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Mondiali di Corta: Viberti e Miressi volano in finale

Chiusa alla Duna Arena di Budapest la seconda giornata dei campionati, una giornata di conquiste e di emozioni!

Non passa il turno Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero) nei 100 Stile Libero Femminili, che chiude la semifinale della gara regina in 52’’80. “Non sono soddisfatta – racconta la nuotatrice di Cuneo – se è andata così significa che dobbiamo ancora lavorare molto, ci sono altre gare, devo resettare e concentrarmi.”

Si qualifica in finale invece il velocista azzurro Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/CN Torino), il primatista italiano della gara regina chiude la semifinale con 45’’69 che gli vale il quinto posto in finale. “Era onestamente quello che volevo dimostrare. Questa mattina le sensazioni non erano buone ma nel pomeriggio sono decisamente migliorate – racconta Miressi – Ho impostato la gara in maniera differente rispetto alle mie abitudini, provando a passare forte ed è andata bene. Domani sarà una battaglia”.

Pass per la finale anche per Ludovico Blu Art Viberti (GS Fiamme Oro/CN Torino) che passa il turno con 56’’60 che vale il quarto tempo in finale pari con Caspar Corbeau (FRA). “Sono felicissimo, perché si tratta della prima finale importante della mia carriera – afferma il ranista di Torino – Dedico questo pass al mio amico Martinenghi, che doveva essere qui al posto mio: mi ha scritto spesso in questi giorni e anche poche ore prima della gara. Giovedì darò tutto quello che ho”.

Quinta posizione in 1’36’’80 per la staffetta 4×50 Mista Mixed azzurra con Lorenzo Mora, Simone Cerasuolo, Silvia Di Pietro e Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero). “Esco con il sorriso – racconta l’allieva di Thomas Maggiora – sono contenta di aver scaricato la rabbia dei 100 Stile Libero in questa maniera!”.

Foto  Andrea Masini DBM

Passante aggredito e rapinato: fermati tre giovani

 

La Polizia di Stato ha fermato tre egiziani, tutti diciannovenni, per una rapina avvenuta a danno di un uomo nelle strade del quartiere Borgo Vittoria.

È metà mattina quando un uomo, dopo aver accudito gli anziani genitori, esce di casa per recarsi al mercato di Borgo Vittoria. In pochi istanti viene superato da due giovani mentre un terzo gli resta alle spalle. Uno dei due che lo ha superato si posiziona alla fine della via dove funge da palo, mentre l’altro aggredisce l’uomo scaraventandolo per terra e colpendolo ripetutamente per impossessarsi del borsello. La vittima non si dà per vinta riuscendo a trattenere il borsello, ma nel corso dell’aggressione i malfattori riescono a strapparle la collanina d’oro prima di darsi alla fuga in direzione del mercato.

Le accurate e tempestive indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno permesso di individuare, in poche ore, i tre rapinatori che sono stati sottoposti a fermo. Gli elementi probatori raccolti dalla Squadra Mobile hanno permesso alla Procura della Repubblica di Torino di richiedere la convalida del fermo e ottenere l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre giovani.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

Carabinieri, Nicco: “Sempre dalla loro parte”

“Quello odierno è un piccolo gesto simbolico per dimostrare, però, grande e profonda gratitudine a tutta l’Arma dei Carabinieri”, così ha esordito il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco accogliendo a Palazzo Lascaris alcuni militari che nei mesi scorsi si sono distinti per azioni meritorie a tutela delle comunità: ad accompagnarli il Comandante Provinciale Generale di Brigata Roberto De Cinti ed il Comandante del Nucleo Radiomobile di Torino, Tenente Colonnello Francesco Donvito.

“Ogni giorno – ha continuato Nicco – i Carabinieri sono impegnati sul territorio con il loro operato costante e discreto: insieme alle altre nostre forze dell’ordine, sono il volto della sicurezza, della vicinanza e della giustizia in ogni città”.

Due le operazioni che sono state prese ad esempio e ricordate per descrivere quanto grande e preziosa sia la loro presenza: la prima ha visto il Maresciallo Capo Marco Serio, i Vice Brigadieri Davide Mongelli e Leonardo Funari, i Carabinieri Scelti Giuseppe Caltabiano e Piero Bertolusso salvare una vita, evitando un tragico tentativo di suicidio; nell’altro caso il Vice Brigadiere Alfonso Elba e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Salvatore Iula hanno sventato un furto in casa ai danni di una coppia di anziani.

“Ringrazio – ha voluto commentare il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, De Cinti – il Consiglio regionale, per questo momento di sincera vicinanza. Attestato di stima, che mi lascia ancora una volta esternare la riconoscenza sentita nei confronti dei nostri Carabinieri per l’impegno profuso sulla strada, nell’emergenza: sovente soli a far fronte a qualsivoglia necessità e a corrispondere alle legittime istanze dei cittadini. Sono davvero encomiabili”.

“Queste azioni coraggiose e piene di straordinaria umanità raccontano l’impegno quotidiano che questi uomini e donne profondono a tutela della sicurezza, della legalità e del bene comune. Come istituzione non possiamo che essere sempre dalla loro parte”, ha concluso il Presidente Davide Nicco.

Ripristinato il Fondo per il settore auto: quasi 1 miliardo per il 2024

 
Torino prima per cassa integrazione e prima per calo delle esportazioni. La Città capirà che deve fare di più per difendere il motore di sviluppo che l’ha rilanciata nel secondo dopoguerra? Questi dati mi ronzavano in testa mentre seguivo la Assemblea di ANFIA la associazione del settore, svoltasi  a Roma presente molte aziende del settore automotive , il Ministro Urso , alcuni sindacalisti e il sottoscritto invitato proprio il mio ruolo nella nascita del fondo Giorgetti per l’automotive e per il ruolo che svolsi nel 2008-2011 al Governo finanziando la prima rottamazione dei camion.
L’Assemblea ha fatto il punto sulla situazione della filiera industriale più importante d’Europa. Un settore che ha grandi ricadute economiche tanto che è stato detto stamane ogni posto di lavoro nelle fabbriche dell’auto ne fa perdere altri 3 nella componentistica e nei servizi. Un settore nel quale in 25 anni è cambiato il mondo , nel 2000 il 34% della produzione avveniva in Europa , nel 2024 la quota europea e’ sceso al 18% mentre la Cina è salita al 32% del mercato mondiale.  Nel 2000 in Cina si producevano 2.000.000 di auto , nel 2023 la produzione è salita a 30 milioni. L’imperativo è non essere asfaltati come ha detto il Presidente di Anfia Vavassori. Sono a rischio se non verrà cambiata la decisione europea che ha puntato tutto solo sull’auto elettrica, 180.000 posti di lavoro con enormi conseguenze sociali.
E’ un settore in cui c’è ancora molta innovazione in particolare con l’uso della Intelligenza Artificiale . Un settore ancora molto importante per la nostra economia.  Decisiva sarà la decisione europea .
Importante  l’intervento del Ministro Urso cui l’Anfia ha riconosciuto di essersi mosso molto bene . Il Ministro ha stretto alleanze in Europa con altri 6 per ottenere la modifica della grave decisione europea , votata purtroppo dal PD. Perché la prospettiva non è quella di avere una industria a emissioni zero ma di avere zero industria. La politica industriale si fa a livello europeo , ha proseguito Urso , perché l’Europa ha le risorse e qui il riferimento è a quanto prevede per l’industria dell’auto il documento di Draghi.
Scettico sui dazi il Ministro  Urso ha chiesto all’Europa di stanziare i fondi per difendere un settore fondamentale per la economia dei Paesi più importanti dalla Germania alla Francia, dalla Italia alla Spagna. Senza dimenticare Polonia e Romania.
Il Governo vuole agire su tre fronti :
1)- modifica della decisione europea;
2)-forte stanziamento per gli ammortizzatori sociali;
3)-ripristino dei fondi per il settore tra i 750 milioni e il miliardo per il 2025.
Al tavolo della prossima settimana saranno presenti anche il Minusteo dell’Ambjente, del Lavoro e della Edonomia a dimostrazione che per il governo Meloni il settore è una priorità.
Mino Giachino 

Scuole e uffici comunali: riqualificazione energetica, al via i lavori

 

Ci sono scuole, una palestra e sedi di uffici comunali tra gli immobili di proprietà della Città di Torino per i quali la Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta, ha approvato interventi di efficientamento energetico e manutenzione impiantistica, nell’ambito del Programma EfficienTO.

Un programma vasto e articolato su 7 anni quello dell’efficientamento degli immobili comunali che, sottoscritto nel 2022 tra Città di Torino e il concessionario Iren, prevede lavori su circa 800 immobili entro la fine del 2029.

In particolare, i progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions licenziati questa mattina riguardano la scuola elementare dell’istituto comprensivo ‘Montevideo’ di via Montevideo 11, la scuola elementare ‘Parato’ di via Aquileia 8, la scuola media inferiore ‘Vico’ di via Tunisi 102, la sede dei servizi Tributari e Catasto e della Soris in corso Racconigi 49 e gli uffici dei Servizi Sociali, la palestra Arcipelago 2 e il centro anziani di via Filadelfia 242.

I lavori in programma comprendono la sostituzione dei serramenti, dei corpi illuminanti presenti con nuovi a tecnologia LED, interventi su impianti di climatizzazione, la posa di pannelli coibenti, l’installazione di valvole termostatiche e di sistemi di controllo e di gestione degli edifici BMS e la realizzazione di impianti fotovoltaici.

Il costo previsto per questi interventi è di 3.901.614,43 euro, importo che sarà a carico di Iren Smart Solutions mediante l’utilizzo dello strumento di finanza di progetto, come previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.

TORINO CLICK

Tentata truffa ai danni di anziani

Nel  primo pomeriggio di ieri, 10 dicembre, i Carabinieri della Stazione di Beinasco (TO) – Compagnia di Moncalieri (TO) – hanno arrestato un trentanovenne, residente nella provincia di Napoli, bloccato mentre tentava di impossessarsi di una somma di denaro di 1.500 euro ai danni di una coppia di anziani, fingendo di essere un appartenete alle forze di polizia.
Il tentativo di truffa si era concretizzato nell’arco della mattinata con le modalità ormai note dei “finti Carabinieri”: un uomo che si spacciava per appartenente all’Arma aveva chiamato la famiglia di anziani di Beinasco (TO) invitando l’ottantanovenne titolare a presentarsi in caserma. Poi, mentre l’uomo era assente da casa, il sedicente Carabiniere aveva ricontattato la famiglia, dicendo alla coniuge, ottantaseienne, che l’uomo era stato trattenuto in quanto aveva investito un pedone; ciò premesso invitava la donna a preparare una somma in contanti da consegnare a titolo di cauzione ad una persona che sarebbe andata a casa loro.
I veri Carabinieri, insospettiti dal racconto dell’anziano recatosi in caserma, non hanno perso tempo e si sono appostati nei pressi dell’abitazione attendendo che il presunto truffatore si presentasse a riscuotere la somma richiesta. Non appena presentatosi presso l’abitazione, il presunto malfattore è stato bloccato e assicurato alla giustizia.
Al termine delle operazioni, l’uomo è stato tradotto in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, in quanto gravemente indiziato dei reati di “tentata truffa in concorso”.

Una serata dedicata a Elda Lanza, la prima presentatrice della televisione italiana

Elda Lanza è stata nel 1952, in una Rai in fase sperimentale, quando ancora il termine non esisteva e quindi coniato appositamente per lei, la prima “presentatrice” della televisione italiana. Nel centenario della nascita, venerdì 13 dicembre, alle ore 21, alla Sala Pessini, in piazza Vittorio Veneto 2, a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria, si svolgerà una serata in suo onore con il racconto della preziosa attività al servizio culturale e sociale della località dove scelse di vivere, arricchita dai ricordi di chi l’ha conosciuta e la narrazione del suo grande amico Mariano Sabatini, giornalista, scrittore ed autore di numerosi programmi televisivi come Unomattina, Parola mia e Tappeto volante. Elda Lanza, arrivata per caso da giornalista, a fare ben 14 provini alla Rai, venne scelta per testare programmi passati alla storia del piccolo schermo, quali Arrivi e partenze e Una risposta per voi.

Nella trasmissione “Vetrine” da lei ideata e condotta inventò la prima rubrica di cucina della televisione e date le telecamere giganti di allora, la sua prima idea fu quella di mettere uno specchio sopra il piano di lavoro, in modo tale che queste potessero riprendere quello che succedeva anche nelle pentole. Anni fa raccontò che si rese conto di quanto questa rubrica, con la partecipazione di Luisa De Ruggeri che non soltanto cucinava ma dava consigli pratici, ebbe successo quando diede la ricetta del Pesce di tonno, in cui metteva l’impasto in una forma di pesce di alluminio, e tutte le telespettatrici chiesero dove trovare quello stampo perché tutti i negozi l’avevano esaurito. Elda Lanza abbandonò il piccolo schermo a metà degli anni ’70 per dedicarsi alle pubbliche relazioni nell’agenzia di comunicazione fondata dal marito, il pubblicitario Vitaliano Damioli, occupandosi di grafica, giornalismo, architettura e arredamento. Ma ciò che davvero amava era scrivere e per tutta la vita ha scritto per quotidiani, periodici, novelle, romanzi e saggi.

Dopo una lunga pausa tornò ospite in tante trasmissioni tv, prima su La7 con Benedetta Parodi, e poi da Caterina Balivo, per una serie di tutorial sul “bon ton” a Detto fatto su Rai2. Nel 2012 esordì come giallista con “Niente lacrime per la signorina Olga” e le avventure dell’avvocato napoletano Max Gilardi, protagonista di numerosi titoli, tutti pubblicati da Salani. Nata a Milano il 5 ottobre 1924, scompare a Castelnuovo Scrivia, dove viveva, il 10 novembre 2019. La sua vita meriterebbe una fiction!

Igino Macagno

Juventus – Manchester City 2-0

Con due gol segnati al Man City  (53′ Vlahovic, 75′ McKennie) i bianconeri tornano a vincere e si piazzano al 14° posto con 11 punti, trovandosi così  a -2 dalla qualificazione diretta degli  ottavi. Si giocherà ancora il 21 gennaio contro il Bruges.

Impronte digitali e dintorni: uno studio contro i falsi

L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e il Politecnico di Torino impegnati in una ricerca innovativa che apre nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure

Le impronte digitali, grazie alla loro unicità (non si conoscono attualmente due individui aventi le stesse impronte digitali), sono utilizzate per l’identificazione personale e per autenticare transazioni commerciali sin dall’antico regno di Hammurabi, nell’antica Babilonia (1955-1913 a.C.).

Nel corso dei secoli, le impronte digitali sono state utilizzate sia per l’identificazione di un individuo (determinare l’identità di una persona), sia per comprovare la sua autenticazione (verificare se la persona è effettivamente chi afferma di essere). Al giorno d’oggi, la loro utilità è parte integrante della vita quotidiana: vengono infatti comunemente utilizzate per accedere agli smartphone o al PC con un semplice tocco.

In un contesto globale nel quale la contraffazione ha enormi implicazioni economiche e può compromettere la sicurezza, lo sviluppo di impronte digitali artificiali, non clonabili, rappresenta un passo avanti cruciale. Queste impronte, applicabili a una vasta gamma di prodotti e oggetti, possono rivoluzionare le tecniche di anticontraffazione, rendendole sempre più sicure ed efficaci.

La ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications da un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e del Politecnico di Torino, segna un passo in avanti in questa direzione.

Lo studio, intitolato “Artificial fingerprints engraved through block-copolymers as nanoscale physical unclonable functions for authentication and identification”, [1] mostra come sia possibile incidere impronte digitali alla nanoscala, grazie alle nanotecnologie. Le caratteristiche morfologiche di queste impronte digitali, codificabili anche in matrici binarie simili ai QR-Code, sono non clonabili e possono essere utilizzate come identificativi univoci su una vasta gamma di materiali, oggetti e/o prodotti [2].

Imitando il processo di formazione delle nostre impronte digitali, i ricercatori e le ricercatrici hanno mostrato come sia possibile ottenere impronte digitali artificiali alla nanoscala grazie all’auto assemblaggio di materiali polimerici, dove l’unicità è garantita dalla aleatorietà intrinseca del processo stesso.

«Abbiamo dimostrato come le impronte digitali artificiali, oltre ad essere altamente stabili nel tempo, siano anche molto resistenti ad alte e bassissime temperature – commentano Chiara Magosso e Irdi Murataj, rispettivamente dottoranda del Politecnico di Torino e ricercatore dell’INRiM – aprendo dunque la possibilità di utilizzo di tale tecnologia per numerose applicazioni».

«Tali impronte digitali artificiali in miniatura abbinate allo sviluppo di algoritmi di riconoscimento immagini – aggiungono Gianluca Milano e Federico Ferrarese Lupi, ricercatori dell’INRiM – aprono nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure che sfruttano l’intrinseca stocasticità dei processi di autoassemblaggio di materiali alla nanoscala».