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TFF “sobrio”: senza madrina ma con una donna alla direzione

TFF 201432TFF, al via la nuova edizione. Sarà un festival più semplice, mancherà una diva per la cerimonia di apertura, ma i film non ne risentiranno. 195 titoli, con  45 anteprime mondiali e 23 internazionali, si partirà il 21 con Gemma Bovery (di A.Fontaine, 2014) e si concluderà il 29 con Wild (di J.Vallée, 2014)

 

Questa nuova edizione del TFF sarà all’insegna della sobrietà e del genere, molti film horror, tra i quali la copia restaurata di Profondo Rosso (1975), presentata dallo stesso Dario Argento, thriller e noir, ha spiegato la direttrice Emanuela Martini alla conferenza stampa del 32TFF che si è tenuta ieri sera nella sala due del Cinema Massimo a Torino. In tempi di crisi, come hanno spiegato i due assessori alla cultura del comune di Torino e della Regione Piemonte, Maurizio Braccialarghe e Antonella Parigi, Torino non ha voluto rinunciare all’importante appuntamento dedicato al cinema.

 

Anche se sarà un festival più sobrio, mancherà una madrina per la cerimonia di apertura, e saranno minori le sale del circuito di proiezioni, ma i film non ne risentiranno. 195 titoli, con  45 anteprime mondiali e 23 internazionali, si partirà il 21 con Gemma Bovery (di A.Fontaine, 2014) e si concluderà il 29 con Wild (di J.Vallée, 2014), molte le sezioni presenti da Torino 32 ai fuori concorso presentati in Festa Mobile, che vedrà fra gli altri l’ultimo film di Woody Allen, Magic in the Moonlight, e una nuova sezione Diritti e Rovesci, curata dal Guest Director Paolo Virzì, che tratterà i temi dei diritti umani e  dei risvolti negativi. Paolo Virzì, attualmente negli Stati Uniti per la promozione de Il Capitale Umano il lizza per gli Oscar, sarà in sala per parlare insieme ai registi dei documentari che popolano questa sezione e per parlare con il pubblico. 

 

Tra le novità di quest’anno anche la collaborazione con la Fondazione Sandretto Rebaudengo che si auspica possa inaugurare quest’anno una forma di sinergia tra le diverse realtà legate alla cultura sul territorio piemontese. Continua anche la rassegna dedicata alla New Hollywood, per il secondo anno innumerevoli i titoli proposti da Emanuela Martini, che ha curato anche il volume pubblicato da Il Castoro e che sarà disponibile nei giorni del festival. Ricca anche la proposta di documentari, oltre che alla riproposizione di alcuni film cult tedeschi per celebrare il gemellaggio Torino-Berlino partito proprio pochi giorni fa. Ci aspettano, dunque, giorni intensi all’insegna del buon cinema e non ci resta che attendere la settimana prossima per saperne di più.

 

Cristina Colet

Forza Italia: “Per il futuro dello sport”

Convegno sabato 15 novembre al Cecchi Point

 

forzaa italia

Sabato 15 dalle ore 9,30, in Via Cecchi 17 al Cecchi Point, Forza Italia riprende il tema dello sport e dell’attività fisica come elemento centrale per una migliore gestione dei costi sanitari e a favore del benessere personale e quindi sociale. Il dialogo fra mondo sportivo, medico, politico-amministrativo è fondamentale; proprio su questo concetto si basa il disegno di legge presentato dalla scorsa giunta regionale attraverso l’attuale eurodeputato Alberto Cirio, già assessore regionale allo sport. Forza Italia ripresenterà il ddl in Consiglio Regionale per l’approvazione; il progetto di legge infatti fu condiviso da tutto il mondo sportivo e amministrativo (Coni, Eps, Medicina sportiva, Cip, Anci, Regione, Provincia) dopo un lavoro di un anno e mezzo all’interno di un tavolo tecnico costituito appositamente per aggiornare la legge regionale 93/95. Il convegno vedrà tra i relatori: il Coni, il Cus, la Sanità pubblica; saranno presenti inoltre il Presidente di Forza Italia Piemonte Gilberto Pichetto, l’eurodeputato Alberto Cirio, il Consigliere Regionale Franco Graglia e il capogruppo di FI in Comune Andrea Tronzano.

Quegli animali “indesiderabili”

Alcuni animali sono maltrattati, allontanati, osteggiati perché considerati pericolosi, perfino nocivi

maiali

Da lunedì 17 novembre, nella Sala Incontri dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Via Arsenale 14/g a Torino, è esposta la mostra “Gli indesiderabili”, dedicata agli animali con i quali è possibile convivere. Alcune specie di animali sono maltrattati, allontanati, osteggiati perché considerati pericolosi, perfino nocivi. Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione per una convivenza rispettosa, poiché migliaia di animali vengono uccisi ogni anno nel nostro Paese, senza alcuna necessità, a volte per una malsana intolleranza. Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 17 dicembre 2014 (lunedì-venerdi 9-13 / 14-16)

 

(www.cr.piemonte.it)

Chiomonte, i pm: “fu attacco allo Stato”. Chieste condanne a 9 anni e mezzo

notav ovunqueI giudici: “E’ nostro compito valutare le condotte, non le idee. Può piacere o no, ma l’opera è stata deliberata dallo Stato”


La richiesta dell’accusa è di quattro condanne a nove anni e mezzo di carcere per reati diversi,  per gli anarchici No Tav imputati. La richiesta è avvenuta dopo la dura requisitoria della pubblica accusa al processo che si svolge nell’aula bunker delle Vallette contro i quattro giovani no tav accusati di terrorismo. Secondo i giudici l’attacco del  2013 al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte fu “una aggressione alla personalità dello Stato. E’ nostro compito valutare le condotte, non le idee. Può piacere o no, ma l’opera è stata deliberata dallo Stato. E quella notte, con quelle condotte, sono state attaccate scelte e interessi fondamentali dello Stato”, così il pm Antonio Rinaudo e il collega Andrea Padalino. I giudici hanno anche affermato che nella notte dell’assalto esistevano tre gruppi di attacco organizzati.

 

(Foto: il Torinese)

Master del Freddo a Palazzo Lascaris

GHIACCIOUn’iniziativa che viene presentata in Consiglio Regionale a Torino ma che nasce e si svilupperà nella provincia piemontese

 

L’iniziativa nasce nella provincia subalpina ma viene presentata nel capoluogo regionale, Torino. Lunedì prossimo, 17 novembre, nella Sala dei Presidenti (così chiamata perché vi sono i ritratti di tutti coloro che sono stati a capo del parlamento subalpino) del Consiglio Regionale viene illustrato il progetto Master del Freddo, promosso da Casale Capital del Freddo, poiché la città monferrina è da sempre capitale italiana del comparto.

 

Intervengono il presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Lascaris Silvana Accossato, Marco Masoero, direttore del Dipartimento energia del Politecnico di Torino, il sindaco di Casale Titti Palazzetti, Umberto Fava, direttore dell’agenzia di sviluppo Lamoro , il rappresentante delle imprese di Casale Capitale del Freddo e Managing Director Cold Car Spa Giovanni Rosso e il direttore del Centro studi Galileo Marco Buoni. Il Master è la più alta qualifica tecnica nel settore del freddo. Caratteristica ancor più significativa è che si terrà  presso l’Università  del Piemonte Orientale a Casale Monferrato, storica capitale della refrigerazione, interessando al contempo tutte le realtà  nazionali.

 

 Il Master del Freddo risulta oggi di particolare importanza in quanto la conoscenza nel settore del freddo è essenziale per ridurre le emissioni di gas serra causa dei cambiamenti climatici oggi sempre più violenti. Il settore della refrigerazione, condizionamento e pompe di calore inoltre contribuisce al 25% del consumo energetico mondiale.

 

Massimo Iaretti

 

Sciopero e cortei, centro città nel caos

scuola corteoLa manifestazione è incominciata con l’occupazione della stazione Lingotto da parte degli studenti del Copernico e del Luxemburg, poi è stata la volta del blocco di corso Francia e corso Matteotti


Tra disagi per lo sciopero dei trasporti e traffico intasato per i cortei, Torino ha vissuto una mattinata caotica. Una discreta quantità di mazze, petardi, bastoni e fumogeni, è il “bottino” del sequestro effettuato dagli uomini della Digos, a bordo di un furgone del Gruppo Studenti indipendenti. L’episodio si è verificato alla partenza del corteo “contro il Jobs Act e per il salario, i diritti, la libertà”. La manifestazione è incominciata con l’occupazione della stazione Lingotto da parte degli studenti del Copernico e del Luxemburg, poi è stata la volta del blocco di corso Francia e corso Matteotti. Anche Via Po è stata chiusa al traffico per  consentire ai giovani partiti da Palazzo Nuovo di manifestare. Di fronte alla sede del rettorato anche un gruppo di ragazzi con la maschera di V per vendetta in segno di protesta contro il caro studi. Punto di ritorvo dei vari spezzoni di cortei, piazza Arbarello dove si sono recati anche i gruppi dei lavoratori. Infatti anche la Fiomg-Cgil ha aderito allo sciopero e 50  pullman sono partiti dal Piemonte alla volta di Milano, per la manifestazione nazionale.

 

(Foto: archivio)

Maltempo, emergenza finita ma il meteo volge al peggio

alluvione2alluI volontari impegnati sul territorio sono stati circa 800 ed alle amministrazioni comunali e provinciali colpite dalle piogge sono stati forniti 12 mila sacchetti di juta, di cui 10mila pieni di sabbia, e 850 metri di barriera antiesondazione

 

E’ appena finita l’emergenza maltempo sul Piemonte e i bollettini meteo annunciano già un nuovo peggioramento meteo nella notte tra venerdì e sabato, quando tornerà la pioggia. La Regione Piemonte ha calcolato che i danni subiti dai territori colpiti ammontino a 100 milioni di euro. Oltre un centinaio le famiglie evacuate e un morto nel Biellese, il bilancio è drammatico.

 

La Regione ha comunicato  che i volontari impegnati sul territorio sono stati circa 800 ed alle amministrazioni comunali e provinciali colpite dalle piogge sono stati forniti 12 mila sacchetti di juta, di cui 10mila pieni di sabbia, e 850 metri di barriera antiesondazione, di cui 750 gonfiabili.

 

Tra le aree più colpite il VCO con l’esondazione del Lago Maggiore e del Lago d’Orta, l’interruzione per 36 ore delle linee ferroviarie Domodossola-Milano e Domodossola-Novara; nel Vercellese si è verificato lo straripamento dei fiumi Sesia e Agogna; nell’Alessandrino l’isolamento di circa 150 persone in Val Borbera, in seguito alla chiusura precauzionale delle strade. Allagamenti e disagi diffusi anche nell’Astigiano e nel Cuneese.

 

L’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia ha relazionato nella seduta congiunta delle Commissioni II e V del Consiglio regionale, durante la quale ha annunciato che il Piano di gestione del rischio di alluvioni sarà adottato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po entro la fine di quest’anno, per poi essere approvato in via definitiva a fine 2015.  I Comuni in difficoltà per i temporali di metà ottobre/inizio novembre sono un centinaio: 85 in provincia di Alessandria e 10 nel Verbano Cusio Ossola. I danni pubblici subiti ammontano a oltre 100 milioni di euro. Circa 10 milioni sono stati spesi nell’immediato con ordinanze dei sindaci. Si prevede una spesa di 40 milioni nel breve periodo e i restanti 50 per la sistemazione nel medio periodo.

 

“Gli ultimi eventi di maltempo in Piemonte – ha detto Valmaggia – sono stati caratterizzati da una straordinaria intensità, unita alla localizzazione delle precipitazioni: i picchi registrati di 40 centimetri di acqua, caduti in sei ore, sono valori eccezionali ”. Di qui la necessità di predisporre interventi strutturali, piani e programmi di intervento. Con risorse proprie della Regione si stanno predisponendo delle mappe della pericolosità e del rischio.

 

Oggi in Piemonte i Comuni dotati di piano regolatore, aggiornato rispetto alle tematiche del dissesto idrogeologico, e adeguati al relativo Piano d’assetto del 2001, sono circa 770: quasi il 64%, per più di 4 milioni di abitanti. Un altro 20% è in itinere, nella fase di verifica del dissesto o nell’iter di approvazione urbanistico. Le opere previste dalle politiche di difesa del suolo a partire dal 1994 nei nodi più critici del Piemonte sono completate per circa il 70%, per una spesa che si aggira intorno al mezzo miliardo di euro: si è passati dai 40 chilometri di argini prima del ’94 ai 600 di oggi.

 

 (Fonte: www.regione.piemonte.it)

 

 

 

Torna la festa degli alberi

alberi verdiverde 2La messa a dimora di nuove piante a novembre è un’usanza contadina che si teneva nelle campagne

 

 

Il centro polisportivo Massari di via Massari 114 ha voluto rendere omaggio a questa abitudine con la “Festa degli alberi”, che si svolgerà sabato 15 novembre all’interno dell’orto dell’impianto.  Questa iniziativa è un’azione concreta per la difesa, l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo della collettività.

 

La festa inizierà alle 9,30 con la presentazione del progetto  e proseguirà alle 10,30 con la messa a dimora delle piante. Saranno utilizzati alberi da frutto con astoni di tre anni, che il prossimo anno daranno già i loro primi frutti, consentendo ai ragazzi e bambini che seguono il laboratorio di orticultura e a quelli che frequentano il centro estivo, di osservare la crescita, la fioritura e procedere alla raccolta dei frutti.

 

La scelta è stata su specie rustiche e resistenti autoctone come: il melo “marcun” tipico della bassa pianura torinese; il pero “martin sec”, specie antica con frutti piccoli e molto dolci, tipico del cuneese; le susine qualità “ranaglode” e “ramassin”; le pesche con due diverse maturazioni a giugno e a luglio e infine, un albicocco.  Ma ci saraà anche lo spazio per i frutti rossi: tre piante di mirtilli, una di uva spina, due ribes e le fragole.  

 

La festa si concluderà alle12,30 con un pranzo collettivo. Per partecipare, occorre prenotarsi via mail a: ludoteca@centropolisportivomassari.it

   

 (Foto: il Torinese)

 

Pd Regione: “Ambiente, interventi urgenti e stato di calamità”

pd manifesto“Il Piemonte – dichiara la presidente della Commissione Ambiente, Silvana Accossato – è una delle regioni più esposte al rischio idrogeologico, dove il 12,7 per cento della popolazione risiede in zone a rischio, condizione di esposizione che a livello nazionale ci vede secondi solo a Napoli”

 

 

Il maltempo in Piemonte continua a fare danni e purtroppo vittime. Nelle ultime settimane ci sono stati oltre un centinaio di famiglie sfollate, un morto nel Biellese e numerosi danni sono stati segnalati dai Comuni in numerose parti del Piemonte. Lo ha riferito l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile, Alberto Valmaggia, nella seduta congiunta in Consiglio regionale del Piemonte delle Commissioni II (pianificazione territoriale) e V (ambiente), presiedute rispettivamente da  Nadia Conticelli e Silvana Accossato del partito democratico.

 

“Le ultime precipitazioni – commenta Nadia Conticelli – hanno causato una situazione di vera emergenza. In Piemonte – rimarca –, solo il 12 e 13 ottobre scorso, sono stati 85 i Comuni dell’alessandrino coinvolti e nel Verbano una decina ad aver subito danni per circa 70 milioni di euro”.  Al momento la quantificazione dei danni causati dalle precipitazioni tra gli eventi di metà ottobre e quelli del 4-5 novembre superano i 100 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro già spesi con ordinanze dai sindaci per le emergenze. “Il Piemonte – dichiara la presidente della Commissione Ambiente, Silvana Accossato – è una delle regioni più esposte al rischio idrogeologico, dove il 12,7 per cento della popolazione risiede in zone a rischio, condizione di esposizione che a livello nazionale ci vede secondi solo a Napoli”. “Chiediamo – sottolineano Conticelli e Accossato – l’erogazione immediata dei fondi per l’emergenza regionale e che il Governo dichiari presto lo stato di calamità, almeno per le aree del Piemonte particolarmente colpite”.

 

In Commissione si è poi parlato della Direttiva europea “Alluvioni”, che prevede interventi strutturali e su questo la presidente della Commissione ambiente dichiara: “dobbiamo dotarci di un piano regionale nel quale individuare le opere pubbliche prioritarie per la difesa del suolo, nonché di un piano di interventi di pulizia dei fiumi, intereventi da pianificare in accordo con i Comuni. L’europa ci chiede di farlo nel 2015, dobbiamo partire subito con l’individiazione delle aree sensibili e l’elenco dei lavori prioritari”.

 

“Ci troviamo – sottolineano Conticelli e Accossato – di fronte a  una situazione da affrontare subito. Oltre ai danni sul territorio – concludono – dobbiamo intervenire a sostegno delle attività produttive e dei privati che hanno subito danni”. 

 

(Foto: il Torinese)

Can you Elpe us? 120 secondi con l’anima

contestUn contest finalizzato alla produzione di cortometraggi lunghi non più di 120 secondi che esprimano l’anima di Elpe attraverso cinque concetti che hanno contraddistinto i primi 20 anni di attività del Gruppo: Spirito di squadra, Passione, Altruismo, Coraggio e Persone che muovono aziende

 

Raccontarsi attraverso il talento e la voglia di emergere dei giovani studenti universitari del corso di laurea in Dams(Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo). In un periodo sempre più delicato per gli atenei e i giovani che vogliono accedervi (problemi nel reperire fondi da una parte, famiglie italiane sempre più in difficoltà ad affrontare le spese per l’istruzione dall’altra), il Gruppo Elpe ha scelto di offrire un’importante opportunità agli studenti del Dams.

 

Nasce con questo presupposto “Can you Elpe us?”, un contest finalizzato alla produzione di cortometraggi lunghi non più di 120 secondi che esprimano l’anima di Elpe attraverso cinque concetti che hanno contraddistinto i primi 20 anni di attività del Gruppo: Spirito di squadra, Passione, Altruismo, Coraggio e Persone che muovono aziende.

 

L’obiettivo è realizzare un video virale, capace di coinvolgere lo spettatore e indurlo a condividerlo con i suoi amici. Per far questo dovrà far ridere, emozionare, stupire, riflettere, o tutte e tre le cose assieme. Di certo non dovrà conformarsi ai classici video aziendali: in questo concorso al centro del progetto ci dovrà essere l’idea creativa, la
qualità della sua realizzazione (sceneggiatura, riprese, ecc.) e l’emozione che riesce a trasferire.

 

«Abbiamo individuato nel Dams, e nei suoi studenti, un partner ideale per comunicare i nostri valori – spiega Giuseppe Gibin, presidente del Gruppo Elpe – Elpe è un’azienda che dimostra concretamente ogni giorno di credere nelle qualità dei più giovani. Lo scopo di questo concorso è duplice: avere un punto di vista sul nostro Gruppo con un linguaggio anticonvenzionale e adatto ai new media, e sostenere un’istituzione come l’Università degli Studi di Torino che rappresenta una vera e propria eccellenza piemontese».

 

La professoressa Giulia Carluccio, Presidente del Corso di Studi in Dams, ha accolto con entusiasmo il progetto di Elpe anche e soprattutto perché rientra nella logica laboratoriale che è uno dei punti di forza dell’organizzazione formativa del Dams. «La sinergia fra Università e aziende rappresenta un terreno fertile nel quale articolare delle esperienze pratiche che avvicinano il mondo degli studenti a quello del mercato dell’audiovisivo, oggi più che mai diffuso in differenti piattaforme. Il Corso di Studi in Dams è convinto che questa iniziativa sia solo la prima di una collaborazione con Elpe che si strutturerà in diverse occasioni».

 

A determinare i primi dieci classificati e i vincitori sarà una giuria di esperti qualificati selezionati dal Dams (giornalisti, registi, attori, docenti, personaggi di rilievo del mondo della cultura). La premiazione avverrà in una serata di gala dove verranno proiettati i video finalisti e dove saranno consegnati i riconoscimenti del valore totale di
5.350,00 euro.

 

DURATA
Data di inizio del contest: 8/10/2014
Data di fine del contest: 8/12/2014

 

COMPENSI
1° posto: € 2.500,00
2° posto: € 1.500,00
3° posto: € 1.000,00
Dal 4° al 10° posto: € 50,00

 

INFO
elpe.it
contest@elpe.it
ufficiostampa@elpe.it
dams.unito.it