ilTorinese

“Pietro J.”: il romanzo noir di Patrizia Valpiani, torinese d’adozione

Torino tra le righe

di Marzia Estini
Iniziamo il nostro viaggio attraverso la letteratura torinese con Pietro J., un romanzo noir firmato da Patrizia Valpiani. Medico, scrittrice e poetessa, Valpiani, originaria di Pietrasanta, è ormai adottata dalla nostra Torino, dove ha ambientato gran parte della sua produzione narrativa. Conosciuta per alternare poesia e narrativa noir, l’autrice è particolarmente attenta a creare atmosfere cupe e inquietanti, essenziali per un buon noir, come lei stessa ricorda.
Il noir di Valpiani si distingue per la profondità psicologica, dove la violenza emerge dalle ombre della mente più che dalla scena stessa. Questa introspezione la lega alla poesia, un’arte capace di svelare le sfaccettature più nascoste della natura umana.
Patrizia Valpiani

 

Il protagonista della serie di romanzi che ha come fulcro Pietro Jackson nasce nel 2009 con Ascoltando Coltrane (Neos Edizioni, Torino). Pietro è un giovane pittore e musicista con una sensibilità fuori dal comune, in grado di percepire le negatività che lo circondano. Nel suo atelier in corso Inghilterra, Jackson dipinge e si muove in una Torino ben rappresentata nei suoi aspetti urbani, culturali e sociologici, con uno sguardo che ci porta a scavare oltre le apparenze.
Dopo una pausa di alcuni anni, Valpiani ha ripreso a raccontare le vicende del suo protagonista insieme al medico legale Gianfranco Brini, pubblicando sotto lo pseudonimo Tosca Brizio Chiaroscuro (2017) e L’ombra cupa degli ippocastani (2019), entrambi con Golem Edizioni. A questi segue un racconto lungo, Blood session per Pietro Jackson, distribuito online. Con la morte di Brini, Valpiani ha ripreso a narrare da sola, pubblicando racconti e romanzi che hanno come centro Torino e il suo enigmatico protagonista.
Il romanzo Pietro J. (Readaction Editrice, 2022) è il più recente capitolo della saga, e si apre con la parte intitolata Tossik Park, ambientata nella zona degradata del Parco Stura. L’autrice descrive un paesaggio cupo e inquietante, con un’abilità sorprendente, tanto che mentre leggi ti sembra davvero di camminare tra mozziconi di sigarette, siringhe, rifiuti ed escrementi di cani ed umani. Una passeggiata quasi realistica tra figure spettrali e delinquenti senza scrupoli, calpestando lattine vuote, arbusti scavezzati e tappeti di foglie mai rastrellati, respirando l’aria acre, polverosa e sporca che sembra appesantire l’atmosfera.  È qui che si consumerà l’omicidio dell’avvocato Morelli, mentre dall’altro lato della città in corso Inghilterra, Pietro Jackson, sulle note del sax tenore di John Coltrane, dipinge i tratti del viso di un uomo, agonizzante, il ricordo di un incubo premonitore fatto la sera precedente che l’ha lasciato stanco e stremato e soprattutto angosciato per il significato che questo può avere. Il mistero si infittisce quando una coppia gay, passeggiando col cane nel Parco del Valentino, scopre un cadavere alla Fontana dei Dodici Mesi. Le indagini, nelle quali Pietro è inevitabilmente coinvolto, si sviluppano con precisione e professionalità, conducendo il lettore a un finale sorprendente.
La seconda parte del romanzo, Gli enigmi di York, ci porta in Inghilterra, tra le nebbie di York, dove la maestosa cattedrale di York Minster è teatro di un feroce delitto. Anche qui, la mano dell’autrice non delude, dimostrando la sua capacità di intrecciare misteri, scomparse e ritrovamenti, tenendo il lettore incollato alle pagine fino all’epilogo.
Con una penna affilata e un talento per le descrizioni vivide, Patrizia Valpiani riesce a tessere un intricato noir che si muove tra Torino e York, in un viaggio tra ombre, misteri e profonde inquietudini. Non vediamo l’ora di scoprire cosa riserverà il prossimo capitolo delle avventure di Pietro Jackson, previsto per il 2025.
La rubrica è curata dalla scrittrice Marzia Estini:

Street food e non solo al Beer Festival di Carmagnola

 Beer Festival di Carmagnola, un evento che promette di animare il Foro Boario di Piazza Italia, dal 3 al 6 ottobre
Street Food e Birra artigianale di ogni tipo vi aspettano per quattro giorni di indimenticabile divertimento per tutte le età! Sarà, infatti, allestito, il Mini Park che promette una ricca accoglienza ai piccoli ospiti del festival. Il tutto sarà condito da una ricca offerta musicale che prevede ospiti d’eccezione pronti a regalarvi emozioni uniche. Ecco il nostro programma musicale:
– 3 ottobre: Road Runner per una serata all’insegna del country e del rock;
– 4 ottobre: Vascollection con un omaggio al grande Vasco Rossi;
– 5 ottobre: Leo Dag e i celebri brani di Gigi Dag;
– 6 ottobre: Starlights con il meglio della musica dagli anni ’70 ad oggi.
Vi aspettiamo dal 3 al 6 ottobre per un evento unico nel suo genere!
Allego comunicato stampa e locandina dell’evento.
Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti:
Tel: 3519719096
Facebook: saporidalmondo

Instagram: saporidalmondofficial

Grazie per l’attenzione!

I Comuni a Santena per la festa dei santi Cosma e Damiano

Ieri  nella città di Santena, si è tenuto un importante momento di celebrazione tra i comuni di Gerace, Roggiano Gravina, Santena, Stignano e Stilo, nell’ambito delle iniziative per la celebrazione dei 60 anni della Festa dei Santi Cosma e Damiano. In questa occasione, è stato siglato il Patto di Amicizia, un impegno simbolico che promuove il patrimonio storico e culturale dei territori calabresi e piemontesi.

Questo patto suggella un legame profondo, nato dall’immigrazione dal sud al nord Italia, e rafforzato negli anni attraverso cibo, cultura e tradizioni condivise. La festa dei Santi Cosma e Damiano, celebrata ogni anno con grande devozione, rappresenta il simbolo di questa unione tra comunità, che oggi diventa ancora più forte.

“Un’occasione di fratellanza e collaborazione che onoriamo con orgoglio e con la consapevolezza del valore delle nostre radici comuni” commenta la città di Santena sui social.

(Facebook Città di Santena)
#calabria #santicosmaedamiano #amicizia #pattoamicizia #calabriafood

Furgone contro Atc, atto intimidatorio

Potrebbero essere gli sgomberi che si stanno eseguendo nelle ultime settimane, con  maggiore intensità, contro gli occupanti abusivi che tolgono possibilità agli aventi diritto, la motivazione dell’atto (che sarebbe quindi intimidatorio) del furgone che si è schiantato nella notte contro la sede Atc di corso Dante a Torino. Sul mezzo non si è fatto trovare nessuno,  conducente e passeggeri sono fuggiti.

Questo grave atto, che appare chiaramente come un attacco doloso, non deve essere in alcun modo sottovalutato. Siamo di fronte a un fenomeno allarmante che richiede una risposta decisa e immediata da parte delle autorità competenti“, ha detto il presidente Atc, Emilio Bolla

“Bar Stories On Camera”, 70 anni di storia in 50 scatti: ultimi giorni

La vita più o meno glamour, del “mondo dei bar”

Fino al 6 ottobre

Non ci si fa caso. Ma sono ormai luoghi iconici, direi quasi “sacrali” della nostra più banale quotidianità. Si entra, si beve il caffè o un aperitivo, si sbocconcella un morbido croissant e si fanno due chiacchiere. Le famose “chiacchiere da bar”! Semplici spetteguless o chiacchiere ben più importanti. La durata di un caffè. E già basta per celebrare il rito quotidiano del bar. Del nostro bar “amico” sotto casa o di quell’altro con dehors un po’ più in là o quello più impegnativo (e più caro!) del Centro. La scelta è libera e varia. Nei bar si entra e non si pensa (quando mai? ma provate a farlo, sarà coinvolgente!) a tutte le storie, alle vicende umane, agli amori, alle amicizie, agli affetti e alle solitudini che si sono rincorse in anni e anni di storia all’interno di quei muri, seduti ai tavolini o anche in piedi al bancone, davanti a quella specie di catena di montaggio che in certe ore paiono diventare le “macchine da caffè” professionali, un tutt’uno con il povero barista che spesso viaggia in automatico, alla maniera del grande Charlot di “Tempi Moderni”. Il bar (il primo pare sia stato aperto addirittura nel 1475, a Istanbul per bere il caffè “alla turca”) è oggi – e di anni ne sono passati – “cultura di convivialità”. A ricordarcelo é la mostra fotografica ospitata, fino a domenica 6 ottobre, negli spazi della “Project Room” di “CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia”, in via delle Rosine, a Torino, terza tappa della rassegna “Bar Stories on Camera”, realizzata in collaborazione con “Galleria Campari” e “Magnum Photos”Cinquanta gli scatti esposti a raccontare, per immagini, il “mondo dei bar”dagli Anni Trenta agli inizi del Terzo Millennio. Concepita appositamente per “CAMERA” (con 22 scatti provenienti dall’Archivio Storico della “Campari” e 28 a firma di illustri nomi della “Magnum”, da Robert Capa a Elliott Erwitt, da Martin Parr a Ferdinando Scianna) l’edizione torinese segue le esposizioni che già si sono tenute alla “Galleria Campari” di Sesto San Giovanni (ottobre 2023) e alla “Davide Campari Lounge” di “Art Basel” a Basilea, nel giugno scorso.

Tre le sezioni in cui s’è pensato di articolare la rassegna. In “Sharing Moments” si gira il mondo lungo itinerari “da bar”, dove baristi, bartender, musicisti e avventori sono i protagonisti di situazioni di svago e momenti di condivisione, immortalati abilmente dagli scatti di celebri maestri quali Inge MorathElliott Erwitt (curiosa la foto delle due signore sedute al bancone di un bar di New York, capelli ricci entrambe, stesso vestito, stessa retro scollatura con stesso grande fiore bianco), o Martin Parr o Ferdinando Scianna (primo fotoreporter italiano ad entrare in “Magnum” e autore di quella bellissima immagine a colori ripresa dall’alto di un dehors a Capri, dove sedie e tavolini paiono ricreare un suggestivo intreccio a tema floreale, quasi liberty).

USA. New York City. 1955.

“Bar Campari”, invece,  narra per storiche immagini la vita dell’azienda fondata a Sesto San Giovanni (Milano), da Davide Campari nella seconda metà dell’Ottocento. Ecco allora le insegne e le vetrine “brandizzate”, riflesso di un’Italia del Dopoguerra che riparte, vivace e desiderosa di ricominciare a vivere. Immagini di un passato che si riflette negli stessi valori di oggi, mai tralasciati o dimenticati.

Nell’ultima sezione, “The Icons”, troviamo le star del cinema, artisti e scrittori colti in “pausa da bar”: Marilyn Monroe accanto a Laurence Olivier al “Walford Astoria” di New York (1956, scatto di Eve Arnold, in occasione del lancio de “Il principe e la ballerina”), Ernest Hemingway seduto al bancone di un bar in Idhao, Maria Callas a Palma de Mallorca tavolo condiviso con la giornalista Elsa Maxwell. Personaggi catturati in un momento di relax nell’atmosfera chiassosa e glamour dell’aperitivo italiano.

Iconici anche gli arredi in stile liberty del “Caffè Camparino”  in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ritratto da Bruno Barbey a metà anni Sessanta, vera e propria eco di uno stile di vita e di un’epoca che riaffiora anche dagli oggetti: in particolare, attraverso i bozzetti dei menù realizzati per Campari dal futurista Fortunato Depero. I famosi “Caffè Storici”. Molti anche in Italia, ritrovo di artisti, scrittori, attori, politici e di quei raffinati intellettuali che “sono – scriveva con il consueto humorEnnio Flaiano – la rovina dei quartieri perbene. Si insediano in un posto e questo dopo pochi anni diventa alla moda … e quando la vita diventa impossibile ecco gli intellettuali che trasmigrano verso un altro punto della città per rovinarlo”.

Gianni Milani

“Bar Stories On Camera”

“CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Fino al 6 ottobre

Orari: lun. – dom. 11/19, giov. 11/21

Nelle foto: “Italy”, 1950, “Galleria Campari”; Eve Arnold / Magnum Photos “Marilyn Monroe e Laurence Olivier; Elliott Erwitt / Magnum Photos “New York City”, 1955; Ferdinando Scianna /Magnum Photos “Italy. Capri”, 1984

Fondi di coesione ai Comuni del Torinese

Sono 44 gli Accordi di programma distribuiti sull’intero territorio piemontese finanziati dalla Regione grazie ad un fondo di 26.377.400 euro. Nella Città metropolitana di Torino sono interessati, per un importo complessivo di oltre 8 milioni di euro, 13 Comuni: 6 delle Valli di Lanzo e Canavese (Lanzo, Locana, Viù, Foglizzo, Nole, Rivarolo) e 7 dell’area sud-ovest (Bibiana, Carmagnola, Rivalta di Torino, Sangano, Orbassano, Villar Perosa, Poirino).

Accordi che permetteranno di realizzare in altrettanti Comuni mense scolastiche, impianti sportivi, ristrutturazione di dimore storiche e valorizzazioni di parchi naturali. Un patto con le istituzioni locali che la Regione ha onorato mediante un’integrazione dei fondi nazionali che ammonta a 2.377.400 euro. La principale fonte di finanziamento proviene dall’Accordo per la Coesione, siglato il 7 dicembre del 2023 dal presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Alberto Cirio. ai quali si sono aggiunte le risorse destinate al finanziamento degli interventi di sviluppo locale da realizzare mediante lo strumento dell’Accordo di programma che la Giunta regionale ha deliberato oggi, su proposta dell’assessore ai Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale.

Un ulteriore dotazione, che ammonta a due milioni e 377mila euro, che consente lo scorrimento della graduatoria approvata per gli Accordi di Programma 2021-27 insieme ai 24 milioni di euro già stanziati con delibera di Giunta nel dicembre 2023.

“I Fondi di Sviluppo e Coesione permetteranno alla Regione di finanziare molti dei progetti che i Comuni piemontesi hanno presentato attraverso lo strumento dell’Accordo di programma – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Vignale – Non ci siamo, però, limitati a trasferire risorse nazionali verso le istituzioni locali, proprio perché crediamo in questo strumento come collaborazione efficace tra Regione e territori, e abbiamo così deciso di attingere a fondi regionali stanziando quasi due milioni e mezzo. Abbiamo rispettato gli impegni assunti facendo così scorrere la graduatoria e riuscendo a finanziare ben 44 Accordi di programma. Parliamo di opere fondamentali per i rispettivi territori: molti interventi riguardano il settore turistico, culturale e ambientale generando importanti ricadute economiche locali, altri sono nel comparto sportivo con impianti che necessitavano opere di adeguamento e potenziamento da anni. Progetti che grazie alla collaborazione tra Regione ed enti locali ora potranno diventare realtà”.

“Grazie agli Accordi di programma finanziati con i Fondi di Sviluppo e Coesione la Città Metropolitana di Torino ha potuto beneficiare di contributi per 8 milioni e 106mila euro destinati a 13 realtà. È l’ennesimo esempio dell’attenzione dell’amministrazione regionale ai piccoli Comuni piemontesi, che potranno realizzare opere e progetti attesi da anni”, sostengono gli assessori regionali Andrea Tronzano e Maurizio Marrone.

Torino – Lazio 2-3

Un match pieno di gol e di adrenalina, e la Lazio alla fine batte il Toro, fermo a quota 11 punti, dopo la Juventus  e con Milan e Inter. Guendouzi segna su assist di Nuno Tavares. Replica  Dia nella ripresa, Adams riapre i giochi e Noslin chiude nel finale. Poi  il 2-3 di Coco in  recupero.

Superbonus 2024, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il provvedimento firmato il 18 settembre 2024 dall’Agenzia delle Entrate mette in moto un’opportunità da cogliere al volo per chi ha avviato interventi edilizi. Il contributo a fondo perduto, ossia il Superbonus, sarà accessibile a chi ha realizzato lavori sugli immobili tra gennaio e ottobre 2024, offrendo uno sgravio del 70% sulle spese sostenute.

Non stiamo parlando solo di una detrazione: per molti, si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno in un momento in cui le risorse finanziarie vanno gestite con attenzione.

Il Superbonus 2024 apre così una finestra imperdibile per i contribuenti con redditi bassi, offrendo un contributo a fondo perduto per chi intende migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. Tra gli interventi coperti, figurano il sisma bonus, l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, rispondendo così alla crescente domanda di sostenibilità e sicurezza abitativa.

La misura si rivolge a un pubblico specifico: chi ha iniziato i lavori entro il 31 dicembre 2023 e ha raggiunto almeno il 60% dello stato di avanzamento. Il bonus interessa le persone fisiche con un reddito annuo non superiore a 15.000 euro e i condomini che, in questo periodo, stanno investendo sugli immobili. Il tutto, con un tetto di spesa massimo di 96mila euro. È una chance che tocca chi possiede l’immobile o ne ha la gestione diretta e, non da meno, anche gli eredi che ne mantengono la detenzione.

Per ottenere il contributo, i richiedenti dovranno inviare la domanda all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2024. La procedura sarà telematica e, per chi non ha familiarità con le piattaforme digitali, sarà possibile rivolgersi a intermediari abilitati. È fondamentale, però, allegare una dichiarazione che attesti i requisiti necessari per l’accesso al contributo e fornire una stima precisa delle spese sostenute. A breve, l’Agenzia stabilirà i dettagli tecnici relativi alla procedura.

Una volta inviata la domanda, scatteranno i controlli. Verranno esaminate le informazioni trasmesse, con un occhio particolare alla congruenza tra i dati dichiarati e le spese effettivamente sostenute. Solo dopo questo step arriverà l’accredito del contributo direttamente sul conto corrente bancario o postale del richiedente, intestato o cointestato.

Ma attenzione: l’Agenzia è pronta a verificare anche la correttezza delle erogazioni. Chi avesse percepito indebitamente il contributo dovrà restituire l’importo, con la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione.

Il Superbonus è destinato ai privati che non esercitano attività commerciali o professionali. Le spese coperte riguardano interventi di miglioramento energetico e antisismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Ciascun richiedente, come detto, potrà ottenere un contributo massimo per una spesa di 96.000 euro, ma attenzione: solo i bonifici effettuati entro il 31 ottobre 2024 saranno validi per accedere al beneficio.

I fondi saranno distribuiti proporzionalmente tra i richiedenti, in base all’ammontare complessivo delle risorse disponibili e alla domanda. Le percentuali di distribuzione saranno rese note entro il 30 novembre 2024, per garantire una ripartizione equilibrata e trasparente.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.