ilTorinese

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

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SOMMARIO: Il giorno della memoria  attraverso il racconto di Guareschi – Paolo Macchi Cacherano di Bricherasio – Lettere

Il giorno della memoria  attraverso il racconto di Guareschi
Lunedì , giorno della memoria,  tra le tante manifestazioni programmate a Torino  c’è una manifestazione speciale: il ricordo degli Imi, gli 800 mila internati  militari italiani  in Germania  tra il 1943 e il 1945.  Ornella Pozzi leggerà  al Centro Pannunzio delle pagine di “Diario clandestino “ di Giovannino Guareschi deportato in Germania come ufficiale fedele al giuramento prestato al Re. Guareschi ci ha lasciato una testimonianza unica. Era un umorista, ma sapeva affrontare le situazioni drammatiche come la sua  prigionia, scrivendo  persino pagine di  delicato lirismo. L’inventore di “Don Camillo” era stato prigioniero dei tedeschi , anche se gli internati non godettero delle garanzie sancite dalla convenzione  in quanto considerati “badogliani” traditori. Alessandro Natta che fu anche lui internato, ha parlato di un’altra Resistenza, sia pure con molto ritardo, perché i comunisti mai avrebbero equiparato gli internati  ai partigiani. Gli internati, oltre che militari, erano  dei veri patrioti, orgogliosi delle  stellette portate con grande  dignità. Il libro dovrebbe essere letto  nelle scuole. Anni fa mi invitarono a parlare  in prefettura a Savona nel giorno della memoria. Il fatto che io avessi  citato Guareschi   e la principessa Mafalda di Savoia non  venne gradito da alcuni antifascisti intolleranti savonesi e non mi invitarono più in quella città  che ha ancora una via intitolata a Stalingrado. Dovetti aspettare il 2024 per tornare a Savona invitato a parlare  dal Comando dell’Esercito Liguria.  Forse quegli antifascisti erano anche  un po’ fascisti, come diceva Flaiano.
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Paolo Macchi Cacherano di Bricherasio
Venerdì sono stato a ricordare il mio amico Paolo Macchi Cacherano di Bricherasio, ultimo erede di una delle più aristocratiche famiglie del vecchio Piemonte che diede alla storia il generale che sconfisse i Francesi all’Assietta e uno dei fondatori della Fiat escluso in modo un po’ banditesco  da Giovanni  Agnelli dalla conduzione dell’azienda a cui aveva dato i suoi capitali all’atto della fondazione. Paolo l’ho ricordato  in più occasioni come un grande amico colto e raffinato che si dedicò  totalmente agli studi filosofici e storici come un un umanista  del Rinascimento. Venerdì mi sono ricordato di un episodio di cui mi ero dimenticato. Nel 1975 tenevo un seminario a Scienze Politiche sui manifesti di Gentile e Croce usciti nel 1925. Lo invitai a parteciparvi, ma quando seppe che il seminario era “fiscalizzato” e dava un 27 garantito senza sostenere l’esame di Storia dei partiti e dei movimenti politici , mi disse che non  si iscriveva perché vedeva il seminario “fiscalizzato” come una furbata sessantottina. Era un po’ indietro in qualche esame perché amava lo studio più che laurearsi in fretta , ma rifiutò quella che riteneva come una facilitazione non dignitosa. Una grande lezione anche umana  in una università preda dei contestatori che volevano anche lo sconto sugli esami, come una volta disse il mio maestro Franco  Venturi che di fronte alla richiesta dei contestatori di ridurre i programmi d’esame rispose beffardamente: sono d’accordo, potete ridurre del 50 per cento i libri, leggendo una pagina si’ e una pagina no. Paolo era un grande uomo di studi severi ed austeri. Ma quando andavamo alla “Posta” di Cavour, non lontana da  Bricherasio dove viveva, mangiavamo, bevevamo  e ridevamo di gusto, come diceva il Verri del Caffè. Era nipote di Edoardo Calleri di Sala primo presidente della Regione Piemonte e mio collega in Comune. Non mi parlò mai  dello zio durante tutto il periodo in cui fu presidente. Anche con Edo nacque un’amicizia rigorosamente fuori dalla politica. Questo era lo stile di una famiglia di grandi piemontesi, anzi di grandi italiani.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Il nuovo centro
Ho letto un post di Marco Calgaro sul nuovo “centro” di del Rio e Marini. Giustamente Calgaro che è stato vicesindaco di Torino e deputato, solleva qualche perplessità. Anch’io credo sia un progetto velleitario, peggio di quello di Renzi. Cosa ne pensa?  Gino Raiterio
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Anch’ io ho perplessità. Il pensiero di Calgaro per me è un punto di riferimento da quando era vicesindaco e dialogavamo  al Lions ospiti dell’avv. Tosetto, un vero presidente del Lions come il senatore Cravero. Oggi tutto è decaduto. Il centro nelle mani di Del Rio, quello che ha abolito le Province, fa sorridere. Non suscita neppure il riso o il pianto. E’  il nulla. Renzi al confronto un piccolo statista.
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3 gennaio 1925
Mussolini il 3 gennaio 1925 tenne un discorso che viene considerato l’inizio della dittatura . Lei da storico cosa ne pensa? Maria Pia Stella
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Mussolini tenne un discorso in cui si assunse le sue responsabilità , sfidando la  Camera a  porlo in stato d’accusa  per il delitto Matteotti ai sensi dell’articolo 47 dello Statuto e quindi processato dall’alta corte di giustizia. La Camera e il Senato non raccolsero la sfida . Rimasero a “cercare  farfalle sotto l’arco di Tito” per dirla con Mussolini che cito’ Carducci. L’opposizione antifascista dopo il sacrificio di Matteotti fu vile e velleitaria.  Più che resistere fuggi’ sull’Aventino a commemorare Matteotti, ma fu incapace di raccoglierne il testimone. Durante il discorso del 3 gennaio tacquero e dopo incominciarono a pensare di andare all’estero.  I combattenti antifascisti  militanti  furono quasi esclusivamente i comunisti, pochi socialisti  pochi cattolici, pochi liberali. Il discorso di Mussolini l’ho riletto storicamente di recente. E’ una sfida a cui gli antifascisti non seppero rispondere in modo adeguato. Questa purtroppo  è la verità storica. Filippo Turati disse, quando era già  esule in Francia, che erano stati loro a consegnare l’Italia al fascismo. Molti storici alla De Luna e Barbero dovrebbero rifletterci su invece di replicare la solita vulgata, come se non fossero passati cento anni. Un secolo.
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Caccia alla poltrona
Balza evidente da una cronaca del “Corriere della sera” l’operazione in atto  al   c i r c o l o  dei lettori e al Polo del 900 per collocare ai vertici persone di fiducia, ma non si parla di   B i i n o presidente del Circolo e del presidente Sinigaglia al Polo. Hanno anche età  da pensione, ma saranno  forse destinati a restare a vita? Questa lotta per il posto è mortificante. I risparmi del bilancio regionale c’è da sperare che riguardino anche questi due enti. C’è un direttore che scalpita per andare al circolo. Era di estrema sinistra  e scriveva di terroristi rossi suoi parenti, adesso è passato all’altra sponda. Voleva anche la direzione del Salone del libro.
C u l i c c h i a   non cessa mai di stupire.        U. A.
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Forse la deludo, ma questi personalismi da basso sottogoverno doroteo non mi interessano. La cultura deve volare alto. Io ho sempre contestato i due leviatani (Circolo e Polo) nel loro insieme come produttori di conformismo. Essi hanno distrutto l’associazionismo culturale torinese  dal circolo degli artisti al circolo della Stampa, privilegiando i servili di turno.

Alla scoperta del microbiota, incontro del Koelliker

Il 30 gennaio prossimo, alle 18, presso il Circolo della Stampa di corso Giovanni Agnelli 45, si terrà un incontro divulgativo organizzato dall’ospedale Koelliker, che presenta “Alla scoperta del microbiota”. È vero che possono essere proprio i batteri del nostro intestino coloro che causano patologie quali il diabete, le malattie infiammatorie intestinali, la depressione e il cancro ? Un incontro che fa luce su un tema importante all’avanguardia ma ancora poco conosciuto. Il 30 gennaio si parlerà di microbiota, ovvero i batteri che abitano il nostro corpo. Alcuni sono responsabili di malattie, altri sono garanzia di benessere. La loro presenza è in grado di spiegare e curare molte tra le patologie più comuni che ci affliggono, come il diabete, le malattie infiammatorie intestinali, la depressione e l’obesità. A spiegarlo in modo semplice sarà la dottoressa Ilaria Cabecchia, infettivologa del centro di microbiochimica chimica dell’ospedale Koelliker. Accanto a lei interverranno il dottor Riccardo Conrotto, medico specializzato in malattie autoimmuni e il biologo nutrizionista dottor Marco Baroni. L’incontro si svolgerà alle ore 18 presso il Circolo della Stampa di Torino. Dopo la prima parte informativa gli specialisti saranno a disposizione del pubblico per rispondere a dubbi e domande.
Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web www.osp-koelliker.it

Mara Martellotta

Napoli – Juventus 2-1: prima sconfitta bianconera

Per i bianconeri è la prima sconfitta della stagione. Vince il Napoli in rimonta  sulla Juventus e svetta sul campionato.

I torinesi al Maradona sono in vantaggio in chiusura  del primo tempo, con il gol di Kolo Muani.

I padroni di casa replicano con Anguissa che segna l’1-1 e  con Lukaku  su rigore concesso per  fallo di Locatelli su McTominay.

Montaruli (FDI): su Askatasuna Lo Russo ascolti almeno la Procura

“Il procuratore generale Lucia Musti ha ribadito oggi la pericolosità del centro sociale Askatasuna non solo per Torino ma per l’Italia. Il comune di Torino si fermi. Se non vuole ascoltare noi, ascolti la procura generale e impedisca di dare una legittimità ad un’organizzazione pericolosa che ha e avrà le sue radici nello stabile di corso Regina se vi sarà la possibilità per loro di continuare a viverlo beneficiando di esso grazie alla sanatoria di Lo Russo.
Lo stabile va sgombrato. Il Comune chieda di liberarlo: questo e’ l’unico modo per isolare i violenti impedendo loro di continuare a fare proselitismo e violenza. Non si può presentare come dialogante con le istituzioni ciò che, oggi come ieri, è fucina di pericolose azioni di piazza e non solo”. Così il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli.

Emorragia cerebrale, bimbo di 9 anni muore dopo allenamento di basket

Si stava allenando a basket in una palestra di Chivasso quando si è sentito male. Il bambino di 9 anni, di Torrazza Piemonte,  è stato portato all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove  purtroppo è morto ieri pomeriggio nonostante il pronto intervento dei medici. E’ deceduto probabilmente per una emorragia cerebrale.

 

Sandro Cherio: costruttore, politico e amico

IL RICORDO

Sandro Cherio se ne è andato ieri sera. Un amico vero che non vedevo da tempo. Tantissimi i ricordi che affollano la mente. Impossibile descrivere i sentimenti e i tanti momenti. Ci siamo conosciuti al liceo San Giuseppe. Era un uomo intelligente. È stato tante cose: un importante costruttore, presidente del Collegio Costruttori di Torino, consigliere comunale della Città di Torino. Un amico che mi ha sostenuto negli anni lontani della politica. Con lui le conversazioni non erano mai banali. Acuto nelle analisi economiche e politiche. Gli ero stato vicino quando perse sua moglie e lui altrettanto vicino quando è mancata la mia. Gli sono davvero grato. Mi unisco al dolore della famiglia e prego per lui con affetto e stima.

Franco Maria Botta

Giustizia, in Tribunale la protesta dei magistrati contro la riforma

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Alcune decine  di pm  e giudici dell’Associazione Nazionale Magistrati, questa mattina hanno protestato al palazzo di giustizia Bruno Caccia di Torino, come avvenuto in altre città, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Hanno indossato coccarde tricolore e mostrato copie della Costituzione.
I magistrati del distretto di Piemonte e Valle D’Aosta  che hanno manifestato, hanno abbandonato l’aula magna del Palagiustizia quando ha preso la parola la rappresentante del ministero della Giustizia, Maria Teresa Gandini

Chieri, sequestro di droga e contanti

L’intervento a seguito di un controllo in un parco pubblico. Denunciato un minore

 

Nei giorni scorsi (16/01/2025), un equipaggio del Comando di P.L. di Chieri – destinato all’attività di accertamento sul consumo e spaccio di sostanze stupefacenti – procedeva al controllo di alcuni ragazzi all’interno di un parco pubblico. I tre, manifestamente sofferenti al controllo, venivano sorpresi a consumare dell’hashish.

Uno dei presenti, minore dei 18 anni, mostrava particolare nervosismo che induceva gli agenti della Polizia Locale ad approfondire il controllo talché, a seguito di accurata ispezione, veniva rinvenuta indosso al soggetto una rilevante quantità di stupefacente e una somma di denaro in contante pari a € 660,00. Da successivi accertamenti presso il domicilio del minore, veniva trovata e sequestrata un’ulteriore somma di denaro contante la cui provenienza è oggetto di ulteriori accertamenti.

Vista la minore età, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori, il soggetto veniva denunciato a piede libero per il reato di Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

“Lo sport, un patrimonio per i giovani e il Canavese”

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli all’evento schermistico di Agliè

 

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli ha preso parte questa mattina all’evento dedicato alla 2ª Prova di Qualificazione Assoluti di spada e al Campionato Regionale a squadre GPG di fioretto e sciabola, presso lo spazio polivalente Pluriuso di Agliè, un importante appuntamento sportivo che proseguirà domani con il 1° Trofeo dei Bimbi.

Nel suo intervento, il Consigliere ha portato i saluti del Consiglio Regionale del Piemonte e del Governatore Alberto Cirio, sottolineando il valore dello sport come strumento di crescita e inclusione:
“Queste manifestazioni non sono solo un momento di competizione e sportività, ma un’occasione per i nostri giovani di crescere, imparare e confrontarsi, rappresentando un esempio per il nostro territorio e per la comunità.”

Un plauso e un ringraziamento speciale al Sindaco di Agliè, Marco Succio, e tutta l’Amministrazione Comunale per aver accolto con entusiasmo eventi di questa rilevanza presso la struttura Pluriuso Salone Comunale Arch.Franco Paglia:
“Eventi di questo genere rappresentano una grande opportunità per valorizzare il nostro Canavese e rafforzarne il ruolo centrale nello sport regionale.”

L’occasione è stata anche un momento di incontro e confronto con il Sindaco di Bairo, Claudio Succio, con il quale il Consigliere ha condiviso l’importanza di promuovere il Canavese attraverso appuntamenti che portino visibilità e coinvolgano la comunità locale.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli organizzatori, alle società sportive, agli arbitri e ai volontari che, con il loro lavoro e passione, rendono possibile una manifestazione così importante per il territorio.

“Un pensiero speciale – ha aggiunto il Consigliere – va ai giovani atleti che parteciperanno domani al 1° Trofeo dei Bimbi, una straordinaria occasione per divertirsi, crescere e iniziare a conoscere i veri valori dello sport.”

Negli occhi di Luca Beatrice una luce che resterà nel cuore

Di Irma Ciaramella

Avevo visto Luca, giovedì, come non mai entusiasta, divertito, pieno di energia. Il suo approccio appassionato e visionario al mondo dell’arte si faceva materia prendeva finalmente forma grazie alla ‘sua’ quadriennale di Roma.

Era stato chiamato dal Ministro Sangiuliano a presiedere la mostra, e aveva voluto intitolarla ‘fantastica’, tanto aggettivo, quanto verbo, un monito a usare l’immaginazione che è poi il primo passo della creazione, il prodromo dell’azione…
Che la sua mostra sarebbe stata bellissima l’aveva detto chiaramente lui stesso, raccontandoci di voler non solo un grande evento espositivo, ma un progetto culturale, coinvolgente, inclusivo ed articolato, un’esperienza culturale totale, capace di coniugare contemporaneità e storia, un fil rouge tra passato e presente tra contemporaneità (tutti gli artisti viventi molti alla loro prima quadriennale un inno alla contemporaneità) e passato, con la rievocazione, in una sezione della mostra, della grande quadriennale del 1935.

Un progetto plurale e corale “io credo in una visione plurale sono scettico sull’uomo solo al comando che sia uomo o donna preferisco una visione plurale’. Di qui l’idea di affidarla a cinque curatori diversi per esperienza, per formazione, per area geografica. Questo aveva detto giovedì scorso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo , ospiti di Patrizia Sandretto per antonomasia l’arte contemporanea a Torino e in Italia, in occasione della prima tappa di un road show di presentazione della sua quadriennale di Roma, che aveva voluto principiare proprio nella sua Torino.

‘Questa quadriennale ha tanto di Torino’ aveva detto, dall’approccio rigoroso torinese a cominciare dalla puntualità, alla disciplina, l’attenzione e rispetto del lavoro del team di grandi professionisti già presenti nella struttura, ai tanti da Walter Guadagnini a Luca Massimo Barbero Francesco Bonami, prima di tutto amici con i quali avere un dialogo costante.

E poi due curatrici di formazione e di respiro internazionale quali Emanuela Mazzonis e Alessandra Troncone, che dimostrano, aveva detto, come le donne giovani siano più brave degli uomini (si proprio cosi’ …)

E la cura , la passione e l’attenzione scrupolosa non solo verso la storia della quadriennale, l’aspetto artistico, ma anche verso l’allestimento, il design, la comunicazione al pubblico la narrazione, lo storytelling.

‘Di tanto in tanto mi telefona qualcuno e mi dice vengo a vedere la quadriennale. Ed io rispondo allora vieni a vedere un ufficio, perché noi siamo un bel ufficio in Villa Carpegna, a Roma Nord, ma non siamo un museo, facciamo una mostra ogni quattro anni. E quindi bisogna raccontare queste cose, bisogna spiegarle, vuol dire che è necessario comunicarle. E l’idea di comunicare passa anche attraverso un allestimento che sarà molto particolare’.

E infine anche un occhio attento alla geografia del nostro Paese, fatto non solo di grandi città, ma anche di province e di periferie, un riguardo alla complessita’ del Paese e anche all’internazionalità dell’evento,
ci danno la misura di quanto valore Luca Beatrice avesse immesso in questa sua Presidenza, in questa sua creatura.

Questo era anzi e’ il suo grande progetto, il suo viatico, l’apice di una carriera luminosa. E la luce negli occhi di Luca nel presentarlo per la prima volta davanti ad una platea gremita di tanti amici, tutto il mondo dell’arte contemporanea e della cultura torinese, mi rimaranno nel cuore.

Non potremo non onorare il suo invito di andare tutti Roma a vedere la sua Fantastica Quadriennale.

‘Venite tutti quanti a Roma e spero che vi divertiate’.

Verremo, ci divertiremo, non potremo fare a meno di pensare quanto di te ci sia in ogni cosa e faremo tesoro del tuo lascito.