ilTorinese

Colpo di calore: camionista morto a Torino

A Torino in strada del Francese un camionista di 57 anni è morto dopo essere stato trovato alle 16 circa in questa giornata torrida vicino al suo camion, come riportato dal quotidiano Repubblica. Aveva una temperatura corporea di 41 gradi. Grazie al soccorso della polizia locale e dei sanitari del 118, è stato ricoverato al San Giovanni Bosco, dove è giunto in arresto cardiaco. Nonostante i tentativi di rianimarlo non ce l’ha fatta.

Piemonte 2025: crescita, sfide e innovazione al centro del Rapporto Economico-Sociale

Presentato il Rapporto annuale “Piemonte Economico Sociale 2025”

All’Auditorium della Città Metropolitana di Torino, è stato presentato il Rapporto annuale Piemonte Economico Sociale 2025. Per la Regione Piemonte hanno partecipato l’Assessore Enrico Bussalino e il Sottosegretario Claudia Porchietto.

Il documento tratteggia un quadro complessivamente positivo per l’economia e l’occupazione regionale nel 2024, nonostante l’instabilità globale. Evidenzia inoltre i principali cambiamenti in atto e le priorità su cui agire per orientare il futuro del Piemonte. Al termine della presentazione sono state raccolte le dichiarazioni del Presidente di IRES Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’Assessore agli Enti locali Enrico Bussalino.

Crescita economica e occupazionale

Nel 2024, il Piemonte ha registrato una crescita del PIL dello 0,6%, in linea con le regioni settentrionali comparabili e superiore allo 0,3% del 2023. La maggior parte dei settori manifatturieri ha mantenuto risultati stabili o in crescita, sia per valore aggiunto sia per esportazioni, fatta eccezione per l’automotive, in calo del 4,9% dopo anni di crescita.

Il terziario ha mostrato dinamismo, in particolare il turismo, trainato dagli arrivi internazionali, e la logistica, sostenuta dalla posizione strategica della regione nei corridoi europei. Anche l’agricoltura ha vissuto un’annata positiva.

Sul fronte occupazionale, le unità di lavoro sono cresciute del 2,3%, con circa 110.000 occupati in più rispetto al periodo pandemico. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,4%, un dato migliore rispetto al 7,6% del 2020 e inferiore alla media nazionale (6,5%).

Prospettive per i prossimi anni: continuità e trasformazione

Per il biennio 2025-2026 è prevista una crescita dello 0,5%, leggermente sotto la media delle regioni del Nord. Il tasso di disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi attorno al 5%, mentre entro il 2027 si prevede un tasso di attività del 74% e un tasso di occupazione del 70,4% nella fascia 15-64 anni.

Il sistema produttivo piemontese si sta evolvendo verso una maggiore diversificazione: insieme all’espansione del terziario, crescono investimenti e occupazione in settori ad alta tecnologia come aerospazio, semiconduttori, microelettronica, biomedicale, logistica e servizi ad alta intensità di conoscenza. Anche l’agroalimentare e il tessile-abbigliamento attraversano un processo di rinnovamento.

Il PNRR contribuisce significativamente al rafforzamento dei fattori abilitanti la crescita e la transizione ecologica, intervenendo su infrastrutture, digitalizzazione, formazione e ricerca.

Demografia ed equilibri sociali in cambiamento

Nel 2024 la popolazione piemontese è aumentata di oltre 4.000 residenti, grazie a una riduzione della mortalità e alla ripresa dell’immigrazione, pur a fronte del continuo calo delle nascite. L’invecchiamento demografico impone una profonda revisione del sistema socio-sanitario, ma è necessario anche un focus sui giovani: se da un lato i NEET sotto i 25 anni sono scesi al 9%, dimezzandosi rispetto al picco pandemico, dall’altro persistono disuguaglianze legate all’origine e alla condizione socio-economica delle famiglie, che influenzano percorsi scolastici e inclusione. Occorre quindi rafforzare il sistema educativo e le reti di inclusione sociale.

Competenze e sistema formativo

In Piemonte le forze lavoro immediatamente attivabili sono ormai limitate e poco qualificate, mentre cresce il numero di giovani qualificati che emigrano. Un dato paradossale in una regione dove solo il 25% dei giovani possiede un titolo di studio terziario, contro il 40% della media UE, e che attrae laureati dal Sud. Il sistema produttivo richiede competenze qualificate, spesso tecniche e non necessariamente accademiche, che il sistema formativo attuale fatica a fornire. In Europa, l’istruzione terziaria include percorsi tecnici altamente professionalizzanti; in Italia, questo ruolo è parzialmente affidato agli ITS, che in Piemonte rappresentano un’eccellenza ma coinvolgono ancora pochi giovani.

Nuovi bisogni di salute e riorganizzazione del sistema sanitario

La speranza di vita in Piemonte ha raggiunto 83,4 anni, ma gli anni di vita in buona salute si sono ridotti a 59. Aumentano criticità negli stili di vita e nei livelli di salute mentale, soprattutto tra giovani e donne. Queste tendenze richiedono un rafforzamento delle azioni di prevenzione e la promozione di stili di vita sani, insieme a un’adeguata rimodulazione dei servizi per rispondere all’evoluzione dei bisogni, con priorità a fasce vulnerabili come anziani, bambini e adolescenti.

Il sistema sanitario piemontese presenta buone performance in prevenzione, assistenza distrettuale e ospedaliera, superando i livelli di adeguatezza previsti, pur con criticità da affrontare. La realizzazione della rete territoriale finanziata dal PNRR procede, con le Aziende Sanitarie impegnate nell’adattare i modelli di cura alle specificità locali. Il PNRR sostiene inoltre investimenti in tecnologie digitali come telemedicina e intelligenza artificiale per migliorare la presa in carico dei cittadini.

Territorio: vulnerabilità e trasformazione

Il cambiamento climatico, più marcato nell’area alpina, rende il Piemonte vulnerabile a eventi estremi come alluvioni e siccità, con effetti su salute, infrastrutture e settori chiave come agricoltura e turismo. La Regione ha attivato strumenti di pianificazione per mitigare i rischi, investendo risorse nella prevenzione e gestione delle emergenze. La gestione dell’acqua emerge come tema strategico, richiedendo politiche per ridurre i consumi e aumentare le riserve.

Digitalizzazione della PA e governance

La digitalizzazione della pubblica amministrazione avanza grazie al PNRR e ad altri fondi, con strumenti come ANPR, PagoPA e l’app IO, oltre al miglioramento delle infrastrutture di rete. Persistono però disuguaglianze tra grandi e piccoli comuni, con i secondi penalizzati da carenze strutturali e di personale, a causa della frammentazione amministrativa. Le recenti riforme regionali puntano a rafforzare le Unioni dei Comuni, basandosi su criteri di contiguità territoriale e flessibilità.

Accanto a questo modello, si diffondono nuove forme di governance locale – Green Communities, GAL Leader, Contratti di Fiume e Distretti del Cibo – che fungono da infrastrutture sociali capaci di attivare politiche multilivello e generare valore collettivo.

“Il Rapporto Piemonte Economico Sociale 2025 – dichiara il Presidente IRES Piemonte, Alessandro Ciro Sciretti – restituisce l’immagine di una regione che, pur in un contesto complesso e in trasformazione, dimostra capacità di adattamento, resilienza e innovazione. Le sfide demografiche, climatiche, sociali e tecnologiche richiedono visione strategica, coesione tra attori istituzionali e territoriali, e un forte investimento sul capitale umano e sull’innovazione. È proprio in questa complessità che IRES vuole essere d’aiuto – continua Sciretti – offrendo chiavi di lettura non dogmatiche e facilitando la ricerca di soluzioni mediante l’utilizzo del buonsenso, senza imporre schemi precostituiti. Tutto questo, grazie ad un lavoro di squadra che guarda avanti, con il rigore scientifico del presente e l’ambizione del futuro.”

“La Relazione Annuale di IRES Piemonte è uno strumento strategico non solo per la Regione, ma anche per tutti gli enti locali del nostro territorio. Offrire una lettura approfondita delle trasformazioni economiche, demografiche e sociali in atto significa dare ai sindaci, alle Province, alle Unioni di Comuni elementi concreti per programmare il futuro con maggiore consapevolezza e visione” dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore agli Enti locali Enrico Bussalino.

“Come Regione stiamo investendo con forza su infrastrutture e logistica, dal Terzo Valico alla nuova Pedemontana, fino alla rigenerazione dello scalo merci di Alessandria, e questi interventi stanno generando effetti reali sul tessuto occupazionale con una progressiva crescita nel settore logistico. Ma per rendere questi progetti davvero efficaci serve il coinvolgimento diretto dei territori, in particolare dei comuni più piccoli, che vanno sostenuti, semplificati e messi nelle condizioni di partecipare attivamente alle grandi strategie regionali. È in questa direzione che prosegue il nostro impegno a favore delle autonomie locali, con fondi specifici per le Province, il rafforzamento delle Unioni dei Comuni e il sostegno alla gestione associata delle funzioni fondamentali” aggiunge l’assessore Bussalino.

Juventus: arriva dal Lille Jonathan David

La Juventus mette a segno un colpo a parametro zero per rinforzare l’attacco: arriva dal Lille Jonathan David, attaccante canadese classe 2000, reduce da cinque stagioni di ottimo livello in Ligue 1.
Autore di numerosi gol e prestazioni convincenti in Francia, David era seguito da diversi club europei, ma ha scelto di iniziare una nuova avventura in Serie A con la maglia bianconera.
Con la sua velocità, il fiuto per il gol e l’esperienza internazionale maturata nonostante la giovane età, rappresenta un rinforzo importante per la nuova Juventus di Tudor che punta a tornare protagonista in Italia e in Europa.

Enzo Grassano

Un giardino per ricordare Giovanna Cattaneo Incisa

Il giardino della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea porta da oggi il nome di Giovanna Cattaneo Incisa, sindaca di Torino e successivamente presidente della stessa GAM, della Fondazione Torino Musei, oltre che del FAI Piemonte.

Giovanna Cattaneo Incisa, scomparsa nel 2011, è stata ricordata questa mattina, durante numerosi interventi, nei diversi aspetti della sua personalità e del suo impegno. Consigliera comunale, per il Partito repubblicano italiano, poi assessora alla Polizia Municipale, fino a rivestire la carica di sindaca nel 1992 (ultimo primo cittadino scelto dal Consiglio comunale prima dell’introduzione dell’elezione diretta da parte della cittadinanza), Giovanna Cattaneo Incisa fu poi nuovamente eletta in Sala Rossa nel 1993, per la lista Alleanza per Torino: in quel mandato amministrativo, rivestì la carica di presidente della V commissione Cultura.

Proprio alla cultura e all’arte, sue grandi passioni, venne poi indirizzata la sua attività successiva, come presidente della Galleria d’Arte Moderna prima e in seguito alla presidenza della Fondazione Torino Musei.
Anche il FAI piemontese la ebbe quale propria presidente.

A prendere la parola alla presenza di un folto pubblico di suoi familiari e amici, sono stati la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, Elide Tisi e Marziano Marzano per l’Associazione Consiglieri emeriti,Piergiorgio Re per la Fondazione De Fornaris e Maria Leonetti Cattaneo, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei.

A chiudere gli interventi, prima dello scoprimento della targa commemorativa, è stata la presidente del Consiglio comunale e della Commissione toponomastica Maria Grazia Grippo.

La presidente ha ricordato come Giovanna Cattaneo, insediatasi come sindaca nel 1992, volle definire la linea d’orizzonte per Torino, un punto di incontro tra passato e futuro rappresentato proprio dalla cultura, che ella definì un bene di tutti i cittadini, da offrire in modo diffuso sul territorio, uno strumento per trasmettere alle nuove generazioni i valori di un’intera civiltà e un passaporto per Torino in Europa e nel mondo. Un discorso quasi profetico, ha aggiunto Grippo, un’anticipazione della Torino che conosciamo oggi: per chi si occupa di amministrare la cosa pubblica e di cultura, resta un’idea spendibile e desiderabile nei traguardi indicati.

L’attività di Giovanna Cattaneo ha avuto un grande impatto sulle istituzioni culturali torinesi, ha proseguito Grippo, anche per congiungere tra loro le persone, guidandole nei luoghi che sono un patrimonio comune, terreno di crescita e coesione, dove la cultura genera altra cultura.

Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore Francesco Tresso, il consigliere Pierlucio Firrao e il sindaco emerito Valentino Castellani.

(C.R. – Ufficio stampa del Consiglio comunale)

Città di Torino

Foto Igino Macagno

La Bella Estate: a Torino, un itinerario urbano sulle tracce di Cesare Pavese

 

Torino si è vestita di parole, di memoria e di emozioni per celebrare uno dei suoi figli più intensi: Cesare Pavese. Lunedì 1° luglio, nel cuore pulsante dell’estate torinese, si è svolta la passeggiata letteraria La Bella Estate, organizzato da Le Strade di Torino in collaborazione con il Circolo dei Lettori e Barneys Bar che ha condotto i partecipanti in un percorso letterario e umano, sulle tracce di Cesare Pavese. Un viaggio non da studiosi, ma da esploratori: un’esplorazione urbana fatta con il passo lento della memoria e lo sguardo acceso dalla bellezza.

Torino, per Pavese, non era solo uno sfondo: era una presenza viva, un nodo di contraddizioni. “Ed io faccio parte di una schiera, le condizioni ci sono tutte“, scriveva, dando voce a un malessere sottile, a un’esistenza che si consumava tra il desiderio di fuga e la gravità del quotidiano. E proprio su questo confine – tra adolescenza e maturità, sogno e disincanto – si muove l’itinerario costruito per raccontare il suo legame con la città.

Ogni tappa è una storia. Da Via Biancamano 2, sede della Casa Editrice Einaudi – il vero laboratorio della sua vita culturale e personale, dove traduceva autori americani e coltivava amicizie – fino al ristorante Le Tre Galline, dove amava ritrovare sapori di casa e osservare i volti, come personaggi in attesa di una pagina. Pavese aveva un’ossessione per la quotidianità: adorava gli orari fissi ma viveva in modo sregolato, cercava stabilità nei rituali, e nei gesti semplici trovava poesia.

Torino è anche la città dei suoi conflitti, quella che riappare in versi struggenti in Lavorare stanca, nella poesia Fumatori di carta, dove luogo e identità si mescolano in un rapporto d’amore e disillusione. Tra i muri del Liceo D’Azeglio, dove fu allievo di Augusto Monti e compagno di Leone Ginzburg, nasce l’intellettuale che sarà, nutrito di idealismo romantico e amicizie decisive. Natalia Ginzburg, che lo conosce bene, lo ricorda così: Era, qualche volta, molto triste: ma noi pensammo, per lungo tempo, che sarebbe guarito di quella tristezza, quando si fosse deciso a diventare adulto: perché ci pareva, la sua, una tristezza come di ragazzo – la malinconia voluttuosa e svagata del ragazzo che ancora non ha toccato la terra e si muove nel mondo arido e solitario dei sogni.”

E poi c’è il Pavese traduttore, il lettore appassionato di letteratura americana. Al Cinema Massimo passava le sue serate, incantato dalla semplicità luminosa delle cittadine d’oltreoceano. In una lettera del 1930 scrive: “Siete la meraviglia del mondo.” Per lui, i film americani erano scuola di vita, una lezione silenziosa su come affrontare il mondo. “Guardavi il film come un bimbo per la piccola emozione estetica e godevi”, scrive ne Il mestiere di vivere.

Il percorso attraversa anche i luoghi più quotidiani e umani: il Caffè Fiorio, tappa fissa delle sue giornate, dove osservava la città che scorreva per appuntarla nella memoria. O il ricordo della madre, che vende la casa di Santo Stefano Belbo – e con quel gesto, lo radica per sempre a Torino, anche se con l’anima volta alle Langhe. In chiusura le letture da Il diavolo sulle colline – uno dei tre racconti brevi che compongono La bella estate – restituiscono il cuore pulsante della sua poetica: giovani pieni di sogni e di illusioni, che si muovono in una Torino densa di attese e contraddizioni.

La passeggiata letteraria si è conclusa in un clima conviviale con un aperitivo offerto da Barney’s Bar, un momento di condivisione che ha unito parole, calici e riflessioni, suggellando l’incontro tra la città, Pavese e chi ha camminato sulle sue orme

“La Bella Estate” non è stata solo una passeggiata ma un’esperienza intima e collettiva perché, come scriveva Pavese, “ogni città è fatta di storie” – e camminare è forse il modo più autentico per ritrovarle.

Valeria Rombolà

Stanza Ascolto, Riva Vercellotti (Fdi): “Non rinunceremo a sostenere volontariato pro vita”

Dopo il pronunciamento del TAR circa la Stanza dell’Ascolto in supporto alle donne in gravidanza presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, continuano le strumentalizzazioni della sinistra. Una cosa però è chiara, la posizione ferma e convinta pro vita e pro mamme in difficoltà di Fratelli d’Italia, ribadita con forza dalla dichiarazione che segue del Capogruppo in Consiglio Regionale, Carlo Riva Vercellotti.

Le sinistre che cantano vittoria a sproposito sappiano che, con l’assessore Marrone, non rinunceremo mai a sostenere quel volontariato pro vita a sostegno delle future mamme in difficoltà. La sospensione provvisoria della Stanza dell’Ascolto e le osservazioni del TAR saranno utili per definire la nuova convenzione e proseguire nel lavoro intrapreso. Per troppi anni le istituzioni hanno ignorato centinaia di donne e coppie fragili, disapplicando volutamente quella parte della legge 194 che afferma invece la tutela sociale della maternità”

Donne, premio Marcellina Gilli a una giovane cardiologa

Riconoscimento assegnato a Tiziana Claudia Aranzulla

E’ Tiziana Claudia Aranzulla, una cardiologa interventista catanese di nascita ma da anni all’ospedale Mauriziano di Torino, la vincitrice del premio Marcellina Gilli 2025. Il riconoscimento è  istituito dal Consiglio regionale e promosso dalla Consulta femminile regionale. Nata nel 1976, laureatasi con lode all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e  specializzatasi in cardiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha un curriculum prestigioso di attività di ricerca, esperienze internazionali e riconoscimenti. Nel 2018 è stata selezionata fra le dieci migliori donne cardiologhe interventiste al Convegno internazionale C3, Complex Cardiovascular Catheter Therapeutics, che si è tenuto a Orlando, in Florida. “Le mie più grandi congratulazioni alla dottoressa Tiziana Aranzulla, per il talento dimostrato, per il contributo dato all’innovazione medico scientifica, allo sviluppo e alla crescita del nostro territorio, del Piemonte. Un riconoscimento bello e doveroso che testimonia quanto il ruolo delle donne sia determinante, efficace, centrale e necessario nei diversi ambiti delle nostre comunità. La società è senz’altro migliore quando a parteciparvi attivamente sono anche le donne ed è quindi necessario che si creino sempre maggiori opportunità affinché esse possano esprimere appieno se stesse in ogni ambito del vivere civile” ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco.

Aresu e le nuove frontiere della geopolitica

Si è tenuta domenica 29 giugno la conferenza di Alessandro Aresu presso la fraternità monastica della Madia. Tema centrale dell’incontro sono state le nuove frontiere della geopolitica: un’analisi chiara ed esaustiva sullo scenario attuale e su cosa si prospetta negli anni a venire.

Alessandro Aresu, grazie alla sua eccellente formazione in filosofia presso l’Università di Massimo Cacciari, dove fr. Enzo Bianchi ha insegnato, e al suo interesse per le dinamiche globali, ha ricoperto diversi incarichi importanti tra cui quelli di consigliere e consulente per la Presidenza del Consiglio, per il Ministero dell’Economia, per il Ministero degli Esteri e per l’Agenzia Spaziale Italiana.

Attualmente, lavora come consigliere scientifico di Limes, scrive per diverse testate e ha pubblicato numerosi libri, il più recente è “Geopolitica dell’intelligenza artificiale”, edito da Feltrinelli.

In questo panorama geopolitico, evidenzia Aresu, ci sono tre tendenze principali da analizzare: lo spostamento decisivo del centro di gravità mondiale dall’Occidente all’Asia Orientale; la crescente espansione della tecnologia; il ritorno al capitalismo politico, come interpretato da Max Weber, che vede economia e politica strettamente collegate.

La competizione principale riguarda Stati Uniti e Cina, entrambe con i loro punti di forza e le loro fragilità, intente a contendersi il primato tecnologico: gli Stati Uniti temono l’avanzamento tecnologico della Cina, motivo per il quale hanno imposto elevati dazi e controlli sulle esportazioni e sugli investimenti; allo stesso tempo, la Cina sta formando un numero crescente di ricercatori specializzati in Intelligenza Artificiale, contrastando l’elevato esodo di “cervelli in fuga” che dall’Asia approdano negli Stati Uniti.

In questo, l’Europa è rimasta indietro, non riuscendo ad invertire la tendenza della perdita dei talenti, facendo così fatica a restare al passo con lo sviluppo tecnologico. L’Intelligenza Artificiale è al centro di questa trasformazione, la tecnologia si è espansa in moltissimi settori, iniziando a digitalizzarli, sebbene in alcune professioni, come il radiologo, la capacità umana di valutazione risulti fondamentale.

Ma anche l’IA ha un prezzo da pagare, sia in termini di risorse energetiche che di sviluppo umano.

I data center, che alimentano l’Intelligenza Artificiale, porteranno ad un aumento significativo del consumo energetico globale, con un impatto locale potenzialmente devastante su reti elettriche e risorse idriche; il progresso tecnologico, che potrebbe migliorare la qualità delle nostre vite, richiede scelte etiche e politiche che, forse, non si è ancora in grado di adottare.

Il rischio, conclude Aresu, è quello di ritrovarsi in una “Caverna di Platone” digitale, dove la realtà arriva filtrata e la conoscenza è compressa in tante unità minime di informazione. L’intelligenza artificiale rappresenta sicuramente una sfida, tuttavia è bene ricordarsi che le decisioni e le conseguenze finali dipenderanno sempre dall’uomo.

Il numeroso pubblico presente, che nel pomeriggio è intervenuto con domande e riflessioni, ha mostrato di apprezzare la riflessione proposta da Aresu con applausi prolungati e calorosi.

IRENE CANE

Scritte contro Meloni, Ambrogio (Fdi): “Città ostaggio dei centri sociali”

Le scritte ingiuriose, tra cui ‘Giorgia Meloni terrorista’, comparse questa mattina in via Garibaldi, sono la fotografia di una Torino ostaggio dei centri sociali e del mondo antagonista”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.

“E’ il risultato – continua la Ambrogio – delle politiche di tolleranza messe in campo dal Sindaco Lo Russo nei confronti delle frange più estreme, con tanto di percorso di legalizzazione e sostegno per chi diffonde odio e violenza, come Askatasuna”.

“Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: è inaccettabile avvicinare le Istituzioni a certi mondi per proprio tornaconto politico. Non ci può essere dialogo con chi non riconosce e rispetta gli equilibri e le strutture democratiche”.

Al Kappa FuturFestival con i mezzi pubblici: ecco come fare

La 12ª edizione deI Kappa FuturFestival torna al Parco Dora di Torino da venerdì 4 a domenica 6 luglio 2025.

Per ballare in sicurezza: lascia la macchina a casa e usa i mezzi pubbliciche per l’occasione saranno potenziati.

Puoi utilizzare le seguenti linee:

  • linee tram 3 e 9 (servizio potenziato tutti i giorni della manifestazione, con passaggi ogni 15 minuti nella fascia serale)
  • linee bus 52 Feriale – 72 – 72/ Feriale (servizio potenziato nella fascia serale)
  • linea bus 67 Festiva (servizio potenziato la domenica nella fascia serale)
  • linee bus 10N e 11 (fermate n. 3016 e n. 1547 – “Baldissera Nord”)

Per raggiungere anche le altre sedi dell’evento puoi utilizzare le linee della rete notturna estiva Night Buster W60 ARGENTO – 68 VERDE – 68/ VERDE – 8 ORO, il cui servizio sarà raddoppiato, con partenze da piazza Vittorio Veneto alla mezz’ora invece che all’ora, e che saranno in servizio straordinario anche domenica con le stesse modalità.

Nelle giornate della manifestazione, a seguito della necessaria chiusura al traffico del ponte di via Livorno, varieranno i percorsi delle linee 52 – 60 – W60 ARGENTO – 72 – 72/ – Venaria Express. Per conoscere tutti i dettagli sulle deviazioni delle singole linee, vai alla pagina con le Variazioni temporanee di percorso.

La metropolitana sarà in servizio con orario prolungato:

  • venerdì 4 e sabato 5: prime partenze alle ore 5.30 e ultime partenze alle ore 1.00 da Fermi e Bengasi
  • domenica 6: prime partenze alle ore 7.00 e ultime partenze alle ore 1.00 da Fermi e Bengasi

CALCOLA QUI IL TUO PERCORSO.

Acquista prima il biglietto per l’andata e il ritorno:

tapgo adesivo porta anterioreoppure  con il sistema contactless Tap&Go su tutti i mezzi con la nuova livrea giallo-blu i bus e i tram che presentano sulla porta anteriore l’apposito adesivo giallo (vedi immagine).

 

Per tutte le informazioni sul Kappa FuturFestival: https://www.kappafuturfestival.it.