“Fantasticando” alla Mostra di San Giuseppe
La San Giuseppe compie 76 anni e per la prima volta si fregerà del prestigioso titolo di Mostra Nazionale a dimostrazione della notevole crescita avvenuta negli ultimi anni
L’evento si terrà al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato dal 14 al 23 marzo 2025 organizzato dalla società D&N Eventi S.R.L. con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, della Provincia di Alessandria, della Provincia di Mantova, dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, con la partnership di Confartigianato Imprese Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Coniolo Fiori, Asproflor, Vivai Varallo, sponsor Alma.
Come ogni anno, poi, proseguendo una strada intrapresa da qualche tempo a questa parte non mancherà un’area dedicata a particolari format dai quali possano nascere in futuro vere e proprie fiere, a dimostrazione che la Mostra di San Giuseppe oltre ad essere una pregiata rassegna multisettoriale è anche un interessante incubatore di idee. Lo dimostra il successo, qualitativo e quantitativo, ottenuto lo scorso anno dallo spazio dedicato alla Domotica.
La proposta dell’edizione è inerente al mondo della creatività e della fantasia con la partecipazione di alcuni espositori rappresentanti una piccola anteprima di una futura fiera settoriale denominata “Fantasticando”. In questa futura manifestazione che si svolgerà in periodo pre-natalizio, saranno presenti espositori del food, aziende creative e spettacoli fantasy.
A questa serie di eventi, novità tra le novità, si affiancheranno gli altri appuntamenti che saranno inseriti nel calendario fieristico che darà spazio al territorio e alla sua cultura, all’ambiente, alle potenzialità della sua offerta turistica, il tutto all’insegna del denominatore di FIERA NAZIONALE CULTURA TERRITORIALE E TRADIZIONI DAL MONDO, in quanto saranno presenti anche alcune aziende provenienti dall’estero che proporranno manufatti e prodotti della loro terra e alcuni espositori che porteranno in fiera prodotti internazionali.
La Fiera Campionaria di Casale e del Monferrato, darà ampio spazio come di consueto, alle categorie produttive del commercio, dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, confermando la formula che negli ultimi anni ha sempre portato a presenze di pubblico da record, peraltro di aumento di anno in anno. Verrà ripetuta la ‘formula’ gradita da visitatori ed espositori: ingresso gratuito e percorso obbligato a giornali alterni. E anche quest’anno sarà visitabile il sabato mattina.
Sarà presente, come tutti gli anni, lo spazio dedicato alle “Eccellenze Enogastronomiche” da sempre momento di grande attrazione in Mostra – con la Piazzetta del Gusto, la Piazza del Vino, ospitanti le specialità gastronomiche provenienti da tutta Italia.
A questi appuntamenti si aggiungeranno tante novità con particolare attenzione alla cultura, al turismo, all’ambiente, nell’ottica della valorizzazione delle ricchezze del territorio .
Nello stesso periodo in cui si svolgerà la Fiera, non mancherà neppure il tradizionale Luna Park installato in piazza D’Armi, di fronte al Polo Fieristico Riccardo Coppo, appuntamento molto atteso ogni anno da giovani e giovanissimi
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a
D&N Eventi S.r.l.
Cell. 335/7404114
Orari:
Inaugurazione: venerdì 14 marzo ore 18
Feriali: dalle 18 alle 23
Sabato 15 Marzo : dalle 11 alle 23
Domenica 16 Marzo: dalle 11 alle 23
Sabato 22 Marzo: dalle 11 alle 23
Domenica 23 Marzo : dalle 11 alle 22.
Cirio di nuovo alla guida delle Regioni a Bruxelles
«Grazie della fiducia, lavoriamo insieme per far crescere sempre di più il ruolo delle Regioni e degli enti locali in Europa. Per il Piemonte la conferma della centralità nei dossier strategici per l’Ue».Ieri l’incontro con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, domani con i vicepresidente Fitto e con il commissario Tzitzikostas
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio è stato indicato, all’unanimità, capo della delegazione italiana all’interno del Comitato delle Regioni che si è insediato ieri a Bruxelles, dopo le elezioni dello scorso giugno e la nomina della nuova Commissione europea.
Il Comitato delle Regioni è l’assemblea che riunisce i rappresentanti locali e regionali dei paesi membri dell’Unione europea. La delegazione italiana è composta da 24 membri (più altrettanti supplenti) , tra cui numerosi presidenti di Regioni – tra cui Fedriga per il Friuli Venezia Giulia, Acquaroli per le Marche, Marsilio per l’Abruzzo, Occhiuto per la Calabria, Proietti per l’Umbria, Todde per la Sardegna e Zaia per il Veneto – e sindaci, come quelli di Roma e di Bologna, Gualtieri e Lepore.
La designazione del presidente Cirio è avvenuta con voto unanime, confermandolo nel ruolo che ha già ricoperto a partire dal 2022.
«Desidero ringraziare la delegazione italiana per la fiducia: essere confermato alla guida di questa squadra, in modo unanime da tutte le forze politiche, è un motivo di orgoglio per il lavoro fatto in questi anni, ma soprattutto è la testimonianza di come a Bruxelles rappresentiamo tutti l’Italia, i suoi enti locali, le sue Regioni e i suoi Comuni, senza divisioni di partito – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il Comitato negli ultimi anni ha saputo far crescere il suo ruolo all’interno di un’Europa nella quale, finalmente, si respira un’aria diversa anche alla luce della rinnovata consapevolezza dell’importanza che l’Ue ha e deve avere nello sforzo unitario per superare la crisi industriale dell’auto, nelle sfide della transizione energetica e del cambiamento climatico, della competitività delle imprese, del futuro della coesione e dell’Intelligenza Artificiale, per le quali il nostro ruolo diventa sempre più importante».
«Essere parte del Cdr e guidare la delegazione italiana contribuisce poi a consolidare la centralità del Piemonte in Europa: la frequentazione diretta dei palazzi di Bruxelles, con un ruolo che è parte integrante degli organismi comunitari, è per noi un’opportunità strategica – prosegue il presidente – Non è un caso che la nostra Regione abbia ottenuto, nell’ultima programmazione dei fondi europei, un aumento significativo delle risorse del Fondo Sociale e del Fesr, ovvero quello dedicato allo sviluppo e alle imprese, e non è un caso nemmeno che il Piemonte, come certificato dal ministero, sia la prima Regione d’Italia per capacità di spesa su questo fondo. Per contare, bisogna esserci ed è importante essere nei posti giusti – conclude il presidente – e il Piemonte a Bruxelles c’è».
Nella giornata di oggi il presidente Cirio ha incontrato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, con la quale ha fatto il punto su una serie di temi strategici per il Piemonte. I due hanno concordato una visita della presidente in Piemonte nel mese di aprile. Domani sono in programma gli incontri con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme Raffaele Fitto, per affrontare i dossier relativi ai fondi strutturali, e con il commissario ai trasporti sostenibili e il turismo, Apostolos Tzitzikōstas, in un vertice dedicato alla crisi e al futuro dell’automotive.
Hanno preso il via nelle scorse ore nella parte sud dell’area ex Ogm compresa tra via Damiano, via Cuneo, corso Vercelli e via Carmagnola le opere di demolizione propedeutiche alla realizzazione di un giardino pubblico e di un parcheggio a raso. L’intervento dà il via ufficiale alla riqualificazione tanto attesa di quest’area nel cuore del quartiere Aurora.
A fare il punto sul progetto di trasformazione che interesserà l’area sono stati, sul posto, l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, il vicepresidente della Circoscrizione 7 Ernesto Ausilio e i rappresentanti dell’impresa Mattioda che è soggetto attuatore del programma di riqualificazione urbanistica dell’area.
“L’avvio delle opere propedeutiche ai lavori – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– è il punto di partenza per la rigenerazione molto attesa di un sito dismesso. L’area Ex Ogm rappresenta uno dei grandi tasselli della dismissione industriale, particolarmente importante viste la sua vicinanza con il centro e il suo rapporto col tessuto urbano circostante. Questa riqualificazione segnerà una svolta nella trasformazione della zona nord di Torino che vedrà nei prossimi anni importanti cambiamenti, come l’arrivo della linea 2 della metropolitana. Un’area complessa, che da tempo aveva perso la sua originaria funzione produttiva, troverà nuove vocazioni con un interessante mix funzionale, con spazi e servizi a disposizione dei cittadini, di cui questo progetto al via costituisce un primo, importante, tassello”.
“L’avvio del cantiere per la riqualificazione dell’area ex Ogm – aggiunge il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri – è una buona notizia che il territorio attendeva da oltre vent’anni. La collocazione e le dimensioni dell’area in questione fanno sì che essa possa ambire ad essere volano per la trasformazione non solo del quartiere Aurora, ma più in generale della Città, nonché a creare nuovi posti di lavoro. Per quanto concerne la qualità della vita dei residenti, sarà importante la messa disposizione di aree verdi con spazi sportivi di utilizzo gratuito oltreché spazi a disposizione degli studenti universitari”.
Si parte con la demolizione dei fabbricati esistenti, premessa indispensabile per dare l’avvio alle opere di bonifica dell’area e, successivamente, col progetto. L’intervento prevede la realizzazione di un grande giardino pubblico di 15mila metri quadrati articolato con una serie di percorsi, principali e secondari, che costituiscono una trama geometrica irregolare. Verrà realizzata una piastra polifunzionale nella zona centrale, mentre le superfici ombreggiate contribuiranno alla riduzione del fenomeno urbano delle cosiddette isole di calore. I percorsi pedonali saranno disposti in modo da realizzare una serie di quinte verdi che, pur permettendo una permeabilità visiva costante, condurranno alla piastra polifunzionale. I percorsi costituiranno una traccia geometrica sulla quale localizzare l’illuminazione serale.
Per quanto riguarda invece il parcheggio a raso si prevede un significativo incremento del verde con aiuole alberate organizzate nella zona centrale con un impianto a rastrello, che consentiranno non solo la piantumazione di nuovi alberi ma anche di implementare significativamente la superficie ombreggiante.
Nella parte sud sono in corso ipotesi di sviluppo in conformità alle destinazioni d’uso previste dal PR.IN. (terziario/residenziale quali edifici per studenti, residence) mentre per la parte nord dell’area si procederà al restauro conservativo dei fabbricati esistenti dando un’impronta commerciale al fabbricato denominato “Basilica” e una destinazione turistico ricettiva dei piani superiori del fabbricato denominato “Lingottino”.
Tutta la viabilità pubblica a contorno verrà completamente riqualificata con nuovi parcheggi, piste ciclabili e viali alberati.
“Diamo il via a questo progetto, simbolicamente, con l’avvio delle opere per la realizzazione di un giardino – conclude l’ingegner Giorgio Garzino dell’impresa Mattioda – che sorgerà innestandosi sulle radici di un complesso edilizio con una lunga storia alle spalle e sarà la prima parte del progetto a diventare fruibile per i cittadini. Oggi è un giorno importante perché inizia questa avventura che sappiamo restituirà ad un territorio una sua parte importante”.
I lavori di demolizione e la successiva bonifica con la rimozione della piattaforma in calcestruzzo termineranno entro la fine dell’estate. Poi potrà prendere il via la seconda fase progettuale.




L’azienda lattiero casearia Biraghi, azienda storica di Cavallermaggiore nel settore lattiero caseario interamente dedicato alle eccellenze enogastronomiche piemontesi, a Torino, ha annunciato la sua partecipazione alla seconda edizione del Salone del Vermouth, l’evento focalizzato sul vino liquoroso torinese che si terrà sabato 22 e domenica 23 febbraio al Museo Nazionale del Risorgimento italiano del capoluogo piemontese. In occasione della manifestazione, patrocinata da Regione Piemonte e Città di Torino, ideata da Laura Carello, anima del progetto, in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Eat Bean e l’agenzia di organizzazione eventi ToBe, Biraghi non racconterà solo l’ampia gamma di prodotti presente nel suo negozio di Torino, ma farà anche cultura sull’eccellenza del Vermouth. All’interno degli eventi del fuori Salone che anticipano la kermesse, venerdì 21 febbraio il negozio Biraghi di piazza San Carlo ospiterà un incontro esclusivo con il produttore Bordiga.
In programma, a partire dalle ore 18, una masterclass a ingresso libero con un momento di dialogo con l’esperto e una degustazione gratuita del Vermouth Bordiga.
Per il Salone, sabato 22, dalle 12 alle 21, e domenica 23 febbraio, dalle 12 alle 20, Biraghi sarà presente al Museo del Risorgimento italiano per raccontare il valore del proprio marchio, far conoscere la gamma di Vermouth presente in negozio e offrire una degustazione dei prodotti che lo rendono conosciuto in Italia e nel mondo.
“Nel negozio Biraghi di piazza San Carlo, oggi vero punto di riferimento per i torinesi che amano mangiare e bere bene, proponiamo alcuni tra i migliori Vermouth del territorio – dichiara Daniele Di Palma, direttore marketing di Biraghi Spa – ecco perché quando abbiamo saputo che l’evento sarebbe tornato in città abbiamo subito voluto farne parte.
Ingrediente base del classico aperitivo torinese e dei cocktail internazionali, il Vermouth è un simbolo di tradizione e convivialità che merita di essere conosciuto e approfondito. Celebrarlo insieme a produttori e professionisti del settore è per noi un grande piacere.
L’iniziativa si inserisce nelle nostre attività di promozione dell’eccellenza enogastronomica piemontese”.
“Il coinvolgimento di un’azienda prestigiosa come Biraghi nell’organizzazione di una manifestazione importante come il Salone del Vermouth, è per noi motivo di orgoglio – dichiara l’organizzatrice del Salone del Vermouth Laura Carello – un’azienda che investe tanto sul proprio territorio d’origine e che ha scelto di legare il proprio brand alla nostra realtà dimostra una cosa sola: che la direzione della strada intrapresa finora è quella giusta”.
Mara Martellotta
Il Consiglio regionale, presieduto da Francesco Graglia, ha approvato il Defr, Documento di economia e finanza regionale 2025-27, con 28 voti a favore e 19 contrari.
La seduta di oggi è stata sospesa a lungo per permettere alla conferenza dei Capigruppo di discutere del Bilancio di previsione finanziaria, anch’esso all’ordine del giorno nelle sedute convocate in queste giornate; alla ripresa, nel tardo pomeriggio, sono state respinte 12 pregiudiziali di costituzionalità e quindi si è proceduto con il Defr.
Su tale documento l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha dato per svolta la relazione e sono intervenuti esclusivamente i consiglieri di opposizione. Per il Pd Fabio Isnardi, che critica le previsioni di crescita le quali “rischiano di rendere le entrate previste non veritiere”, mentre Domenico Rossi (Pd) parla di un documento redatto quasi per dovere, senza una vera analisi approfondita circa la difficile situazione economica generale e quella debitoria dell’Ente. Emanuela Verzella dichiara che il Defr esplicita “la dipendenza dai fondi europei, che ammontano a circa 6 miliardi. Dovremo pensare però a quando i fondi del Pnrr non ci saranno più e capire come renderci indipendenti”. Gianna Pentenero ritiene che la gestione dei fondi strutturali europei sia stata descritta in modo superficiale e non sono indicate le linee di indirizzo che si intendono adottare. Nadia Conticelli (Pd) sostiene che “facciamo fatica a coniugare le linee guida del Defr con la situazione reale: per esempio sulle liste d’attesa non c’è programmazione, così come per i trasporti”.
Vittoria Nallo (Sue) afferma che “nel Defr la situazione economica descritta è diversa da quella che ci ha presentato il presidente Cirio, con una crescita inferiore a quella nazionale, non superiore”.
Alice Ravinale (Avs) lamenta la mancanza di “politiche attive contro il patriarcato, quindi contro la violenza sulle donne, e non c’è alcun riferimento agli stranieri, che ad esempio a Torino sono il 15% della popolazione”.
Per Sarah Disabato (M5s) si tratta di “poco più di un tema, pieno di buone intenzioni. Quanto ai fondi europei resta un grosso punto interrogativo: quanto siamo dipendenti da questi fondi?”.
Ufficio Stampa CRP
Il Comitato Torino Finanza diffonde in anteprima le stime sull’andamento dell’economia regionale, calcolate attraverso il modello del PILNOW. Il settore industriale penalizzato dalla crisi dell’auto e dalla recessione della Germania. Cala l’export, bene il turismo e l’occupazione.
Crescita zero nel IV trimestre del 2024 per l’economia del Piemonte. Per quanto riguarda l’intero anno, chiude in linea con la media nazionale (+0,42% contro +0,45%), ma sotto le aspettative iniziali.
Sono queste le stime sul Pil del Piemonte fatte con il PILNOW, un modello di valutazione dell’economia regionale elaborato dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino, in grado di fornire indicazioni tempestive – quelle sul Pil annuale regionale l’Istat le diffonde 12 mesi dopo – e affidabili: ad esempio per il 2023 il modello PILNOW ha stimato una crescita media annuale del +0,7% contro un consuntivo Istat del +0,6%.
Dopo un inizio promettente con il primo e secondo trimestre che hanno registrato rispettivamente un +0,5% e +0,7%, la crescita si è indebolita nel terzo trimestre e si è arrestata nel quarto (-0,005%). La regione si confronta con la crisi del settore auto e con una recessione tedesca persistente (-0,2%), che influenza negativamente l’export piemontese, calato del 9% verso la Germania.
Il PILNOW del Piemonte ha un valore di 134,6 miliardi di euro a prezzi costanti del 2015; supera i livelli del 2019, ma mancano ancora 7 miliardi per tornare al livello del 2009.
Settori in Evidenza
- Energia e Trasporti: I trasporti pesanti chiudono l’anno a +2,6%, nonostante una frenata nel IV trimestre (+0,75%). I consumi elettrici crescono più della media nazionale, suggerendo un impatto positivo del turismo.
- Turismo: Crescita del turismo estero (+11% nel 2023) e incremento delle presenze nel primo semestre 2024 (+4,2%).
- Occupazione: Aumento del 4% nel 2024 (sopra la media nazionale che è del
+2%), trainato da commercio e turismo (+19%) e servizi (+5%), mentre l’occupazione flette nelle costruzioni (-10% ) e nella manifattura (-3%). La Cig cresce tuttavia del 13%, portando il tasso di disoccupazione pro forma effettivo stimato dal 6,2% al 7,3%. L’aumento si concentra nel commercio e turismo (+19%) e nei servizi (+5%), La Cig annualizzata (37 milioni di ore) è aumentata del 13%
Credito e Investimenti
- Credito al Consumo: Positivo, con un aumento stimato del +5,5% nel IV trimestre.
- Leasing e Prestiti: Il leasing mostra un calo del -2,4%, risentendo della perdurante debolezza degli investimenti strumentali, mentre i prestiti alle attività produttive diminuiscono del -1% in Piemonte, ma crescono del 3% a Torino grazie ai servizi.
Consumi
- I consumi interni sono riflessivi (eccetto i durevoli con finanziamento) e non è passata la preoccupazione dell’inflazione, per l’aumento ancora sopra la media dei prezzi di molti generi quotidiani.
“Le aspettative iniziali di crescita economica del Piemonte sono andate in parte deluse
– commenta Mario Cavarero, Vicepresidente del Comitato Torino Finanza — – indubbiamente pesano il perdurare delle turbolenze internazionali, la crisi tedesca e i problemi del settore automotive. Bisognerà, poi, vedere quale impatto avranno le preannunciate politiche protezionistiche sul nostro export. Ma le ultime dichiarazioni dei vertici di Stellantis rappresentano per la nostra regione un’inversione di tendenza che apre migliori prospettive. Comunque, la competitività economica e industriale del Piemonte rimane forte, recenti indagini ci dicono che siamo una delle regioni leader in Europa per l’attrazione di investimenti esteri”.
“Continua la stasi del quarto trimestre in Piemonte, con una crescita complessiva dello 0,42%, in linea con la media nazionale, ma inferiore alle aspettative iniziali. Diversi fattori hanno inciso su questa performance. In particolare, la crisi del settore automobilistico e la recessione tedesca hanno avuto un impatto negativo sul nostro export. Tuttavia, non mancano segnali positivi. Il turismo estero è in crescita, così
come l’occupazione, trainata dai settori del commercio, del turismo e dei servizi. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono, ma siamo anche fiduciosi nelle potenzialità del nostro territorio e nella capacità dei piemontesi di superare le difficoltà. Le Camere di commercio continueranno a lavorare con impegno per sostenere le imprese, promuovere l’innovazione e creare nuove opportunità di lavoro” commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte”.
Questa mattina poco dopo le 11.30, nelle acque del Po in centro a Torino all’altezza della Gran Madre i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di un uomo. L’allarme era stato dato da un passante che lo aveva visto dal ponte. Sul posto anche la polizia.
Dopo 34 vittorie in altrettante partite giocate la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 perde la sua imbattibilità europea, ma centra l’obiettivo sognato da tutto il popolo biancoblù conquistando le finali della CEV Challenge Cup. Questo l’epilogo della semifinale di ritorno che vede il Galatasaray Daikin ribaltare il punteggio dell’andata imponendosi 1-3 in un Pala Gianni Asti sold out, poi le chieresi esultare 15-13 nel decisivo golden set.
In oltre due ore di gioco di grande intensità il Galatasaray, se mai ci fossero dubbi a riguardo, conferma d’essere una squadra vera. Altrettanto fa Chieri che dopo aver vinto 25-22 il primo set perde 20-25 il secondo, sempre a inseguire, 23-25 il terzo dove rimonta da 16-21 a 23-24 ma manca il colpo di coda, e 25-27 il quarto dopo aver annullato quattro palle match. Il lieto fine arriva in un golden set combattuto punto a punto che le biancoblù fanno loro gettando il cuore oltre l’ostacolo (15-13).
Come in tante altre circostanze Chieri beneficia del decisivo contributo delle giocatrici inizialmente in panchina, da Zakchaiou a Guiducci, da Omoruyi ad Anthouli, dopo aver iniziato la partita con lo stesso sestetto della semifinale d’andata (Van Aalen-Gicquel, Gray e Alberti al centro, Buijs e Skinner in banda, Spirito libero). Il Galatasaray invece gioca tutta la partita con lo stesso sestetto, con l’unica novità rispetto all’andata di Akyol al centro con Timmerman.
Il premio di MVP viene assegnato a Buijs che risulta anche la top scorer di serata con 25 punti, uno in più di Gicquel (24). Nel tabellino turco spiccano i 21 punti di Lazovic, i 19 di Carutasu e i 16 di Aydin.
«La prestazione che avevamo fatto in Turchia rasentava la perfezione – il commento a caldo del capitano Ilaria Spirito – Sapevamo di doverla replicare per metterle in difficoltà, dopo il secondo set non ci è riuscito tutto, ma col cuore l’abbiamo ribaltata. L’apporto di tutte le giocatrici è stato fondamentale. Siamo davvero felici».
Le finali d’andata e di ritorno si giocheranno nelle prime due settimane di marzo. Domani