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Sestriere, 80 anni ma non li dimostra

sestriere2Fondato dal senatore Agnelli a 2035 metri di quota

 

Non solo fu fondatore della Fiat Giovanni Agnelli, ma anche, 80 anni fa, di Sestriere, il Comune più alto d’Italia.

 

Fino a metà anni 30 la zona dove ora sorge era una collina deserta a  quota 2.035 metri sul livello del mare.

 

Esisteva soltanto un piccolo albergo aperto solo d’estate, in mezzo ai prati coperti di neve nei mesi più freddi.

 

Il senatore, dopo essere rimasto affascinato dai paesaggi della Scandinavia, decise di acquistare tutti i terreni del posto  e incaricò Vittorio Bonadè Bottino ( lo stesso progettista del Lingotto e di Mirafiori)  di progettare dal nulla una stazione invernale.

 

Buon compleanno.

Torino, ciak si gira: Range Rover in piazza

rangeCon Film Commission due pellicole alla Mostra di Venezia

 

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Fervono le attività cinematografiche nella nostra città, che è la città del cinema. Film Commission Torino Piemonte parteciperà alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con due pellicole: “La Zuppa del demonio”, di Davide Ferrario (si legga il nostro articolo nell’archivio della rubrica Spettacoli) e “Patria”, di Felice Farina.

 

Intanto sono iniziate in piazza Solferino e via Pietro Micca le riprese del nuovo spot Range Rover: fotografia curata da Bruno Delbonnel (“Il favoloso mondo di Amelie”, “Harry Potter e il principe mezzosangue” e “A proposito di Davis”.

 

Torino farà da sfondo ad un inseguimento tra un tram e il nuovo fuoristrada per famiglie targato Range Rover. Prodotto dall’Agenzia Young&Rubicam e dalla società di produzione inglese Gorgeous Film, con la produzione esecutiva della Orlando Film di Milano, lo spot avrà diffusione internazionale.

 

(Foto: il Torinese)

Lo “Street art tour” si prenota sul web

Ugo Foscolo una volta scrisse:” L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità”. L’associazione di writers “Il cerchio e le gocce” (www.ilcerchioelegocce.com) ha deciso di organizzare visite guidate per la città facendo conoscere i numerosi murales

 

muralesC’è chi li ha sempre visti come veri e propri “atti vandalici” e chi invece ha sempre sostenuto che fossero la massima espressione di comunicazione che l’arte potesse avere. Ed oggi i cosiddetti murales tornano a far parlare di loro per le vie di Torino grazie all’iniziativa dell’associazione di writers “Il cerchio e le gocce”, che ha deciso di organizzare visite guidate per la città facendo conoscere i numerosi graffiti artistici.

 

Per chi si fosse chiesto chi abbia realizzato la donnola gigantesca che dal muro di un palazzo vigila su Lungo Dora e che cosa rappresenti il ragazzo nudo su una delle pareti di Palazzo Nuovo, può avere le risposte partecipando allo Street art tour. Sotto la Mole la proposta è stata accolta con successo ed entusiasmo, tanto che le tre guide che si alternano nelle visite stanno faticando a stare dietro alle miriadi di richieste che arrivano su Facebook o attraverso il sito dell’associazione.

 

Quest’ultima, fondata una decina di anni fa da Riccardo Lanfranco e Fijodor Benzo, nasce con l’obiettivo di far riconoscere la street art come una forma d’arte effettiva e di soddisfare la curiosità di chi si trova ad incrociare con lo sguardo, passeggiando per la città, uno dei tanti murales che ne popolano le vie e che in molti casi portano la firma di artisti noti.

 

Le visite sono ad offerta libera a seconda del gradimento e finora “Il cerchio e le gocce” ha organizzato tutta l’iniziativa confidando solo nelle proprie forze, ma non nasconde il desiderio e la speranza che in un futuro anche le istituzioni possano interessarsi a questo progetto creando, magari, pacchetti turistici ad hoc ed attivando una convenzione con il bike sharing per arrivare a quei muri che non si riescono a raggiungere a piedi.

 

Il tour viene organizzato di volta in volta in zone diverse della città e ogni visita finisce con un aperitivo al Samo, uno spazio post-industriale situato in Corso Tortona dove sono presenti varie pareti di graffiti da ammirare. Non mancano però le numerose polemiche da parte di coloro che, non distinguendo la street art dai comuni graffiti per così dire vandalici, criticano il progetto affermando che iniziative come questa siano soltanto una pubblica autorizzazione al “deturpamento” della città.

 

Ugo Foscolo una volta scrisse:” L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità”; diamo almeno una possibilità a questi artisti di strada che in un certo senso hanno fatto di Torino una “galleria a cielo aperto”.

 

 www.ilcerchioelegocce.com

 

 

(Foto: il Torinese)

Simona Pili Stella

 

Dal Comune un aiuto contro caldo e solitudine

In ogni circoscrizione sono presenti strutture climatizzate dove rifugiarsi nelle ore più calde della giornata

 

anziani parcoCome ogni anno, con l’arrivo dell’estate  il Comune di Torino potenzia i servizi per gli anziani in città.  Il numero ”Aiuto anziani” 011.8123131 è attivo tutti i giorni 24 ore su 24. 

 

In questo periodo è inoltre operativo un gruppo di addetti per l’assistenza a domicilio, mentre in ogni circoscrizione sono presenti strutture climatizzate dove rifugiarsi nelle ore più calde della giornata.

 

Sono quaranta gli operatori supplementari che potranno svolgere piccoli lavori domestici, fare la spesa o preparare il pranzo: un supporto importante contro le difficoltà di movimento e la solitudine.

 

(Foto: il Torinese)

 

Il Toro delude a Spalato, solo 0-0

Gli attaccanti Barreto e Larrondo non hanno dato il meglio di sè

toro bandiera
Il Torino dovrà guadagnarsi la qualificazione nella fase a gironi nel ritorno, giovedì prossimo 28 agosto all’Olimpico, quando mancheranno solo tre giorni dal debutto in campionato contro l’Inter.

 

intanto si è vista na squadra impacciata che fa troppi errori sotto rete. I Granata sono rientrati a casa da Spalato solo con un magro bottino,  0-0 dalla trasferta di Europa League.

 

Gli attaccanti Barreto e Larrondo non hanno dato il meglio di sè , mentre Quagliarella è entrato in gioco per  pochi minuti nel finale. Glik, Moretti ed El Kaddouri sono stati ammoniti.

Medico torinese muore in montagna

Stava percorrendo con tre amici un sentiero in quota ed è deceduto mentre stavano scendendo verso il fondovalle

AMBULANZA
I soccorsi del 118 sono stati inutili per un medico di Torino, Alberto Cavanna, di 68 anni.

 

E’ morto mentre stava compiendo un’escursione in alta valle Formazza, nel Piemonte orientale.

 

Era l’ ex direttore del San Camillo di Torino. Stava percorrendo con tre amici un sentiero in quota ed è deceduto mentre stavano scendendo verso il fondovalle.

 

All’improvviso il medico è stato colto da malore a poca distanza dal rifugio Città di Busto, a 2480 metri di altitudine.

L’antico rito del pellegrino a Roncisvalle

Il villaggio è  dominato dalla sua collegiata, visibile già dalle imponenti vette dei Pirenei

 

roncisvalle

Pubblichiamo una nuova tappa del Cammino verso Santiago de Compostela, intrapreso dalla nostra collaboratrice Anita.

 

Roncisvalle accoglie il pellegrino dopo la fatica sofferta nell’attraversata dei Pirenei.  Montagne aspre tra Spagna e Francia danno al pellegrino il primo accenno delle fatiche del cammino.

 

 Roncisvalle è il primo paese della Spagna che si incontra, 22 anime di cui 17 prelati.

 

Il villaggio è infatti dominato dalla sua collegiata, visibile già dalle imponenti vette dei Pirenei.  La chiesa, in stile gotico, è del XIII secolo.

 

Ancora oggi  alle 20 di sera accoglie i pellegrini con la propria benedizione che li spronerà nei momenti più difficili del cammino. E’ un rito antico, effettuato in tutte le  nazionalità dei pellegrini presenti.

 

Le luci della chiesa si spengono e per la prima volta e’ tangibile l’alto significato dei passi che si susseguiranno da lì ai prossimi 800 km.

 

Anita

Esperimenti “al bacio”

Una serie di gag stile candid camera? Assolutamente no, loro ci tengono a precisare che si tratta di veri e propri “esperimenti sociali”

bacio

 

Vengono definiti “provocatori sociali” e nell’ultimo periodo i loro video stanno facendo il giro del web.

 

Marco Gili e Nicola Bremer sono i due giovani artisti torinesi che stanno realizzando una serie di video per la loro pagina YouTube dal titolo “Noi ci mettiamo la faccia”.

 

Una serie di gag stile candid camera? Assolutamente no, loro ci tengono a precisare che si tratta di veri e propri “esperimenti sociali” e, dopo il primo video in cui importunavano i passeggeri dei treni in attesa sulle banchine, fissandoli fino ad ottenere una loro reazione, hanno realizzato un nuovo video.

 

In questa nuova clip, la missione dei due giovani “provocatori sociali” è quella di convincere, quasi con l’inganno, alcuni dei passanti di una via del centro torinese a dare loro un bacio.

 

La domanda, che appositamente contiene in sè un gioco di parole facilmente fraintendibile, viene rivolta a ragazze e ragazzi ma anche a persone di ogni età ed etnia suscitando reazioni diverse ma che si concludono tutte con una risata generale.

 

Un esperimento carino ed originale capace di strappare un sorriso a chi lo guarda ma anche a chi ne è (inconsapevolmente) protagonista.

 

E per chi volesse vedere tutti i video realizzati dai due ragazzi, non deve fare altro che collegarsi alla loro pagina YouTube “Noi ci mettiamo la faccia”; chi lo sa, magari potrebbe ritrovarsi come protagonista di un nuovo esperimento.

 

https://www.youtube.com/user/NCMLF

 

 

 

Simona Pili Stella

 

Metro’ arrivederci, arrivano i soldi ma solo per Tav e Passante

Via libera ai fondi per il cantiere della Tav a Chiomonte e per la copertura del passante ferroviario (25 milioni di euro), i cui lavori partiranno l’anno prossimo
metro gente

Torino resta a bocca asciutta per quanto riguarda i fondi per la prosecuzione della Linea 1 della metropolitana fino a Rivoli. Nel decreto Sblocca – Italia del Governo, infatti, alla voce Metrò non ci sono risorse. Figuriamoci, quindi, per la linea 2 (piazza Rebaudengo – piazza Mirafiori) per la quale manca ancora il progetto. 

 

Via libera, invece, ai fondi per il cantiere della Tav a Chiomonte e per la copertura del passante ferroviario (25 milioni di euro), i cui lavori partiranno l’anno prossimo. 

 

Intanto sono in arrivo i commissari straordinari per le grandi opere. E’ uno degli strumenti decisi dal Governo nel decreto legge Sblocca Italia. L’intento è quello  di velocizzare la realizzazione di tutti i grandi progetti in fase di realizzazione, che però procedono al rallentatore. 

 

E’ un pacchetto di interventi per 6,7 miliardi di euro che Palazzo Chigi, grazie all’intervento dei commissari, spera di cantierare al più presto. In ogni caso i tempi tecnici non lo consentiranno prima del 2016. Per quanto riguarda le opere ferroviarie il commissario sarebbe l’amministratore delegato di Fs, Michele Mario Elia.

 

Attraverso il potere conferitogli dal decreto avrebbe la facoltà di approvare in tempi certi tutti i progetti e dribblare l’eventuale dissenso di enti preposti alle tutele ambientali e paesaggistiche.

 

(Foto: il Torinese)

Tagesmutter, di mamma (non) ce n’è una sola

Ora i bimbi si portano dalla tagesmutter.  Anche a Torino. Complice la crisi, che rende gli asili nido sempre più inaccessibili per costi e posti disponibili – e le babysitter che a fine mese hanno un peso consistente sul bilancio familiare – le mamme lavoratrici si affidano a questa nuova forma di assistenza familiare a domicilio

 

tagesmutterLa parola tedesca  tagesmutter significa “mamma di giorno”, che in termini più tecnici si può definire operatrice di nido familiare o collaboratrice educativa. E’ questo il nuovo trend europeo che sta prendendo piede anche nella nostra città. Ora i bimbi si portano dalla tagesmutter.  Complice la crisi, che rende gli asili nido sempre più inaccessibili per costi e pochi posti disponibili – e le babysitter che a fine mese hanno un peso consistente sul bilancio familiare – le mamme lavoratrici si affidano a questa nuova forma di assistenza familiare a domicilio. Le tagesmutter  sono donne che accolgono nella loro abitazione altri bambini molto spesso di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, e li educano, li seguono , come fossero figli loro, anche perché nella maggior parte dei casi sono loro stesse ad avere dei bimbi compresi tra quell’età.

 

A Torino esiste, ad esempio, un’associazione Onlus, Cooperativa  per il servizio “Nido in famiglia”. All’interno del sito www.casabimbotorino.it si possono trovare tutte le informazioni necessarie per richiedere e approfondire i dettagli di questo nuovo e importante servizio:  “Le operatrici di Casa Bimbo hanno seguito tutte un corso di formazione professionale, che prevede lezioni di psicopedagogia, pediatria, alimentazione, igiene, creatività, sicurezza, legislazione, cooperazione, marketing sociale, pronto soccorso imprenditoria e organizzazione del lavoro. Al termine del corso è previsto un esame finale dopo il superamento del quale si consegue in Alto Adige un diploma di qualifica per assistenti domiciliari all’infanzia, in Piemonte la possibilità di accedere direttamente alla maturità a seguito del superamento di un esame di ammissione”. Infine, prima di diventare socie, le aspiranti dovranno tenere uno stage presso Tagesmutter già operanti.

 

Essendo questa professione  svolta tramite cooperative e associazioni no profit, è importante sapersi destreggiare tra le varie normative. Le “multimamme” devono avere una casa che rispetti dei criteri di sicurezza e di agibilità per i piccoli ospiti, di igiene e di  ordine: tutto ciò che qualsiasi famiglia farebbe per garantire  il benessere dei propri piccoli. A queste collaboratrici viene richiesta dalle famiglie che ne desiderano il supporto, molta flessibilità, per via degli orari di lavoro dei genitori affidatari, e disponibilità nel garantire una educazione costante e incline alle attitudini di ogni singolo bambino. 

 

Questa innovativa forma di supporto familiare è un’opportunità lavorativa da non sottovalutare e vantaggiosa per chi la offre perché in proporzione al numero di bambini che si seguono, si può raggiungere un dignitoso stipendio, svolgendo magari un lavoro che appassiona  e da soddisfazioni. Utile anche per  le mamme lavoratrici che ne usufruiscono poiché hanno una chance in più per poter continuare la loro attività lavorativa, senza drammaticamente rinunciarvi, come spesso accade tra chi si trova a dover scegliere se diventare mamma o farsi una professionalità.

 

Clelia ventimiglia