ilTorinese

Come gestire risparmi e investimenti con Poste italiane

L’obiettivo è quello di migliorare le conoscenze dei cittadini sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione delle risorse finanziarie per effettuare scelte sempre più consapevoli

 Ha fatto tappa oggi a Torino, nel Palazzo delle Poste di Via Vittorio Alfieri, EDUFinTOUR, una delle iniziative con cui Poste Italiane intende contribuire alla diffusione della cultura economica attraverso una serie di incontri gratuiti di educazione finanziaria in presenza dedicati ai cittadini.

Durante l’appuntamento sul tema della “Gestione dell’economia personale e familiare”, sono stati trattati argomenti di interesse come il credito, gli investimenti, la protezione, la previdenza e il passaggio generazionale, illustrati dagli esperti di educazione finanziaria di Poste Italiane, che si sono confrontati con i partecipanti su come rendere efficiente la gestione della finanza personale attraverso scelte sempre più consapevoli.

Nel corso dell’evento sono state anche illustrate le iniziative che l’Azienda dedica all’educazione finanziaria dei cittadini come l’ampio spazio presente sul sito internet posteitaliane.it, accessibile a tutti gratuitamente in diverse forme (podcast, videopillole e guide) e per diversi livelli di conoscenza e consapevolezza economica. La sezione ospita anche un ampio glossario contenente termini finanziari, assicurativi, creditizi e previdenziali spiegati in modo semplice e comprensibile per tutti.

Il Responsabile della Macro Area Nord Ovest, Giovanni Accusani, ha commentato:” Oggi siamo presenti a Torino per raccontare quanto sia importante parlare di educazione finanziaria, dare indicazioni puntuali ai nostri correntisti, oggi sono oltre 40, e migliorare le loro conoscenze finanziarie e sottolineare l’importanza del risparmio all’interno dell’economia famigliare”

EDUFinTOUR nel corso dell’anno interessa complessivamente sei città italiane e dopo Torino toccherà a Firenze.

L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 

La Gipsoteca torinese Mondazzi ospita l’urban artist Etnik

Dal 1 al 3 novembre la Gipsoteca torinese Mondazzi ospiterà l’urban artist Etnik e sarà teatro di “Un/classic/, l’ultima innovativa mostra di Etnik. Questa esposizione, nata dalla collaborazione con Square 23 Gallery, galleria con la quale l’artista lavora da anni) si configura come un’operazione espositiva di rottura, un esperimento che decostruisce il concetto stesso di esposizione scultorea, collocandosi al confine tra classico e contemporaneo.

Inserita nel contesto di una gipsoteca, simbolo della tradizione scultorea classica, la mostra crea un ponte tra passato e presente, mettendo in dialogo forme e materiali classici con l’estetica urbana contemporanea di Etnik. Le sue opere nascono da una sintesi tra texture e geometrie urbane, risultato di oltre trent’anni di carriera pittorica.

Negli ultimi venti anni ha applicato e affiancato a questo percorso un’esplorazione scultorea e installativa raramente esibita.

‘Un/classic’ rappresenta una delle prime mostre di sola scultura nel mondo dell’arte urbana, offrendo una sinergia perfetta tra le opere classiche custodite nella gipsoteca e le creazioni innovative di Etnik.

L’artista con questa mostra offre una riflessione critica e visivamente potente sul mondo contemporaneo, in cui classico ed urbano si fondono in una nuova e originale visione estetica, creando sinergia attraverso l’incontro inedito dei due mondi del passato e del presente. L’inaugurazione si terrà il 1 novembre alle ore 18 e sarà arricchita dalla performance live del collettivo Pso e dal video mapping di Luca Torakiki. Capaci di trasformare lo spazio espositivo in un’esperienza sensitiva multisensoriale.

Etnik è un artista italiano di origini svedesi, noto a livello internazionale per i suoi murales su larga scala. Nasce negli anni Novanta come writer e ha evoluto il suo stile sviluppando un linguaggio personale che combina architetture urbano e geometrie astratte. Il tema del dualismo, centrale nella sua produzione, mette in relazione l’ambiente urbano e gli elementi naturali, riflettendo il precario equilibrio tra questi due mondi. Le sue opere scultoree, cosiccome i suoi murales, si presentano come un’analisi critica della città e dei suoi contrasti, offrendo una doppia chiave di lettura che varia in base all’osservatore. La sua arte, sia su tela, sia scultorea, su larga scala, si distingue per la sua continua ricerca di nuove forme di espressione, senza mai abbandonare le sue radici urbane.

Gipsoteca Mondazzi, via Orvieto 20/A

Orari:1 novembre dalle 18 alle 21, 2 e 3 novembre dalle 16 alle 20

 

Mara Martellotta

 

 

 

La Fontana Luminosa di Italia ’61

Oltre Torino. Storie, miti, leggende del torinese dimenticato.

Torino e lacqua

Le storie spesso iniziano là dove la Storia finisce.

Il fil rouge di questa serie di articoli su Torino vuole essere lacqua. Lacqua in tutte le sue accezioni e con i suoi significati altri, lacqua come elemento essenziale per la sopravvivenza del pianeta e di tutto lecosistema ma anche come simbolo di purificazione e come immagine magico-esoterica.

1. Torino e i suoi fiumi

2. La Fontana dei Dodici Mesi tra mito e storia

3. La Fontana Angelica tra bellezza e magia

4. La Fontana dellAiuola Balbo e il Risorgimento

5. La Fontana Nereide e lantichità ritrovata

6. La Fontana del Monumento al Traforo del Frejus: angeli o diavoli?

7. La Fontana Luminosa di Italia 61 in ricordo dellUnità dItalia

8. La Fontana del Parco della Tesoriera e il suo fantasma

9. La Fontana Igloo: Mario Merz interpreta lacqua

10. Il Toret  piccolo, verde simbolo di Torino

7. La Fontana Luminosa di Italia 61 in ricordo dellUnità dItalia

Basta poco per far sì che la gente si ritrovi a chiacchierare, che i ragazzi riscoprano il piacere di uscire e stare insieme, basta veramente un nonnulla per trasformare un anonimo luogo ombroso in una zona di piacevole ristoro. É sufficiente, ad esempio, un po dacqua zampillante e po di luce al neon, ed ecco realizzata la magia: il degrado pian piano si dissolve e tornano le risate e le chiacchiere del fresco della sera. La fontana conosciuta come la Fontana di Italia 61 era proprio questo: una bella scusa per disincentivare il decadimento di una zona cittadina e lavorare per ricostruire un bellambiente sia a livello urbano che per le condizioni di vita dei cittadini di quel luogo specifico. Si può dire che la Fontana abbia ben svolto il suo ruolo, anche se a singhiozzi: essa infatti per un po di tempo è riuscita ad allontanare spacciatori e tossicodipendenti e a richiamare a ségiovani e anziani che non volevano starsene a casa da soli, nonostante il freddo pungente dellaria di Torino nei tristi mesi invernali. Per assurdo, anche ora che è di nuovo sprofondata nella dimenticanza, essa svolge il suo antico ruolo: è un memento a quello che accade quando la città non esercita il suo compito di accoglienza e protezione nei confronti dei cittadini, e cioètestimonia il decadimento e il buio della notte che sovrastano le risate dei passanti, che hanno addirittura timore di passare di lì. Tracciamo allora un po di storia di questa particolare Fontana di Italia 61 e del suo contesto.

Italia 61 è il quartiere situato nella circoscrizione 8 che ospitòExpo 1961 (Esposizione Internazionale del Lavoro-Torino 1961) anche conosciuta appunto come Italia 61, svoltasi a Torino per celebrare il primo centenario dellUnità dItalia.

Il grande evento diviene occasione per mettere in luce il progresso raggiunto dalla città industriale subalpina, con la realizzazione di edifici di straordinaria qualità architettonica.

Il luogo prescelto dal comune per lallestimento degli eventi èlarea compresa tra il Po e Via Ventimiglia,  lungo Corso UnitàdItalia. Le architetture espositive realizzate per levento e lorganizzazione stessa delle celebrazioni, puntano a diffondere unimmagine patinata del progresso  tecnico raggiunto  dalla grande città industriale: cantieri conclusi in tempi rapidissimi, impiego di tecnologie avanzate, organizzazione scientifica del lavoro. In edifici appositamente costruiti, durante il mandato dellallora sindaco di Torino Amedeo Peyron, si svolgono i tre eventi principali curati dal comitato nazionale Italia 61presieduto dal politico, economista, accademico Giuseppe Pella: la Mostra Storica, a cura di Augusto Cavallari Murat, la Mostra delle Regioni, curata da Mario Soldati, e lEsposizione  Internazionale del Lavoro, patrocinata dal parigino Bureau International  des Expositions. Gli eventi collaterali sono a cura del comitato Torino 61 che, tramite lomonima Società per Azioni, finanzia le manifestazioni. Il piano urbanistico  del comprensorio è affidato allarchitetto Nello Renacco, che articola intorno alla radiale per Moncalieri  due palazzi per esposizioni: il Palazzo del Lavoro, degli ingegneri  Pier Luigi Nervi, Antonio Nervi, Mario Nervi con Gino Covre;  il Palazzo a Vela, dellarchitetto Annibale Rigotti e degli ingegneri Giorgio Rigotti, Franco Levi e Silvio Bizzarri, una Fontana Luminosa, la Monorotaia, lOvovia verso Cavoretto e la Circarama Disney, (non più esistenti), oltre a un complesso  di padiglioni lungo il Po.

Dopo il grande evento, tuttavia, piano piano, alcuni edifici per mancanza di fondi vennero abbandonati a sé stessi, alcuni sono stati dimenticati, come la Fontana Luminosa, che è rimasta spenta per moltissimo tempo.

Finalmente le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006 la riaccendono e, dopo decenni di abbandono e di degrado, essa  ritorna alloriginale splendore grazie ai lavori di ristrutturazione della città in vista del grande evento sportivo. In questi anni la Fontana ritrova il suo massimo fulgore specie la sera e nelle ore notturne, quando mille giochi di luci colorate la rendono splendida e spettacolare. Ma anche questa volta il brusio dei festeggiamenti dura meno di quanto sperato e tutto di nuovo si spegne e amaramente tace.

Alessia Cagnotto 

 

Primula Galantucci: “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale”

Informazione promozionale

L’autrice

Ho iniziato a scrivere dai tempi delle elementari dove ho vinto una borsa di studio con un tema intitolato “Lo schiaffo del vento”, poi non mi sono più fermata ma solo nel 2018 (dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa) ho pubblicato la mia opera prima.
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Il sito web dell’autrice è : www.primulagalantucci.it    
E’ presente su tutti i social come Primula Galantucci
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– Il suo romanzo d’esordio “Accade tutto in un attimo” è stato pubblicato da Chiado Books Editore nel settembre del 2018;
– Nel mese di luglio 2020 l’autrice pubblica il romanzo “L’inesistenza del tempo” con Chiado Books Editore;
– Nel mese di agosto 2021 l’autrice pubblica il suo primo racconto “L’amico Pinocchio” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di novembre 2021 l’autrice pubblica il romanzo “Les jeux sont faits” con Giovane Holden Editore;
– Nel mese di maggio 2022 l’autrice pubblica la sua prima silloge di poesie “Per ciò che sei io vivo” con Giulio Perrone – L’Erudita Edizioni;
– Nel mese di maggio 2022 l’autrice pubblica la sua prima guida turistica “Guida appetitosa di Napoli e dintorni – escursioni culinarie e ricette” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di dicembre 2022 l’autrice traduce in lingua inglese e pubblica il suo racconto “The friend Pinocchio” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di agosto 2023 l’autrice pubblica il romanzo “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di ottobre 2023 l’autrice pubblica la raccolta di racconti “Racconti in biblioteca” tratti dal corso da ella stessa ideato e svolto in Biblioteca con Amazon Edizioni;
– Nel mese di febbraio 2024 l’autrice pubblica la silloge di poesie “Poesie amare, poesie d’amore, poesie da amare” con Amazon Edizioni.
– Nel mese di giugno 2024 l’autrice pubblica la guida turistica “Gita in Belgio e Lussemburgo – escursioni in camper” con Amazon Edizioni.
– Nel mese di ottobre 2024 l’autrice pubblica il racconto illustrato per bambini “Amici, altrove” con Amazon Edizioni.
Molte delle opere quali racconti e poesie sono state pubblicate in varie antologie da diversi editori.
Tutte le opere dell’autrice hanno ricevuto svariati riconoscimenti e vinto premi meritevoli e internazionali classificandosi ai primi posti dei concorsi letterari.

 “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale”

Cosa succederebbe se all’improvviso, in una giornata rovente di piena estate, scomparisse la corrente elettrica e tutto si fermasse? Anche nello studio del Commissario Martinelli, posto al piano attico del Bosco Verticale, è scomparsa l’elettricità e qualsiasi impianto, computer, elettrodomestico non può essere azionato e sta iniziando a fare davvero molto caldo.
Contestualmente è scomparsa anche la sua segretaria, Teresa, senza lasciare nessuna traccia di sé. Nel condominio tutti cercano di fare qualcosa e, tra le sirene che suonano come impazzite e la mobilitazione degli inquilini, si sta generando un caos indescrivibile. Bisogna discendere a piedi fino al locale cantine nel quale sono posizionati i generatori elettrici ma la porta di accesso è stata chiusa dall’interno e non si riesce ad aprirla se non facendola esplodere con la dinamite. Dopo il misterioso ritrovamento, di un biglietto recante un messaggio cifrato, nel locale delle cantine si susseguiranno una serie di eventi concatenati che porteranno il Commissario a dover indagare sul movente dell’accaduto. Riuscirà Martinelli a scoprire chi è stato l’artefice dei fatti e a ritrovare la sua impiegata scomparsa?
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LE ALTRE OPERE

“Poesie amare, poesie d’amore, poesie da amare” e “Amici, altrove”

La silloge di poesie è una raccolta di vari poemi suddivisa per argomenti: amore, gioia, solitudine, amicizia e sogni, fantasia, ricordi.
Il racconto “Amici, altrove” parla di un gatto nero che dopo la morte del padrone si ritrova solo senza una casa e senza cibo e tutti gli amici del suo padrone (che prima lo coccolavano) ora lo maltrattano e lo cacciano via. Ramingo entra in uno zoo e mentre sta per essere catturato dal guardiano viene salvato da un elefantino con il quale stringe amicizia e decide di aiutarlo a scappare dallo zoo.

Berthe Morisot: la mostra alla GAM di Torino


L’approfondimento a cura della redazione de “Il Torinese”

Non credo che ci sia mai stato un uomo che abbia trattato una donna alla pari. È questo tutto ciò che chiedo perché conosco il mio valore“.
Già dal carisma e dalla forza che traspare da questa frase, potente e d’impatto, è facile accorgersi come Berthe Morisot sia riuscita ad affermarsi come unica artista donna nel filone degli artisti impressionisti, nati da poco come esponenti di una nuova corrente già agli arbori considerata come eccentrica e stravagante. La Morist è stata l’unica donna ad esporre le sue opere nelle sette delle otto mostre impressioniste che si svolsero dal 1874 al 1886. Nata da una famiglia parigina e aristocratica, la Morisot vantava discendenti artisti ed era stata introdotta all’arte fin da bambina: questi elementi diverranno un tassello fondamentale della sua carriera e della successiva affermazione artistica.
Inizia rappresentando paesaggi classici e tecnicamente perfetti, ma ben presto si affranca da questo stile per avvicinarsi alle rappresentazioni en plein air, attraverso lo studio delle luci della natura, che riporterà su tela attraverso pannellate intense ed emotive.
L’incontro che determinerà una svolta chiave nella sua vita avviene in modo fortuito al museo del Louvre dove conosce Édouard Manet. con il quale inizia una collaborazione artistica intensissima. Sarà proprio lo stesso Manet a portare su tela la rappresentazione della stessa Morist nel celebre quadro Il balcone (Musee d’Orsay- Parigi) divenendo una delle sue modelle preferite e consacrandola al mondo artistico in modo definivo. Sarà poi lo stesso Manet a presentarle il fratello Eugene con il quale convolerà a nozze nel 1874 e dal quale avrà una figlia, soggetto che sarà spesso al centro delle sue opere.
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La GAM di Torino, nella sua nuova veste da poco ristruttura, offre l’occasione unica di riscoprire e conoscere questa grande artista attraverso l’esposizione in mostra fino al 9 marzo 2025 che con circa 50 opere provenienti dai più importanti musei del mondo (tra cui il Musée Marmottan Monet di Parigi, il Musée d’Orsay di Parigi) ricalca il percorso artistico e di vita di un’artista unica nel suo genere.
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Stefano Arienti- L’Intruso
Preludio della mostra è un’interessantissima sezione dedicata a Stefano Arienti, artista italiano tra i più riconosciuti, che attraverso le sue opere riproduce alcuni dei più importanti quadri impressionisti attraverso un’innovativa tecnica stilistica e si inserisce- così- all’interno del progetto l’Intruso, curata e voluto dalla Direttrice della GAM Chiara Bertola. In dialogo con le opere di Morisot, il contributo di Arienti “si sviluppa lungo tutto il percorso espositivo, utilizzando una varietà di elementi per immaginare un contesto e un’ambientazione inedita delle opere dell’artista che arricchisce l’esperienza dei visitatori“.
La mostra
“La singolarità della Morisot fu quella di vivere la propria pittura e dipingere la propria vita” ed è proprio questo che contraddistingue l’esposizione, divisa in vari settori tematici, che accompagna il visitatore in un commuovente viaggio esplorativo attraverso le opere della MoristSempre presenti le rappresentazioni della famiglia, attraverso opere in cui è chiaro l’intimo legame che lega l’artista e la sua famiglia, come nel dipinto Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival. Centralissima è anche la rappresentazione dei ritratti femminili sempre rappresentate con massima naturalezza e nella loro totale bellezza dal quale traspare la forza e il carisma della stessa Morist. Ancora la natura, riprodotta attraverso rappresentazioni vivide e piene di luce che esprimono al meglio l’amore dell’artista per la natura e la cura del dettaglio. Ne è un chiaro esempio “Il Ciliegio“- composto dall’artista tra il 1891 e il 1893- che si distingue per i colori brillanti e l’atmosfera primaverile e luminosa. Questo quadro, che troverete nell’ultima sala della mostra, è quello che impegnò l’artista più duramente ma il cui risultato trasmette un senso di grandissima freschezza, armoniosità e dolcezza.
Quella della Morisot è una storia da scoprire e conoscere, una donna in grado unire tecnica e sentimento nella sua arte e rappresentare quel “raro connubio di inquietudine ed energia” che la caratterizzava e restituendo allo spettatore una “personalità chiaroscurata, che con discrezione e pudore ha mascherato l’intensità del suo temperamento“.
Valeria Rombolà
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Foto: copyright gam torino
– Il ciliegio, Olio su tela 1891
Museo Marmottan Monet legs Annie Rouart 1993 inv 6020
– Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival
1881Olio su telaParigi, musée Marmottan Monet, legs Annie Rouart, 1993.
lnv. 6018
In copertina una sala della mostra

Stupro della studentessa al Valentino, arrestato un diciottenne

Le indagini sullo stupro avvenuto tra i ruderi dell’ex Club 84 al parco del Valentino di Torino hanno portato la polizia al fermo di un 18enne di nazionalità egiziana, gravemente indiziato di violenza sessuale di gruppo. L’arresto è avvenuto in piazza Carlo Felice.

Il Centrodestra chiede un Consiglio Regionale aperto sull’automotive

I capigruppo di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale chiedono la convocazione urgente di un Consiglio Regionale aperto sull’automotive.

La transizione ecologica con costi sociali enormi – dichiara Carlo Riva Vercellotti, Capogruppo di Fratelli d’Italia – è stato un errore che ora stiamo pagando ed è bene trovarsi per valutare le azioni migliori per contrastare la deriva green e tutelare il lavoro in Piemonte”.

Le misure previste dalla legge di bilancio, contro cui oggi le forze di minoranza si scagliano dando la colpa al governo, sono le conseguenze dei provvedimenti folli che le stesse sinistre hanno appoggiato a Bruxelles – afferma il Capogruppo leghista Fabrizio Ricca -. La transizione all’auto elettrica, votata a maggioranza dai colleghi che adesso gridano allo scandalo, costringe le aziende a ridurre la produzione dell’endotermico. Il mantenimento dei posti di lavoro e il risanamento delle aziende restano prioritari per la Lega. L’apertura di un confronto diretto con gli addetti del settore servirà a trovare la soluzione a un problema che ci riguarda da vicino.”

Siamo estremamente preoccupati per il futuro dell’automotive in Piemonte e soprattutto a Torino. Il capoluogo piemontese in particolare ha sempre rappresentato la capitale dell’automotive e della grande industria in Italia ora è indispensabile un confronto serio sull’argomento in Consiglio regionale dove ogni attore ci metta la faccia. Il rischio di perdere come comparto 10mila lavoratori costituisce una bomba sociale che va disennescata. Da questa convinzione nasce l’esigenza di un Consiglio aperto in Regione” a dichiararlo Paolo Ruzzola Capogruppo Forza Italia in Regione Piemonte

“Affrontare in modo aperto il tema dell’automotive – afferma Silvio Magliano, Capogruppo della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale -, è doveroso per dare un riscontro a una filiera fondamentale per il territorio: qualità ed esperienza di tutti gli addetti, operai, impiegati e dirigenti, sono un valore per Torino e per il Piemonte che va tutelato e che non può assolutamente andare perduto. Dobbiamo dare risposte alle famiglie che sull’indotto dell’auto hanno creato esistenze e costruito le basi per il proprio futuro e che ora, giustamente, temono che tutto questo venga messo in discussione”. 

A Torino lo sportello psicologico gratuito per famiglie e persone con disturbi alimentari

 

Oggi, mercoledì 30 ottobre 2024, nella sala Musy di Palazzo Civico, è stato presentato il nuovo servizio di sportello psicologico gratuito, rivolto alle famiglie e a coloro che soffrono di disturbi alimentari. Ideata dall’Associazione “Lo Specchio ritrovato” e promossa e sostenuta dalla Circoscrizione 1, l’iniziativa è rivolta alle famiglie e ai ragazzi affetti da disturbi del comportamento alimentare. Sono intervenuti la Vicesindaca Michela Favaro, la Presidente della Circoscrizione I Cristina Savio, la coordinatrice di IV Commissione Vittoria Nallo e la Presidente dell’Associazione “Lo Specchio Ritrovato” Cristiana Ivaldi.

Nel suo intervento la Vicesindaca Michela Favaro ha sottolineato l’importanza di questo nuovo servizio, dichiarando che i servizi di prossimità sono il primo approccio per intercettare il disagio e svolgere la necessaria opera di prevenzione. Questa iniziativa, attualmente presente e sostenuta dalla Circoscrizione 1, ci auguriamo possa in seguito avere il sostegno anche da altri enti territoriali e cittadini.”

La Presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio ha evidenziato come “il territorio è sensibile alle problematiche dei giovani e delle loro famiglie. Lo sportello è aperto però ai cittadini di tutta la Città di Torino (e non solo).”

La Coordinatrice di IV Commissione Vittoria Nallo, che si è impegnata in prima persona a lanciare il progetto in Circoscrizione, ha espresso grande soddisfazione affermando che a fronte delle numerose segnalazioni delle famiglie, coinvolte in prima persona nel turbine della malattia, è partito un un dialogo con le associazioni per aprire uno sportello che potesse intervenire tempestivamente e fornire una prima risposta. Il primo passo è spesso il più difficile ma è anche il più importante: una diagnosi precoce salva le vite ai nostri ragazzi.”

Cristiana Ivaldi, Presidente dell’Associazione “Lo Specchio Ritrovato” ideatrice e promotrice del progetto, ha ricordato: Dai colloqui con i genitori che accogliamo durante le riunioni del gruppo di auto mutuo aiuto è emersa la necessità da parte delle famiglie di poter accedere a supporti di tipo psicologico individuale. Le richieste di aiuto che pervengono alla nostra associazione negli ultimi anni sono aumentate, di fatto, nel post-Covid c’è stato un aumento del 30% dei pazienti al Centro Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare. Da queste considerazioni è nata l’idea di istituire uno sportello che, presente tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 17:00, possa rispondere a questi bisogni.

La pandemia ha esacerbato il problema: nel 2024, i casi di disturbi alimentari tra i giovani sono aumentati rispetto al periodo pre-pandemico, con un esordio delle patologie anche in età prepuberale. Solo in Piemonte, si stima che circa 28.000 persone siano affette da disturbi alimentari, un dato che comprende molti adolescenti.

Lo sportello psicologico nasce con l’obiettivo di offrire un supporto individuale, ad accesso diretto e gratuito a chi soffre di disturbi alimentari e alle loro famiglie, diventando anche un punto di riferimento per indirizzare verso percorsi di cura adeguati, oltre che sensibilizzare, informare e rendere maggiormente consapevoli rispetto ai precoci segnali di malattia.

Ennesima rissa al giardino Madre Teresa di Calcutta

Ci scrive Patrizia Alessi consigliera FdI della circoscrizione 7

Oggi alle 13,30 circa una ennesima violenta rissa al Giardino Madre Teresa di Calcutta, una violenza inaudita con tanto di lancio di bottiglie e altri oggetti come bastoni e cestini dei giardini. Da sempre dico che le tante bottiglie di vetro diventano armi pericolose durante le risse. I vetri sono pericolosi per le persone e per i cani che transitano in quel luogo.
In questo Giardino c’è sempre una violenza latente che da un attimo all’altro sfocia in risse come oggi
Siamo stufi delle parole mai seguite dai fatti, senza la volontà politica non si risolvono le criticità sempre maggiori di questo Giardino
La Città anni orsono ha posizionato 6 telecamere, da poco ha speso 500 mila euro per riqualificare questo Giardino, ora la Giunta della Circoscrizione 7 ha inserito tra giugno e luglio alcuni momenti culturali e di gioco, ma tutto viene vanificato se non si rende “vivibile” non solo a parole ma con i fatti questo bel tratto di verde a pochi passi dal Centro della Città
A giugno ho scritto una lettera al nuovo Assessore alla Sicurezza della Città di Torino insieme ai miei colleghi di FdI in Circoscrizione 7, ora chiederò un incontro con il nuovo Questore perché questa situazione (insieme ad altre a pochi metri di distanza) non è più né tollerabile né accettabile
Dai balconi i residenti ogni giorno continuano vedere di tutto, compresa la vendita di droghe e a volte il loro consumo, bivacchi, risse quotidiane, persone che si fanno il bidè alla fontanella sotto gli occhi di tutti e tanto altro
Infine ricordo che il 7 marzo, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB si leggevano i seguenti post. Post completamente fuori dalla realtà quotidiana che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili
Lo Russo: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile.
Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti.
L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
Deri: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile.
Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea.

Servizio ferroviario metropolitano, in Regione i problemi segnalati dai pendolari

Treni in ritardo, soppressi, da rinnovare, mancanza di servizi sostitutivi: i tanti problemi del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm) sono stati esposti in commissione Trasporti nella seduta di oggi. “Rfi e Trenitalia – ha detto il presidente Mauro Fava – stanno gestendo un servizio che in questo momento manifesta alcune criticità che si riscontrano su tutta la rete ferroviaria piemontese. Quando avremo modo di incontrarli, approfitteremo dell’occasione per dare voce, come consiglieri, ai diversi disagi che ci sono stati segnalati oggi. Speriamo in questo modo di contribuire positivamente affinché si lavori nella giusta direzione per iniziare a diminuire questi disagi che colpiscono principalmente chi si sposta per necessità lavorative o scolastiche”.

L’audizione dei rappresentati dei pendolari ha visto la partecipazione di Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile; Comitato Pendolari Alba; Comitato Pendolari Bra; Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres; Comitato Quelli della Canavesana Sfm 1. In particolare, sono state analizzate le situazioni delle linee Sfm 1 Pont-Rivarolo-Chieri, Sfm 4 Ciriè-Aeroporto-Torino-Alba e Sfm 7 Ciriè-Aeroporto-Torino-Fossano.

Tra le varie situazioni segnalate, sulla linea Sfm1: ripetuti guasti a componenti che vengono riparati senza però riuscire a raggiungere una affidabilità minima; scarsa o ritardata informazione ai viaggiatori in caso di soppressioni, senza prospettare alternative nel caso siano presenti; mancanza pressoché completa di servizi sostitutivi anche in caso di lunghe interruzioni del servizio, salvo rare e mal segnalate eccezioni; continuo peggioramento dei tempi di percorrenza nonostante l’inserimento di materiale rotabile aggiornato e nuovi sistemi di controllo.

Simile la situazione rappresentata sulle linee Sfm 4 e 7, che tra l’altro collega Torino con l’aeroporto di Caselle, per le quali i pendolari hanno segnalato che nel settembre scorso l’indice di puntualità è stato del 61% su Sfm 4 e del 67% su Sfm 7. Nelle prime due settimane di ottobre la situazione rimane sempre negativa con un indice che diventa del 60% per Sfm 4 e del 70% per Sfm7. Tra le soluzioni prospettate a breve termine c’è il rinnovo del materiale rotabile con la sostituzione degli attuali veicoli Taf con gli elettrotreni Pop e Rock, attualmente in consegna; il potenziamento del tracciamento della circolazione sull’intera tratta, dato che le stazioni da Torino Rebaudengo a Ciriè sono assenti dal tracciamento Infomobilità; interventi infrastrutturali sul tratto Torino Rebaudengo-Venaria. Nel medio termine è stata chiesta l’istituzione di un treno di riserva a Torino Lingotto per ovviare ai ritardi e impedire le cancellazioni e la revisione dei tempi di percorrenza. A lungo termine, tra le richieste, c’è anche la riapertura e l’elettrificazione della tratta Cavallermaggiore – Bra, oltre ad un generale potenziamento strutturale.

Nel corso dell’audizione, oltre al presidente Fava, sono intervenuti per porre quesiti agli auditi Alberto AvettaNadia ConticelliMonica Canalis e Mauro Calderoni (Pd), Pasquale Coluccio (M5s), Alice Ravinale e Giulia Marro (Avs), Paola Antonetto (Fdi).