ilTorinese

Trofeo Nico Sapio, 220 piemontesi a Genova per la 46esima edizione

Tre giornate di gare, campioni azzurri e provenienti dall’estero, per una competizione storica che vedrà ai blocchi di partenza anche 220 atleti piemontesi. È ormai tutto pronto al complesso sportivo Sciorba di Genova per la 46esima edizione del Trofeo Nico Sapio, in programma da venerdì 8 a domenica 10 novembre. L’evento è intitolato al giornalista genovese della Rai scomparso nel tragico incidente aereo di Brema del 1966, insieme a un gruppo di atleti della nazionale azzurra di nuoto e al tecnico Paolo Costoli. Si tratta di un appuntamento molto importante nel calendario nazionale del nuoto e, secondo disposizione della FIN, sarà valido per il conseguimento dei tempi limite per la partecipazione ai Campionati Europei in vasca corta, a Glasgow dal 4 all’8 dicembre prossimi.

Si gareggia in vasca da 25 metri. Venerdì e sabato si terranno le gare di Junior, Assoluti e Paralimpici; domenica quelle Esordienti A e Ragazzi. Gli Assoluti saranno impegnati in tutte le prove, gli Junior nei 100 metri in tutti gli stili e nei 200 misti. La maggior parte delle gare prevede batterie al mattino a partire dalle 8.45 e finali al pomeriggio; venerdì a partire dalle 16.30, sabato dalle 16 e domenica dalle 17. Gli 800 e i 1500 (rispettivamente femminili e maschili), i 100 e i 400 misti avranno un’unica serie al pomeriggio; i 400 stile libero saranno a serie con quella più veloce al pomeriggio.

Tra i 1700 iscritti figurano anche diversi atleti della nazionale italiana e alcuni campioni stranieri. Presente il piemontese Alessandro Miressi (Fiamme Oro/Centro Nuoto Torino), l’estate scorsa convocato per i Mondiali e già qualificato agli Europei in vasca corta del mese prossimo. In campo, inoltre, praticamente tutti gli atleti piemontesi già saliti su podi nazionali e convocati per le massime competizioni internazionali, assolute e giovanili.

Più di cento le società coinvolte, insieme a varie rappresentative straniere. 12 le squadre piemontesi: Aquarium Novi Ligure, Aquatica Torino, CSR Granda, Centro Nuoto Torino, Dynamic Sport, Nuotatori Canavesani, OASI Laura Vicuna, Rari Nantes Torino, Sisport Spa, Swimming Club Alessandria, VO2 Nuoto Torino e Vivisport UISP Fossano. Da ricordare, infine, l’organizzazione dell’evento a cura della società Genova Nuoto e My Sport in collaborazione con la FIN e con il patrocinio di Regione Liguria (ente promotore) e Comune di Genova.

L’articolo con il programma dettagliato e i link utili per seguire l’evento a questo link

La Protezione civile punta sempre più sulla prevenzione

Alla prima Conferenza nazionale delle Autorità di Protezione civile, svoltasi  nei giorni scorsi  a Roma alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei rappresentanti di istituzioni, enti, comunità scientifica, volontariato e ordini professionali, l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte, Marco Gabusi, ha sostenuto che “la capacità del sistema piemontese nelle emergenze è riconosciuta da tutti, ma ora dobbiamo puntare all’eccellenza anche nella prevenzione, Significa innanzitutto avere la possibilità di una gestione locale autonoma e ragionata, dove i primi cittadini hanno un adeguato margine di manovra nella gestione delle emergenze”.

Gabusi ha quindi fatto presente che “occorre a questo punto il supporto dei decisori come la Regione Piemonte per agevolare i processi, eliminare le norme ostacolanti e dare la giusta autonomia alle amministrazioni locali”, che si deve “dare un impulso importante allo sviluppo di un percorso culturale che metta insieme il patrimonio di conoscenza tradizionale dei fiumi con il capitale di saperi dei geologi e con i sistemi di intervento” e che “è inoltre fondamentale lavorare sulla formazione perché si diffonda in Italia la cultura della riduzione dei rischi”.

Un ruolo importante deve essere svolto dalla scuola, dove, ritiene l’assessore, “la Protezione civile deve diventare un argomento come le altre materie. I giovani sono molto sensibili ai cambiamenti climatici che stanno alimentando una sequenza impressionante di danni da maltempo: dobbiamo puntare su di loro affinché la riduzione del rischio diventi patrimonio comune”.

Riallacciandosi a quanto detto dal premier Conte nel suo intervento sulla forza dell’integrazione, Gabusi ha detto di “sposare volentieri la proposta dell’istituzione di una piattaforma nazionale di allertamento della popolazione che potrà essere utilizzata dai sindaci sul territorio per veicolare messaggi ai cittadini. Questa misura dovrà però andare di pari passo con il processo di sburocratizzazione e di autonomia dei territori che stiamo portando avanti per poter permettere ai sindaci di sfruttare meglio i fondi e agire senza il timore delle sanzioni attualmente previste”.

 

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Trent’anni dopo l’abbattimento del muro della vergogna

Di Marco Travaglini

Berlino, 9 novembre 1989

 

Il 9 novembre di trent’anni fa il Muro di Berlino, eretto in una sola notte il 13 agosto del 1961, veniva abbattuto. A colpi di piccone si cancellava il simbolo della guerra fredda, di un mondo spaccato a metà, in due blocchi: i regimi comunisti a Est e i paesi democratici a Ovest. Quella barriera di filo spinato, eretta dalla DDR nel periodo caldo della “crisi di Berlino” di 58 anni fa allo scopo di separare la Repubblica Democratica tedesca dalla Repubblica Federale di Germania, nelle settimane successive fu sostituita da un muro alto quasi quattro metri, lungo più di 150 chilometri, controllato da centinaia di torrette di guardia disposte a intervalli regolari.

La sera del 9 novembre 1989 i berlinesi dell’est forzarono il passaggio attraverso il muro che, per ventotto anni, contrappose due modelli di vita diametralmente contrari: una città viva, libera e consumista a ovest, una città tetra e oppressa a est. Le guardie al checkpoint di Bornholmer Strasse furono le prime a cedere alla pressione della masse aprendo la barriera. Non venne sparato un solo colpo e poco dopo la mezzanotte tutti i valichi furono aperti. Il Muro, il Berliner Mauer ufficialmente ribattezzato “antifaschistischer Schutzwall”, la “barriera di protezione antifascista”, cessò di dividere in due la città. Impossibile, ancora oggi, camminare lungo le sue strade e non respirare ad ogni passo la presenza-assenza di quella linea di demarcazione che spaccò in due Berlino e l’Europa, travolgendo il destino di tanti, non solo dei berlinesi. Il 1989 colse tutti di sorpresa. In pochi mesi si dovettero ridisegnare le carte geografiche e i confini mentali.

Si salutò con gioia la riunificazione dell’Europa. Dopo una parentesi lunga decenni rinasceva la democrazia, cadeva quel muro e la cortina di ferro veniva smantellata. Era davvero la fine del vecchio mondo e si accendevano passioni e speranze nuove. Poi, la realtà delle cose si è incaricata di spegnere gran parte di quegli entusiasmi. Crisi economiche e sociali, ingiustizie e vecchi e nuovi sfruttamenti hanno fatto impallidire molte di quelle aspirazioni e di quei sogni di un mondo migliore. Solo quattro anni dopo, con un gesto altrettanto simbolico ma del tutto scellerato, l’artiglieria croata abbatteva nello stesso giorno di novembre il ponte di Mostar. Se per un verso, la caduta del Muro chiuse una pagina nera della storia europea, abbattendo simbolicamente il confine della guerra fredda e avviando il processo di riunificazione della Germania, l’abbattimento del pluricentenario ponte a schiena d’asino, simbolo del legame fra Oriente e Occidente, equivalse all’esatto contrario. Dopo la caduta del Muro ci sono state le guerre della ex Jugoslavia, quelle in Africa, nel Medio e vicino Oriente, il terrorismo islamico con i suoi attentati. Negli anni della divisione tra Est e Ovest la minaccia nucleare era l’incubo ricorrente; oggi, nel mondo, ci sono ancora all’incirca ventimila ordigni atomici. E vengono innalzati nuovi muri e srotolato il filo spinato per dividere, separare, per impedire alle persone – come a Berlino – di muoversi liberamente. Trent’anni dopo è essenziale celebrare l’abbattimento del muro ma al tempo stesso occorre cercare di capire cosa non ha funzionato, perché molte speranze sono state tradite. Comunque,tornando all’anniversario, non si possono cancellare le immagini e l’atmosfera che accompagnava l’ondata di folla sul ponte di Bornholmer Strasse nella Berlino di quei giorni. Attorno al muro che si sgretolava sotto i colpi di piccone ragazzi cantavano l’inno pacifista di John Lennon “All we are saying is give peace a chance” (Tutto quello che stiamo dicendo è date una possibilità alla pace) mentre il grande violoncellista Mstislav Rostropovich che 25 anni fa eseguiva le suites di Bach. Vale la pena ricordare anche un’altra storia che ha molto a che fare con il muro berlinese. Una tra le più belle canzoni di David Bowie è senz’altro Heroes, gli eroi. Chi non ha mai sentito questo ritornello,“We can be Heroes,We can be Heroes,Just for one day We can be Heroes” ? Un testo bellissimo, che racconta una storia d’amore in una Berlino sul finire degli anni ’70. Basta un brano della traduzione per rendersene conto: “Io, io mi ricordo. In piedi sotto al Muro. E i fucili spararono sopra le nostre teste. E ci baciammo, come se niente potesse accadere. E la vergogna era dall’altra parte. Oh,possiamo batterli, ancora e per sempre. Allora potremmo essere Eroi, anche solo per un giorno. Possiamo essere Eroi. Solo per un giorno,possiamo essere Eroi”.

Bowie dichiarò che il testo della canzone gli fu ispirato da una giovane coppia che si incontrava segretamente sotto la torretta di guardia del Muro di Berlino e che lui spiava dalla finestra dello studio di registrazione che si affacciava proprio sul “muro della vergogna”. La musica, scritta a quattro mani da Bowie e Brian Eno, è un crescendo “epico ed eroico” di chitarre, percussioni e sintetizzatori,in sintonia con il testo.In occasione del venticinquesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 2014, Heroes  venne interpretata da Peter Gabriel davanti alla porta di Brandeburgo. Ora che anche David Bowie ci ha lasciati consegnandoci in eredità la sua musica, in occasioni come quella del trentennale , è bello riascoltare questa canzone. Forse, chiudendo gli occhi, anche noi potremo sentirci, magari solo per un giorno,degli eroi.

 

Il Vangelo perduto. Un mistero a Valmadonna

Il Vangelo perduto è un romanzo che all’apparenza riprende temi noti e filoni di scrittori di fama, dai vangeli apocrifi ai Templari, ma si rivela assolutamente originale. Innanzitutto è scritto a più mani, da tre autori accomunati dalla passione per la storia antica e per i misteri irrisolti. Ma soprattutto è ispirato a fatti realmente accaduti. L’ipotesi che in Piemonte, a Valmadonna, pochi chilometri da Alessandria, sia celato un mistero è lo sfondo del racconto che vede i protagonisti – un giornalista curioso come il primo giorno in cui ha iniziato a scrivere, un medico dalle passioni insospettabili e una borsista universitaria esperta di manoscritti apocrifi – impegnati nella ricerca di un documento che farebbe parte di una collezione unica al mondo, creata da Joseph Adler, un mercante d’arte. Perché il facoltoso collezionista l’ha chiamata con l’antico nome di un’apparentemente anonima frazione di Alessandria? E davvero l’intera raccolta di antichi papiri, libri e pergamene è stata acquistata da Israele? Forse Valmadonna nasconde ancora qualche documento misterioso, fra le cui pagine si nasconde un segreto per il quale l’umanità non è ancora pronta. Un segreto difeso per centinaia di anni dagli eredi dei Templari e racchiuso in un antico manoscritto che in molti hanno cercato invano. Ma che esiste. E un giorno c’è chi lo scopre…

Il libro è ispirato a fatti realmente accaduti. Pietro Luigi Garavelli riceve davvero nel 2016 la visita di alcuni israeliani che ispezionano e scandagliano il giardino e i dintorni di casa sua, quella Villa Vitale co-protagonista della storia. E Alessandria è innegabilmente stata un’importante città templare, come dimostrano alcuni luoghi e reperti che gli stessi alessandrini tendono a dimenticare. Certo le invenzioni a fini romanzeschi non mancano, ma il fascino di sognare che in Piemonte, nella frazione di Valmadonna, si nasconda un segreto antico lascerà il lettore con la curiosità e la volontà di approfondire la conoscenza della storia locale. E questa è proprio una della finalità che si sono prefissati gli autori: ispirare la riscoperta del nobile ed antico passato di questa terra

Gli autori.

Pietro Luigi Garavelli (Alessandria, 1961), medico. Specialista in Malattie Infettive e pediatria, dirige la Divisione di “Malattie Infettive” dell’ospedale universitario “Maggiore della Carità” di Novara. Autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche, si occupa anche di numismatica, esoterismo, genealogia e storia locale, argomenti a cui ha dedicato saggi e racconti.

Enrico Sozzetti (Alessandria, 1961), giornalista professionista. Si occupa di economia e ha scritto per “Il Sole 24 Ore”, “Il Corriere della Sera”, l’agenzia Agi di Torino. È stato responsabile della pagina di Economia & Lavoro del giornale “Il Piccolo” di Alessandria. Ha curato otto volumi sull’economia alessandrina e ha realizzato reportage su Cina e Israele. È autore del blog 160caratteri.wordpress.com.

Erica Bonansea (Pinerolo, 1970), scrittrice e insegnante. Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Torino, è autrice dei due romanzi a sfondo storico “La casa oltre le mura” e “Una terra ai piedi dei monti” che ripercorrono il Settecento pinerolese. Oltre a insegnare tedesco al Liceo Porporato di Pinerolo, è docente a corsi di scrittura creativa e si interessa di storia e cultura locale.

Il libro è in vendita ad Alessandria (Mondadori Bookstore, Via Trotti 58; Il Libraccio, Via Milano 32; Libreria Berardini, Via S. Giacomo della Vittoria 87; Libreria L’Atheneo, Via Teresa Michel 8; L’edicola dell’angolo, Via Mazzini 18; Tabaccheria Ferracuti, Strada comunale 26 Valmadonna), a Valenza (Mondadori Bookstore Libraria, Viale Dante Alighieri 9) e a Casale Monferrato (Libreria Mondadori Bookstore, Via Roma 36C; Libreria Il Labirinto, Via Benvenuto Sangiorgio 4; Libreria Coppo, Via Roma 85). Presto anche ad Asti e a Torino.

Si può acquistare direttamente a Lar Editore (ordini@laredit.it), sulla libreria online ‘Ibs’ e sul sito ‘La Feltrinelli’.

 

“L’oppressione comunista finiva con il crollo del muro”

“C’è una data simbolo, quella del 9 novembre,  che segna la liberazione dall’oppressione dal comunismo, ma purtroppo se ne parla troppo poco sia nelle scuole sia nelle istituzioni. Proprio per questo, quest’anno tra i temi  del nostro Progetto di Storia contemporanea rivolto alle scuole abbiamo inserito quello della caduta del Muro di Berlino. Il nostro intento è quello infatti di rilanciare e promuovere, proprio tra i giovani, quei segni di speranza e quelle aspettative per un futuro migliore attraverso un’Europa che sia in grado di difendere le proprie radici e tradizioni e la propria identità”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ricorda il trentesimo anniversario dalla notte di quel fatidico 9 novembre 1989, quando cadde un simbolo storico della cortina di ferro, segno della fine del mondo diviso in due blocchi contrapposti e inizio della riunificazione della Germania.

“Credo che il modo migliore per celebrare il trentennale della caduta del Muro e per riflettere sul significato di quell’evento sia evitare la retorica facile e scontata. E mi auguro che così facciano le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al Progetto di Storia contemporanea e che, davvero numerosi, hanno scelto la caduta del Muro come tema della loro ricerca”, ha dichiarato Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione. “Quel Muro non divideva solo una città e un continente, ma due visioni del mondo, della storia e dell’uomo. Se gli eventi di trent’anni fa hanno segnato una profonda rivoluzione geopolitica, con la vittoria della democrazia occidentale sul totalitarismo sovietico e del capitalismo sul comunismo, tuttavia oggi dobbiamo chiederci se davvero la vittoria delle libertà e dei diritti sia stata tale. Quando mi giunse la notizia mi trovavo a Bruxelles, e tutti in quel momento abbiamo immaginato l’avvento di un mondo più libero, più giusto e inclusivo, più pacifico. Così è stato? Oppure alcune di quelle promesse si sono rivelate illusioni o, addirittura, sono state tradite?”.

 

 

 

 

 

Uno studio tutto torinese sulla resistenza dei tumori

LA SCOPERTA DELL’IRCCS DI CANDIOLO
Sulla prestigiosa rivista Science pubblicati i risultati di uno studio dell’Istituto di Candiolo che potrebbe essere una pietra miliare nella lotta al cancro. La ricerca è sostenuta da Fondazione AIRC e da Fondazione
Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Candiolo, 7 novembre – L’Istituto di Candiolo FPO-IRCCS è impegnato nell’ambito della ricerca traslazionale tramite lo studio delle alterazioni molecolari che influenzano l’esito delle terapie oncologiche e la realizzazione dei cosiddetti farmaci a bersaglio molecolare.
La medicina di precisione personalizza la terapia in base alle caratteristiche molecolari del singolo tumore e del singolo paziente, per massimizzare i benefici e ridurre gli effetti collaterali. Sfortunatamente, anche dopo una prolungata risposta clinica, il tumore diventa spesso resistente ai farmaci e talora più aggressivo di prima.
È comunemente accettato che ciò accada perché un piccolo numero di cellule resistenti alla terapia è già presente nella massa tumorale, ancora prima che il farmaco sia somministrato. In altre parole, la resistenza, e quindi l’insuccesso della terapia, sono un fait accompli, e quindi un fatto inevitabile.
I risultati appena pubblicati sulla rivista Science di uno studio sostenuto da Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e da Fondazione AIRC, rivelano che le cellule resistenti ai farmaci non sempre sono già presenti. Alcune volte i tumori, sottoposti allo stress generato dalle terapie a bersaglio molecolare, si ‘adattano’ e cambiano il proprio corredo genetico acquisendo nuove mutazioni, che permettono al cancro di sopravvivere alle terapie.
Mariangela Russo e Alberto Bardelli, rispettivamente ricercatrice e professore ordinario del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino che operano presso l’Istituto di Candiolo FPO-IRCCS, hanno tratto ispirazione da un fenomeno che accade nell’ambito delle malattie infettive. Sotto lo stress degli antibiotici, i batteri aumentano temporaneamente la capacità di mutare il proprio DNA, acquisendo nuove mutazioni che
consentono loro di crescere nonostante la terapia.
I ricercatori si sono chiesti se lo stesso stratagemma potesse essere sfruttato anche dai tumori. Hanno osservato che una frazione di cellule dei tumori intestinali smette di crescere, ma è in grado di sopravvivere all’assedio delle terapie a bersaglio. Nelle cellule assediate si modificano i meccanismi che regolano la riparazione del DNA; questo porta a un accumulo di mutazioni, che non sono più riconosciute e corrette. Tale processo prende il nome di mutagenesi adattativa. In altre parole, mutare per adattarsi, cambiare per sopravvivere: in presenza delle terapie a bersaglio molecolare le cellule tumorali accumulano mutazioni fino a diventare resistenti al trattamento, portando quindi alla ricaduta della malattia.
Allo studio ha partecipato anche l’IFOM con esperti di matematica computazionale.
Quali scenari e possibilità terapeutiche si aprono dopo questa scoperta?
Se la resistenza alle terapie non è sempre un fait accompli, ma è legata a un processo che si attiva durante il trattamento stesso, allora colpire i meccanismi alla base della mutagenesi adattativa potrebbe aumentare le probabilità di successo dei farmaci già in uso.
I ricercatori torinesi sono già al lavoro per individuare nel futuro prossimo nuovi bersagli terapeutici nel processo di mutagenesi adattativa che possano consentire di rallentare, o forse addirittura prevenire, l’insorgenza della resistenza alle terapie, prolungando così l’efficacia dei farmaci e la sopravvivenza dei malati.

L’oroscopo di Platone: Novembre

AFORISMA

La speranza è qualcosa con le ali, che dimora nell’anima e canta la melodia senza parole, e non si ferma mai. (Emily Dickinson)

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ARIETE
Dal 21 marzo al 20 aprile

DENARO E LAVORO. Finalmente camminate su un terreno solido, avete mille risorse e, per una volta, le mettete tutte in campo, con grande successo. Come al solito tocca a voi risolvere un problema provocato da altri, ne ricavate però molto prestigio e consolidate la vostra figura e posizione. Anche se siete in grado di fare da soli ricordate che un team di successo, batte con un solo cuore.

AMORE E ARMONIA. Una persona cara tarda nel farsi viva e voi siete in trepida attesa. Non lasciatevi travolgere da irritabilità e vittimismo, per non compromettere le vicende sentimentali.

BENESSERE E SALUTE. Gioia, morigeratezza e riposo, tengono il dottore fuori dalla propria porta. Non fatevi mancare il magnesio per rilassarvi e riposare meglio.

LEONE
Dal 23 luglio al 23 agosto

DENARO E LAVORO. Arrivate dove volete con grande prontezza di spirito. Periodo ricco di opportunità da raccogliere e di occasioni per realizzare pienamente tutte le attività in cui avete investito un grande impegno. Le energie di questo mese vi aiuteranno ad attuare i cambiamenti nella vita quotidiana che da tempo avevate in programma. Sistemate i vostri conti e portate a termine i progetti che avete in mente, la fortuna aiuta gli audaci!

AMORE E ARMONIA. Fate appello alle emozioni, per capire se vale la pena perseverare in certe situazioni. Anche una piuma può tornire una pietra se a muoverla…è la mano dell’amore.

BENESSERE E SALUTE. Qualcosa o qualcuno vi infonde coraggio, grinta e vitalità, è il momento giusto per raccogliere e vincere una sfida importante, sia in campo professionale che nella cura e benessere personale.


SAGITTARIO
Dal 23 novembre al 21 dicembre

DENARO E LAVORO. La creatività non serve, ci vuole soltanto la persona giusta per risolvere il problema. Una volta tanto lavorare in gruppo con i colleghi aumenta la vostra concentrazione. Concludete le attività in corso d’opera e poi definite i nuovi progetti, nessuna difficoltà è insormontabile basta essere sicuri di sé stessi e iniziare con determinazione a “testa bassa”, senza mai demoralizzarvi. Se ci credete… siete sulla buona strada.

AMORE E ARMONIA. Le stelle tenteranno di mandare in tilt le buone intenzioni. Per chi è solo si profilano trasgressivi flirt. Ricordatevi che l’amore inespresso, è come il vino tenuto nelle bottiglie: non placa la sete!

BENESSERE E SALUTE. Limitate le proteine animali e date libero sfogo alle vostre idee, i problemi sono sempre gli stessi, dovete solo cambiare il modo di gestirli. Siete chiacchieroni e rischiate di dire più del dovuto.

TORO
Dal 21 aprile al 20 maggio

DENARO E LAVORO. Battuta d’arresto, i progetti sono molto interessanti, ma in fase ancora troppo iniziale. Tempo di riflessione più che d’azione, raccogliete le idee e chiaritevi strategie e priorità. Maggior dinamismo e apertura nelle relazioni, una persona per voi importante, necessita del vostro sostegno morale e forse anche economico, assecondatela con affetto e tutto andrà per il meglio. Diverse persone a cui neppure pensavate, mostreranno con i fatti la loro stima e riconoscenza ripagandovi, almeno moralmente, dell’impegno profuso.

AMORE E ARMONIA. Per voi la separazione rappresenta un’esperienza terrificante. Non siete portati a lasciare, ma a essere lasciati. Però quando una situazione rischia di diventare ingombrante, niente e nessuno può ostacolare le vostre decisioni.

BENESSERE E SALUTE. Se iniziate ad avere dei disturbi legati all’avanzare fisiologico dell’età, concedetevi una piccola vacanza per la cura del vostro benessere.

VERGINE
Dal 24 agosto al 22 settembre

DENARO E LAVORO. In questo momento una forte spinta creativa vi stimola a trovare soluzioni per migliorare l’attuale congiuntura economica e trovare nuove opportunità di guadagno. Fidatevi solo di chi offre delle garanzie sicure e controllabili, non credete più solo alla parola e valutate attentamente prima di prendere una decisione. Alcune spese impreviste sul lavoro e in famiglia, rallentano le entrate ma non fatene un dramma e procedete con i vostri impegni, senza ulteriori tentennamenti.

AMORE E ARMONIA. Dopo un brutto temporale, torna a brillare l’arcobaleno. Rammentate che l’amore è come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello.

BENESSERE E SALUTE. Imparate ad ascoltare i segnali del corpo e fate esercizio fisico per disintossicarvi. Il segreto per essere in buona salute è che il corpo sia in movimento e che lo spirito si riposi.


CAPRICORNO
Dal 22 dicembre al 20 gennaio

DENARO E LAVORO. Non sapete rassegnarvi e rivangate il passato comunque, il periodo attuale, è ricco di stimoli creativi da mettere a frutto, sia sul lato economico sia per scoprire l’artista che è ancora nascosto nel vostro animo. Strane ed infondate inquietudini vi tormentano, forse a causa delle entrate che sono un poco al di sotto delle aspettative. Una maggior propensione al risparmio vi aiuterà.

AMORE E ARMONIA. È giunto il momento dell’esame di coscienza, trovate dentro di voi la risposta che cercate e poi parlatene con la persona amata, forse scoprirete nuovi punti in comune che vi unisco e “cementano” l’intesa.

BENESSERE E SALUTE. Se gli anni iniziano a farsi sentire, è ora di fare un controllo e adottare adeguate cure preventive. Attenzione agli sbalzi di temperatura repentini che vi procurano malessere e che vi “stendono”.


GEMELLI
Dal 21 maggio al 21 giugno

DENARO E LAVORO. Per i superiori ed i clienti, non conta la vostra personalità, sono più importanti le vostre capacità. Nuove iniziative fortunate nel lavoro vi gratificheranno e, un’ottima idea, si concretizza in un piccolo dettaglio che si rivela davvero essenziale. Rammentate che con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati. Quando tutto fila troppo liscio, come nell’attuale congiuntura, è proprio il momento in cui cominciano a venirvi dei dubbi.

AMORE E ARMONIA. Le incomprensioni provocate da una dispettosa quadratura astrale tenderanno a risolversi ma, dovreste lasciarvi andare di più, con la persona che tempo fa, vi ha stregato.

BENESSERE E SALUTE. Alti e bassi passeggeri, avete molta energia ma l’ansia è in agguato. Dovete concedervi più relax altrimenti la tensione potrà causare piccoli disturbi.


BILANCIA
Dal 23 settembre al 22 ottobre

DENARO E LAVORO. Potrebbero emergere delle difficoltà impreviste che richiederanno molto impegno da parte vostra, sarà l’occasione per mettere alla prova la vostra abilità e per scoprire che avete delle risorse nascoste, alle quali poter attingere, e che non sapevate di possedere. I colleghi possono essere fonte di sostegno e ispirazione, mentre superiori o soci, si perdono in quisquilie.

AMORE E ARMONIA. Davanti ad un corteggiamento esplicito, non fate la statua di sale. Fase di romanticismo per i single e di troppi impegni, per gli sposati. La ragione ci fa vedere le cose come sono, il sentimento come vorremmo che fossero.

BENESSERE E SALUTE. Che vi piaccia o meno è tempo di riorganizzare la vita quotidiana e il lavoro con maggior impego. Consolatevi con il cioccolato fondente e dell’estratto di iperico per gli sbalzi d’umore. Aumentate l’attività fisica! 

ACQUARIO
Dal 21 gennaio al 19 febbraio

DENARO E LAVORO. In barba ad una congiuntura astrale non proprio benevola, potete essere ottimisti, in quanto spira un vento di novità nell’aria, ostacoli e aiuti imprevisti, alla fine si bilanciano. Preparatevi a captare ogni occasione e a riesaminare le vostre posizioni. Evitate d’immischiarvi nelle beghe tra famigliari o colleghi e rimanete concentrati in ciò che fate. Servirebbe maggiore serenità per riprendere un ragionamento.

AMORE E ARMONIA. Osate…probabilmente riceverete risposte incoraggianti e non fatevi bloccare dalla vostra congenita difficoltà nel decidere, potreste perdere una bella occasione.

BENESSERE E SALUTE. A volte giova isolarsi in compagnia di un bel libro che vi trasporti con la fantasia in un mondo di pace e tranquillità. Prendetevi delle giornate di meritato riposo e integrate alla lettura, lunghe passeggiate e una buona cucina.

CANCRO
Dal 22 giugno al 22 luglio

DENARO E LAVORO. Un affare o un progetto innovativo, hanno stuzzicato la vostra propensione al rischio e la voglia di arrivare. Non volete correre alcun rischio e, con pignoleria e grande professionalità, volete organizzare tutto nei minimi dettagli per ottenere pieno successo. Credeteci senza esitare perché se un uomo pone un limite a quanto farà, pone anche un limite a quanto può fare.

AMORE E ARMONIA. Ognuno resta della propria idea, ma che male c’è? Il ricordo di momenti felici alimenta l’amore di oggi. Le prove di forza non servono a niente, conviene cercare di capirsi maggiormente.

BENESSERE E SALUTE. Godete di buona salute e forma fisica ma dovete tenere a bada l’irruenza. In questa fase siete meno espansivi del solito, però in pace con voi stessi.


SCORPIONE
Dal 23 ottobre al 22 novembre

DENARO E LAVORO. Nonostante appoggi e stima da parte da parte dei superiori o di chi vi apprezza, per ora le occasioni scarseggiano. Cercate di portare a termine quanto prima un incarico, per far tacere chi pensa soltanto a criticare. I contrattempi che potrebbero sorgere sono da interpretare come segnali che vi indicano di rivedere i progetti e studiare nuove strategie professionali.

AMORE E ARMONIA. Viaggi e weekend al di fuori della solita routine, permetteranno di vivere un’avventura amorosa con risvolti imprevisti e piacevoli.

BENESSERE E SALUTE. Limitate i cibi piccanti, il tè e il caffè ma concedetevi viaggi brevi e stimolanti, magari rilassanti soggiorni in beauty- farm, diete disintossicanti e sport di squadra.

PESCI
Dal 20 febbraio al 20 marzo

DENARO E LAVORO. Qualche “grattacapo” ma per fortuna avete molte cose da fare in casa e sul lavoro che vi distolgono dai pensieri e non vi annoiate. Se riuscirete a superare un ostacolo imprevisto che potrebbe sorgere a breve, vi sentirete molto più forti, lucidi e capaci del solito, ma non sottovalutatelo. Non siate troppo rigidi sebbene non amiate gli imprevisti e non rinunciate a tentare la fortuna, di tanto in tanto.

AMORE E ARMONIA. Movimenti astrali nel segno zodiacale vi regaleranno brividi forti e romantiche emozioni. Per i single sussiste anche la possibilità di un’unione duratura.

BENESSERE E SALUTE. Nei momenti di pessimismo non ascoltate ragioni ma vi rifugiate nel vostro “nido” preferito: la vita in famiglia, tutta comfort e coccole. Evitate gli alcolici e bevete molta acqua, evitando il più possibile situazioni di tensione e di stress.

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Arrestato il piromane che ha bruciato la Cavallerizza

È stato arrestato dalla polizia l’uomo che, il 21 ottobre scorso ha provocato l’incendio che ha distrutto le ex scuderie della Cavallerizza Reale, sito patrimonio Unesco, struttura occupata da quattro anni. E’ un clochard di 38 anni di origine marocchina nato in Spagna. E’ stato fermato dagli agenti di Genova, su ordine  della procura di Torino, sulla base delle indagini sviluppate dalla polizia. Il piromane è accusato di strage. Le telecamere del commissariato Centro di Torino, collocate alla Cavallerizza per un’indagine su  spaccio di stupefacenti  l’hanno ripreso mentre versava un liquido infiammabile e cercava con un accendino di appiccare le fiamme.

Completate le iscrizioni degli studenti s’avvia il Progetto di Storia contemporanea

 39° edizione

Sono 945, suddivisi in 189 gruppi di cinque, gli studenti che si sono iscritti alla 39° edizione del Progetto di Storia contemporanea, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Le scuole secondarie e gli enti di formazione professionale coinvolti in tutte le province piemontesi sono 54.

Numeri in sensibile aumento a conferma che esiste più di un motivo per cui studiare la storia che non solo utile ma anche essenziale. “Storia magistra vitae” recita un detto. Non a caso questo progetto, avviatosi nel 1981 e proseguito senza interruzioni, ha aiutato diverse generazioni a comprendere e riflettere sulla storia contemporanea per capire il senso di ciò che ci circonda.

Anche in questa edizione tre saranno i temi di ricerca: Lo sport e la storia del ‘900;La caduta del Muro di Berlino trent’anni dopo e I cinquant’anni della regione Piemonte.

Come sempre i lavori potranno essere  condotti con la più ampia libertà dei mezzi di indagine e di espressione (elaborati scritti, fotografie, realizzazioni artistiche, mostre documentarie, prodotti audiovisivi, multimediali o altro). La consegna degli elaborati dovrà avvenire, a pena di esclusione, entro e non oltre venerdì 31 gennaio 2020. La valutazione degli elaborati verrà effettuata da un’apposita commissione, composta da esperte ed esperti di storia contemporanea designati dagli Istituti storici piemontesi che, al termine dei lavori, provvederà a formulare la graduatoria di merito individuando i vincitori nel numero massimo di 25 gruppi. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Torino presso la sede del Consiglio regionale. I gruppi vincitori parteciperanno entro la  fine dell’anno scolastico in corso ai viaggi studio nei luoghi delle memoria.

Tutti gli appuntamenti del Festival della Tecnologia

Nel 160° anniversario della sua fondazione, dal 7 al 10 novembre 2019, il Politecnico di Torino organizza la prima edizione del Festival della Tecnologia, che avrà luogo a Torino da giovedì 7 a domenica 10 novembre 2019.

Il Politecnico, infatti, considerando il ruolo decisivo che la tecnologia ha assunto in tutti gli ambiti della vita umana – dalla salute all’ambiente, dai rapporti personali alla stessa democrazia – ha deciso di organizzare una rassegna di ampio respiro per offrire alla cittadinanza una riflessione articolata, inclusiva e accessibile sul sempre più importante tema del rapporto tra tecnologia e società. Durante il Festival, oltre a discutere delle più recenti innovazioni tecnologiche, si metteranno in luce le radici tecnologiche dell’Italia (con l’auspicio che i grandi risultati del passato, oltre che del presente, possano essere d’ispirazione per il futuro), si discuterà delle implicazioni  – ambientali, etiche, sociali, economiche e geopolitiche – di scelte riguardanti grandi temi tecnologici come l’intelligenza artificiale, l’energia, i trasporti e le telecomunicazioni, e più in generale ci si interrogherà su come governare la tecnologia nell’interesse della collettività.

Il Festival coinvolgerà oltre trecento relatori che parteciperanno a un ricchissimo calendario di incontri – lezioni, dibattiti, laboratori e mostre – caratterizzati da un approccio fortemente interdisciplinare a cui contribuiranno anche i linguaggi della narrativa, del cinema, della musica e delle arti figurative. Verranno inoltre offerti laboratori e momenti didattici, alcuni dei quali specificamente pensati per le scuole primarie e secondarie.

Il Festival si configura come iniziativa non solo dell’Ateneo e delle sue molteplici e consolidate relazioni nazionali e internazionali, ma anche di un’ampia rete di collaborazioni instaurate ad hoc, rete che comprende istituzioni pubbliche come il Comune di Torino e la Regione Piemonte, la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, l’Ufficio Scolastico Regionale, associazioni di categoria come l’Unione Industriale e molti enti culturali tra cui il Museo Egizio, il Museo dell’Automobile di Torino, il Museo Nazionale del Cinema, il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria, il Museo della Radio e della Televisione Rai, il Circolo dei Lettori e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Sono stati inoltre coinvolti – considerati i temi trattati dal Festival – il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero per lo Sviluppo Economico, ed è stato chiesto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Il programma di venerdì 8 novembre 2019

 

Il Festival della Tecnologia 2019 entra nel vivo dopo la giornata inaugurale di ieri proponendo i primi 45 incontri, che si svolgeranno nella sede centrale dell’Ateneo (in C.so Duca degli Abruzzi 24), al Castello del Valentino (V.le Mattioli, 39, collegato per l’occasione da un servizio di navetta gratuito con la sede centrale), all’Energy Center del Politecnico (Via Paolo Borsellino 38/16) e al Circolo dei Lettori (via Bogino, 9). Anche i partner del Festival organizzano un ricco programma di eventi per il Festival OFF.

Tra gli eventi di maggior richiamo:

Politecnico di Torino (C.so Duca degli Abruzzi, 24)

Ore 10.00 – Aula Magna

Conoscenza, innovazione e intraprendenza per cambiare il mondo

L’ex allievo del Politecnico di Torino John Elkann dialoga con gli studenti e con la giornalista Barbara Carfagna sull’università e la rivoluzione tecnologica nell’industria automobilistica e non solo. Il fumettista Joshua Held animerà l’incontro con disegni dal vivo.

Ore 10.00 – Aula 2

Spazio e superpoteri

Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea parlerà del futuro della ricerca scientifica e di come rinnovare l’interesse verso questi temi soprattutto tra le studentesse, che sono ancora una minoranza.

Ore 11.30 – Aula 1

La rete e i suoi demoni

Geert Lovink indagherà il lato oscuro del web, dove la diversificazione e l’empowerment lasciano il posto all’iper-conformismo e al diffondersi di rabbia e sconforto. L’incontro approfondirà il fenomeno della “tecno-tristezza” che i social media dominanti producono spingendo i propri utenti a un utilizzo compulsivo delle app. Introduce Stefano Quintarelli.

Ore 14.00 – Spazio Prometeo

Crisi climatica e ambientale: dimensioni e soluzioni, tecnologia e filosofia

Luca Mercalli climatologo, direttore della rivista Nimbus e presidente della Società Meteorologica Italiana parlerà di come diventare più sostenibilie contrastare il riscaldamento globale.

Ore 15.30 – Aula 1

Etica, politica, formazione, scienza e tecnologia nella lotta ai cambiamenti climatici

Il Rettore del Politecnico Guido Saracco parlerà della sfida posta dai cambiamenti climatici: servono cambiamenti paradigmatici e l’avvento di tecnologie che riutilizzano l’anidride carbonica come materia prima o l’idrogeno come vettore energetico.

Ore 16.00 – Aula Magna

Il grande gioco digitale

Lo scrittore Alessandro Baricco autore del saggio The game, dialogherà con Juan Carlos De Martin, docente di Ingegneria informatica al Politecnico e curatore scientifico del Festival.

Ore 18.00 – Aula Magna

Coffee Sapiens – comprendere per innovare

Lo Chef Ferran Adrià, insieme a Marcello Arcangeli – Direttore del Training Center Lavazza presenta Coffee Sapiens, un progetto multimediale creato da elBullifoundation e Lavazza con lo scopo di promuovere la sperimentazione e l’innovazione in campo gastronomico.

Castello del Valentino

Ore 14.30

“Di uomini e ferro”

Luigi Cantamessa propone un viaggio emozionante nel mondo delle Ferrovie Italiane, attraverso le immagini dell’Archivio della Fondazione FS.

Ore 16.00

Infrastrutture (im)materiali per il Paese

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo FS Gianluigi Castelli descriverà come  la convergenza digitale abbatte la tradizionale distinzione tra infrastrutture materiali e immateriali.

Ore 18.00

Le vie tecnologiche della seta

A cura del China Center del Politecnico di Torino e del Comitato “La Nuova Via della Seta”

Jacques Gounon, Luigi Lusuriello, Michele Mezza, Paolo Emilio Signorini, Mario Virano, insieme all’ex ambasciatore Alberto Bradanini, parleranno della Nuova Via della Seta, o Belt and Road Initiative: il progetto strategico lanciato nel 2013 dalla Cina per il potenziamento dei collegamenti terrestri e marittimi tra i paesi dell’Eurasia.

 

Circolo dei Lettori

Ore 14.00

Come sarà il giornalismo del futuro?

Il giornalista e scrittore Mario Calabresi e la docente dell’Università degli Studi di Bologna Elena Lamberti dialogheranno sull’impatto delle nuove tecnologie sui media.

Energy Center

Ore 14.00

Transizione energetica: quali scenari?

Giuseppe Bergesio, Gian Piero Celata, Manlio Coviello, Camilla Palladino, Francesco Profumo, Paolo Quaini, Carlo Tamburi, Giuseppe Tannoia, Francesco Vetrò tratteranno delle visioni strategiche e prospettiche che importanti attori nel settore energetico hanno rispetto al tema della transizione energetica.

Gli appuntamenti di sabato 9 novembre 2019

 

Il programma del fine settimana di questa prima edizione del Festival della Tecnologia è sicuramente il più nutrito e variegato: proseguono le proposte per i ragazzi con i laboratori del Villaggio della Tecnologia di Piazza Duca d’Aosta, così come gli incontri e i dibattiti – che saranno ben 50 nell’arco della giornata – e che vedranno coinvolti tutti i luoghi del festival. Sabato a partire dalle ore 21 e per tutta la notte verrà proiettata la rassegna Notte da brivido al Museo del Cinema, con ingresso a tariffa ridotta di 5 euro, unico evento a pagamento del Festival.

Tra gli eventi di maggior richiamo segnaliamo:

Politecnico di Torino

Ore 10.00 – Aula 3

Onde elettromagnetiche, salute, 5G e competitività

Alessandro Polichetti, esperto di effetti dei campi elettromagnetici sulla salute dell’Istituto Superiore di Sanità e Stefano Da Empoli, economista e presidente di I-Com, Istituto per la Competitività, parleranno delle paure degli effetti delle onde radio per la salute umana.

Ore 11.00 – Aula 7

Le città intelligenti: viaggio Torino-Barcellona

Nel “primo secolo urbano della storia”, le città sono catalizzatori di sperimentazioni tecnologiche per migliorare problemi quali l’inquinamento, il traffico, lo smaltimento rifiuti. Questo ha indotto molti a parlare di “città intelligente”, espressione evocativa ma vaga. Cosa caratterizza le città “intelligenti”? In che modo la tecnologia le può rendere luoghi in cui la gente ami davvero vivere? Tra le altre riflessioni, Francesca Bria illustrerà il progetto Decode, pensato per rispondere a queste domande e dialogherà con Marco Pironti e Roberto Saracco.

Ore 12.30 – Aula 1

Gli occhi della città

Grazie ai più recenti progressi della tecnologia, lo spazio urbano sta acquisendo la piena capacità di “vedere”. Immaginiamo che qualsiasi stanza, strada o negozio della città possa riconoscerci e rispondere autonomamente alla nostra presenza: non solo le persone, ma anche gli edifici stanno acquisendo la capacità di osservare e reagire, mentre la vita urbana si svolge di fronte a loro. Carlo Ratti, architetto, ingegnere e docente del MIT di Boston, Antoine Picon, docente e direttore dei programmi di dottorato presso la Harvard Graduate School of Design e Zhang Li, docente di architettura alla Tsinghua University in Cina parleranno dei temi della mostra della Shenzhen Bi-City Biennale of Architecture\Urbanism 2019 curata dal Politecnico di Torino (South China-Torino Lab, con l’università cinese SCUT) e dallo studio Carlo Ratti Associati.

Ore 14.30 – Aula 1

Se le macchine sanno chi sei

Qualunque dispositivo dotato di una telecamera e di un software specializzato ci può riconoscere. Lo stesso può fare un algoritmo, a partire da una nostra foto. Le applicazioni sono molte, dalla sicurezza al marketing, dalla domotica ai servizi. Ma il prezzo può essere alto, in termini di privacy, invasività e controllo delle nostre azioni. Cosa può fare chi detiene il potere di riconoscerci, sempre e in ogni luogo? Come ci possiamo difendere? Perché sviluppiamo e utilizziamo queste tecnologie?

Con Simone Arcagni, Ugo Pagallo, Niculae Sebe (uno dei massimi esperti di riconoscimento facciale al mondo).

Ore 14.30 – Aula 3

Donne, tecnologia e innovazione

Agnese Chiattidottoranda al Knowledge Media Institute, Roberta Fulci, redattrice e conduttrice di Radio3Scienza e l’ingegnera Elisa Martinotti parleranno di stereotipi di genere all’interno delle cosiddette discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

Ore 15.00 – Aula Magna

Laurea ad honorem in Ingegneria Aerospaziale a Samantha Cristoforetti

L’astronauta terrà una lectio magistralis sulle sfide tecnologiche per l’esplorazione dello spazio.

Ore 16.00 – Aula 2

Giganti digitali e competizione

Tommaso Valletti, professore di economia all’Imperial College Business School di Londra e all’Università di Roma Tor Vergata, parlerà dell’abuso di mercato da parte dei colossi multinazionali di internet e di come ripensare la crescita in modo responsabile.

Ore 16.30 – Aula 3

Veicoli a guida autonoma: a che punto siamo e cosa ci aspetta?

Marco Pavone, docente di Aeronautica ed Astronautica alla Stanford University, parlerà di nuovi modelli di mobilità urbana e di macchine che si guidano da sole.

Ore 17.00 – Aula Magna

Uno e uno fa tre

L’artista Michelangelo Pistoletto parlerà di come conciliare lo sviluppo tecnologico col rispetto della natura.

Ore 17.30 – Aula 7

Le sfide della cybersecurity

Carlo Blengino, avvocato specializzato in proprietà intellettualee blogger del Post, e Fabiola Silvestri, primo dirigente della Polizia di Stato, affronteranno i temi della sicurezza informatica e della privacy.

Ore 18.30 – Aula 1

Tour tecnologico di Torino tra arte e innovazione

Bruce Sterling, scrittore noto soprattutto per Mirrorshades, un’antologia di racconti di fantascienza che ha contribuito a definire il filone cyberpunk, racconterà la storia tecnologica della città di Torino.

 

Circolo dei Lettori

Ore 14.00 – Sala Gioco

I Big Data e la lotta al crimine organizzato

Conversazione tra il fisico e informatico Jaean-Marie Le Goff, l’esperto di tecnologia e sicurezza Francesco Marelli e Giovanni Russo, procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia.

Il programma completo è disponibile online al sito www.festivaltecnologia.it