La prima tappa del Trofeo Davide Filippini, il circuito regionale del CSI, ha promosso a pieni voti tutta la ValleBelbo Sport, in gara a Novara con tutti i gruppi, dai Propaganda ai Categoria/Assoluti.
L’appuntamento agonistico ospitato dal Centro Sportivo Terdoppio è stato un insolito quanto interessante banco di prova per i portacolori del team arancio-nero, chiamati a cimentarsi in gare del tutto atipiche sui 25 metri, in un contesto agonistico stimolante e in continua evoluzione (360 partenti sui blocchi alla prima tappa del trofeo regionale che ha mostrato sin dall’apertura stagionale una crescita tecnica e numerica). Il direttore sportivo della ValleBelbo Sport Pino Palumbo ha evidenziato “molta attenzione, dai più piccoli, ai più grandi, con molta focalizzazione sulle gare da parte di tutti i nostri rappresentanti. Siamo sulla strada giusta, l’impressione alle gare di Novara è stata davvero positiva”. Le gare di domenica hanno consentito, anche ai più grandi, di concentrarsi su alcuni aspetti differenti rispetto ad altre occasioni agonistiche, opportunità sfruttata al meglio per continuare il processo di crescita. Inoltre, è stata anche la prima volta di tutto lo staff tecnico al completo: oltre al DS e responsabile tecnico, Adele Corapi, preparatrice atletica, ha affrontato il primo appuntamento ufficiale della stagione a bordo vasca con il gruppo degli Esordienti così come Anita Palumbo, new entry dello staff tecnico VBS, e Federica Ferraris con il gruppo dei Propaganda. Davvero numerosi i portacolori della ValleBelbo Sport al via. Il gruppo dei più piccoli, i Propaganda, ha visto in gara Matilde Angelini, Pietro Capra, Ester Gavrilov, Giacomo Giberti, Gioele Grasso, Bianca Ippolito, Greta La Stella, William Paiuzza, Giorgio Paravidino, Noemi Russo e Riccardo Valisi. Molto nutrito il gruppo degli Esordienti con Gaia Arpellino, Dario Atanasov, Tommaso Bertelli, Manuele Bonfante, Olimpia Bruschini, Edoardo Bugatti, Giada Carbone, Tommaso Casasola, Tommaso Ciurca, Giacomo Fidanza, Dennis Furnari, Edera Gavrilov, Matilde Ghione, Gabriele Giberti, Michele Grillo, Robert Mihai Isopescu, Melissa La Stella, Edoardo Leva, Carlotta Maisano, Leonardo Mandica, Anna Marchielli, Beatrice Ndreka, Chiara Papillo, Leonardo Pintescul, Alice Manhua Rizzo, Giulio Maria Rizzolo, Nicole Roccazzella, Stefani Stojanova, Matilde Stojcheva, Aurora Tudisco, Diletta Tudisco, Riccardo Vaccaneo, Tommaso Vaccaneo e Matteo Vicentini. Infine i più grandi, delle categorie Ragazzi, Juniores e Seniores: Arianna Blue Africano, Daniel Argieri, Pietro Balsamo, Margherita Berta, Maddalena Bertelli, Elisabetta De Santi, Leonardo Di Pietro, Elisa Ferrari, Federica Ferraris, Greta Gabutto, Francesca Gallione, Luca Lovisolo, Alessandro Mairano, Sarah Messina, Camilla Palumbo, Vittorio Perosino, Laerte Sfolcini, Mattia Antonio Tammaro, Bianca Tassinario e Lucia Tassinario. |
La giunta comunale di Monteu da Po guidata dal sindaco Elisa Ghion ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di una nuova area sosta in corso Industria, un intervento che mira a rispondere alle esigenze di un turismo sostenibile, promuovendo la fruizione del patrimonio storico e culturale del territorio.
L’amministrazione vuole così fruire di una misura della Regione Piemonte per sostenere gli Enti Locali piemontesi nella realizzazione di interventi che favoriscano il turismo itinerante, con un contributo a fondo perduto pari al 80% della spesa ammissibile.
Il progetto approvato dalla giunta si compone di diversi elaborati tra cui la relazione illustrativa, la relazione tecnica, il computo metrico estimativo, il quadro economico, il cronoprogramma e il piano di sicurezza e coordinamento, oltre alle tavole grafiche.
“Monteu da Po è nell’elenco regionale dei Comuni turistici del Piemonte – afferma il primo cittadino Elisa Ghion – e l’infrastruttura mira a valorizzare il turismo itinerante e a migliorare l’accessibilità turistica della zona, inoltre l’intervento è strategicamente inserito sulla via principale di accesso al paese e nelle immediate vicinanze del centro abitato”.
Il progetto, per un ammontare complessivo di 78 mila euro, di cui 60 mila di contributo regionale e 18 mila euro di fondi comunali, riguarda la creazione di un’area di sosta su un terreno comunale vicino al parco giochi in corso Industria. L’area sarà destinata ai camper e alle autovetture, con spazi per biciclette e un’area pic-nic. Sarà realizzata una corsia a senso unico per facilitare la manovra dei mezzi, con ingresso e uscita separati. Gli stalli per i camper saranno dotati di colonnine per acqua ed energia elettrica. Inoltre, l’area offrirà parcheggi per autoveicoli di turisti che pernottino in strutture ricettive del territorio e desiderino visitare il sito archeologico di Industria e tutte le altre attrattive storiche, artistiche e naturalistiche delle nostre zone.
Tre lampioni illumineranno l’area e la sicurezza sarà garantita da un sistema di videosorveglianza integrato a quello esistente sul territorio comunale. Verranno anche installate due fontanelle al servizio dell’area pic-nic e del punto di sosta per i turisti in bicicletta. La nuova area di sosta sarà contigua al parco giochi esistente, recentemente rinnovato, e sarà pertanto fruibile dagli utenti dell’area.
La struttura sarà ben collegata, con tempi brevi di percorrenza a piedi o in bicicletta, al centro abitato e ai principali punti di interesse, come l’area archeologica di Industria, la Chiesa Romanica di San Grato, il sito di interesse ex deposito carburanti del secondo conflitto mondiale e le Torri romaniche “del Grep”.
Nella foto da sinistra il sindaco Elisa Ghion, l’assessore Giuseppe Deluca e il vicesindaco Graziella Giacomini
Bardonecchia, lavori in corso nonostante sospensione
INTERVENTO DELLA POLIZIA LOCALE
Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia Locale di Bardonecchia, durante il servizio di controllo del territorio, ha notato che i lavori in un cantiere, già noto alle forze di polizia cittadine, stavano proseguendo, nonostante il provvedimento di sospensione notificato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Nelle scorse settimane, infatti, il cantiere era già stato oggetto di controllo da parte del Commissariato di P.S. di Bardonecchia in seguito al quale era scaturito il provvedimento di sospensione violato.
“Questa attività – sottolinea il Comandante della Polizia Locale di Bardonecchia Diego Ciriaco – è il risultato della presenza sul territorio, della collaborazione quotidiana tra le forze di polizia e dello scambio prezioso di informazioni. Il tema della sicurezza sul lavoro è più che mai attuale, – aggiunge – ed i controlli, resi più efficaci dal coordinamento di chi opera sul territorio, sono e restano fondamentali”.
UNA SUITE PER LE HAIR LOVERS NEL CENTRO AULICO DI TORINO
Nicola Zanivan, figura di riferimento per l’eccellenza nella cura e nello styling dei capelli, già affermato come il ‘re delle bionde’, apre Zanivan Hair Salon Suite il suo nuovo salone a Torino, in Piazza Carlo Felice 19.
Dopo l’inaugurazione del 24 novembre, martedì 26 apre al pubblico il primo salone dedicato alle hair lovers – donne che amano i loro capelli quali parte essenziale della propria identità – con i suoi spazi dal sapore art déco, caratterizzati da un’elegante palette di nuance che spaziano dall’avorio al biscotto.
L’apertura del salone non rappresenta solo un traguardo per Zanivan e la sua squadra, ma anche un contributo significativo alla riqualificazione di un tratto dei portici aulici di Torino. Questo tratto, segnato da importanti chiusure commerciali negli ultimi anni, ritrova nuova vitalità grazie all’inaugurazione di spazi come il salone di Zanivan e il vicino negozio di articoli sportivi, consolidando il valore culturale e commerciale di un’area centrale della città.
“Il nuovo salone è stato pensato come un luogo dove ogni cliente possa sentirsi accolta in un ambiente raffinato e professionale” spiega Nicola Zanivan, “dove la cura dei capelli è il cuore dei nostri trattamenti, realizzato con rituali e prodotti esclusivi, frutto di una selezione maniacale. Accanto ad un servizio eccellente, vogliamo offrire alle nostre clienti anche un’esperienza estetica e sensoriale unica”.
Il salone incarna pienamente la filosofia di Zanivan, basata su tre principi cardine: la cura della salute del capello, la ricerca di uno stile elegante e distintivo e un servizio che pone al centro i desideri e la personalità della cliente.
L’apertura segna un passo importante per il tessuto commerciale torinese, ribadendo il ruolo di Piazza Carlo Felice come luogo d’incontro tra tradizione, innovazione e alta qualità.
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Quagliuzzo, le Alpi al centro dell’incontro di MPP: una serie di riflessioni concrete
Da sabato 30 novembre 2024 riapre al pubblico la Casa Museo di Carol Rama, posta in via Napione 15 a Torino, dopo essere stata chiusa per nove mesi. La gestione della casa, che era stata affidata all’Archivio Carol Rama, è ora nelle mani della Fondazione Sardi per l’arte. Si potrà tornare a visitare la casa di Vanchiglia dove l’artista torinese di fama internazionale ha abitato e lavorato dagli anni Quaranta fino alla sua morte, avvenuta il 24 settembre 2015.
La riapertura della Casa Museo di Carol Rama si accompagna a una nuova veste grafica curata dai designer Paolo Cagliero e Alex Steiner, noti per altri lavori torinesi, quali quelli alla Fondazione Giulio e Anna Paolini. Inoltre è stato lanciato un sito web rinnovato www.casamuseocarolrama.it, che consente di prenotare la visita limitata ad un numero di cinque persone per turno.
La casa Museo di Carol Rama, che ha ospitato l’artista per decenni, è un luogo carico si suggestioni dove si fondono le tracce della sua vita e della sua arte. Dalla metà del XX secolo fino alla sua morte nel 2015, Carol Rama ha trasformato il suo appartamento in un’installazione unica, arricchita da opere sue e di altri artisti molto noti, come Man Ray e Andy Warhol, oggetti d’arte primitiva, fotografie e molti cimeli. Lo spazio era inizialmente un appartamento borghese, poi diventato “magazzino dell’anima”, come lo definiva la stessa Carol Rama, ove in ogni angolo è raccontata una storia.
La Fondazione Sardi per l’Arte, istituzione privata torinese fondata nel 2014 da Pinuccia Sardi, ha scelto di dedicare gran parte della propria attività alla conoscenza, promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, con un particolare focus sull’arte di Carol Rama. Nel 2019 la signora Sardi ha acquisito i beni custoditi nella casa e sottoposti al vincolo della Soprintendenza, dandoli in comodato all’Associazione Archivio Carol Rama, che si è occupata anche delle visite alla casa museo al marzo 2024, quando gestione della casa Museo e dei tour guidati sono stati affidati dalla signora Sardi alla Fondazione Sardi per l’arte.
I tour guidati, in italiano e in inglese, sono possibili martedì e giovedì alle18, mentre sulla base di altre richieste potranno essere attivati tour alle 15 e 16.30. Al sabato visite guidate alle 10 e alle 16, con tour aggiuntivi su richiesta alle 11.30, 16.30 e 18.
Nel 2014, grazie al sostegno della Fondazione Sardi per l’Arte, è stato pubblicato il volume dedicato alla casa di Carol Rama e intitolato “Il magazzino dell’anima”, con fotografie di Bepi Ghiotti e testi di Cristina Mundici.
Mara Martellotta
foto Nick Ash
La gentilezza digitale
Serena Fasano, delegata per il Piemonte e la Valle D’Aosta di UNA, Aziende per la Comunicazione Unite, e partner della agenzia Instant Love ci parla di educazione in rete.
Il 13 novembre scorso è stato il giorno della gentilezza, un tema di cui si parla molto con l’obiettivo di contrastare questo clima di discordia, ma anche di ingiurie e violenza verbale, facilmente riscontrabile sui social media o in televisione, che rappresenta lo specchio di un fenomeno proprio della mondo reale odierno.
Perchè si parla sempre di più di gentilezza, anche al mondo digitale?
Il tema della gentilezza si sta affacciando in maniera piu’ consistente all’interno del mondo della comunicazione, se ne parla maggiormente perchè ci si è resi conto che è necessario sempre di più educare e rendere consapevoli le persone di tutta una serie di regole e di condotte proprie della relazione, sia nel mondo reale che digitale. Il fine è di contrastare l’attuale approccio caratterizzato da una forte attitudine all’egoismo, all’individualità e soprattutto al conflitto, spesso spietato; è come se si fosse sviluppata nel tempo una grande angoscia che impedisce un confronto sano con gli altri, si pensa a difendere il proprio spazio, le proprie idee, anche con veemenza.
La gentilezza rappresenta ancora un valore?
Attualmente purtroppo modi garbati e buone maniere sono associati, spesso, alla debolezza, soprattutto nei confronti di noi donne. È necessario credere, invece, che un approccio cortese non corrisponde ad una mancanza di fermezza, non è fragilità, è un metodo che facilita le relazioni, il lavoro e lo scambio. Non è sempre spontaneo applicarla, a volte bisogna fare uno sforzo perchè è più facile usare toni duri e arrabbiarsi, ma impegnarsi ad essere cordiali e anche empatici è determinante, migliora noi stessi e l’ambiente circostante. Questo vale anche per il digitale dove i dialoghi aspri sono molto frequenti soprattutto sui social come Facebook, che ha avuto una evoluzione negativa: all’inizio era una magia, un luogo dove ritrovare persone e pubblicare belle immagini iconiche, in seguito si è trasformato in una piattaforma per polemizzare e discutere, è diventato una sorta di sfogatoio oltre ad un veicolo di fake news. Ora sta affrontando un nuovo passaggio legato alle creazione di community intorno ad interessi specifici: speriamo che questa possa essere un’evoluzione più pacata.
Qual è la strada da percorrere per attuare un cambio di rotta e ripristinare il principio del dialogo sano?
L’educazione digitale e la consapevolezza. Capire le dinamiche che sono dietro al mondo digitale, osservare con un occhio obiettivo il suo funzionamento e capirne le regole aiuterebbe ad utilizzarlo in maniera cosciente. La formazione è uno ausilio essenziale per acquisire gli strumenti per una corretta navigazione: usare toni e parole giusti, non rispondere alle provocazioni, non alimentare polemiche. Sono necessari codici comportamentali che si possono diffondere solo attraverso l’educazione, a cominciare dalle scuole. Le regole delle buone maniere devono avere il sopravvento sugli impulsi più bassi che sul web hanno terreno fertile, è essenziale un cambio culturale.
MARIA LA BARBERA
Donne d’impresa, incontro al Sellalab
Martedì 26 novembre alle h 18 il Sellalab Open Innovation Center di Torino ospiterà l’evento DONNE D’IMPRESA.
Il numero di imprese e startup fondate e gestite da donne sta crescendo nel tempo, evidenziando l’importanza dell’imprenditoria femminile. Secondo una recente ricerca, le donne rappresentano il più grande potenziale imprenditoriale non sfruttato in Europa e in tutti i settori.
Nel corso di questo incontro, professioniste di diversi ambiti approfondiranno tematiche riguardanti le politiche e i progetti più rilevanti in questo ambito.
A dare il benvenuto: Carla Bertuzzi, Open Innovation Specialist Sellalab Torino, e Stefano Azzalin, CEO di dpixel, Venture Incubator de Gruppo Sella. I lavori saranno preceduti dall’intervista che Nunzia Giunta, Co-Founder di UOMOeAMBIENTE Società Benefit, rivolgerà a Elisabetta De Wan, Amministratrice unica – boutique De Wan, in cui si affronteranno temi cruciali per l’imprenditoria femminile, come il bilanciamento fra vita personale e professionale, e la capacità di introdurre innovazione nei processi aziendali e l’importanza del benessere dei dipendenti.
Un panel pensato per ispirare la prossima generazione di imprenditrici, dimostrando come la leadership femminile e una visione audace possano fare la differenza in un mondo in costante cambiamento.
Seguirà una Tavola Rotonda moderata da Carla Bertuzzi con:
• Cristina Tumiatti, imprenditrice di Sea Marconi Technologies Sas di Collegno, di cui tutt’ora è Direttrice Commerciale e Marketing. Profondamente impegnata sul fronte dell’attività associativa, è Vicepresidente piccola industria delega tavolo DEI e ha presieduto gruppi come quello dei giovani imprenditori di Torino e il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Torino. Il suo motto è: “L’Italia deve ripartire subito, e deve ripartire dalle imprese”
• Marzia Camarda, imprenditrice culturale, traduttrice ed editor per le grandi opere, è esperta di innovazione, didattica, gender balance, divulgazione culturale e scientifica e di progettazione di contenuti complessi. Fondatrice di Sidera srls, che produce contenuti editoriali per le principali case editrici italiane, e di Inkodex, startup innovativa specializzata in AI applicata al prestampa.
• Pasquale Pignalosa, Senior Business Analyst – Invitalia
Per assistere all’incontro è necessario iscriversi al form Donne d’impresa Biglietti, Mar, 26 nov 2024 alle 18:00 | Eventbrite
La consegna della targa, che premia l’impegno per una riqualificazione sostenibile e dall’alto valore sociale, a SECAP e ATC
SECAP — azienda leader nel settore dell’edilizia e delle costruzioni — ha contribuito all’ottenimento della certificazione GBC Condomini per il complesso ATC di Corso Racconigi 25, una conferma del suo impegno nella ricerca di soluzioni sempre più in linea con i criteri di sostenibilità ESG promossi dall’Unione Europea.
Il complesso, sorto nel 1910 su un terreno donato dalla Città di Torino, ospita circa 350 alloggi suddivisi in otto corpi di fabbrica. Dopo un secolo di vita, tuttavia, criticità strutturali hanno richiesto importanti interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza. L’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale ha così avviato un ambizioso progetto di rigenerazione, sfruttando diverse fonti di finanziamento: gli incentivi del Superbonus 110% e Sismabonus per sei delle otto palazzine, i cui lavori sono stati affidati tramite un avviso pubblico a SECAP e le risorse PinQua-Pnrr e Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) per le altre due.
Un anno e mezzo di lavori a ritmo serrato, per un importo complessivo di oltre 50 milioni di euro, hanno permesso alle sei palazzine di tornare al loro splendore (sono in corso, intanto, gli interventi nelle altre due). Non si è trattato solo di un progetto di riqualificazione edilizia, ma di un vero e proprio investimento sociale volto al miglioramento della qualità della vita delle famiglie residenti. Al centro dell’intervento sono state poste le persone, creando uno spazio accogliente e sostenibile dove ciascuna famiglia potesse ritrovare non solo una casa, ma un senso di comunità.
Le targhe della prestigiosa certificazione GBC Condomini in classe Gold, assegnate alle sei palazzine, sono state consegnate stamane dalla sezione piemontese di GBC Italia a SECAP e all’Agenzia Territoriale per la Casa. Tra i parametri valutativi grande rilevanza ha avuto il contributo sociale del progetto, testimoniato dall’ apertura di una portineria sociale e di altri spazi a disposizione dei residenti.
“Posso affermare senza alcun dubbio che Racconigi 25 è uno dei progetti che più mi hanno emozionato proprio per il suo impatto sociale oltre che funzionale ed estetico — afferma Giuseppe Provvisiero, presidente di SECAP — Per l’azienda è stata una doppia sfida in cui sono state messe in campo competenze tecniche, relazionali e finanziarie, confermando e rafforzando i valori di SECAP, che sono pilastri del “Buon Costruire” per dare una vita migliore, maggiore benessere e senso di identità alle persone che vi abitano e alla comunità di cui vi fanno parte. Il successo di Racconigi 25 è merito di tutta la squadra SECAP e la certificazione GBC Condomini è il coronamento di questo straordinario percorso di rigenerazione urbana. Ringrazio tutte le maestranze, i fornitori e le aziende che hanno collaborato con noi e che hanno messo il cuore nella realizzazione di questa impresa”.
“La certificazione GBC Condomini, ottenuta grazie all’impegno di SECAP, che colgo l’occasione per ringraziare, insieme a tutta la struttura di Atc che ha lavorato instancabilmente al progetto – dichiara Emilio Bolla, Presidente di Atc –, rappresenta il riconoscimento del valore dell’intervento di corso Racconigi. Un progetto di riqualificazione particolarmente ambizioso che, grazie all’intreccio di diverse fonti di finanziamento, ha consentito di far rivivere uno storico complesso di edilizia sociale, unendo il rispetto di elevati standard di efficienza energetica al perseguimento di politiche volte a garantire sicurezza, qualità della vita e comfort abitativo”.
“Come referente della sezione piemontese del GBC Italia – afferma Massimiliano Fadin Chapter Piemonte GBCITALIA – non posso che manifestare il mio entusiasmo nel poter condividere questo secondo importante risultato di certificazione con utilizzo del protocollo condomini dopo l’intervento del complesso Teodosia. Torino ma il Piemonte in generale sta crescendo come numero di interventi sottoposti a processi di certificazione di sostenibilità e ci tengo a segnalare che tra interventi registrati e certificati siamo passati in un solo anno da 30 a 65 edifici, segnale concreto che la sostenibilità è sicuramente un driver di sviluppo oggigiorno imprescindibile per il settore della filiera delle costruzioni”.
Oggi il quartiere di Corso Racconigi torna a vivere. Le facciate, restaurate con cura, mostrano nuovamente i fregi decorativi in stile liberty, restituendo al complesso la sua bellezza storica, in armonia con le moderne migliorie strutturali e di sostenibilità.
L’intervento ha coinvolto 14.000 mq di superficie coperta, oltre 13.000 mq di unità efficientate, circa 2.000 mq di serramenti sostituiti, 7.300 mq di tetti demoliti e 30.000 mq di intonaco armato; sono state inoltre installate. Quattro palazzine su sei sono passate da classe energetica F a A1, mentre le altre due da F a B, con un risparmio energetico di circa il 68% e un abbattimento di Co2 atteso di circa 400 tonnellate all’anno.
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