ilTorinese

Starbucks l’americano alla conquista di Torino

La famosa caffetteria americana aprirà i battenti entro l’autunno nello store tra via Amendola e via Buozzi,  nei locali occupati fino a poco tempo fa da Dmail

 

Il primo Starbucks torinese sarà su due piani, le selezioni per assumere il personale sono già partite e gli operai sono al lavoro da settimane. Nuovi  store (gestiti dal gruppo commerciale Percassi) apriranno in seguito  anche nelle stazioni ferroviarie di  Porta Nuova e Porta Susa.

 

(foto: il Torinese)

Incidente sul lavoro: morto un operaio

Dal Piemonte

E’ deceduto  dopo il ricovero in ospedale a Cuneo l’operaio di 33 anni, di Boves  colpito in mattinata da un macchinario nello stabilimento della Merlo di Cervasca, sede principale di un’azienda leader nel settore dei sollevatori telescopici e macchine movimento terra, dove  lavorano  400 dipendenti. Da gennaio 2019 sono state 19 le morti sul lavoro denunciate in provincia di Cuneo, 3 solo negli ultimi 10 giorni.

Energia verde, la Regione mette in palio 50.000 euro per i Comuni

L’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati: «Primo passo in attesa di una legge nazionale» 

Da oggi i Comuni che vogliono aggregarsi tra di loro per costituire le cosiddette «comunità energetiche» possono contare sul sostegno della Regione che ha pubblicato un bando che mette a disposizione 50.000 euro ripartiti sulla base del numero delle manifestazioni di interesse valutate positivamente: a ciascun richiedente sarà destinata una somma non inferiore a 5.000 euro e non superiore a 10.000 fino ad esaurimento della dotazione. «Si tratta di un primo piccolo passo – ha detto l’assessore all’Ambiente e all’Innovazione tecnologica, Matteo Marnati – con questa manifestazione di interesse tastiamo il terreno per capire qual è l’orientamento dei territori, se ci saranno molte domande stanzieremo più soldi a partire dal prossimo anno, sempre restando in attesa di una legge nazionale che disciplini questo settore».

I Comuni che propongono la costituzione di comunità energetiche possono presentare manifestazioni di interesse e richiedere un contributo finanziario tramite PEC all’indirizzo

sviluppoenergetico@cert.regione.piemonte.it in formato pdf firmato digitalmente dalle ore 9 del 21 ottobre 2019 fino alle 12 del 6 dicembre 2019. La descrizione del bando si può scaricare dall’indirizzo:https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/contributo-finanziario-comunita-energetiche

Le comunità energetiche sono aree nelle quali si prevede una progressiva sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili, fino a raggiungere la completa indipendenza da petrolio e affini. La prima Comunità Energetica piemontese è stata costituita nel Pinerolese in un’area di 1.350 km quadrati, con una popolazione di 150mila abitanti che intende provvedere da sé al proprio fabbisogno energetico.

Sono ammissibili al contributo regionale le spese sostenute, a far data dal giorno 21 ottobre 2019, per la redazione dei progetti e della documentazione correlata alla costituzione delle comunità energetiche, quali documenti e relazioni progettuali, analisi di fattibilità tecnico – economica, studi e atti di carattere giuridico. La valutazione delle manifestazioni di interesse sarà effettuata da un Comitato Tecnico Scientifico entro i 90 giorni successivi alla scadenza dell’Avviso. Il Settore “Sviluppo energetico sostenibile” provvederà all’approvazione della graduatoria e alla successiva erogazione dei contributi.

Le domande di partecipazione al bando devono essere conformi al modulo allegato all’Avviso pubblico ed essere corredate dalla documentazione dallo stesso prevista.

Le risorse disponibili ammontano ad euro 50.000 euro. Le stesse saranno ripartite sulla base del numero delle manifestazioni di interesse valutate positivamente e a ciascun richiedente sarà destinata una somma non inferiore a 5.000,00 e non superiore a 10.000,00 euro fino ad esaurimento della dotazione.

Sono ammissibili al contributo regionale le spese sostenute, a far data dal giorno 21 ottobre 2019, per la redazione dei progetti e della documentazione correlata alla costituzione delle comunità energetiche, quali documenti e relazioni progettuali, analisi di fattibilità tecnico – economica, studi e atti di carattere giuridico.

La valutazione delle manifestazioni di interesse sarà effettuata da apposito Comitato Tecnico Scientifico entro i 90 giorni successivi alla scadenza dell’Avviso.

Il Settore “Sviluppo energetico sostenibile” provvederà all’approvazione della graduatoria e alla successiva erogazione dei contributi.

Maxi sequestro di marijuana

SEQUESTRATE OLTRE 660 PIANTE  E 168 KG DI INFIORESCENZE
PRONTE ALLA VENDITA. UN ARRESTATO
I Finanzieri di Milano e Pavia nell’ambito delle attività di controllo economico
del territorio hanno individuato in località Borgo Priolo (PV) – frazione
Staghiglione una cascina all’interno della quale veniva prodotta illegalmente
marijuana.
I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego di Milano e i finanzieri delle
Compagnie di Pavia e Voghera, una volta fatta irruzione nella cascina, hanno
rinvenuto due locali adibiti a serre, un locale interno ed uno esterno per
l’essicazione delle infiorescenze, centinaia di kg di prodotto finito e strumenti
utili alla coltivazione e conservazione della sostanza stupefacente.
La cascina, di proprietà di un imprenditore agricolo di Casteggio, era diventato
un vero e proprio laboratorio per la produzione di droga. Al termine delle attività
di polizia giudiziaria, i militari rinvenivano 666 piante di marijuana di varia
grandezza, 168 kg di infiorescenze (di cui 17 kg già trinciate e pronte alla
vendita), 1,5 lt di olio di marijuana e centinaia di confezioni monouso per la
successiva commercializzazione illegale.
Il proprietario della cascina, tale A. V. di 51 anni originario di Voghera (PV), è
stato quindi tratto in arresto per produzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti e tradotto nel carcere di Pavia a disposizione della locale Autorità
Giudiziaria.
L’operazione delle Fiamme Gialle, si colloca in un ampio dispositivo di controllo
economico del territorio nell’ambito del quale viene garantita un’attenzione
particolare ai fenomeni della produzione e commercializzazione di sostanze
stupefacenti e psicotrope e conferma il controllo esercitato dalla Guardia di
Finanza sul territorio lombardo a tutela della legalità e al contrasto dei traffici
illegali.

No alla censura, CasaPound imbavaglia le statue a Torino

L’iniziativa in oltre cento città italiane 
Riceviamo e pubblichiamo
Un bavaglio apposto dai militanti di CasaPound sulle statue del centro di Torino e in tutta Italia, questa la simbolica protesta con la quale il movimento della tartaruga frecciata ha inteso continuare a tenere alta l’attenzione  sulla censura in Rete, a 40 giorni dalla disattivazione delle sue pagine e dei profili dei suoi attivisti da parte delle piattaforme Facebook e Instagram e in attesa della prima udienza della causa intentata contro i siti di Mark Zuckerberg, fissata per il 13 novembre.
“Non si è trattato di un episodio isolato – spiega CasaPound in una nota – anzi, l’azione contro di noi è stata probabilmente la prova generale rispetto al tentativo di mettere a tacere gradualmente la voce dei sovranisti, come del resto dimostrato dalle censure che continuano ad essere poste in essere contro innumerevoli profili e pagine, ma anche ad esempio dal processore di pagamento PayPal contro imprenditori colpevoli solamente di essere lontani da posizioni globaliste”.
“Per fortuna – prosegue il movimento – inizia ad allargarsi il fronte di coloro che hanno compreso la gravità delle censure in atto, come dimostrato dalla partecipazione al  convegno sulla libertà di espressione “Riprendere la parola”, organizzato da Il Primato Nazionale e che avrà luogo oggi pomeriggio alle 17, insieme al nostro Simone Di Stefano, di personalità del mondo dell’informazione e della cultura quali il membro del Cda Rai Giampaolo Rossi, il docente universitario Marco Gervasoni, l’attore Edoardo Sylos Labini, la giornalista Francesca Totolo, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, e il direttore del Fatto Quotidiano online Peter Gomez”.
“E’ anche in considerazione del momento cruciale per il fronte sovranista e dell’attacco senza precedenti in corso – conclude CasaPound- che domani pomeriggio saremo in piazza San Giovanni, senza simboli ma con centinaia di tricolori, con la volontà di arricchire anche con le nostre idee e battaglie di sempre una piattaforma programmatica, quella dell’opposizione al governo da incubo giallofucsia, che non può limitarsi ai pur fondamentali temi dell’immigrazione e della pressione fiscale, ma deve iniziare a occuparsi con forza anche di casa, lavoro, famiglia,, salari e Stato sociale”.

Ecco la triade vincente del “Premio Cesare Pavese 2019”

Per l’Editoria, la Traduzione e la Saggistica

Incontri e premiazione: sabato 26 e domenica 27 ottobre

Santo Stefano Belbo (Cuneo)

La traduttrice Susanna Basso, il linguista Giuseppe Patota e l’editrice Elisabetta Sgarbi sono i vincitori del Premio Cesare Pavese 2019, nato trentasei anni fa a Santo Stefano Belbo. Organizzato a partire da quest’anno dalla Fondazione Cesare Pavese, il riconoscimento si é rinnovato nella giuria, nelle sezioni in cui è suddiviso e negli appuntamenti proposti, per meglio rendere omaggio alla complessa figura di Pavese, che non fu solo grande scrittore, ma anche poetatraduttore, direttore editoriale e ideatore di una storica collana di saggi. “Il Premio Cesare Pavese è oggi un premio globale – spiega Gian Arturo Ferrari, che insieme a Claudio Marazzini, Giulia Boringhieri, Alberto Sinigaglia e Pierluigi Vaccaneo fa parte della giuria rinnovata – perché comprende tutte le ‘arti del libro’, fatta eccezione per quelle materiali, arti che hanno avuto in Cesare Pavese un rappresentante di statura altissima e soprattutto capace di praticarle e fonderle tutte insieme». Le nuove sezioni del Premio sono infatti, da quest’anno, dedicate all’Editoria e alla Traduzione, che vanno ad arricchire quelle dedicate alla Saggistica e alla Narrativa (in questa fase di transizione il premio per la Narrativa sarà assegnato dall’edizione 2020).

I tre vincitori incontreranno il pubblico e riceveranno il Premio domenica 27 ottobre, alle ore 10, a Santo Stefano Belbo, nell’Auditorium della Fondazione che ha sede nella Chiesa sconsacrata dei Santi Giacomo e Cristoforo (piazza Confraternita 1), in cui fu battezzato Cesare Pavese. A moderare l’incontro sarà la giornalista Chiara Buratti. Il Premio per la nuova sezione Editoria sarà consegnato a Elisabetta Sgarbi, editrice, direttrice artistica del Festival La Milanesiana, da lei stessa ideato, e regista cinematografica. Per venticinque anni in Bompiani, dove è stata direttore editoriale, nel 2015 fonda la casa editrice La Nave di Teseo, di cui è direttore generale e direttore editoriale, “rendendosi protagonista del più interessante fenomeno editoriale degli ultimi anni”. La sezione dedicata alla Traduzione vede, invece, vincitrice la torinese Susanna Basso, firma italiana di autori acclamati a livello mondiale come Ian McEwan, Alice Munro, Paul Auster, Julian Barnes, Elizabeth Strout, Martin Amis, Kazuo Ishiguro e Jane Austen, di cui sta traducendo l’opera completa. Dal 1987 collabora con la casa editrice Einaudi. A chiudere la triade, Premio per la Saggistica al napoletano Giuseppe Patota (professore ordinario di Linguistica Italiana presso l’Ateneo di Siena e Accademico della Crusca) per il saggio “La grande bellezza dell’italiano: il Rinascimento” (Laterza, 2019), una guida che esplora il fascino della lingua italiana attraverso tre grandi protagonisti del nostro Rinascimento: Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Macchiavelli.

Il giorno precedente la cerimonia di premiazione, sabato 26 ottobre 2019, i vincitori visiteranno la Casa Natale di Cesare Pavese (via Cesare Pavese 20), per poi assistere, alle ore 17, all’incontro, aperto al pubblico, su Scienza e umanesimo: la nuova frontiera delle due culture”, presso l’Auditorium della Fondazione Cesare Pavese, condotto da Alberto Sinigaglia (presidente della Giuria nonché dell’Ordine dei Giornalisti di Piemonte e Valle d’Aosta), cui seguirà, alle ore 21,30, il concerto “Passeggiata musicale attraverso i secoli” con il Quintetto dell’Opera di Milano.

Il Premio renderà inoltre omaggio al suo fondatore, il professor Luigi Gatti, storico animatore del Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale, scomparso lo scorso gennaio e che per trentacinque anni ha organizzato il Premio, dirigendone la giuria. Sarà commemorato sempre nella giornata di sabato 26 ottobre alle ore 16 con un convegno dal titolo Cesare Pavese. La storia di un Premio”.

 

Info: Fondazione Cesare Pavese, piazza Confraternita 1, Santo Stefano Belbo (Cn), tel. 0141/840894 o www.fondazionecesarepavese.it

 

g.m.

 

Nelle foto
– Busto di Cesare Pavese nella casa natale di Santo Stefano Belbo
– Susanna Basso
– Giuseppe Patota
– Elisabetta Sgarbi

 

“Il senso della storia”, tre giorni di studi nel cuneese tra Mondovì e Saluzzo

Con tre appuntamenti – due a Mondovì, il 22 e 24 ottobre, e uno a Saluzzo, il 28 ottobre – si conclude con la sessione autunnale il Convegno organizzato dalla Delegazione di Cuneo dell’A.I.C.C. (Associazione Italiana Cultura Classica) su “Il senso della storia”, del quale si era tenuta nell’aprile scorso la sessione primaverile. L’evento è promosso in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, la sezione monregalese dell’Anpi, le associazioni culturali Gli Spigolatori, il Centro Studi Monregalesi , l’Unidea e i Licei “Vasco-Beccaria-Govone” di Mondovì e “G.B.Bodoni” di Saluzzo. Per tre pomeriggi il convegno, patrocinato dalla Città di Mondovì, affronterà il tema del senso della storia da diversi esperti in una prospettiva multiculturale, privilegiando una trattazione che coniuga il rigore scientifico alla divulgazione, come è ormai consolidata tradizione. Questo il programma delle giornate:

Martedì 22 ottobre, Aula “Bruno” del Liceo “Vasco-Beccaria-Govone” -Piazza IV Novembre a Mondovì, ore 14.15 – 17.15; relazioni di M. MANGINI, Le lingue nella storia, la storia nelle lingue;L. BELLANI e D. CHIAPELLO, I Greci prima dei Greci; C. ROSSI, Il senso della storia intrinseco all’arte: tempi e tempeste.

Giovedì 24 ottobre, Aula “Bruno” del Liceo “Vasco-Beccaria-Govone” -Piazza IV Novembre a Mondovì, ore 14.15 – 17.15; relazioni di G. MONGARDI, Letteratura e storia in Irène Némirovsk;F. GIACOSA, Nel corpo della storia. Il vedere inquieto dell’arte;M. LEONE e M. RINAUDO, Storia e didattica della fisica: un rapporto problematico;L. MADDALONI, Storie a doppia elica.

Lunedì, 28 ottobre, Aula Magna Liceo Classico in via della Chiesa 13 a Saluzzo, ore 14.15 – 16,15; relazioni di A. FASSONE, Narrare la storia. La metodologia storica di Jerzy Topolski; D. VOINYTSKYI, La Russia tra le sfide del sec. XX.

Il Convegno, aperto a tutti gli interessati, ha valore di corso di aggiornamento per i Docenti, che possono iscriversi inviando una mail a formazione@iliceimondovi.edu.it.

M.Tr.

39° edizione concorso di storia. Lunedì 21 ottobre la giornata formativa per docenti 

Lunedì 21 ottobre , alle 14,30, l’Aula Consigliare di Palazzo Lascaris a Torino ospiterà la giornata formativa riservata agli insegnanti sul progetto di storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale.Si tratta del tradizionale appuntamento che rappresenta il primo passo ufficiale della 39° edizione del concorso rivolto agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di II grado e degli Enti di formazione professionale piemontesi.Ad illustrare le tre tracce del concorso che si avvale della collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e degli Istituti storici della Resistenza saranno tre degli storici che hanno contribuito alla loro redazione.Lo sport e la storia del ‘900 verrà illustrata da Enrico Pagano, direttore dell’Istituto Storico di Biella e Vercelli; La caduta del Muro di Berlino trent’anni dopo sarà introdotta da Luciana Ziruolo, direttrice dell’Istituto Storico di Alessandria;I cinquant’anni della regione Piemonte verrà presentata da Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico di Cuneo.Dal 1981, ogni anno scolastico, grazie a quest’opportunità, gli studenti si concentrano su temi connessi alla storia e alla società contemporanea, misurandosi con la più vasta gamma di mezzi d’indagine e di espressione. Le iscrizioni andranno effettuate entro il prossimo 31 ottobre e le ricerche dovranno essere realizzate da gruppi composti da 5 studenti, coordinati da un insegnante di tutte le discipline.I sei Istituti Storici della Resistenza del Piemonte, organizzeranno successivamente sui territori e nelle scuole degli appositi moduli di formazione per insegnanti e studenti.

 M.Tr.

L’ex portavoce di Appendino: “Adesso vuoto il sacco”

Il giornalista Luca Pasquaretta, l’ex portavoce della sindaca, andava dicendo che “avrebbe vuotato il sacco in Procura” sostenendo di conoscere due episodi compromettenti. E’ quanto emerge dai verbali degli interrogatori di Chiara Appendino nell’inchiesta in cui la prima cittadina è parte lesa e persona offesa del reato di estorsione che vede indagato l’ex collaboratore. La sindaca aveva dichiarato nella sua prima audizione dai pm di non essere mai stata minacciata. L’assessore al Commercio, Alberto Sacco, le aveva però riferito delle presunte manovre  di Pasquaretta che avrebbe apirato a ottenere nuovi ruoli dopo la fine del lavoro di portavoce. La prima vicenda  compromettente è riferita  alla consulenza che Pasquaretta aveva avuto dal Salone del Libro nel 2017 , che vede il  giornalista indagato per peculato. La seconda, ha detto la sindaca ai pm, riguarda il fatto che Pasquaretta “sosteneva che avevo usato l’auto di servizio per andare a Ivrea per un impegno del partito”.

 

“Mistero Buffo”, il capolavoro di Dario Fo è di scena al Gobetti

Il regista Eugenio Allegri e l’attore Matthias Martelli fanno rivivere lo spettacolo del Premio Nobel

 

È stato il “Mistero Buffo”, capolavoro del Premio Nobel Dario Fo, ad aver inaugurato la nuova stagione del Teatro Gobetti, nell’ambito del Teatro Stabile di Torino, martedì 15 ottobre alle 19.30. La piece teatrale è stata presentata nella nuova edizione per i suoi cinquanta anni, con l’interpretazione di Matthias Martelli, per la regia di Eugenio Allegri. Il Mistero Buffo, portato in scena il primo ottobre 1969, dopo un primo assaggio, avvenuto il maggio precedente,alla Statale di Milano, sarebbe diventato la piece più famosa di Fo, rappresentata in oltre 5 mila allestimenti ed in tutto il mondo. “Misteri” era il termine con cui si definivano le sacre rappresentazioni medievali. “Mistero buffo”, che reca il sottotitolo di “Giullarata popolare del Quattrocento”, si colloca negli anni della contestazione, tra il ’68 ed il ’69, segnando non soltanto una svolta nella carriera di Dario Fo e Franca Rame, che abbracciano a partire da allora una compagnia-collettivo, seguendo circuiti alternativi ai convenzionali, ma diventa un testo portante nel panorama del teatro internazionale.

Una raccolta di monologhi, spesso composta da un ordine di brani sempre diversi, descrive   alcuni episodi ad argomento biblico, riproposti in chiave satirica ed esposti in un linguaggio che risulta una miscela di dialetti padani, il grammelot.

“Matthias ed io – spiega il regista Eugenio Allegri – abbiamo fatto un patto in base al quale il Mistero Buffo sarebbe stato lo stesso che avevo visto interpretare da Dario Fo a Torino, nel lontano 1974, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere a Palazzo Nuovo, proprio con quelle stesse “giullarate” e con la medesima veemenza artistica. Dopo la versione applaudita lo scorso anno a Londra, alla Print Room at the Coronet, quella che abbiamo allestito al teatro Gobetti, prodotta dal Teatro Stabile di Torino, vogliamo chiamarla “dei cinquanta anni”. “La nascita del giullare” e “La parpaia topola” sono brani presi in prestito dal “Fabulazzo osceno”, cui si aggiungono, di volta in volta, le Giullarate di Bonifacio VIII e quelle de “Il primo miracolo di Gesù”, che erano già presenti nella prima edizione, comunque riviste ed arricchite alla maniera dei commedianti dell’arte, i quali sono soliti rinnovare continuamente la propria abilità”.

In scena si destreggia da solo, con una bravura straordinaria, il pirotecnico Matthias Martelli, capace di passare dal pazzo comico alla poesia, fino all’approdo alla tragedia umana e sociale. La capacità di Martelli è quella di coinvolgere, con maestria, il pubblico nell’azione drammatica, senza ricorrere ad alcun trucco, toccando temi che riguardano la società civile ed il nostro tempo.

 

Mara Martellotta

Teatro Gobetti, da martedì 15 a domenica 27 ottobre 2019.

Via Gioacchino Rossini 8, Torino

Ore 19.30-20.45-15.30

 

(nella foto: Matthias Martelli – Photo credit Stefano Roggero)