ilTorinese

Addio a Giuliano Besson, campione e uomo vero

E’ trascorso meno di un anno da questa foto, dal momento felice della presentazione del libro sulla vita straordinaria di Giuliano Besson, il discesista della Valanga Azzurra, l’eterno ribelle che si era erto paladino dell’intera squadra, insieme a Stefano Anzi, e con Anzi era stato radiato per aver osato mettere in dubbio lo strapotere della Federazione.

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Addio a Giuliano Besson. Campione della Valanga Azzurra, imprenditore e uomo vero

Quanti formaggi al Festival piemontese!

 

 

Terza edizione

Savigliano (CN), 25-26 ottobre 2025

 

L’Italia si conferma patria dei grandi formaggi: nei primi sei mesi del 2025 il nostro Paese ha esportato oltre 97.000 tonnellate di formaggi, per un valore di quasi un miliardo di euro, superando perfino la Germania nei volumi complessivi. Un risultato che testimonia la forza di un settore in salute e in continua crescita, capace di coniugare tradizione e innovazione, territorio e qualità.

È in questo contesto che nasce e si consolida il Festival dei Formaggi Piemontesi, la manifestazione dedicata all’eccellenza lattiero-casearia regionale, organizzata da ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio

 

Un progetto corale

 

La terza edizione del Festival, promosso da ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio, con la piena collaborazione di tutte le Delegazioni piemontesi, si terrà a Savigliano sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, e già si annuncia un successo: oltre 200 i campioni di formaggi ovini, caprini e vaccini provenienti da tutto il Piemonte, iscritti al concorso.

A valutarli sarà una giuria di 60 Maestri Assaggiatori ONAF, provenienti da ogni parte d’Italia, che utilizzeranno le schede di valutazione ufficiali ONAF, garanzia di rigore tecnico e imparzialità.

Sotto: giudici ONAF al lavoro.

Sabato 25 ottobre, presso la Cooperativa Piemonte Latte (via Cuneo 41/c – Savigliano), si terranno le sessioni di assaggio e la valutazione dei formaggi in concorso.

Domenica 26 ottobre, nel Salone d’Onore di Palazzo Taffini d’Acceglio, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei migliori formaggi piemontesi, suddivisi per categorie e tipologie produttive.

 

Il Festival dei Formaggi Piemontesi nasce con l’obiettivo di valorizzare la qualità, la varietà e la tradizione casearia del territorio, ma anche di offrire ai produttori strumenti concreti di crescita e confronto. Ogni azienda partecipante riceverà infatti una scheda di valutazione tecnica dettagliata, utile per migliorare ulteriormente i propri prodotti.

 

 

Novità 2025 – “Le vie del formaggio”

 

Dal concorso prenderà vita “Le vie del formaggio”, una guida dedicata ai formaggi piemontesi e alle aziende produttrici, disponibile in formato cartaceo e digitale.

Un progetto che vuole tracciare una vera e propria mappa del gusto del Piemonte, pensata per appassionati, turisti e operatori del settore, e destinata a diventare un punto di riferimento per la valorizzazione delle produzioni locali.

 

«Il Festival è più di un concorso – spiega il delegato ONAF di Cuneo e coordinatore della manifestazione Pier Angelo Battaglino – è un momento di riconoscimento e condivisione per chi ogni giorno lavora per mantenere viva la straordinaria biodiversità casearia piemontese. Diamo valore ai territori, alle mani e alle storie che stanno dietro a ogni forma di formaggio.»

Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin all’Open Innovation Summit

Venerdì 24 ottobre e la mattinata di sabato 25 ottobre, a Torino, si tiene l’Open Innovation Summit 2025, in presenza presso le OGR Torino, in corso Castelfidardo, oppure in diretta streaming. Nel corso dell’evento, realizzato da Il Sole24Ore e Zest, interverranno tra gli altri il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, Valentino Valentini (Viceministro delle imprese e del Made in Italy), Fabio Pamolli (Presidente dell’Istituto Italiano dell’intelligenza artificiale), il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il Presidente della Camera di Commercio di Torino Massimiliano Cipolletta e il Presidente della Fondazione Compagnia di Sanpaolo Marco Gilli. La prima giornata si aprirà alle ore 15, con interventi di Marco Gay, Presidente Esecutivo Zest, Fabio Tamburini, direttore del Sole24Ore, Federico Silvestri, ad del Gruppo 24 Ore, Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio e Sviluppo e delle attività produttive della Regione Piemonte e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino.
Seguirà l’intervento di Valentino Valentini. Il tema della governance, dell’AI, alla ricerca di un equilibrio tra regolamentazione e competitività che consenta di bilanciare sicurezza e innovazione, sarà discusso attorno a una tavola rotonda a cui interverranno Massimo Dal Checco, Presidente Anitec-Assinform, Fabio Florio, Innovation Center Leader Cisco, Mario Nobile, Direttore generale AgID, Noa Segre, Partner Zest Innovation, e Emilio Tucci, Vice Capo Divisione programmazione, investimenti e coordinamento Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Il focus successivo riguarderà l’utilizzo dell’AI nella digitalizzazione dei servizi pubblici, e le sfide connesse all’ottimizzazione dei processi decisionali e al perseguimento di una maggiore efficienza amministrativa. Dopo l’introduzione a cura di Lucia Piro, Head of Sales Nord Ovest TIM, diventata TIM Enterprise, si confronteranno su questo argomento il Prorettore del Politecnico di Torino Elena Maria Baralis, Ivan Cazzol, Partner Growth Lead Zest Innovation, Massimiliano Cipolletta e Chiara Foglietta, Assessore alla Transizione ecologica e digitale del Comune di Torino.
A seguire si discuterà sulle modalità con cui l’AI potenzia l’Open Innovation, tra co-creazione AI-drive, piattaforme collaborative intelligenti e design thinking aumentato.
Il pomeriggio di lavori si chiuderà con un dibattito sull’impatto dell’AI sulla competitività tra efficienza, autonomia e responsabilità. Le conclusioni della prima giornata saranno affidate a Marco Gay.

Sabato 25 ottobre i lavori si apriranno alle ore 10 con l’intervento dell’ad di Zest Luigi Capello, che sarà seguito dall’intervista al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dell’Italia Gilberto Pichetto Fratin, centrata su un tema di grande rilevanza, ossia la sfida energetica dell’AI. La prima tavola rotonda della giornata, dedicata al ruolo della tecnologia nell’imprenditorialità diffusa, sarà introdotta da Luca Dal Fabbro, Presidente Iren. Il tema successivo sarà quello delle Startup AI: si concentrerà l’attenzione su modelli e risorse per la nuova generazione di innovatori. I lavori della mattinata proseguiranno con due focus dedicati da un lato ai cambiamenti nel mercato del venture capitale quando si parla di AI, dall’altro all’impatto che l’AI ha sulle decisioni prese all’interno dei mercati finanziari.
Dei cambiamenti nel mercato finanziario nell’era degli algoritmi decisionali si discuterà nell’ultima tavola rotonda in programma, introdotta da Regina Corradini D’Arienzo, AD e direttore generale Simest, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Cristina Di Bari, della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di Sanpaolo. A chiudere l’Open Innovation Summit 2025 sarà Marco Gay.
Main partner dell’evento sono TIM e Enel. Official partner sono Simest, Intesa e Yes4to.

Mara Martellotta

Torino museo a cielo aperto con Luci d’artista

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Si apre ufficialmente la ventottesima edizione

Venerdì 24 ottobre, dalle ore 18:15, Torino tornerà a brillare e il cielo della città si trasformerà in un grande palcoscenico di luce, con 32 installazioni luminose, arricchite quest’anno da ben quattro nuove opere firmate da grandi protagonisti della scena artistica: Tracey Emin, il collettivo Soundwalk Collective insieme alla poetessa e musicista Patti Smith e al compositore Philip Glass, Riccardo Previdi e Gintaras Didžiapetris, realizzate grazie al sostegno di nuovi importanti partner. Saranno coinvolti nuovi spazi della città che entreranno a far parte della mappa luminosa di Luci d’Artista, confermando la vocazione della manifestazione a rinnovarsi e a estendere la propria presenza nel tessuto urbano di Torino.

Le Luci d’Artista della 28° edizione resteranno accese dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 e in questi mesi piazze, monumenti e luoghi simbolo della città dialogheranno con l’arte contemporanea, trasformando Torino in un museo dove la protagonista è la luce.

 

LE LUCI. COLLOCAZIONI

 

Le 32 luci si riaccendono tra le vie e le piazze di Torino e i cittadini e i turisti potranno alzare gli occhi e ritrovare le opere luminose nelle loro classiche location, oppure andare alla ricerca delle nuove collocazioni.

Si riaccende sul Ponte Vittorio Emanuele I, completamente restaurata grazie alla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e di Unione Industriali Torino insieme a NeonLauroDoppio passaggio (Torino), l’opera ideata nel 2001 da Joseph Kosuth.

Alcune Luci cambiano sede rispetto alla precedente edizione: VR MAN di Andreas Angelidakis, inaugurata lo scorso anno in Piazza Vittorio, si potrà quest’anno ammirare in Piazza Bodoni.

La storica opera del 1998 Volo su… di Francesco Casorati sarà in Via Principe Amedeo mentre Migrazione (climate change) di Piero Gilardi realizzata nel 2015 trova sede in Via Sant’Agostino.

Dopo tre anni AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa torna nei Giardini Cavour, luogo per cui l’artista l’aveva pensata nel 2022, così come Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi torna a risplendere in Via Lagrange, Noi di Luigi Stoisa in Via Garibaldi e Palomar di Giulio Paolini è nuovamente allestita in Via Po.

Si riconfermano nelle collocazioni precedenti le Luci di Mario AiròCosmometrie in Piazza Carignano con una sempre nuova configurazione decisa dall’artista, che come ogni anno segue l’allestimento della sua Luce; Orizzonti di Giovanni Anselmo, in Piazza Carlo Alberto; Ancora una volta di Valerio Berruti in Via Monferrato; Tappeto volante di Daniel Buren in Piazza Palazzo di Città; Nicola De MariaRegno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime in piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina); Marco GastiniL’energia che unisce si espande nel blu in Galleria Umberto I; Jeppe HeinIlluminated Benches in Piazza Risorgimento; Rebecca HornPiccoli spiriti blu sul Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar sulla facciata del Museo Diffuso della Resistenza; Renato LeottaIo, sono nato qui. in Corso Spezia 70, sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna; Mario MerzIl volo dei numeri sulla Mole Antonelliana; Mario MolinariConcerto di parole in Piazza Polonia; Luigi NervoVento solare in Piazzetta Mollino; SCIA’MANO di Luigi Ontani ai Giardini Sambuy di Piazza Carlo Felice; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli in Parco Michelotti di fronte alla Biblioteca Geisser; Michelangelo PistolettoAmare le differenze in Piazza della Repubblica (facciata della Tettoia dell’Orologio); My Noon di Tobias Rehberger in Piazza Arbarello; Ice Cream Light di Vanessa Safavi in Largo Montebello, Grazia Toderi, “…?…” in cima alla cupola della Basilica Mauriziana (visibile da Piazza della Repubblica) e Gilberto ZorioLuce Fontana Ruota sul laghetto di Italia ’61 (Corso Unità d’Italia).

INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE E ACCENSIONE DELLE LUCI

L’inaugurazione di Luci d’Artista 2024, in programma venerdì 24 ottobre, sarà ancora una volta itinerante, per abbracciare luoghi diversi della città e sarà aperta a cittadine, cittadini e turisti.

Il tour prende avvio alle 18.15 ai Giardini Reali bassi (accanto al monumento) per l’inaugurazione e accensione di Sex and Solitude di Tracey Emin, con l’intervento della Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. La seconda tappa è prevista alle 19:00 in piazza Vittorio Veneto (angolo lungo Po Cadorna), per l’accensione di Doppio passaggio di Joseph Kosuth, restituita alla città dopo l’importante restauro. Alle 19:20 la terza tappa sarà ai Giardini Cavour sotto Azzurrogiallo di Giorgio Griffa dove si trasferirà anche la Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino per accompagnare l’evento. A seguire, il gruppo transiterà al Museo Regionale di Scienze Naturali, dove verrà accesa l’opera Untitled di Gintaras Didžiapetris.

Il tour si concluderà alle 20.15 alle OGR Torino, con l’accensione di Mummer Love di Soundwalk Collective, quarta nuova luce di questa edizione. Seguirà, intorno alle 20:30, un poetry reading scaturito dalle voci che compongono Mummer Love. Il reading amplia la ricerca sulla poesia attraverso le voci di Maria Luce Cacciaguerra, Valentina De Zanche ed Eleonora Luccarini. Una lettura corale di poesia arabo-siciliana, poesia contemporanea e accenni di Rimbaud espande i ritmi dell’opera di Soundwalk Collective. In ogni tappa sono previsti gli interventi delle istituzioni, degli artisti presenti e dei partner di Luci d’Artista.

Per il terzo anno consecutivo Studio Fludd cura l’identità visiva di Luci d’Artista. L’edizione 2025-2026 si sviluppa in un vibrante glitch luminoso, a evocare energia potenziale, con una palette rinnovata.

Anche quest’anno si rinnova la preziosa collaborazione con la FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – e con Puma Lavori in Fune, partner storici che da tempo contribuiscono alla valorizzazione di Luci d’Artista mettendo a disposizione competenze e produzioni fotografiche e video in forma volontaria e appassionata. Novità di questa edizione è l’ingresso del Dipartimento Corpo Polizia Locale, Divisione Protezione Civile, Gestione Emergenze e Sicurezza – Servizio Drones Unit, che arricchirà il progetto con spettacolari riprese aeree delle luci in collezione, offrendo nuove prospettive e narrazioni visive dell’intero percorso artistico.

Metro, due ore di blocco

Metropolitana ferma questa mattina dalle 7 alle 9. Sono intervenuti i vigili del fuoco  per liberare  i passeggeri rimasti chiusi nei vagoni. La causa sarebbe un guasto nel tratto tra le fermate Principi d’Acaja e XVIII Dicembre verso  Bengasi.

Cattolici Sì Tav: “Fate presto”

Un gruppo di Cattolici SITAV ha visitato il cantiere di Chiomonte portando la Lettera  di “FATE PRESTO” indirizzata al Governo alla TELT e alle aziende private che costruiranno il Tunnel del futuro e del rilancio economico dal lato Italia. Dal 2008 al 2033-34 anni previsto per la entrata in funzione della linea che collegherà la Pianura Padana al mercato europeo passeranno 25-26 anni il doppio impiegato per  la costruzione del Tunnel del Frejus nel 1800 . I ritardi causati dai NoTav, dai governi con i cinque stelle e da altre incertezze . La lentezza costa un aumento dei costi di alcuni miliardi e il ritardo nella ricaduta sulla Val di Susa e sul Paese dei tanti benefici economici, lavorativi e ambientali . Il treno infatti e’ il mezzo di trasporto meno inquinante . Sin da ora sono previsti oltre venti collegamenti giornalieri per i passeggeri e una cinquantina di collegamenti giornalieri per le merci . I riferimento dei cattolici SITAV sono la Dottrina sociale della Chiesa  e Paolo VI quando parla della importanza dello sviluppo. Per un Paese con una crescita dello 0,5% e con tanta disoccupazione un’opera come la TAV porterà più lavoro e benessere. La lettera è firmata da Mino GIACHINO , Mauro Carmagnola (DC) e Paolo GrecoLucchina (UDC)
Mino GIACHINO
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LA LETTERA
FATE PRESTO perché i ritardi nel costruire la TAV ci costano tantissimo.   

 
Lettera aperta dei CATTOLICI SITAV a Coloro che debbono costruirla.
Caro Ministro, Caro Direttore della TELT, Cari responsabili aziende appaltatrici della TAV.
Il ritardo nella costruzione dell’opera più importante per un futuro di lavoro e green del nostro Paese sta diventando molto grande. Così i No Tav sconfitti politicamente sia dalla nostra grande Piazza del 10 Novembre 2018 ,sia dal voto del Senato del 7.8.2019 ritornano a parlare della opacità delle grandi opere , lo stesso argomento che usarono i comunisti contro la Metropolitana di Torino nel 1975. Non c’è nessuna opacità.
A Torino di TAV ne parliamo dagli anni 80, in Europa dagli anni  90 quando si capì che occorreva collegare il più grande mercato economico mondiale e popoli con una Storia e una Cultura importante con una rete di trasporti moderna che spostasse gradualmente il trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia, quindi l’opera infrastrutturale più importante per ridurre l’inquinamento .  Le infrastrutture come ci hanno insegnato prima i romani e poi il nostro più grande Statista, Cavour, portano lavoro, benessere,crescita culturale e …relazioni. Torino, la Val di Susa, l ‘Italia , da anni hanno una crescita economica molto bassa che rimane in positivo  solo grazie al saldo attivo tra le nostre esportazioni e le importazioni, così è’ aumentata la povertà . Trasporti e collegamenti più efficienti secondo il Piano Nazionale della Logistica approvato dalla Consulta dei Trasporti nel 2011 potrebbero fare aumentare il nostro PIL di 1 o 2 punti. Una maggiore crescita che ridurrebbe il Debito Pubblico e il suo alto costo che riduce le spese per la Scuola, la Sanità e Pensioni. La TAV spostando il trasporto dalla strada alla rotaia ridurrebbe inquinamento e congestione del traffico e la incidentalità stradale. I ritardi dei lavori hanno già causato l’aumento notevole dei costi di costruzione di alcuni miliardi che pagheranno tutti gli italiani dai SiTav ai NoTav, salvo i ragazzi di Askatasuna. I ritardi hanno causato il calo della economia a partire dalla  Bassa Valle, di Torino e hanno prodotto il calo del PIL procapite che hanno impoverito ampie fasce di popolazione.
I ritardi sono stati certamente causati dai due Governi Conte sia quello gialloverde che quello giallorosso. I ritardi sono stati causati dagli attacchi al cantiere ma sono stati determinati anche da incertezze e lentezze di chi doveva realizzare l’opera .
Senza sviluppo non ci sarà lavoro per chi oggi non lo ha e per le giovani generazioni.
Noi Cattolici SITAV ,alla luce della dottrina sociale della Chiesa , delle parole attualissime di Paolo VI sul ruolo fondamentale della politica , siamo qui al Cantiere simbolo della TAV a riconfermare la grande adesione popolare all’opera che si manifestò in piazza Castelli il 10 Novembre del 2018 e a ricordare che il voto del Senato della Repubblica che il 7 agosto 2019 respinse a grande maggioranza la mozione NoTav, e’ lì a dimostrare che l’interesse nazionale , rappresentato dal Parlamento , vuole la costruzione della TAV. I ritardi nella costruzione della TAV e del Terzo Valico hanno penalizzato la logistica piemontese ma ora che la Nuova Diga al porto di Genova è il Terzo Valico sembra più vicino il ritardo nella TAV penalizza i trasporti,  l’ambiente ma soprattutto la economia torinese e piemontese.
Fate presto ve lo diciamo a nome di tanti che aspettano l’avvio dei lavori da parte Italian e dei tanti giovani studenti cui il Paese deve offrire occasioni di lavoro qui. In questi trent’anni di bassa crescita sono aumentate le diseguaglianze sociali , mentre negli anni del Boom economico grazie alla azione dei governi DC le classi popolari migliorarono nettamente la loro condizione di vita.Per quanto ci riguarda daremo tutto il supporto politico ai lavori della TAV e agli altri investimenti infrastrutturali come il Terzo Valico, la Nuova Diga a Genova e la Linea 2 della Metropolitana torinese.
No alla decrescita infelice.
Buon lavoro
Mino GIACHINO, Mauro Carmagnola e Paolo Greco-Lucchina
Chiomonte, 23 Ottobre 2025


Alluvione aprile: dalla Regione altri 5 milioni a sostegno dei Comuni 

La Regione Piemonte conferma l’impegno preso fin dalle prime ore dell’emergenza alluvionale che si è verificata tra il 15 e il 17 aprile 2025. Dopo aver utilizzato tempestivamente i 35,55 milioni di euro stanziati dal Governo con il riconoscimento dello stato di emergenza, la Regione sblocca ora i 5 milioni di euro di proprie risorse per incrementare il budget complessivo e finanziare ulteriori interventi urgenti, confermando ancora una volta il sostegno ai Comuni e alle comunità locali maggiormente colpiti.

Questa scelta concreta e programmata dimostra la volontà della Regione di andare oltre la gestione dell’emergenza immediata, puntando a rafforzare la sicurezza del territorio e a ridurre la vulnerabilità delle aree più esposte al rischio idrogeologico. I 5 milioni erano stati infatti annunciati ad aprile a integrazione delle risorse nazionali e oggi sono destinati a coprire i costi di 42 interventi specifici, già eseguiti dai Comuni in somma urgenza o in corso di completamento, accuratamente individuati e ripartiti tra Province, Comuni e altri enti territoriali, con l’obiettivo di garantire opere di ripristino, prevenzione e mitigazione del rischio.

Nel complesso quindi, al momento, sono oltre 40,5 i milioni stanziati per il ripristino e la messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione di aprile, a cui si aggiungeranno quelle che il Dipartimento nazionale di Protezione civile nazionale metterà a disposizione nelle prossime settimane per gli interventi di priorità 2.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolinea che «la Regione ha mantenuto gli impegni e garantisce un ulteriore supporto concreto. Questo stanziamento aggiuntivo rappresenta un tassello fondamentale per rafforzare la sicurezza dei territori, valorizzando l’impegno tempestivo dimostrato dai Comuni nell’affrontare l’emergenza».
Anche l’assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, evidenzia l’importanza di questo ulteriore contributo. «Il nostro obiettivo – afferma – è stato sin dall’inizio quello di sostenere chi ha agito con rapidità e responsabilità nei momenti più difficili».

Dettaglio degli stanziamenti.

Alla Provincia di Alessandria è assegnato un intervento su Strada provinciale nel Comune di Novi Ligure per un importo di 400.000 euro.

Per i Comuni della provincia di Asti sono previsti due interventi, Asti e Berzano San Pietro per 123.300 euro, mentre la Provincia di Asti realizzerà due interventi nei comuni di Monastero Bormida e Olmo Gentile, per 285.000 euro.

Al Comune di Benna nel Biellese è assegnato un intervento per 60.000 euro, e alla Provincia di Biella un intervento nel comune di Graglia per 290.000 euro.

Ai Comuni della provincia di Cuneo sono attribuite risorse per quattro interventi, Castino, Cortemilia, Monasterolo Casotto e Trezzo Tinella per circa 86.000 euro, mentre alla Provincia di Cuneo sono stati assegnati circa 311.000 euro per tre interventi sulle strade provinciali a Cortemilia, Guarene e Pocapaglia.

La Città Metropolitana di Torino realizzerà due interventi per oltre 400.000 euro nei comuni di Ala di Stura e Condove. Ai Comuni del territorio torinese sono destinati 18 interventi: Barbania, Brosso Carema, Casalborgone, Castelnuovo Nigra, Cintano, Fenestrelle, Ingria, Lessolo, Lombardore, Nomaglio, Parella, Ronco Canavese, Val di Chy e Vidraccio per un totale di oltre 1.600.000 euro.

Nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola sono finanziati quattro interventi per 210.000 euro che verranno realizzati nei comuni di: Beura-Cardezza, Domodossola, Montescheno e Varzo.

L’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) attuerà un intervento per circa 500.000 euro nel comune di Arborio nel Vercellese, mentre alla Provincia di Vercelli sono stati assegnati 411.000 euro per un intervento nel comune di Casanova Elvo. Infine, in quest’area la Regione Piemonte realizzerà direttamente un intervento sul Canale Poetto per 120.000 euro nel Comune di Trino.

La Fondazione Giorgio Griffa presenta cinque dialoghi tra due artisti

Si tratta dello stesso Giorgio Griffa e Simon Starling, visitabili fino al 22 gennaio 2026

La Fondazione Giorgio Griffa presenta due artisti in confronto in una duplice mostra, Giorgio Griffa e Simon Starling, aperta fino al 22 gennaio 2026. Si tratta di cinque dialoghi tra due artisti. La nuova mostra della Fondazione Giorgio Griffa inaugura la stagione autunnale, a un anno dalla sua apertura, con un inedito confronto tra due artisti di generazione e contesto differenti e presenta “D1-D5”, duplice show di Giorgio Griffa (1936) e del britannico Simon Starling (1967).
Le D del titolo richiamano i cinque dialoghi che formano il percorso espositivo, nati in alcuni casi da progetti condivisi e collaborazioni dirette tra i due artisti, in altri da affinità formali, materiali e concettuali che aprono possibilità di confronto e suggeriscono inedite direzioni d’indagine. Il rapporto tra Griffa e Starling si sviluppa in mostra in un dialogo tra generazioni, contesti geografici e culturali, tra forme d’arte, percorsi di conoscenza, sintesi e narrazione. È stata la collaborazione  Griffa-Starling, nata nel 2017, a suggerire l’idea della mostra. Simon Starling rimase colpito da rari pannelli artigianali giapponesi realizzati per i maestri della lacca urushi, con i capelli delle pescatrici di perle “ama”, particolarmente compatti grazie alla lunga permanenza in mare e all’assenza di lavaggi con tensioattivi chimici. Spedì un pannello a Griffa perché lo utilizzasse e ne sono derivate tre grandi carte dipinte da Griffa, che Starling ha annotato con un testo su vetro stampato con una particolare stampante inkjet. Sono tre lavori a quattro mani: “Noise”(Annotated) e “Oblique 3”(Annotated), che vengono entrambi esposti in mostra presso la Fondazione Giorgio Griffa, e “Golden Ratio” (Annotated), che sarà visibile nella personale di Griffa che aprirà il 5 novembre presso la Casey Kaplan Gallery di New York.
La mostra si apre con i due lavori a quattro mani sopracitati: “Noise” (Annotated) e “Oblique 3” (Annotated), cui si affiancano nel primo dialogo (D1) “Head To Toe” (2017) di Simon Starling e “Disordine PO” (2025) di Giorgio Griffa. “Head To Toe” si presenta come un corpo composito di elementi interconnessi e realizzati in collaborazione con diversi artigiani, come falegnami, soffiatori di vetro, argentieri, fabbri e maestri della lacca urushi. Tra gli oggetti che danno forma all’opera spicca il pennello realizzato con i capelli della pescatrice “ama”, come quelli che Starling regalò a Griffa perché potesse utilizzarli per il progetto a quattro mani. La seconda è una tela di Griffa che appartiene al recente ciclo dedicato al disordine, in cui segni, colore e tessuto sono i protagonisti.

Il percorso prosegue (D2) con la tela “Bianco dopo Bianco”, dipinta nel 1981 dall’artista torinese in un momento di ricerca dell’essenzialità della pittura: segni elementari, un solo colore, il bianco, usato raramente da Griffa e quasi solo in quegli anni, sospinta di una particolare relazione con la luce del Sole nel verde della natura. In risposta a quest’opera, Starling ha proposto l’installazione “As He Buffs”, del 2019. Una figura umana a gambe incrociate suggerita da una semplice struttura metallica due sostiene una maschera, colta nell’atto di lucidare un piano laccato nero, in cui si specchia, mentre due lampadine in tungsteno la illuminano. Per la sua realizzazione, l’artista si è affidato a maestranze artigiane giapponesi, il maestro di urushi Masahiko Sakamoto, il maestro di maschere Nō Yasuo Miichi e a Daniil Kondratyev, a testimonianza dell’interesse di Starling per le possibilità di collaborazione e connessione con la natura nei processi produttivi.

Con il terzo dialogo (D3) i richiami tra i lavori si fanno più espliciti: una teca, alcuni oggetti che Griffa utilizza regolarmente in studio sono affiancati a copie del magazine “Frieze”, sulle cui pagine gli oggetti compaiono negli scatti realizzati da Starling con un banco ottico nell’atelier di Griffa. Come una “mise en abyme”, le quattro tele di Griffa: “Canone aureo 638”, “Canone aureo 772”, “Canone aureo 343” e “Canone aureo 638”, che compaiono sullo sfondo delle fotografie di Starling, sono esposte sulla parete opposta alla teca in Fondazione, nella stessa sequenza che avevano il giorno degli scatti in studio.

La ricerca di entrambi gli artisti, di forme primarie, prende corpo nel quarto dialogo (D4), tra “Segno orizzontale” di Griffa, polittico del 1970, composto da quattro tele di piccole dimensioni e “Hom-Made Castiglioni Lamp” (Valvole e Racing) insieme a “Home-Made Castiglioni Lamp” (Super Shield), due esemplari del 2020 di una rivisitazione evocativa di Starling dell’iconica lampada disegnata dai fratelli Castiglioni, che riporta un oggetto di design, prodotto in serie, al suo stato di prototipo, realizzato con latte d’olio a motore, canne da pesca e fari d’automobile.

Il percorso si conclude con il quinto dialogo (D5), che fa emergere il tema attuale dell’autodistruzione, cui può portare oggi il concetto di “dominazione”, dal cambio del clima alle guerre in corso, ma offre anche aperture sulla luce che può apportare l’arte nei momenti di oscurità. Quest’ultima luce trapela dalle lettere che riproducono il titolo originario di un progetto di Starling del 2006, su una grande tela del 2025 di Griffa, “Autoxylopyrocycloboros”. Questo lavoro, che appartiene al ciclo “Alter Ego” è esposto al pubblico per la prima volta e si configura come un omaggio all’opera dell’artista inglese. Accanto alla tela, uno scatto bruciato dello stesso Starling, che appartiene al suo progetto multiforme “Autoxylopyrocycloboros”, nato da una performance-viaggio a bordo di un battello a vapore che si autodistrugge perché alimentato dal legno dello stesso scafo. Un’azione diretta dello stesso Starling sul Loch Long, pittoresco e contraddittorio fiordo scozzese che è sede dei sottomarini nucleari Trident e di uno storico campo pacifista, che ha dato i natali al battello a vapore che affonda nelle stesse acque durante la performance.
Ispirato alla figura mitologica dell’Ouroboros, il serpente che si mangia la coda, il progetto di Starling fa riflettere sull’autodistruzione con un gioco di rimandi, paradossi e connessioni che vanno dalle culture di protesta locale agli armamenti, fino all’ironia tragicomica dei cartoni animati classici alla Tom & Jerry, alla passione per le tecnologie obsolete. Una versione con 38 fotocolor e proiettore di “Autoxylopyrocycloboros” è conservata nella collezione della GAM di Torino.

Mara Martellotta

Agriflor torna in piazza Vittorio

Domenica 26 ottobre in Piazza Vittorio Veneto a Torino (orario dalle 9.30 alle 19) torna l’appuntamento mensile con AgriFLOR, il mercatino ad ingresso gratuito di fiori e specialità agricole organizzato da Associazione Orticola del Piemonte.

 

Una giornata intera da vivere con i fiori, le piante e le tipicità agricole del territorio in compagnia di circa una trentina tra vivaisti e agricoltori piemontesi che metteranno in mostra le proprie eccellenze, con una particolare attenzione ai prodotti stagionali.

 

Anche in questa edizione AgriFLOR propone l’iniziativa RiFLOR, ideata dall’Associazione Orticola del Piemonte con l’obiettivo di dare una seconda vita alle piante, riducendo gli sprechi e promuovendo la condivisione del verde all’interno della comunità.

Tutti coloro che desiderano disfarsi di una pianta, perché non hanno tempo da dedicarle o spazio dove metterla, oppure semplicemente perché è malata e non sanno come “curarla,” hanno la possibilità di scambiarla o regalarla, affidandola alle cure dei ragazzi e delle ragazze dell’Associazione Orticola del Piemonte presso lo stand dedicato che sarà sempre presente in occasione di ogni edizione di Agriflor e delle altre manifestazioni di Orticola del Piemonte.

 

Anche i più piccoli potranno partecipare alla festa con il laboratorio a loro dedicato “Mani nella terra”, per imparare a prendersi cura delle piante.

Il laboratorio, della durata di circa 30 minuti, sarà organizzato presso lo stand del vivaio Torino Urban Forest (accesso continuo dalle 10 alle 17.30) e non richiede la presenza dei genitori. È consigliato che i piccoli partecipanti arrivino muniti di un piccolo vasetto in modo da potersi portare a casa la piantina da loro realizzata. La partecipazione è a donazione libera (da 3 euro in su) e servirà a sostenere le semine autunnali del vivaio.

 

 

Caschi per moto, batterie e catene da neve falsi “Made in Italy”: maxi sequestro tra Torino e Milano

Migliaia di caschi per moto, poi kit e batterie per auto, catene da neve e altri accessori arrivavano dall’estero — in gran parte dalla Cina — per essere poi commercializzati in Italia. I prodotti venivano ingannevolmente presentati come “made in Italy” grazie a etichette e marchi contraffatti.

L’operazione, denominata “Non ci casco”, ha portato a verifiche sulla vendita, in Italia e all’estero, di prodotti per auto e dispositivi di protezione individuale per moto e bici, in particolare caschi, visiere, dispositivi elettronici di comunicazione, batterie, kit di sicurezza e catene da neve.

Le Fiamme Gialle di Torino, con interventi anche nel Milanese, hanno eseguito un maxi sequestro nell’ambito di un’ampia indagine contro le frodi nel settore degli accessori per moto e auto, a tutela del vero made in Italy.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la merce era di origine cinese ma veniva presentata come italiana attraverso confezioni e loghi ingannevoli, riportanti nomi e diciture in grado di far credere ai clienti che si trattasse di prodotti nazionali.