ilTorinese

Furto in aeroporto, donna raggiunta a bordo dell’aereo

Era già seduta al proprio posto a bordo di un aeromobile in partenza per Malta quando i finanzieri l’hanno raggiunta e, tra lo stupore degli altri passeggeri, riaccompagnata al terminal dello scalo torinese.

 

Il tutto nasce quando gli addetti alle vendite del duty free dell’Aeroporto “Sandro Pertini” di Torino, avvisano il personale della Guardia di Finanza di un furto di profumi e creme avvenuto pochi muniti prima all’interno del punto vendita; un rapido sguardo delle telecamere di sorveglianza e i Finanzieri, dopo un veloce incrocio dei dati sulle liste passeggeri imbarcati, risalgono al responsabile del furto.

 

Il gate è già chiuso, ma gli inquirenti arrivano sino sotto bordo, riconoscono la donna seduta nelle prime file dell’aeromobile e la conducono negli uffici del Comando. 

 

Lei nega, ma dopo uno “sguardo” all’interno del suo bagaglio, i Finanzieri della Compagnia di Caselle rinvengono alcune confezioni di profumi e creme di note marche che provenivano, chiaramente, dal Duty Free dello scalo torinese e per le quali non ha saputo dare giustificazioni.  

La donna, una cinquantenne italiana è stata denunciata per furto.

Sventato avvelenamento di cani da tartufo

Dal Piemonte

 

La segnalazione di un “trifolau” ha permesso di rinvenire un boccone avvelenato nelle campagne di Agliano Terme. Un cane da tartufi ha fiutato il boccone tra le foglie: il proprietario dell’acuto segugio ha avuto la prontezza di sottrarlo evitando che lo ingerisse e, preoccupato, ha segnalato l’accaduto ai Carabinieri.

 

Il sinergico sforzo dei Carabinieri di Canelli e della componente di alta specializzazione dell’Arma Forestale di quel comune ha consentito di setacciare la zona di Agliano Terme.

Qui infatti, in terreni adiacenti al cimitero, sono stati rinvenuti dai militari dell’Arma ulteriori due “bocconi” di carne contenenti all’interno frammenti di lama da barba. Si trattava evidentemente di esche approntate ad arte e diffuse nell’ambiente con lo scopo di colpire qualche cane o altro animale “bersaglio”, procurandone sofferenze e potenzialmente anche la morte.

Le prime verifiche investigative, supportate dal determinante intervento dell’unità cinofila antiveleno dei Carabinieri Forestali di Cuneo, unità costituita nell’ambito del progetto europeo Life “WolfAlps”, hanno permesso di mettere in sicurezza la zona (10 kmq), e di individuare, grazie al cane “esperto” Kira, un ulteriore boccone nascosto tra le foglie.

Univoci gli elementi che, allo stato, permettono di ricondurre l’atto criminoso ad un unico autore. Tutti i bocconi rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e sono in corso le indagini per risalire all’autore.

L’attività s’inserisce nel più ampio quadro delle iniziative di controllo del territorio dell’Arma astigiana, attenta a recepire qualunque segnalazione giunga dal cittadino così da poter prevenire conseguenze più deleterie per gli animali e per le persone che potrebbero entravi in contatto.

Torino tra luci ed ombre dell’amministrazione pentastellata

Ne parliamo con il capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale, Silvio Magliano

 

“Il turismo rappresenta un asse portante per la Città di Torino – spiega il Capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale e regionale, Silvio Magliano – Auspico che si apra a Torino un Tavolo di Lavoro per il Turismo, cui possano partecipare tutti i soggetti coinvolti ed in cui si possa mettere in atto una strategia non tanto basata sull’immediatezza dei dati quantitativi, quanto su una più ampia programmazione a medio e lungo termine. In questo modo, attraverso una programmazione almeno su scala triennale delle iniziative culturali e fieristiche che coinvolgono la città, sarà possibile da parte degli operatori turistici, albergatori ed investitori del settore intervenire in modo mirato, dando al turismo quella visione di ampio respiro che permette da anni di farne una delle fonti essenziali di ricchezza per il territorio torinese”.

“La Città di Torino è stata protagonista nelle scorse settimane – prosegue Silvio Magliano – dell’increscioso episodio dell’incendio che si è propagato in una parte della Cavallerizza Reale in via Verdi. Mi ero già dichiarato contrario, durante la precedente gestione Fassino, all’autogestione di un bene che è stato suggellato quale patrimonio dell’Unesco, e lo sono egualmente oggi, in quanto l’idea della gestione dei beni comuni declinata in autogestione è inefficace. Non è assolutamente attuabile che possano gestire strutture di questo tipo sedicenti gruppi non autorizzati. Sono, invece, necessari vincoli giuridici chiari e regole precise per regolare l’uso ed il recupero di spazi di rilievo storico ed architettonico come questi”.

“La giunta torinese – specifica il capogruppo Silvio Magliano – appare in uno stato di sempre maggiore confusione, soprattutto all’indomani delle dimissioni del Comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon, che, dopo aver affrontato con grande professionalità negli ultimi anni battaglie di ben altra portata, è ora stato costretto a rassegnare le dimissioni per la vicenda dei monopattini, soltanto perché ha fatto applicare le regole e per un’imposizione dei consiglieri di maggioranza. La vicenda dei monopattini presenta, infatti, un aspetto surreale, anche se fa emergere un quadro retrostante molto più serio e grave. Il Comandante dei Vigili urbani aveva espresso la sua volontà di andarsene già tempo fa, percependo la mancanza di un adeguato supporto da parte dell’Amministrazione. La delega alla Polizia municipale era stata scaricata dalla sindaca a Finardi, ora è stata abbandonata da quest’ultimo. La giunta, ancora una volta, dimostra di trovarsi in uno stato di assoluta e pericolosa confusione, mancante di un adeguato coordinamento tra sindaca ed assessori”.

 

Mara Martellotta

Open day oculistico al Koelliker

Ospedale Koelliker di Torino partecipa alla Campagna “LA VISTA TI SALVA LA VITA”, promossa da Fondazione Insieme per la Vista con il patrocinio di SOI (Società Oftalmologica Italiana), che mira a combattere l’emergenza visiva garantendo a tutti il diritto alla corretta e necessaria prevenzione e cura.

Indebolimento della vista o leggera distorsione delle immagini… sintomi comuni, spesso trascurati o semplicemente “sopportati” da chi ne è affetto che nascondono invece patologie debilitanti e fastidiose, importanti da diagnosticare e curare per tempo.

Per questa ragione Koelliker apre le porte a tutti coloro che non hanno mai effettuato una visita oculistica nell’ultimo anno con una giornata interamente dedicata alla prevenzione. Il focus dell’open day sarà su due importanti patologie oculistiche: glaucoma e maculopatia, spesso asintomatiche, che colpiscono milioni di persone.

Il glaucoma, che affligge il 3-4 % della popolazione mondiale al di sopra dei 40 anni, è la prima causa di cecità irreversibile al mondo ma circa il 50% dei pazienti glaucomatosi non sa di essere malato e scopre di esserlo solo quando il danno è ormai irreversibile; non a caso è soprannominato il “Ladro silenzioso della vista”.

La maculopatia è invece una patologia che porta ad una progressiva perdita della visione centrale, spesso bilaterale, che limita fortemente la funzione visiva. In entrambi i casi la prevenzione è fondamentale.

Il reparto oculistica dell’ospedale Koelliker è tra i più all’avanguardia e altamente specializzato nella cura di tali patologie.  Tutto il team oculistico, guidato dal Dott. Fausto Raveggi, sarà impegnato il prossimo 9 novembre in un appuntamento libero e gratuito dedicato alla prevenzione e alla cura dei disturbi legati alla vista. Per tutto il giorno i medici saranno a disposizione dei partecipanti: illustreranno sintomi, rimedi e cure ed effettueranno visite specialistiche gratuite con attrezzature all’avanguardia.

La partecipazione all’evento è gratuita previa prenotazione obbligatoria all’indirizzo eventi@osp-koelliker.it indicando nome, cognome e recapito telefonico.

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OSPEDALE KOELLIKER

C.so Galileo Ferraris, 247 – 255 | 10134, Torino

Open Day Sabato 9 novembre dalle ore 08:30 alle ore 16:30

PREVENZIONE MACULOPATIE E GLAUCOMA

Visite specialistiche gratuite

L’appuntamento fa parte della Campagna “La Vista ti salva la Vita” di Fondazione Insieme per la Vista e SOI (Società Oftalmologica Italiana)

Antonmario Semolini vince il Premio Pertinace edizione 2019

Il direttore d’orchestra è di origine senese, ma torinese d’adozione

 

Si terrà a Treiso nel Cuneese, sabato 9 novembre prossimo alle 16, presso il Centro Culturale,  ex Chiesa dei Battuti, la cerimonia di assegnazione del Premio intitolato a “Publio Elvio Pertinace”, giunto quest’anno alla sua ventottesima edizione.

Il M° Semolini con Letizia Ortiz, regina di Spagna

La commissione preposta all’individuazione del destinatario di questa edizione del Premio ha scelto il direttore d’orchestra Antonmario Semolini, musicista conosciuto a livello internazionale per la qualità delle sue interpretazioni. Il Maestro di origine senese, ma torinese da sempre, si trova in buona compagnia con gli illustri assegnatari del premio che lo hanno preceduto. Infatti, tra i prescelti delle precedenti edizioni, spiccano i nomi di uomini di lettere, di scienza e di arte, tra cui si distinguono il professor Gianluigi Marianini, antesignano dei “tuttologi” TV, i pittori Gianni Chiostri, Ugo Nespolo, Ezio Gribaudo, il mitico editore di Alpignano Tallone, i medici Massimo Foglia, Pino Rosso, Pierluigi Baima Bollone, il filosofo Vittorio Mathieu, il pioniere del jazz Renato Germonio ed il celebre violinista Salvatore Accardo. Il premio è  stato ideato da Bruno Labate con il contributo di diversi intellettuali ed è stato dedicato alla nobile figura dell’unico imperatore romano di origine subalpina, non presenta finalità politiche e si pone in antitesi ai tanti premi ufficiali e di palazzo, continua a vantare una organizzazione su base volontaria, che ne ha rappresentato anche il gruppo fondatore, al di fuori delle logiche partitiche e di potere.

Il Premio Pertinace affonda, quindi, le sue radici nella terra piemontese ed è dedicato, infatti, all’imperatore Publio Elvio Pertinace, nativo di Alba Pompeia (l’attuale Alba) nel 126 d.C. sotto il regno di Adriano. Eletto imperatore dai Pretoriani, subito dopo la morte cruenta del figlio di Marco Aurelio, Commodo, Pertinace seppe guadagnarsi la stima del popolo nel suo breve regno, conclusosi con l’assassinio, nel corso di una congiura, da parte dei Pretoriani stessi, che costituivano il corpo di guardia dell’Imperatore. Pertinace può, quindi, essere considerato, per il corso che diede al suo governo imperiale, improntato ad energia e giustizia, il simbolo delle attitudini e del carattere tipici del popolo piemontese, che racchiude le doti della serietà, della onestà  e della tenacia.

Proprio nel comune cuneese di Treiso, nella piazza Leopoldo Baracco antistante il Comune, è stata scoperta ad inizio del 2019 una stele con relativo busto bronzeo dell’imperatore Pertinace, eseguito dallo scultore Fernando Delia. L’iniziativa, voluta e sostenuta dall’amministrazione comunale di Treiso, ha suscitato notevole interesse perché la stele è stata posta nel centro del paese che ha proprio sul suo territorio una località denominata Pertinace.

 

Mara Martellotta

Quei treni che quarantasette anni fa attraversarono l’Italia

Andavano col treno giù nel Meridione/per fare una grande manifestazione/il ventidue d’ottobre del ‘Settantadue”.

In questi giorni, riascoltando casualmente questa vecchia canzone di Giovanna Marini mi sono tornati in mente quel viaggio drammatico e quella giornata memorabile a Reggio Calabria di quarantasette anni fa. Un tempo lungo quasi mezzo secolo che non offusca ricordi ed emozioni.Sul crinale tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 la strategia della tensione e delle bombe, mirando ad annegare nel sangue e nel terrore i movimenti di rivendicazione sociale, esplose anche al Sud. In quel contesto alcune forze di destra tentarono di cavalcare le proteste sociali e di accreditarsi, al grido di “Boia chi molla”, come i rappresentanti degli interessi degli emarginati. La scintilla, in Calabria, fu la scelta del capoluogo della Regione (da poco istituite, in Italia).In quella circostanza venne stabilito che gli uffici del nuovo Ente dovessero essere a Catanzaro.A Reggio Calabria la decisione suonò come un insulto.

Vi furono vere e proprie sommosse popolari, guidate dalla destra estrema.I sindacati dei metalmeccanici, impegnati nel rinnovo del contratto con rivendicazioni importanti e innovative, anticiparono la vertenza con un’iniziativa dedicata ai problemi del Mezzogiorno. Decisero così di organizzare una grande manifestazione di solidarietà al fianco dei lavoratori calabresi, direttamente nel capoluogo. Era la prima volta che gli operai del nord andavano a manifestare al sud e venne scelta la data del 22 ottobre 1972. I neofascisti tentarono di impedire l’arrivo dei manifestanti con una serie di attentati ai treni in viaggio verso Reggio Calabria (otto bombe nella sola notte tra il 21 e il 22 ottobre contro il treno degli emiliani a Cisterna, dalle parti di  Latina ) ma i treni speciali , ai quali  si aggiunse anche una nave noleggiata da mille operai dell’Ansaldo di Genova, arrivarono lo stesso a destinazione. Ero giovanissimo e quella fu la mia prima manifestazione. Non potrò mai scordare l’eccitazione e la paura dell’essere protagonista di qualcosa di grande e d’importante. I treni procedevano pian piano, a passo d’uomo. Pareva davvero che si facessero tirare per le briglie,come dei cavalli. La tensione scacciava sonno e stanchezza. Come dimenticare quei binari luccicanti sotto la luna, sorvegliati da contadini e pastori, mentre s’attraversava la Calabria? I ferrovieri furono protagonisti di un impegno straordinario dando una prova  impareggiabile di coraggio, abnegazione e senso democratico.Trascorremmo insonni la notte tra sabato e domenica e la mattina dopo un corteo di trentacinquemila lavoratori attraversò nel giorno di festa Reggio Calabria al grido di “Nord e Sud uniti nella lotta”, coinvolgendo la città e segnando una svolta importante nella difesa della democrazia e dei diritti dei lavoratori. Sono passati quasi dieci lustri da quei tempi duri e difficili segnati da impegno e partecipazione. Restano però i ricordi, importanti e indelebili; e non solo perché si era giovani.

Marco Travaglini

Piemonte Movie gestirà il cinema comunale di Villar Perosa

Attiva dal 2000 nella promozione e diffusione della cinematografia piemontese con il ‘gLocal Film Festival’ (la 19a edizione dal 12 al 16 marzo 2020 a Torino), la rassegna regionale ‘Movie Tellers’ (la cui 3a edizione si è appena conclusa con successo) e i Presìdi cinematografici locali, Piemonte Movie dà un nuovo corso alla sala che prende il nome CINEMA DELLE VALLI forte della propria vocazione glocal del pensare globale e agire locale.

L’obiettivo è di potenziare la sala valorizzando il rapporto con il territorio, rendendola punto di aggregazione socio-culturale non solo per la Val Chisone e Germanasca, ma per tutto il pinerolese.

Il Cinema delle Valli si apre a collaborazioni anche con le più autorevoli istituzioni cinematografiche come Museo Nazionale del Cinema Film Commission Torino Piemonte, per dare vita a progetti ed eventi, affiancando l’abituale programmazione di film in prima visione ad appuntamenti come proiezioni speciali, rassegne, incontri con ospiti, laboratori per le scuole lungo tutta la stagione.

Sabato 9 novembre, alle 21.00, la riapertura del cinema sarà festeggiata con la proiezione a ingresso libero del film Dolcissime, apprezzato titolo della recente stagione cinematografica e diretto dal regista alessandrino Francesco Ghiaccio, che sarà ospite in sala insieme alla giovane interprete Giulia Fiorellino.

La cultura popolare scende in piazza

Dall’8 all’11 novembre in scena il festival organizzato della Rete Italiana di cultura popolare. Teatro, flash mob, incontri con scrittori e accademici per raccontare i progetti con cui la Rete, durante l’anno, si prende cura delle comunità
 

 

Inizia venerdì 8 novembre la XIV edizione del Festival delle culture popolari organizzato dalla Rete Italiana di cultura popolare. Un ricco programma di iniziative e appuntamenti aperti al pubblico si terrà in differenti luoghi della città, dalle OGR alla Biblioteca civica musicale Andrea della Corte, dal Polo del’900 al Fondo Tullio de Mauro, fino a raggiungere le vie del Quadrilatero Romano.

De Mauro e Camilleri scrissero La Lingua batte dove il dente duole, libro in cui celebravano il dialetto quale patrimonio in grado di legare una comunità – racconta Antonio Damasco, Direttore della Rete Italiana di cultura popolare – Con la Rete, quotidianamente, portiamo avanti azioni e progetti per prenderci cura delle comunità del territorio. Ogni forma di cultura e, di conseguenza, di identità, nasce infatti all’interno di esse. Il Festival delle culture popolari è il momento dell’anno in cui presentiamo tutto questo al grande pubblico.”

 

Venerdì 8 novembre

Si parte venerdì pomeriggio al Polo del ‘900 alle ore 16:30 con “Murmurii, pensieri sotto il muro”, iniziativa che, con il coinvolgimento del pubblico, celebra l’anniversario della caduta del muro di Berlino. Dopo aver costruito un simbolico muro di cartoni, andrà in scena un flash mob artistico per rivivere lo spirito di festa della caduta del muro. Alle 20:30 la festa continua con i ragazzi e le ragazze di Via delle Orfane15, in Piazzetta della Visitazione, con aperitivo, musica e narrazioni dedicate al tema dei “Muri”.

Sabato 9 novembre

A partire dalle ore 10:00 verrà realizzato un tour collettivo all’interno del quartiere Quadrilatero per illustrare il progetto “Vicini di casa” innovativo esperimento di vicinato solidale in collaborazione con la Onlus Casa Giglio per aiutare le famiglie che con i figli ospedalizzati nel reparto pediatrico del Regina Margherita: i residenti infatti hanno realizzato una rete di solidarietà di quartiere attraverso cui offrono tempo, risorse ed energie alle nuove famiglie. Alle 15 presso il Fondo Tullio de Mauro, insieme a Emergency,  Marco Aime, Chiara Saraceno e Silvana Ferreri verrà presentato il “Dizionario che cura le parole”, volume dedicato a Tullio de Mauro in cui intellettuali e accademici si sono presi cura di alcuni vocaboli, interpretandoli in chiave attuale e soggettiva. L’appuntamento sarà anche l’occasione per inaugurare l’edizione 2020 de “Il potere delle parole”, ciclo di incontri mensili organizzati dalla Rete Italiana di Cultura Popolare in cui, in compagnia di un grande ospite, viene scandagliata una parola per riflettere in modo critico sul suo significato e utilizzo. Alle 21:30 alle OGR andrà in scena OPERA.IO performance teatrale gratuita che racconterà le storie degli operai che avevano lavorato nell’edificio, in una narrazione che riporta il Borgo alle sue Officine.

Domenica 10 novembre

Alle 10:30 alle OGR ci sarà il secondo forum nazionale di “Indovina chi viene a cena?”, progetto partito da Torino nel 2011 e diffuso in Emilia Romagna, Veneto e Puglia, che consiste in un ciclo di cene multietniche durante le quali i nuovi cittadini aprono le porte di casa per condividere ricette e piatti tipici delle culture straniere. Alle 15:00 presso il Polo del ‘900 ci sarà una tavola rotonda dedicata a “Specially Unknown” progetto europeo che, nel corso di due anni, ha raccolto 160 interviste realizzate a richiedenti asilo, in 4 stati diversi dell’Unione Europea, di cui 40 a Torino. Alle 18:00 invece, presso la Biblioteca Musicale Andrea della Corte, in compagnia di Margherita Oggero e Giovanni  Tesio verrà presentata l’estensione del progetto Dona la Voce anche al sistema delle Biblioteche Civiche Torinesi e al Bibliobus. Il progetto invita ogni cittadino a leggere ad alta voce – e registrare – una poesia, un racconto o un testo della biblioteca del Fondo nella propria lingua madre o nel proprio dialetto, in modo da costruire un caso unico di dizionario dell’oralità contemporanea.

Lunedì 11 novembre

Alle 17:00 al Fondo Tullio de Mauro si concluderà la XIV edizione del Festival con l’incontro per presentare le attività che il Fondo realizza con le scuole primarie e secondarie. Lo scorso anno, infatti, è partito “Cura delle parole”, progetto didattico realizzato con gli alunni delle classi prime dell’Istituto Tecnico Sella AAlto Lagrange di Torino per coinvolgere in prima persona i ragazzi nel dibattito sulla lingua italiana. Nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, gli alunni si sono presi cura della parola “contatti”, raccogliendo le loro riflessioni in un podcast, registrato interamente dai ragazzi stessi, andato poi in onda sulla web radio della Rete Italiana di Cultura Popolare. L’incontro sarà l’occasione per presentare il progetto ai nuovi docenti che vorranno aderire.

Il Panettone di Palazzo Madama firmato Fantolino

Dall’antica tradizione delle Madame Reali

Fondazione Torino Musei e Fantolino insieme per promuovere la cultura torinese e la valorizzazione dei prodotti del territorio

Il Natale bussa già alle porte. Anche a quelle importanti e cariche di storia di Palazzo Madama a Torino, dove nella mattinata di giovedì 7 novembre scorso, sono stati presentati in anteprima il “Panettone di Palazzo Madama” e la confezione di uova “Delicatissime Fantolino” per l’acquisto agevolato del biglietto multimuseo, valido per Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e MAO – Museo d’Arte Orientale. Le due importanti novità sono state rese possibili grazie all’accordo stipulato fra la Fondazione Torino Musei (che, oltre a essere socio unico di “Artissima”, cura e gestisce le Collezioni d’arte della Città e a cui fanno capo le tre succitate realtà museali) e l’Azienda Fantolino (importante realtà agricola piemontese, nata a Fiano nel 1970 e impegnata nellaproduzione e nella vendita di uova fresche): esempio lodevole di virtuosa alleanza fra “pubblico” e “privato”, il cui primo obiettivo è la valorizzazione del patrimonio culturale piemontese. Che, in primis, si concretizza per la linea Dispensa Fantolino proprio nell’idea delPanettone di Palazzo Madama, il classico dolce delle ricorrenze natalizie ricoperto da una deliziosa glassa alle nocciole e arricchito da preziose gocce di cioccolato fondente – con ricetta dedicata alla tradizione cioccolatiera delle Madame Reali, che trova naturalmente collocazione presso lo storico Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama.

Fantolino supporta inoltre la nuova campagna promozionale della Fondazione Torino Museipersonalizzando 400 mila confezioni di uova Delicatissime Fantolino, contenenti all’interno un voucher che, consegnato presso le casse di uno dei tre musei – Palazzo Madama, GAM o MAO – consente di ottenere il biglietto multimuseo al prezzo ridotto di 15 euro, anziché 18.

Spiega Gabriella Fantolino, titolare dell’omonima Azienda:“Abbiamo fortemente voluto creare un prodotto di eccellenza che si ponesse sul mercato come una produzione esclusiva in serie limitata, finalizzata alla valorizzazione delle tradizioni gastronomiche della nostra Città. Iniziativa per altro in linea con la politica aziendale dell’impresa agricola di Fiano, che come da tradizione ospita sulle proprie confezioni la promozione di attività etiche e ad alto valore, anche culturale. “L’accordo realizzato con Fondazione Torino Musei – conclude l’imprenditrice è dunque, ancora una volta,un esempio di collaborazione tra pubblico e privato a beneficio della collettività. Affermazioni condivise dal Segretario Generale della Fondazione Torino Musei,Elisabetta Rattalino che, da parte sua, afferma: “La Fondazione è lieta di annunciare la partnership con Fantolino, azienda del territorio che ha creduto nella valorizzazione della cultura della Città di Torino. Questa è l’occasione per portare l’arte dei nostri musei nella vita quotidiana delle famiglie.

g. m.

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Nelle foto
– Il Panettone Fantolino di Palazzo Madama
– Immagine istituzionale Fondazione Torino Musei

Il week-end del muro

7/8/9/10 novembre, al Polo del ‘900

 

Al Polo del ‘900, momenti di riflessione e festa, a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. In programma letture e performance per bambini; testimonianza diretta di Sebastian Schwartz; presentazione in anteprima di una singolare esperienza di gioco a tema muro di Berlino; concerti e spettacoli

 

  La sera del 9 novembre del 1989, migliaia di persone varcano il Muro di Berlino, accolti dall’abbraccio fraterno di una città in festa. A trent’anni da quel giorno il Polo del ‘900 e gli Enti partner rivivono la caduta del Muro, in un lungo week end – da giovedì 7 a domenica 10 novembre – con dibattiti, flashmob, testimonianze, concerti, attività performative e didattiche.

  Si comincia giovedì 7 novembre con il concerto, fra musica e storia: Così vicino, così lontano in collaborazione con la Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci e l’Associazione Xenia Ensemble (ore 19)venerdì 8 novembre, attività performative e flash mob artistico a cura della Rete Italiana di Cultura Popolare, in collaborazione con musicisti, il Cohousing di Via delle Orfane 15 e i coristi dell’Associazione Cantabile Onlus (dalle ore 16.30 alle 20).

  La giornata di sabato 9 novembre prende il nome di We can be heroes just for one day: in mattinata, attività dedicate a bambini e ragazzi grazie alla collaborazione del Dipartimento Educativo del Castello di Rivoli (ore 10.30) e delle Biblioteche Civiche (ore 11).

  Nel pomeriggio ospite atteso Sebastian Schwartz, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Regio di Torino, testimone all’età di 15 anni della caduta del Muro, in un’intervista di Letizia Tortello (ore 17); a seguire Dopo il muro. Senza il muroconferenza su cause e conseguenze del crollo del blocco sovietico, a cura del Centro Einstein di Studi Internazionali sul Federalismo, in collaborazione con Goethe Institut-Turin, con l’intervento diretto degli studenti dei licei Spinelli, Gioberti, Cattaneo, Einstein di Torino e Newton di Chivasso coinvolti in un laboratorio didattico sullo stesso tema.

  In serata, fra contaminazioni jazz, elettro music e visual art: concerto-spettacolo I muri sono solo idee, produzione di Nina Simmons e High Files, in collaborazione con Fondazione Nocentini (ore 21). Durante lo spettacolo un muro di fumo verrà attraversato dal pubblico, mentre risuoneranno le musiche di Mstislav Rostropovich l’artista, applaudito nei cinque continenti, che l’11 novembre 1989 suono’ il violoncello davanti al muro di Berlino che crollava, per festeggiare la fine di un’epoca.

 Il 10 novembre, il week-end dedicato al trentennale del Muro di Berlino si conclude con la presentazione in anteprima di una singolare esperienza di gioco, “Wer Ist Wer” tradotto Chi è chi, un’escape room a tema Germania ’89. Attraverso arte, performance e intrattenimento, il gioco mira a coinvolgere i giovani su questioni di rilevanza storica e d’attualità. L’escape room ideata dal duo di game designer We Are Müesli, vincitore del bando Bando “ORA! Produzioni di cultura contemporanea” della Compagnia di San Paolo sarà aperta in Sala Voltoni al Polo del ‘900 fino all’8 dicembre. Prenotazioni: projects@wearemuesli.it

Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900: “Per riflettere, assieme alla cittadinanza, su un avvenimento importante come la caduta del muro, ci siamo affidati alle suggestioni del mondo del teatro, della performance, dell’arte, della musica e del gioco, pensando alle varie iniziative in modo che fossero alla portata di bambini, ragazzi, adulti e famiglie, avvicinandoli ai grandi eventi del passato per riflettere sulle sfide del presente.  Per attualizzare la riflessione, abbiamo assecondato la natura più sperimentale del Polo che ha portato alla realizzazione di un’escape room sul tema muro di Berlino, un’esperienza di gioco unica che apre nuovi sviluppi per il coinvolgimento dei giovani su temi storici e d’attualità”.

 

 Marco Brunazzi, direttore dell’Istituto Salvemini: “Sono passati trent’anni dall’abbattimento del muro di Berlino e quell’evento ricordato un po’ in tutto il mondo ha suggerito al Polo di dare vita a un progetto integrato, della durata di un anno, in collaborazione con gli importanti istituti del Polo del ‘900 e coordinato dall’Istituto Salvemini. Il senso di tutto ciò è che, nonostante il muro di Berlino sia caduto, altri muri perlopiù invisibili – e talora anche visibili come il muro che in Europa taglia in due Nicosia, la capitale di Cipro – continuano a separare e creare problemi e tensioni nella nostra società”.

 

Il week-end del Muro fa parte del progetto Berlino 89. Muri di ieri, Muri di oggi, avviato all’inizio del 2019, coordinato dall’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini, in collaborazione con il Polo del ‘900 e gli Enti partner. Il progetto si concluderà nel 2020 con un viaggio fra Danzica e Berlino dedicato ai ragazzi di scuola superiore.  Tutti gli appuntamenti sul sito del Polo del ‘900.