ilTorinese

CrP, prorogati termini concorsi scuole

C’è tempo fino al 4 novembre per iscriversi ai concorsi per le scuole banditi dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Il termine è infatti stato prorogato di una settimana per agevolare un’ampia partecipazione di istituti. Dalla scorsa edizione i concorsi sono gestiti tramite procedura informatica MOOn, soluzione open source che costruisce moduli on line, che si farà carico della raccolta dei dati inseriti durante la fase di presentazione delle domande.

In palio per i vincitori ci sono viaggi premio di istruzione nelle città sedi delle istituzioni italiane ed europee e in alcuni dei luoghi legati alle persecuzioni contro gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e ai massacri delle foibe.

I temi proposti potranno essere affrontati secondo varie modalità: elaborati scritti, ma anche video, podcast, cortometraggi, fotografie oppure gli studenti potranno partecipare a una gara di dibattito.

Il “Progetto di storia contemporanea”, alla 44° edizione, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione, propone una riflessione sulla storia del Novecento. Due i viaggi premio: Trieste e Caporetto, con visita alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza; Berlino, con visita anche al campo di concentramento di Ravensbrück.

Diventiamo cittadini europei”, alla 41° edizione, promosso dalla Consulta regionale europea, intende ampliare la conoscenza dei diritti connessi alla cittadinanza europea. I vincitori visiteranno la sede del Parlamento europeo a Bruxelles e la città di Maastricht, dove fu firmato il trattato che diede il via al processo di unificazione politica europea.

Infine il concorso “Ambasciatori del Consiglio regionale”, alla sua 8° edizione, mira a formare gli studenti sui temi promossi dal Consiglio – legalità e uso responsabile del denaro, salute e prevenzione, ambiente e transizione digitale, diritti umani e lotta alle discriminazioni, bullismo e cyberbullismo – affinché trasmettano ad altri giovani le conoscenze acquisite. Il viaggio premio sarà a Roma, con visita a Senato, Quirinale e alla sede dell’Ambasciata italiana presso la Santa Sede.

Le iniziative sono consultabili nel dettaglio all’indirizzo https://lc.cx/zcMuIE

 

Nitto ATP Finals, Torino Outlet Village ospita il trofeo

Per il quarto anno consecutivo Torino Outlet Village si conferma sponsor delle Nitto ATP Finals, in programma a Torino dal 10 al 17 novembre.

 

I festeggiamenti per le Nitto ATP Finals prendono ufficialmente il via in questi giorni con la partenza del concorso a premi “VINCI LE NITTO ATP FINALS” valido fino al 06/11/2024. Partecipare è semplice: gli utenti, iscritti ad un profilo Instagram pubblico, dovranno seguire la pagina Instagram di Torino Outlet Village (@torinooutletvillage), mettere like al post dedicato al concorso e commentarlo taggando due amici. Tra tutti coloro che avranno partecipato correttamente verrà estratto un vincitore che riceverà due biglietti per una delle attesissime partite del torneo.

In qualità di partner delle Nitto ATP Finals, Torino Outlet Village avrà l’occasione di ospitare il trofeo, simbolo del più prestigioso torneo indoor del mondo e che ha toccato le più importanti città d’Italia, varcando anche i confini nazionali, come il Belgio con Bruxelles. Dal 27 al 29 ottobre il trofeo sarà in esposizione a Torino Outlet Village, dove tifosi e appassionati potranno ammirarlo e, naturalmente, fotografarlo.

“È per noi un onore – dichiara Luca Frigeri, direttore di Torino Outlet Village – ospitare per la seconda volta il Trofeo delle Nitto ATP Finals, che abbiamo già avuto al Village ad agosto. È una bella sorpresa per tutti coloro che vorranno venire qui per trascorrere qualche ora di svago, all’insegna dello shopping e del grande tennis. E per permettere a tutti, torinesi e turisti, di vivere i giorni della festa delle Nitto ATP Finals con noi, abbiamo deciso di rendere gratuita per tutti la navetta che ci collega al centro”.

Attivo tutti i venerdì, sabato, domenica e festivi, il servizio navetta di Torino Outlet Village offre quattro corse giornaliere (due al mattino e due nel pomeriggio), collegando con 10 fermate le principali zone della città al Village. Maggiori dettagli: https://www.torinooutletvillage.com/it/servizio-navetta/

Al Castello di Marchierù la mostra di preziose tazze e stoviglie

Apertura al pubblico domenica 27 ottobre, l’ultima della stagione 2024, al Castello di Marchierù con visite arricchite dalla mostra di preziose tazze e stoviglie utilizzate un tempo solo dai più fortunati, con degustazione di una “merenda reale” con cioccolata calda preparata dagli esperti Allievi dell’ Istituto Alberghiero Prever ed arricchita dalle GALUPerie conosciute ormai in ambito internazionale pur senza mai tralasciare la vicinanza al territorio pinerolese.

 CASTELLO DI MARCHIERU’ ( Villafranca Piemonte * via S.Giovanni 77)

Visite guidate dai proprietari delle sale del castello, del parco, della cappella gentilizia e delle scuderie settecentesche ( ore 10/11/12*15/16/17 )

Alle ore 16 e 17 in collaborazione con la GALUP, divenuta riferimento nel mondo delle galuperie e del celebre panettone, gli Allievi dell’ Istituto alberghiero Prever di Pinerolo serviranno agli ospiti prenotati la MERENDA REALE, una “ cioccolata calda all’uso antico”

Prenotazione obbligatoria al 3394105153 * segreteria@castellodimarchieru.it (visita e cioccolata)

Contributo visita € 8 / bimbi fino a 10 anni gratis * visita + cioccolata € 15 / bimbi € 5

Torino ed il Piemonte tuttora costituiscono punto di riferimento per gli amanti del cioccolato in tutto il mondo. Qui all’inizio dell’ ottocento si dette vita ai cioccolatini di ogni tipo, e nel 1865, unendo al cacao la nocciola delle Langhe, nacque il “gianduiotto”, così chiamato dal nome della maschera torinese Gianduja, perché messo sul mercato in occasione del Carnevale.

Numerose sono le grandi aziende produttrici nate in questo territorio, ed accanto ad esse esistono in città ottimi artigiani, facendo sì che la provincia di Torino si configuri come il maggior centro italiano di lavorazione del cioccolato.

Fra questi grandi marchi industriali e artigianali spicca la pluripremiata società dolciaria con sede a Pinerolo, conosciuta ormai in ambito internazionale, che ora ha aggiunto alla lavorazione dei celebri panettoni anche quella dei “gianduiotti” assieme alle tradizionali “galuperie”

Ad essa ed agli esperti Allievi dell’ Istituto Alberghiero Prever dobbiamo la possibilità di offrire ai visitatori del castello una tazza di cioccolata calda, un tempo riservata esclusivamente ai più fortunati, che a tal fine utilizzavano preziose tazze e stoviglie come quelle che si potranno ammirare in esposizione.

Rete ospedaliera, Pd: “Studio interessante ma responsabilità è politica”

PENTENERO – VALLE – CONTICELLI (PD): “UNA BASE DA APPROFONDIRE”

 In Commissione Sanità del Consiglio regionale è stato presentato uno studio clinico gestionale di AGM Project Consulting e Ires Piemonte relativo al dimensionamento della rete ospedaliera e territoriale del Piemonte, nonché della rete di emergenza-urgenza, che, secondo il Presidente della Commissione Icardi, dovrebbe rappresentare la base del nuovo piano socio-sanitario.

“Si tratta di un interessante strumento di conoscenza e di progettazione, utile a imbastire la discussione sul nuovo piano sociosanitario su basi scientifiche e oggettive. Sarà interessante, quindi, approfondire come questo modello ha valutato i nuovi ospedali e, soprattutto, i servizi dei vari ambiti territoriali e dei presidi già presenti, caso per caso. Certo la responsabilità delle scelte alla fine ricade sulla politica: prendo ad esempio la vicenda del Martini, condannato alla chiusura dal piano di rientro, salvato da Saitta e, nel corso dell’ultima consiliatura, interessato da imponenti lavori fino a diventare l’ospedale più moderno della città” dichiara il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle (Pd).

“L’analisi tiene conto dell’esistente, ma rispetto alle possibili evoluzioni la politica deve dire in che direzione intende andare. Ad esempio i quasi seimila parti annui del Sant’Anna sono un numero abnorme, che va redistribuito sul territorio, con particolare attenzione alla zona nord. E, ancora, se si pensa ad un polo materno infantile, dove si colloca la ginecologia non legata al parto? Si intende tenere la salute delle donne fuori dal polo di eccellenza e di ricerca del Parco della Salute? Queste sono domande a cui non può rispondere un’indagine tecnica, ma dipendono dalla programmazione e dalle scelte dei decisori politici” spiega la Consigliera regionale Pd Nadia Conticelli.

“Quello che è stato reso evidente oggi è che non esiste alcuna strategia nella gestione della nostra sanità da parte della Giunta Cirio – conclude la Presidente del Gruppo Pd Gianna Pentenero – E ancora una volta appare assurda l’idea di scorporare Regina Margherita e Sant’Anna dalla Città della Salute. Vorremmo, poi, a fronte anche di studi così importanti, avere finalmente una pianificazione dettagliata delle risorse destinate all’edilizia sanitaria. Tanti interrogativi restano aperti e credo che siamo veramente lontani dalla creazione di un piano sociosanitario, mentre ci si limita a procedere con decisioni a spot e molto confuse”.

Cesana si tinge di rosa per la  prevenzione del tumore al seno

CESANA TORINESE – Cesana si tinge di rosa. L’Amministrazione Comunale di Cesana Torinese aderisce alle iniziative della campagna #laprevenzionesalvalavita che fa di ottobre il Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno.

Sabato 26 ottobre dalle ore 15 l’appuntamento è rigorosamente in rosa in piazza Vittorio Amedeo a Cesana Torinese.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni invita alla partecipazione: “La nostra Amministrazione Comunale ha aderito con grande piacere alla campagna #laprevenzionesalvalavita nel Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno. Aspettiamo tutti in rosa sabato pomeriggio in piazza Vittorio Amedeo per colorare la piazza e per dar voce alla campagna. Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e di raccogliere fondi per la ricerca”.

La Consigliera Comunale Clementina Pansoya Di Borio che ha curato l’iniziativa aggiunge: “Abbiamo aderito a questa iniziativa per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Sabato raccoglieremo delle donazioni liberali che verranno devolute all’associazione ANDOS promotrice della campagna #laprevenzionesalvalavita insieme alla Regione Piemonte a cui il Comune di Cesana ha aderito insieme ad altri 200 Comuni”.

Processo Smog, la procura fa ricorso sul non luogo a procedere per gli ex amministratori

Processo smog, la procura della repubblica  di Torino ha fatto ricorso in appello contro la sentenza del 4 luglio. In sede di udienza predibattimentale era stato dichiarato il non luogo a procedere per tutti gli imputati del processo sullo smog di Torino. Tra le sette persone coinvolte, anche  gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino e Sergio Chiamparino nella sua veste di ex presidente del Piemonte.

“La sentenza del giudice è inaccettabile e va respinta. Da un lato minimizza il problema dell’inquinamento atmosferico con argomenti insostenibili sul piano scientifico. Dall’altro delinea un quadro di mancanza di responsabilità degli amministratori che, se fosse vero, renderebbe del tutto inefficace la normativa sulla qualità dell’aria. La materia è molto complessa è non può essere liquidata in modo sbrigativo e superficiale, ma richiede un confronto approfondito che può emergere solo da un serio dibattimento.” Così commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira a proposito della sentenza dello scorso luglio.

Mostra vandalizzata in Galleria Umberto I

“A meno di una settimana  dell’inaugurazione della mostra “ClocharDomus l’Arte per i Clochard” allestita presso la galleria Umberto I a Porta Palazzo si deve registrare – scrive Raffaele Palma per il Caus (Centro Arti Umoristiche e Satiriche) – nostro malgrado il furto dell’opera di Rosanna Giani e la vandalizzazione di un’altra opera quella di Franz Clemente (vandalizzazione ingenuamente attribuita al vento e successivamente ripristinata).

Le opere d’arte figurativa in esposizione gratuita sono state eseguite dai 43 artisti a proprie spese,  senza alcun contributo pubblico e assicurazioni,  senza sponsorizzazione di privati e nessun patrocinio.

Il solo scopo della mostra è  quello di sensibilizzare amministratori e cittadini al grave problema dei senzatetto, specie in questo periodo dell’anno prossimo all’inverno.

Gli artisti, appresa la notizia, non smetteranno l’esposizione ma resteranno solidali con l’impegno preso a favore degli invisibili e con la speranza che simili barbarie non accadano più.”

MARA MARTELLOTTA

Ristoranti d’Italia 2025: la Guida del Gambero Rosso si rinnova

In Piemonte 202 insegne, 22 nuovi ingressi,   5 Tre Forchette, 2 Tre Gamberi, 1 Tre Tavole e 3 premi speciali 

Un’edizione nuova, nei linguaggi e nella lettura. Niko Romito si conferma in cima alla classifica delle 52 Tre Forchette insieme a Enrico Crippa che sale in vetta. 6 nuovi ingressi tra le eccellenze, 22 i Premi Speciali con due novità: Cioccolato. L’abbinamento sorprendente e la cantina più bella da visitare. 

 

Roma, 21 ottobre 2024 – Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l’esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall’onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 che segna una svolta presentandosi rinnovata nella grafica – con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione – e nella lettura – con nuovi simboli – come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo – per condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività.

Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno.

 

Le Tre Forchette

A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest’anno c’è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (CN) che ottengono un punteggio di 97 centesimi. Seguono con un punteggio di 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, distinguendosi anche per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena. Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, sostenute dal partner TRENTODOC, con l’ingresso di 6 nuove eccellenze, sempre più giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME). L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO) si distingue anche come Forchetta Verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU), da Gorini a Bagno di Romagna (FC).

 

Il Piemonte

Sono 202 le insegne in Guida, con 22 nuovi ingressi, a testimonianza di una grande vivacità del settore con grande varietà di offerta, tra tradizione e innovazione.

8 le super star. Le 5 Tre Forchette:

 

Piazza Duomo ad Alba: sogno e rigore, istinto e ragione. Nessun clamore, né ricerca di visibilità e fama. Un atteggiamento quasi monacale i cui principali palcoscenici sono la sua cucina, l’orto e le strade di Langa. Enrico Crippa è perfezionista d’indole e conoscitore assoluto dell’ingrediente, impermeabile alle mode, detentore di uno stile che a partire da scuole ha fatto e fa scuola. Un orto vero, grande, curato da gente del mestiere e dallo stesso Enrico per approvvigionare giornalmente quanto serve a progetti di menu che del vegetale sondano le caratteristiche più intrinseche ed evolutive, dal seme alla maturità piena. Nei percorsi guidati, i soli disponibili, trionfa la ricerca dell’essenza. Emblematico l’Antipasto piemontese con un riassunto icastico che è un viaggio nella terra, nella storia pure dimenticata e nel vegetale attraverso quindici piccoli gioielli. Quattro i percorsi da 170 a 350 euro. Davide Franco organizza un servizio eccellente quanto leggero, dotto ma non cattedratico, capace di decifrare alla perfezione ogni esigenza di sala così come Jacopo Dosio gestisce e racconta una cantina assai importante sia per chi sa già dove andare sia, soprattutto, per chi vuole essere guidato in uno dei numerosi e prestigiosi pairing.

 

Villa Crespi a Orta San Giulio. Il minareto che svetta su Villa Crespi si erge come l’albero maestro della nave madre dell’impero Cannavacciuolo. Sono passati 25 anni e la conferma dell’efficacia della visione dello chef e di sua moglie è li a testimoniarlo. La commistione tra fermezza sabauda e calore partenopeo si ritrova in due menu degustazione, uno con i must e il secondo più contemporaneo. Sempre possibile la scelta alla carta. Il motivo di tanti successi risiede nell’equilibrio sapiente tra forma ed estetica da una parte e ricchezza e gusto dall’altra, riproponendo nuovamente la commistione tra Nord e Sud. Il nuovo sommelier illustra con passione le innumerevoli proposte al calice, non banali e in alcuni casi in esclusiva, avendo il ristorante acquistato l’intera produzione, alle quali potrete comodamente affidarvi. In alternativa si consulta una delle carte più ampie e prestigiose d’Italia, che si arricchisce di anno in anno.

 

Antica Corona Reale a Cervere. Due secoli e un decennio: Napoleone aveva appena subito Waterloo e già dal mese prima i Vivalda operavano qui. E ora non è affatto comune trovare sintesi così lucide fra tecniche, ingredienti, tradizioni conservando un solido quanto impeccabile attaccamento al luogo e alle sue risorse. Quel triangolo franco-ligure-piemontese costituisce la nota prevalente nella cucina di Giampiero, l’attuale Vivalda. Uovo in meurette al Porto vintage con pisellini novelli e spugnole di bosco, raviolo di spinacini dell’Orto Reale alla panissa ligure, cavolo nero, prezzemolo e bocconcini di scampi, poi la bouillabaisse allo zafferano dell’Aquila con scorfano di scoglio, astice blu di Normandia e asparagi verdi di Poirino, le lumache di Cherasco all’anice con carciofo spina di Albenga, la tarte Tatin “all-around”. Ad accompagnare i deliziosi lievitati dell’AtelieReale, il forno di casa. Davide Ostorero guida l’eccellente servizio. Cantina ampia e profonda che passa in rassegna la regione ma peregrina per il mondo con copiose tappe francesi.

 

Guido a Serralunga d’Alba. Della famiglia Alciati si è già detto tutto. Oltre sessant’anni fa con il ristorante Guido a Costigliole d’Asti ha iniziato un percorso che ancora oggi prosegue, con Piero in sala e Ugo in cucina. Dopo aver respirato la Storia con la “s” maiuscola, ci si dedica però a quella gastronomica del Piemonte con i loro classici sempre in carta come il vitello tonnato, gli agnolotti al sugo di arrosto (e un assaggio offerto dei plin al tovagliolo), la finanziera e il capretto al forno, tutti capisaldi del ristorante di Costigliole. Ma la famiglia non si è fermata lì: ecco le uova bianche preparate in camicia con zucchine Trombetta, parmigiano e tartufo nero, oppure il sorprendente pollo con salsa al limone e Arneis che non fa rimpiangere i migliori volatili della Bresse per qualità della carne. Ricerca costante altresì nel campo dei formaggi. Il territorio che è così ben presente e determinante sul fronte cibo lascia invece spazio quando si guarda la carta dei vini, ricca chiaramente di proposte della regione, ma altrettanto interessante sul piano degli Champagne e della Francia in genere. Il servizio di classe e di gran mestiere completano l’esperienza. Disponibile un menu degustazione Esperienza Guido con i grandi classici a 130 euro, o ancora due o tre piatti più il dolce a 85 e 110 euro.

 

Del Cambio a Torino, cGli anni passano, ma dal 1757, prima come caffè e come ristorante circa cento anni dopo, Del Cambio è la posizione più prestigiosa per accogliere i visitatori Come accade a tutti i posti ultracentenari, però, si susseguono stagioni ottime ad altre meno. La scommessa di 11 anni fa che vede sul ponte di comando Matteo Baronetto ha raggiunto le vette consone al suo talento, per la sua sensibilità, che si mostra in modo celato, quasi pudico. Certo, sono sempre presenti in carta classici come il vitello tonnato o gli agnolotti alla piemontese, ma l’anima dello chef si svela, per esempio, con l'”insalata piemontese”, dove si uniscono verdure di stagione cotte e crude, ognuna con il suo condimento. È richiesto un minimo di impegno per calarsi nell’animella e mozzarella di bufala, accoppiamento tanto inaspettato quanto perfetto, o per cogliere il dettaglio che il basilico cotto al burro “come fosse uno spinacio” apporta a ravioli di parmigiana dalla pasta perfetta. E cosa dire dell’illuminazione di usare la pâte à choux per creare dei tagliolini o un cannellone o ancora una lasagna? Il costante lavoro di ricerca ha inoltre portato a esperimenti con gli aceti in varie infusioni: quindi acido, dolce e speziato si rincorrono.

 

 

2 Tre Gamberi:

La Piola di Alba, Nello stesso edificio che ospita il ristorante Piazza Duomo, in pieno centro, una trattoria “moderna” nella forma quanto tradizionale nella sostanza che come la blasonata casa madre raggiunge, nel suo “campo d’azione”, innegabili livelli di eccellenza. La proposta cambia giornalmente: salumi e formaggi, insalata russa, splendidi tajarin con ragù di salsiccia o al tartufo di stagione, filologici agnolotti del plin al sugo di arrosto, la tagliata o la tartare di Fassona. Ma c’è di più: Dennis Panzeri si diletta (ispirato dalle stagioni e da una playlist sempre diversa) in piatti dove il protagonista assoluto è il vegetale. Mano felice pure nei secondi, dall’agnello al timo cotto a puntino al tradizionale brasato al Barolo. Dolci secondo stagione (sempre presente il loro gianduiotto) e carrello dei formaggi che vale il racconto. La carta dei vini, seppure focalizzata sul territorio delle Langhe e del Roero, vanta centinaia di referenze e ampia scelta alla mescita.

 

Consorzio a Torino. È ormai un classico nella ristorazione cittadina, dove Valentina Chiaramonte continua a lavorare sulle sue proposte alternative di ricerca, mescolando elementi tipici ad alcuni fuori regione o addirittura internazionali. Accanto agli storici ravioli di finanziera e all’uovo croccante su bietole con fonduta e pancetta, trovate quindi il tacos di mais, friciulin (polpettine di erbette tipiche del Piemonte), salsa tartara e tabasco verde, un piatto veramente riuscito dai giusti contrasti, o la pecora, ceci, cumino e kefir, e l’animella di cuore alla brace con fragole e agretti. La selezione di formaggi alterna sia ottime realtà locali che da oltrefrontiera, prima di una perfetta panna cotta per dolce. La carta dei vini continua a regalare belle soddisfazioni. È insomma il luogo giusto per sperimentare novità ma rimanere al contempo nel comfort della tradizione.

 

A chiudere il palmares è Scannabue, con Tre Tavole da Miglior bistrò. Team dinamico, spazi ampliati nelle ultime stagioni con l’angolo “gastronomia & vini” per acquisto di eccellenze a portar via, come le immancabili acciughe al verde. Altrimenti ci si accomoda nell’accogliente sala, per godere di una cucina che si destreggia alla perfezione tra tradizione (c’è un degustazione a lei dedicato di 5 portate a 35 euro) e sperimentazione, con ottimi risultati in ogni caso: che siano i plin ai tre arrosti, il vitello tonnato della casa, la finanziera, un’animella cotta nel latte di mandorla con crema di prugne e senape o l’eccezionale guancia brasata alla Barbera, il gusto non manca e la tecnica è evidente. Dolci coerenti. La cantina, ampia, naviga anch’essa tra Piemonte e Francia, senza porsi però dei limiti. A pranzo menu apposito (il Club Sandwich è da provare). E durante le festività si dilettano con i grandi lievitati, di buona fattura. Per tutto questo, e molto altro, inutile specificare sia fortemente consigliata la prenotazione.

 

I premi speciali

  • Del Belbo da Bardon a San Marzano Oliveto (AT) riceve il premio Miglior Carta dei Vini, con Tenuta Sette Ponti.
  • Reis – Cibo Libero di Montagna a Busca (CN) si aggiudica il premio No Food Waste, con Krombacher.
  • Ad Agnese Loss dell’Osteria Contemporanea a Gattinara (VC) il premio Tradizione Futura, con Inalpi.

 

Lo smile per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo va invece a La Locanda del Falco, a Valdieri (CN). Già da un po’ i ragazzi di Valdieri, ambasciatori della tradizione ossolana in Valle Gesso, hanno doppiato – con successo – in città, al Sorì di Cuneo, dove si gioca un po’ di più con piatti e ingredienti e dove si sono concessi spazi più ampi anche per la ragguardevole cantina. La casa madre rimane comunque un posto del cuore per moltissimi affezionati clienti, vuoi per l’atmosfera piacevole, vuoi per la gestione accurata di tre veri appassionati del buon bere e del buon mangiare, e non da ultimo per la cucina. Alla carta e nei convenienti percorsi in degustazione trovate infatti una proposta di stretto territorio realizzata in costante sinergia con i produttori locali. Pure qui si beve bene, e il servizio contribuisce alla piacevolezza della sosta.

 

Tra le cucine d’avanguardia, oltre al già citato Del Cambio, si distingue Condividere, sempre a Torino, che continua a convincere per la sua formula “alla spagnola”, una certa spettacolarizzazione (anche negli spazi disegnati da Dante Ferretti) che spinge più sull’ironia che sul kolossal, il magistero del nume tutelare Ferran Adrià che si legge in certe citazioni (l’Oliva sferica El Bulli) ma ancora di più nel rendere la cena puro divertimento. La cucina di Federico Zanasi è comunque rigorosa e tecnica. Il menu Gran Festival (130 euro) regala episodi interessanti, dal Biancomangiare alle mandorle con granita di pomodoro al biscotto “Viva Mexico!”. Ci sono poi un più ridotto Festival (110) e una carta dei Classici (100). Per il dessert ci si trasferisce in una saletta a parte. Carta dei vini che spazia ed evidenzia gli aromi delle varie tipologie. Servizio adeguato all’esperienza.

 

 

La classifica completa è nel pdf allegato e al seguente link: https://drive.google.com/drive/u/2/folders/17MjDSQEDexlq5UGavp0ilBkKyTSONi7-

 

Gambero Rosso è la piattaforma leader per contenuti, formazione, promozione e consulenza nel settore del Wine Travel Food italiani. Offre una completa gamma di servizi integrati per il settore agricolo, agroalimentare, della ristorazione e della hospitality italiana che costituiscono il comparto di maggior successo, a livello internazionale, per la crescita dell’economia. Unico nel suo format di operatore multimediale e multicanale del settore, Gambero Rosso possiede un’offerta di periodici, libri, guide, broadcasting (Sky 415 e 133) e web OTT con cui raggiunge professionisti, canali commerciali distributivi e appassionati in Italia e nel mondo. Gambero Rosso Academy è la più ampia piattaforma formativa professionale e manageriale per la filiera agroalimentare, della ristorazione, della ospitalità e del turismo. Gambero Rosso offre al sistema produttivo italiano un programma esclusivo di eventi di promozione B2B per favorirne il costante sviluppo nazionale e internazionale. www.gamberorosso.it e www.gamberorossointernational.com

 

Al Conservatorio Verdi il concorso per direttori di coro Fosco Corti

Si è conclusa ieri al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la terza edizione del concorso internazionale per direttori di coro Fosco Corti, vetrina di riferimento per la direzione corale che quest’anno ha laureato la partecipante più giovane del concorso, la ventiquattrenne tedesca Maria Ravvina.

La manifestazione biennale promossa e organizzata da Feniarco, con ACP- Associazione cori piemontesi, Conservatorio G. Verdi e in partenariato con la European Choral Association si è affermata fin dalla prima edizione come un evento di alto livello nel panorama musicale internazionale. Lo dimostra il numero dei partecipanti, quasi raddoppiato rispetto alla precedente edizione: sono state infatti 104 le richieste di partecipazione, provenienti da 39 paesi del mondo. 18 candidati sono stati selezionati per il concorso e in tre intense giornate hanno messo alla prova le proprie capacità in repertori diversi e con la collaborazione di quattro cori laboratorio selezionati tra i migliori gruppi italiani (Coro Giovanile Italiano, coro femminile With Us di Roma, Coro da camera di Torino, coro maschile Polifonico di Ruda) e la prestigiosa collaborazione del S:t Jakobs Chamber Choir di Stoccolma per la finale di domenica.

Le esibizioni dei candidati sono state valutate dalla giuria internazionale formata da alcuni dei nomi più apprezzati della coralità nazionale e internazionale: Helene Stureborg (Svezia), Māris Sirmais (Lettonia), Basilio Astulez (Spagna, Paesi Baschi), Roberta Paraninfo e Piero Monti (Italia).

L’alta qualità espressa ha portato sul podio ben quattro giovani direttori grazie a un ex aequo al terzo posto tra l’ungherese Dávid Farkasházi e lo svizzero Tobias Stückelberger, mentre il direttore lettone Patriks Stepe ha conquistato il secondo posto, il premio del coro per la professionalità dimostrata e il premio del pubblico. La direttrice estone Ingrit Malleus ha ricevuto invece la borsa di studio Noël Minet come talento emergente.

Tutte le esibizioni sono state seguite e analizzate da uno study tour di direttori di coro per i quali il concorso è stato un’occasione di perfezionamento e studio. La soddisfazione per l’ottima sinergia che si è creata anche a livello istituzionale è stata confermata durante la cerimonia di premiazione dalle parole del direttore del conservatorio di Torino Francesco Pennarola e dal presidente Feniarco Ettore Galvani.

Il concorso è stato realizzato con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino, e il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT. Il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino ospiterà la prossima edizione del concorso Fosco Corti nel 2026.

Multa e fermo del veicolo per un invalido all’aeroporto di Caselle

UN LETTORE CI SCRIVE

Caro direttore,

ho ricevuto il fermo amministrativo e 160 euro di sanzione pecuniaria, che ad oggi con gli interessi sono diventati 400, perché il primo avviso è giunto alla precedente residenza. La sanzione è dovuta al divieto di parcheggio all ‘areoporto di Caselle per gli invalidi, come me, con residenza a Torino. Per non incorrere in una multa, preventivamente bisogna recarsi presso gli uffici del comune di Caselle e rihiedere il permesso per parcheggiare per il giorno e l’ora di arrivo o partenza di un conoscente o parente. Trovo assurdo che un areoporto internazionale non abbia il libero accesso ai parcheggi per invalidi.Un invalido ha un handicap e non può muoversi come tutti gli altri comuni mortali e avere l’obbligo da Torino di giungere agli uffici del comune di Caselle per richiedere un permesso che a priori dovrebbe essere concesso perché invalidi: lo trovo assurdo. Peggio ricevere un fermo amministrativo di un’auto indispensabile per un invalido. Il quale è obbligato a rivolgersi ad un giudice di pace per difendere un diritto incontestabile.