ilTorinese

L’Opera salesiana per la formazione dei giovani

 

CNOS FAP Regione Piemonte dei Salesiani è una realtà educativa e formativa che nasce con l’obiettivo di rispondere ai bisogni formativi e professionali dei giovani, in linea con il carisma di Don Bosco. Parte integrante del Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS FAP), la sezione piemontese si distingue per la sua lunga tradizione nella formazione tecnica e professionale. I suoi corsi mirano a sviluppare competenze specifiche in numerosi settori, dalla meccanica all’informatica, dalla grafica alla salute, preparando i giovani a inserirsi con successo nel mondo del lavoro.

Grazie a un approccio pratico e un forte legame con le imprese locali, CNOS FAP Piemonte offre percorsi che combinano teoria e pratica, valorizzando l’esperienza sul campo e l’innovazione. Con un’attenzione particolare al valore umano e alla crescita personale dei ragazzi, la scuola salesiana forma non solo professionisti competenti, ma anche cittadini responsabili e consapevoli.

Abbiamo intervistato Don Claudio Belfiore, direttore generale e vicepresidente di Cnos-Fap Regione Piemonte:

1. Da quale osservazione nasce l’esigenza di creare la vostra associazione?
L’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte è stata fondata il 30 giugno 1978 con sede legale a Torino: la sua nascita risponde all’esigenza di promuovere l’educazione e la formazione professionale dei giovani, in particolare quelli provenienti da contesti svantaggiati, seguendo il modello educativo di San Giovanni Bosco. L’obiettivo è offrire percorsi formativi che facilitino l’inserimento nel mondo del lavoro e la crescita personale dei giovani, secondo quella “intelligenza nelle mani” di cui don Bosco parlava.2. In quali regioni si sviluppa?
A livello nazionale, la Federazione CNOS-FAP opera in 16 regioni italiane, con 63 Centri di Formazione Professionale (CFP) . In Piemonte, terra della nascita del carisma salesiano, l’Associazione CNOS-FAP è presente con 13 sedi distribuite su tutto il territorio regionale. In particolare e nel dettaglio ci sono 3 sedi a Torino (Valdocco, Agnelli e Rebaudengo) e una a San benigno Canavese. Nel cuneese ci sono 4 sedi (Bra, Fossano, Saluzzo, Savigliano) mentre nel Piemonte Orientale le sedi sono 5 (Vigliano Biellese, Novara, Vercelli, Alessandria, Serravalle Scrivia).3. Quali sono i soggetti coinvolti nei vostri progetti di formazione?
I progetti formativi di CNOS-FAP coinvolgono una rete ampia di soggetti, tra cui:
Agenzie formative accreditate
Imprese del territorio
Associazioni datoriali e sindacati
Università e Fondazioni
Ad esempio, nell’ambito dell’Academy per la mobilità integrata, innovativa e sostenibile, CNOS-FAP è capofila di un partenariato che comprende 16 agenzie formative, 59 imprese e 29 altri soggetti .

I destinatari invece sono molteplici: giovani in uscita dalla terza media, giovani un po’ più grandi che necessitano un riorientamento del percorso scolastico. adulti disoccupati. Con gli Sportelli al Lavoro, infine, che sono accreditati in Regione Piemonte e sono 15, al momento, i destinatari diventano anche tutti coloro che necessitano della ricerca del lavoro o che desiderano cambiarlo.

4. In che modo lo spirito salesiano anima i partecipanti alle vostre attività?
Lo spirito salesiano permea tutte le attività di CNOS-FAP, creando un ambiente educativo che favorisce la crescita integrale dei giovani. I centri di formazione sono concepiti come “Case che accolgono”, così come esplicitato anche nel logo dei Salesiani, dove i ragazzi possono imparare, sperimentare e sviluppare le proprie capacità in un clima di fiducia e rispetto reciproco, con quella presenza educativa dei formatori che  è uno dei perni del sistema educativo salesiano .

5. I corsi professionalizzanti che proponete prevedono poi l’inserimento nelle aziende tramite stage o tirocinio e da chi sono riconosciuti?
Sì, i corsi di formazione professionale offerti da CNOS-FAP prevedono periodi di stage o tirocinio in aziende del settore di riferimento. Ad esempio, nei percorsi triennali per la qualifica professionale, sono previste 320 ore di stage nel terzo anno . Le qualifiche e i diplomi rilasciati sono riconosciuti a livello nazionale ed europeo, essendo validi su tutto il territorio: spesso lo stage è la porta di ingresso per i ragazzi e le ragazze nel mondo del lavoro. Capita infatti sovente che, al termine del percorso di stage, i ragazzi e le ragazze vengano poi riconfermati

6. Le iscrizioni sono possibili tutto l’anno?
Le iscrizioni ai corsi di formazione professionale di CNOS-FAP seguono un calendario specifico. Per l’anno scolastico e formativo 2024-25, le iscrizioni online sono state aperte dal 18 gennaio al 10 febbraio . Tuttavia, è possibile contattare direttamente le sedi locali per verificare la disponibilità di posti e le modalità di iscrizione oltre tali date. Per ciò che riguarda i corsi per gli adulti, invece, le iscrizioni sono aperte tutto l’anno, nel periodo precedente alla partenza dei corsi e sono disponibili sul portale piemonte.cnosfap.net.

Intervista a cura di Chiara Vannini

“Contrasti. Racconti di un mondo in bilico” in mostra al “Forte di Bard”

La nuova rassegna fotografica realizzata in collaborazione con l’“Agence France-Press”

Da sabato 8 marzo a domenica 20 luglio

Bard (Aosta)

Tanto audace da imbambolarti e tanto bella e geniale da apparirti impossibile! Il “Salto dell’atleta paralimpico francese Arnaud Assoumani davanti alla Piramide del Louvre, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024”, opera del fotografo parigino Franck Fife, è solo una delle 84 fotografie ospitate, fino a domenica 20 luglio, nelle Sale dell’“Opera Mortai” del “Forte di Bard”, che con questa rassegna torna a rinnovare la stretta collaborazione con l’“Agence France-Press”, una delle principali e più autorevoli e pluripremiate “Agenzie di Stampa” al mondo, fondata a Parigi nel 1835 (con la denominazione di “Agence des feuilles politiques, correspondance générale”) dal banchiere Charles-Louis Havas e oggi rappresentata da una rete di oltre 450 fotografi sparsi in tutto il mondo e completata dalle produzioni di oltre 70 Agenzie partner.

La mostra dal titolo “Contrasti. Racconti di un mondo in bilico”, segue (e di sicuro è destinata ad ottenere non minor successo) la precedente “Non c’è più tempo”, realizzata, dal 29 marzo al 21 luglio del 2024, sempre in collaborazione con l’“AFP” (curata dal giornalista, responsabile della promozione dei contenuti multimediali dell’Agenzia, Pierre Fernandez) e rivolta ad indagare, anche in quel caso attraverso un’ottantina di mirabili scatti, le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici sul Pianeta, nostra “Casa comune”. Obiettivo di entrambe le rassegne, scuotere le coscienze ed offrire spunti di riflessione sulle vicende che tendono a ‘mortificare’ o, in qualche modo, a ‘creare speranze’ rispetto all’attualità e alle attese future del mondo contemporaneo, evidenziandone le contrapposizioni e le diseguaglianze che ne segnano a fondo, dalle Americhe all’Europa all’Asia e all’Africa, le varie società.

Ecco allora, accanto alla succitata – pagina aperta a svolazzi di gioia e speranza – foto di Franck Fife, quella del messicano di Puebla, Pedro Pardo, con la toccante dolorosa immagine della “Famiglia di migranti che attraversa il muro di confine fra Messico e Stati Uniti”. Scatto del 25 novembre del 2018. C’è un padre, una madre e un piccolo che, con aria incredula, neppur tanto impaurita, passa a fatica di braccia in braccia. “Contrasti”, per l’appunto. E altri bimbi troviamo nelle foto del nigeriano Benson Ibeabuchi, di Sergei Chuzavkov e di Bashar Taleb. A firma del primo, la struggente delicata poetica immagine di una “fanciulla che si allena nelle povere, terrose strade di Ajangbadi, sobborgo di Lagos, in Nigeria”; non meno capace di prenderti il cuore e l’anima, l’immagine di Chuzavkov, con quella “bimba in monopattino, ancora l’incredulità negli occhi, tra le case del villaggio di Horenka, nella regione di Kiev, colpito dai bombardamenti russi”. E che dire, ancora, del “gruppo di bambini che corre tra le case distrutte lungo una strada di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza”, immagine fermata nel tempo e nella parte più amara dei ricordi dal fotoreporter Bashar Taleb? “Racconti di un mondo in bilico”, come ci ricorda e ci palesa davanti agli occhi, il sottotitolo della rassegna.

Mostra che t’inchioda al soggetto. Che ti impone la domanda, domanda d’obbligo Ma come farà un fotoreporter a scattare tali fotografie? A trovarsi nel posto giusto al momento giusto? Sempre. E, soprattutto, intuire che quello, proprio quello, è il posto giusto e il momento giusto. E riuscire a raccontare e a trasmettere emozioni, gioie, sogni, illusioni e disillusioni in un semplice sguardo rubato in un nanosecondo. E cristallizzato a vita! E poi, piccole storie, a raccontare tutto un mondo.

 

Nei suoi molteplici aspetti. Dall’economia alla guerra, dalle tradizioni culturali al mondo dell’arte, dello sport e dello spettacolo, senza tralasciare l’emergenza climatica e l’inarrestabile urbanizzazione. Temi, tutti quanti, che ritroviamo raccontati per immagini nel “progetto espositivo” oggi realizzato al “Forte” valdostano, vero “Polo Culturale” delle Alpi occidentali. Temi comuni, in fondo, in piccola o in grande parte, a realtà sociali assai diverse e assai lontane tra loro. Pedine di un grande gioco, spesso “gioco al massacro” simile ad “un grande affresco di un mondo sempre più in bilico: il nostro”.

Gianni Milani

“Contrasti. Racconti di un mondo in bilico”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/83381 o www.fortedibard.it

Fino al 20 luglio

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19

Nelle foto: France Fife “Un salto dell’atleta paralimpico Arnaud Assoumani davanti alla Piramide del Louvre”; Pedro Pardo “Una famiglia di migranti attraversa il muro di confine Messico – USA”; Benson Ibeabuchi “Una ballerina nelle strada di Ajangbadi , un sobborgo di Lagos”; Sergei Chuzavkov “Una bambina in monopattino tra le case di Horenka – Kiev, colpita dai bombardamenti russi”; Bashar Taleb “Bambini che corrono tra le case distrutte di Khan Yunis, nel Striscia di Gaza”

Sospesa attività bar in corso Regina

È stata sospesa per 8 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar, sito in Corso Regina Margherita con contestuale chiusura dell’esercizio.

Il personale del Commissariato di P.S “San Donato” ha effettuato degli accertamenti all’interno del locale, identificando diverse persone pregiudicate e pericolose.

Inoltre, durante un controllo straordinario del territorio, un cittadino senegalese è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, avendo occultato nel cavo orale diversi involucri termosaldati contenenti cocaina, e  denunciato alla locale Procura della Repubblica per aver fornito false generalità.

In considerazione di ciò, è stata disposta lasospensione della licenza di attività di somministrazione di alimenti e bevande per 8 giorni, a decorrere dal 16 maggio.  

 

L’isola del libro. Gialli a firma italiana

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Gabriella Genisi “Una questione di soldi” -Sonzogno- euro 16,00

Ormai quando pensiamo alla protagonista dei gialli della scrittrice Gabriella Genisi, automaticamente, la commissaria barese Lolita Lobosco assume le splendide e fascinose sembianze di Luisa Ranieri, e aspettiamo di ammirarla nelle prossime puntate della Fiction Rai di successo.

Nell’attesa questo è l’ultimo romanzo fresco di stampa in cui la Genisi dedica -ancora più del solito- attenzione e spazio alla vita privata e sentimentale della bella poliziotta che sa come esaltare la sua considerevole femminilità.

La morte su cui si trova ad indagare è particolarmente inquietante, in particolare, proprio per lei. Una dirigente di banca sembra essere caduta in circostanze poco limpide dal balcone di un palazzo. In un primo tempo si potrebbe pensare a un suicidio, poi invece si parlerà di delitto. Il punto è che la donna morta, tal Margherita Colonna, assomiglia in modo impressionante a Lolita, che rimane -a dir poco- sconcertata.

Nelle pagine che seguono emergono dettagli sulla vittima. Separata da un marito che mal la sopportava, poco amata da parenti e colleghi perché considerata avida, egoista e per nulla empatica.

Inoltre pare fosse ossessionata dai soldi e dal lusso, spendacciona in modo smodato e compulsivo, amante soprattutto di rinomate e costosissime griffe. E, quel che è peggio… artefice di operazioni bancarie avventate e, per non tralasciare nulla, anche parecchio indebitata.

Mentre Lolita Lobosco mette in luce e riordina i dettagli che potrebbero condurre alla soluzione del caso, anche la sua vita sentimentale subisce qualche cambiamento che, però, non va anticipato.

 

 

Alessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, medico legale diventata scrittrice di crescente successo, continua a non sbagliare un colpo ed ogni protagonista che mette al mondo “letterario e televisivo” si incammina sulla via maestra verso il trionfo.

Gazzola di strada ne ha percorsa parecchia da quando ha fatto scendere in campo la sua prima creatura Alice Allevi (portata sugli schermi televisivi da Alessandra Mastronardi nella fiction “L’allieva” dallo share piglia tutto).

Ora, invece, in libreria ci sono i primi 3 volumi della serie che ha al centro la giovane Miss Bee, divertente ed elegante nuovissima protagonista immersa nell’Inghilterra degli Anni ’20.

 

Miss Bee & il cadavere in Biblioteca” -Longanesi- euro 14,90

Beatrice Bernabò, detta Miss Bee, è una brillante 20enne, da poco trasferita dall’Italia a Londra, insieme alle due sorelle, tutte al seguito del padre Leonida, professore di Italianistica.

Beatrice è decisamente una ragazza sveglia, che riesce velocemente e con una certa facilità ad essere accettata nel cerchio magico dell’aristocrazia londinese, notoriamente elitaria, molto chiusa ed esclusiva.

Si dà il caso che si ritrovi suo malgrado -e per pura coincidenza- sulla scena di un misterioso omicidio e coinvolta anche in un intricato triangolo amoroso.

Le atmosfere sono quelle di altri tempi. Londra nel 1924, dopo l’incubo della Grande Guerra, città elegante e in rapida trasformazione.

Il mondo aristocratico della capitale (ma non solo) sta cercando di riprendersi e superare il dramma del conflitto; rinsalda così tutta una serie di convenzioni sociali su cui poggia anche il ruolo autorevole delle stirpi blasonate.

Al giallo e al viaggio storico un po’ nostalgico si aggiunge la trama rosa che vede Miss Bee non solo sospesa tra i due mondi

-quello della sua classe e generazione e quello della società londinese altolocata- ma anche tra uomini molto diversi tra loro che l’attraggono.

 

 

Miss Bee & il principe d’inverno” -Longanesi- euro 14,90

Le avventure di Miss Bee proseguono e si spostano nel Derbyshire dove si rifugia per allontanarsi da Londra e dallo scandalo di essere stata quasi incolpata di un delitto (quello del cadavere rinvenuto nella biblioteca al centro del mistero del libro precedente).

La giovane si trova nella gelida e nobile storica dimora di campagna di Alconbury Hall, in piena atmosfera pre-natalizia. Magnifica tenuta dalle atmosfere sontuose, i cui ritmi quotidiani sono scanditi in base alle ataviche tradizioni. Tra cene eleganti e invitati affascinanti.

Miss Bee è stata assunta come assistente e segretaria personale di Lady Millicent Carmichael che le detta le sue memorie, da pubblicare in forma anonima, con l’intento di colpire chi di dovere, tra lo scandaloso e una sottile perfidia.

L’eccentrica Lady Carmichael non sopporta nessuno, ma ha un debole per la scimmietta Fanny che gli ha portato dall’India l’adorato nipote Julian Lennox.

Proprio lui, XI visconte di Warthmore e proprietario di Alconbury Hall, (due anni più di Beatrice) le aveva procurato l’incarico presso la zia.

Sempre veleggiante tra toni romance, romanzo storico e un pizzico di mistery, la storia prosegue.

Ad ingarbugliare la trama e gli stati d’animo c’è poi l’arrivo del bellissimo e tenebroso cugino di Julian.

E’ il nobile russo, autentico “principe d’inverno”, Alexander.

Ma non finisce certo qui….prepararsi a colpi di scena continui, tra tentati omicidi, sparizioni e….tantissimo altro…

 

 

Miss Bee & il fantasma dell’ambasciata” Longanesi- euro 14,90

Siamo di nuovo a Londra nel 1925 e il padre di Beatrice le ha procurato un impiego in qualità di segretaria all’ambasciata italiana, nella speranza che finalmente si tenga lontana da guai e misteri.

Ovviamente non sarà così, perché nei corridoi e nelle sale dell’ambasciata non solo serpeggiano intrighi e complotti, rivalità, trame occulte e scorretti giochi di potere.

In occasione di un importante ricevimento Beatrice rivede, tra gli illustri e selezionatissimi invitati, il visconte Julian Lennox. E’ accompagnato dalla sua promessa sposa, Lady Octavia, e questo aumenta ulteriormente le palpitazioni di Mis Bee, i cui sentimenti verso il giovane continuano ad essere contrastanti.

A complicare la scena poi, strani fenomeni di inspiegabile natura: sussurri nell’ombra, rumori sinistri, ombre che si muovono in modo misterioso ed inquietante. Che sia un fantasma? E inutile dire che la situazione non potrà che precipitare ulteriormente.

Carlo Felice Trossi, un eroe incompiuto

E’ in corso la mostra Carlo Felice Trossi – Eroe incompiuto al Mauto, Museo Nazionale dell’Automobile. Aperta sino al 28 settembre 2025, la mostra permette di scoprire una figura di spicco del mondo del design automobilistico, navale e aeronautico. Tra le chicche, il Cinemobile, uno dei pochi esemplari al mondo di cinema ambulante degli anni ‘20.

CanSat 2025, l’evento finale

Si è conclusa nei giorni scorsi a INFINI*TO – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio “Attilio Ferrari” – la competizione italiana di CanSat. Hanno partecipato a questa edizione 8 team per un totale di 44 ragazzi provenienti da Valle D’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Marche, di età compresa tra i 14 e i 19 anni.

L’iniziativa è nata per sfidare gli studenti a realizzare un mini satellite delle dimensioni di una lattina. L’obiettivo è di adattare tutti i principali sottosistemi presenti in un satellite, come alimentazione, sensori e un sistema di comunicazione, nel volume e nella forma di una lattina, fino a giungere alla fase di lancio e presa dati.

Gli studenti, da dicembre 2024 a maggio 2025, si sono dovuti occupare di tutto: progettazione, realizzazione della struttura, sensori, alimentazione, comunicazione e missione scientifica. L’evento finale ha visto i CanSat testare tutti i sistemi di bordo, condurre la missione scientifica per la quale sono stati creati e trasmettere i dati alle stazioni di terra.

La telemetria in tempo reale e l’analisi dei dati scritti su memoria interna e letti al termine della missione, hanno permesso l’analisi della missione scientifica pianificata da ciascun team.

La giuria, composta da tre membri provenienti da Altec (Aerospace Logistic Technology Engineering Company, con sede a Torino), INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) dalle sedi di Bologna e Torino, ha valutato tutte le fasi della missione, la bontà del progetto scientifico e la qualità dei dati raccolti dai ragazzi in fase di test.

Il team vincitore è stato “BB’s 6”, proveniente dall’Isit Bassi Burgatti Emilia Romagna- Saranno loro a partecipare all’evento finale “Space Engineer for a Day” organizzato presso l’ESA ESTEC SITE, in Olanda, il 18-19-20 giugno.

Oltre al vincitore dell’edizione CanSat 2024/2025 sono stati assegnati i seguenti premi:
Miglior realizzazione tecnica al team Galileo, dell’I.I.S. Da Vinci, Emilia Romagna;
Miglior missione scientifica/tecnologica al team GyroMap, dell’IIS Niccolò Machiavelli, Lombardia;
Miglior professionalità al team AgriMap, dell ‘IIS Niccolò Machiavelli, Lombardia;
Miglior progetto divulgativo al team Skychasers, dell’ISTP I. Manzetti, Valle d’Aosta.

Il colore dell’anno 2025 è il Mocha Mousse

La Rubrica dei Colori
a cura di Chiara Prele

 

 

 

 

 

Il colore dell’anno 2025 è il Mocha Mousse, una
tonalità di marrone molto particolare.
Siamo in genere portati ad associare il colore
marrone alla terra, alle radici, a qualcosa di
semplice se non umile. Nell’abbigliamento,
utilizziamo il marrone prevalentemente per capi
sportivi, per il tempo libero, raramente nei
contesti formali.

Il Mocha Mousse stravolge questa idea. Il suo
nome ci porta, come ha osservato il direttore
creativo di Pantone, ai “piaceri quotidiani”:
caffè, cioccolato, cacao. Qualcosa di caldo e
dolce, alla portata di tutti, che allieta la vita di
ogni giorno.

Ritroviamo, dunque, nel Mocha Mousse, un
superamento del rustico connotante il marrone.
Il Mocha Mousse ha una connotazione più
raffinata, che stimola il piacere e dona
benessere. Non è più il benessere ruvido che
viene dalla terra: è il benessere morbido,
delicato dei sensi che dona serenità e piacere.

La maggior parte delle persone apprezza questo
colore. Guardandolo, magari arriviamo a
scoprire che è proprio il colore che mancava, ma
era quasi pronto nella nostra immaginazione.
Perché questo avviene? Ci piace veramente o ci
piace perché è il colore dell’anno? Direi
entrambe le risposte, ma soprattutto la prima.

Infatti, il colore dell’anno viene individuato da un
team di esperti sulla base delle variabili sociali,
economiche, culturali, ambientali, ai contesti,
quindi, che influenzano il mondo e le nostre vite.
Altro è la tendenza: mai, nella scelta dei capi, o
anche solo di un dettaglio, dobbiamo sentire la
tendenza come una imposizione. La tendenza è
un suggerimento che deve superare il vaglio del
nostro gusto, il quale prevale sempre, perché
connota la nostra personalità e unicità.
Proprio quest’ultima ci guida nell’utilizzo del
Mocha Mousse nel nostro abbigliamento. E’ un
colore classico, che ben resisterà alle tendenze;
è adatto a tutte le stagioni dell’anno; è versatile;
è elegante, se ben utilizzato. Solo o con
determinati abbinamenti diventa sofisticato: è
questione di misura.
Splendido in inverno, come è, del resto, il
marrone, ben può essere utilizzato nella
stagione estiva ormai alle porte. Entrano,
dunque, in gioco i diversi abbinamenti: anche in
estate il Mocha Mousse può essere un classico
senza tempo o arricchirsi di una vena giocosa.
Con quali colori possiamo
abbinarlo?….Nella prossima puntata!

CHIARA PRELE

 

Ultimo giorno: al Salone del Libro con Gtt

Per coloro che desiderano partecipare alla manifestazione e contribuire all’ambiente, il trasporto pubblico rappresenta il modo più ecologico e conveniente per raggiungere il SalTo.

Come raggiungere Lingotto Fiere

Il Salone Internazionale del Libro è facilmente raggiungibile con la metropolitana dalle fermate “Lingotto” in corrispondenza dell’ingresso di via Nizza e “Italia ’61” vicina all’ingresso stazione FS Lingotto.

Anche per questa edizione del SalTo, la metropolitana offrirà un orario di servizio prolungato: dal 15 al 19 maggio, il servizio sarà esteso con ultime partenze da entrambi i capolinea all’1:00. Durante l’orario di apertura del Salone il servizio di metropolitana sarà inoltre incrementato in funzione dell’afflusso dei passeggeri.

Gli orari della metro

Orario
Salone del Libro
 Inizio
servizio metro
 Ultime partenze
dai capolinea Fermi e Bengasi
Giovedì 15 maggio 10.00 – 20.00  5.30 1.00
Venerdì 16 e sabato 17 maggio 10.00 – 21.00 5.30 1.00
Domenica 18 maggio 10.00 – 20.00  7.00 1.00
Lunedì 19 maggio 10.00 – 20.00 5.30 1.00

 

A Lingotto Fiere si può arrivare anche con la linea 18 bus(fermata n. 912 – “Lingotto” su via Nizza e fermata 63 “Millefonti” su via Genova). Una novità pensata per il Salone del Libro è l’intensificazione del servizio della linea 18, con un aumento delle corse per agevolare ulteriormente l’afflusso dei visitatori.

Arrivando dalla stazione ferroviaria Lingotto è possibile raggiungere l’ingresso di via Nizza attraverso il passaggio pedonale. La stazione ferroviaria Lingotto è raggiungibile anche con le linee bus 1418416363/74.

Sia la metropolitana sia le linee bus sopra indicate sono accessibili alle persone con disabilità motoria.

Come acquistare il biglietto

tapgo adesivo porta anterioreIl modo più semplice e veloce per acquistare il biglietto GTT è con il sistema Tap&Go nelle stazioni della metro, direttamente presso il varco identificabile grazie ai loghi delle carte di pagamento: il biglietto è del tipo “City 100” (€1,90) e consente di effettuare una corsa in metropolitana e di viaggiare anche su tutte le altre linee urbane e suburbane GTT entro la scadenza dei 100 minuti di validità.

La modalità di pagamento contactless del biglietto è possibile anche su tutti i tram e bus su cui è presente l’adesivo giallo dedicato.

E’ possibile acquistare i biglietti per il trasporto pubblico anche tramite app TO Move.

In tutte le stazioni della metro è inoltre possibile acquistare alle emettitrici presenti nell’atrio, oltre al biglietto “City 100”, anche il carnet elettronico “Multicity” da 6 corse, il “Daily” e il nuovo “Daily x4” (valido per un numero massimo di 4 persone che viaggiano insieme).

Presso il Padiglione 1 del Lingotto, Galleria Visitatori, è inoltre presente uno stand GTT con personale dedicato alle informazioni e alla vendita dei titoli di viaggio. Allo stand sarà anche possibile partecipare a divertenti giochi interattivi e provare a vincere simpatici gadget.

La convenzione MaaS ToMove – Bonus mobilità      

Grazie a MaaS ToMove, un progetto di Città di Torino e 5T, tutti i possessori di un biglietto del Salone del Libro potranno usufruire di un bonus speciale di 10€ che copre il 50% del costo dei viaggi effettuati con i mezzi pubblici GTT, i taxi, i monopattini elettrici, le e-bike e gli scooter in sharing. Il bonus sarà riscattabile e utilizzabile dal 15 maggio, una volta geolocalizzati a Torino tramite l’applicazione dedicata.
Per maggiori informazioni: muoversiatorino.it/it/salone-libro-2025.