ilTorinese

Covid – 19, raccolta fondi del Comitato Aurora

Il Coordinamento nasce da un’idea dell’Associazione Arteria Onlus sostenuta da ActionAid Italia, in collaborazione con Cecchi Point, AuroraLAB del Politenico di Torino, Centro Studi Sereno Regis e Cooperativa Labins. Aderiscono associazioni, comitati, singoli cittadini e insegnanti di Aurora che dall’inizio del lockdown si sono mobilitati per cercare di dare risposte ai bisogni della popolazione di Aurora.

 

Riceviamo e pubblichiamo – L’obiettivo è sperimentare nuove forme di collaborazione tra realtà e cittadini attivi di Aurora e Porta Palazzo, favorire lo scambio di idee, mappare i bisogni della popolazione attraverso la condivisione di informazioni tra le realtà socio-educative che partecipano al Coordinamento e in raccordo con i Servizi territoriali.

In queste settimane, diverse associazioni hanno dato sostegno alimentare e di beni di prima
necessità a più di 700 nuclei, molti con minori a carico, del quartiere Aurora e delle aree
limitrofe.

Sono stati consegnati ad alunni dell’Istituto comprensivo Torino II, 280 pacchi di materiale
didattico (libri e materiali di cancelleria) rimasto chiuso nelle scuole.

Nell’I.C. Torino II circa 700 allievi su 1100 seguono la didattica a distanza utilizzando
esclusivamente un cellulare, quasi sempre di proprietà di un genitore, e in condivisione
con altri fratelli.

Per far fronte a questi bisogni, il Coordinamento promuove l’avvio di una raccolta fondi, per
l’acquisto di beni di prima necessità destinati alle persone più fragili del quartiere, in
particolare chi non ha ancora avuto accesso alle misure di sostegno attivate dalle istituzioni
(buoni spesa, pacchi degli snodi), compresi i soggetti “invisibili”, come le persone senza
residenza e senza documenti.

Oltre che all’acquisto di cibo e beni di prima necessità – con un’attenzione ai prodotti per la
prima infanzia – i fondi serviranno anche per acquistare prodotti di cancelleria e device
tecnologici (es. connessioni internet), per facilitare l’accesso alle attività didattiche a
distanza.

La proposta gestionale del fondo vuole essere innovativa: sarà infatti un fondo comune
gestito dalle associazioni del Coordinamento in modo collegiale.

Servirà a sostenere le attività delle diverse organizzazioni che, dall’inizio dell’emergenza,
hanno riorganizzato la propria attività avviando in modo autonomo diverse iniziative di
raccolta fondi destinate all’acquisto e alla distribuzione di cibo e beni di prima necessità da
distribuire alle famiglie di Aurora.

E possibile donare sul conto corrente dedicato intestato a Associazione Fuori di Palazzo –
Banca CRS – IBAN IT79U0630501000000110158062
info: www.cecchipoint.it – coordinamentoaurora2020@gmail.com

In questo momento di grande difficoltà noi volontari, nel nostro piccolo, cerchiamo di
collaborare andando incontro alle esigenze di tante famiglie in situazione di disagio
economico nell’affrontare le problematiche quotidiane, non solo per quanto riguarda la spesa
ma anche cercando di coinvolgere la società con donazioni di materiale utile per le attività
scolastiche dei più piccoli. Denise – volontaria dello Spazio Alimentare Cecchi Point.

Grazie alla collaborazione di volontari e maestre ed alle azioni di coordinamento condotte, si
è potuto far fronte, almeno in parte, ad una situazione del tutto inaspettata che ha lasciato
alunni, famiglie ed insegnanti sospesi nell’isolamento e privi, molto spesso, di riferimenti e
risorse. L’intervento (…) ha fatto sì che a moltissime famiglie e bambini del territorio
provenissero aiuti di vario genere. È stato possibile recuperare e recapitare i libri scolastici e
reperire fondi e strumentazioni per le famiglie prive di devices (per la didattica online).
Liliana Bono – insegnante di Scuola Primaria presso ICTorino2.

PARTECIPANTI AL COORDINAMENTO:
Casa del Quartiere Cecchi Point, Fondazione di Comunità Porta Palazzo, Arteria,
Educadora, Eco dalle Città, Ufficio Pastorale Migranti, ASAI, Camminare Insieme,
Associazione Pakistan Piemonte, ACFIL , Panafricando, Mosaico, Associazione Islamica
delle Alpi, Comitato CCQA, AuroraLAB – Politecnico di Torino, Piemondo – progetto VivoIn –
Rete di Comunità Barriera/Aurora, Comitato Oltrelabarriera, CasArcobaleno, insegnanti delle
scuole del quartiere, Almaterra, ARQA, Zhi Song, Fondazione UCI, Collettivo Ultramondo,
Bricocenter Via Cigna, Eatnico, YEPP Porta Palazzo, coabitazione Sorgente – Acmos,
Comunet Officine Corsare, Frati Madonna di Campagna, Spazio Alimentare del Cecchi
Point, Fuori di Palazzo, Officine Creative Torino, QuintaTinta, Videocommunity, Tekhnè,
Associazione Gambiani Torino, Orizzonti in Libertà – Casa Umanista

Centrodestra in piazza con la bandiera dell’ambiguità

Tutti in piazza il 2 giugno. Contro il governo degli incapaci. Beh, non proprio tutti. Anzi, solo i parlamentari del centrodestra. Non proprio una manifestazione oceanica, in grado di scuotere il Palazzo.

Andremo in piazza per ascoltare gli italiani”, assicurano i vertici dei partiti di opposizione. Bello, ma da chi vorrebbe governare ci si aspetta una proposta, non solo un ascolto di categorie che chiedono tutto e di più.

Non ci sarebbe bisogno di una manifestazione per scoprire che le richieste sommano la cancellazione delle tasse con denaro pubblico a fondo perduto…

… continua a leggere:

Centrodestra in piazza con la bandiera dell’ambiguità

A Ivrea prove di scuola all’aperto

Da martedì 26 e fino al 29 maggio scuola all’aperto a Ivrea per aiutare le famiglie dopo il  lockdown.

La sperimentazione è dell’amministrazione comunale che attiva il servizio per i bambini residenti in città tra i 3 e i 6 anni. L’iniziativa si tiene nei giardini delle scuole Don Milani e Sant’Antonio, dalle 8 alle 13, al costo di 10 euro al giorno. Si effettuerà il controllo della temperatura per consentire l’accesso in sicurezza degli alunni, seguiti da insegnanti degli asili nido comunali a gruppi di cinque

Bonus Piemonte: “Erogati ieri 7,5 milioni”

Effettuati 3.549 bonifici e definita una quarta tranche di beneficiari  che porta lo stanziamento complessivo del Bonus a 131 milioni di euro 

 

Sono 3.549 per un valore di 7.5 milioni di euro Bonus Piemonte già erogati alle 14 di oggi. I bonifici proseguiranno con un ritmo di 5 mila al giorno, mentre continua anche l’invio della comunicazione a tutti i beneficiari del contributo a fondo perduto voluto dalla Regione per sostenere le attività piemontesi colpite dal lockdown per l’emergenza Coronavirus.
Il Bonus Piemonte è infatti uno dei pilastri di Riparti Piemonte , il Piano da oltre 800 milioni di euro per aiutare imprese e famiglie nella Fase 2.

 

«Aggiorneremo quotidianamente il conteggio dei bonifici effettuati – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e alla Semplificazione Maurizio Marrone – . Oltre 7 milioni di euro accreditati in un solo giorno sui conti correnti delle attività piemontesi sono la dimostrazione dell’immediatezza e tempestività con cui stiamo mantenendo l’impegno che ci eravamo assunti».

 

Cresce ancora, inoltre, il numero delle attività che potranno accedere alla misura pensata per sostenere le attività del commercio e dell’artigianato nella ripartenza e anche per le spese di adeguamento alle nuove norme anti Covid.
È stato inserito in legge l’emendamento che prevede una ulteriore dotazione di 15 milioni di euro per un bonus da 1500 euro ad altre 10 mila imprese del commercio al dettaglio (tra cui prodotti tessili, mobili, elettrodomestici, articoli per la casa, illuminazione, strumenti musicali, articoli sportivi, giocattoli, fiori e piante, gioiellerie, gallerie d’arte, oggetti d’artigianato, bomboniere, bigiotteria, riparazione di beni per uso personale e per la casa, articoli di seconda mano, altri servizi di assistenza turistica e altri).

 

Il fondo del Bonus Piemonte sale così a 131 milioni di euro che andranno a beneficio di oltre 70 mila realtà del territorio .

 

Per tutte le info sul Bonus Piemonte: 

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Riapre la Palazzina di Caccia di Stupinigi

Riapre al pubblico martedì, dopo la chiusura per l’emergenza  Covid-19, la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Anche nella residenza sabauda sono state predisposte misure sanitarie e norme comportamentali come l’accesso contingentato.

Il pubblico e il personale interno seguiranno nuove norme di sicurezza adeguate  agli standard museali internazionali e numero dei visitatori, che dovranno indossare la mascherina e stare a 2 metri di distanza, è stato ridotto. Inoltre i  visitatori avranno la possibilità di acquistare il proprio biglietto (solo biglietti interi) sul sito http://www.ordinemauriziano.it/palazzina-di-caccia-stupinigi.

(foto V. Maiorano)

Cirio: “Troppi assembramenti, così non va”

Il presidente della Regione Cirio: “Ho già parlato al Prefetto per concordare una azione mirata, immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili”

“Ho assistito al passaggio delle Frecce Tricolori dal Palazzo della Regione, in una Piazza Castello ordinata e composta ad attendere il loro volo. Spiace e preoccupa che in altre piazze di Torino non sia stato altrettanto – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Ho gia parlato al Prefetto Palomba per concordare una azione mirata, perché immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili, dopo mesi di sacrificio da parte di tutti che ora rischia di essere vanificato da comportamenti irresponsabili”.

Coronavirus: in calo vittime, ricoveri in terapia intensiva e contagi

Il bollettino della Regione di lunedì 25 maggio

15.561 PAZIENTI GUARITI E 3.373 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.561 (+185 rispetto a ieri): 1463 (+15) in provincia di Alessandria, 706 (+26) in provincia di Asti, 673 (+7) in provincia di Biella, 1578 (+9) in provincia di Cuneo, 1374 (+4) in provincia di Novara, 8179 (+121) in provincia di Torino, 669 (+1) in provincia di Vercelli, 796 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 123 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 3.373 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.798

Sono 15 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.798deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 632 Alessandria, 227 Asti, 203 Biella, 361 Cuneo, 327 Novara, 1679 Torino, 207 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 37 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.228(+48 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3855 in provincia di Alessandria, 1781 in provincia di Asti, 1032 in provincia di Biella, 2746 in provincia di Cuneo, 2660 in provincia di Novara, 15.413 in provincia di Torino, 1280 in provincia di Vercelli, 1104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 72 (3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1227 (56 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6197.

I tamponi diagnostici finora processati sono 288.018, di cui 160.737 risultati negativi.

Il virus che ha contagiato la giustizia mette a rischio i diritti dei cittadini

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / La situazione del CSM  e non solo, ma anche quanto avviene al Ministero della Giustizia, appare sconcertante. Giletti nella sua trasmissione televisiva domenicale ha ulteriormente documentato opacità scandalose emerse  da nuove  intercettazioni.

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Sembra quasi paradossale che i sostenitori delle intercettazioni a strascico siano divenuti essi stessi vittime di un sistema barbaro che viola ogni privacy  e che l’attuale ministro ha ulteriormente potenziato.
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La guerra selvaggia e senza esclusione di colpi , per correnti politiche e per bande tribali, al CSM per la spartizione dei posti appare da oltre un anno uno scandalo vistoso a cui non si è posto rimedio con lo scioglimento dell’attuale CSM. Torna alla memoria che il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ebbe il coraggio di sospendere la delega al vicepresidente del CSM  Giovanni Galloni, un democristiano di sinistra arcigno e giustizialista, e di mandare i Carabinieri a Palazzo dei Marescialli dove ha sede il CSM. Cossiga cercò come capo del CSM di arginare lo strapotere dei magistrati, denunciandone in alcuni casi  anche la faziosità politica. Poi si dimise da Presidente della Repubblica e l’Italia ebbe la disgrazia di avere un presidente ex magistrato nella persona di Oscar Luigi Scalfaro che sostenne il pool di Milano, Borrelli e Di Pietro che distrussero per via giudiziaria l’assetto democratico del Paese che solo gli elettori avevano il diritto di cambiare. La Magistratura si sostituì al potere sovrano del popolo con un’azione in cui le regole inquisitorie adottate portarono  a dei suicidi : incarcerare le persone perché confessassero fu la regola di comportamento dei giudici milanesi sostenuti da Scalfaro e da tanti giornalisti faziosi.  Il coraggio di Cossiga non bastò a fermare la furia giustizialista che ottenne il massimo appoggio del Quirinale con Scalfaro  presidente il quale non fu mai super partes. Oggi vanno ricordate queste pagine di storia, auspicando che ci siano interventi rapidi, decisi e severi soprattutto in Parlamento a tutela di una giustizia giusta. Le mozioni di sfiducia contro il ministro Bonafede non sono passate, ma gli errori gravi e le sue scelte demagogiche non possono essere archiviate. Oggi la Giustizia in Italia vive anch’essa una pandemia, ma le vittime sono i cittadini e i loro diritti.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Teatro Regio, Valle (pd): “Non siano i lavoratori a pagare i ritardi”

Nel corso della seduta di oggi il Consigliere Valle ha presentato un’interrogazione relativa agli stanziamenti regionali alla fondazione Teatro Regio.

“L’interrogazione – ha sottolineato Valle – nasce dalla considerazione che il settore culturale è certamente tra i più colpiti dalle misure rese necessarie dall’emergenza Covid-19 e che, a causa del blocco totale delle attività e dei ritardi degli stanziamenti regionali, pare che la Fondazione debba ricorrere, come anticipato alle rappresentanze sindacali, al Fondo d’integrazione salariale per parte delle sue maestranze”.

L’Assessore alla Cultura Vittoria Poggio, nella sua risposta, ha spiegato che “del contributo straordinario di un milione di euro per spese d’investimento a favore della Fondazione Teatro Regio di Torino, approvato dalla Giunta regionale a fine 2018, il 20 maggio scorso è pervenuta agli uffici la documentazione definitiva a rendiconto. Ora è possibile procedere al controllo e poi provvedere all’atto di liquidazione”.

“E’ fondamentale che non siano i lavoratori a pagare le conseguenze delle lungaggini burocratiche tra Enti” commenta il Vicepresidente della Commissione Cultura Valle.

“Allo stesso modo vigileremo che le paventate riduzioni delle convenzioni culturali, necessarie a finanziarie la misura bonus cultura prevista dal “Riparti Piemonte” lasciando a saldi invariati il bilancio culturale, non siano pagate dai lavoratori in una nuova versione di guerra tra poveri” conclude Valle.

A Torino i primi Valutatori di Impatto certificati

 Grazie al Corso Universitario di Aggiornamento Professionale promosso dal Centro di Competenze di Torino Social Impact

Si conclude con successo oggi il Cuap – Corso Universitario di Aggiornamento Professionale per la Valutazione d’Impatto Sociale realizzato dall’Università degli Studi di Torino nell’ambito del piano strategico di Torino Social Impact come prima azione del Centro di Competenze per la Valutazione di Impatto nato a novembre.

91 partecipanti e 42 enti del terzo settore coinvolti, 125 ore di didattica per oltre 20 docenti e 15 progetti sviluppati, 84 valutatori di impatto certificati. Sono questi i numeri del primo corso, che confermano la grande attenzione del territorio per nuovi modelli di business in grado di coniugare obiettivi di rendimento economico e obiettivi di impatto sociale.

Il corso, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino tramite il Comitato Imprenditorialità Sociale, è stato reso possibile grazie alla sinergia con l’Università degli Studi di Torino, ed alla collaborazione del Centro di Ricerca Internazionale Tiresia Politecnico di Milano, del Cottino Social Impact Campus e delle agenzie di formazione del sistema cooperativo.
Il Cuap sulla valutazione di impatto rientra nell’offerta formativa del Dipartimento di Management dell’Università di Torino.

Iniziato a gennaio di quest’anno, il percorso formativo ha visto la frequentazione di oltre 90 partecipanti appartenenti ad Enti del Terzo Settore, Cooperative sociali, Ordine dei Dottori Commercialisti, Volontariato Sociale. Più di 20 docenti, esperti della valutazione d’impatto in ogni ambito, hanno preso parte al progetto. Per citarne alcuni, oltre a Paolo Biancone direttore del Cuap: Mario Calderini, Giuseppe Chiappero, Flavia Coda Moscarola, Emiliano Giovine, Gabriele Guzzetti, Federico Mento, Filippo Montesi,  Roberto Randazzo, Elisa Ricciuti, Silvana Secinaro, Valentina Tosi, Paolo Venturi, Flaviano Zandonai. Il corso ha dovuto fare i conti con il Covid-19, virando sulla modalità online senza perdere il suo carattere partecipativo. I gruppi in cui sono stati divisi i partecipanti hanno preparato e presentato ai colleghi d’aula 15 project work su altrettante esperienze di valutazione d’impatto, 15 casi pratici che hanno rappresentato la voglia di mettersi in gioco e sperimentare quanto appreso durante le lezioni. A seguito di un esame, dal corso escono 84 valutatori di impatto/chief value officer certificati, titolati all’accompagnamento esterno o interno delle imprese nel percorso di valutazione d’impatto sociale.

Giunti al termine del percorso, la volontà di tutte le parti coinvolte è quella che ha spinto la creazione del corso stesso: diffondere la cultura dell’impatto sociale e la sua valutazione, dando vita sul territorio torinese ad una community di esperti disposti a confrontarsi e continuare ad accrescere le loro esperienze e competenze.

Tutto questo fermento ha, inoltre, portato alla pubblicazione di un volume scientifico “La Valutazione d’impatto sociale. Aspetti metodologici e applicativi” che ha tra gli autori, oltre al prof. Biancone e la prof.ssa Secinaro, alcuni dei tutor che hanno lavorato al fianco dei gruppi nella creazione dei project work, e alla nascita di una rivista scientifica, lo European Journal of Social Impact and Circular Economy, edito dall’Università di Torino, che ha come Editor-in-chief il prof. Biancone e nel comitato scientifico professori tra cui: Mario Calderini, Angelo Miglietta, Marco Pironti, Patrick O Sullivan e Marios Trigkas. Scopo della rivista scientifica, rivista online Open Access, è quello di contribuire allo sviluppo del metodo di ricerca teorico e pratico legato ai campi dell’impatto sociale e dell’economia circolare.

Dato il successo, è stata prevista una seconda edizione del corso in partenza entro la fine di quest’anno.

I Dati del Corso:

Ente Erogatore Dipartimento di Mangement – Università di Torino
Direttore del Corso Prof. Paolo Pietro Biancone
Coordinamento Torino Social Impact
Main Sponsor Camera di commercio di Torino – Comitato Imprenditorialità Sociale
Ore di didattica 125 di cui 40 frontali
Partecipanti 91
Docenti e relatori 20
Enti del terzo settore coinvolti 42
Project work presentati 15
Prossima edizione Dicembre 2020