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Il Tar dà ragione all’ex sindaco: il presidio No Tav va demolito

no taV STRADAIl tribunale regionale  ha respinto il ricorso degli attivisti  contro l’ordinanza del Municipio che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia

 

Incominciano i problemi per il nuovo sindaco di Susa, Sandro Plano, che pur essendo iscritto al Pd – partito ufficialmente pro Tav, dal governatore Sergio Chiamparino al segretario regionale Davide Gariglio –  è schierato in  modo aperto contro la realizzazione del collegamento ad alta velocità Torino-Lione.

 

Il primo cittadino, che ha vinto le elezioni per soli 8 voti rispetto al sindaco uscente di centrodestra Gemma Amprino, non dovrà vedersela soltanto con i colleghi di partito ma, da oggi, anche con la sentenza del Tar del Piemonte.

 

Il tribunale amministrativo regionale, infatti,  ha respinto il ricorso degli attivisti No Tav contro l’ordinanza del Municipio di Susa che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, proprio all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Il  presidio, con la decisione del Tar è quindi confermato come abusivo, così come indicato nel provvedimento  dell’ amministrazione guidata  Amprino.

 

Si prevedono nuove scintille politiche, e non solo, nella valle che sembra non trovare mai pace.

 

(Foto: il Torinese)

Anticipo di San Giovanni con i Bersaglieri

bersaglieri2bersagleiri1Domenica in piazza San Carlo esibizione delle marching band e delle majorettes

 

Quest’anno San Giovanni arriva in anticipo.

 

Sabato pomeriggio in piazza San Carlo l’esibizione delle fanfare “Lamarmora” di Torino e di quelle di Settimo e Nichelino.

 

In piazza Castello, invece, i vigili del fuoco hanno allestito “Pompieropoli”, manifestazione per i più piccoli con dimostrazioni dell’attività dei pompieri.

 

Domenica in piazza San Carlo esibizione delle marching band e delle majorettes.

 

Tutti gli appuntamenti per la festività del Santo Patrono di Torino nella rubrica “Agenda” sulla homepage del Torinese

 

(Foto: il Torinese)

Hippo underwater, da Lisbona 500 chili di tenerezza

L’unico acquario aperto in Italia che ospita migliaia di pesci tropicali e due colossali ippopotami. Grazie ad un’ ampia vetrata posizionata davanti la vasca esterna infatti, si possono ammirare Ze Maria, un maschietto di due anni e mezzo, esemplare   di 545 chili, proveniente dal Jardim Zoologico di Lisbona e Lisa, una femmina di 27 anni

 

ZOOM1Zoom, il bioparco di Cumiana si ingrandisce e presenta un nuovo habitat che riproduce l’ecosistema del lago Malawi, uno dei più famosi esempi di biodiversità, cioè organismi che vivono insieme con diversa variabilità biologica.  Si chiama Hippo Underwater ed è l’unico acquario aperto in Italia che ospita migliaia di pesci tropicali della famiglia dei Ciclidi e due colossali ippopotami. Grazie ad un’ ampia vetrata posizionata davanti la vasca esterna infatti, si possono ammirare Ze Maria, un maschietto di due anni e mezzo, esemplare   di 545 chili, proveniente dal Jardim Zoologico di Lisbona e Lisa, una femmina di 27 anni proveniente dalla Germania del peso di due tonnellate e mezzo. 

 

Gli ippopotami amano fluttuare in acqua, saltellano allegramente nella vasca e sono animali erbivori. Si, ma sono decisamente più pericolosi di un leone e se vi capita di fare un safari nella Savana non è consigliato avvicinarli. Proprio al di fuori della grande vasca è stato ricreato l’habitat della savana secca, dove questi giganti adorano oziare soprattutto nell’ora del tramonto. Nell’habitat è ospitato anche Freddy rinoceronte, che non disdegna di essere accarezzato. I rinoceronti sono tra gli animali a rischio di estinzione sul nostro pianeta a causa del bracconaggio.ZOOM2

 

Ancora oggi non si ferma la barbarie nei loro confronti, vengono infatti catturati e privati dei loro corni per poi lasciarli morire dissanguati spesso alla vista dei cuccioli. Corni che per altro non hanno una struttura diversa da quella di unghie o capelli, pertanto chi commette queste atrocità, oltre a macchiarsi di reato, viene tacciato anche di stupidità. Zoom , con le sue diverse oasi naturali permette di immergersi nella natura per un’esperienza unica e straordinaria e poter ammirare gli ippopotami nel loro habitat a due passi da Torino è senz’altro emozionante.

 

Clelia Ventimiglia

 

                                                                                                                                            

Quel pasticciaccio brutto dei Murazzi

Era prevista l’iniziativa “Murazzi paesaggi riflessi”. Ora, più che i paesaggi riflessi restano solo i riflessi di paesaggi immaginari. Insomma, non se ne fa più nulla

 

murazziLa storia infinita dei Murazzi finisce qui. Agli amanti della Movida resterà la consolazione di poter fare le ore piccole fino alle 3 anzichè alle due, dopo la deccisione del Comune. Fatto sta che, invece, le tanto decantate iniziative di “Estate ai Murazzi”, che avrebbero dovuto prendere il via tra qualche settimana, sono morte sul nascere.

 

La ragione? I responsabili dell’associazione Borgo Murazzi, che si sarebbero dovuti occupare delle manifestazioni si sono tirati indietro addossando la colpa a Palazzo Civico: troppi intoppi, troppi ritardi – hanno fatto sapere attraverso un comunicato – e poi con l’inizio della rassegna soltanto a luglio non si rientrerebbe con gli incassi rispetto alle spese sostenute. Alcune delle aziende di caffetteria e gelateria si sono tra l’altro già  ritirate dall’iniziativa.

 

In Comune si registra l’ira funesta dell’assessore Ilda Curti che accusa l’associazione di aver considerato il tutto fin dall’inizio come un bluff. Il suo collega di Giunta, Domenico Mangone si consola affermando: almeno ci abbiamo provato fino all’ultimo. Anche il sindaco Piero Fassino ci teneva molto. I fantomatici dehors previsti nei pomeriggi e nelle serate dei fine settimana erano stati stoppati per precauzione da parte dei funzionari comunali. Questi – come dar loro torto – volevano assicurarsi che tutto fosse effettivamente in regola dopo la bufera dell’inchiesta sui Murazzi scoppiata nei mesi scorsi.

 

Nel frattempo, sbloccati finalmente gli intoppi burocratici, qualche giorno fa Palazzo Civico aveva diramato il proprio proclama sulle redivive  manifestazioni estive lungo il Po: “Su  proposta degli assessori Ilda Curti, Maurizio Braccialarghe e Domenico Mangone la Giunta ha approvato le linee di indirizzo atte ad accogliere iniziative progettuali a carattere temporaneo che riguarderanno l’attuale stagione estiva, al fine di animare la storica banchina del Po, fin dai prossimi giorni.  Più soggetti hanno infatti manifestato l’interesse a restituire vitalità all’area con l’organizzazione di iniziative culturali e commerciali legate al turismo e ad attivare intrattenimenti entro e non oltre la mezzanotte. A cura dell’Associazione Borgo Murazzi, costituita da alcune realtà imprenditoriali torinesi, sarà realizzata sul lato destro dell’area, l’iniziativa “Murazzi paesaggi riflessi”.

 

Ora, più che i paesaggi riflessi restano solo i riflessi di paesaggi immaginari. Insomma, non se ne fa più nulla. Davvero un pasticciaccio brutto.

 

CB

 

(Foto: il Torinese)

Pazzo da videopoker lancia acido al barista

L’aggressore che si è anche inferto alcune ferite con un coltello, dopo essere stato fermato dalla polizia è stato affidato ai servizi sociali

 

videopokerUn nordafricano indispettitosi per aver perso denaro al videopoker in un bar del quartiere Dora, ha lanciato acido contro il titolare del locale.

 

Questi se l’è cavata con qualche escoriazione al piede e alla gamba ed è stato medicato sul posto dai soccorritori del 118.

 

L’aggressore che si è anche inferto alcune ferite con un coltello, dopo essere stato fermato dalla polizia è stato affidato ai servizi sociali.

 

Nonno spaccia per vivere. Un altro pusher si butta nel Po

 L’anziano spacciatore dice che la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di sbarcare il lunario

 

polizia volanteUn anziano di 67 anni, nome conosciuto dalla polizia come esponente di secondo piano della vecchia mala torinese, spaccia droga  perché la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di vivere.

 

E’ quanto ha dichiarato dopo l’ultimo dei tanti arresti. Gli sono stati concessi i domiciliari.

 

Un altro pusher – questo più “tradizionale – è stato inseguito l’altra notte dai poliziotti ai Murazzi. Si è buttato nel Po per sfuggire e di lui si sono perse le tacce. Stanno continuando le ricerche perché si teme sia annegato.

 

(foto: il Torinese)
  

Lidl, che fenomeno!

Se una volta i tipici utenti  erano le famiglie di immigrati che facevano lo spesone un paio di volte la settimana, oggi il discount punta tutto sugli italiani, amanti della spesa al dettaglio. L’obiettivo è attirare sempre più clienti. I piccoli e medio borghesi di una volta che vogliono risparmiare.  Anche a Torino

 

LidlE’ tempo di crisi è vero. Ma c’è chi riesce comunque a far di necessità virtù, e non solo trae profitto – come pochi – in questi tempi, ma crea valore aggiunto alla propria attività. Parliamo della catena dell’hard discount che spopola in tv con una miriade di spot , la LIDL. Qualcuno ha notato come è cambiata la comunicazione pubblicitaria del marchio da qualche anno ad oggi? Al principio gli spot puntavano ad attirare i consumatori facendo percepire che chiunque, a piccoli prezzi, poteva comprare quell’arnese da tenere in cucina benché di poca utilità. O magari un rastrellino per curare le piantine di basilico, che dava comunque un senso soddisfazione, creando l’effetto, “nonostante la crisi, anch’ io ce l’ho”. Invece, lo spot del momento punta tutto su uno slogan che trasforma in vera e propria tentazione farsi un giro , almeno una volta, in un Lidl: “Non cambiare stile di vita, cambia supermercato”.

 

E come comunica questo messaggio per invogliare il ceto medio,  il colosso europeo del discount? Con un bello spot dove una Audi A6 viaggia sulle note di Gianna Nannini, diretto da un famoso regista nazionalpopolare, Lucio Lucini, che per intenderci ha lavorato con Federico Moccia e per la realizzazione di videoclip dei Pooh. E all’interno del punto vendita, come sottolinea il messaggio pubblicitario, è un vero e proprio tripudio di prodotti Made in Italy, ben sette articoli su dieci sono italiani. Oltre alle cosiddette “etichette di proprietà”, perché è “vietato” chiamarli sottomarchi, si trovano prodotti Ferrero, Barilla, Buitoni e tanti altri brand di eccellenza italiana, la differenza rispetto agli stessi prodotti venduti in supermercati  non low cost, sta proprio nel prezzo. Lo stesso prodotto, acquistato al discount costa meno. Dunque se una volta i tipici clienti di un punto vendita Lidl erano le famiglie di immigrati che facevano lo spesone un paio di volte la settimana, acquistando prodotti in scatola dal nome impronunciabile, oggi Lidl punta tutto sugli italiani, amanti della spesa al dettaglio , che si recano anche ogni giorno per  la spesa quotidiana,  per il pane fresco o che amano curiosare anche tra i prodotti non-food, come biciclette, o copri sedili per auto. Dunque l’obbiettivo è attirare sempre più clienti (i piccoli e medio borghesi di una volta) che puntano sui prezzi del discount per risparmiare,  per non farsi mancare nulla in tavola e al tempo stesso usare le risorse risparmiate per concedersi un auto più bella piuttosto che abiti griffati.

 

In Torino città sono presenti ben 12 punti vendita della catena, tra i quali via Carlo Alberto, Corso Potenza, Corso Brunelleschi, via Pianezza. Da segnalare che di fronte al supermercato di via Carlo Alberto stazionano da tempo gruppi di sbandati che acquistano tetrapak di vino e lo consumano sul posto. La situazione ha causato le proteste di alcuni residenti e un’interpellanza in Comune, senza però risultati apprezzabili. In provincia esistono altri 17 negozi, per esempio a Susa, Moncalieri, Pinerolo, Ivrea, Alpignano, Carmagnola.

 

Ma chi è il capitalista del lowcost, colui che fa della crisi globale il proprio boom economico? Di questo personaggio si sa ben poco, poiché è talmente riservato da rinunciare addirittura medaglie al merito. Si chiama Dieter Schwarz, vive a Heilbronn in Germania, a pochi chilometri dalla sede centrale dell’azienda. Classe 1939, sposato con Franziska, pare che vadano in vacanza solo nei paesi in cui opera la catena Lidl. E’ sua abitudine spostarsi in utilitaria, senza autista, per mantenere il totale anonimato e poter visitare indisturbato i suoi punti vendita. Ai congressi ai quali partecipa usa badge senza foto e con nomi altrui. Ha una fortuna stimata in miliardi di euro, non ben quantificati, dato che i suoi legali sono pronti a diffidare qualsiasi fonte giornalistica tenti di pubblicare l’ammontare del suo patrimonio. Questo ricco e potente magnate insomma, mantiene il più assoluto riserbo cercando in quell’austerità che gli conviene, di far passare il suo ultimo slogan : ” Lidl, anch’io! “.

 

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

 

 

 

Festa della Consolata pensando ai giovani

consolataL’evento è stato trasmesso in diretta su Telepace (satellitare), sul canale streaming della Consolata accessibile da pc (www.laconsolata.org, sezione Web-TV) e su TeleSubalpina

 

Le celebrazioni per la Consolata, santa patrona dell’Arcidiocesi di Torino, sono iniziate ieri  al santuario dove mons. Cesare Nosiglia che presieduto  la S. Messa in occasione della festa patronale.

  
Alle 21 il tradizionale appuntamento con  la solenne processione della festa. L’evento è stato trasmesso in diretta su Telepace (satellitare), sul canale streaming della Consolata accessibile da pc (www.laconsolata.org, sezione Web-TV) e su TeleSubalpina.
  

In vista della conclusione del secondo anno di Sinodo dei Giovani, l’Arcivescovo ha chiamato e invitato  i giovani a compiere un significativo tratto di cammino, tornando in quella “casa” dove tutto è iniziato: il Santuario della Consolata, in occasione – appunto – della sua festa. L’appuntamento si è tenuto nel Chiostro del Santuario, prima della processione.

 

“Si è pregato – spiega il sito della Curia –  per tutte le necessità dei giovani, da quelle che riguardano lo studio e il lavoro a quelle che toccano la ricerca della propria vocazione e dell’amore; per la loro fede in Cristo e la loro vita nella Chiesa. Si affiderà poi in modo particolare a Maria l’esperienza di sintesi del Sinodo dei Giovani a Les Combes dal 29 luglio al 3 agosto”.

Puntozero, il connettivo politico

Si è svolta presso il caffè Basaglia a Torino, la presentazione della nuova aggregazione politica

 

Riceviamo e pubblichiamo

puntozerO 2Alla presentazione di Puntozero sono intervenuti tra i relatori, vari esponenti delle prime organizzazioni aderenti.

 

Cristina Palma (Alternativa Politica) introduce l’incontro spiegando che “PUNTOZERO è un’aggregazione libera e spontanea di gruppi e movimenti che si riconoscono nella comune volontà di riumanizzare la vita sociale, economica e politica, agendo attraverso la condivisione, la diffusione, lo sviluppo di conoscenze e risoluzione dei problemi, con forme politiche innovative, realizzate da comunità, gruppi e individui di diversa appartenenza, ma aperti e in connessione tra di loro.”

A seguire l’intervento di Tony Manigrasso (Partito Umanista) che illustra le aspirazioni di PUNTOZERO: “Oggi però, impegnarsi politicamente, sembra essere anche una necessità storica per alimentare una speranza concreta per cambiare i paradigmi di questa società.  Crediamo di aspirare a rappresentare questo cambiamento che è già nei cuori di tantissime persone in ogni angolo del mondo.”

Ugo Fiorucci (Res-Publica) illustra il progetto: “Non si tratta di proporre nuove ideologie ma unire, connettere e mettere in relazione persone, gruppi che partecipano attivamente alla vita politica e che credono fortemente nei valori della democrazia. Importante diventa quindi cercare di fornire una struttura organizzativa, comunicativa nazionale ai movimenti locali, a coloro che operano la politica di prossimità, quella a contatto con le persone.”

Rossana Becarelli (Coscienza Comune) chiarisce gli scopi: “PUNTOZERO ha come sua prima funzione “collegare” insieme le realtà attive sul territorio piemontese e italiano e che hanno valori comuni e obiettivi finalizzati al bene comune per l’agricoltura, per la salute, l’ambiente e l’arte.Il secondo scopo di un “Connettivo” è imparare a lavorare insieme mettendo a sistema le diverse competenze, i campi di azione e i metodi di lavoro, trovando i punti di contatto e preservando però le distinte identità di ciascuno.”

 

Seguono brevi presentazioni dei primi gruppi aderenti:

Alberto Guggino per Coscienza Comune
Ugo Fiorucci per Res-Publica
Cristina Palma per Alternativa Politica Torino
Giancarlo Fiorucci per l’Accademia dell’Equilibrio
Paola Balestra per Partito Umanista

 

I partecipanti hanno avuto modo di fare domande dalle quali è nato un bel dibattito, che continuerà nei prossimi incontri del connettivo. Chiude l’incontro Giovanna Piparo che invita ad aggiungersi a PUNTOZERO come singoli o come gruppi e a contribuire allo sviluppo del sito inviando contenuti e/o a partecipare direttamente alla prossima riunione operativa di mercoledì 25 giugno 2014 alla  Casa Umanista di via Lorenzo Martini 4B a Torino.

La “ripresina” delle aziende torinesi

La produzione industriale, gli ordini e l’ occupazione stanno crescendo poco per volta, idem per l’export mentre diminuisce la cassa integrazione

 

unione indL’ indagine congiunturale dell’Unione Industriale di Torino spinge le  imprese locali ad un cauto ottimismo, formula che sta a significare: la crisi c’è ancora ma stiamo lentissimamente progredendo. Alle fine del primo trimestre di quest’anno i primi segnali positivi si intravedono,  ma è troppo presto per parlare di autentica ripresa. Una “ripresina” forse sì. La produzione industriale, gli ordini e l’ occupazione stanno crescendo poco per volta, idem per l’export mentre diminuisce la cassa integrazione. squinzi

 

Intanto lunedì 30 giugno alla Maserati di Grugliasco. si terrà l’assemblea degli industriali. In tale occasione il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (nella foto) incontrerà l’ad della Fiat, Sergio Marchionne. Saranno probabilmente presenti anche il presidente  John Elkann e  il premier Matteo Renzi.

 

Diamo ora uno sguardo complessivo all’andamento del Sistema Piemonte, tra luci e ombre.

 

DISOCCUPAZIONE: 2013 DISASTROSO, OGGI UN PO’ MEGLIO

 

 In sei anni, dal 2008 al 2014 il tasso dei giovani disoccupati in Piemonte è cresciuto in modo preoccupante. Le indagini di Banca d’Italia e Ires Cgil fotografano la situazione 2013: nella fascia tra i 15 e i 24 anni la quota di disoccupati è passata dal 14,9 al 40,2%; tra i 25-34 dal 6,7 al 15,1. Ma il dato più eclatante riguarda Torino dove, nella stessa fascia, chi non ha lavoro raggiunge quota 46,4%. Insomma, quasi un disoccupato su due, il dato peggiore di tutta l’Italia del Nord.  E i ragazzi che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione sono passati dal 13,5% al 22,3%. Il dato incoraggiante, però,  è che la prima parte del 2014 segna una diminuzione del calo dell’occupazione.

 

L’INDAGINE DI BANKITALIA

 

E mentre Torino sta per perdere un tassello fondamentale per il proprio rilancio economico, l’Authority dei trasporti,  giungono pochi segnali incoraggianti per la ripresa. E’ vero che esistono segni di miglioramento,  ma “il quadro rimane fragile” a causa della lunga crisi che ha fiaccato il sistema Piemonte. Il ritratto poco incoraggiante emerge dal Rapporto annuale di Banca d’Italia (nella foto la sede torinese). Le imprese, nonostante tutto, sono in via di guarigione, molto lentamente i fatturati potranno riprendersi. 

 

EXPORT E MERCATO IMMOBILIARE

 

Al di fuori del rapporto di Bankitalia , vediamo qualche altro aspetto. Dati incoraggianti arrivano da Unioncamere Piemonte, che ha registrato una crescita dell’export regionale. Quello che non va è il mercato immobiliare con  transazioni in calo seppur siano stabili le quotazioni. E’ la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate a presentare i dati relativi alla nostra regione. Nella seconda metà dello scorso anno le transazioni sono scese dell’8,9% .  A Cuneo addirittura  -27,6%. Bene Biella (15,7%) e Vercelli (+5,7%). Scende invece Torino (-4%). La flessione media delle quotazioni è piuttosto limitata: si ferma  a -1,9%.

 

 FIAT E MASERATI

 

E sul fronte dell’auto, mentre si sono interrotte le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, la Fiat  non si servirà più di straordinari in tutti gli stabilimenti italiani. Non saranno inoltre estesi a 12  i turni di lavoro alla Maserati di Grugliasco e verranno sospesi i 500 trasferimenti da Mirafiori. Ottimi riscontri, invece, per Maserati che a fine mese avrà venduto all’incirca la stessa quantità di veicoli  venduti nel corso di  tutto il 2013. L’annuncio arriva dall’ad dell’azienda, Harald Wester.