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Panettone? Sì, ma con “farina di grilli”

Vera innovazione tra gusto e salute, nasce all’“Antica Pasticceria Castino” di Pinerolo, “PanCricri”, il primo panettone realizzato con “farina di grilli”

Pinerolo (Torino)

“Un panettone che guarda al futuro, un prodotto di eccellenza non solo a livello gastronomico ma anche, e soprattutto, per quanto riguarda le proprietà nutritive e di benessere”: così, e con orgoglio, Davide Muro“Mastro Panettone” dell’“Antica Pasticceria Castino” di Pinerolo, definisce il suo “PanCricri”, il primo panettone realizzato con “farina di grilli”, senza lattosio e all’interno “grilli caramellati”, con un ridotto impatto ambientale e alta digeribilità. Un panettone, sicuramente, che permette ancora una volta alla pinerolese “Pasticceria” di piazza San Donato (nel decimo anniversario della sua riapertura, il 24 dicembre 2014) di proseguire nella sua missione innovativa per quanto concerne i “dolci delle feste”, tenendo ben in piedi la costante ricerca di tre fattori basilari: gustosalute e sostenibilità.

 

Con ‘PanCricrì’ – sottolinea il pluripremiato Davide Muro (primo premio nel 2020 al  Concorso ‘Una mole di panettoni’ e sempre primo premio, nel 2024 al Concorso ‘Divina colomba’, con una ‘Colomba salata ai porcini e al salame valsusino’ – abbiamo voluto spingere ulteriormente i nostri sforzi e le nostre ricerche nella direzione che ormai mi è cara”, cioè giocare con i sapori e le ricette della tradizione, sperimentando accostamenti insoliti, proponendo ingredienti nuovi, studiando come poter rispondere alle esigenze delle persone che rispondono agli stili di vita sempre in mutamento. Con ‘PanCricrì’ ho voluto proporre una nuova esperienza di gusto che unisce piacere e salute, facendo incontrare la golosità e la delizia del Natale, il periodo più dolce dell’anno per antonomasia, a un ‘lifestyle’ di benessere, ‘healthy’”.

Frutto di mesi di ricerca, data anche la “novità” di questa tipologia di farina e delle sue non sempre prevedibili risposte agli stimoli prodotti da altri ingredienti, il “PanCricri” va così ad aggiungersi al già ricco campionario di Davide, pasticcere di origini valsusine , creatore di “panettoni” dai più classici (dolci, soffici e delicati, dal “Mandorlato” al “Moretto al cioccolato”) fino ai più imprevedibili “salati”, che mirano a trasformare il tipico dolce natalizio (le cui origini ancora oggi si perdono fra mito, leggenda e mistero) in un prodotto adatto a ogni stagione, perfetto per aperitivi e occasioni speciali. Così, a firma di Davide Muro – tenetevi ben stretti – all’“Antica Pasticceria Castino” troviamo: “Nduja, semi di finocchio e pecorino”, dal gusto deciso e il profumo intenso; “Polenta di mais bramata, Blu del Moncenisio, cipolla fritta”, un’esperienza tutta piemontese; “Pesto, pomodori secchi, olive taggiasche, parmigiano”, il primo nato dei panettoni salati, leggero e ideale sia fresco sia caldo;  “Peperoni e acciughe”, ispirato ai sapori tradizionali, profumato con scorza di limone e, per finire, “Porcini e salame valsusino”, un equilibrio di sapori che sa essere deciso, dove il salame si fonde in modo equilibrato con l’aroma dei funghi.

Proposte per il Natale 2024? Il più “regolare” “Panettone dai sapori natalizi” (con mele, zenzero e spezie come cannella, chiodi di garofano e anice stellato) e, ovviamente, grande protagonista (si spera) di quest’anno, il “PanCricri”.

Pillole di storia – L’ “Antica Pasticceria Castino”

Il 2024 è l’anno del decimo anniversario della riapertura dell’ “Antica Pasticceria Castino”, che compie poi nel 2025 i suoi primi 100 anni di vita: infatti, la Pasticceria nasce quando Giuseppe Castino insieme alla consorte Margherita Cleretti, discendente di una celebre famiglia di pasticceri, acquista nel 1925 l’antica confetteria “Fabbre” sotto i portici di Piazza Duomo, a Pinerolo.

In un clima internazionale, tra giovani ed eleganti ufficiali e nobili famiglie che popolano Pinerolo, “Città della Cavalleria”, Castino, cresciuto alla scuola di StrattaMoriondo e Baratti, gode di un’ampia fama che va ben al di là di Pinerolo. In molti lo conoscono come il “Michelangelo del cioccolato”. Abile nella decorazione e innovativo nel preparare una vastissima gamma di leccornie dolci e salate, verso gli anni ’30 Castino dà vita a una sua creazione che è diventata insieme al panettone il dolce simbolo di Pinerolo: la “Torta Zurigo-Castino”, a lui commissionata, addirittura, da Jolanda di Savoia in persona.

Dopo un periodo di chiusura la pasticceria riapre il 24 dicembre 2014 su iniziativa della famiglia pinerolese Cosso-Eynard e con la gentile concessione del marchio da parte di Gemma Castino, figlia del fondatore dello storico locale. “Boiserie” in legno, poltroncine di velluto ed eleganti vetrine ricreano, al suo interno, un’atmosfera d’altri tempi. Impossibile, per “Sweets Lovers” e non, andare a Pinerolo e non farci un salto.

Per info: “Antica Pasticceria Castino”, piazza San Donato 42, Pinerolo (Torino); tel. 0121/377786 o www.anticapasticceriacastino.it

g.m.

Nelle foto di Paolo Mantovan: “PanCricri”, Esterni dell’“Antica Pasticceria Castino” e Davide Muro

Le tragiche avventure firmate da Ron Howard e il giallo perfetto di Battiston

Sugli schermi il 42mo Torino Film Festival

 

Arrivati al 42mo appuntamento, continua la Stella del Cinema a sorvolare in gran dinamismo, tra le luci che riempiono la notte, le piazze di Torino e i suoi monumenti, la collina e il fiume e dà inizio a quella che sarà una Festa. Festa del Cinema, dei registi e degli attori, di quanti il Cinema lo pensano e lo fanno, lo costruiscono con gli immancabili quattrini e con le idee, del pubblico che affluisce e colma le sale di proiezioni, che fatiche a trovare posti, che fin dai primissimi giorni, per abbonamenti e sbigliettamento, ha già superato i numeri dello scorso anno, della nuova strada che sembra aver preso, moderna e innovativa, glamour ma non soltanto glamour – quanti ancora vivono nell’indecisione, nella vecchia convinzione di una rassegna che da sempre ha cancellato i tappeti rossi e le vippesche presenze, di un festival vicino alle montagne, più che lodevole ma quasi obbligato a rinchiudersi in una più o meno filosofica nicchia, attendano una settimana e alla fine facciano pollice verso oppure no.

 

Arrivati al 42mo appuntamento, il TFF inaugura alla grande al Regio, tra le poltrone rosse e la volta illuminata di Carlo Mollino in un panorama all stars che allinea Sharon Stone, Ron Howard, Sarah Jessica Parker con il consorte Matthew Broderick, Claudia Gerini, Giancarlo Gianini, Rosario Dawson: e l’elenco potrebbe continuare. Tutti o quasi a ricevere nella serata d’inaugurazione e nei giorni a venire – il pubblico non dimentichi l’ultimo colpaccio del nuovo direttore Giulio Base, ovvero Angelina Jolie alle 17 di domenica 24 al cinema Ideal per presentare “Without Blood” da lei scritto, diretto e prodotto, ricavato dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, che l’affiancherà nel corso della serata – la Stella della Mole, di cui il cinema d’oltreoceano continua a fare raccolta. 

L’inaugurazione è stata affidata a “Eden” diretto da Ron Howard, ispirato a una storia vera, narrata a suo tempo in due opposte versioni. Tra le due guerre mondiali, giungono all’isola di Floreana, nel gruppo delle Galapagos, il dottor Friedrich Ritter e la sua amante Dore, lui nella convinzione di trovare nuovi sviluppi ai propri studi; a seguire, spinto da quell’esempio, Heinz Wittmer, un ex militare, con la giovane moglie e il figlio, e la Baronessa, avventuriera con al seguito un paio d’amanti, disposti a essere suoi lavoratori, secondo gli umori della donna. Che ha in mente di costruire nell’isola un lussuoso hotel per gente danarosa e con quelle intenzioni pretenderebbe l’isola tutta per sé. Medesima è la volontà di Ritter: inevitabile lo scontro tra quei differenti gruppi, troppo diversi l’uno dall’altro, le conseguenze saranno disastrose nella distruzione di un autentico paradiso terrestre. Grande cast (Jude Law, Vanessa Kirby, Daniel Bruehl e Ana De Armas) e panorami mozzafiato, sospetti e il peggiore vitalismo, il “Dorian Gray” di Wilde posato su un tavolo e le citazioni di Nietzsche, psicologie raccontate con estrema attenzione, un alto senso dell’intrigo sino a fare del film un thriller perfetto e dello spettacolo.

Non appena uscirà sugli schermi (28 novembre) non lasciatevi scappare “Il corpo”, presentato qui fuori concorso, scritto (con Giuseppe Stasi, le radici stanno nello spagnolo “El cuerpo” di Oriol Paulo) e diretto da Vincenzo Alfieri, presentato al festival fuori concorso, dove un maiuscolo Giuseppe Battiston, messo a troneggiare sul podio più alto, mostra tutta la sua bravura come forse non l’ha mai fatto, uomo di legge che non incappa per nulla nei luoghi comuni e nei tic che gli abbiamo visto coltivare nel recente “Stucky” televisivo, sbiadita copia trevigiana del tenente Colombo. Giallo a tutto tondo, raccontato con un montaggio del tempo presente e di flashback a cui ancora sovrintende il regista decifrando a poco a poco il passato, “Il corpo” è la storia della sparizione del corpo di Rebecca Zuin (Claudia Gerini), una affascinante imprenditrice dell’industria farmaceutica, dalle stanze buie e spettrali di un obitorio, in una città perennemente ripresa sotto scrosci di pioggia senza posa. Per i tanti frammenti che s’inseguono con intelligente velocità, i sospetti cadono immediatamente sul consorte, tolto ai corsi universitari di chimica e coccolato con quozienti alti di sesso, con macchine sportive come continui regali con tanto di fiocco rosso in bella mostra, con case avveniristiche con piscina, accrescendo l’uomo la propria personale ricchezza con relazioni extra che vanno dagli ardori della cognata a quelli di una ragazza incontrata per caso a una festa. Deve assolutamente far luce su tutto quanto l’ispettore Cosser (Battiston), tra considerevoli dosi d’ironia e di acume e di scatti di rabbia che non gli spetterebbero visto l’abito che indossa. Strada tortuosissima quella percorsa da Alfieri, ma pienamente vinta, con un rebus immerso in ambienti eleganti e fatiscenti allo stesso tempo, con dialoghi che mai inciampano nel banale, con piccole disseminazioni che sino all’ultima manciata di minuti lasciano lo spettatore a chiedersi della colpevolezza di quel poverocristo di marito che s’è preso alla fine venticinque anni di carcere. Assolutamente da vedere per chi ama il giallo di casa nostra, maledettamente bel congegnato e con leggi precise tenute con l’occhio del gran maestro.

Tenta il ritratto della natura incontaminata e solitaria, della vecchiaia, del dolore soffocato e della solitudine Charlie McDowell – il figlio del Malcom dell’”Arancia meccanica” kubrikiana – in “The Summer Book”, fuori concorso, tratto dal romanzo del finlandese Tove Jansson. Tenta perché la materia che può trovare liberi spazi in un libro davvero stenta a prendere corpo e spessore se portata sullo schermo. Racconta di Sophia, bambina di nove anni, e della sua nonna, a cui con molte probabilità non resta più molto da vivere. C’è anche il padre di Sophia, rimasto vedovo, tutti si insediano su di una spoglia isola della Finlandia, per parlare di vita e della sua spicciola filosofia, per dare un’occhiata a un vecchio faro e per salvarsi da una tempesta, per rinvigorire qualche albero e per scoprire un piccolo gatto all’interno di una scatola, per cercare quella pace che solo quell’angolo di paradiso può offrire, per trovarsi davanti qualche sconosciuto vicino, per improvvisare una festicciola di mezza estate, per scoprire parole nuove. La materia non è delle più ricche e avvincenti, dopo la prima mezz’ora il gioco, seppur sincero, non regge più e anche Glenn Close viene catturata in un tentativo affatto riuscito.

Elio Rabbione

Nelle immagini, Ron Howard durante le riprese di “Eden”, Giuseppe Battiston in “Il corpo” (foto di Gianfilippo De Rossi) e Glenn Close interprete di “The Summer Book”.

Milan-Juventus 0-0: una partita senza emozioni

Una partita noiosa tra Milan e Juve. Il big match del sabato di Serie A si è rivelato privo di personalità da parte di entrambe le squadre I rossoneri (fischiati al termine del match) si piazzano a 19 punti e devono recuperare un incontro. Thiago Motta porta la sua squadra a quota Lazio e Fiorentina con 25 punti.

Governo, Conticelli – Ledda (PD): “Riqualificare le periferie è priorità?”

Mercoledì 27 novembre le commissioni comunale e regionale Trasporti e Urbanistica si riuniranno in seduta congiunta per audire il presidente di Infra.To in merito al prolungamento della linea metro 1 e alla realizzazione della linea metro 2. Un appuntamento voluto trasversalmente dalle forze politiche del Comune di Torino e della Regione Piemonte, che riconosce la centralità del completamento delle tue linee metropolitane torinesi per tale funzionalità al principale nodo infrastrutturale e intermodale dell’intera regione.
Le parole del Ministro delle Infrastrutture, in merito ai 600 milioni mancanti per le due stazioni del Politecnico, non tengono conto del lungo processo partecipato e dell’impegno trasversale delle forze politiche di centro destra e di centro sinistra che ha portato oggi alla realizzazione della linea metro 2, oltre che una importante infrastruttura per lo sviluppo della città è lo strumento principale  per la riqualificazione delle zone più periferiche.
Arrivare fino al Politecnico non è l’esigenza di una parte della città o di una parte politica, ma un’esigenza prioritaria delle istituzioni, per sostenere lo sviluppo della città e ricongiungere la zona nord, in particolare la barriera di Milano, al resto della città, restituire vitalità al tessuto commerciale e al mercato immobiliare , affrontare il tema della residenzialità studentesca .
Non possiamo pensare che il Governo non sia a fianco della città e della Regione in questa sfida. Chi vuole parlare di sicurezza in Barriera di Milano deve produrre fatti ed essere coerente, non accetteremo più vuoti e inutili slogan”.
Nadia Conticelli, vicepresidente Commissione Trasporti Regione Piemonte
Antonio Ledda, presidente Commissione Trasporti Comune di Torino

Tff, al Regio brillano le stelle del cinema

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Ron Howard, Sharon Stone, Matthew Broderick e Sarah Jessica Parker, Rosario Dawson e  Giancarlo Giannini sono stati i protagonisti della prima serata del 42esimo Torino Film Festival, inaugurato ieri sera al Teatro Regio. Sono stati cinque i premi Stella della Mole: all’attore Matthew Broderick, Rosario Dawson, Sharon Stone,  Ron Howard e Giancarlo Giannini, accolto dal pubblico con una standing ovation. La serata si è conclusa con la proiezione dell’ultimo film di Ron Howard, Eden, presentato a Torino in anteprima mondiale.

Articolo in aggiornamento 

Foto Giuliana Prestipino

 

Aggressione al gazebo di FdI in Piazza Santa Giulia: “Dilaga l’intolleranza della sinistra”

Riceviamo e pubblichiamo

In un contesto democratico in cui la sinistra sembra sempre più orientata verso l’intolleranza e l’odio verso la democrazia, come dimostrato da recenti episodi nelle università italiane, questa mattina un banchetto della delegazione di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 7, con i consiglieri Alessi, Giovannini e Caria e alcuni militanti, è stato oggetto di un vile attacco da parte di alcuni antagonisti legati al centro sociale Askatasuna.

Gli aggressori hanno lanciato insulti, tra cui “fasci di merda”, e hanno sputato verso il gazebo, sfiorando i consiglieri Alessi e alcuni militanti. La capogruppo di FdI, Patrizia Alessi, commenta: «Questo è il risultato della complicità tra il Sindaco e la sua Giunta con Askatasuna, che, nonostante l’indifferenza delle istituzioni, continua ad essere occupato senza che venga fatto nulla per fermarlo».
I tre consiglieri di FdI aggiungono: «La democrazia è davvero in pericolo a Torino?»

Maurizio Pedrini, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, dichiara: «Mi sembra evidente che a sinistra ci siano persone che non tollerano le opinioni altrui, soprattutto se divergenti dalle loro. Non possiamo sottovalutare questo clima di intolleranza che sta crescendo in città».

Difesa personale – Difesa donna: il corso a Torino

Fdkm e Usic presentano

il corso di Difesa personale Difesa donna

Il segretario regionale USIC  dott. Leonardo Silvestri invita tutti a partecipare all’evento: “La sicurezza  è una priorità e insieme possiamo fare la differenza. Sia per chi è  principiante sia per chi ha già esperienza, questo evento gratuito è  l’occasione perfetta per imparare e crescere in un ambiente positivo e di supporto”.

SABATO 24 NOVEMBRE

PALESTRA MARCHESA

Istituto Morricone Corso Vercelli 141 Torino

DALLE 9 ALLE 13

 

Giornata contro la violenza, il grattacielo Sanpaolo si tinge di arancione

Iniziative alle Gallerie d’Italia e al Museo del Risparmio

 

 In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Intesa Sanpaolo si tinge di arancione e illumina il grattacielo di Torino, le storiche sedi di Via Verdi a Milano, di via Toledo a Napoli e di via del Corso a Roma a sostegno della campagna promossa dall’ONU e UNWomen.

Numerose sono le iniziative del Gruppo a Torino:

  • Intesa Sanpaolo aderisce alla campagna #NessunaScusa attraverso un messaggio di sensibilizzazione su oltre 3000 sportelli automatici e sui videowall del grattacielo di Torino e di Gioia 22 a Milano. La campagna riprende in Italia la mobilitazione #NoExcuse lanciata dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di respingere le giustificazioni troppo spesso utilizzate per minimizzare la violenza: la gelosia, il raptus, la provocazione, l’abbigliamento, le abitudini di vita.
  • Anche i musei di Intesa Sanpaolo si impegnano sul tema con iniziative dedicate in tutte le sedi: alle Gallerie d’Italia – Torino, domenica 24 novembre ore 16:00 visita guidata “Contro la violenza sulle donne tra passato e presente”: il percorso parte dagli appartamenti barocchi di Palazzo Turinetti dove la selezione di dipinti antichi della collezione di Intesa Sanpaolo offre la possibilitࠤi confrontarsi con alcune figure femminili note per la loro forza (Sant’Eulalia, Trifena e la Madama Cristina di Francia), offrendo uno spaccato storico sulle difficoltࠤella condizione femminile, dalla prima epoca cristiana fino al XVIII secolo. Il percorso continua poi nell’Archivio Publifoto, una raccolta di circa sette milioni di immagini che fornisce una finestra sulla storia d’Italia del XX secolo. Tramite l’installazione interattiva chiamata Archivio Vivo sar࠱ui possibile scoprire alcune vicende emblematiche della condizione femminile, e della violenza spesso ad essa correlata, nel corso del Novecento. Tramite l’App Gallerie d’Italia sar࠰ossibile, inoltre, acquisire alcune delle immagini oggetto del racconto, per far rivivere queste storie di forza e di coraggio anche fuori dal museo.

  • Il Museo del Risparmio a Torino sviluppa lungo tutto l’anno attivit࠶olte ad evidenziare l’altra faccia della violenza di genere ovvero quella economica. Negli anni questo impegno ha permesso di formare e sensibilizzare circa 20.000 donne attraverso progetti, eventi e webinar. Tra le proposte, il 28 novembre alle ore 18, in presenza e online, 蠩n programma l’evento “Niente sconti. Stop alla violenza economica” per affrontare il tema da una prospettiva diversa. L’incontro si aprirࠣon una narrazione teatrale dedicata alla violenza economica, seguita da un confronto con la partecipazione anche maschile, perch頰er cambiare una cultura dominante essenziale il coinvolgimento di tutte le persone.

Intesa Sanpaolo ha da tempo messo in campo numerose iniziative rivolte alle proprie persone: tra queste la possibilitࠤi accedere a un supporto psicologico con un servizio di ascolto e di prima informazione e, dal 2021, una policy specifica di prevenzione e contrasto delle molestie e di diffusione della cultura del rispetto e dell’inclusione.

Intesa Sanpaolo sostiene inoltre le organizzazioni non profit impegnate in questo ambito, tra cui l’Associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza con cui collabora per garantire ospitalitࠩn Case Rifugio alle donne vittime di violenza. Attraverso il Fondo di Beneficenza in capo alla presidenza, dal 2019 sono stati 166 i progetti supportati orientati al contrasto della violenza di genere per circa 5,3 milioni erogati, un tema che in questo biennio 2023-2024 蠴ra le linee guida che ne indirizzano l’attivit஼o:p>

Il Gruppo ha aderito all’Accordo per le donne vittime di violenza tra ABI e i principali sindacati: per le donne inserite nei percorsi certificati di protezione, che si trovino in difficoltࠥconomica, prevede la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti personali per 18 mesi. La Banca ha previsto anche la sospensione dell’intera rata per offrire un maggior supporto.

Intesa Sanpaolo ha inoltre sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra il Ministero per la Famiglia, la Natalitࠥ le Pari Opportunitࠥ l’ABI per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne favorendo anche iniziative di formazione e informazione per sostenere l’inclusione finanziaria e il superamento delle differenze legate al genere.

Città della Salute, identificato  nuovo meccanismo di sviluppo delle metastasi cerebrali  che ostacola  risposta immunitaria

Nell’ambito del progetto di ricerca europeo RISEBrain, che ha visto coinvolti ricercatori della Città della Salute e dell’Università di Torino si è potuto identificare un meccanismo che contribuisce allo sviluppo delle metastasi cerebrali e alla definizione di possibili bersagli terapeutici. Lo studio, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Cancer Discovery, ha visto coinvolto il professor Luca Bertero della Anatomia Patologica (diretta dalla professoressa Paola Cassoni, entrambi afferenti al Dipartimento di Scienze mediche di UniTo) e la dottoressa Alessia Pellerino della Neuro-oncologia dell’ospedale Molinette di Torino (diretta dalla professoressa Roberta Rudà).
Ad oggi lo sviluppo di metastasi cerebrali rimane una problematica complessa della malattia oncologica, relativamente frequente in alcuni tipi tumorali come il tumore polmonare, dove può interessare fino al 30% dei pazienti. Le metastasi cerebrali sono spesso associate ad un decorso aggressivo malgrado l’utilizzo combinato di diversi tipi di trattamento, quali chirurgia, radioterapia e terapie farmacologiche.
Nell’ambito delle terapie oncologiche, l’immunoterapia ha rappresentato una rivoluzione terapeutica che ha consentito un miglioramento significativo della prognosi dei pazienti, anche in fase avanzata di malattia. Tuttavia i risultati ottenuti fino ad oggi in pazienti con metastasi cerebrali sono variabili e difficilmente prevedibili nel singolo paziente, anche a causa della specificità e complessità del sistema nervoso.
Grazie a questo progetto di ricerca è stato identificato un nuovo meccanismo attraverso il quale una specifica popolazione di cellule cerebrali, gli astrociti, contribuisce a bloccare la risposta immunitaria diretta contro la metastasi facilitandone lo sviluppo. Attraverso la valutazione di modelli derivati da campioni di metastasi cerebrali di pazienti affetti da tipi tumorali ad elevata incidenza (prevalentemente di origine polmonare e mammaria) è stato possibile indagare le interazioni tra astrociti ed un sottotipo di linfociti citotossici, ed identificare la proteina TIMP1 quale elemento fondamentale di questa interazione. Il legame di TIMP1 con i linfociti inibisce la risposta immunitaria facilitando lo sviluppo della metastasi.
Le potenziali ricadute di questo studio sono numerose. La prima è quella di sfruttare la proteina identificata, TIMP1, per stimare la prognosi dei pazienti con metastasi cerebrali e per ottimizzare le scelte terapeutiche. Nello studio è stato infatti dimostrato come sia possibile misurare la quantità di TIMP1 a livello del liquor, un particolare liquido circolante a livello cerebrale e nel midollo spinale. Quindi, un esame relativamente poco invasivo, come un prelievo liquorale, potrà consentire di identificare i pazienti con maggiore probabilità di rispondere al trattamento attraverso un approccio di biopsia liquida.
La seconda potenziale ricaduta di questa scoperta è terapeutica, in quanto questo meccanismo potrà diventare un bersaglio per nuovi approcci di immunoterapia in grado di controllare la progressione di malattia in questa sede.
“Una scoperta che dimostra ancora una volta quanto la Sanità piemontese riesca a conciliare al massimo sia la parte assistenziale sia quella della ricerca, ottenendo risultati come questo” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“Un grande complimento ai nostri ricercatori della Città della Salute, dove alle eccellenze sanitarie si aggiungono anche quelle della ricerca. Una scoperta importantissima che potrà dare una svolta nelle terapie delle metastasi cerebrali” dichiara Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).