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Cdp incontra il territorio

ECONOMIA. IL 2 OTTOBRE, ALLE OGR DI TORINO, I VERTICI DI CDP INCONTRANO IL PIEMONTE

Iniziativa promossa dal Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, Giovanni Quaglia

Mercoledì 2 ottobre, alle ore 11, presso le OGR-Officine Grandi Riparazioni, in corso Castelfidardo 22, a Torino, si terrà il convegno “ Il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti a supporto del territorio, delle imprese e della pubblica amministrazione”, promosso dal Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di Origine bancaria del Piemonte, Giovanni Quaglia.

Interverranno:

Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato CDP

Nunzio Tartaglia, Direttore CDP ImpreseLuca D’Agnese, Direttore CDP Infrastrutture, PA e Territorio

Salute e prevenzione viaggiano in treno

Dall’1 al 31 ottobre torna Frecciarosa, l’iniziativa promossa dal Gruppo FS Italiane e dall’Associazione IncontraDonna Onlus, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute e la partecipazione di Farmindustria.

Combattere il tumore al seno, sensibilizzare alla cultura della prevenzione e promuovere la salute di tutta la famiglia attraverso corretti stili di vita: questi gli obiettivi di Frecciarosa 2019, che rientra fra le attività dell’Ottobre Rosa, mese dedicato alla prevenzione delle malattie femminili.

La nona edizione è stata presentata oggi a Roma da Roberto Speranza Ministro della Salute, Gianfranco Battisti Amministratore Delegato di FS Italiane, Adriana Bonifacino Presidente di IncontraDonna Onlus, Enrica Giorgetti Direttore Generale di Farmindustria, Paolo Marchetti Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata.

Testimonial Elena Sofia Ricci Carolyn Smith. Moderatore il giornalista RAI Alberto Matano.

Anche quest’anno la campagna viaggia a bordo treno e nelle stazioni: medici e volontari di IncontraDonna Onlus offriranno gratuitamente ai viaggiatori –  su FrecceInterCity, regionali e nei FrecciaLounge di Roma Termini e Milano Centrale – visite specialistiche, consulenze, consigli di nutrizione, ecografie e materiale informativo su patologie oncologiche, sui corretti stili di vita e sulla salute non solo femminile ma di tutta la famiglia.

Tra le novità di questa edizione di Frecciarosa, un numero sempre maggiore di treni coinvolti nell’iniziativa per raggiungere sempre più persone. Sarà, infatti, possibile sottoporsi a visite, ecografie e consulenze sui convogli regionali in Sardegna, Campania, Umbria e Molise, sugli InterCity in Sicilia, sui Frecciargento da e per la Puglia e sui Frecciabianca per Reggio Calabria. Inoltre, sarà distribuito gratuitamente il Vademecum della Salute, ricco di indicazioni utili per la salute, con argomenti che spaziano dagli stili di vita alle malattie croniche, a quelle oncologiche. Il Vademecum della Salute sarà disponibile anche nelle sale di Trenitalia dedicate ai viaggiatori.

Le ultime otto edizioni del Frecciarosa hanno registrato un importante successo: oltre 9 milioni di viaggiatori Trenitalia in totale intercettati dall’iniziativa, oltre 5mila visite e consulenze gratuite a bordo treno e in stazione e circa 500mila Vademecum della Salute distribuiti.

Non mancherà mai l’impegno delle istituzioni nel sostegno alle politiche di prevenzione”, ha dichiarato Roberto Speranza Ministro della Salute

Il treno favorisce conoscenza e comunicazione, ma è anche luogo dove poter fare prevenzione” sottolinea Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane. “Uno spazio privilegiato in cui ricevere da specialisti volontari informazioni mediche su corretti stili di vita e accrescere la propria cultura della prevenzione che è l’arma più efficace per combattere le malattie oncologiche. È questo l’obiettivo di Frecciarosa, tradizionale appuntamento giunto alla sua nona edizione. Anche quest’anno le persone avranno la possibilità di utilizzare i tempi di viaggio per incontrare medici specialisti, ricevere consulenze e fare visite gratuite. Un’opportunità sfruttata nelle scorse edizioni da migliaia di donne e uomini sia a bordo dei treni di Trenitalia sia nelle stazioni. Quest’anno prevediamo di coinvolgere un numero maggiore di persone perché i volontari di Frecciarosa non saranno a bordo solo delle Frecce, ma anche degli InterCity, in Sicilia, e sui treni regionali di Sardegna, Campania, Umbria e Molise. Frecciarosa è una fra le molteplici iniziative e i numerosi progetti che il Gruppo dedica alla responsabilità sociale, valore da sempre fondamentale per l’azienda che ha le persone al centro delle proprie attività. Il Gruppo FS Italiane, infatti, insieme a Istituzioni e Associazioni di settore, sviluppa iniziative di solidarietà e Campagne di sensibilizzazione dedicate a temi di attualità quali la salvaguardia della salute dell’infanzia, la prevenzione del rischio di abbandono e la dispersione scolastica, la promozione della salute e la tutela della donna”.

“Frecciarosa 2019 – ha dichiarato Adriana Bonifacino Presidente di IncontraDonna Onlus – porta anche quest’anno delle novità, che si aggiungono agli “ecografi di Barbara”, già utilizzati con grande successo lo scorso anno, speciali strumentazioni portatili dedicati a una donna di coraggio, seguita dall’Associazione nel suo percorso. Proprio attraverso una delle visite che ho fatto a bordo dei treni, il 3 ottobre 2018 ho diagnosticato, su un regionale Cagliari-Sassari, il primo tumore del seno della scorsa edizione. Il nostro scopo è anche e soprattutto questo: avvicinare alla prevenzione chi, per molteplici motivi, si sottrae ad esami che possono essere considerati dei veri salvavita; fornire informazioni corrette e strumenti per proteggere il nostro stato di salute. Un video prodotto da IncontraDonna scorrerà sugli schermi dei treni per tutto il mese di ottobre con le raccomandazioni utili per gli stili di vita e la vitamina D. In alcune giornate, oltre alla presenza usuale dei senologi, avremo a bordo e nelle FRECCIALounge di Roma e Milano anche un cardiologo, una specialista di nutrizione clinica e un urologo. La cultura della prevenzione è fondamentale visto che ogni anno in Italia circa 53mila donne ricevono una diagnosi di tumore al seno (1-2% nell’uomo) e circa 800mila vivono la malattia, di cui 30mila in fase avanzata o metastatica.”

Inoltre, alle socie CartaFRECCIA che hanno prestato il consenso ad essere contattate, sono riservati buoni sconto per viaggiare, entro il 31 ottobre 2019, su tutti i treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, InterCity e InterCityNotte in tutte le classi e livelli di servizio.

Anche i media di FS Italiane si tingono metaforicamente di rosa: infatti, il numero di ottobre della rivista La Freccia, i canali web e social e la radio del Gruppo dedicheranno spazio alle iniziative in programma in occasione di Frecciarosa 2019.

L’ex sindaco Piero Fassino si è dimesso da consigliere comunale

Da Palazzo Civico

“La decisione, ha spiegato Fassino, era in animo sin da quando sono stato eletto, ma non vi avevo dato corso per rispetto degli elettori torinesi e per onorare gli impegni”.

Oggi gli impegni del nuovo Governo mi inducono a concentrare la mia attività sul mandato parlamentare. Termina qui il mio mandato amministrativo, ma non verrà mai meno il mio impegno per Torino da parlamentare. E coerentemente lascerò anche gli incarichi ricoperti, in quanto amministratore locale, negli ultimi tre anni a Strasburgo nel Congresso dei Poteri Locali del Consiglio d’Europa”.

“In un passaggio così carico di ricordi ed emozioni, per chi pur in periodi diversi, ha trascorso molti anni in Sala Rossa”, ha aggiunto Fassino, “desidero rivolgere un saluto a Lei Presidente e al Sindaco, ai membri della Giunta e ai colleghi consiglieri ringraziando tutti per la collaborazione di questi anni con la consapevolezza che, pur nella diversità delle opinioni, l’azione di ciascuno di noi è sempre stata improntata al perseguimento del bene di Torino”.

La sindaca Chiara Appendino ha ringraziato Fassino a nome della Città per il lavoro svolto. “C’è stata una dialettica forte in Sala Rossa, sempre con l’obbiettivo dell’interesse comune, comunque nel rispetto delle diversità, ha sottolineato esprimendo rispetto per scelta dell’ex sindaco.

Al Sant’Anna “La settimana enigmistica dell’allattamento”

Distribuita all’ospedale  di Torino, in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento materno

In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento materno, l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino distribuirà in esclusiva alle mamme all’interno dei suoi reparti di Ostetricia “La Settimana enigmistica dell’allattamento”. Si tratta di un percorso a quiz per aumentare la consapevolezza e favorire la promozione e la formazione all’allattamento in modo divertente e piacevole per tutta la settimana di SAM 2019.

Inoltre, aderendo alle iniziative internazionali che annualmente, nella prima settimana di ottobre, celebrano la Settimana dell’Allattamento Materno, l’ospedale organizza  il 1° ottobre, presso l’Aula Bocci, via Ventimiglia 1-3 dalle ore 8 alle ore 13, l’incontro SAM 2019: “Potere ai genitori per favorire l’allattamento”.  L’obiettivo è la promozione ed il sostegno all’allattamento al seno, nell’ambito di una alleanza globale di individui, reti ed organizzazioni. La WABA World Alliance for Breastfeeding Action – Alleanza mondiale per interventi a favore dell’allattamento – stima che il mancato allattamento al seno provochi annualmente a livello mondiale 823.000 decessi infantili e 20.000 materni, oltre ad una perdita economica di circa 302 miliardi di dollari.

Il tema della SAM 2019 è quindi mirato al ruolo dei genitori anche in sala cesarei, il sostegno all’allattamento al seno a domicilio ed il ruolo dei consultori nel sostenerlo, le modalità per donare il latte materno. Il Regina Margherita  è il riferimento regionale per le Banche del Latte con circa 650 litri di latte materno raccolti annualmente.

A SAM 2019 parteciperanno genitori, personale medico e sanitario dei consultori e degli ospedali piemontesi.

Referendum, la richiesta in Cassazione

Consegnato stamane in Corte di Cassazione il documento che attesta la deliberazione che richiede il referendum abrogativo sulla quota proporzionale della legge elettorale nazionale. Delegati a portare la delibera il presidente del Consiglio Stefano Allasia e quale supplente Alberto Preioni (Lega).

La deliberazione era stata approvata dall’Aula giovedì scorso.

“Questo è soltanto l’inizio di un percorso – spiega Allasia – che dovrà portare a far esprimere i cittadini su una questione molto importante: il modo di eleggere i propri rappresentanti. Senza entrare nel merito, credo che in democrazia sia sempre un bene dare voce agli elettori su temi così rilevanti per il nostro Paese”.

La richiesta, come quella delle altre Regioni che l’hanno approvata, doveva essere depositata entro il 30 settembre per far sì che il referendum si tenga nel 2020.

Demarchi, la creazione dell’opera d’arte vista come itinerario

 Nella mostra torinese delle opere  dell’artista

 

“Itinerari”. Un termine che ha da sempre affascinato artisti e letterati, da Jack Kerouac a Italo Calvino, che affermava che “il camminare presuppone che ad ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure qualcosa cambi in noi”. “Itinerari ” è il titolo della personale dell’artista astratto Roberto Demarchi, che inaugurerà giovedì  3 ottobre prossimo dalle 18.30 nei suoi spazi espositivi in corso Rosselli 11, a Torino.

“Itinerario – afferma l’artista Roberto Demarchi  – è un percorso, un cammino segnato da tappe. L’esistenza può essere vista come un itinerario segnato da due tappe certe ed ineludibili, la nascita e la morte, mentre il resto è un campo da gioco nel quale si disputa la partita tra volontà e destino, libero e servo arbitrio”.

Anche il creare un’opera artistica rappresenta, metaforicamente, un atto assimilabile a quello del camminare verso una meta non ancora precisata, attraverso itinerari diversi che l’artista sceglie.

La mostra “Itinerari” propone una selezione delle opere di Roberto Demarchi, quadri che si avventurano nel mondo lontano della cultura giapponese, attraversando alcuni momenti della poesia e della prosa del passato, esplorando  il momento aurorale del pensiero occidentale  che si muove attraverso il mistero del mistero della fede, percorrendo anche i sentieri affascinanti dell’astrologia. Gli itinerari che propone l’artista Roberto Demarchi sono diversi, ma seguono tutti un medesimo fil rouge, quello di cercare di soddisfare il bisogno di comprendere e conferire forma visibile all’enigma che è alla base dell’esistenza.

Mara Martellotta

Taurinense e Nizza Cavalleria sul podio delle truppe alpine

Portano il “Toro” della Taurinense sullo scudetto al braccio i militari del 9°
reggimento Alpini dell’Aquila e i Dragoni del reggimento Nizza Cavalleria
(1°) di Bellinzago Novarese che si sono aggiudicati il primo e il secondo
posto del “Trofeo Comandante delle Truppe Alpine”, una tre giorni di
competizioni tecnico-militari che ha visto confrontarsi i migliori reparti
alpini.
Giunti dal Piemonte, dall’Abruzzo, dal Friuli e dal Trentino i plotoni si
sono sfidati in prove militari tra le quali il CAGSM (circuito addestrativo
ginnico sportivo militare), la marcia zavorrata e i tiri con l’arma in
dotazione oltre che il trasporto del tronco e l’arrampicata e discesa in
doppia sono state il banco di prova dei migliori tra i 10000 alpini in
servizio. I genieri del 2° accanto ai cavalieri del Nizza 1° e agli alpini
dell’8° e del 9° si sono dati battaglia anche nella risalita di corde fisse dove
si risale un piano inclinato utilizzando bloccanti (maniglie
jumar) su corde fisse.
Una serie di prove tra la disciplina sportiva e la tecnica militare volte a
migliorare, nel mantenimento dell’efficienza fisica, la preparazione e
l’addestramento militare.
Il Comandante delle Truppe Alpine ha premiato i vincitori, soddisfatto
comunque del risultato globale più importante della singola performance.
“Dobbiamo sfruttare ogni possibilità per addestrarci e migliorare, siamo
impegnati in tante attività da strade sicure all’approntamento per le
missioni all’estero, questa è stata una occasione, ottimamente sfruttata,
per addestrarci e confrontare tra i diversi reparti le singole capacità.
Complimenti a tutti, a chi ha vinto e a chi ha dato il massimo”.
L’area addestrativa “Paolo Caccia Dominioni”, sede delle gare, è gestita dal
2° reggimento genio guastatori di Trento ed è spesso impiegata, per la
​versatilità e per le diverse possibili offerte esercitative, per addestramento
non solo degli alpini ma anche delle altre specialità dell’Esercito

Un morto e due feriti nello schianto in autostrada

 Un  morto e due persone  ferite: è il bilancio di  un incidente stradale  avvenuto questa mattina sull’autostrada del Frejus all’altezza di Bardonecchia. Sono rimasti coinvolti tre tir e un’auto, la vittima è il camionista. I mezzi hanno preso fuoco. Due feriti sono stati soccorsi dal 118, e  trasportati all’ospedale. Un terzo è rimasto incastrato tra le lamiere. I vigili del fuoco e la polizia stradale sono impegnati nelle operazioni di soccorso. E’ stata chiusa l’autostrada  con uscita obbligatoria a Oulx e Bardonecchia.

L’isola del libro

A cura di Laura Goria

Miriam Toews “La mia estate fortunata”   -Marcos Y Marcos-  euro 18,00

Questo è stato il suo primo libro, uscito nel 1996, quando era una trentenne che già maneggiava mirabilmente il suo linguaggio inconfondibile, sospeso tra humor e profondità, che sono diventate la cifra dei suoi romanzi. L’ha scritto prima che la tragedia travolgesse la sua famiglia con i suicidi del padre e della sorella e racconta le strampalate vicende di un gruppo di ragazze madri che crescono da sole le loro nidiate e convivono tutte in una casa popolare. Hanno un passato difficile e un futuro incerto. Eppure sono abilissime e intelligenti nel trasformare disagio e vita precaria  in una forza straordinaria: quella che le lega l’una all’altra, in un mix strategico di solidarietà soffusa di allegria.Location è Winnipeg, dove caldo e freddo sono sempre estremi e difficili da sopportare. La casa di accoglienza in cui hanno trovato rifugio vive dell’allegria, dei pianti e del nervosismo dei bambini dietro i quali si affannano le ragazze. Due sono le protagoniste principali. Lucy, che ha appena 18 anni e manco sa chi sia il padre di suo figlio. E Lish, che in una sola notte d’amore con un artista di strada (che le ha proposto di condividere la vita errabonda) ha messo in cantiere la bellezza di due gemelle; che si sommano alle altre 2 figlie avute con un altro uomo. La casa che ospite le giovani madri è piena di storie simili che la Toews racconta con leggerezza ed ironia. L’estate fortunata sarà quella in cui Lucy e Lish caricano la loro prole su un furgone scassatissimo e si mettono in viaggio verso il Colorado alla ricerca del padre delle gemelle.

 

 

 

Per capire meglio la profondità di questa scrittrice vi ripropongo stralci  dell’intervista che le feci in occasione di un Salone del libro di Torino dove era venuta a presentare i suoi libri.

 

E’di una dolcezza infinita Miriam Toews. Bella senza un filo di trucco, esprime semplicità e una forza titanica. La famosa scrittrice canadese emana un fortissimo senso di serenità.

Eppure la sua è una vita segnata in partenza. E’ nata in una rigida comunità mennonita ai margini del mondo, dalla quale è fuggita a 18 anni. Poi le difficoltà dell’esilio e 2 grandi tragedie: il suicidio del padre (nel 1998) e dell’unica sorella (nel 2010). Da queste stigmate è nata una delle scrittrici più interessanti e coinvolgenti del panorama letterario internazionale, vincitrice di prestigiosi premi, tradotta in 15 lingue e, in Italia, autrice di punta dell’editore Marcos y Marcos. Nata nel 1964 a Steinbach in Manitoba, un villaggio nella zona centrale delle praterie canadesi, 

figlia di un discendente diretto dei primi coloni in fuga dall’Ucraina a fine 800, cresce stretta nelle maglie della rigida disciplina dei mennoniti. La più numerosa delle chiese anabattiste,che vive come nel 500: rifiutando elettricità, auto e mondo esterno, nell’ottica che la vita si riduca al lavoro e a prendersi cura della famiglia. Come scrive la Toews in “Un complicato atto d’amore”, “… la sottosetta più sfigata a cui si possa appartenere a 16 anni” sorta perché “500 anni fa, in Europa, un tizio di nome Menno Simmons si è messo di buzzo buono per inventarsi una religione tutta sua..”. 

In casi come questi la vita offre due sponde: restare e uniformarsi…o fuggire. Ed è quello che fatto l’autrice. Nella sua vita ci sono 2 lauree (in Lettere e Cinema, e in  Giornalismo) e l’intermezzo da attrice protagonista nel film “Luz  Silenciosa”, voluta a tutti i costi dal regista Carlo Reygadas; esperienza che le ha ispirato il romanzo “Mi chiamo Irma Voth”.

Ma la sua grandezza è nei romanzi fortemente autobiografici in cui l’humor è la cifra con cui  maneggia pagine di vita difficili, come il suicidio della sorella e sullo sfondo anche quello del padre in “I miei piccoli  dispiaceri”; la fuga e rapporti familiari difficili in “Un complicato atto d’amore”.

Nascere in una comunità mennonita cosha significato e cosa proprio non sopportava?

«Non mi sentivo libera. Appena finita la scuola, anche se ancora non ero sicura di voler diventare un’artista, sapevo già che avrei fatto qualunque cosa pur di vivere in un ambiente libero soprattutto dal punto di vista mentale. Da un lato quello era l’unico mondo che conoscevo e sentivo il senso di appartenenza, dall’altro avvertivo di dover scappare. Ero anche molto impaurita ed è stato difficile. Sono andata a Montreal, la città canadese più liberale, l’opposto del mio paese conservatore, e percepivo continuamente questo contrasto».

Si può dire che la scrittura per lei sia catartica e l’aiuta a metabolizzare la vita?

«Si proprio perché mi permette di dare un senso alle mie emozioni e soprattutto alle mie esperienze; in un certo senso mi consente di riordinarle. Attraverso i romanzi riesco a fare un po’ di ordine nella mia caotica vita».

Se una persona che amiamo non vuole più vivere, amarla vuol dire trattenerla o lasciarla andare?

«La mia famiglia ed io abbiamo tentato in ogni modo di dissuadere mia sorella, ma lei voleva proprio morire e ha fatto di tutto per riuscirci. Ho cercato di convivere con il dolore per il suo suicidio, di capirlo e di rispettare la sua scelta. So che in realtà l’unica via per dare sollievo al suo dolore era farla finita».

Come dirimere il conflitto tra l’idea che abbiamo il diritto di decidere della nostra morte e le responsabilità nei confronti  delle persone che ci vogliono bene e che ne soffriranno?

«Ovviamente mio padre ed io abbiamo affrontato questo conflitto e fatto di tutto per evitare la morte. Voglio sottolineare che la scelta spetta alla persona che soffre, ma questo non vuol dire che chi si suicida non ami i suoi cari. Solo che quando proprio non ce la fa più deve lasciarsi andare completamente. Sono convinta che bisognerebbe legalizzare la morte assistita, cosa che è avvenuta in Canada mentre scrivevo il libro».

Nel suo paese cosa prevede la legislazione in materia?

«Ora il suicidio è legale, con l’assistenza di un dottore, tutte le firme necessarie e per persone che non possono avere più alcuna cura. Invece per le malattie psichiatriche non è così. Se non è provato che la malattia sia incurabile, e per i medici è complicato stabilirlo, la situazione è ancora parecchio difficile».

Cosa si può obiettare a chi definisce il suicidio una scelta egoistica?

«Dal mio punto di vista non lo è, proprio perché ci sono vari tipi di suicidio e comunque sono persone che soffrono e continuerebbero a soffrire. Una sorta di dolore psichico davvero insopportabile. Non qualcosa di egoistico; ma accettare la propria sofferenza e poi lasciarla andare».

Cos’ha capito dei  suicidi nella sua famiglia? Qual è il male  di  vivere? 

«Io non soffro di depressione e disturbo bipolare come mio padre, ma ho tratto una lezione: continuare ad essere felice e gioiosa. Lui e mia sorella avrebbero voluto questo per me, anche se loro ne erano incapaci».

Suo padre e sua sorella si sono suicidati entrambi e nello stesso modo: si è geneticamente condannati, esiste il suicidio nel Dna di una persona?

«Ci ho pensato e ripensato e ci sono studi che provano l’esistenza di qualche collegamento. Il suicidio è sempre esistito e continuerà ad esserci. Forse con il progresso medico si riuscirà a prevenirlo».

Sofferenza fisica e psicologica hanno pari diritto alla morte?

«Non credo ci sia una grande differenza, anzi per me non c’è. Ho letto statistiche di altri paesi che dimostrano come il dolore psichico possa essere tale da giustificare la morte assistita e che molte persone vi ricorrano per farla finita».

L’humour come istruzioni d’uso alla vita…lei  come ci  riesce?

«Il mio è un “dark humor” un modo di trattare l’assurdità della realtà. A volte è  ridicola e va di pari passo con la sofferenza. E’ proprio l’oscurità che accompagna la luce del mondo».

Com’è stata la sua esperienza di attrice e  perché non ha continuato?

«E’ stata una cosa anomala ed estemporanea. Il regista mi ha chiamata proprio perché non voleva un’attrice. Semplicemente ero una ragazza mennonita nei panni di un’attrice casuale. Un’esperienza interessante ma non quello che volevo davvero fare, che è scrivere»

 

Arcieri piemontesi ai Campionati Europei Campagna

Scatta a Mokrice-Catez l’ultimo appuntamento internazionale di tiro con l’arco del 2019. Sono i Campionati Europei Campagna, nei quali la nazionale italiana difende il primo posto nel medagliere conquistato due anni fa nella stessa località slovena. Nell’occasione gli azzurri raccolsero 3 ori, 4 argenti e 7 bronzi, bottino che sperano di poter confermare al termine della prossima settimana (sabato 5 ottobre sarà la giornata conclusiva dell’evento continentale). Otto arcieri piemontesi – o tesserati per società piemontesi – sono stati convocati dal Responsabile Tecnico Giorgio Botto, anch’egli piemontese. Nell’olimpico Senior Marco Morello (Aeronautica Militare); nel compound Senior Marco Bruno (Arcieri di Volpiano), Giuseppe Seimandi e Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi); nella stessa divisione Junior Alex Boggiatto (Ar. Co. Arcieri Collegno); nell’arco nudo Senior Alessio Noceti (Arcieri Delle Alpi) e Stefania Coppo (Arcieri Di Volpiano); nell’arco nudo Junior Gian Lorenzo Soldi (Arcieri Varian). L’elenco completo degli atleti convocati e dei componenti dello staff a questo link.

 

Per quanto riguarda i recenti risultati internazionali degli arcieri piemontesi in gara, agli Europei Campagna del 2017 Marco Morello e Irene Franchini vinsero l’oro nell’arco olimpico e compound rispettivamente; Giuseppe Seimandi fu argento nell’arco nudo e Alex Boggiatto (Ar.Co.Arcieri Collegno) bronzo nel compound giovanile. Franchini e Boggiatto si laurearono campioni europei anche a squadre, mentre Seimandi e Morello conquistarono l’argento. I tre atleti Senior sono saliti sul podio a squadre anche ai Mondiali Campagna dell’anno scorso. A livello nazionale, nella stagione in corso Alessio Noceti ha vinto i Campionati Italiani; stesso discorso per Irene Franchini, che si è aggiudicata anche il Grand Prix Campagna, con la finale di quest’ultimo disputata la scorsa settimana. Ai Tricolori Marco Bruno ha messo invece al collo la medaglia d’argento, piazzandosi terzo nel Grand Prix. Sul podio di quest’ultimo anche Seimandi, argento, e Morello, bronzo.

La pagina sul sito FITARCO con le notizie e i link utili a questo link