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Settimo, misure per il commercio di vicinato

Il commercio di vicinato deve affrontare sfide complesse: la concorrenza dell’e commerce, la coesistenza con la grande distribuzione e la ripresa dopo le difficili conseguenze della pandemia. Da tempo il Comune di Settimo, come altre amministrazioni, lavora per mettere in campo azioni specifiche per supportarlo. «Fissato l’obiettivo, per predisporre le misure occorre avere un approccio integrato, che coordini e raccolga gli sforzi delle istituzioni, dei singoli esercenti, delle associazioni di categoria e degli operatori economici del territorio – interviene l’assessora al commercio Carmen Vizzari – Per questo abbiamo cercato di costituire un pacchetto di misure che provi a rispondere alle esigenze del commercio sotto vari punti di vista: supporto economico, valorizzazione del ruolo del commercio di vicinato e della sua funzione sociale. Il risultato si è concretizzato in dieci misure piuttosto diverse fra loro, ognuna delle quali è stata messa in campo dal Comune in collaborazione con chi opera sul territorio: le associazioni, gli enti sovracomunali, le banche, in una sinergia che ci aiuta ad affrontare la sfida con più strumenti». Le 10 azioni 1) Le misure per il Natale Per rendere più attrattiva la Città il Comune ha predisposto quattro azioni distinte: il rinnovamento degli addobbi natalizi con l’installazione del boschetto di Natale; la sospensione della sosta a pagamento negli orari dello shopping, nelle settimane precedenti al Natale; l’istituzione del concorso “Settimo in vetrina” che premia le tre vetrine più votate dai settimesi (e non solo); l’attivazione della passeggiata musicale con una programmazione dedicata. Alcune misure, come il concorso “Settimo in vetrina” e l’attivazione della passeggiata musicale sono attive anche al di fuori del periodo natalizio. 2) Il DUC È stato istituito il Distretto Unico del Commercio di Settimo, in collaborazione con ASCOM. La misura, molto articolata, ha permesso il finanziamento di oltre 300mila euro fra contributi diretti agli esercenti che rinnovavano i loro locali (fino a 10mila euro a negozio), la sistemazione del mercato di via Fantina, l’installazione di nuovi arredi nell’isola pedonale (panchine, fioriere). Il progetto prosegue e nei prossimi mesi verrà individuato il manager del Distretto, uno specialista in marketing che sarà il referente dei commercianti. Verrà inoltre potenziata la cabina di regia che coordina le attività del DUC e assume le decisioni strategiche, in particolare in riferimento alla partecipazione a bandi di finanziamento. 3) Il Bando Imprese Un bando comunale che mette a disposizione risorse per le attività con sede nel DUC. L’obiettivo è sostenere investimenti in innovazione, digitalizzazione, risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Sono previsti rimborsi fino a 2000 euro. 4) Il Fondo Sorriso Nato in collaborazione con Fondazione Operti sull’esperienza del progetto Microcredito, la misura dà la possibilità alle imprese non bancabili di ottenere un prestito a condizioni agevolate. 5) La Convenzione con CNA Si tratta di una mappatura del comparto produttivo del territorio, che permetterà di censire con maggiore precisione le imprese in modo da favorire il confronto, la comunicazione e il coordinamento di azioni finalizzate a rafforzare l’economia locale 6) Il Progetto Val.E Il progetto, promosso da Confartigianato e sostenuto dal Comune, mette a disposizione consulenze gratuite per avviare o rafforzare le attività di impresa. 7) Le agevolazioni bancarie In collaborazione con Banca Sella, il progetto mette a disposizione servizi bancari a condizioni agevolate per supportare le attività commerciali operanti sul territorio. L’iniziativa è stata avviata su impulso del Comune, che ha coinvolto gli istituti di credito del territorio. 8) Il progetto Voice In collaborazione con l’Unione NET, il progetto è finalizzato al promuovere l’inclusione delle persone con difficoltà comunicativa. I negozi aderenti si dotano di materiali (menu, volantini, ecc) che aiutano le persone con difficoltà a comunicare utilizzando la Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA). Sono previste anche attività di formazione. L’obiettivo è favorire l’inclusione e conseguentemente rafforzare il valore sociale e comunitario del commercio di vicinato. 9) Sold Aut Il progetto Sold Aut, portato avanti da CSEN in collaborazione dal Comune, supporta l’inclusività delle attività commerciali e degli operatori. L’obiettivo è formare gli operatori per promuovere un approccio inclusivo. 10) Le misure per il commercio ambulante Per supportare il commercio ambulante il Comune ha rivisto le tariffe dei mercatali, prevedendo anche il pagamento puntuale per l’utilizzo effettivo degli stalli, precedentemente non previsto

Consiglio aperto in Regione sulla crisi dell’auto

Oggi martedì 11 febbraio 2025, ore 9.30, si terrà il Consiglio regionale aperto sulla crisi del settore automobilistico. Poiché l’Aula di palazzo Lascaris è in fase di ristrutturazione, l’assemblea si riunirà presso la sala Auditorium della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7.

Sono previsti molti interventi per affrontare un tema che riguarda da vicino il torinese e tutto il Piemonte.

All’introduzione del presidente del Consiglio Davide Nicco, seguirà quello della Giunta regionale e quindi gli interventi esterni: quelli programmati sono 39. Interverranno rappresentanti dei ministeri del Lavoro e delle Imprese, i parlamentari nazionali, gli europarlamentari, l’Inps, i Comuni, le Province e la Città metropolitana, gli Atenei piemontesi, le Organizzazioni sindacali, le Organizzazioni di categoria e i rappresentanti di Stellantis.

Rivoli aderisce a “M’illumino di Meno 2025”

Quest’anno la Città di Rivoli partecipa a M’illumino di Meno 2025, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, promossa da Rai Radio2 e dal programma Caterpillar. L’iniziativa, giunta alla sua ventunesima edizione, si estenderà per un’intera settimana, dal 16 al 21 febbraio, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e comunità sull’importanza della sostenibilità e del risparmio energetico.

Domenica 16 febbraio, giornata inaugurale dell’iniziativa, Rivoli aderirà simbolicamente spegnendo le illuminazioni di tre luoghi simbolo della città: il Castello di Rivoli, l’Obelisco e il Campanile di Santa Maria della Stella. Un gesto che vuole ribadire l’importanza dell’uso consapevole dell’energia e la necessità di adottare stili di vita più sostenibili.

La moda sostenibile arriva a Rivoli
Nell’ambito di M’illumino di Meno, Rivoli promuove anche il riuso e la sostenibilità nella moda, con appuntamenti dedicati al second-hand e alla riduzione degli sprechi.

– Mercoledì 19 febbraio dalle ore 16:00 alle 18:30 presso la sede del Comitato di Quartiere Maiasco in via Tevere 41/B avrà luogo l’incontro, ad accesso libero, dal titolo “Ripara, Riutilizza, Rinnova: combattere la Fast Fashion” organizzato dallo “Spazio Donne” del quartiere, per scambiare consigli pratici per un approccio consapevole al guardaroba.

– Sabato 22 febbraio, presso il Centro d’Incontro del quartiere Borgo Nuovo (corso De Gasperi 20), si terrà uno Swap Party, organizzato in collaborazione con Swap Party Torino, dalle ore 15:00 alle 18:30. Lo Swap Party è un’occasione per dare nuova vita a vestiti, accessori e libri non più utilizzati, scambiandoli con altre persone in un ambiente conviviale e responsabile. I partecipanti potranno portare fino a 10 capi che verranno selezionati e suddivisi per categoria. Gli abiti rimasti saranno donati ad associazioni che si occupano del riutilizzo dei tessuti, in un’ottica di economia circolare e solidarietà. Instagram: @swappartyto – Facebook : Swap Party To

L’Assessore all’Ambiente Angelo Tribolo dichiara: “Tornare a partecipare a M’illumino di Meno è un segnale concreto del nostro impegno per la sostenibilità. Lo spegnimento simbolico dei monumenti più rappresentativi della nostra città vuole ricordare a tutti che ogni piccolo gesto può fare la differenza nella lotta contro lo spreco energetico e il cambiamento climatico. Inoltre, promuovere il riuso attraverso iniziative come lo Swap Party rappresenta un’opportunità per sensibilizzare la comunità sull’importanza della condivisione e della riduzione degli sprechi, favorendo un’economia circolare più sostenibile.

Un’iniziativa per la comunità
Con questo evento, Rivoli non solo si unisce al messaggio di M’illumino di Meno, ma contribuisce a creare una comunità più consapevole e attenta alle tematiche ambientali, promuovendo azioni concrete per un futuro più sostenibile. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare e a fare la loro parte per diffondere la cultura del riuso e del risparmio energetico.

Bussoleno tra le stazioni Sala Blu

Lo scalo ferroviario di Bussoleno entra ufficialmente nel circuito delle Sale Blu, il servizio di RFI dedicato ai viaggiatori con difficoltà di movimento, anche temporanea.

Prosegue l’impegno di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) di eliminare le barriere architettoniche in tutte le stazioni e assicurare progressivamente a tutti i viaggiatori autonomia negli spostamenti.

È stato così anche per Bussoleno: dopo una prima fase di interventi strutturali, con innalzamento dei marciapiedi di binari, percorsi tattili all’interno e all’esterno della stazione, installazione di ascensori per l’accesso ai binari, sistema d’informazione visiva e sonora e ulteriori interventi, oggi si completa il progetto con la consegna di due carrelli elevatori.

I viaggiatori potranno richiedere l’ausilio di operatori specializzati che li assisteranno nella fase di salita o discesa dal treno e nei percorsi dell’area della stazione.

Il servizio è gratuito e prenotabile con 12 ore di anticipo attraverso le Sale Blu di Rete Ferroviaria Italiana.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet di RFI alla pagina dedicata al servizio Sala Blu

All’ “Environment Park” di via Livorno “Cristallo di Luce” di Diego Scroppo

Una nuova “Luce” per “Luci d’Artista”

Giovedì 13 febbraio, ore 18

E’ stato definito “progetto visionario” per la sua capacità di coniugare mirabilmente materiali come vetro, acciaio ed alluminio, al servizio di una suggestiva rievocazione delle “imponenti forme del paesaggio alpino che caratterizza la ‘landscape’ torinese”. Ad innalzarlo oltre la semplice fisicità del reale, un piccolo (ma neppure tanto) particolare, una “pianta d’ulivo”, simbolo di “resilienza” e “adattamento”, collocata al suo interno quale invito alla riflessione sul rapporto fra uomo e natura.

Parliamo della grandiosa installazione d’arte pubblica “Cristallo di Luce” creata dall’artista torinese Diego Scroppo e curata dall’Associazione “The Sharing”, nata a Torino nel 2003 da un’originale idea di Chiara Garibaldi e oggi punto di riferimento internazionale per la creazione di contenuti artistici legati all’arte digitale. L’opera di Scroppo verrà presentata ufficialmente, alla presenza delle Istituzioni e dei sostenitori del progetto, giovedì 13 febbraio , alle 18, presso l’“Envi Park” (via Livorno, 60), il “Parco Tecnologico” di Torino, che diverrà la sua sede permanente e casa ideale, in quanto luogo della città dove, da oltre vent’anni, si lavora per supportare “Pubbliche Amministrazioni” e imprese nei loro percorsi di sostenibilità ed innovazione culturale. Non solo. “Cristallo di Luce” entrerà, infatti, a pieno titolo, a fare parte della sezione “Luminarie” della rassegna torinese “Luci d’Artista”, consolidando, ancora una volta, lo stretto legame tra “arte contemporanea” e “sostenibilità urbana”. L’appuntamento rientra nel progetto “Accademia della Luce”, un percorso di iniziative e attività che integrano e accompagnano le “installazioni luminose” sul territorio cittadino sin dal 2018, sottolineando quanto la comunione tra il Cristallo” e “Luci d’Artista” avvenga pienamente all’insegna dell’intento condiviso dalla Città e da “The Sharing” di “mettere sempre di più le opere d’arte in diretta relazione con gli spazi cittadini e i propri abitanti”. Afferma lo stesso Scroppo: “Parte della mia arte è stata privatizzata, tolta al pubblico. Ma l’arte deve sempre essere pubblica; paradossalmente non appartiene nemmeno all’autore”. L’arte, dunque, come “gesto condiviso”. E sempre prodotto sotto il segno della più ampia “sostenibilità”.

Dotata di “tecnologia fotovoltaica”, “Cristallo di Luce”, nello specifico, ha infatti una profonda “anima sostenibile”: è in grado di autoalimentarsi e di generare energia, fornendo circa 900 kWh all’anno, sufficienti per ricaricare in una giornata 4 e-bike, 45 laptop a ricarica completa e 200 smartphone. Con questo progetto, “The Sharing” incontra alcuni importanti punti del Sustainable Development Goals (SDG-ONU): il miglioramento dell’efficienza globale nel consumo di risorse e nel tentare di scollegare la crescita economica dalla degradazione ambientale, la riduzione entro il 2030 dell’impatto ambientale negativo pro-capite delle città e l’implementazione di strumenti per lo sviluppo sostenibile del turismo.

Dopo gli studi alla torinese “Accademia Albertina di Belle Arti”, Scroppo, validissimo erede di una ben solida “tradizione monumentale”, mantiene un modo singolare di “fare arte” attraverso “uno stile – si è scritto – modernissino e arcaico al tempo stesso, al pari delle forme che immagina e dei materiali che usa”. Sono visioni che l’artista elabora, imponendosi di osservare il “reale” senza mai restarne del tutto soggiogato; le sue “creature” volano alto, portandoci non poche volte al confronto con certe atmosfere onirico – surrealiste in cui d’improvviso “cose” e “oggetti” si fanno originale pretesto alla messa in piena libertà di sogni, memorie ed emozioni che faticano a rapportarsi con la stessa monumentalità dei progetti. Per la realizzazione del suo Cristallo di Luce”, Scroppo si è ispirato agli antichi obelischi egizi, richiamando la loro “funzione simbolica e spirituale”. Con i suoi sette metri di altezza, “il ‘Cristallo’ incarna un dialogo tra luce e ombra, tradizione e innovazione, rappresentando un microcosmo delle tensioni e delle bellezze del nostro pianeta”. La base, che riproduce l’ombra tridimensionale del monolite, ospita i pannelli fotovoltaici, creando un “paradosso visivo”: è, infatti, nell’oscurità che la luce viene catturata e trasformata in energia.

Dopo la presentazione ufficiale dell’opera, la serata del prossimo giovedì 13 febbraio, sarà arricchita dalla “performance sonora” interattiva Suoni nella luce”ideata da “Diego Scroppo e Sintetica” e curata da “The Sharing”, che permetterà al pubblico di interagire appieno con l’opera.

Per infowww.toshareproject.it

g.m.

Nelle foto: “Cristallo di Luce” e Diego Scroppo

La Regione propone un tavolo di confronto con i medici per abbattere le liste d’attesa

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«Un incontro positivo e costruttivo, in un clima di collaborazione. Ho chiesto ai sindacati dei medici di stendere una piattaforma, anche valoriale, comune, che partendo da ciò che ci unisce – ovvero la centralità della sanità pubblica e l’indiscusso valore aggiunto che, in condizioni difficili, apportano i professionisti della sanità nelle strutture regionali – per ridurre le liste d’attesa.  L’idea è un tavolo mensile presso la control room, che la direzione regionale dell’assessorato ha individuato come strumento utile per ricevere in tempo reale i dati e poter intervenire con i correttivi necessari. La condivisione dei dati è fondamentale per aumentare l’efficienza del sistema ed è una metodologia che dovrà diventare sempre più la modalità ordinaria di lavoro per tutti gli operatori.»

Così l’assessore alla sanità Federico Riboldi al termine dell’incontro che si è tenuto in assessorato.

«L’intenzione è di arrivare ad un documento sottoscritto da tutte le forze sindacali, medici e infermieri ospedalieri, medici di medicina generale, Oss e personale amministrativo. Ai sindacati dei medici ho ribadito che per affrontare i grandi problemi della sanità, molti dei quali sono strutturali, è necessaria la collaborazione di tutti: l’ottica è quello di unire le forze, nell’interesse dei cittadini. L’obiettivo è lavorare in armonia. Ho ribadito che la legge 104/2024 sull’intramoenia sarà applicata solo in casi limite. Oggi ho constatato con soddisfazione che vi è la volontà comune di lavorare per superare le contrapposizioni, nel rispetto dei ruoli » prosegue Riboldi.

«Ho proposto di istituire, sul modello dell’osservatorio sul personale, un tavolo di confronto permanente che si riunirà con cadenza mensile per analizzare i dati delle liste d’attesa, giudicare le azioni ed intervenire con i necessari correttivi. La proposta è stata accolta in modo unanime dai rappresentanti delle associazioni sindacali presenti»

«Sono soddisfatto, è la prima volta che il tema delle liste d’attesa viene affrontato con un approccio specifico, attraverso l’istituzione di un tavolo monotematico. Nei prossimi giorni si terrà un incontro analogo con i sindacati degli infermieri e delle altre professioni sanitarie » conclude Riboldi.

Sotto un cielo di stelle: riflessioni sull’inquinamento luminoso a Infini.to Planetario di Torino

M’illumino di meno – XXI Edizione
Anna Pellegrino
Barbara Bordin
Daniele Gardiol
Davide Coero Borga

Ritorna al Teatro Carignano Valerio Binasco con i suoi “Sei Personaggi in cerca d’autore”

 

Al Teatro  Carignano martedì 11 febbraio, alle ore 19.30, tornerà in scena la pièce “Sei personaggi in cerca d’autore”, per la regia e l’interpretazione di Valerio Binasco., insieme a una compagine di valenti attori tra cui Jurij Ferrini.

Lo spettacolo, prodotto dal teatro Stabile  di Torino, Teatro Nazionale, verrà replicato  al teatro Carignano fino al 23 febbraio prossimo e poi rappresentato in tournée fino al 17 aprile 2025.

Il debutto dei “Sei personaggi in cerca d’autore” fu piuttosto travagliato. Avvenne al teatro Valle di Roma il 9 maggio del 1921. La iniziale accoglienza polemica di pubblico e di critica ha lasciato spazio a un successo internazionale ancora oggi immutato  e meritato. Dopo “Il piacere dell’onestà “ Valerio Binasco torna ad affrontare uno dei capolavori di Luigi Pirandello, il testo che meglio di ogni altro ha saputo contrapporre le contraddizioni della scena, del teatro e della vita,  l’incontro-scontro tra parole e regia, interpretazione e vita reale. 

Nella storia di questa famiglia spezzata Binasco ritrova gli elementi che caratterizzano la propria poetica; arte e vita, umanità e maschere si fondono in un nucleo di interrogativi e riflessioni sul valore della rappresentazione e della nostra identità.

Nelle sue regie più recenti Binasco ha evidenziato la dissoluzione della famiglia e le implicazioni che questo fallimento riflette sulla struttura sociale, mettendo in relazione la tradizione nordica dell’ultimo secolo ( Strindberg, Fosse), con la drammaturgia del Premio Nobel siciliano.

Con questa vicenda, apparentemente scontata, di una famiglia dilaniata, Binasco intercetta i fili sottili e fragili che reggono i rapporti umani,  rimandando alla vera sostanza dell’essere umano, e così  a quella dell’attore che, da millenni, cerca di rappresentare la essenza più intima della collettività. 

Arte e vita,  essere umano e attore sono gli elementi al centro di una crisi d’identità che li attanaglia, messi in crisi da una società  e da un’industria culturale sempre più legata al denaro. Quello di Pirandello era un  mondo piccolo borghese, che sposa molte delle ambientazioni registiche di Valerio Binasco, direttore del teatro Stabile di Torino. Siamo di fronte ad un testo che ha segnato in Italia l’inizio del teatro contemporaneo e che continua a mantenere intatto il confitto tra sostanza e ruolo sociale.

Biglietteria, teatro Carignano, piazza Carignano 6.

TTel0115169555 e mail biglietteria@teatrostabiletorino.it

Mara Martellotta 

AVS al carcere minorile: “Mancano politiche sociali”

Le consigliere regionali di Alleanza Verdi Sinistra e Possibile, Alice Ravinale Valentina Cera e Giulia Marro, hanno visitato oggi l’Istituto Penale per Minorenni Ferrante Aporti di Torino e incontrato il direttore Giuseppe Carro per verificare le condizioni di detenzione e raccogliere testimonianze dirette sulle criticità presenti nella struttura: da inizio mandato si tratta della tredicema visita al sistema penitenziario Piemonte da parte delle consigliere di AVS.
“A sette mesi dalla protesta per la quale sono stati rinviati a giudizio 11 minorenni, la situazione al Ferrante Aporti è migliorata per quanto riguarda il personale presente e il minor tasso di sovraffollamento” ha detto Alice Ravinale, capogruppo AVS in Consiglio Regionale “ma resta un problema strutturale: questo Istituto, in cui circa l’80% dei ragazzi detenuti sono minori stranieri non accompagnati, è la cartina di tornasole dell’assenza di struttuali politiche sociali, educative e di accoglienza. A livello regionale, continueremo a insistere per migliorare i servizi sanitari alle persone detenute e anche, a seguito della visita di oggi, per adeguare la formazione professionale alle esigenze e alle tempistiche del carcere, per fare in modo che – soprattutto per quanto riguarda la giustizia minorile – la funzione rieducativa della pena sia salvaguardata”.
L’istituto ospita attualmente 50 giovani detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 46 posti. Alcuni di loro sono quindi ancora costretti a dormire su brandine. “Oltre il 70% dei ragazzi scontano in carcere misure cautelari perché non c’è alternativa: mancano del tutto le comunità educative e terapeutiche che dovrebbero accoglierli. Così si arriva al paradosso che il carcere minorile rimane l’unico “pronto soccorso educativo” per questi ragazzi: ma non è la giustizia penale la risposta che le istituzioni dovrebbero dare” ha commentato la consigliera Valentina Cera.
“Le condizioni del Ferrante Aporti ci confermano quanto sia urgente un intervento coordinato tra istituzioni, sanità e operatori del settore per garantire diritti e dignità ai detenuti, specialmente ai più giovani,” ha dichiarato la consigliera Giulia Marro. “La nostra visita di oggi è un ulteriore tassello in un percorso di ascolto e costruzione di soluzioni, che proseguirà con il convegno del 14 febbraio e con il nostro impegno in Consiglio per istituire una Commissione Speciale sul carcere,” ha concluso la consigliera.
“Visitare oggi questa struttura è un pugno nello stomaco se la confrontiamo con quello che non fa la Regione Piemonte per fare fronte a quello che viene definito disagio giovanile: a bilancio c’è qualche spicciolo sulle politiche giovanili, nessuno stanziamento per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e progettualità insufficienti sulla riduzione del danno in materia di tossicodipendenze. La situazione quindi non potrà che peggiorare, per precise scelte politiche” – concludono le consigliere.
La visita si inserisce in un percorso più ampio di approfondimento e azione istituzionale sul sistema carcerario piemontese, che ha già portato all’approvazione di un ordine del giorno di AVS per l’uniformazione e il miglioramento dei servizi sanitari nelle carceri della Regione.
Le occasioni di far luce sulle difficoltà del sistema carcerario piemontese non sono mancate: dal Consiglio regionale aperto al recente incontro sul sistema penitenziario, le criticità delle carceri piemontesi sono gravi e ne sarà dato spazio anche al convegno Salute in carcere: un diritto negato? in programma il 14 febbraio 2025 a Cuneo. L’evento, organizzato dall’associazione CO.N.O.S.C.I. e con la partecipazione delle consigliere, intende approfondire il tema della salute nelle carceri, con particolare attenzione alla salute mentale, alla riduzione del danno e all’accesso ai servizi sanitari, con il necessario confronto tra istituzioni, esperti e operatori del settore per individuare strategie condivise che migliorino le condizioni di detenzione e favoriscano un sistema penitenziario più giusto ed efficace.

Regionali Fondo: titolo piemontese per Regazzo e Lesca