EDITORIALE
Di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”:
Di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”:
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Nel 2025 saranno introdotti nuovi bonus auto. si inizierà con 750 milioni di euro nel 2025 (dei quali 250 milioni già destinati alle coperture del decreto coesione), per poi passare a un miliardo di euro all’anno dal 2026 al 2030.
A settembre 2024 si inizierà a delineare il nuovo schema di incentivi, tenendo conto delle indicazioni delle altre amministrazioni coinvolte e delle proposte del Tavolo Automotive. Il nuovo piano pluriennale prevede incentivi maggiori per le auto a basse emissioni, agevolazioni per chi rottama veicoli vecchi e inquinanti, e bonus sempre più mirati a sostenere le fasce di reddito più basse.
L’obiettivo è duplice: rinnovare il parco auto circolante in Italia, tra i più datati in Europa, e promuovere la transizione energetica verso veicoli a basse emissioni e alimentazioni alternative. Tuttavia, un altro punto chiave è incentivare l’acquisto di auto prodotte in Europa. Questo è fondamentale non solo per sostenere i costruttori automobilistici del Vecchio Continente, ma anche per contrastare, seppur indirettamente, l’espansione dei marchi asiatici.
L’avanzata dei marchi cinesi potrebbe interessare anche l’Italia, soprattutto considerando l’apertura del Governo italiano verso l’idea di un secondo costruttore nazionale.
In merito all’arrivo di nuovi costruttori, sono stati già sottoscritti accordi di riservatezza e memorandum tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e tre case automobilistiche cinesi. Ulteriori incontri, previsti tra agosto e settembre, mireranno a esplorare ipotesi di cooperazione industriale per la produzione di autoveicoli, veicoli commerciali e autobus in Italia.
Finora i bonus hanno beneficiato principalmente le auto elettriche, evidenziando come le risorse significative messe a disposizione per le auto elettriche, quasi 230 milioni di euro, si siano esaurite rapidamente, portando a oltre 25 mila prenotazioni
Continuano i controlli coordinati dalla Polizia di Stato in diverse aree cittadine, in collaborazione con altre forze di polizia e con la Polizia Municipale. Nelle ultime ore in particolare sono stati effettuate due attività: la prima nel quartiere Aurora e la seconda in zona San Paolo.
Nel primo caso, l’attività, finalizzata al contrasto della vendita di sostanze stupefacenti e dei reati predatori e coordinata dal Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia con il concorso dell’Arma dei Carabinieri della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, del V° Reparto Mobile della Polizia di Stato, di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e delle Unità cinofile, si è focalizzata nelle aree dei giardini Madre Teresa, corso Giulio Cesare, Ponte Mosca, Ponte Carpanini e giardini di via Manassero.
Nel corso dell’attività, sono stati controllati cinque esercizi commerciali, tre dei quali sono stati sanzionati amministrativamente per complessivi 2140 euro. Un cittadino straniero fermato nei giardini di via Manassero è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a P.U. e per l’inottemperanza all’Ordine del Questore di far ritorno nel Comune di Torino. Lo stesso è stato sanzionato amministrativamente per la detenzione di sostanza stupefacente ad uso personale.
Un ulteriore controllo nell’area di competenza del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia è stato effettuato in occasione dei servizi congiunti con le altre forze di polizia nelle aree interessate dal fenomeno della “movida”. Nella circostanza, tre esercizi del quartiere Vanchiglia sono stati sanzionati per violazioni amministrative.
In un altro controllo, coordinato da personale del Commissariato San Paolo e operato in collaborazione con la Polizia Municipale sono stati controllati e sanzionati due esercizi commerciali. Un bar di via Asiago è stato sanzionato per 910 euro per violazioni igieniche e per irregolarità nel dehor. Per le stesse ragioni, oltre ad altre violazioni, è stato sanzionato anche un bar di via Di Nanni, In questo caso la sanzione è stata pari a 1250 euro. In un bar di via Mazzarello, si appurava la presenza di una barista priva di regolare contratto di assunzione. A seguito d quanto riscontrato, il datore di lavoro sarà segnalato all’Ispettorato del Lavoro.
I controlli continueranno con cadenza regolare.
Servizio Aiuto Anziani
In caso di necessità, l’invito è a chiamare lo sportello di risposta telefonica del Servizio Aiuto Anziani, che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale). Il servizio assolve ad una funzione di vera e propria sentinella telefonica durante l’estate e nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio.
Centri di accoglienza climatizzati
ll Comune di Torino ha previsto anche quest’estate l’apertura nelle varie Circoscrizioni di aree di accoglienza climatizzate, attrezzate con condizionatori o ventilatori:
– Centro d’incontro corso Orbassano 327/A: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 18.00, domenica e festivi dalle 14.30 alle 18.30 (chiuso 11/25 agosto)
– Centro d’incontro Rignon corso Orbassano 200: aperto dal lunedì alla domenica dalle 14.30 alle 18.00
– Centro d’incontro via Filadelfia 242: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.00 alle 19.00 (chiuso 15 agosto)
– Centro d’incontro via Rubino 86/A: aperto dal lunedì alla domenica dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso 15 agosto)
– Centro d’incontro via Plava 66: aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.30
– Centro d’incontro via Negarville 8/3: aperto dal lunedì alla domenica dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso 15 agosto)
– Centro anziani via Millio 20: aperto dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15 alle 17.30
– Centro anziani via Osasco 80: aperto dal lunedì al venerdì (ad esclusione del mercoledì) dalle 14.30 alle 19.00
– Spazio anziani via Pilo 50: aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00 (chiuso 15/18 Agosto)
– Centro d’incontro via Ponderano 20: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19.00, domenica dalle 16.00 alle 19.00
– Centro d’incontro piazza Stampalia 85: aperto dal lunedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso 15-16 agosto)
– Centro d’incontro via De Marchi 33: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso agosto)
– Centro anziani via Pertengo 10 e via Cavagnolo 7: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30
– Centro d’incontro via Cuneo 6 bis: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.00
– Centro d’incontro corso Belgio 91: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19.00; nel mese di agosto dal lunedì alla domenica dalle 14.30 alle 19.00 (chiuso 15/18 agosto)
– Centro d’incontro San Salvario, via Tiziano Vecellio 39 (presso Palestra Parri): aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00 (chiuso 11/22 agosto)
– Centro d’incontro Cavoretto, piazza Freguglia 6: aperto dal martedì al giovedì, dalle 15.30 alle 18.00 (chiuso luglio e agosto)
– Centro d’incontro La Casetta, viale Monti 21 interno Parco Di Vittorio: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso ad agosto)
Bollettini sulle ondate di calore e informazioni utili
I bollettini sulle ondate di calore per la città di Torino sono disponibili con aggiornamento quotidiano sul sito di Arpa Piemonte (www.arpa.piemonte.it/bollettino/bollettino-ondate-calore) – mentre sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp) si possono consultare le regole per difendersi dal caldo.
Di seguito si ricordano alcuni semplici e pratici accorgimenti e consigli per limitare il disagio causato dal calore:evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate; bere molta acqua, anche se non si sente lo stimolo della sete, e mangiare frutta fresca; per le persone più fragili (anziani, bambini) evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata, tra le ore 11 e le 17; in casa usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde della giornata; non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, nelle automobili parcheggiate al sole.
E’ già tornata libera la Poiana recuperata stremata dai veterinari del C.A.N.C. – Centro Animali Non Convenzionali di Torino nel grattacielo della Regione Piemonte a Torino dove era rimasta bloccata e ferita al 43^ piano.
Con le cure ricevute dai sanitari del CANC di Grugliasco nell’ambito del progetto “Salviamoli Insieme” finanziato da Città metropolitana di Torino, la poiana ha ripreso il volo.
Torino Capitale del pensiero e dei Salesiani. Soprattutto azione concreta con gli oratori e con la formazione. Oratori in tutta la città: il Martinetto San Luigi, ovviamente Valdocco con una città della solidarietà all’interno di Torino.
Rebaudengo al San Paolo ed il più grande in assoluto, Giovanni Agnelli fondatore della Fiat. Come il più piccolo San Gaetano. Per noi l’oratorio per eccellenza era il Michele Rua o dir si voglia l’ Oratorio Monterosa. Cuore pulsante, i cortili. Si entrava in un altro mondo. Apertura alle 14,30 e chiusura alle 19. In estate pure al mattino, e si usciva alle 20. Tre spiazzi. Nel primo cortile la facevano da padrone le “Gamale” in ferro che avevano un palo su cui ruotavano dei triangoli in cui ci si sedeva roteando: ameni giochi e come basi i fazzoletti. Sempre presente Don Martano, vigile ed attento. Eravamo convinti che avesse 100 anni. Il campo di calcio, dove giocarono anche delle ragazze al baseball. Lo sport femminile fu un evento memorabile. Tre cortili con i campi di basket, precisamente dove giocavamo a pallacanestro tutti i sacrosanti giorni. Se poi pioveva, nessun problema, ci trasferivano sotto i portici. Il canestro era bassissimo. Pazienza, bastava non tirare da fuori, ma ci si divertiva. Osceno il pallone che Don Martano ci dava: liso che la camera d’ aria usciva da un buco.
Ma con le figurine Panini vinsi un pallone, socializzato immediatamente. Giocavamo sull’asfalto. Vinsi persino un titolo nazionale a Rimini, categoria Ragazzi, Polisportiva Giovani Salesiani. Scoprii che gli oratori Salesiani era sparsi in tutta Italia. Dalla Puglia a Milano passando da Napoli e Caserta. Sicuramente una potenza nel settore giovani. C’ era anche il dovere del catechismo. Lì, almeno io, sono stato debolissimo. Una lezione e poi non mi hanno più visto. Nessuno è perfetto. Anni ’70 vento anche di politica per i Salesiani. Qualcuno di loro virava a sinistra. Don Bosco non si sarebbe stupito, lui che del sociale ne faceva un vanto. Gli spararono perfino. Uomo scomodo e uomo di Chiesa, quella Romana per capirci che, nel secolo diciannovesimo non brillava per lungimiranza ed apertura. Probabilmente gli spararono i primi socialisteggianti a cui dava fastidio per il suo intervento nel sociale. Lui di fatto preso in mezzo tra Savoia ed il Papato. Lui che voleva essere fedele a tutti e due con una spiccata propensione per Roma. Tornando agli anni ’70, arrivò Don Giorgio, giovane, appassionato di Basket e per quel che mi ricordo già di sinistra.
L’ amico Renato ha corretto questo mio ricordo: “Diciamo, Patrizio, vicino alle esigenze del mondo del lavoro”. Renato è sempre stari puntiglioso. Don Giorgio era arrivato nel posto giusto. Barriera di Milano capitale storica della classe operaia. Cosi nel cinema parrocchiale il cineforum organizzato da ex Giovani studenti Salesiani. Dopo, l’ immancabile dibattito, ed i nostri interventi per orientare a sinistra il pubblico presente. Non si spostava un voto perché erano tutti orientati ma ci si riconosceva capendo che eravamo nello stesso corso d’acqua. E non solo. Una delle primissime Coop sociali a Torino si chiama Valdocco fondata proprio nell’Oratorio Valdocco. Il centro del centro del mondo Salesiano. Così dal Basket all’impegno politico eravamo dentro un pezzo di Storia di Torino e, perché no, d’Italia.
Patrizio Tosetto
Foto Museo Torino
Che cosa significa vivere la guerra dall’interno a Gaza o in Ucraina? Che cosa vogliono Trump, Elon Musk e Xi Jinping? Che cosa può fare l’Europa? Cosa succederà nel nuovo ciclo politico? In un evento esclusivo, aperto a tutti e a tutte, la rivista di riferimento Le Grand Continent presenterà nel pomeriggio di sabato 31 agosto 2024, dalle 17.30, il suo ultimo volume Fratture della guerra estesa (LUISS University Press), con una serie di tre dialoghi di alto livello organizzati al Forte di Bard che riuniranno alcune delle più prestigiose firme della rivista e del giornalismo italiano.
Protagonisti degli incontri saranno Lorenzo Cremonesi (Corriere della Sera), Alessandro Aresu (Limes), Mario De Pizzo (Rai1), Lucia Annunziata (eurodeputata), Federico Fubini (Corriere della Sera), Alessandra Sardoni (La7). Le diverse sessioni saranno moderate a turno da Gilles Gressani, direttore Le Gran Continent, Mathéo Malik e David Allegranti (Le Grand Continent). Il pomeriggio sarà aperto dai saluti della presidente del Forte di Bard, Ornella Badery.
MODALITA’ ADESIONE
. Ingresso gratuito: prenotazione sul portale Eventbrite
. Coloro che sono in possesso della Membership Card del Forte di Bard avranno in omaggio la pubblicazione Fratture della guerra estesa (LUISS University Press)
. Possibilità di sottoscrivere la Membership Card il giorno dell’evento.
Info. T. 0125 833811
Nel giorno della protesta dei tifosi granata contro il presidente Cairo, seconda giornata di Serie A, il Toro batte 2-1 in rimonta l’Atalanta all’Olimpico Grande Torino. La squadra di Gasperini va in vantaggio al 26′ con uno stacco di testa di Retegui, assist di Zappacosta. Il Toro dopo 5 minuti va in pari con Ilic su servizio di Adams. Lo scozzese alla ripresa cambia le sorti dell’incontro con un tap-in vincente. Poi Pasalic non azzecca il rigore, parato da Milinkovic-Savic. I granata sono a quota 4 punti in classifica, uno in più sull’Atalanta che si è dimostrata agguerrita quanto i padroni di casa.
Eretto nel XII secolo dalla famiglia dei conti San Martino nell’omonimo borgo, uno dei più famosi del canavese, fino al 1600 il Castello di Agliè mantenne l’aspetto di un forte con tanto di muraglia difensiva e fossato.
I primi interventi per renderlo dimora furono fatti a fine secolo dal Conte Filippo che affidò il progetto all’architetto Amedeo di Castellamonte: venne rivisitata la facciata interna, creata la cappella e le due gallerie. Nel 1764 fu venduto al re Carlo Emanuele III dando inizio così alla prima epoca sabauda e divenendo una delle residenze estive reali. Vengono ricavati nuovi appartamenti, edificata la chiesa parrocchiale della Madonna della Neve, collegata al castello così che i membri della famiglia potessero raggiungerla senza essere visti, ampliato il giardino in stile italiano, costruita la fontana dei Fiumi, Dora Baltea e Po, con le belle sculture dei fratelli Collino. Durante il governo di Napoleone venne ceduto perdendo così il tono regale e sontuoso e venendo utilizzato invece come ricovero per i poveri.
Carlo Felice a inizio del 1800 lo rivolle fortemente e gli ridiede un aspetto sfarzoso grazie anche all’intervento dell’architetto Michele Borda che introdusse gli arredi in stile Carlo X, costruì un teatro gioiello e inserì una bella collezione di opere d’arte. Nello stesso periodo vennero introdotti diversi reperti relativi a vari scavi archeologici che Maria Cristina di Borbone, moglie di Carlo Felice, aveva seguito personalmente nel Lazio.
Nel 1939 il castello fu venduto allo Stato con la gestione della Soprintendenza ai Monumenti e dei Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte che ancora oggi si occupano del suo mantenimento e della sua salvaguardia. Dal 1997 è parte del Patrimonio Unesco e del circuito dei Castelli del Canavese.
Grazie alla sua bellezza ed eleganza i visitatori sono in costante aumento, la varietà di stili architettonici che si sono susseguiti storicamente e i diversi spazi interni ed esterni da visitare: i saloni, la biblioteca, il teatro, la cappella, i giardini pieni di alberi secolari e serre, attraggono turisti e curiosi da tutta Europa.
Al Castello di Agliè furono dedicati alcuni versi dal poeta Guido Gozzano che durante le sue vacanze di bambino giocava sul piazzale antistante ed è stato un meraviglioso sfondo cinematografico dove sono state ambientate alcune fiction come Elisa di Rivombrosa e Maria José, un luogo dunque dove la magia dell’arte, le storie legate alle famiglie reali, la grandiosità architettonica e la bellezza nella natura si intrecciano conferendogli lo status di meraviglia non solo piemontese ma del mondo intero.
Maria La Barbera