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Apertura al pubblico domenica 27 ottobre, l’ultima della stagione 2024, al Castello di Marchierù con visite arricchite dalla mostra di preziose tazze e stoviglie utilizzate un tempo solo dai più fortunati, con degustazione di una “merenda reale” con cioccolata calda preparata dagli esperti Allievi dell’ Istituto Alberghiero Prever ed arricchita dalle GALUPerie conosciute ormai in ambito internazionale pur senza mai tralasciare la vicinanza al territorio pinerolese.
CASTELLO DI MARCHIERU’ ( Villafranca Piemonte * via S.Giovanni 77)
Visite guidate dai proprietari delle sale del castello, del parco, della cappella gentilizia e delle scuderie settecentesche ( ore 10/11/12*15/16/17 )
Alle ore 16 e 17 in collaborazione con la GALUP, divenuta riferimento nel mondo delle galuperie e del celebre panettone, gli Allievi dell’ Istituto alberghiero Prever di Pinerolo serviranno agli ospiti prenotati la MERENDA REALE, una “ cioccolata calda all’uso antico”
Prenotazione obbligatoria al 3394105153 * segreteria@castellodimarchieru.it (visita e cioccolata)
Contributo visita € 8 / bimbi fino a 10 anni gratis * visita + cioccolata € 15 / bimbi € 5
Torino ed il Piemonte tuttora costituiscono punto di riferimento per gli amanti del cioccolato in tutto il mondo. Qui all’inizio dell’ ottocento si dette vita ai cioccolatini di ogni tipo, e nel 1865, unendo al cacao la nocciola delle Langhe, nacque il “gianduiotto”, così chiamato dal nome della maschera torinese Gianduja, perché messo sul mercato in occasione del Carnevale.
Numerose sono le grandi aziende produttrici nate in questo territorio, ed accanto ad esse esistono in città ottimi artigiani, facendo sì che la provincia di Torino si configuri come il maggior centro italiano di lavorazione del cioccolato.
Fra questi grandi marchi industriali e artigianali spicca la pluripremiata società dolciaria con sede a Pinerolo, conosciuta ormai in ambito internazionale, che ora ha aggiunto alla lavorazione dei celebri panettoni anche quella dei “gianduiotti” assieme alle tradizionali “galuperie”
Ad essa ed agli esperti Allievi dell’ Istituto Alberghiero Prever dobbiamo la possibilità di offrire ai visitatori del castello una tazza di cioccolata calda, un tempo riservata esclusivamente ai più fortunati, che a tal fine utilizzavano preziose tazze e stoviglie come quelle che si potranno ammirare in esposizione.
PENTENERO – VALLE – CONTICELLI (PD): “UNA BASE DA APPROFONDIRE”
In Commissione Sanità del Consiglio regionale è stato presentato uno studio clinico gestionale di AGM Project Consulting e Ires Piemonte relativo al dimensionamento della rete ospedaliera e territoriale del Piemonte, nonché della rete di emergenza-urgenza, che, secondo il Presidente della Commissione Icardi, dovrebbe rappresentare la base del nuovo piano socio-sanitario.
“Si tratta di un interessante strumento di conoscenza e di progettazione, utile a imbastire la discussione sul nuovo piano sociosanitario su basi scientifiche e oggettive. Sarà interessante, quindi, approfondire come questo modello ha valutato i nuovi ospedali e, soprattutto, i servizi dei vari ambiti territoriali e dei presidi già presenti, caso per caso. Certo la responsabilità delle scelte alla fine ricade sulla politica: prendo ad esempio la vicenda del Martini, condannato alla chiusura dal piano di rientro, salvato da Saitta e, nel corso dell’ultima consiliatura, interessato da imponenti lavori fino a diventare l’ospedale più moderno della città” dichiara il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle (Pd).
“L’analisi tiene conto dell’esistente, ma rispetto alle possibili evoluzioni la politica deve dire in che direzione intende andare. Ad esempio i quasi seimila parti annui del Sant’Anna sono un numero abnorme, che va redistribuito sul territorio, con particolare attenzione alla zona nord. E, ancora, se si pensa ad un polo materno infantile, dove si colloca la ginecologia non legata al parto? Si intende tenere la salute delle donne fuori dal polo di eccellenza e di ricerca del Parco della Salute? Queste sono domande a cui non può rispondere un’indagine tecnica, ma dipendono dalla programmazione e dalle scelte dei decisori politici” spiega la Consigliera regionale Pd Nadia Conticelli.
“Quello che è stato reso evidente oggi è che non esiste alcuna strategia nella gestione della nostra sanità da parte della Giunta Cirio – conclude la Presidente del Gruppo Pd Gianna Pentenero – E ancora una volta appare assurda l’idea di scorporare Regina Margherita e Sant’Anna dalla Città della Salute. Vorremmo, poi, a fronte anche di studi così importanti, avere finalmente una pianificazione dettagliata delle risorse destinate all’edilizia sanitaria. Tanti interrogativi restano aperti e credo che siamo veramente lontani dalla creazione di un piano sociosanitario, mentre ci si limita a procedere con decisioni a spot e molto confuse”.
CESANA TORINESE – Cesana si tinge di rosa. L’Amministrazione Comunale di Cesana Torinese aderisce alle iniziative della campagna #laprevenzionesalvalavita che fa di ottobre il Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno.
Sabato 26 ottobre dalle ore 15 l’appuntamento è rigorosamente in rosa in piazza Vittorio Amedeo a Cesana Torinese.
Il Sindaco Daniele Mazzoleni invita alla partecipazione: “La nostra Amministrazione Comunale ha aderito con grande piacere alla campagna #laprevenzionesalvalavita nel Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno. Aspettiamo tutti in rosa sabato pomeriggio in piazza Vittorio Amedeo per colorare la piazza e per dar voce alla campagna. Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e di raccogliere fondi per la ricerca”.
La Consigliera Comunale Clementina Pansoya Di Borio che ha curato l’iniziativa aggiunge: “Abbiamo aderito a questa iniziativa per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Sabato raccoglieremo delle donazioni liberali che verranno devolute all’associazione ANDOS promotrice della campagna #laprevenzionesalvalavita insieme alla Regione Piemonte a cui il Comune di Cesana ha aderito insieme ad altri 200 Comuni”.
Processo smog, la procura della repubblica di Torino ha fatto ricorso in appello contro la sentenza del 4 luglio. In sede di udienza predibattimentale era stato dichiarato il non luogo a procedere per tutti gli imputati del processo sullo smog di Torino. Tra le sette persone coinvolte, anche gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino e Sergio Chiamparino nella sua veste di ex presidente del Piemonte.
“La sentenza del giudice è inaccettabile e va respinta. Da un lato minimizza il problema dell’inquinamento atmosferico con argomenti insostenibili sul piano scientifico. Dall’altro delinea un quadro di mancanza di responsabilità degli amministratori che, se fosse vero, renderebbe del tutto inefficace la normativa sulla qualità dell’aria. La materia è molto complessa è non può essere liquidata in modo sbrigativo e superficiale, ma richiede un confronto approfondito che può emergere solo da un serio dibattimento.” Così commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira a proposito della sentenza dello scorso luglio.
Mostra vandalizzata in Galleria Umberto I
“A meno di una settimana dell’inaugurazione della mostra “ClocharDomus l’Arte per i Clochard” allestita presso la galleria Umberto I a Porta Palazzo si deve registrare – scrive Raffaele Palma per il Caus (Centro Arti Umoristiche e Satiriche) – nostro malgrado il furto dell’opera di Rosanna Giani e la vandalizzazione di un’altra opera quella di Franz Clemente (vandalizzazione ingenuamente attribuita al vento e successivamente ripristinata).
Le opere d’arte figurativa in esposizione gratuita sono state eseguite dai 43 artisti a proprie spese, senza alcun contributo pubblico e assicurazioni, senza sponsorizzazione di privati e nessun patrocinio.
Il solo scopo della mostra è quello di sensibilizzare amministratori e cittadini al grave problema dei senzatetto, specie in questo periodo dell’anno prossimo all’inverno.
Gli artisti, appresa la notizia, non smetteranno l’esposizione ma resteranno solidali con l’impegno preso a favore degli invisibili e con la speranza che simili barbarie non accadano più.”
MARA MARTELLOTTA
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Si è conclusa ieri al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la terza edizione del concorso internazionale per direttori di coro Fosco Corti, vetrina di riferimento per la direzione corale che quest’anno ha laureato la partecipante più giovane del concorso, la ventiquattrenne tedesca Maria Ravvina.
La manifestazione biennale promossa e organizzata da Feniarco, con ACP- Associazione cori piemontesi, Conservatorio G. Verdi e in partenariato con la European Choral Association si è affermata fin dalla prima edizione come un evento di alto livello nel panorama musicale internazionale. Lo dimostra il numero dei partecipanti, quasi raddoppiato rispetto alla precedente edizione: sono state infatti 104 le richieste di partecipazione, provenienti da 39 paesi del mondo. 18 candidati sono stati selezionati per il concorso e in tre intense giornate hanno messo alla prova le proprie capacità in repertori diversi e con la collaborazione di quattro cori laboratorio selezionati tra i migliori gruppi italiani (Coro Giovanile Italiano, coro femminile With Us di Roma, Coro da camera di Torino, coro maschile Polifonico di Ruda) e la prestigiosa collaborazione del S:t Jakobs Chamber Choir di Stoccolma per la finale di domenica.
Le esibizioni dei candidati sono state valutate dalla giuria internazionale formata da alcuni dei nomi più apprezzati della coralità nazionale e internazionale: Helene Stureborg (Svezia), Māris Sirmais (Lettonia), Basilio Astulez (Spagna, Paesi Baschi), Roberta Paraninfo e Piero Monti (Italia).
L’alta qualità espressa ha portato sul podio ben quattro giovani direttori grazie a un ex aequo al terzo posto tra l’ungherese Dávid Farkasházi e lo svizzero Tobias Stückelberger, mentre il direttore lettone Patriks Stepe ha conquistato il secondo posto, il premio del coro per la professionalità dimostrata e il premio del pubblico. La direttrice estone Ingrit Malleus ha ricevuto invece la borsa di studio Noël Minet come talento emergente.
Tutte le esibizioni sono state seguite e analizzate da uno study tour di direttori di coro per i quali il concorso è stato un’occasione di perfezionamento e studio. La soddisfazione per l’ottima sinergia che si è creata anche a livello istituzionale è stata confermata durante la cerimonia di premiazione dalle parole del direttore del conservatorio di Torino Francesco Pennarola e dal presidente Feniarco Ettore Galvani.
Il concorso è stato realizzato con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino, e il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT. Il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino ospiterà la prossima edizione del concorso Fosco Corti nel 2026.
UN LETTORE CI SCRIVE
Caro direttore,
ho ricevuto il fermo amministrativo e 160 euro di sanzione pecuniaria, che ad oggi con gli interessi sono diventati 400, perché il primo avviso è giunto alla precedente residenza. La sanzione è dovuta al divieto di parcheggio all ‘areoporto di Caselle per gli invalidi, come me, con residenza a Torino. Per non incorrere in una multa, preventivamente bisogna recarsi presso gli uffici del comune di Caselle e rihiedere il permesso per parcheggiare per il giorno e l’ora di arrivo o partenza di un conoscente o parente. Trovo assurdo che un areoporto internazionale non abbia il libero accesso ai parcheggi per invalidi.Un invalido ha un handicap e non può muoversi come tutti gli altri comuni mortali e avere l’obbligo da Torino di giungere agli uffici del comune di Caselle per richiedere un permesso che a priori dovrebbe essere concesso perché invalidi: lo trovo assurdo. Peggio ricevere un fermo amministrativo di un’auto indispensabile per un invalido. Il quale è obbligato a rivolgersi ad un giudice di pace per difendere un diritto incontestabile.
Una manovra repentina di un’auto insospettisce gli agenti delle Volanti, che fermano il veicolo e vedono un kalashnikov in bella vista. Così, tre persone vengono arrestate dalla Polizia di Stato per il possesso dell’arma.
I poliziotti del Commissariato di P.S. Mirafiori notano in corso Orbassano un’auto viaggiare a tutta velocità e poi all’improvviso svoltare in via Settembrini. La corsa viene interrotta da un semaforo rosso che consente agli agenti di avvicinarsi all’auto, con tre persone a bordo.
La prima cosa che i poliziotti notano è un kalashnikov, tra le gambe del passeggero anteriore, con il vivo di volata verso l’alto. Disarmato immediatamente l’uomo, i poliziotti rinvengono nell’abitacolo il caricatore, contenente 10 proiettili, e altre 10 munizioni e un’ascia in un borsone. Nella disponibilità dell’uomo col fucile d’assalto trovano anche diverse migliaia di euro in mazzette e della cocaina.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari, a casa di uno dei tre arrestati, i poliziotti trovano diversi componenti di un’arma da fuoco con matricola abrasa.