga e telefonini nel carcere”

Ennesimo importante rinvenimento da parte delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria del carcere di Torino. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario Vicente Santilli, il quale informa sull’ennesimo tentativo di introdurre illecitamente telefoni cellulari al “Lo Russo Cutugno”: “Oggi pomeriggio, verso le 14, dall’esterno del carcere, venivano lanciati diversi involucri oltre il muro di recinzione e successivamente ritrovati dalla polizia penitenziaria. Nonostante le difficoltà, i sempre attenti Agenti di Polizia Penitenziaria sono sempre vigili per impedire l’ingresso di oggetti proibiti ed all’interno degli involucri sono stati ritrovati significativi quantitativi di hashish, cocaina, e 3 telefonini. Il sindacalista denuncia come anche questi seppur maldestri tentativi di introdurre oggetti vietati in carcere “dimostrano la vulnerabilità del carcere di Torino e, per tanto, il SAPPE rinnova all’Amministrazione penitenziaria la richiesta di dotare la Polizia Penitenziaria di droni per il controllo esterno del carcere nonché di Nucleo di unità cinofila del Corpo per il contrasto delle sostanze stupefacenti”.
Il Segretario Generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, Donato Capece, evidenzia che “nelle carceri italiane il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga e che nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi”. “Peraltro”, prosegue il leader nazionale del SAPPE, “è utile ricordare che anche nelle ultime relazioni al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia è emerso come lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza“, sia alla domanda di trattamento.
“Fatto, questo, che coinvolge anche la popolazione detenuta”, conclude Capece, per cui “il SAPPE rinnova percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria”.

Giachino scrive a Rixi per la sicurezza in tangenziale: “Una foto poco rassicurante”

L’ex sottosegretario alle infrastrutture Mino Giachino ha inviato la seguente lettera, che sotto riportiamo, al viceministro Edoardo Rixi per segnalare una foto che mostra una “spaccatura” su un ponte in tangenziale. Sui social alcuni commentano che potrebbe però trattarsi di un giunto di espansione, soluzione adottata proprio per questioni di sicurezza legate ai cambiamenti termici. 
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Carissimo Vice Ministro,
Amici di Moncalieri mi hanno inviato questa foto poco rassicurante relativa alla tangenziale di Torino vista dalla Ferrovia Torino -Genova. Puoi far verificare urgentemente?
Grazie e buon lavoro
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Mino GIACHINO
già sottosegretario ai trasporti

Settimana Europea Sicurezza sul Lavoro, le iniziative del Piemonte

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Dal 20 al 24 ottobre 2025 si celebra la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, promossa da EU-OSHA – Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, con il coinvolgimento delle Regioni e delle parti sociali. L’edizione 2025 conclude la campagna triennale dedicata al tema “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale”, che pone l’attenzione sulle opportunità e le sfide della trasformazione digitale.

Le attività di vigilanza e controllo

In Piemonte i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) delle ASL garantiscono la vigilanza nei luoghi di lavoro pubblici e privati, attraverso inchieste e accertamenti su malattie professionali e infortuni, iniziative d’informazione e formazione e assistenza ai lavoratori e alle aziende.

Le cause di infortunio

Le principali cause di infortunio grave sono riferibili a carenza di informazione, mancanza di procedure di sicurezza, assenza di misure di emergenza e sottovalutazione del rischio.

I Piani mirati di prevenzione

La Regione Piemonte attua modelli di assistenza e supporto alle imprese nella prevenzione dei rischi per raggiungere i lavoratori socialmente più svantaggiati, generalmente occupati in microimprese e in mansioni che comportano maggiore esposizione a rischi.

In particolare ha attivato la diffusione di buone pratiche, la formazione sui rischi specifici alle figure della prevenzione delle imprese, la sollecitazione all’autovalutazione e canali di comunicazione diretta con gli SPreSAL delle ASL.

La Rete WHP Regione Piemonte

La rete dei luoghi di lavoro che promuovono salute (Workplace Health Promotion, WHP) contribuisce a migliorare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori, incoraggiando, nei luoghi di lavoro, azioni e cambiamenti organizzativi e comportamentali attraverso l’attuazione di interventi riconosciuti come pratiche raccomandate. Nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione, DORS – Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute (ASL TO3) e la Comunità di pratica regionale hanno realizzato l’istantanea “La Rete WHP Regione Piemonte” che descrive le modalità di adesione, i vantaggi e le principali azioni che devono mettere in atto le aziende aderenti. Inoltre è stato tradotto il Decalogo dell’azienda che promuove salute prodotto dall’Agenzia di salute pubblica della Catalogna, uno strumento di informazione e sensibilizzazione che riassume principi e azioni che devono guidare le aziende nel promuovere la salute dei lavoratori e della comunità di cui fanno parte.

“Storie di infortunio”

Il progetto, realizzato da DORS e Regione Piemonte, valorizza l’inchiesta infortuni attraverso storie che utilizzano gli elementi della narrazione per proporre soluzioni efficaci per la prevenzione. Le storie sono scritte dagli operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle ASL piemontesi. Nel complesso, 115 storie di infortunio, 7 podcast di racconti di infortuni in formato audio e i libri “Vittime” e ”Invisibili”, raccolte di racconti nati con l’idea di valorizzare l’impegno di quanti si sono sforzati di restituire umanità e sentimento ai protagonisti delle inchieste e alle vittime di infortunio.

“Sicuramente in bosco”, sicurezza e formazione nelle attività forestali

La Regione Piemonte e IPLA promuovono per il 21 ottobre un incontro tecnico – informativo a Roccabruna (CN) dedicato alla prevenzione degli infortuni e alla promozione della sicurezza nelle attività selvicolturali. L’evento ha l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza nel settore forestale, favorire la formazione pratica e il confronto diretto tra operatori del settore, diffondere buone pratiche operative e soluzioni tecnologiche innovative per ridurre il rischio nelle attività di abbattimento, movimentazione e allestimento del legname. Durante la giornata sono previste dimostrazioni pratiche in bosco, con particolare attenzione all’uso in sicurezza di escavatori forestali e verricelli e alle tecniche di abbattimento controllato. Tutti i dettagli dell’evento sono disponibili qui.

Serie A, 7ª giornata: Como-Juventus 2-0, primo KO per Tudor

Dopo cinque pareggi consecutivi tra campionato e Champions, la Juventus di Igor Tudor cade per la prima volta in stagione, sconfitta 2-0 da un sorprendente Como. Al “Sinigaglia” decide una super prestazione di Nico Paz, autore di un assist e di un gran gol nel finale.
Partenza shock per i bianconeri: dopo appena 4 minuti, Kempf sblocca il risultato su assist dell’argentino. La Juve reagisce con Yildiz, Moreno e Thuram, ma senza precisione. A David viene annullato un gol per fuorigioco.
Nel secondo tempo, Caqueret va vicino al raddoppio, che arriva al 79′ con una perla di Nico Paz. Il Como firma così un colpo pesante e raggiunge la Juventus in classifica. I bianconeri restano a -3 dalla vetta, in attesa di Milan-Fiorentina.

Enzo Grassano

Con le fabbriche del vento Alba è capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027

Alba è  ufficialmente capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. La proclamazione è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 17 ottobre al Ministero della Cultura  a Roma, il giorno successivo all’audizione delle quattro città finaliste. “Le fabbriche del vento” ha convinto la giuria per la sua visione diffusa e duratura, capace di rigenerare territori, comunità e linguaggi attraverso l’arte del presente.
La candidatura di Alba è stata promossa dal Comune di Alba e dal Comitato Alba Capitale Italiana dell’arte contemporanea 2027, composto dalla presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dal sindaco Alberto Gatto e da Nicolas Ballari,  che ha curato il dossier insieme a un vasto team. Il progetto diventerà ora un programma culturale permanente  che, attarverso le Capitali sorelle, sarà diffuso su tutto il territorio delle Langhe, Roero e Monferrato, un territorio riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

“Questa vittoria è il frutto di un grande lavoro di squadra e di territorio – ha dichiarato il sindaco di Alba Alberto Gatto – il dossier è nato dall’incontro tra artisti, professionisti del settore, istituzioni  e enti che hanno creduto nella forza propulsiva dell’Arta contemporanea. A tutti loro il nostro grazie. L’arte si affiancherà  ora alla bellezza del nostro paesaggio Patrimonio dell’Umanità e alle eccellenze enogastronomiche celebri nel mondo.  Con la prima Biennale delle Langhe daremo forma a un laboratorio permanente di idee e di cultura”.

“Quella di oggi è una giornata straordinaria da incorniciare per tutti i piemontesi – hanno affermato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore Marina Chiarelli – È una vittoria della squadra, di un dossier credibile come “Fabbriche del vento”, costruito da istituzioni pubbliche e private che hanno lavorato insieme. Sappiamo ora che c’è molto da fare e lo faremo insieme. Alba e il Piemonte hanno dimostrato che la cultura è un linguaggio condiviso e che l’arte è capace di unire energie e persone. Questo riconoscimento è un ulteriore passo prezioso per continuare a costruire un Piemonte dove l’arte non resta chiusa nei musei, ma innerva le comunità e le nutre quotidianamente. È la conferma che investire  nella bellezza e nel talento è una scelta che ripaga sempre”.
“Nel progetto “Le fabbriche del vento “ – spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo,  Presidente del Comitato Alba Capitale 2027 – l’arte contemporanea è  come un seme, che può essere seminato, diffuso, moltiplicato. In un tempo complesso, Alba sceglie l’arte come energia capace di generare comunità,  senso e visione. È un onore condividere questo risultato con una squadra straordinaria e con un territorio che ha creduto nel valore del contemporaneo”.
“Abbiamo immaginato un dossier con l’ambizione di suggerire un nuovo modello per il sistema dell’arte contemporanea- spiega Nicolas Ballario, curatore del dossier. Un modello che assemblasse le eccellenze del settore artistico con industrie, fondazioni e altre discipline come il teatro e la musica. Assegnazioni così importanti devono lasciare un’eredità concreta. Abbiamo scritto un dossier ricco e complesso, adesso dobbiamo metterci al lavoro per attuarlo in ogni dettaglio.

La programmazione di Alba 2027 prenderà forma come Anno I della Biennale delle Langhe, manifestazione internazionale dedicata al dialogo tra arte, paesaggio e comunità,  che diventerà il lascito permanente della candidatura. Il progetto coinvolgerà artisti, curatori, studiosi italiani e internazionali  e darà vita a una rete di spazi espositivi, opere pubbliche e progetti educativi in dialogo con il territorio UNESCO delle Langhe, Roero e Monferrato.

Tra i progetti principali la mostra dedicata a  Pinot Gallizio, la retrospettiva su Roberto Longhi, il progetto Radis della Fondazione Arte Crt, Vigne d’Arte, con gli interventi artistici della Fondazione Ospedale Alba Bra e l’ampliamento della Biblioteca Civica G. Ferrero, con una sezione intitolata a Luca Beatrice.
La vittoria di Alba riconosce il modello delle Capitali sorelle, che unisce città e territori in una rete culturale e produttiva condivisa. Il progetto è sostenuto da una vasta rete di enti, fondazioni e realtà economiche, tra cui Fondazione CRC, Fondazione Ferrero, Fondazione CRT, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, Ente Fiera di Alba, Confindustria,  Coldiretti, Confartigianato, Associazione Commercianti Albesi, Fondazione Radical Design e Cantine Ceretto.

Mara Martellotta