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Ferragosto a Sportinia sempre un successo

SAUZE D’OULX – Nonostante la frescura di quest’anno ai 2000 metri di Sportinia, anche questo Ferragosto in Musica è stato un successo.

Giovedì 15 agosto per il Ferragosto in Musica realizzato dal Comune di Sauze d’Oulx, a Sportinia il numeroso pubblico accorso ha potuto cantare e scatenarsi, oltre che scaldarsi un poco, con un duello musicale tutto all’insegna della Via Emilia.

Quest’anno Sauze d’Oulx e le Montagne Olimpiche hanno infatti voluto rendere omaggio a due monumenti della musica rock italiana: Vasco Rossi e Luciano Ligabue.

E lo hanno fatto con due band come “Oronero Tributo Ligabue” e “Rewind” che si sono esibite nella ormai classica cornice del palco della “Capanna Kind”. A seguire “The Spell of Ducks”, band indie-folk di Torino.

L’Assessore al Turismo Davide Allemand fa il bilancio della manifestazione: “Nonostante il meteo incerto di giovedì, moltissimi hanno scelto di recarsi a Sportinia per il consueto Concerto di Ferragosto. Oltre a me e al il Sindaco Mauro Meneguzzi è intervenuto a portare i saluti della Regione Piemonte il Consigliere Paolo Ruzzola. Un grazie all’organizzazione dell’evento, al Consorzio Turistico Fortur, alla Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx, al Gruppo Comunale Protezione Civile Sauze d’Oulx e tutti gli operatori commerciali di Sportinia”.

Temporali in arrivo, temperature in calo nel weekend

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È attesa per il pomeriggio di oggi una perturbazione che porterà temporali a Torino e sul Piemonte. Si prevede un marcato calo delle temperature, anche di 6-7 gradi. Anche domenica, con l’arrivo di aria fresca si avranno altre piogge  e temporali nel corso delle ore pomeridiane. Previsto un calo termico con valori massimi di 26-27°C. Nei primi giorni della prossima settimana le temperature saliranno nuovamente anche oltre i 30 gradi.

Tenta di accoltellare due persone: arrestato

Un giovane di 21 anni, di nazionalità nigeriana, è stato arrestato dalla polizia a Omegna (Verbano-Cusio-Ossola). Ha  tentato di accoltellare due persone.E’ accaduto non lontano dal centro della città a pochi passi dal lungolago.

Chi vuol male alla Val Susa così bella e strategica?

Caro Direttore,
Chi vuole male alla Val Susa? E’ una bella Valle con vestigia storiche importanti, dall’arco romano alla Sacra di S.Michele,  con un notevole flusso turistico , che conserva alcune aziende importanti (Azimut) anche se ne ha perse molte negli ultimi decenni a causa della crisi del tessile e ora sembra aver perso capacità attrattiva danneggiata dalle violenze dei Notav. Cosicché la Bassa Valle si stima abbia un PIL procapite sceso al livello delle regioni del Sud.
Una Valle che ha dato natali a persone di grandissimo spessore, da Medail di Bardonecchia che intuì prima di tutti la possibilità di traforare le Alpi da Bardonecchia a Modane a Des Ambrois di Oulx , personaggio politico di prima grandezza all’epoca di Carlo Alberto, che scrisse gran parte dello Statuto Albertino, grande sostenitore del primo Traforo alpino del Frejus. Cosicché la Valle venne scelta da autorevoli investitori esteri, primo fra tutti Augusto Abegg che a soli 19 anni da vita a quella che diventerà poi il Cotonificio della Valsusa.
Negli anni 80 si impiegarono  per difficoltà locali, oltre 10 anni per costruire la autostrada che collegasse il Nord Italia alla Francia traverso il Tunnel autostradale. Ricordo quando venne abbattuto il diaframma di quel Tunnel nel maggio 79, arrivarono il Primo Ministro francese Barre e da parte italiana il capo del Governò Andreotti e il Ministro Donat-Cattin (che accompagnai in elicottero) oltre a Botta, Calleri , Picchioni, là Savio e molti Bardonecchiesi da Mario Corino a Sergio Ambrois. La autostrada la dobbiamo agli on.li Botta e Frojo che ottennero la adesione dei Comuni.
A fine degli anni 90 però con il progetto della TAV impattante e mal illustrato (ecco i danni della incompetenza)  dalla Regione esplosero le proteste dei Notav.
L’aumento del traffico, il ritardo nel fare lavori di adeguamento ad alcune gallerie e viadotti hanno portato alla concentrazione dei lavori di ristrutturazione in corso che deviano il traffico causando code lunghissime con la aggiunta del traffico che usa la via del Bianco causa la manutenzione di quel Traforo autostradale.
Ieri mattina, ferragosto,  dalla tangenziale svolto per prendere la A32 ,la autostrada per Bardonecchia e Lione, e appena passato il casello inizia la coda come vedi dalla foto. Una coda lunga verso la barriera autostradale cui seguiranno altre riduzioni e salti di carreggiata sino alla altezza del cantiere della TAV. Tra 17 giorni poi aumenterà il traffico data la chiusura per quattro mesi del Traforo del Bianco.  La Val di Susa strategica non solo per Cavour , Medail e Des Ambrois ma anche per tutta l’Europa che ha previsto il nuovo Tunnel della ferrovia AV, la cosiddetta TAV. Una linea ferroviaria che consentirà di trasferire il 50% del traffico merci e passeggeri dalla strada ( che inquina e causa incidenti stradali) alla rotaia ( il mezzo di trasporto che non inquina). . Eppure in Valle per tanti anni contro l’opera ha dettato legge il Movimento NoTAV appoggiato dalla sinistra ex PCI e da tanti Sindaci del PD oltre che dai grillini teorici della Decrescita felice. Oggi dopo due decenni di lotte rimane la decrescita infelice della Bassa Valle che ha un PIL ormai a livello delle regioni del Sud. Una Valle scelta per le vacanze dai reali prima, da Carducci e Giolitti poi e dalla borghesia torinese nel dopoguerra tanto che il dialetto piemontese che si parla a Bardonecchia e’ quello torinese.
Spiace che non siano i valsusini a protestare per l’ulteriore ritardo nella costruzione della TAV , un’opera che beneficerà per prima proprio la Valle , prima con i lavoratori del cantiere e poi terminata l’opera portando più turismo alla Stazione Internazionale e togliendo traffico e smog dalla strada per portarlo su rotaia.
Chiudo col rammarico perché non sono ancora arrivati i ristori per il pesante evento alluvionale dello scorso anno a Bardonecchia. Sin qui ha supplito una brava e volenterosa Sindaca e la cittadinanza. Questa estate sembra ripagare i danni dello scorso anno , avvicinandoci alla prima stagione invernale che verrà gestita dal recente accordo tra il Sestriere e Bardonecchia.
Una Valle bella e affascinante sia dal punto di vista storico e paesaggistico ma frenata negli ultimi trent’anni dagli oppositori alla Tav e dagli errori di chi doveva realizzarla ,
anche se la società civile torinese, che ho avuto l’onore di guidare, sostituendosi ai partiti , con la grande Manifestazione del 10 Novembre 2018 disse con grande forza SITAV.
Fu la prima volta che la gente scese in piazza per scegliere un futuro di crescita attraverso la realizzazione di una grande rete di trasporto green come la ferrovia.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

Cotswolds. Un viaggio tra i villaggi più belli della campagna inglese

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

Cotswolds significa “recinti di pecore sulle colline”, si tratta di un’area molto vasta che si estende per circa 800 miglia attraverso cinque contee: Gloucestershire, Oxfordshire, Warwikshire, Wiltshire and Worcestershire.
Un viaggio organizzato dall’agenzia Viaggi Chiara in corso Vittorio Emanuele nota ai torinesi per la scelta di luoghi di nicchia e per i viaggi molto particolari ed interessanti che da sempre offre ai suoi clienti.
Pochi giorni indimenticabili lontano dal frastuono delle nostre città , un panorama fiabesco con piccoli villaggi incantati , giardini e fiori meravigliosi, ruscelli e vecchi manieri.
Questa parte d’Inghilterra non è molto conosciuta all’estero e si trova a 130 chilometri ad ovest di Londra; famosa per i suoi paesini con i prati verdissimi e i cottages costruiti con la tipica pietra del posto color miele, la Golden Cotswolds Stone, le chiese medievali con annesso cimitero e le antiche locande che ricordano miti e leggende.
Famosissimi i cottages con il tetto di paglia, simbolo oggi di un mondo idealizzato, le cosiddette “tatched house”,  una volta umili dimore, umide, abitate dalla servitù fino agli anni ‘50-‘60, quando iniziarono a diventare sempre più ricercate da chi voleva fuggire dal trambusto delle città per arrivare ad essere considerate attualmente una sorta di status symbol, ambite ed esclusive abitazioni per attori, politici e nobiltà inglese.
Per tre giorni di affitto si possono pagare anche 850 sterline (circa 1000,00 euro) e la lista di attesa è lunghissima!
Il nostro viaggio inizia a Moreton-in-Marsh, sede del famoso pub The Bell Inn che fu d’ispirazione a Tolkien quando scrisse Il Signore degli Anelli; si tratta di un villaggio che si snoda lungo la via principale da cui partono numerose stradine che conducono alle casette con i portoncini colorati e a giardini fatati, fino ad arrivare alla chiesa di St. David, immersa in uno scenario romantico, con il suo piccolo cimitero di campagna.
Da qui il paesaggio si snoda attraverso alcuni villaggi che incarnano lo spirito del Romanticismo inglese: Chipping Campden, un tempo conosciuta per il commercio della lana, esploso nel 1066 dopo la conquista normanna, le pecore del luogo sono chiamate “Cotswolds Lions “ , i leoni dei Cotswolds, proprio per il loro vello particolarmente consistente e per il famoso mercato coperto del 1627.
Snowhill, piccolissimo villaggio dalla tipica atmosfera british, immortalato in  alcune scene del film “Il diario di Bridget Jones”, circondato da splendidi ed inaspettati campi di lavanda.
Stow-on-the-Wold può essere considerata quasi una cittadina, ha diverse sale da the’, negozi di antiquariato e gallerie d’arte, ancora oggi si tiene un mercato con i prodotti tipici della zona come miele e formaggi.
La Venezia d’Inghilterra è il soprannome attribuito a Bourton on the Water per i canali e i piccoli ponti che collegano i due lati della cittadina.
Poco distante si trova Bibury, una fiaba nella fiaba, con la sua stradina Arlington Row disseminata di cottages risalenti al XIV secolo e il fiumiciattolo che scorre lento.
Il viaggio prosegue verso Winchcombe, vicoli e vicoletti con storici edifici in pietra per arrivare al Sudeley Castle, castello dove abitò l’ultima moglie di Enrico VIII, circondato da meravigliosi giardini, uno di questi con 69 tipi di rose.
Dopo qualche chilometro troviamo Hailes Abbey, un’abbazia del 1246, luogo di grande fascino storico.
Infine arriviamo a Bath, famosa per le sue terme romane, Patrimonio dell’Umanita’ dell’UNESCO, con la sua architettura georgiana appare spesso nella nota serie televisiva “Bridgerton”.
Lacock, minuscolo villaggio fuori dal tempo dove un tempo si lavorava la lana, sede di una bella abbazia e Castle Combe, uno dei borghi più belli della zona, sono le ultime due mete di questo viaggio nella meravigliosa ed incantata campagna inglese.

Brividi estivi a Bardonecchia

 

Anche quest’anno a fine agosto arrivano i giorni del brivido, del giallo, del mistero. Anche quest’anno torna Bardonoir, il festival letterario diretto da Giorgio Ballario e dedicato alla narrativa poliziesca nella città più a Ovest d’Italia.

Per tre giorni, dal 23 al 25 agosto, Bardonecchia diventa capitale del noir con un programma di incontri, presentazioni, interviste con gli autori e anche letture in strada a cura dell’Accademia dei Folli. Il cartellone del festival è stato studiato per offrire agli appassionati di questo genere letterario una giusta miscellanea tra autori più noti e altri ancora da scoprire, tra scrittori di respiro nazionale e internazionale e altri più legati al territorio, tra opere di puro intrattenimento e altre che non disdegnano la contaminazione con temi di costume e di carattere sociale.

Anche in questa occasione la “casa” di Bardonoir sarà la Base Logistica di viale Bramafam 60, che ha già ospitato numerose manifestazioni culturali, tra le quali l’edizione 2023 del Festival.

La manifestazione è organizzata nell’ambito del cartellone estivo Scena 1312 dal Comune di Bardonecchia e dell’Associazione Estemporanea.

Si comincerà subito con il botto: venerdì 23 alle 18,30 aprirà il festival lo scrittore astigiano Gian Marco Griffi, semifinalista al Premio Strega e autore del romanzo cult del 2023, “Ferrovie del Messico”, romanzo pluripremiato e pluritradotto all’estero. Griffi non è un autore noir, ma ci racconterà il suo rapporto – d’amore, d’odio, di indifferenza – con questo genere letterario.

Il giorno successivo, sabato 24, alle ore 11,30, si comincerà con un incontro dedicato al “non è mai troppo tardi”: tre autori torinesi – Patrizia Varetto, Cinzia Rita Gaza e Battista Gardoncini – che si sono scoperti giallisti in età avanzata e hanno conquistato il pubblico con romanzi di ambientazione inconsueta e originale.

Il clou del festival è in programma sabato pomeriggio: alle 15,30 Cristina Origone, autrice genovese, e Gian Luca Campagna, scrittore di Latina, spiegheranno come in un’opera noir si possono fondere intrattenimento e impegno sociale; alle 17 la scrittrice milanese Rosa Teruzzi racconterà della sua serie dedicata alla fioraia Libera, la detective improvvisata che si muove nei quartieri più tradizionali di Milano, come il Giambellino.

Infine alle 18,30 sarà ospite di Bardonoir Valerio Varesi, parmense, uno dei più noti e longevi giallisti italiani, molto amato anche all’estero (in Francia è una star) e autore della serie del commissario Soneri che anni addietro fu portata in televisione con il volto di Luca Barbareschi nella fiction Rai “Nebbie e delitti”. Seguiranno le letture al Borgo Vecchio a cura dell’Accademia dei Folli.

Il festival si chiuderà domenica 25 con altri due appuntamenti di rilievo. Al mattino, ore 11,30, parleranno del “fascino indiscreto” del noir di provincia due ospiti di primo piano come il varesino Emiliano Bezzon, autore di romanzi ambientati in Lombardia e Piemonte; e il veneziano Stefano Cosmo, che lo scorso anno ha debuttato con il botto raccontando il mondo delle lotte clandestine nel Nordest e vincendo numerosi premi letterari.
Nel pomeriggio, alle ore 15, concluderà il festival l’incontro con due autori che hanno saputo coniugare il genere noir con la fantapolitica e la spy-story: Gabriele Barberis, biellese, giornalista a Milano, autore di un fortunato volume che mette in relazione i tempi odierni con le vicende oscure del terrorismo degli anni Settanta; e Fabrizio Borgio, astigiano, che ha scritto gialli classici ambientati nel Monferrato ma di recente ha pubblicato per Segretissimo Mondadori un romanzo di spionaggio sui retroscena degli interessi italiani e occidentali dietro al conflitto libico.

 

Auto abbatte ringhiera e finisce nel fiume: un morto

Un uomo alla guida di un’auto è morto ad Alessandria, nella vettura caduta da un ponte sul fiume Tanaro e finita  in acqua. Un’altra persona è rimasta ferita ed è stata portata in ospedale. Sul posto  tre squadre dei vigili del fuoco. L’auto ha abbattuto una parte della ringhiera del ponte Tiziano.

 

Treni Trofarello-Asti, modifiche alla circolazione

Da sabato 17 a venerdì 30 agosto Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha programmato una serie di interventi sulla linea Torino-Genova, in particolare nella tratta Trofarello-Asti.

Saranno eseguite delle lavorazioni di manutenzione che interesseranno l’armamento e le opere civili, attività che rientrano nel più ampio progetto di velocizzazione della linea Torino-Genova.

Per consentire lo svolgimento delle attività, sarà necessario interrompere la circolazione nel tratto interessato per tutto il periodo interessato dai lavori.

Sport e inclusione, tutti i numeri di Csen Piemonte

Sono stati dei mesi entusiasmanti, di grande lavoro e di enormi soddisfazioni per lo CSEN Piemonte, in cui si è saputo fare squadra e creare rete. Una prima parte di 2024 davvero memorabile per cui i numeri parlano da soli: oltre 1000 Asd affiliate e più di 200 mila soci tesserati in tutto il Piemonte.

 

Il periodo estivo porta a tracciare i primi bilanci e per CSEN Piemonte i successi sono stati tanti: dai molteplici progetti conclusi e i tanti altri in partenza in autunno, alla rete di sostegno, di formazione e di aggiornamento presente con FiscoCsen, fondamentale al termine della prima stagione dall’entrata in vigore della Riforma dell’ordinamento sportivo.

 

Il mondo di CSEN è quello dello sport, ma anche dell’inclusione. Il Progetto P.ATT.I GENERATIVI, ad esempio, ha avuto come tema principale quello dello sport contro la povertà educativa di soggetti a rischio di criminalità sociale. Una serie di progetti sportivi ed extrasportivi riferiti ad un target di età che va dai 10 ai 17 anni. Un percorso che ha preso forma a seguito della vittoria del bando di Sport e Salute.

 

A gennaio, un grande entusiasmo ha avvolto la presentazione di ‘Io sono l’altro – Manuale dello sport integrato e piccole storie che cambiano il mondo’. Un evento che ha voluto promuovere quello che non è un semplice libro di istruzioni o di regole che tratta il tema dell’inclusione, ma il frutto di un lungo percorso che ha coinvolto tantissimi professionisti del settore.

 

L’inverno è stata l’occasione per la partenza di un altro importantissimo progetto, quello di ‘OPEN AUT-Conoscere per capire’, sviluppato in collaborazione con la Circoscrizione 4 di Torino e da cui sono nati otto importanti incontri per facilitare l’inclusione di persone con disturbo dello spettro autistico attraverso attività teoriche, pratiche e laboratoriali.

 

A maggio poi, Rivarolo Canavese è stata trasformata in un grande laboratorio a cielo aperto con lo Sport In Festival. Una giornata in cui tutte le realtà associative locali e limitrofe hanno potuto proporsi con un contenuto legato all’inclusione: disabilità, equity diversity e inclusion, emarginazione e disagi sociali. Un modo per celebrare le forme con le quali quotidianamente la “Comunità Educante” contribuisce a rendere migliore la società.

 

Con il caldo è invece partito ‘EstAUT – la tua vacanza in città’, il primo campus estivo rivolto a bambini e bambine neurodivergenti e bambini e bambine normotipici di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Un progetto di integrazione, un’opportunità per favorire l’inclusione sociale e per sostenere concretamente le famiglie.

 

Tutto questo senza dimenticare che ad ottobre si terranno i Mondiali Canicross ICF 2024 a Bardonecchia dove sono attesi oltre 600 partecipanti provenienti da 30 nazioni e tre continenti.

 

Dott. Gianluca Carcangiu, Presidente CSEN Piemonte: “Fa un certo effetto vedere tutti i progetti che sono stati messi a terra in così pochi mesi. Questo è il frutto di tanti anni di lavoro. Ma la nostra vera forza è rappresentata dalle associazioni che operano sul nostro territorio e che ogni giorno producono valore, educazione, inclusione e crescita per gli adulti del domani. Li vogliamo ringraziare tutti perché in tantissimi ci hanno dato fiducia e i numeri lo dimostrano. Voglio ringraziare di cuore anche tutti i Comitati provinciali per il grande lavoro che svolgono nei territori piemontesi, portando valore e prodigandosi per tutte le associazioni. Noi possiamo solo continuare a lavorare per loro con la professionalità, la passione e l’impegno che ci contraddistinguono”.

 

About CSEN Piemonte – Centro Sportivo Educativo Nazionale in Piemonte. Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, opera nel campo della formazione sportiva e organizza su tutto il territorio nazionale corsi e seminari. Il Comitato Regionale Piemontese è uno dei più importanti centri di formazione nazionale e organizza corsi riguardanti Arti Marziali, Fitness e Body Building, Functional Training, Discipline Bio-Naturali, Cinofilia, Danza Sportiva fornendo le conoscenze e le abilitazioni necessarie.