ilTorinese

Anas, notiziari viabilità su radio Grp

Ogni giorno notiziari in tempo reale sulla viabilità lungo le strade e autostrade gestite da Anas nella regione Piemonte grazie alla partnership gratuita con le emittenti radiofoniche locali.

L’informazione va in onda, al momento, su Radio GRP (https://www.radiogrp.it/) che trasmette in tutto il Piemonte oltre che in streaming.

Si tratta di un appuntamento quotidiano per monitorare gli spostamenti sul territorio piemontese, per raccontare eventuali emergenze e informare gli utenti sui cantieri attivi per lavori sulla rete gestita da Anas, con particolare attenzione su importanti arterie come il Raccordo Autostradale 10 “Torino-Aeroporto di Caselle”, la SS 21 “del Colle della Maddalena”, le SS 24 “ del Monginevro” e 25 “ del Moncenisio”, la SS 33 “del Sempione”, la SS 456 “del Turchino”, la SS 336 “della Malpensa”, le Tangenziali di Asti, Mondovì, Bra e Novara e tutte le altre strade in gestione.

Con l’ausilio di un applicativo di ultima generazione, condiviso con le radio partner dell’iniziativa, Anas potrà comunicare le principali informazioni di viabilità in tempo reale, ma ci sarà spazio anche per la campagna di sensibilizzazione “Guida e Basta” promossa da Anas sulla sicurezza stradale. A tal proposito, nella seconda decade di luglio, sarà presentato e diffuso il nuovo spot di Anas sulla sicurezza stradale, e sarà fondamentale il supporto delle radio locali per sostenere e divulgare anche sul territorio la cultura di una guida corretta, senza distrazioni e nel pieno rispetto del codice della strada.

Un altro importante obiettivo di Anas, in vista della stagione estiva, è anche quello della diffusione della campagna informativa contro gli incendi, un fenomeno che non va trascurato e sui quali è necessario e opportuno sensibilizzare gli utenti per la tutela del nostro ambiente,  la loro incolumità e la sicurezza delle nostre strade.

L’accordo di collaborazione con le emittenti radiofoniche (fino ad oggi 39 sull’intero territorio nazionale) è stato siglato dal Servizio CCISS e Rapporti con gli utenti della Direzione Comunicazione di Anas (Società del Gruppo Fs italiane) per rafforzare la presenza sul territorio attraverso una informazione capillare di servizio all’utenza.

Il nuovo canale di informazione va ad affiancare quelli già esistenti messi a disposizione per gli utenti, come il numero Pronto Anas 800.841.148 e il sito www.stradeanas.it.

Le radio presenti sul territorio che volessero aderire all’iniziativa possono scrivere a: relazioni.affidamenti@postacert.stradeanas.it

Gino Cecchettin a “Forte di Bard Incontri”

Per la rassegna culturale Forte di Bard Incontri, domenica 18 agosto 2024 (ore 21.00) sarà ospite Gino Cecchettin che presenterà il libro dedicato alla figlia, vittima di femminicidio, dal titolo Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia. Cecchettin dialogherà con Davide Gamba, libraio e Cristina Mastrandrea, giornalista.

In collaborazione con Libreria Mondadori di Ivrea.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria:
prenotazioni@fortedibard.it

Immaginare una nuova città, all’Urban Lab la mostra ‘Scenario Torino’

Fino al 12 settembre prossimo presso i locali dell’Urban Lab di piazza Palazzo di Città, si può visitare la mostra “ScenarioTorino – Immaginare una nuova città”.

Il progetto didattico è frutto della sinergia tra l’Assessorato all’Urbanistica della Città di Torino e i dipartimenti di Architettura e Design e l’Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino che ha visto le e gli studenti cimentarsi in esercizi progettuali sulle differenti aree del Piano Regolatore in fase di profonda revisione.

Nell’esposizione i futuri architetti, pianificatori e paesaggisti presentano i risultati di questa esperienza in cui hanno affrontato sfide progettuali su aree urbane complesse, contribuendo a immaginare il futuro della città e ragionando in alcuni casi su ambiti territoriali ampi, come l’asse di corso Vercelli o tutta la zona di Torino Nord, in altri su siti più specifici, come l’ex Paracchi o l’isolato Sant’Egidio.

In questo contesto emergono nuove opportunità di immaginare il centro urbano: dalla rifunzionalizzazione delle aree vuote al recupero degli edifici, dalla riqualificazione degli spazi pubblici alla costruzione di strutture capaci di intercettare i bisogni della cittadinanza.

“Sono molto contento di questo lavoro che presentiamo oggi che ha come cuore quello di riscrivere il nuovo Piano Regolatore – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni-. Stiamo facendo un grande lavoro per il ripensamento della città che è cambiata tantissimo. Tra i tanti modi di ripensare c’è stata l’opportunità di coinvolgere quasi 200 studenti dell’Università che con la loro freschezza e la loro competenza possono offrirci nuove sfide e nuove idee”.

Un’opportunità unica, che ha consentito da una parte ai ragazzi e alle ragazze di confrontare le proprie conoscenze teoriche con le sfide reali dell’urbanistica contemporanea, e dall’altra alla Città di Torino di beneficiare di una serie più variegata di immaginari ed esplorazioni meta-progettuali sul territorio e sulla sua trasformazione.

La mostra è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle ore 14 alle 19 e il sabato dalle ore 11 alle 19.

TORINO CLICK

Sparizione (a lieto fine) di una bicicletta

UN LETTORE CI SCRIVE
Caro direttore,
in un momento in cui assistiamo a decine di biciclette rubate o cannibalizzate, quando non trovi la tua bicicletta dove l’hai lasciata , ti rendi conto che ti è stata rubata  e vai via rassegnato con l’amaro in bocca. Ma questa volta le cose sono andate in modo diverso. Il proprietario della bicicletta l’aveva parcheggiata ad un palo della segnaletica in via P.Paoli  davanti ad una panetteria, dimenticandosi di legarla, nonostante fosse fornita di lucchetto. Casualmente un passante, accortosi di ciò, ci è montato sopra e l’ha portata a casa sua (non pensando che avrebbe potuto avere qualche noia).  Un paio di giorni dopo la bicicletta riappare allo stesso posto, legata assicurata, con un lucchetto ed un cartello  in cui spiegava che accortosi che alla mercè di potenziali ladri, l’ha portata con sè con l’intenzione di restituirla al legittimo proprietario, nel cartello ha indicato il suo numero di telefono e ha pregato il proprietario di non segare il lucchetto apposto ma di telefonargli e sarebbe venuto con le chiavi ad aprirlo. Tra le tante brutte notizie, questa una storia a lieto fine , sembra il caso di raccontarla”
Luigi Gagliano

Carta dedicata a te dell’Inps, a chi tocca

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

La “Carta Dedicata a te” fa ritorno a settembre 2024 e stavolta il governo di Giorgia Meloni ha aumentato la quota economica. In precedenza era stata fissata a 382,50 euro ma stavolta si è raggiunta la soglia dei 500 euro.

I beneficiari non hanno necessità di presentazione della domanda. Il proprio Comune di riferimento ha infatti tutti i dati necessari per procedere allo smistamento delle carte previste, raggiungendo direttamente chi è in necessità.

Tutto ciò è rivolto ai cittadini residenti in Italia, in possesso dei seguenti requisiti alla data del 24 giugno 2024: iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare all’Anagrafe della Popolazione Residente; modello Isee ordinario con indicatore non superiore a 15.000,00 euro annui; non percettori di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico; non percettori di NASPI; non percettori di DIS-COLL; non percettori di indennità di mobilità; non percettori di fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; non percettori di cassa integrazione; non percettori di qualsiasi sorta di integrazione salariale o sostegno in caso di disoccupazione involontaria.

La somma che viene erogata attraverso “carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane S.p.A. per il tramite della società controllata Postepay”. Sotto questo aspetto, dunque, il sistema non muta affatto.

Il numero complessivo dei beneficiari sarà di 1.330.000 e la consegna avverrà tramite gli uffici postali abilitati al servizio. Le carte, si ricorda, sono nominative e attive dal momento in cui avverrà l’accredito, a partire dal mese di settembre 2024.

Si ricorda ai cittadini che si richiede un primo pagamento con tale carta entro il 16 dicembre 2024. In caso contrario, si provvederà a far decadere il beneficio. L’intero ammontare, inoltre, dev’essere utilizzato entro e non oltre il 28 febbraio 2025.

La “Carta Dedicata a te” consente l’acquisto di un numero limitato di beni. Lo sguardo è rivolto soprattutto alla spesa alimentare.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Torino, alla scoperta di palazzo San Giorgio Gozzani

 

Al numero 31 di via Bogino, storica contrada degli ambasciatori, il valore storico artistico del palazzo caratterizza il tessuto edilizio dell’epoca. Il comune di Torino affidò l’incarico di rinnovare l’antico edificio all’architetto Ignazio Agliaudi (1705-1769) figlio di Giovanni Battista e Francesca Baroni. Da egli stesso ricostruito su disegno dell’architetto Filippo Juvarra diventò sua residenza personale. Alla morte dello zio Giampietro Baroni ereditò il titolo di conte Giampietro Ignazio Baroni di Tavigliano. Completò la chiesa di S. Filippo Neri iniziata dal suo maestro Juvarra, le chiese del Carmine e S.S. Trinità e trasformò il vecchio municipio di Carignano. Il palazzo in seguito fu acquistato dal marchese di S. Giorgio Monferrato Giovanni Battista Gozzani (1727-1791).
Dopo aver edificato il palazzo Gozzani S. Giorgio di Casale Monferrato e abbellito il castello Gozzani di S. Giorgio, ampliò nel 1781 il palazzo di Torino dove ospitò l’imperatore Giuseppe II° d’Austria nel giugno del 1769. L’imperatore, sempre accompagnato dal duca di Chablais, durante la permanenza torinese visitò il castello di Stupinigi, il parco del Valentino e per l’occasione fu esposta esclusivamente la S.S. Sindone. In suo onore furono composti due sonetti e rappresentate opere liriche al nuovo teatro della Real Corte, progettato da Juvarra e completato da Benedetto Alfieri.
A Vienna il fratello di Giovanni Battista, marchese Felice Maria Pio Venanzio Ignazio Gozani al servizio di Giuseppe II°, fu insignito nel 1817 dal Kaiser Franz I° con diploma della nobiltà austriaca. Dopo la morte di Giovanni Battista, avvenuta nello stesso anno del figlio marchese Carlo Antonio, il palazzo torinese venne ereditato dal nipote marchese Carlo Giovanni (1788-1843)
guardia del corpo del re Carlo Felice e fondatore a Torino della Società Italiana del Gas nel 1837. Era socio in affari con il marchese Michele Benso di Cavour nelle grange vercellesi e nella prima società di navigazione del Lago Maggiore con una azienda di Locarno. Carlo Giovanni lasciò nel 1827 il suo enorme patrimonio al cugino austriaco Felice Carlo Gozani, il quale nel 1840 modificò in stile neoclassico la facciata del palazzo San Giorgio di Torino, edificò l’ala destra terrazzata del palazzo al n.13 di via Giolitti  e il cortile a ciottoli in bianco e nero su disegno circolare degli architetti Antonelli e Bollati, quest’ultimo già progettista di Felice Carlo nel castello monferrino di San Giorgio.
Agli inizi del 1800 la configurazione settecentesca del palazzo torinese conteneva ancora affreschi del Galliari dove nel 1814 si era stabilito il comandante delle truppe austriache Bubna che aveva cacciato i francesi di Napoleone e preceduto il ritorno di Vittorio Emanuele I°. Nel 1860 nel palazzo fu ospitato il barone di Lainate Ignazio Weill- Weiss, banchiere ebreo di Zagabria dichiarato cittadino italiano da Vittorio Emanuele II °, re di Sardegna. Il palazzo S.Giorgio fu proprietà dei marchesi Gozzani fino al 1861, anno del fallimento di Felice Carlo dichiarato dal tribunale di Casale.
La contrada degli ambasciatori fu intitolata in seguito a Giambattista Bogino (1701-1784) dove abitò al n.12 e morì al n.31 del palazzo Gozzani San Giorgio. Ministro di Stato del re Carlo Emanuele III° e governatore della Sardegna, fu riconosciuto con decreto conte di Migliandolo e Vinadio. Nato nell’area città di Po, accolse in casa e adottò come figlio Prospero Balbo, ambasciatore a Parigi e sindaco di Torino, il quale ereditò le due contee dal Bogino. Il palazzo Balbo al n.8 di via Bogino fu sede del consolato francese e diventò residenza del figlio Cesare Balbo, conte di Vinadio, politico, storico e primo ministro nel regno di Sardegna, capo della destra nel parlamento subalpino e definito splendore delle lettere italiane.
Il palazzo S. Giorgio fu restaurato nel 1951 (fonte De Bernardi-Ferrero), nel 1968 (fonte Ist. Architettura Tecnica), nel 1980-86 dalla sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura e in seguito dalla sede della Banca Monte Paschi di Siena, ora inutilizzato. Sulla forma urbana della Torino barocca del 1963 è accatastato come palazzo di Tavigliano sulle mappe n. 29-30/K isolato n. 36. Lo stemma in fine marmo con testa di giovane bianco avente le stesse inquartature degli stemmi di Casale e Luzzogno (poi sostituito dalla famiglia con quello feudale con teste di moro) esposto nel museo di arte antica di palazzo Madama è attribuibile al marchese Giovanni Battista Gozzani, probabilmente asportato dal loro palazzo di via Bogino durante le ristrutturazioni avvenute dopo il 1861. Dal trisavolo Cesare conte di Vinadio discende Chantal Balbo, mentre dal bisnonno Ferdinando I°, fratello di Felice Carlo, discende Titus Gozani marchese di San Giorgio, entrambi viventi a Torino e a Dusseldorf.
Armano Luigi Gozzano

Tasse: aumento della Tari a Rivoli, il “No” di FdI

Rivoli, 16 luglio 2024 – Dopo che il Partito democratico ha aumentato la TARI a Torino, anche a Rivoli verranno aumentate le tasse? Lo chiede in un’interrogazione gruppo consigliare di Fratelli d’Italia

“Lo scorso 26 giugno Stefano Lorusso sindaco di Torino del Partito democratico ha disposto l’aumento della TARI per i torinesi. Forse anche a Rivoli la nuova giunta di centro-sinistra proporrà un aumento della TARI?” – se lo chiedono provocatoriamente Federico Depetris, Valerio Calosso e Vincenzo Vozzo consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – “Durante la campagna elettorale il nuovo sindaco Alessandro Errigo ha fatto numerosissime promesse come l’istituzione di asili nido gratis e la costruzione di nuove case popolari. Tutte iniziative lodevoli per le quali, tuttavia, non è stato spiegato con quali soldi saranno realizzate. Non vorremmo che si iniziasse a mettere le mani nei portafogli dei rivolesi iniziando proprio dalla TARI. Per scoprirlo ho presentato un’interrogazione al Sindaco”.

“Un eventuale aumento della TARI ci troverà sicuramente contrari – hanno spiegato dal gruppo consigliere rivolese di Fratelli d’Italia – anche perché l’aumento delle tariffe andrebbe a colpire, oltre alle famiglie, anche i tanti piccoli esercizi commerciali che con le unghie e con i denti stanno cercando di resistere e di non chiudere i battenti. Se continuiamo a veder chiudere gli esercizi commerciali di prossimità, il centro storico ma anche tutte le altre zone commerciali della città rischiano di desertificarsi.”

Unes a Torino rinnova il punto vendita di via Asinari di Bernezzo

Unes prosegue l’attività di rebranding, avviata a novembre scorso, e annuncia un’altra novità: la ristrutturazione del punto vendita di Torino in via Vittorio Asinari di Bernezzo, 106.

Il rinnovato punto vendita, aperto da lunedì a sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e la domenica dalle ore 8.00 alle ore 13.00, oltre alla nuova veste grafica e al restyling degli spazi, offre diverse novità: reparti ortofrutta e gastronomia, un reparto panetteria che sforna ogni giorno prodotti freschi e un angolo caffetteria.

Questa ristrutturazione rientra nel più ampio progetto di rebranding che Unes ha avviato a fine 2023 e che prevede la conversione di tutti i punti vendita con insegne “U! Come tu mi vuoi” e “U2 Supermercato” nel marchio Unes e un restyling degli spazi.

Prevenzione cardiaca, il Koelliker tra le eccellenze

L’Ospedale Koelliker di Torino sarà parte attiva di Cvrisk-It, la più importante iniziativa promossa sul tema delle malattie cardiache nel nostro Paese coordinata dalla Rete Cardiologica Italiana del Ministero della Salute.

Il progetto – realizzato dagli IRCCS associati al network grazie a un finanziamento da 20 milioni di euro del Parlamento – prevede il reclutamento su tutto il territorio italiano di 30 mila cittadini sani (senza precedenti di malattie cardiovascolari o diabete di tipo 2), di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, che saranno sottoposti a una serie di valutazioni in base ai più avanzati modelli di predizione del rischio cardiovascolare.

 

I pazienti piemontesi, così come disposto dall’IRCCS Policlinico San Donato Milanese, associato alla Rete e capofila del progetto, saranno accolti nel reparto di Cardiologia del Koelliker guidato dal dott. Sebastiano Marra, Primario Emerito di Cardiologia della Città della Salute e della Scienza di Torino.

Grazie all’alta specializzazione del reparto, alla diagnostica per immagini di eccellenza e ai più sofisticati strumenti che permettono di gestire differenti tipi di cardiopatie, l’ospedale torinese sarà in grado di prendere in carico il campione piemontese di Cvrisk-It in tutte le fasi dell’iter di prevenzione: dal questionario alle visite, dalle analisi alle tac.

Il reclutamento inizierà a gennaio 2025 ma già oggi chi ritiene di possedere i requisiti per potersi candidare allo studio – gratuito – può farlo iscrivendosi alla LA COMMUNITY DI CVRISK-IT: AL CUORE DELLA PREVENZIONE – Rete Cardiologica, piattaforma dov’è inoltre possibile reperire informazioni aggiornate sul progetto e i suoi step di avanzamento.

 

Lorenzo Menicanti, Presidente della Rete Cardiologica IRCCSspiega che «Cvrisk-It contribuirà a innalzare l’efficacia dei livelli di prevenzione e a formulare protocolli di gestione sempre più adeguati. Il primo passo sarà descrivere il profilo di rischio cardiovascolare della popolazione, ma lo studio si spingerà oltre perché, in parte della popolazione studiata, randomizzando i gruppi, faremo un’analisi più accurata dei fattori di rischio che comprende degli esami di imaging; quindi – ha proseguito Menicanti – ci sarà uno studio per analizzare il contenuto di calcio nelle coronarie, uno studio servirà a controllare lo spessore della carotide che è segno diretto della malattia cardiovascolare, inoltre sarà fatto un profilo di rischio genetico, del tutto nuovo in questo tipo di progetto».

 

Sebastiano Marra, Primario Cardiologia di Ospedale Koelliker, aggiunge che «le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte al mondo: in Italia sono responsabili del 30,8% dei decessi ogni anno. Eppure la percezione del rischio negli italiani non è realistica e la prevenzione spesso non viene fatta. Siamo onorati di essere stati scelti per dare il nostro contributo in questa lodevole e importantissima iniziativa governativa».

 

«Il primo scopo del Servizio sanitario è sviluppare il benessere dei cittadini e, per la prima volta, tutti gli Irccs della Rete cardiologica lavoreranno per sviluppare strategie di prevenzione primaria integrate, più precise e personalizzate – sottolinea l’onorevole Ilenia Malavasi, membro della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati –. Lo studio è stato voluto dal Parlamento perché siamo certi che darà un contributo importante allo sviluppo di strategie sempre più efficaci per la prevenzione e la gestione delle malattie cardiovascolari in Italia».

 

Per ulteriori informazioni: https://retecardiologica.it/progetti/lo-studio-cvrisk-it/